22 November, 2024
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E’ un Cagliari privo di problemi di classifica e quindi nella condizione ideale per cercare di fare bene, quello che scenderà in campo questo pomeriggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia, contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, nell’ultima trasferta di questo più che positivo campionato di serie A che volge al termine.

Nel girone d’andata, il 22 dicembre, al Sant’Elia, il Cagliari vinse contro il Sassuolo una partita fondamentale per il suo campionato con una grande e, a un certo punto, forse anche insperata rimonta. Sotto 3-1 a mezz’ora dalla fine, i rossoblu sfruttarono la superiorità numerica e con grande determinazione, grazie anche alle giocate di qualità di Diego Farias, ribaltarono il risultato, imponendosi alla fine per 4 a 3.

«Ci sono 3 punti in palio, vogliamo conquistarli per tenere dietro in classifica il Sassuolo. Poi domenica arriva il Milan che potrebbe non avere tante motivazioni. Potremmo fare un ulteriore scatto per migliorare la nostra classifica. In ogni caso in partite di questo tipo conta più la prestazione del risultato – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. Troviamo un Sassuolo rigenerato, in forma, che ultimamente ha ottenuto risultati di prestigio contro squadre del calibro di Inter, Fiorentina e Napoli. Ha ritrovato giocatori importanti che erano fermi da tanto tempo, gioca da cinque anni allo stesso modo, si conoscono a memoria. È una squadra che esprime un ottimo calcio.»

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Una grande serata di sport insieme ai due tra i maggiori artefici di questa bellissima stagione dei rossoblù. Si è svolto ieri sera l’incontro organizzato dal Panathlon, in collaborazione con l’associazione “Riprendiamoci la Sardegna”, che ha visto come ospiti illustri l’allenatore del Cagliari Massimo Rastelli e il suo vice Nicola Legrottaglie.

I due mister hanno passato alcune ore con i rappresentanti dell’associazione culturale in campo sportivo al Caesar’s Hotel, parlando dell’ottimo cammino compiuto dalla squadra in questo campionato, che sta volgendo ormai al termine, e che ha visto la compagine rossoblù raggiungere la quota salvezza con ben quattro giornate di anticipo.

Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Mario Frongia, c’è stata l’occasione anche di tracciare un bilancio sui risultati ottenuti dall’allenatore campano in queste due stagioni sulla panchina del Cagliari, autore nella passata stagione di una promozione dalla serie B alla serie A a dir poco sensazionale.

«Sono qui perché credo nei valori fondanti del Panathlon, che sono il rispetto e la lealtà – ha detto Massimo Rastelli, che insieme a Nicola Legrottaglie ha ricevuto dal presidente del Panathlon Francesco Cicero una targa in ricordo dell’evento -. Si può vincere o perdere, ma l’importante alla fine è aver dato tutto.»

Massimo Rastelli ha concluso con una battuta sul suo futuro, confermando la sua intenzione di restare sulla panchina rossoblù anche la prossima stagione.

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Il Cagliari non è ancora sazio. Nonostante la salvezza fosse ormai acquisita, contro un avversario assetato di punti come l’Empoli, la squadra di Massimo Rastelli ha disputato una grande partita, chiudendo i conti già nel primo tempo, con tre splendidi goal di Marco Sau e Diego Farias, quest’ultimo autore di una doppietta.

Per oltre un’ora è stato un Cagliari brillantissimo, capace di dare spettacolo puro grazie ai suoi attaccanti letteralmente scatenati. L’Empoli, nonostante avesse assoluto bisogno di fare risultato per respingere i tentativi di rimonta del Crotone, vittorioso anche oggi sull’Udinese (nelle ultime sette giornate la squadra di Davide Nicola è quella che conquistato più punti di tutte, 17, alla pari dello straordinario Napoli di Maurizio Sarri che oggi ha espugnato l’Olimpico di Torino con un clamoroso 5 a 0) è stato letteralmente travolto dal Cagliari nei primi 45′ e s’è svegliato troppo tardi, realizzando due goal nel finale.

 

«Nel primo tempo abbiamo mostrato azioni in velocità e trame ficcanti, segnando tre gol e chiudendo la pratica – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Poi nei minuti finali si è persa lucidità in difesa, un po’ per il caldo, un po’ perché alcuni giocatori come Farias e Joao Pedro non sono ancora al top, lo stesso Borriello pur avendo giocato bene non era brillantissimo. L’Empoli non aveva niente da perdere, si è lanciato in avanti ed ha accorciato le distanze. Però abbiamo avuto altre tre-quattro occasioni nitidissime per arrotondare. Il risultato non fa una piega.»

«Dobbiamo onorare la maglia e rispettare società e tifosi sino all’ultimo. Siamo grandi professionisti, l’abbiamo dimostrato oggi e l’anno scorso. Daremo il massimo – ha concluso Massimo Rastelli – poi se gli avversari saranno più bravi, complimenti a loro.»

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Il Cagliari ospita l’Empoli (fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Maurizio Mariani di Roma) a caccia di altri punti per migliorare la sua già brillante classifica, nella terz’ultima giornata del girone di ritorno del campionato di serie A.

L’Empoli arriva al Sant’Elia assetato di punti per respingere gli ultimi assalti del Crotone e, a questo punto, non può permettersi passi falsi se vuole centrare il traguardo della salvezza. Massimo Rastelli alla vigilia ha assicurato che il Cagliari che andrà in campo sarà una squadra più che motivata. «Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico, e vogliamo raccogliere quanti più punti possibile in queste ultime tre partite che restano da qui alla fine del campionato. Certamente affronteremo una compagine affamata di punti, che gioca per la sopravvivenza e ha conquistato 10 punti nelle ultime cinque gare, andando a vincere a Milano e a Firenze. Noi ci metteremo il massimo impegno e la determinazione e la cattiveria necessarie ad ogni partita. Daremo l’anima per portare a casa la vittoria».

«Forse rispetto all’anno scorso l’Empoli ha perso un po’ di qualità, ma gioca un bel calcio, propositivo, senza cambiare mai atteggiamento. È organizzatissimo, tiene alta la difesa e viene a pressarti. Una squadra – ha concluso Massimo Rastelli – che merita grande rispetto.»

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Niente da fare per il Cagliari, al San Paolo, contro la lanciatissima formazione allenata da Maurizio Sarri che, con i tre punti, ha scavalcato la Roma al secondo posto in classifica, in attesa della trasferta odierna della Roma a San Siro contro il Milan. I rossoblu erano arrivati a Napoli con l’ambizione di riscattare il pesantissimo 0 a 5 del girone d’andata e cercare di non perdere, ma non hanno avuto neppure il tempo di illudersi, perché il piccolo bomber belga Dries Mertens ha impiegato solo 2 minuti per sbloccare il risultato e incanalare la partita verso un’agevole vittoria della sua squadra.

Il Napoli oggi gioca il miglior calcio della serie A e lo ha confermato anche ieri, realizzando tre reti e andando vicinissima ad altre segnature, soprattutto nel primo tempo, con un calcio spettacolare. Il raddoppio è arrivato al 49’, ancora per merito di Dries Mertens, autore di un tiro angolatissimo dal limite dell’area, quasi un colpo da biliardo. Dopo una traversa di Albiol, al 67’ il Napoli ha arrotondato ancora il risultato, con Lorenzo Insigne, ben servito dal solito Dries Mertens. Il Cagliari ha realizzato il goal che ha fissato il risultato finale sul 3 a 1, appena oltre il 90′, su azione sviluppatasi con un lancio di Joao Pedro per lo scatto di Farias, bel  dribbling su Hysaj e tiro imparabile per Reina.

«Non mi aspettavo certo di prendere un gol dopo un minuto – ha commentato Massimo Rastelli -. In quel momento bisogna essere bravi a non cambiare quello che si era preparato in settimana. Sapevamo di affrontare una squadra forte, che gioca un grande calcio e dovevamo limitare le loro qualità. Quando tenti di allungarti per recuperare il risultato, concedi spazio e la velocità degli attaccanti del Napoli può farti male. Così finisci per restare in una sorta di limbo.»

«Eravamo intimiditi, non riuscivamo ad uscire – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Piano piano siamo migliorati, abbiamo guadagnato campo e proposto qualche situazione interessante; naturalmente il Napoli ha avuto altre occasioni per arrotondare il punteggio. Poi abbiamo incassato il 2-0 ad inizio ripresa e a quel punto è diventato tutto difficilissimo, contro una squadra che in questo momento non ti permette di ragionare, ti viene a pressare alta, gioca ad una velocità impressionante e trova sempre le contromisure ad ogni situazione tattica. Non dimentichiamo che il Napoli ha costretto a fare questo tipo di partita squadre del calibro di Juventus e Real Madrid. Il gol di Farias ha alleggerito la sconfitta. La squadra ha dato tutto, so che non è facile trovare motivazioni quando hai una tranquilla posizione di classifica. Invece i ragazzi hanno corso tanto, ho fatto loro i complimenti. Da domani inizieremo a pensare all’Empoli – ha concluso Massimo Rastelli – vogliamo vincere per conquistare altri tre punti e consolidare la nostra classifica.»

 

 

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Archiviato domenica scorsa con la vittoria sul Pescara il capitolo relativo alla salvezza matematica, il Cagliari affronta oggi una trasferta difficilissima come quella del San Paolo di Napoli, con lo spirito giusto e la ferma intenzione di ben figurare al cospetto della lanciatissima formazione di Maurizio Sarri, anche per riscattare il pesantissimo ko casalingo per 0 a 5 subito nella gara del girone d’andata al Sant’Elia, disputata l’11 dicembre 2016.

E’ difficile dire quali sono le maggiori insidie nella formazione napoletana. Massimo Rastelli dovrà studiare adeguate contromisure per frenare gli slanci dei tre piccoli terribili dell’attacco campano, Dries Mertens, José Maria Callejòn e Lorenzo Insigne, ma i pericoli arriveranno anche dalla zona centrale del campo, dove opereranno Allan e Jorginho, desiderosi di ben figurare dopo una stagione che li ha visti spesso come alternative ai titolari, e ancora dal grandissimo talento di Marek Hamsik. E’ quasi superfluo sottolineare che per riuscire a ritornare a casa con un risultato positivo, il Cagliari dovrà disputare la “partita perfetta“.

Massimo Rastelli fa grande affidamento sui suoi gioielli d’attacco, da Marco Sau a Diego Farias e Joao Pedro (autore del goal decisivo, su rigore, domenica scorsa contro il Pescara), per finire a Marco Borriello, che ormai punta dichiaratamente al record personale di reti in serie A, raggiunto con la maglia del Genoa, a quota 18. A quattro giornate dalla fine del campionato, il centravanti di origini campane è a quota 16.

Napoli – Cagliari verrà diretta da Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Marzaloni e Alassio, quarto uomo Schenone, arbitri d’area Massa e Manganiello,

Piero Giacomelli, 39 anni, è alla settima stagione nella Can di A e B. L’esordio in serie A risale al 3 aprile 2011, in Genoa-Cagliari 0-1. Vanta 83 presenze in serie A e 39 in serie B.

 

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La vittoria sul Pescara è arrivata ma come aveva ammonito Massimo Rastelli alla vigilia, quella maturata questo pomeriggio al Sant’Elia non è stata una vittoria facile. L’ha decisa un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per un fallo di mano di Michele Fornasier su conclusione di Joao Pedro e trasformato alla perfezione dallo stesso calciatore brasiliano, a metà del primo tempo. I tre punti hanno portato il Cagliari a quota 41 punti, sulla stessa linea del Chievo, corsaro a Marassi sul Genoa, sempre al 12° posto ma ora a due soli punti di distanza dall’Udinese, travolta per 4 a 0 a Bologna.

Al termine della partita, Massimo Rastelli ha radunato i suoi ragazzi al centro del campo, per un abbraccio collettivo per celebrare la salvezza. «È stato qui, in mezzo al campo, dove abbiamo ottenuto punti importanti – ha detto il tecnico rossoblu -. Ho voluto ringraziarli. È un grande traguardo che dedico a tutto il Cagliari: società, giocatori, staff tecnico, tifosi. Sappiamo bene cosa significa la serie A per il club e per la città».

«C’è tanta felicità per quello che i ragazzi sono riusciti ad ottenere, nonostante le mille difficoltà: dodici vittorie in serie A non sono facili da ottenere. Siamo una neopromossa e ci siamo salvati con largo anticipo, altri dati da tenere in considerazione – ha aggiunto Massimo Rastelli -. Il nostro peccato è stato di non chiuderla. Quando vai in vantaggio, hai occasioni importanti e non le sfrutti, poi l’avversario ti può mettere in difficoltà approfittando dei tuoi errori per ripartire. Abbiamo concesso un paio di situazioni sporche, noi non siamo stati precisi nell’ultimo passaggio. Avevo detto che era una partita pericolosa perché tutti si attendevano una nostra vittoria facile e quando è così c’è il pericolo di prenderla sotto gamba. Così non è stato, tenevamo molto a questa gara – ha concluso Massimo Rastelli -, non potevamo sbagliarla.»

 

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Massimo Rastelli non è fortunato in questo finale di stagione, sempre alle prese con assenze importanti. Oggi, al Sant’Elia, contro il Pescara già retrocesso dell’ex Zdenek Zeman, dovrà fare a meno di Mauricio Isla, bloccato da un affaticamento muscolare, mentre Senna Miangue non ha recuperato da una distorsione alla caviglia rimediata in settimana. E’ ancora in dubbio la presenza di Marco Borriello.

«Non sta benissimo – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu -, spero di recuperarlo perché inutile stare a ricordare la sua importanza per questa squadra. Ci ha dato tantissimo nel girone di ritorno, non solo in termini di gol ma anche per carisma e personalità. Se non ce la dovesse fare, sono sicuro che chi lo sostituirà dimostrerà il suo valore.»

Massimo Rastelli definisce la partita odierna “pericolosa”, «perché tutti si attendono una facile vittoria da parte nostra ma nel calcio di partite scontate non ce ne sono. Basti ricordare i risultati a sorpresa colti la settimana scorsa da Empoli e Crotone. Le partite vanno giocate e vinte sul campo. Il Pescara accompagna l’azione con tanti uomini e verticalizza in modo pericoloso, ha giocatori rapidi che attaccano la profondità. Noi affrontiamo la gara con molte motivazioni: una vittoria ci porterebbe a 41 punti e a consolidare il 12° posto. Poi avremo ancora a disposizione altre quattro partite per migliorare ancora la classifica».

 

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Non è riuscita al Cagliari l’operazione sorpasso alla Dacia Arena di Udine. La partita tra la squadra di Luigi Delneri e quella di Massimo Rastelli è stata equilibrata per oltre un tempo e mezzo, è stata sbloccata al 70′ da una prodezza di Perica nell’azione del primo goal ed un errore difensivo l’ha indirizzata a favore dei friulani in quella del raddoppio tre minuti dopo, ma il Cagliari ha avuto la forza di riaprirla e, in un finale molto generoso, avrebbe potuto pareggiarla se fosse riuscito a concretizzare almeno una delle due grosse occasioni che è riuscita a costruire.

L’Udinese ha sprecato un calcio di un rigore al 31′ del primo tempo ed ha colpito anche un palo ma il Cagliari nel finale, dopo il bel goal di testa realizzato da Marco Borriello (il 16° di questa sua prima magica stagione con la maglia rossoblu) avrebbe meritato probabilmente il premio del pareggio per quanto ha mostrato in campo. Nella squadra rossoblu in grande evidenza, anche al di là del rigore splendidamente parato a Cyril Théréau, ha disputato una splendida partita.

«Avrei preferito non parare il rigore ma vincere la partita – ha detto Rafael a fine partita -. Siamo venuti su un campo difficile contro una squadra tosta, abbiamo fatto la nostra gara, giocando a testa alta tenendo la palla a terra come ci chiede il mister. Peccato non essere riusciti a mantenere lo 0-0, abbiamo preso due gol in cinque minuti, ma poi abbiamo reagito e il pareggio non è arrivato per un pallone salvato sulla linea. Dispiace, ci tenevamo tanto a fare punti. Ripartiamo da martedì prossimo: il nostro obiettivo è sempre quello di salire in classifica, ci sono ancora cinque gare importanti dove dobbiamo fare bene» 

 

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Caricatissimo dallo splendido 4 a 0 inflitto al Chievo, Cagliari cerca l’impresa a Udine per continuare a sognare il decimo posto. Le difficoltà incontrate in trasferta nel girone d’andata (eccezion fatta per la grande impresa di San Siro con l’Inter) sembrano dimenticate e la squadra di Massimo Rastelli affronta tutti gli avversari senza timori reverenziali. E’ quanto accadrà anche questo pomeriggio contro la squadra di Luigi Delneri, che in classifica sta davanti ai rossoblu di due soli punti. La classifica delle due squadre costituisce uno stimolo in più, perché qualora riuscisse ad espugnare la Dacia Arena, il Cagliari balzerebbe al decimo posto in classifica, scavalcando i bianconeri.

E’ indisponibile Artur Ionita, protagonista assoluto a Palermo, dove ha realizzato una doppietta e, per la sua sostituzione, sono in lizza Barella, Faragò e Padoin. Torna a disposizione Fabio Pisacane, che ha scontato il turno di squalifica e contenderà la maglia da titolare a Bartosz Salamon. In attacco confermato il trio delle meraviglie Joao Pedro-Borriello-Sau che ha dato spettacolo contro il Chievo ma Massimo Rastelli ha a disposizione anche Diego Farias che ha superato i problemi fisici che lo hanno condizionato negli ultimi mesi.

«Ritrovando pian piano gli effettivi è salita la qualità degli allenamenti e quella globale del gruppo – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. C’è stata una crescita collettiva, mi auguro di vederla anche nella partita di domani, che sarà ben diversa rispetto a quella con il Chievo. Affrontiamo un avversario motivato che sta bene e ha molta fisicità. Sarà importante il nostro tipo di prestazione, i ragazzi devono portano avanti le idee e il lavoro degli ultimi mesi. Il calcio è fatto di episodi, ma spesso il risultato è la conseguenza della prestazione.»

«L’Udinese ha iniziato la stagione un po’ ad handicap e in trasferta è stata discontinua, ma come organico la metto appena dietro le big – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Ha un allenatore, Luigi Delneri, che sa dare un’impronta alla squadra, è stato ed è tuttora un modello per giovani allenatori come me. Sarà una partita difficile, ma l’affrontiamo con fiducia e cercheremo di mettere in campo quello che proviamo ogni settimana.»

 

Marco Borriello ha realizzato finora 15 reti.