21 November, 2024
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Dalla Sardegna alla Germania e all’Inghilterra per raccontare la tessitura. Dopo un’emozionante tour nell’isola, lo spettacolo Istós, prodotto nell’ambito del progetto Memory Wefts da Teatro Tragodia, l’Effimero Meraviglioso e la ditta Luigi Spano, si apre al contesto internazionale per diffondere la cultura sarda attraverso il teatro. Uno spettacolo teatrale evocativo, multidisciplinare, fatto di gesti, danze e di suoni, che narra in chiave allegorica la nascita delle varie tradizioni tessili della Sardegna.

Trame, tessuti, fili che parlano di identità locale, antichi saperi, tradizioni e territorio sono il filo conduttore di un viaggio che dopo Mogoro, Sassari, Nuoro,  Monserrato, Sinnai, Cagliari, porterà lo spettacolo a Berlino. Il primo appuntamento è  per il 12 gennaio con un’anteprima a base di eventi di guerrilla marketing ( tecniche pubblicitarie non convenzionali con effetto sorpresa) che  si svolgeranno ad Hannover, in occasione della Fiera del design tessile più importante d’Europa, il Domotex. Poi nel cuore di Berlino, nel Tak (Thetater Aufbau Kreuzberg), la rappresentazione dello spettacolo del 13 gennaio.

Ma non finisce qui: a Londra sono attese altre due giornate intense di guerrilla marketing il 26 gennaio e di spettacolo il 27 gennaio in occasione della Mostra dei tappeti antichi che si tiene in quel periodo nella metropoli.

La trasferta sarà occasione per incontrare gli emigrati sardi ed i circoli del posto.

Lo spettacolo

In scena un telaio immaginario, mosso dalle attrici, ma anche strumenti multimediali innovativi, come la penna grafica. Uno spettacolo che unisce tradizione, storia, territorio, cultura e promozione.

Istós, Telaio in lingua greca, si ispira alla leggenda del Cervo in ascolto riportata da Cambosu nella raccolta Miele Amaro. La storia presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura sarda. Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos. Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e la tradizione di un popolo.

Testo Virginia Garau, regia Maria Assunta Calvisi, In scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Carmen Porcu, Massimo Perra, Musiche Rossella Faa, Percussioni Massimo Perra, penna grafica Carol Rollo, disegno luci Giuseppe Onnis, costumi Caterina Peddis, Direzione tecnica Luigi Spano.

Il progetto

Il tour all’estero fa parte di una serie di azioni del progetto Memory Wefts ideato dall’Ati (Tragodia, Effimero Meraviglioso e ditta Luigi Spano) per la realizzazione dell’importante iniziativa culturale e identitaria, pensata da Ismaele Marongiu e Lara Melis.

Finanziato con il Bando IdentityLAB_2, annualità 2018 “Sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei mercati interessati ai beni, servizi e prodotti culturali e creativi della Sardegna” finalizzato all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del settore culturale delle Sardegna.

Le aziende dell’ATI hanno lavorato con l’obiettivo di promuovere la cultura identitaria della Sardegna e le sue bellezze: in questo caso la tessitura e la sua storia, unica nel Mediterraneo.

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Prosegue la rassegna Botti di Natale 2019, organizzata da Origamundi al Teatro delle Saline di Cagliari.

Venerdì 20 dicembre, alle 21.00, Teatro Tragodia ed Effimero Meraviglioso portano in scena “Istos”, testo di Virginia Garau per la regia di Maria Assunta Calvisi.

Lo spettacolo si ispira alla leggenda riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro” dal titolo “Il cervo in ascolto” dove sono presenti elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura in Sardegna e come si è propagata nelle varie zone assumendo colori e raffigurazioni tipici differenziati.

In scena la storia di una madre che nel momento in cui apprende la notizia della morte del marito a caccia del cervo, mette al mondo tre figlie femmine che, nel corso della rappresentazione, crescono attraversando le fasi dell’infanzia, della adolescenza fino alla maturità di donne così da poter intraprendere un percorso che le porterà a diffondere l’arte della tessitura e a vivere autonomamente e pienamente la loro vita. Nel corso dello spettacolo si snodano le filastrocche, i giochi, i racconti della madre (eternamente giovane a sottolineare la natura irreale e quasi mitica di questo personaggio), le invenzioni di storie giocose delle figlie, il sogno di un amore atteso e vagheggiato. La figura del cervo che irrompe a tratti nella scena, misterioso e ambiguo, a tratti sensuale o minaccioso, presente o evocato a rappresentare quello che in Sardegna si racconta anche attraverso il carnevale: legame stretto fra la vita e la morte, Eros e Thanatos.

Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. A cucire tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni.

Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi e non legati alla tradizione di Caterina Peddis. A sottolineare momenti salienti le percussioni di Massimo Perra. Sul palco, con la regia di Maria Assunta Calvisi, ci saranno le attrici Rossella Faa, Daniela Melis, Carmen Porcu, Giulia Giglio.

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L’associazione culturale Origamundi porta sul palco del  Teatro delle Saline di Cagliari la rassegna Botti di Natale 2019, cinque spettacoli in scena dal 17 al 21 dicembre 2019.                                          

Lo spettacolo che martedì 17 dicembre alle 21.00 apre la rassegna sarà “Ridi che ti passa!”, una produzione Origamundi di e con Marta Proietti Orzella e con i NoiseOFF. Remake dei fortunati “Fritto misto e baccalà” e “Riso al salto”, questo spettacolo comico-musicale propone una carrellata di sketches e parodie scimmiottando in senso ironico e bonario il mondo del Caffè Concerto, del Varietà, della Rivista, dell’Avanspettacolo. Marta Proietti Orzella ripropone con  humor la strampalata sessuologa di Anna Marchesini che, provocando nel pubblico risate a profusione, dipinge con toni macabri il sesso all’interno del matrimonio. E ancora Giorgio Gaber, Carlo Verdone, Monica Vitti, senza tralasciare l’irresistibile Gigi Proietti.

“Ridi che ti passa!” è anche un colorato collage di canzoni (Mina, Paolo Conte e altri brani molto conosciuti), eseguiti dal gruppo NoiseOff, con Luca Pauselli (Chitarra), Michele Secchi (Basso), Alessandro Atzori (Batteria), Anna Lisa Mameli (Voce). L’obiettivo è quello di presentare al pubblico uno spettacolo all’insegna del buonumore.

Seguirà mercoledì 18, sempre alle 21.00,Concerto con musiche di Vivaldi – Bach – Handel, dell’associazione Incontri Musicali, sul palco Ettore Agati e Giacomo Medas propongono:

Giovedì 19, alle 17.30, sarà la volta dello spettacolo “Natale in pericolo…il ritorno della Strega Gelo”, produzione La Bottega dei Teatranti scritta e diretta da Ivano Cugia, in scena Erika Carta e Giovanni Trudu.

Venerdì 20, alle 21.00, in scenaIstos, coproduzione  Effimero Meraviglioso – Tragodia ispirata alla leggenda che racconta la nascita della tessitura in Sardegna, riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro”. Il testo dello spettacolo è di  Virginia Garau, la  regia di Maria Assunta Calvisi; in scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Massimo Perra, Carmen Porcu.

Chiudono la rassegna sabato 21, sempre alle 21.00, Artisti Fuori Posto con Come bestie allo zoo di Filippo Salaris, con Alessandro Pani, Filippo Salaris e Francesca Saba.

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Tutto pronto a Mogoro per il debutto dello spettacolo Istós inserito nel progetto Memory Wefts, con il patrocinio della Regione, del Comune di Mogoro e della Fondazione di Sardegna. Uno spettacolo dedicato alla tessitura, alla cultura sarda e alle emozioni. L’appuntamento è per il 1# settembre in piazza Martiri alla Libertà, alle 22.00, a Mogoro. in occasione della chiusura della Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna. In apertura di serata, prima dello spettacolo Istós, alle 18.30, nella sala conferenze Centro Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, sarà proiettato il docu-film “Isole gemelle”, dalla Sardegna a Okinawa sul filo della tessitura. Due  terre lontane, che si incontrano raccontando l’arte della tessitura e le tradizioni antiche ma ancora vive dove i telai producono tesori dell’artigianato artistico e prodotti dal design innovativo.

Stefania Bandinu, artigiana-artista italiana già protagonista di Janas – storie di donne, telai e tesori, riparte dalla sua terra, la Sardegna, guiderà il pubblico in un viaggio nell’arcipelago giapponese. L’atmosfera si scalderà alle 22.00, con l’atteso spettacolo Istós che racconta la tessitura tra tradizione e modernità. Ispirato alla leggenda riportata da Cambosu, presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura. Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos. Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi di Caterina Peddis. A sottolineare momenti salienti le percussioni di Massimo Perra. A cucire il tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni. Sul palco, con la regia di Maria Assunta Calvisi, ci saranno le attrici Daniela Melis, Carmen Porcu, Giulia Giglio e Rossella Faa, quest’ultima autrice anche delle musiche. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nel teatro Fabbrica delle Gassose.

Ingresso libero e gratuito (per il teatro è necessaria la prenotazione al 389 1111327)

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Cresce la curiosità per il debutto dello spettacolo Istós che sarà presentato il 1 settembre, in piazza Martiri alla Libertà, alle 22.00, a Mogoro. Per soddisfare i più curiosi la compagnia Tragodia, capofila del progetto Memory Wefts (realizzato insieme a Effimero Meraviglioso e Ditta Luigi Spano) in cui è inserito lo spettacolo, ha offerto una piccola anteprima in un centro commerciale a Cagliari. Ricorrendo alla Guerrilla Marketing, ovvero alle tecniche pubblicitarie non convenzionali, il corridoio del centro commerciale si è trasformato in un palco: «Le attrici hanno messo in scena un piccolo stralcio dello spettacolo e proposto alcune canzoni. Intanto, noi abbiamo distribuito volantini alle persone presenti, che hanno mostrato interesse nello spettacolo», racconta Virginia Garau, presidente della compagnia Tragodia di Mogoro. Un modo originale e interessante, insomma, per promuovere uno spettacolo.

Lo spettacolo ispirandosi alla leggenda riportata da Cambosu, presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura. Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos. Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi di Caterina Peddis.

A sottolineare momenti salienti le percussioni di Massimo Perra. A cucire il tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni. Sul palco, con la regia di Maria Assunta Calvisi, ci saranno le attrici Daniela Melis, Carmen Porcu, Giulia Giglio e Rossella Faa, quest’ultima autrice anche delle musiche.

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Santadi in festa per la 50ª edizione del Matrimonio Mauritano. Ad unirsi in matrimonio, secondo il tradizionale rito, sono stati Gessica Garau, 28enne di Narcao, e Michele Arceri, 37enne di Santadi. Fidanzati da sei anni, i due giovani hanno una figlia, Adele, di quasi 2 anni.

La giornata è iniziata al Museo Etnografico “Sa Domu Antiga”, in via Mazzini, con la vestizione degli sposi. Ha poi preso il via il corteo nuziale che ha visto la partecipazione di una trentina di gruppi folk, con traccas, launeddas, cavalieri, autorità (presenti diversi sindaci dei Comuni del territorio) e sposi, che da via Cagliari si è sviluppato per le strade del centro del paese, fino al sagrato della chiesa di San Nicolò, dove si è svolto il rito religioso.

A dare un fascino particolare alla celebrazione liturgica del Matrimonio, è stata l’omelia in lingua sarda cantata da Sandra Ligas, con Massimo Perra e Daniele Cuccu. Al termine della cerimonia, sempre carica di emozioni sia per gli sposi, sia per i parenti e tutti i presenti, il rito de “Sa Gratzia” e la distribuzione al pubblico del pane tradizionale benedetto.

La giornata di festa è proseguita nel pomeriggio, al Centro Culturale Polivalente, in Piazza Marconi (fianco Chiesa San Nicolò), dove i presenti hanno potuto visitare la mostra dell’abbigliamento popolare sulcitano, curata dall’Associazione Culturale L.A.A.N. Gruppo Folk Sant’Elia di Nuxis; e “Sonus de sa terra nosta“, mostra degli strumenti musicali tradizionali e di rielaborazione a cura di Mondo Usai.

In serata, dalle 20.00, in Piazza Marconi, fronte Chiesa, prima “Su cumbidu”, l’invito alla popolazione con la torta nuziale e i dolci tipici degli sposi; dalle 20.30, infine, in Piazza Marconi, la Festa della tradizione – speciale Sardegna in festa: i canti, balli rituali e le danze di corteggiamento della Sardegna. Presenta Ottavio Nieddu.

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Il Matrimonio Mauritano, a Santadi, domenica 5 agosto arriva ad un traguardo importante, la 50ª edizione, mezzo secolo di storia. Ad unirsi in matrimonio secondo il tradizionale rito, saranno Gessica Garau, 28enne di Narcao, e Michele Arceri, 37enne di Santadi.

La giornata inizierà alle 8.00, al Museo Etnografico “Sa Domu Antiga”, in Via Mazzini, con il rito della vestizione degli sposi. Alle 9.00 prenderà il via il corteo nuziale con la partecipazione di 30 gruppi folk, con traccas, launeddas, cavalieri, autorità e sposi, che da via Cagliari si svilupperà attraverso il paese, per arrivare davanti alla chiesa di San Nicolò.

Alle 11.00, sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Nicolò, la celebrazione liturgica del Matrimonio, con omelia in lingua sarda cantata da Sandra Ligas con Massimo Perra e Daniele Cuccu. Al termine, il rito de “Sa Gratzia” e la distribuzione al pubblico del pane tradizionale.

Alle 16.00, nel Centro Culturale Polivalente, in Piazza Marconi (fianco Chiesa San Nicolò), sarà possibile visitare la mostra dell’abbigliamento popolare sulcitano, curata dall’Associazione Culturale L.A.A.N. Gruppo Folk Sant’Elia di Nuxis; e “Sonus de sa terra nosta“, mostra degli strumenti musicali tradizionali e di rielaborazione a cura di Mondo Usai.

Alle 20.00, in Piazza Marconi, fronte Chiesa, “Su cumbidu”, invito alla popolazione con la torta nuziale e i dolci tipici degli sposi.

La giornata di festa per il 50° Matrimonio Mauritano, si concluderà sul Palco centrale di Piazza Marconi, dalle 20.30, con la Festa della tradizione – speciale Sardegna in festa: i canti, balli rituali e le danze di corteggiamento della Sardegna. Presenterà Ottavio Nieddu.

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Anche quest’anno la hall della Fondazione di Sardegna sarà la culla della rassegna Storytelling, evento in cui la Sardegna è protagonista, sfondo di cinque importanti eventi storici e di cronaca, organizzato dalla Compagnia dei Figli d’Arte Medas.

Verranno liberati cinque fatti della storia, intrappolati nel tempo col rischio di essere dimenticati, e saranno portati al pubblico con la naturalezza propria della narrazione, senza trascurare l’accuratezza storica.
Scrittura, cinema, narrazione, radiodramma ci aiutano a proseguire con la sperimentazione.

L’intento è dar vita ad una sorta di sincretismo tra le varie forme di comunicazione, che consenta di cogliere il meglio di ognuna, per portare al pubblico una “notizia” non asettica ma nemmeno romantica e intrisa di sentimentalismo.

L’obiettivo è di riportare alla luce l’umanità della notizia senza tentare un inquinamento dei fatti, elevandola dall’appiattimento della Cronaca per tramutarla in Storia da raccontare.

Il 20 ottobre, alle ore 21.00, si apre la rassegna con “Il giovane Gramsci“, di e con Gianluca Medas, all’ organetto Massimo Perra, con l’esplorazione di alcune pagine della vita del giovane Gramsci da sempre trascurate ma necessarie per comprendere l’uomo, l’intellettuale e il politico.

La storia è un affresco veloce e ironico della società sarda ed italiana tra la fine del XIX secolo e i primordi del XX secolo, si sviluppa percorrendo insieme i luoghi della memoria di Gramsci.

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Medas-foto di Giorgio Russo

I Figli d’arte Medas presentano la X edizione de “Il Festival della Storia – Diritto, Giustizia e Libertà”, in programma a Iglesias, nella centrale Piazza Municipio, il 24, 25 e 26 luglio 2016. Quest’anno la manifestazione si presenta con un programma ambizioso e ricco di spunti, arricchito dalla presenza di un Direttore Scientifico, l’avv. Giampaolo Manca, coadiuvato da Gianluca Medas,  direttore artistico. Il Festival della storia prenderà il via domenica 24 Luglio. Sul palcoscenico allestito nella piazza Municipio, verrà rievocato, a quarant’anni dalla sua morte e a novanta dall’episodio, il processo a Emilio Lussu, imputato per l’omicidio di Battista Porrà nella notte del 30 ottobre 1926. La rappresentazione teatrale, curata dai Figli d’arte Medas, in collaborazione con l’associazione Nonsoloavvocati onlus, è il frutto di un lungo lavoro di ricerca sugli atti processuali, sulle testimonianze e i documenti originali. I vari personaggi coinvolti nella vicenda saranno interpretati da veri avvocati prestati al teatro. Il testo e la regia sono di Gianluca Medas.

Nella serata di lunedì, sarà proiettato il film documentario “Avvocato” di Alessandro Melano. In questa occasione verrà rievocata la drammatica storia degli anni di piombo e della lotta armata delle Brigate Rosse contro lo Stato, culminata nel 1977 con l’uccisione di Fulvio Croce, presidente dell’Ordine degli avvocati di Torino. Seguirà l’intervista all’autore del film da parte dell’avv. Giampaolo Manca. Concluderà la serata una lectio magistralis dell’avv. Giampaolo Zancan, difensore d’ufficio di Mario Moretti, durante il processo alle B.R. tenutosi a Torino nel 1976.

Nella terza e ultima serata di martedì 26 luglio, Gianluca Medas, accompagnato dalle musiche di Massimo Perra, e dalle immagini fotografiche realizzate per l’occasione da Paolo Medas, porterà in scena “Il Processo Barbaricino”, il racconto della storia dei sardi vista da un’altra angolazione, attraverso la narrazione di episodi antichi non ancora dimenticati.

Seguirà un dibattito dove si parlerà di “Diritto, Giustizia e Libertà. Dal Codice barbaricino al Codice penale dello Stato di diritto”. Il pubblico avrà l’occasione di conoscere meglio l’ambiente complesso della Barbagia assistendo alla conversazione tra l’avv. Rita Dedola, prima Presidente donna dell’Ordine degli avvocati di Cagliari, con l’avv. Mario Lai, difensore in numerosi processi legati alle faide barbaricine, e il dott. Mario Marchetti, ex Pubblico Ministero. L’organizzazione della manifestazione è di Lisa Zedde e Mauro Sollai. Patrocinio, collaborazione e organizzazione: Comune di Iglesias, assessorato alla Cultura, Ordine degli Avvocati di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna, Figli d’arte Medas e Nonsoloavvocati Onlus.

PROGRAMMA

Domenica 24 Luglio 2016

ore 21.00

Due chiacchere sulla figura dell’avv. Emilio Lussu: da eroe della Prima guerra mondiale a imputato di omicidio volontario per l’assassinio del fascista Battista Porrà

Andrea Frailis intervista il professor Italo Birocchi e lo storico Giangiacomo Ortu

Ore 21.30

Figli d’arte Medas presentano:

IL PROCESSO A EMILIO LUSSU, UN VOLTO ALLE CARTE

Di Gianluca Medas

Rappresentazione scenica con la NONSOLOAVVOCATIONLUS del processo a Emilio Lussu,

imputato dell’uccisione del fascista Battista Porrà, celebratosi a Cagliari nell’ottobre del 1927

Lunedi 25 luglio 2016

Ore 21.00

Proiezione del film – documentario

“AVVOCATO”

La storia degli anni di piombo, la lotta armata delle Brigate Rosse contro lo Stato culminata con l’uccisione del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino Fulvio Croce nell’aprile del 1977. Il processo tenutosi a Torino e il coraggio degli avvocati

Ore 22.00

L’avv. Giampaolo Manca intervista l’autore del film avv. Alessandro Melano

Ore 22.30

Lectio Magistralis dell’avv. Giampaolo Zancan difensore d’ufficio di Mario Moretti nel processo alle B.R. tenutosi a Torino nel 1976

Martedì 26 luglio 2016

Ore 21

“IL PROCESSO BARBARICINO” di Gianluca Medas

con Gianluca Medas e Massimo Perra

Ore 21.45

“Diritto, giustizia e Libertà. Dal Codice Barbaricino al Codice Penale dello Stato di diritto”.

L’avv. Rita Dedola, Presidente dell’Ordine degli Avvocati del foro di Cagliari, dialoga con l’avv. Mario Lai, difensore in numerosi processi legati alle faide barbaricine, e l’ex Pubblico ministero dott. Mario Marchetti.

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Gianluca Medas (foto di Maurizio Carboni) m

Prosegue a Villacidro la settimana culturale in celebrazione dei trent’anni del Premio Dessì promossa dalla Fondazione intitolata al grande scrittore sardo. Due gli appuntamenti dedicati a Giuseppe Dessì in programma oggi (venerdì 5 febbraio) all’interno del cartellone di eventi che animerà la cittadina del Medio Campidano fino a domenica (7 febbraio).

Alle 18, al Mulino Cadoni, l’attenzione si punta sulla produzione di racconti brevi dello scrittore, dall’età giovanile a quella dei primi romanzi, contenuta nella raccolta antologica “Nascita di un uomo e altri racconti”, pubblicata l’anno scorso dalla Ilisso. Ne parlano il curatore del volume Nicola Turi e gli italianisti Anna Dolfi (tra i massimi studiosi dell’opera di Dessì, nonché presidente della giuria del premio a lui intitolato) e Sandro Maxia (anche lui eminente giurato in passate edizioni del concorso letterario).  

L’antologia include undici racconti, il primo dei quali inedito, e uno scritto di natura saggistica: opere su temi importanti, come, tra gli altri, quello della moralità e del senso di responsabilità al centro del racconto che dà il titolo al volume; la solidarietà e la ricerca della giustizia sociale, argomento sviluppato in “Pianto di bimba”; i sentimenti di amicizia e correttezza ne “La siepe”, o il suicidio ne “Il caprifoglio”, racconto “in cui il protagonista compie un gesto estremo per sottrarsi a una sorte prestabilita”. A chiusura del volume un’inchiesta sulla Sardegna, che contribuisce a comprendere meglio un’isola imprigionata in cliché popolari. 

Da una delle opere più celebrate di Dessì, il romanzo “Il disertore”, è tratta “La ballata di Mariangela Ecca”, lo spettacolo proposto alle 20.30 dalla compagnia Figli d’Arte Medas nel salone in via Asproni: il testo è narrato da Gianluca Medas con l’accompagnamento di Massimo Perra alla fisarmonica. Riscritto dallo stesso Medas e tratto dalla drammaturgia di un primo allestimento teatrale realizzato oltre vent’anni fa, lo spettacolo propone alcuni tra i personaggi più rappresentativi dell’immaginario letterario dessiano: Mariangela Ecca, candida e innocente nella sua semplicità, dal carattere testardo e per nulla fragile, Prete Coi, uomo capace di trovare le ragioni degli orrori generati dalla guerra senza rifugiarsi nel facile moralismo, e Saverio, il figlio di Mariangela, che viene sacrificato, vittima innocente di un mondo che cannibalizza ogni debole, il disertore.