22 November, 2024
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Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copia

Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Ponte o tunnel? A Sant’Antioco il dibattito sul progetto destinato a rivoluzionare l’accesso all’isola e, probabilmente, il suo sviluppo nei prossimi decenni, si fa sempre più acceso e dopo l’approvazione da parte dell’Anas del progetto preliminare per il nuovo itinerario con l’Isola di Sant’Antioco, inserito nel “Piano Sulcis“ (diviso in due interventi funzionali e prevede un nuovo ponte di collegamento con l’isola e la circonvallazione dell’abitato di Sant’Antioco, per un importo complessivo di 67 milioni di euro), otto consiglieri comunali hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e la sua Giunta.

Massimo Melis, Salvatore Massa, Giovanni lnguscio, Alberto Fois, Luca Cabras, Valerio Lecca, Renato Avellino e Giorgio Corsini, sottolineano che il Piano strategico provinciale, per il Lavoro con un nuovo modello di sviluppo, nell’atto di indirizzo indicava, tra le varie opere, la realizzazione del sottopasso nell’lstmo, indicazione confermata da una delibera della Giunta regionale e che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una prima mozione avente per oggetto: Piano Sulcis, infrastrutturazione Porto di Sant’Antioco sottopasso-tunnel e una seconda mozione avente per oggetto: tunnel-sottopasso SS 126.

«Durante il Consiglio comunale tenutosi il 29 marzo 2016 – sottolineano gli otto consiglieri di opposizione il sindaco, mentre si svolgeva il dibattito, riguardante la proposta di deliberazione, a firma di tutti i consiglieri comunali di opposizione, avente per oggetto: Piano viario straordinario del Sulcis, Referendum consultivo relativamente alle opere di realizzazione della rete viaria nell’isola di Sant’Antioco, “ponte” – “tunnel”, ha dichiarato che il 90% della popolazione era favorevole alla realizzazione del sottopasso-tunnel; risulta inequivocabile la volontà espressa negli anni dal Consiglio comunale, riguardo alla realizzazione del sottopasso-tunnel; il sindaco ufficialmente ha sempre dichiarato di essere favorevole alla realizzazione del sottopasso-tunnel e che la volontà popolare ha espresso interesse solo per la realizzazione del sottopasso-tunnel, rifiutando la proposta progettuale per la realizzazione di un ponte alto circa trenta metri.»

Gli otto consiglieri di opposizione accusano il sindaco e la Giunta di aver assunto una posizione di immobilismo che favoriva il proseguimento dell’iter per la realizzazione di opere diverse da quelle chieste con i deliberati del Consiglio; di non aver ritenuto opportuno neanche informare, per dargli modo di partecipare, i consiglieri di opposizione in occasione della presentazione delle carte progettuali da parte dei tecnici di Anas, tenutasi presso il comune di Sant’Antioco il 15 novembre 2015; rimarcano che, risulta evidente, in definitiva, l’assenza di fiducia formale e sostanziale nei confronti del sindaco e della sua Giunta, da parte di otto consiglieri su sedici integranti l’organo elettivo rappresentativo della volontà dei cittadini antiochensi e chiedono al Consiglio comunale l’approvazione della mozione per mandare a casa il Sindaco e la sua Giunta.

Nella tavola rotonda in corso a Sant’Antioco, stanno emergendo numerose posizioni contrarie alla realizzazione del nuovo ponte di collegamento con l’Isola, finanziato dal Piano Sulcis e prossimo ad andare in appalto, viceversa favorevoli alla realizzazione del tunnel. Per questa soluzione si sono espressi, tra gli altri, il sindaco Mario Corongiu e i consiglieri di minoranza presenti, tra i quali l’ex assessore Massimo Melis e Alberto Fois.
Un altro consigliere comunale di minoranza Torello Massa, pur convinto sostenitore della soluzione del tunnel, ha proposto l’indizione di un referendum.

Nell’edizione del TG di lunedì trasmetteremo le interviste con il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, e il consigliere regionale Ignazio Locci, del gruppo Forza Italia Sardegna, promotore della tavola rotonda.

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Ponte di Sant'Antioco 1 copia

Si parlerà di Piano Sulcis, sabato mattina, a partire dalle 10.00, presso l’Albergo Moderno di via Nazionale, a Sant’Antioco, in una tavola rotonda organizzata per fare chiarezza sulle enormi potenzialità di sviluppo garantite dalla nuova infrastrutturazione dell’area portuale prospettata dal Piano Sulcis. Obiettivo: confrontarsi, informare compiutamente i cittadini, sgomberare il campo da dubbi e fraintendimenti, mettendo in luce i vantaggi che possono assicurare i progetti contenuti nel Piano Sulcis, in termini di rilancio dell’isola di Sant’Antioco e dell’intero Sulcis Iglesiente. In campo ci sono 40 milioni di euro per la realizzazione di nuove opere progettuali di ampia portata.

Al convegno, dal titolo “Piano Sulcis – Infrastrutture Master Plan Sant’Antioco”, parteciperanno il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci, i sindaci di Sant’Antioco e Calasetta, Mario Corongiu e Antonio Vigo, il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi, l’ex presidente della Regione, Antonello Cabras, l’avvocato Gianni Locci, i consiglieri comunali antiochensi di Città Nuova, Gianni Inguscio e Renato Avellino, di Genti Noa, Alberto Fois, di Torello Massa, di Sant’Antioco Attiva, Massimo Melis, il Direttore della Fiera di Cagliari, Giampiero Uccheddu.

Parteciperanno parte, inoltre, amministratori e rappresentanti dei movimenti politici locali. Coordinerà i lavori Gianni Inguscio.

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Sardamag dall'alto 1 copia

I consiglieri comunali di Sant’Antioco Massimo Melis, capogruppo Sant’Antioco Attiva, Luca Cabras, Valerio Lecca e Salvatore Massa, capogruppo Torello Massa Sindaco per Sant’Antioco, hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale per discutere dei contenuti della mozione suiBandi aree Sardamag” e sul “Tunnel SottoPasso lstmo SS 126″.

«Abbiamo la necessità, per la nostra comunità e per tutto il territorio – spiegano i 4 consiglieri -, di realizzare urgentemente, nelle Aree Sardamag e Palmas Cave, le forme di sviluppo tanto declamate e la necessita di realizzare, per quanto riguarda l’lstmo SS 126, una struttura che consenta di avere il massimo ritorno per la collettività in termini di utilizzo, in ragione delle prospettive di sviluppo turistico legato alla nautica, salvaguardando inoltre il paesaggio; la necessità che il Sindaco, la figura istituzionale più importante del nostro Comune, sostenga fortemente, ora, nelle sedi istituzionali di livello superiore, le volontà del Consiglio comunale, dette e ribadite con altrettante deliberazioni. Preoccupa, purtroppo, il silenzio assordante che, dalla data di approvazione della mozione con la deliberazione del Consiglio comunale, ha contraddistinto “l’operare” di questa Giunta.»

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L’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda, ha presentato un’interrogazione per avere chiarimenti sulla rendicontazione delle missioni dell’ex vice sindaco Massimo Melis. In particolare, l’assessore Piredda chiede chiarimenti in merito a un viaggio a Bruxelles che ha visto la partecipazione di Melis per un convegno sull’eolico il 14 aprile 2011.

«In seguito a tale autorizzazione – spiega Mariella Piredda nell’interrogazione – l’ufficio personale predispose su richiesta del consigliere Massimo Melis un’anticipazione di € 450,00; sulla base della richiesta formulata, è stato pagato il biglietto aereo andata e ritorno per Bruxelles pari a un importo di € 187,35; La spesa sostenuta sarebbe dovuta essere documentata entro 30 giorni con la presentazione di idonea documentazione ed eventuale reintegro della differenza non utilizzata».

Poiché, a tutt’oggi, risultano parzialmente rendicontate € 163,40 con documentazione priva di qualunque riferimento nominativo, inoltre risulta non essere stata presentata ulteriore documentazione giustificativa per i restanti € 286,60, Mariella Piredda ha presentato l’interrogazione al sindaco Mario Corongiu, affinché «verifichi eventuali irregolarità sulla modalità di effettuazione del rimborso e a porre immediatamente in essere le procedure per il recupero delle somme non correttamente rendicontate». Inoltre ha chiesto di «verificare con gli uffici competenti, se sussistano eventuali ipotesi di reato, tali da rendere doverosa la comunicazione alle autorità competenti».

A cinque giorni dalle dimissioni del vicesindaco Massimo Melis e del suo passaggio all’opposizione con i consiglieri Valerio Lecca e Luca Cabras, il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, ha annunciato oggi che la Giunta andrà avanti con cinque assessori ed ha nominato vice sindaco l’assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo.

Mario Corongiu ha redistribuito le deleghe. Il nuovo vice sindaco è Marco Massa, assessore con deleghe alla Cultura, Turismo e spettacolo. Fa il suo ingresso in Giunta Gianni Cammilleri, con deleghe alle Attività produttive, Decoro urbano e Verde pubblico. Restano in giunta Pasquale Renna che alle deleghe di cui era già titolare, ovvero Suap ed Edilizia privata, ha ricevuto anche quelle di Urbanistica e Ambiente. Paolo Garau è stato confermato all’Amministrazione Generale, Patrimonio, Demanio e tributi, Personale e Protezione civile. Mariella Piredda, infine, è stata confermata ai Servizi Sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali.

Mario Corongiu ha tenuto a sé, ad interim, le deleghe a Lavori Pubblici e Manutenzioni.

Mario Corongiu.

Mario Corongiu.

Massimo Melis e Mario Corongiu 1 copiaMassimo Melis 0 copiaConsiglio comunale Sant'Antioco 7 copia

Tempesta nella coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Mario Corongiu, a Sant’Antioco. Il vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile, Massimo Melis, e i consiglieri Valerio Lecca e Luca Cabras, passano all’opposizione. Con questa decisione, maggioranza e opposizione hanno lo stesso numero di consiglieri, otto. A fare la differenza, da oggi in avanti, sarà quindi solo il voto del sindaco. Una maggioranza risicatissima che espone a grossi rischi la nuova maggioranza e l’approvazione dei provvedimenti che, di seduta in seduta, verranno portati all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale.

Di seguito la lettera al sindaco delle dimissioni irrevocabili di Massimo Melis con l’annuncio del suo passaggio all’opposizione e di quello dei due suoi colleghi di gruppo.

Signor Sindaco,

con la presente le rassegno formalmente le dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore e Vice Sindaco, da Lei affidatami tre anni fa.

Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta, sofferta, che è maturata negli ultimi sei mesi. Prima tra tutte la mancanza di risposte riguardo alla richiesta, fatta a inizio di quest’anno, rispetto alla necessità di rinnovare la Giunta per dare maggiore vigore all’operato dell’esecutivo.

L’entusiasmo che ci aveva portato alla vittoria delle elezioni del giugno 2012, per alcuni componenti la Giunta non è mai esistito, e a risultato elettorale acquisito, alcuni di questi, sembravano addirittura dispiaciuti che la vittoria fosse stata determinata dal risultato del gruppo, di cui sono onorato di appartenere. Con Valerio Lecca e Luca Cabras abbiamo ottenuto in totale circa 650 preferenze, delle quali 410 alla mia persona.

Nonostante ciò per la prima metà del mandato abbiamo lavorato mettendoci il massimo impegno, pur consapevoli delle grosse difficoltà legate alla mancanza di risorse, siamo riusciti attraverso la presenza quotidiana, costante e ininterrotta, anche dei due consiglieri del gruppo, a dare risposte alle problematiche del paese.

Sono a disagio, mi creda!

In questi anni, sia durante l’attuale mandato Amministrativo, sia in quello precedente, il cittadino poteva recarsi in comune, qualsiasi giorno e fino a tarda sera, che era certo di trovare Lei Signor Sindaco e il sottoscritto, nessun altro, salvo altre sporadiche apparenze.

L’assenza del resto della Giunta, non solo in termini fisici ma anche di contenuti, nella prima metà di questo mandato, è stata sopperita dal nostro lavoro. Chi per un motivo chi per un’altro lasciava la cittadinanza senza risposte. La situazione più imbarazzante si è determinata quando a fronte di una discussione, in qualità di Vice Sindaco, con un componente della Giunta, per la sua perenne assenza dagli uffici, questi mi ha risposto che riusciva a fare funzionare il servizio anche dando disposizioni telefoniche, non era necessario essere presenti. Signor Sindaco ha capito subito che stiamo parlando di Servizi Sociali, dove per mesi abbiamo avuto tutto il personale del servizio in protesta, uffici chiusi per mancanza di personale, quasi tutti in malattia. Durante la campagna elettorale, che ci ha portato ad amministrare, abbiamo detto che il comune sarebbe stato un palazzo di cristallo, trasparenza su tutto, ebbene nell’ordinativo c’è stato un errore per le camere dei servizi sociali sono arrivati i vetri oscurati.

Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l’attuale vicenda amministrativa, ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, tutto il mio tempo, la mia professionalità, il mio saper fare e i risultati li lascio illustrare alla popolazione, prima di tutto e poi a Lei, per alcuni in svariate occasioni ne è andato fiero.

Il suo pensare riguardo al fatto che io non difenda l’Amministrazione su Facebook dagli attacchi (per molti versi condivisibili) di parte della cittadinanza, mi stupisce, forse Lei dimentica che, per lungo periodo, sono stato l’ariete di questa Amministrazione, prendendomi da solo le bordate, dell’opposizione, in consiglio e non solo.

Ho dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la loro provenienza sociale e/o politica, facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere. Subito.

La logica del rimandare a domani i problemi di oggi davvero non mi appartiene, a differenza del resto della Giunta Lei compreso “VEDIAMO”. E’ una questione di stile.

Con questo spirito che allo scadere di metà legislatura le ho chiesto Signor Sindaco, l’inserimento di nuove energie in Giunta in sostituzione di chi ormai da troppo tempo aveva perso lo smalto vitale per un proficuo lavoro per il bene della collettività, se mai l’ha avuto.

Ma, nonostante tutto, evidentemente c’è dell’ altro, non posso immaginare che la Giunta sia determinata da questioni di amicizia o di altri fattori che poco hanno a che fare con il merito, il lavoro e la disponibilità totale per il bene del paese.

Per questi motivi, dopo aver riscontrato ripetutamente, da parte sua Signor Sindaco, la mancanza di iniziative tese a dare maggior vigore all’operato dell’esecutivo, le rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore è da Vice Sindaco.

A tutte le persone che hanno creduto e credono in me voglio dire che con questo non intendo disinteressarmi della cosa pubblica, anzi! Non intendo demandare ad altri il tentativo di costruire una Sant’Antioco diversa, più sana.

Voglio, al contrario, investire il mio tempo per immaginare una vicenda nuova, in cui il protagonismo vero di gente laboriosa sia al centro di tutto. Distante da storie che vengono da lontano, che non appartengono a me né a tanti che come me vorrebbero solo “provare” a fare politica.

Secondo coscienza compio questa scelta di distinguo dall’attuale vicenda amministrativa.

Non ritengo giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, una postazione remunerata, non condividendo più il percorso che la stessa maggioranza sta portando avanti.

Non riesco a far finta di niente!

Da oggi il nostro confronto sarà nei banchi del Consiglio, io, assieme ai consiglieri Lecca e Cabras, posizionati nella zona occupata dai consiglieri dell’opposizione.

Ebbene, sono sereno: lascio con il paese all’ 80% di raccolta differenziata, per questo ho sempre ringraziato la cittadinanza oltre ai lavoratori che svolgono il servizio. Un sistema di pulizia del paese efficace siamo l’unico comune nel territorio ad avere un piano di spazzamento stradale. Con il verde urbano curato, nonostante il bilancio non prevedeva risorse per questo settore, per questo ringrazio la società ATI IFRAS e chi gratuitamente con il suo lavoro aiuta il paese. Le grandi bonifiche in itinere, è in corso il bando per le aree Sardamag, con i lavori pubblici con alti e bassi, seconda rescissione del contratto in danno per il campo bocce, le imprese che fanno i lavori le decide il mercato si può essere fortunati oppure no. Progetti per le scuole in corso, uno già approvato dalla Giunta, sono ripresi i lavori della pista ciclabile, i cantieri occupazionali stanno procedendo come programma e ne abbiamo altri tre pronti. Abbiamo approvato il documento preliminare alla progettazione per la cittadella sportiva, ma, se l’urbanistica non definisce la questione PAI, rischia di non servire a niente. Abbiamo il Piano di Protezione Civile pronto da approvare, non l’ho portato all’attenzione della Giunta perché prima volevo presentarlo alla cittadinanza, ma è pronto. Abbiamo l’assegnatario dei lavori per la ristrutturazione della Casa del Mutilato e per i lavori nel campetto di Via Trilussa. Ho sollecito quotidianamente l’ufficio per i lavori riguardanti la realizzazione dei 30 alloggi, dopo una buona partenza c’è stato un rallentamento. Queste sono SOLO ALCUNE delle cose in itinere dei settori di cui mi sono occupato.

Sono sereno anche per tutta la restante attività programmata con i miei settori, gli Uffici avranno di che lavorare per portare a compimento quanto già avviato, a meno di volontà diverse.

Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui.

Ringrazio tutti i funzionari, in particolare quello del settore LL.PP. e i dipendenti che mi hanno accolto, supportato, ascoltato, che hanno interagito con me per il bene di tutti, che hanno fatto dell’umiltà e dello spirito collaborativo un’arma vincente.

Infine, mi sento in dovere di ringraziare i cittadini tutti perché mi hanno quotidianamente manifestato il loro attaccamento alla nostra terra e il loro desiderio di vederla migliore, con le continue sollecitazioni, mi hanno aiutato a tenermi vigile sulle tante problematiche che attanagliano il nostro paese.

Ora desidero cambiare pagina.

Voglio continuare a spendermi per questo territorio, in ogni modo.

Infine, Signor Sindaco, auguro a Lei e alla Sua Giunta un proficuo lavoro per il bene della collettività.

Cordiali Saluti

Massimo Melis

C’è un settore che ininterrottamente ha prodotto in questi anni grandi soddisfazioni e riconoscimenti a livello nazionale per la collettività di Sant’Antioco.

Siamo partiti da zero, nel 2008 fra i primi nel territorio, con tanto entusiasmo e con la consapevolezza che la grande novità avrebbe riservato numerose insidie. La notevole mole di lavoro unita all’esperienza diretta vissuta quotidianamente ci ha messo nelle condizioni di maturare le conoscenze necessarie per fare le scelte che ci hanno permesso di ottenere i risultati migliori già dai primi anni. Dopo il 2009/2010, di costante crescita, nel 2011 la sensazione era quella di essere arrivati al risultato massimo ottenibile con il raggiungimento del 70%, media annua, di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.

A questo punto ci si sarebbe potuto aspettare una leggera flessione della percentuale raggiunta per arrivare a un consolidamento negli anni successivi, ma grazie al monitoraggio costante e alla grande attenzione dedicata dall’Amministrazione comunale, ciò non si è verificato anzi, da allora, la percentuale di raccolta differenziata è rimasta costante nel 2012 e nel 2013 con oltre il 70% dei rifiuti differenziati.

Mantenere questi risultati sarebbe motivo di grande soddisfazione per i più, ma noi, forti dell’entusiasmo iniziale che non ci ha mai abbandonato e del lavoro eseguito negli anni teso a realizzare il sistema migliore per la nostra realtà, per il 2014 abbiamo intravisto la possibilità di raggiungere risultati ancora più ambiziosi nonostante quelli già acquisiti. Come succede sempre, anche questa volta l’immaginazione era così chiara che si è presto trasformata in realtà, la buona partenza con la percentuale di gennaio superiore al 77% ci ha posti subito in un binario che poteva portare solo a grandi soddisfazioni, l’andamento nei mesi che si sono susseguiti è stato abbastanza costante rilevando le percentuali migliori nei mesi estivi (giugno – luglio – agosto), poco sotto l’80%. Quando, con i conferimenti di dicembre, si è chiuso l’anno, il risultato finale è stato eccezionale, oltre il 77% di raccolta differenziata media annua, incrementando di quasi sette punti percentuali quei numeri che negli ultimi anni ci avevano già dato grandi soddisfazioni.

A questo punto, parlare di raccolta differenziata record a Sant’Antioco mi sembra doveroso se non altro per rendere merito a chi, la popolazione prima di tutto, ha permesso con il lavoro quotidiano che ciò avvenisse. L’intervento di monitoraggio dei conferimenti avviato nei primi mesi dell’anno dagli operatori della ditta Agesp, che esegue il servizio di raccolta dei rifiuti, assieme al supporto dei vigili urbani (a entrambi va il nostro ringraziamento), teso a eliminare quella sacca di conferimenti errati, ha prodotto un maggiore livello di attenzione nella differenziazione dei rifiuti da parte della collettività.

L’esperienza diretta ci porta a pensare che questo risultato, per quanto di altissimo livello, possa essere considerato ancora una volta tappa di un percorso che può raggiungere mete ancora più ambiziose. Siamo convinti che, in considerazione di come ci siamo strutturati, ecocentro comunale aperto mattina e sera sei giorni su sette d’inverno (chiusura di Giovedì) e ogni giorno per il resto dell’anno, con gli ulteriori imminenti accorgimenti, una zona del paese (circa 1000 utenze) sarà dotata di codice a barre per l’identificazione puntuale del conferimento del secco, e soprattutto con il supporto totale da parte della collettività, si possa raggiungere e superare la soglia, ormai solo psicologica, dell’80% di raccolta differenziata.

Dal 2010 il nostro Comune è stato premiato ininterrottamente come Comune riciclone d’Italia ponendosi a livello nazionale, nella speciale graduatoria per zone e fasce di popolazione, nei primi posti per il sud Italia.

Nel 2013 questo risultato non è stato ottenuto a causa delle terre di spazzamento conferite in discarica in grande quantità. In poche parole siamo stati penalizzati perché abbiamo pulito troppo il paese. Il lavoro quotidiano di due spazzatrici ha fatto si che le circa 285 tonnellate di terre di spazzamento conferite in discarica e non al centro di recupero (in Sardegna non esistono centri per il recupero delle terre di spazzamento) andassero, in base ai parametri di calcolo di Legambiente per il conferimento del titolo di Comune riciclone d’Italia, a ridurre la percentuale di raccolta differenziata, calcolata in base alla normativa nazionale, dal 71% portandola al 64%. Per il 2014 nonostante ci ridurranno ancora una volta, per i medesimi motivi, circa gli stessi quantitativi di terre di spazzamento (280 tonnellate anche nel 2014) la percentuale ricalcolata con i parametri di Legambiente questa volta sarà comunque superiore al 70% garantendoci il titolo di Comune riciclone d’Italia.

Riteniamo che la nostra esperienza positiva, riconosciuta a livello nazionale, possa essere da esempio per il resto del territorio, e non solo. I benefici, oltre a quello di immagine, a livello nazionale con la premiazione di Comune Riciclone d’Italia, a quello ambientale, con questo livello di Raccolta Differenziata possiamo andare fieri del fatto che il nostro contributo ha portato maggiore riutilizzo dei materiali e minore consumo delle risorse della terra. In ultimo, e non perché di minore importanza, anzi, grazie a questi risultati negli anni, nonostante l’evoluzione della tassa da TARSU a TARES a TARI la collettività di Sant’Antioco ha potuto seguire questo passaggio normativo senza costi aggiuntivi, cosa di non poco conto visto che i media (regionali e nazionali) hanno ripetutamente dato notizie di tantissimi comuni, anche della Sardegna, dove con i vari passaggi la tassa si è moltiplicata, creando ulteriori disagi alle famiglie già in forte difficoltà.

In conclusione, è auspicabile che la cittadinanza di Sant’Antioco, alla quale ancora una volta va il più grande ringraziamento, che ha acquisito e consolidato una sensibilità particolare riguardo alle tematiche ambientali, utilizzi l’approccio mentale di questo esempio di successo anche negli altri settori della vita quotidiana affinché anch’essi diventino iniziative vincenti.

Massimo Melis

Assessore Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente, Protezione civile e vice sindaco del comune di Sant’Antioco

Massimo Melis.Sant'Antioco 73 copia

Il comitato regionale della #Federciclismo, ha reso noti i nominativi dei corridori vincitori del Gran Prix intitolato a Massimo Melis, indimenticato dirigente del Club MTB Progetto Sport di Sassari. Il Gran Prix si è concluso a Sassari, il 15 giugno scorso, con l’ultima delle 5 prove in programma.

Questi i vincitori delle singole categorie di partecipanti.

Esordienti 1° anno

Matteo BIANCU

dell’Ossidiana Bike A.S.D.

Esordienti 2° anno

Mattia FOIS

del Piccalinna MTB Club Guspini

Allievi 1° anno

Virgilio LISBO

del Gruppo Sportivo Giorgione Ozierese Carrera

Allievi 2° anno

Luca MARRAS

del Gruppo Sportivo Runner

Juniores

Costantino GASPA

della Che Alcia ‘e Balla O.S.I.L.O. – A.S.D.

Open maschile

Paolo BALZANO

del Club MTB Progetto Sport

Donne Giovani

Giulia TOMASI

del Taxus Baccata MTB Club

Amatoriale Femminile

Erika PINNA

dell’Arkitano MTB Club

Junior Sport

Francesco FARCI

de I Due Leoni Sant’Antioco A.S.D.

Elite Sport

Tommaso CANU

del Gruppo Sportivo Giorgione Ozierese Carrera

Master 1

Luca CHIGHINE

della Società Ciclistica Ozierese

Master 2

Ciro COMMESSO

della QI Sport A.S.D.

Master 3

Oscar ADDIS

della MTB Bosa A.S.D.

Master 4

Paolo BADUENA

del Club MTB Progetto Sport

Master 5

Giorgio SARA

della Mountainbike Sennori A.C.D.

Master 6+

Roberto DELRIO

dell’Alghero Bike A.S.D.

Massimo Melis.

Sant'Antioco 25

«Anche nel 2013 Sant’Antioco conferma la già ottima percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani che, ormai da tempo, sta dando grandi soddisfazioni grazie al senso di responsabilità della cittadinanza e alle buone indicazioni dell’Amministrazione comunale.»

Massimo Melis, vicesindaco del comune di Sant’Antioco, esprime soddisfazione per i risultati raggiunti.

«Dopo il raggiungimento del 70% ottenuto nell’annualità 2011 al termine di una salita costante che è iniziata nel 2008 con il primo anno di raccolta differenziata attestando la percentuale al 50% – sottolinea Melis – in quattro anni si è ottenuto un incremento di 20 punti percentuali. Dopo risultati cosi importanti è fisiologico un rilassamento ma grazie al monitoraggio costante e alla grande attenzione dedicata dall’Amministrazione comunale ciò non si è verificato anzi, da allora, la percentuale di raccolta differenziata è rimasta costante nel 2012 e nel 2013 con oltre il 70% dei rifiuti differenziati. Fattore importante per il raggiungimento e il consolidamento di questo risultato è la buona pratica riguardo alla raccolta differenziata, oltre al monitoraggio costante dei conferimenti. Nonostante la stragrande maggioranza dei comuni sardi si trovi in una situazione di forte svantaggio rispetto agli obbiettivi di legge sulla raccolta differenziata e quindi anche rispetto ai risultati ottenuti da Sant’Antioco, dall’esperienza recente degli ultimi avvii di questo tipo di servizio in alcuni Comuni Sardi si è potuto notare che i già ottimi risultati che siamo fieri di annoverare, possono essere ulteriormente migliorati.»

«E’ facile notare che il martedì, giorno di ritiro del rifiuto secco – aggiunge il vicesindaco – le strade del paese si presentano con alcune situazione di abbondante conferimento dovuto alla errata differenziazione dei rifiuti. In questi giorni è stata avviata una nuova campagna di sensibilizzazione, viene distribuito un pieghevole che illustra le modalità di conferimento dei rifiuti la frequenza di ritiro oltre al corretto utilizzo dell’ecocentro. Contestualmente verrà intensificato il monitoraggio dei conferimenti attraverso gli operatori della ditta, Agesp, che esegue i ritiri e i Vigili Urbani, teso ad eliminare quella sacca di conferimenti errati e proiettarci verso nuove mete ancora più ambiziose che a nostro parere sono obbiettivamente raggiungibili, in pratica puntiamo all’obbiettivo dell’80% di media annua della raccolta differenziata.»

«Altro fattore importante che ci ha permesso di raggiungere questo risultato e che ci contraddistingue a tuttoggi ancora nel territorio è sicuramente l’Ecocentro comunale e la possibilità quindi di differenziare ulteriormente anche rispetto al normale ciclo di raccolta dei rifiuti. Nel momento in cui il nostro territorio continua primeggiare in Italia come provincia più povera a causa della crisi che imperversa è importante sapere che, d’altra parte, ci sono settori della nostra quotidianità che ci permettono di primeggiare, non solo in Sardegna ma anche in Italia, questa volta in senso positivo. Dal 2010, infatti, il nostro Comune è stato premiato ininterrottamente come Comune riciclone d’Italia posizionandosi a livello nazionale, nella speciale graduatoria per zone e fasce di popolazione, nei primi posti per il sud Italia, a conferma del buon lavoro svolto e dai dati che stiamo illustrando si evince che verremmo premiati anche nel 2014 per i risultati ottenuti nel 2013. In conclusione ritengo che la nostra esperienza positiva possa essere da esempio per il resto del territorio e non solo, e per questo ringrazio la cittadinanza di Sant’Antioco che ha acquisito e consolidato una sensibilità particolare riguardo alle tematiche ambientali.»