Massimo Melis (Sant’Antioco attiva) attacca il sindaco Ignazio Locci per il voto contrario sulla mozione sulle opere del Piano Sulcis.
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Fino alla scorsa settimana il motivo di scontro tra minoranza e maggioranza del Consiglio comunale di Sant’Antioco erano le mancate dimissioni di Ignazio Locci dalla carica di consigliere regionale, incompatibile con quella di sindaco. Ieri, dopo che Ignazio Locci ha ufficializzato il suo “addio” all’Aula regionale di via Roma, ad accendere i fuochi è stata una mozione sulle opere del Piano Sulcis (Ponte e Circonvallazione) presentata dal consigliere di Sant’Antioco attiva Massimo Melis, “bocciata” dai consiglieri del gruppo di maggioranza.
«Ciò che accaduto ieri, 18 settembre 2017, durante la votazione per la mozione da me presentata, il 5 di luglio due giorni dopo l’insediamento, sul tema Piano Sulcis, ha dell’incredibile, e la dice lunga su quello che sarà il modus operandi del sindaco Locci – attacca Massimo Melis -. Quello che chiedevo era una netta presa di posizione da parte di tutto il Consiglio rispetto alle opere – ponte alto e circonvallazione -ritenute dai più inutili e perfino dannose per lo sviluppo della nostra città, a vantaggio di una rimodulazione delle risorse del Piano Sulcis da destinare a soluzioni veramente utili per Sant’Antioco, quali la sistemazione del fronte mare, un molo pescatori attrezzato, la realizzazione di un porto turistico da affiancare a quello commerciale esistente rimpiazzando la vecchia baroid con un terminal per le navi da crociera, che stanno facendo le fortune del turismo in città come ad esempio Cagliari, Olbia, è notizia di questi giorni anche Oristano. Inoltre gli interventi per migliorare la viabilità per Calasetta in maniera poco invasiva e migliorare la viabilità per Carbonia.»
«Una volta illustrata la mozione, ho appreso con piacere, dagli interventi della stessa maggioranza (in conformità con le loro stesse linee programmatiche espresse nel punto precedente all’ordine del giorno), che essi stessi erano in linea con la posizione espressa dalla mia mozione – aggiunge Massimo Melis -. Quando siamo giunti alla votazione della proposta, però, il sindaco Locci, dopo un inspiegabile diverbio legato ad un incomprensione con un altro consigliere di opposizione ha repentinamente dichiarato con toni accesi il suo voto contrario, davanti agli sguardi attoniti e sbigottiti dei suoi stessi consiglieri che non hanno potuto far altro che esprimere a loro volta il medesimo voto.»
«Dopo averci, nei mesi precedenti, accusato ripetutamente di essere logorroici e parlare solo dell’incompatibilità del Sindaco oscurando le tematiche che riguardavano lo sviluppo del paese, alla prima occasione di confronto hanno respinto un’istanza che loro stessi condividevano solo per il fatto che non potevano fregiarsi della paternità – sottolinea ancora Massimo Melis -. Il sindaco si è dimostrato ancora una volta decisamente bizzarro e capriccioso, come per stessa definizione attribuitagli dal suo vice Eleonora Spiga nella precedente riunione di Consiglio. Ha palesato insofferenza per il fatto che la proposta arrivasse dall’opposizione, ha di fatto votato contro le sue stesse dichiarazioni di campagna elettorale, in cui, aveva manifestato parere negativo in merito al progetto ponte e circonvallazione ritenendole opere calate dall’alto. Questo concetto è stato ribadito anche svariate volte nei comunicati in veste di consigliere regionale, talvolta con toni parecchio accesi.»
«Speriamo che la notte gli abbia portato consiglio, che il sindaco abbia riflettuto su quanto successo, e che torni sui suoi passi – conclude Massimo Melis -, prima di causare con le sue prese di posizione un grave danno alla città.»