22 December, 2024
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Il Cagliari sognava di bissare la vittoria sull’Inter ed ha finito col perdere male: 1 a 5. La squadra rossoblu ha retto un tempo, il primo, chiuso sotto di un goal, 1 a 2 (reti di Ivan Perisic e Éver Banega poco dopo la mezz’ora e goal di Marco Borriello al 41′, con un preciso colpo di testa), ma in avvio di ripresa, quando sperava di riuscire a partire forte e di rimettere in discussione il risultato, ha incassato subito il terzo goal, ancora di Ivan Perisic, autore di una doppietta, ed ha finito col mollare, subendo altri due goal, di Mauro Icardi su calcio di rigore e di Roberto Gagliardini.

La sconfitta con l’Inter, nonostante la dichiarata ambizione rossoblu della vigilia di puntare alla vittoria, ci sta, ciò che stona, ancora una volta, sono le proporzioni della sconfitta, la terza con 5 goal al passivo in casa (in precedenza 3 a 5 con la Fiorentina, prossimo avversario domenica 12 marzo a Firenze; 0 a 5 con il Napoli), la quarta in assoluto (1 a 5 a Torino con i granata).

La classifica è più che tranquilla, con la sconfitta del Palermo a Torino, il margine sulla terz’ultima posizione resta di 16 punti, quasi una certezza assoluta, ma certamente le sconfitte quando sono così pesanti bruciano tanto.

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Arriva l’Inter, il Cagliari cerca l’impresa al Sant’Elia per bissare quella compiuta nel girone d’andata a San Siro. I rossoblu hanno il morale alto, per i due risultati positivi centrati nelle ultime due trasferte consecutive, 4 punti tra Genova con la Sampdoria e Crotone e, soprattutto, per il 12° posto e i 31 punti in classifica che rappresentano la certezza ormai quasi matematica della salvezza, quando alla conclusione del campionato, con quella odierna, mancano ancora 12 partite..

Quella odierna con la squadra di Stefano Pioli è la prima di un trittico di partite particolarmente impegnative che evoca ricordi contrastanti. A Milano, infatti, come già sottolineato, il Cagliari si impose sull’Inter per 2 a 1 ma andò poi incontro a due pesanti sconfitte, prima in casa con la Fiorentina, 3 a 5, poi a Roma con la Lazio, 1 a 4.

Quella compiuta il 16 ottobre a Milano sull’Inter allora allenata da Frank De Boer fu la prima vittoria esterna (la seconda risale a domenica scorsa a Crotone). Rispetto alla gara d’andata, con l’arrivo in panchina di Stefano Pioli, l’Inter è profondamente cambiata ed ha letteralmente svoltato, risalendo prepotentemente la classifica. Oggi il tecnico nerazzurro non potrà disporre di Marcelo Brozović e João Mário, entrambi infortunati.

Massimo Rastelli ritrova Diego Farias, destinato a comporre con Marco Borriello, Marco Sau e Victor Ibarbo un quartetto d’eccezione che non sfigurerebbe in nessuna compagine di serie A. Rientra anche Panagiotis Tachtsidis, reduce da una squalifica e Simone Padoin ha ritrovato la piena efficienza fisica. Sono ancora indisponibili solo Luca Ceppitelli, Paolo Faragò e Federico Melchiorri, sono al palo.

Fischio d’inizio alle ore 15.00, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Giallatini e Peretti, quarto uomo Tasso, addizionale 1 Mazzoleni, addizionale 2 Mariani.

Bruno Eduardo Regufe Alves.

 

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Il Cagliari va a caccia di punti in trasferta, questo pomeriggio, sul campo della lanciatissima Atalanta di Gian Piero Gasperini. Finora la squadra di Massimo Rastelli ha accumulato il patrimonio di punti quasi interamente al Sant’Elia, 22 su 27, riuscendo a mettere insieme in trasferta solo i 3 punti della splendida vittoria di San Siro sull’Inter e altri due pareggi, e forte della tranquillità che le deriva dalla posizione di classifica e del buon periodo di forma (a Milano con il Milan e a Roma con i giallorossi di Spalletti, ha perso con tante recriminazioni, dopo eccellenti prestazioni), vuole iniziare ad invertire questa tendenza,

L’Atalanta, battuta nettamente per 3-0 all’andata, quando non aveva ancora iniziato la sua cavalcata verso l’alta classifica, in zona Europa League, è la sorpresa del campionato. Lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, inoltre, è uno dei più caldi della serie A. L’Atalanta ha un bilancio casalingo di sette vittorie e tre sconfitte in dieci partite disputate.

I giocatori più temibili sono il giovane gioiello Kessie e la coppia d’attacco, Gomez-Petagna. Tra i rossoblu, a parte Melchiorri, fermo da tempo per un infortunio, non ci saranno Diego Farias, lo squalificato Joao Pedro e il neo acquisto Victor Ibarbo, che ha ancora bisogno di lavorare per mettersi alla pari con i compagni sotto il profilo atletico. Fuori a centrocampo anche Simone Padoin e Paolo Faragò. Massimo Rastelli ritrova Nicolò Barella.

«Portiamo a Bergamo 20 giocatori, recuperiamo Barella – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. Nella formazione potrebbero esserci alcune sorprese. Abbiamo comunque lavorato bene, sono convinto che la squadra dimostrerà che la strada intrapresa è quella giusta. Stiamo esprimendo prestazioni convincenti pure in trasferta, il clima è cambiato.»

 

Marco Borriello e Marco Sau impegnati nella partita con il Bologna.

Marco Borriello e Marco Sau impegnati nella partita con il Bologna.

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Il Cagliari reagisce con grande orgoglio al periodo di crisi e alle critiche ricevute nelle ultime settimane, supera la temuta Udinese con i goal di Diego Farias e Marco Sau e compie un nuovo balzo in avanti nel percorso che porta al traguardo finale della salvezza. Ora, con 19 punti, la squadra di Massimo Rastelli ha portato a 12 i punti di vantaggio sul Pescara, terz’ultimo, che questa sera gioca sul campo della Roma, e a 13 quelli sulla coppia Crotone-Palermo che occupa l’ultima posizione.

Dopo una prima mezz’ora sostanzialmente equilibrata, priva di grandi squilli, il Cagliari ha sbloccato la partita al 37′. L’azione del goal è nata con uno scambio Farias-Borriello, il brasiliano si è incuneato in area per calciare a rete ed è stato travolto dal portiere friuliano Karnezis uscitogli incontro a valanga. Rigore netto ed ammonizione per l’estremo difensore ospite. Diego Farias ha trasformato il rigore con un rasoterra angolatissimo. Il gol ha dato la scossa al Cagliari che dopo qualche minuto avrebbe potuto raddoppiare con lo stesso Farias che, una volta entrato in area dalla fascia sinistra, ha calciato sull’esterno della rete.

All’inizio del secondo tempo il Cagliari ha avuto una terza palla goal clamorosa, scaturita da un grave errore del difensore friulano di Wague che, con un passaggio all’indietro assai azzardato, ha regalato la sfera a Marco Borriello che ha messo Farias solo davanti al portiere con un colpo di tacco, ma l’esterno rossoblu ha messo a lato di poco.

Gli errori commessi in attacco, sono stati inevitabilmente puniti dall’Udinese che al 51′ ha riacciuffato il pareggio. Su un cross dalla sinistra, Matos ha fatto sponda per Thereau, il tiro è stato rimpallato e Fofana è stato molto abile a liberarsi di Barella con una finta e a superare Marco Storari.

Il pari è durato solo due minuti: un lancio di Barella viene raccolto da Isla che mette in mezzo all’area per Sau, bravo a superare Karnezis con uno splendido colpo di tacco: 2 a 1.

Il Cagliari controlla il risultato, i due tecnici effettuano diversi cambi, l’Udinese forza i tempi alla ricerca del goal del pareggio ma rischia di subire il terzo goal con Borriello, fermato da Karnezis a 10′ dalla fine. I rossoblu soffrono ma resistono agli assalti finali dell’Udinese che a 2′ dal 90′ non hanno fortuna, quando sono fermati da  un palo su conclusione di Penaranda.

Il Cagliari festeggia, il campionato è ancora molto lungo ma, classifica alla mano, la salvezza è indubbiamente più vicina.

Il calendario propone ora ai rossoblu di Rastelli due impegni alla loro portata, mercoledì in Coppa Italia con la Sampdoria e domenica in campionato, la trasferta di Pescara.

 

Diego Farias.

Diego Farias.

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La squadra del Cagliari Calcio sarà ricevuta, domani alle 11,30 nell’Aula consiliare, dal presidente Gianfranco Ganau, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’intera Assemblea regionale. Nel corso dell’incontro sono stati espressi alla squadra rossoblu la gratitudine ed il riconoscimento per il risultato ottenuto nella stagione 2015-2016, nella quale è stata conquistata l’agognata promozione in serie A.

«Alla società Cagliari calcio per la promozione in Serie A con l’augurio di più grandi successi». È questo il testo riportato sulla targa celebrativa che il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha consegnato al numero uno del Cagliari, Tommaso Giulini, al termine dell’incontro in Aula con l’intera compagine rossoblù ed al quale ha partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

«Giochiamo insieme per far vincere la nostra Sardegna», ha detto Ganau nel suo breve intervento di benvenuto rivolgendosi ai dirigenti, allo staff tecnico e ai giocatori rossoblù seduti tra i banchi dell’assemblea sarda, complimentandosi quindi, a nome di tutti i sardi, per «i risultati non solo sportivi conseguiti dal Cagliari.»

«Siete ambasciatori dei sardi nel mondo» ha aggiunto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, prima di cedere la parola al patron del gruppo Fluorsid che ha ricordato il profondo senso di gratitudine, personale e della sua famiglia, verso la terra sarda: «Ho scelto di impegnarmi in prima persona per il Cagliari ma il Cagliari è di tutti i sardi e insieme lavoriamo per salvaguardare questo patrimonio fatto di sport, valori, storia, cultura e identità.»

Non sono mancati gli auspici perché possa finalmente realizzarsi il nuovo stadio e con la proiezione del video celebrativo la conquista del campionato cadetto nella stagione sportiva 2015-2016 si è dato il via al tradizionale scambio degli omaggi.

Il Presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, oltre alla targa ricordo ha consegnato nelle mani del presidente Giulini la bandiera della Sardegna ed al mister Massimo Rastelli e ai calciatori le spille del Consiglio regionale raffiguranti i Quattro Mori. Il presidente Giulini ha invece donato al presidente del Consiglio la maglia ufficiale del Cagliari con il  numero 10 e la scritta Ganau e a quello della Regione la casacca con stampato Pigliaru.

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Massimo Rastelli 2 bis

Attesissimo al riscatto dai tifosi dopo le due pesanti sconfitte consecutive subite in quattro giorni con Fiorentina e Lazio, maturate con ben 9 reti al passivo, il Cagliari è ritornato “puntualmente” alla vittoria casalinga ieri sera, allo stadio Sant’Elia, superando meritatamente il Palermo in quello che si presentava con un importantissimo snodo nella corsa verso il traguardo finale della salvezza. Il 2 a 1 finale, scaturito dalla splendida doppietta del capitano Daniele Dessena e, nel finale, dal goal di Ilija Nestorovski, consente al Cagliari di salire a quota 16 punti in classifica, al settimo posto, in coabitazione con Fiorentina e Torino, ed un margine di ben 10 punti sul Palermo, penultimo, e 9 sulla quart’ultima posizione, attualmente del Pescara.

La vittoria non è stata facile, considerato che il Palermo è riuscito a costringere la squadra di Massimo Rastelli al nulla di fatto fino al riposo. Ma il Cagliari ha iniziato la ripresa con altro piglio, deciso a sbloccare subito il risultato per ipotecare il successo finale, ed il goal effettivamente è arrivato presto, all’8′, con Daniele Dessena, bravo a concludere imparabilmente al volo su assist di Davide Di Gennaro. E dopo soli 11 minuti, il ritrovato capitano s’è ripetuto, su assist di Marco Sau.

A quel punto il Cagliari ha badato soprattutto a controllare la prevedibile disperata reazione del Palermo, sempre più in crisi e con la panchina di Roberto De Zerbi a fortissimo rischio e, tutto sommato, vi è riuscito con relativa tranquillità, nonostante al 34′ il neo acquisto rosanero Ilija Nestorovski sia riuscito a dimezzare lo svantaggio.

Sabato prossimo il Cagliari sarà impegnato a Torino, nel primo anticipo della 12ª giornata, in programma alle ore 18.00.

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Nuova pesante sconfitta per il Cagliari nella decima giornata del girone d’andata del campionato di serie A. All’Olimpico, contro la Lazio di Simone Inzaghi, la squadra di Massimo Rastelli non è mai entrata in partita, subendo 3 goal nella prima mezz’ora (1 diBalde Keita, 2 di Ciro Immobile, uno dei quali su calcio di rigore), fallendo un calcio di rigore con Marco Borriello a inizio ripresa e, dopo aver subito il quarto goal (autore Felipe Anderson), realizzando il goal della bandiera in piena “Zona Cesarini” su autogoal di Wallace. Dopo il 5 a 3 subito domenica pomeriggio dalla Fiorentina, l’1 a 4 di ieri porta a 23 il totale delle reti subite dai rossoblu in 10 giornate, la peggiore difesa del campionato. E’ questo il principale problema da risolvere per il tecnico, perché se le cose non miglioreranno, i 13 punti in classifica non potranno rassicurare in prospettiva salvezza.

Il calendario dà una mano al Cagliari che lunedì prossimo ospiterà al Sant’Elia il Palermo. L’avversario è abbordabile ma carica anche di grandi responsabilità i rossoblu che devono assolutamente vincere.

La Lazio è ritornata alla vittoria dopo i pareggi con Bologna e Torino e con i tre punti è salita al quinto posto in classifica.

Bruno Alves.

Bruno Alves.

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Brusco risveglio per il Cagliari dopo 3 vittorie consecutive, la Fiorentina sbanca il Sant’Elia: 5 a 3. Il goal lampo messo a segno da Davide Di Gennaro per qualche minuto ha fatto pensare che la serie positiva rossoblu si sarebbe potuta allungare anche oggi ma è stata una sensazione sbagliata, perché la reazione viola è stata veemente e dopo che lo stesso Di Gennaro, al 15′, ha sfiorato il raddoppio, la partita è cambiata di colpo. In venti minuti la squadra viola ha preso in mano il possesso del gioco a centrocampo, con Ilicic (a tratti letteralmente scatenato), Tello e Vecino, ed ha messo sotto il Cagliari, rifilandogli quattro goal, con doppiette di Nikola Kalinic e Federico Bernardeschi.

Chiuso il primo tempo sul 4 a 1, la ripresa ha avuto poca storia, soprattutto perché dopo soli 8′ Kalinic ha concesso il tris personale per il 5 a 1 della Fiorentina, e la reazione d’orgoglio rossoblu è servita solo a rendere il passivo meno pesante, con le reti di Capuano, subentrato al 13′ a Salamon ed in goal dopo soli 4′, e di Marco Borriello, tornato al goal dopo cinque giornate.

Il Cagliari deve dimenticare subito il ko odierno, un risultato che ci sta dopo il brillante avvio di stagione, per una squadra che ha come principale obiettivo una salvezza tranquilla, e Massimo Rastelli dovrà ricaricare il gruppo in poche ore, in vista della trasferta di Roma, contro la Lazio, in programma nel turno infrasettimanale di mercoledì sera.

Massimo Rastelli copia

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Il Cagliari non si ferma più, dopo le due vittorie consecutive con Sampdoria e Crotone (seguite alla netta sconfitta subita dalla capolista Juventus), ha espugnato San Siro ed ora è sesto in classifica in condominio con il Chievo, in Zona Europa.

La squadra di Massimo Rastelli ha sofferto nel primo tempo, forse frenato dal nome degli avversari che hanno sciupato un rigore concesso generosamente dal direttore di gara Paolo Valeri, con il capocannoniere Mauro Icardi, evidentemente nervoso per la contestazione subita dai tifosi per le cose scritte nella sua autobiografia, ma nella ripresa si è scatenato proprio quando la squadra nerazzurra è riuscita a sbloccare il risultato con un goal del portoghese Joao Mario, all’11’. Qualche minuto prima il Cagliari aveva sfiorato il goal del vantaggio con Federico Melchiorri e Marco Sau, sui quali aveva compiuto due autentici miracoli Samir Handanovic.

Il portiere dell’Inter ha compiuto un altro miracolo su una splendida conclusione di Davide Di Gennaro, poi Frank De Boer ha sostituito Éver Banega con Assane Gnoukouri, e Massimo Rastelli ha risposto con Marco Borriello al posto di Marco Sau. Al 23′ Mauro Icardi ha sprecato l’occasione per chiudere la partita, ultimo squillo dell’Inter, da lì in avanti surclassato dal Cagliari che ha pareggiato al 26′ con Federico Melchiorri ed ha poi avuto altre due opportunità per portare il Cagliari in vantaggio. Ma l’attaccante rossoblu ha impiegato poco per mettere la firma sulla sua prima doppietta in serie A (a 29 anni), con la collaborazione di Samir Handanovic, uscito a vuoto al 40′ sugli sviluppi di un corner.

L’uno-due del Cagliari è risultato una botta terribile per un’Inter allo sbando e la partita nei minuti finali non ha avuto storia. Il Cagliari ha centrato la terza vittoria consecutiva ed ora i tifosi sognano ad occhi aperti. Tra sei giorni al Sant’Elia arriverà la Fiorentina, il mercoledì successivo la squadra rossoblu giocherà all’Olimpico con la Lazio. Il Cagliari ha già messo insieme tanti punti preziosi per la salvezza ma la squadra vista nelle ultime tre giornate può puntare a traguardi sicuramente più ambiziosi.

Massimo Rastelli 2 bisFederico Melchiorri 2

 

 

 

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Il Cagliari ha centrato ieri pomeriggio la seconda vittoria consecutiva, mettendo il Crotone ko al Sant’Elia: 2 a 1. La vittoria è maturata con una prova convincente, prima per la qualità del gioco e nel finale per il carattere, quando la squadra calabrese ha dimezzato lo svantaggio scaturito con i goal di Davide Di Gennaro e Simone Padoin ed ha tentato con la forza della disperazione di riagganciare il pareggio. La squadra di Massimo Rastelli ha confermato di essere molto competitiva al Sant’Elia (da dove sono uscite sconfitte, nell’ordine, Atalanta, Sampdoria e Crotone, tre dirette concorrenti nella lotta per la salvezza), anche a dispetto della sfortuna e delle numerose assenze, da quelle di Diego Farias e Artur Ionita a quelle più recenti di Marco Storari e Joao Pedro.

Tutti i giocatori impiegati dal tecnico si sono espressi sopra la sufficienza, con note di merito speciali per gli uomini del centrocampo, da Davide Di Gennaro, autore dello splendido goal che ha sbloccato il risultato nel finale del primo tempo, a Panagiotis Tachtsidis e Simone Paodin, e ancora ai difensori Nicola Murru e Luca Ceppitelli.

Il campionato ora si ferma, per la seconda sosta riservata alla Nazionale di Giampiero Ventura. Alla ripresa, il 16 ottobre, i rossoblu renderanno visita all’Inter, al Giuseppe Mezza di Milano.

Massimo Rastelli 2 bis