22 November, 2024
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«Dio ha creato i colori per arricchire il mondo e renderlo più bello e accogliente.»

Lo ha detto Mamadou Camara, 28 anni, nato in Guinea, che oggi vive nel centro di accoglienza per richiedenti asilo Casa Emmaus a Iglesias e che sogna di diventare chef. Per raggiungere questo traguardo sta completando il ciclo di studi all’Istituto “Galileo Ferraris” di Iglesias.

Mamadou Camara è intervenuto nell’aula Magna del “Ferraris” all’incontro che ha aperto l’iniziativa “Sardos e Migrantes”, organizzata dalla Regione sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione.

«Le parole di Mamadou – ha dichiarato Filippo Spanu – riassumono il senso di questi momenti di approfondimento con i quali vogliamo far capire quanto sia importante per i giovani vivere in una società aperta e rispettosa di tutti, al di là del colore della pelle, dell’appartenenza etnica e delle religioni. Crediamo che i ragazzi, con corrette informazioni e sentendo i racconti drammatici di chi ha lasciato il suo paese devastato da guerre, povertà e conflitti etnici possano farsi un’idea del fenomeno migratorio.»

Sono intervenuti anche il giovane richiedente asilo Ibrahim Djallo, originario del Gambia, il direttore di Casa Emmaus Fernando Nonnis, la mediatrice culturale Carla Pinna ed il dirigente scolastico Massimo Mocci, si è svolta una degustazione di piatti tipici di Siria e Marocco.

Filippo Spanu ha inoltre ringraziato per il lavoro che stanno svolgendo ai fini dell’inclusione e dell’integrazione dei migranti gli operatori impegnati nel campo dell’accoglienza, che in Sardegna sono circa 1.000, ed i responsabili di Cas e Sprar: «Abbiamo costruito un modello fondato su un’accoglienza diffusa, nell’isola la media delle presenze nelle strutture è di 28 persone. Un plauso va anche ai Comuni che hanno offerto il loro prezioso sostegno alla costruzione di questa rete di solidarietà».

E proprio sul ruolo dei comuni era incentrato l’incontro successivo che si è svolto negli spazi del centro culturale a cui hanno preso parte, oltre all’assessore Filippo Spanu e a Fernando Nonnis, il sindaco di Iglesias Mauro Usai e Luca Di Sciullo, che ha presentato il Dossier statistico sull’immigrazione curato dal Centro Studi e Ricerche Idos.

Sempre a Iglesias, in piazza Sella, si è poi svolto un altro momento di degustazione di piatti africani preparati dai giovani richiedenti asilo prima dello spettacolo “C.arte d’imbarco” che ha chiuso, al Teatro Electra, l’intensa giornata di Sardos e Migrantes.

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Valorizzare l’accoglienza come opportunità per la crescita delle comunità e favorire il dialogo tra i giovani di culture diverse, in particolare tra i richiedenti asilo e gli studenti.

Su queste basi si svolgerà giovedì 20 dicembre a Iglesias l’iniziativa di informazione e sensibilizzazione “Sardos e Migrantes” promossa dalla Regione Sardegna in collaborazione con il comune di Iglesias e Casa Emmaus.

In mattinata, a partire dalle 11.00, all’Istituto Professionale “Galileo Ferraris”, l’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu incontrerà gli studenti della scuola, insieme ai docenti, al dirigente scolastico Massimo Mocci, al mediatore culturale Abdou Ndiaye e ai richiedenti asilo che vivono nella struttura gestita dall’associazione Casa Emmaus di Iglesias, che sarà rappresentata da Fernando Nonnis.

In contemporanea studenti e migranti saranno impegnati nei laboratori di cucina della scuola per la preparazione di piatti etnici che poi saranno offerti in degustazione.

Alle 15.30, nel Centro Culturale, in via Cattaneo, è previsto il convegno sul tema “Il ruolo dei comuni nei processi di integrazione e inclusione”. Interverranno l’assessore regionale Filippo Spanu, il sindaco di Iglesias Mauro Usai insieme all’assessore delle Politiche Sociali Angela Scarpa, Luca Di Sciullo, che presenterà il Dossier statistico sull’immigrazione curato dal Centro Studi e Ricerche Idos, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il presidente dell’Anci Emiliano Deiana e Fernando Nonnis di Casa Emmaus. La tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista Alessandra Addari.

Alle 18.00, in piazza Sella, gli ospiti del centro di accoglienza di Casa Emmaus prepareranno e offriranno in degustazione alla popolazione piatti tipici dei loro paesi d’origine.

L’iniziativa “Sardos e Migrantes” si concluderà alle 21.00, al Teatro Electra, con lo spettacolo “C.arte d’imbarco”, ideato e realizzato dalla cooperativa Carovana.

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Valorizzare l’accoglienza come opportunità per la crescita delle comunità e favorire il dialogo tra i giovani di culture diverse e in particolare tra i richiedenti asilo e gli studenti.

Su queste basi si svolgerà giovedì 20 dicembre a Iglesias l’iniziativa di informazione e sensibilizzazione “Sardos e Migrantes” promossa dalla Regione nell’ambito del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori.

In mattinata, a partire dalle 11.00, all’Istituto Professionale “Galileo Ferraris”, l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu incontra gli studenti della scuola insieme ai docenti, al dirigente scolastico Massimo Mocci, al mediatore culturale Abdou Ndiaye e ai richiedenti asilo che vivono nella struttura gestita dall’associazione Casa Emmaus di Iglesias che sarà rappresentata da Fernando Nonnis.

In contemporanea studenti e migranti saranno impegnati nei laboratori di cucina della scuola per la preparazione di piatti etnici che poi saranno offerti in degustazione.

Alle 15.30 nel centro culturale, in via Cattaneo, è previsto il convegno sul tema “Il ruolo dei comuni nei processi di integrazione e inclusione”. Intervengono l’assessore Filippo Spanu, il sindaco di Iglesias Mauro Usai insieme all’assessore delle Politiche Sociali Angela Scarpa, Luca Di Sciullo, che presenta il dossier statistico sull’immigrazione curato dal Centro Studi e Ricerche Idos, il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri, il presidente dell’Anci Emiliano Deiana e Fernando Nonnis di Casa Emmaus. La tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista Alessandra Addari.

Alle 18 in piazza Sella gli ospiti del centro di Accoglienza di Casa Emmaus prepareranno e offriranno in degustazione alla popolazione piatti tipici dei loro paesi d’origine.

L’iniziativa “Sardos e Migrantes” si concluderà alle 21.00, al Teatro Electra, con lo spettacolo “C.arte d’imbarco”, ideato e realizzato dalla cooperativa Carovana. In scena giovani richiedenti asilo africani ed asiatici.

Filippo Spanu, assessore regionale degli Affari generali.

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La mattina di venerdì 26 maggio sarà presentato il volume Un cammino tra natura e cultura. Confronto tra Italia e Uruguay, scritto e curato dagli studenti della III A di Accoglienza Turistica e dalla III B di enogastronomia, con la partecipazione del dr. Ricardo Francisco Duarte Vargas, console generale dell’Uruguay a Milano.

Il volume è un’antologia di autori uruguaiani, italo-uruguaiani, tra cui alcuni di origine sarda, con una presentazione del paese Uruguay e uno studio sulla presenza di imprenditori anglo-tedeschi che hanno avviato  e sviluppato la fiorente industria della carne esportata in tutto il mondo, oggi divenuta uno dei siti di archeologia industriale più importanti al mondo, riconosciuto dall’Unesco.

Questa attività, inserita all’interno del progetto “Ambiente, natura e territorio attraverso le lingue e la letteratura” è stata certamente un’occasione per approfondire le competenze linguistiche degli alunni, per apprezzare le opere letterarie di autori uruguaiani e italo-uruguaiani, ma anche per favorire una didattica inclusiva. Inoltre, è stata una grande occasione per conoscere un paese molto distante dall’Italia e dalla Sardegna, ma che – come ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo recente viaggio a Montevideo – ha molti punti di contatto con la nostra terra e che, in passato, è stata meta di centinaia di migliaia di italiani che lì hanno trovato ospitalità e lavoro.

Il programma della giornata.

Ore 9,45 – Arrivo del Console Generale a Iglesias, presso l’IPIA “G. Ferraris”

Ore 10,00

Saluti

Massimo Mocci, dirigente scolastico

Emilio Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias

Mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo della diocesi di Iglesias

Francesco Feliziani, direttore generale dell’Ufficio Scolastico della Regione Sardegna

Ore 10,20

Visione di un breve filmato di presentazione dell’Uruguay

Ore 10,30 – Presentazione del libro Un cammino tra natura e cultura. Confronto tra Italia e Uruguay, a cura degli studenti e dei docenti

Coordina: Martino Contu, Console dell’Uruguay a Cagliari

Interventi:

Dr. Ricardo Francisco Duarte Vargas, Console Generale dell’Uruguay in Italia

Gli alunni e i docenti della III A AT e della III B ENO

Ore 11,20 – scambio di doni

Ore 11,30 – Buffet offerto dagli studenti e dai docenti dell’Istituto “G. Ferraris”, con specialità sarde ed uruguaiane.

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Pesce fresco, che bontà. Il Gac Sardegna Orientale non perde di vista uno dei punti chiave del suo operato: sensibilizzare pubblico e operatori gastronomici all’uso consapevole in cucina delle specialità ittiche appena pescate. Esaltando soprattutto le specie meno conosciute che posseggono caratteristiche organolettiche di prim’ordine.

E l’uscita di tre studenti a bordo del Motopeschereccio Gisella, dell’armatore Marco Giordano, appartenente alla Marineria di Cagliari, rientra tra le strategie previste dall’azione 1.1.1 gestita dalla Rete dei Produttori. Un occhio di riguardo lo riserva agli operatori del domani e alcuni studenti della scuola alberghiera IPIA “G. Ferraris” di Iglesias si sono resi disponibili a vivere un’esperienza particolare, suggestiva e arricchente.

Le splendide condizioni meteo marine hanno agevolato l’uscita in mare che si è rivelata lunga, proficua e faticosa. Gli allievi e il docente presenti a bordo del “Gisella” hanno potuto vedere da vicino, fin dal primo mattino, come funziona un’imbarcazione da pesca e quali sono le principali operazioni da eseguire nelle varie fasi dell’attività produttiva. Si è sperimentata poi un’innovativa attività di valorizzazione del pescato. Usufruendo dei fornelli di bordo, infatti, è stata allestita una vera e propria sessione di alta cucina sotto la guida dello Chef Pasquale Franzese (vedere intervista in basso). A seguire la preparazione di numerose ricette ispirate al pescato del giorno, con piena soddisfazione dell’equipaggio (comandante, secondo e due pescatori) che ha potuto degustare le pietanze dondolati dalle onde.

All’appuntamento non poteva mancare il direttore del GAC SO Davide Cao che ha commentato così l’indimenticabile giornata: «Si è fatto un passo avanti verso una maggiore integrazione fra i protagonisti della filiera ittica che conduce all’utilizzo finale del pesce. La giornata ha avuto una elevata valenza educativa e dopo questa sperimentazione potrà essere quindi replicata e arricchita di contenuti, già ampiamente soddisfacenti. Il GAC dei Giovani potrà essere il luogo virtuale in cui queste attività vengono portate avanti grazie alla spinta entusiasta delle giovani generazioni».

Ha partecipato fortuitamente perché un suo amico pasticcere aveva declinato l’invito per sopravvenuti impedimenti personali. Lo chef Pasquale Franzese, insegnante di Cucina e Ristorazione presso IPIA “Galileo Ferraris” di Iglesias ha accolto subito con entusiasmo la proposta anche se aveva a disposizione una sola settimana per organizzare il tutto.

Il preside della scuola Massimo Mocci ha subito colto l’importanza dell’iniziativa e si è prodigato per fornire tutti i permessi necessari in tempi da record.

Napoletano di nascita, da sedici anni nell’isola, Pasquale è conosciuto nel Sulcis perché cura la formazione professionale di molti cuochi, è membro della federazione italiana cuochi e di recente ha scritto due libri di pasticceria e pizzeria per la casa editrice Feltrinelli.

Si è fatto subito coinvolgere dalle tematiche concernenti la tracciabilità del prodotto ittico, argomento insegnato a scuola e che la Rete dei Produttori del GAC So ha reso ancor più “appetibile” con l’etichettatrice di bordo che servirà a certificare provenienze e qualità del pescato presso i ristoratori della Penisola.

Quando ha dovuto individuare tre alunni che meritassero di vivere questa giornata particolare, la sua scelta è caduta su Alida Lai che segue i corsi serali e poi su Andrea Medau e Matteo Arus frequentanti il quarto e il quinto anno del corso di ristorazione.

Alle cinque del mattino si sono ritrovati al porto, pronti ad affrontare una giornata dai tanti spunti didattici. «I ragazzi non mi sono sembrati particolarmente turbati per la levataccia – puntualizza Pasquale Franzese – anzi hanno subito chiacchierato con Marco Giordano, l’armatore del Gisella, che ha illustrato loro come lavorano, che turni fanno, che tipo di pesca attuano, i prodotti che raccolgono. Non si immaginavano che c’era tutto questo lavoraccio dietro».

Poi sono state calate le reti… A quel punto il comandante, molto bravo, ha spiegato loro come erano fatte e come funzionava il tutto. Da lì i ragazzi si sono appassionati definitivamente.

Cosa avete pescato? Gamberi, scampi, qualche merluzzo e altre specie di piccola pezzatura. Quindi siete entrati in scena voi.

Dopo un paio d’ore ci siamo organizzati per la cottura dei pesci. Avevamo a disposizione una ampia cucina perché Gisella è una barca molto grande. Alla fine abbiamo preparato quindici piatti. Ne cito qualcuno: fregola con scampi, zuppetta di crostacei con i ditaloni, scampi marinati, trigliette con erbe aromatiche.

E all’ora di pranzo? Grande soddisfazione. Abbiamo mangiato assieme al comandante e contemporaneamente si è formato un bel gruppo affiatato in cui ognuno raccontava la sua storia.

Al rientro in porto ci hanno regalato una cassetta di gamberoni a testa. Un gesto bellissimo, agli studenti è piaciuto tantissimo. E i giorni successivi, tutta la scuola era al corrente anche dei minimi particolari della battuta di pesca.

E a proposito di scuola, che dire? L’IPIA “G.Ferraris” di Iglesias sta crescendo tantissimo a livello professionale. Ha ottenuto riconoscimenti sia a livello regionale, sia nazionale. La definirei scuola aperta a 360° perché sono favorite le esperienze al di fuori dell’istituto. Attualmente conta 850 alunni.

Abbiamo intrapreso il progetto Scuola Lavoro nel quale ai più meritevoli viene data l’opportunità di lavorare nelle strutture ricettive come alberghi, ristoranti, villaggi turistici, garantendo vitto, alloggio e stipendio mensile. Da più di qualche anno alcuni ragazzi vengono anche affiancati da chef di fama Internazionale come Claudio Sadler, Luigi Pomata, Achille Pinna, Maurizio Black Santin, Ernst Knam, Igles Corelli.

I piatti preparati col pescato del Gisella (Foto Salvatore D'Angelo)-1 Gli ospiti del Gisella attendono di imbarcarsi (Foto Salvatore D'Angelo)   Il pescato del giorno (Foto Salvatore D'Angelo) Pasquale Franzese all'opera (Foto Salvatore D'Angelo) Pasquale Franzese con i suoi studenti a bordo del Gisella (Foto Salvatore D'Angelo) Pasquale Franzese e Davide Cao (Foto Salvatore D'Angelo)-1

Sabato 23 maggio, a Iglesias, verrà celebrata la giornata evento “L’Ipia G. Ferraris verso Expo 2015”. Alle 9.30, al Centro culturale di via Cattaneo, è in programma un incontro sul tema “La sana alimentazione”, al quale parteciperanno il sindaco Emilio Gariazzo, l’assessore dell’Ambiente e Attività produttive Melania Meo, il dirigente scolastico Massimo Mocci ed esperti di Laore Sardegna. Al pomeriggio, a partire dalle 18.00, in Piazza Sella e in Piazza Oberdan, esposizioni dei lavori svolti dagli allievi nelle attività laboratoriali, mostra mercato di prodotti locali con la partecipazione di “Campagna Amica” della Coldiretti e grande conclusione con la degustazione di prodotti tipici locali e dei Paesi partecipanti al progetto: Colombia, Egitto, Marocco, Romania, Russia, Siria e Ucraina. Parteciperà, infine, la cantante rumena Claudia Torop.

locandina progetto scuola

 

Ipia Iglesias 2 copia

La Fondazione Omero Ranelletti, premierà sabato 18 aprile 2015, con inizio alle ore 11,00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Professionale “G. Ferraris”, in via Canepa, a Iglesias, i sette vincitori del 22° Premio Tullio Fazi.

Il Premio Tullio Fazi, venne istituito nel 1989 per ricordare nel tempo la figura di Tullio Fazi, compianto Governatore 1985-86 del Rotary International Distretto 2080, che territorialmente comprende Lazio e la Sardegna. Il premio consiste quest’anno in sette borse di studio, da mille euro ciascuna, sei offerte dalla Fondazione Ranelletti di cui una in unione con il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, che ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa, ed una dai Rotary di Carbonia e di Iglesias, da destinare a studenti delle Scuole Medie inferiori e/o superiori che abbiano meritato tale riconoscimento non solo sotto il profilo della migliore votazione scolastica, ma in base alla dedizione allo studio e all’esempio dei candidati premiati nei confronti dei compagni di classe e di istituto ed ai risultati da loro raggiunti nonostante obiettive difficoltà conseguenti a particolari situazioni personali o familiari in cui si trovano i giovani premiati.

Quest’anno l’organizzazione dell’iniziativa è stata affidata ai Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, ed un’apposita commissione ha scelto i sette alunni vincitori tra le venticinque candidature pervenute dai dirigenti scolastici delle scuole del territorio del Sulcis Iglesiente. I vincitori delle borse di studio, che interverranno alla cerimonia di consegna del premio unitamente alla classe di provenienza e al dirigente scolastico d’istituto, appartengono alle seguenti scuole medie e superiori: Istituto Magistrale Baudi Di Vesme, Istituto Tecnico Commerciale Fermi, Istituto Professionale Alberghiero “Ferraris”, Istituto Tecnico Minerario “Asproni”, Istituto Pietro Allori – Scuole Medie, Istituto per Geometri Angioy di Carbonia, Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco.

Alla cerimonia di premiazione interverranno con un indirizzo di saluto la figlia di Tullio Fazi, Francesca Fazi, il presidente della Fondazione Omero Ranelletti avv. Pier Giorgio Poddighe, il Governatore del Rotary International Distretto 2080 ing. Carlo Noto La Diega, il sindaco di Iglesias Emilio Agostino Gariazzo, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e i presidenti dei Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, Giovanni Cui e Stefano Carbone. La figura di Tullio Fazi verrà ricordata dal Segretario Generale della Fondazione Francesco Capelli. Farà gli onori di casa Massimo Mocci, dirigente scolastico IPIA “Galileo Ferraris” di Iglesias.

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Mercoledì 15 aprile, alle ore 17,30, presso l’Aula Magna, l’IPIA di Iglesias, alla fine di un percorso didattico condotto in 7 classi dei vari indirizzi dell’Istituto, presenterà la serata finale “NONTAZZARDARE!”, con  il seguente programma.

Ore 17,30

– Saluti e presentazione della serata (IID ENO)

“Cogito egro sum” – Grafico animato (I A MAT)

“Io non ci sto” – Intervista a Federico Pintus, barista iglesiente che ha eliminato le slot dal suo locale (I D ENO)

“Io, mio marito e il GAP” – La testimonianza di una moglie che non si è arresa (I D ENO)

– “Fuori dal tunnel” – Intervista ad un giocatore che ha deciso di guarire

h. 18,00 Pausa gustativa: il “Duffy cake” e il cocktail “Slot-mob”

Presentazione dello slot-mob del 22 aprile ad Iglesias

– “Pago la bolletta con i miei caffè” – Intervista a Emanuela Pilia, che non ha voluto le slot nel suo locale

Ore 18,30

– 3 minuti sul GAP: botta e risposta tra la ID ENO e l’Assi.GAP

– Storia di Sandro, video – rap a cura della II A SC

– NONTAZZARDARE! Cortometraggio contro l’azzardo (gruppo interclasse con il regista Chicco Angius)

Ore 19,00 Saluti del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo

Conclusioni del dirigente scolastico dell’IPSIA Massimo Mocci

Ipia Iglesias 2 copia

Iglesias diventa il set per uno spot contro l’azzardo che circolerà sul web a partire dalla fine di aprile. Si tratta di un segmento di un percorso didattico realizzato all’IPSIA “Galileo Ferraris”, che confluirà insieme ad altri in una conferenza dal titolo “Nontazzardare”, prevista per il 15 aprile ore 17,30 nell’ aula Magna dell’Istituto  in via Canepa.

Il progetto “Giocare nuoce gravemente alla salute: gli inganni dell’azzardo“, sostenuto dal dirigente Massimo Mocci, dalla DSGA Lucia Napolitano e dal collegio dei docenti, è partito a novembre e ha visto due appuntamenti comuni a tutte le classi: una rappresentazione teatrale sull’argomento “Rovinarsi è un gioco” della compagnia “Teatro del segno” con Stefano Ledda e la conferenza del prof. Vittorio Pelligra, dell’Università di Cagliari che ha esposto e commentato dati, evidenziato cause e meccanismi dell’azzardo e coinvolto un centinaio di studenti in una vivace e partecipata riflessione globale sul fenomeno. Sette classi dell’Ipsia, coordinate dalla prof.ssa Cinzia Guaita con l’ausilio dei  docenti Betty Medde, Paola Cacciarru, Monica Porcu, Anna Lai, Vincenzo Romano e la collaborazione del tecnico Agostino Faedda, hanno poi studiato dei percorsi didattici originali, da proporre al pubblico: rap, video, interviste, persino un “Duffy cake” e cocktail a tema! Il tutto verrà proposto al pubblico del 15 aprile. Il pezzo forte, poichè realizzato in maniera professionale, con un alto livello tecnico e contenutistico sarà, appunto, lo spot

Lo spot è stato ideato da un gruppo di ragazzi e ragazze dei vari indirizzi dell’Istituto, sotto la sapiente guida del regista Chicco Angius. Sono state analizzate le varie pubblicità antiazzardo realizzate in diverse parti del mondo, evidenziando quali messaggi, immagini musiche, slogan,  sceneggiature in genere abbiano un impatto emotivo maggiore. Per gruppi di lavoro gli studenti hanno scritto diverse sceneggiature, utilizzando gli strumenti professionali messi a disposizione ed infine si è ricavata una proposta-sintesi, votata da tutti che guiderà le riprese, realizzate dallo stesso regista.

Lo spot conterrà delle inquadrature che facciano identificare Iglesias come luogo di ambientazione. Una parte delle riprese sarà realizzata al bar “NEXT” di via Roma, dalle ore 16,00 di lunedì 30 marzo. Gli attori saranno gli stessi studenti e alcuni docenti.

L’iniziativa, finanziata dalla Scuola, ha avuto il patrocinio e il contributo degli assessorati della Cultura e dei Servizi sociali del comune di Iglesias e della presidenza del Consiglio regionale. Sono stati richiesti ulteriori finanziamenti ad Enti pubblici e privati.

Mercoledì 26 novembre, dalle 9,00 alle 11,00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Professionale Ferraris di Iglesias, il prof. Vittorio Pelligra del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Cagliari incontrerà cento studenti e i loro insegnanti, animatori del percorso didattico “GIOCARE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE – Gli inganni dell’azzardo”.

Si tratta della prima tappa di un percorso che prevede il coinvolgimento diretto di sette classi, indiretto di tutta la scuola e in seguito dell’intera città di Iglesias. A marzo verrà realizzata una conferenza tenuta dagli studenti, nella quale verranno presentati i risultati del lavoro svolto nelle diverse classi e ad aprile verrà effettuato uno slot-mob in città.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza delle proporzioni  allarmanti che il fenomeno dell’abuso del gioco d’azzardo praticato in tutte le sue varianti (dalle  Slot machine alle Video Lottery Terminal (VLT), dalle lotterie istantanee con vincite in denaro ai Bingo e giochi online) va assumendo nel nostro territorio, già piegato da una crisi economica e sociale senza precedenti.

Uno studio condotto ad Iglesias ha messo in evidenza che in una città con 27.000 abitanti, secondo i dati provinciali, regionali e Inps aggiornati al 2013, ci sono 5.624 lavoratori a rischio o disoccupati.  230.000 euro è la somma che l’Amministrazione comunale ha impegnato di recente per le politiche di contrasto alle povertà. Alla luce dello studio succitato si può stimare che il 30-40% dei contributi erogati per il sostegno alle fasce deboli, compresi in certi casi quelli legati alle disabilità, finiscano nel buco nero delle “macchinette mangiasoldi”. La cifra che mensilmente gli iglesienti spendono per il gioco d’azzardo è valutabile intorno ai 500.000 euro.

I nostri studenti, provenienti da tutto il Sulcis Iglesiente, dichiarano apertamente di giocare abitualmente alle più famose lotterie istantanee, prassi che le famiglie considerano normale e condivisa, in quanto purtroppo in molti ignorano che la legge n. 111 del 15/07/2011 vieta la partecipazione dei minori ai giochi con vincite in denaro.

«Questo Istituto – dice il dirigente scolastico Massimo Mocci – sente il bisogno di effettuare una efficace azione informativa, educativa e divulgativa rendendo i ragazzi consapevoli che il gioco d’azzardo non è mai la soluzione ai problemi reali, ma può diventare esso stesso un grave problema per chi ne diventa prigioniero. L’azzardopatia è una forma di patologia compulsiva che esercita un fascino irresistibile nei confronti delle persone più deboli e più fragili che si illudono di trovare una facile soluzione ai propri problemi economici. L’emergenza sociale del “gioco patologico” sarà affrontata, oltre che attraverso azioni concrete di contrasto, realizzando attività in rete con altre iniziative nazionali e con l’uso dei mezzi di comunicazione. La Scuola intende porsi come animatrice di una iniziativa che vorrebbe coinvolgere le diverse associazioni cittadine per una manifestazione finale condivisa. Per questo invitiamo a contattarci quanti fossero interessati a collaborare».