21 December, 2024
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In occasione del 25° anniversario della nascita di ERIH (European Route of Industrial Heritage), il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con il direttore Fabrizio Atzori, ha partecipato all’assemblea generale ed alla conferenza annuale, che si è tenuta in Polonia, a Lodz, dal 23 al 25 ottobre 2024, insieme a delegati provenienti da tutta Europa.
Il membro italiano del board, prof. Massimo Preite, tra i progetti italiani in corso ha annunciato anche la nascita della nuova “regional route” delle miniere della Sardegna occidentale, in collaborazione con il Parco Geominerario.
Unico partecipante italiano in presenza, l’ente ha portato le proprie esperienze in merito, dal progetto “Open Your Mine” alla rivalorizzazione di alcuni villaggi minerari sardi, con l’obiettivo di puntare una nuova luce sui siti minerari ed il patrimonio storico e archeologico industriale dismesso.
Oltre all’elezione del nuovo board ERIH, durante l’appuntamento sono state presentate esperienze ed iniziative volte alla sostenibilità ambientale ed energetica, innovazione e sviluppo digitale, per valorizzare e riqualificare le strutture del patrimonio industriale europeo.
Come membro ERIH, nel Parco Geominerario sono riconosciuti 2 “anchor point”, a Carbonia (CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone, presso la Grande Miniera di Serbariu) ed Arbus – Guspini (Miniera di Montevecchio).
 

Presso la sede operativa, alle ex officine meccaniche della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha ospitato la riunione del board ERIH (European Route of Industrial Heritage), organizzazione no profit per la salvaguardia e la promozione del patrimonio industriale europeo.
La delegazione, coordinata dal professor Massimo Preite (Università di Firenze e Padova), al termine dei lavori ha visitato il Pozzo Sella ed il Palazzo Bellavista, presso la miniera di Monteponi ad Iglesias, Porto Flavia, Masua, Nebida e Fontanamare in territorio iglesiente e il Museo del Carbone, presso la Grande Miniera di Serbariu.
Il board di ERIH, nel rinnovare la collaborazione e i buoni rapporti col Parco Geominerario, ha potuto constatare dal vivo il grande valore intrinseco delle strutture minerarie dismesse e le potenzialità in termini di gestione sostenibile e valorizzazione turistica del vasto patrimonio archeologico industriale lasciato dall’epopea mineraria, Ad oggi, ERIH identifica in Sardegna gli “anchor point” di Montevecchio (Arbus – Guspini) e Carbonia (Serbariu) e i siti di interesse del Museo dell’Arte Mineraria ad Iglesias, l’Ecomuseo di Rosas (Narcao), Porto Flavia e Masua (Iglesias) e il sito minerario di Su Zurfuru (Fluminimaggiore).
 

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La Grande Miniera di Serbariu, oltre ad essere un luogo storico della nostra città, è nel contempo una delle aree del territorio con maggiori potenzialità sotto il profilo culturale, storico, architettonico e paesaggistico. Un immenso patrimonio che l’Amministrazione comunale intende valorizzare attraverso importanti lavori di riqualificazione: dagli interventi di manutenzione e cura del verde al progetto di recupero e riconversione dell’ex deposito biciclette – presentato nel maggio scorso alla “Mostra Biennale Internazionale di Architettura di Venezia”, rassegna di caratura mondiale – per arrivare al rafforzamento delle attività previste e all’insediamento di nuove attrattive all’interno del compendio.

In questo contesto, sabato 15 dicembre, a partire dalle ore 16.00, la sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu ospiterà un convegno di alto profilo, intitolato “La Grande Miniera di Serbariu. Da Nucleo fondativo della città a fabbrica ritrovata per la città. Un progetto ambientale, architettonico e formativo per Carbonia”.

L’evento, organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno di Carbonia, vedrà l’apertura dei lavori alle ore 16 con i saluti istituzionali del sindaco di Carbonia, dottoressa Paola Massidda, del presidente del Parco Geominerario, dott. Tarcisio Agus. L’introduzione ed il coordinamento dei lavori saranno a cura dell’ing. Luca Caschili, assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica.

Sono previste le seguenti relazioni: “Le fabbriche ritrovate e patrimoni industriali”, a cura della dottoressa Sabrina Sabiu, assessore della Cultura; “Carbonia progetto e (ri-)costruzione di un paesaggio”, ad opera del prof. ing. Antonello Sanna dell’Università di Cagliari; “Laboratori artigianali nella Miniera di Serbariu. Recupero e riconversione dell’ex deposito biciclette”, a cura dell’arch. Enrico Potenza, progettista e direttore dei lavori; “Nuovi paesaggi nella Miniera di Serbariu. Ricerca e progetto per il riuso”, del prof. arch. Pier Francesco Cherchi e prof. arch. Marco Lecis dell’Università degli Studi di Cagliari.

All’incontro farà seguito, dalle ore 18.00, l’inaugurazione di due mostre sul tema: “Le fabbriche ritrovate”, a cura del prof. Massimo Preite (TICCH Italia) e dall’Arch. Gabriella Maciocco; “Laboratori artigianali nella miniera di Serbariu. Recupero e riconversione dell’Ex Deposito Biciclette”, a cura del prof. Pier Francesco Cherchi, Prof. Marco Lecis e Marco Moro dell’Università degli Studi di Cagliari.