4 November, 2024
HomePosts Tagged "Massimo Simonini"

«Accogliamo con favore la volontà da parte di Anas di accelerare le manutenzioni sulla rete stradale sarda. Si tratta di una parte degli presi presi. Restiamo in attesa del piano di assunzioni che dovrà necessariamente essere avviato in Sardegna e sul quale abbiamo già trovato piena sintonia.»

Così l’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris ha commentato la pubblicazione dei nuovi bandi di gara Anas per l’esecuzione di lavori di manutenzione programmata della pavimentazione della rete stradale. Per la Sardegna si tratta di 35 milioni di euro di investimenti.

«Le nostre strade hanno urgente necessità di essere riportate entro i limiti della sicurezza. Non possiamo più accettare che oltre alla mancanza di collegamenti celeri manchino anche collegamenti sicuri»ha aggiunto l’assessore Aldo Salaris annunciando anche il ritorno in Sardegna, a breve, dell’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini. Per l’esponente della Giunta Solinas la «nuova stagione di collaborazione avviata con Anas nel corso della legislatura deve coincidere con un’azione forte e decisa di modernizzazione infrastrutturale della Sardegna. Non può esserci sviluppo economico senza puntare sulle infrastrutture, in primis su quelle stradali. I sardi – ha conclusoaspettano da troppo tempo di vedersi riconosciuto il diritto alla mobilità».

Chi attende il completamento dei lavori di un cantiere Anas, sono i sulcitani, per il rifacimento del ponte sulla SS 126, alle porte di Carbonia. Il cantiere, aperto a metà febbraio, prorogato a metà maggio, è privo ancora di una scadenza certa. Sono notevolissimi i disagi alla circolazione nell’intero Sulcis Iglesiente, acuitisi, come ampiamente previsto, con l’arrivo dell’estate e l’intensificazione del traffico, soprattutto nei fine settimana.

[bing_translator]

Le assunzioni all’Anas, in Sardegna, verranno effettuate entro sei mesi, con procedure in via telematica – a causa delle limitazioni derivanti dal Covid che rallenterebbero le selezioni – per personale da impiegare sulle strade della Sardegna (e in misura minore negli uffici).

È quanto emerso dall’incontro svoltosi via web tra l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini.

«Abbiamo ribadito la necessità che la struttura sarda di Anas abbia più autonomia, condividendo l’esigenza di dotarla di personale sardo da inquadrare nei cantieri in essere e in quelli che da qui a fine anni vedranno la luceha aggiunto Roberto Frongia -. Abbiamo attivato una macchina imponente per accelerare i lavori sui maggiori collegamenti viari sardi e sulle strade secondarie, ma per farla correre abbiamo bisogno di uomini.»

Nel corso della videoconferenza sono stati toccati i temi caldi che riguardano l’operatività di Anas nell’Isola e i progetti futuri, senza tralasciare il tema del rafforzamento dell’organico, necessario affinché vengano individuate le figure che oggi mancano a causa dei pensionamenti “quota 100” e della mancanza di turn-over. Tra le professioni da inserire negli organici figurano cantonieri, capi squadra e sorveglianti, a cui si aggiungono (anche se in misura minore) gli amministrativi. E’ stata individuata anche la strada più veloce per far pervenire la candidatura, che dovrà passare per il sito di Anas e non più attraverso selezioni e concorsi che presupponevano la disponibilità economica per affrontare viaggio, vitto e spesso anche alloggio, in spregio a qualsiasi condizione di equità e giustizia rispetto agli abitanti delle altre regioni d’Italia candidati per le medesime posizioni. Attraverso la banca dati verranno poi individuate le figure necessarie.

 

[bing_translator]

La Regione riaccende il faro sulle strade nel tentativo di far comprendere il dramma delle infrastrutture viarie sarde. Da una parte l’elenco delle arterie ritenute strategiche ma bloccate, così come definite nel dossier delle opere viarie da commissariare che porta la firma della Regione, dall’altra il prospetto economico dei finanziamenti per le opere viarie di cui Anas è soggetto attuatore, 3 miliardi di euro in totale, di cui buona parte a rischio se non verranno appaltati i lavori. È stato programmato per domani mattina a Cagliari, nella sede dell’Assessorato dei Lavori pubblici, l’incontro tra l’assessore Roberto Frongia e l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, alla presenza del direttore generale dell’Assessorato, Piero Dau, e del direttore della progettazione e realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.

«I notevoli ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, gran parte delle quali in capo ad Anas, non fanno che aggravare il deficit strutturale del territorio regionale esponendo la Sardegna al rischio di perdita dei finanziamenti – commenta l’assessore Roberto Frongia -. È del tutto evidente, quindi, che si debba operare con la massima celerità per accelerare i cantieri e sbloccare quelli fermi, motivo per cui abbiamo chiesto il Commissariamento.»

E rispetto alla notizia di riapertura del cantiere sulla Sassari-Olbia (secondo lotto), Roberto Frongia spiega: «Non possiamo che accogliere con favore ogni buona notizia ma questa non sposta di una virgola il dramma delle infrastrutture stradali che ci riguarda. Oltre al sacrosanto completamento dei lavori sulla Sassari-Olbia – aggiunge Roberto Frongia – nell’incontro di domani ricorderò ad Anas quanto sia importante per la Sardegna la messa in sicurezza della 131, il completamento della 291 Sassari-Alghero, e come questa regione sia ancora in attesa di risposte sulla 125 “Orientale Sarda”, sulla nuova 125/133 bis, sulla circonvallazione di Olbia, sulla 127 “Settentrionale Sarda”, sulla 195 “Sulcitana” Cagliari-Pula, sulla 130 e sulla 554. Si tratta di opere che insistono sulla viabilità principale dell’Isola coinvolgendo gli assi portanti degli spostamenti interni e condizionando i collegamenti con le porte di accesso all’Isola (aeroporti e porti). Opere fondamentali – conclude Roberto Frongia – non a caso inserite nella richiesta di commissariamento, per le quali ancora tutto tace».