22 November, 2024
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La modalità di attuazione delle politiche di reimpiego nei Comuni dei lavoratori dell’area Parco Geominerario provenienti dall’ex bacino “Ati-Ifras”, rischia di trasformarsi in una polpetta avvelenata in mano agli stessi Comuni. Enti locali che senza alcun dubbio vorrebbero dare una mano d’aiuto a queste maestranze espulse dal mondo del lavoro, ma che si trovano a fare i conti con una disciplina ferrea che limita gli spazi finanziari a disposizione delle Amministrazioni comunali. Sussistono, infatti, in capo agli Enti locali, gravi problemi nel rispettare le spese dedicate all’assunzione di nuovo personale, anche nel tempo determinato. Nel caso specifico, così come prospettato dalla Regione, la presa in carico dei lavoratori ex “Ati-Ifras” verrebbe conteggiata nel costo generale del personale, originando non pochi problemi alle casse comunali.

Esiste, tuttavia, una soluzione che assicurerebbe da una parte maggiore margine di azione ai Comuni, e dall’altra toglierebbe oneri alla Regione, alleggerendole il carico di responsabilità: si tratterebbe di inquadrare i cantieri dell’area Geoparco nell’ottica dei “cantieri verdi” a valenza ambientale. Questa opportunità offrirebbe agli Enti locali la possibilità di tenere fuori dal conto generale questa spesa. Ma non solo: i Comuni avrebbero così l’occasione per impiegare i lavoratori ex “Ati-Ifras” per più tempo. Altra soluzione: la Regione potrebbe accollarsi i costi di assunzione del personale per poi trasferirlo ai Comuni.

La disciplina varata dalla Giunta regionale, invece, si delinea come una vera e propria scorrettezza istituzionale, in quanto abbandona i Comuni a lottare contro politiche della spesa inflessibili, di fronte a lavoratori che quotidianamente chiedono di essere assunti in Comune. In verità il problema sta proprio nelle scelte sbagliate della Regione. Per questo faccio un appello all’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu, al presidente della Regione Francesco Pigliaru, e al direttore dell’Aspal Massimo Temussi, affinché valutino la mia proposta e rivedano queste specifiche politiche del lavoro: non possono scaricare nuovi oneri sui Comuni senza garantire gli strumenti per la loro gestione.

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

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Verrà pubblicato nei prossimi giorni il nuovo Avviso pubblico destinato a seimila beneficiari, con l’obiettivo di favorire la nascita del maggior numero possibile di rapporti di lavoro. L’avviso, pubblicato a cura dell’Aspal, prevede due tipologie di destinatari. La linea A, la più vasta, è parte del Programma Garanzia Giovani (misura 5A) ed è destinata a giovani Neet (ragazzi che non lavorano e non studiano) di età compresa tra i 18 e i 29 anni. La linea B, che attinge a risorse del Fondo Sociale Europeo, è invece rivolta a disoccupati dai 30 anni in su. Ciascun tirocinio avrà la durata di 6 mesi, con un impegno di 30 ore settimanali. Al tirocinante verrà riconosciuta un’indennità mensile lorda di 450 euro, 300 dei quali a carico del cofinanziamento pubblico e 150 a carico del soggetto ospitante. Le domande, tanto per i disoccupati che per le imprese, potranno essere presentate a partire dal prossimo 1 luglio. Le risorse economiche, al momento di oltre 15 milioni di euro, saranno ulteriormente implementate nelle prossime settimane, grazie a fondi recuperati dall’Assessorato, per arrivare a circa venti milioni.
«Sappiamo bene che si tratta di una misura molto attesa, con il precedente ciclo di tirocini di Garanzia Giovani abbiamo avuto un gran numero di richieste, tanto dai ragazzi quanto dalle imprese – spiega l’assessore del Lavoro Virginia Mura -. Per questo avviso siamo riusciti a reperire fondi ingenti dal Ministero per dare risposta a tanti ragazzi sardi iscritti a Garanzia Giovani, mentre con le risorse recuperate dal Fondo Sociale Europeo riusciamo a includere anche gli over 30 in questo percorso, che ci auguriamo possa davvero essere la porta d’accesso al mondo del lavoro. Vogliamo che vengano attivati tirocini di qualità quelli cioè che assicurano la più alta percentuale di trasformazione in posti di lavoro.»
«Il tirocinio si riconferma, sia a livello nazionale che regionale, la prima vera politica attiva del lavoro, da un lato per la percentuale di riuscita, dall’altro perché si tratta dell’inizio di un percorso di vera attivazione al lavoro – aggiunge il direttore dell’Aspal Massimo Temussi -. Nei confronti di questo strumento si riconferma un elevato appeal delle imprese, noi saremo tempestivi e cercheremo di venire incontro alle richieste e alle esigenze dei soggetti imprenditoriali che intendono utilizzare questi strumenti. Fondamentale – conclude Massimo Temussi – sarà in questo senso il ruolo dei Centri per l’impiego, non solo per quanto riguarda la parte amministrativa, ma anche perché avranno il compito di valutare i progetti e fare in modo che siano coerenti e sviluppino la loro efficacia, tutto questo per evitare le storture che qualche volta in passato sono state riscontrate sia sul fronte dei tirocinanti che delle imprese.»
Nell’Avviso sono contenute una serie di disposizioni che mirano alla costruzione di ‘tirocini di qualità’. Anzitutto, attraverso il cofinanziamento richiesto al soggetto ospitante, si punta a responsabilizzare le imprese che intendono attivare la misura. Sono inoltre previsti, in conformità alle Linee guida nazionali, limiti nel numero di tirocinanti per impresa, connessi al numero di dipendenti: un tirocinio nelle imprese fino a cinque addetti, due in quelle fino a venti dipendenti, massimo il 10% del numero dei dipendenti, per quelle con più di 21 lavoratori. Il ‘matching’ tra tirocinante e impresa sarà gestito direttamente dall’Aspal, attraverso la rete dei Centri per l’Impiego: anche questa mediazione qualificata garantirà contro l’abuso di pratiche scorrette, assicurando invece l’incontro più virtuoso tra il profilo del disoccupato e le esigenze produttive del soggetto ospitante.
Nei prossimi giorni, inoltre, l’assessora Mura firmerà con le sedi territoriali dell’Ispettorato del Lavoro un formale Protocollo d’intesa attraverso il quale i funzionari del Ministero, oltre alla normale attività ispettiva nei casi di violazioni gravi, assicureranno anche una sorta di ‘accompagnamento’ all’utilizzo corretto del tirocinio, attività preziosa, soprattutto, per le tante micro e piccole imprese che potranno più serenamente accedere a questo tipo di strumento, con meno timori di incorrere in infrazioni.

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Nuova tappa nel percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori del Parco Geominerario disegnato dalla legge regionale n. 34 del 2016 e dalla delibera adottata dalla Giunta regionale lo scorso 13 gennaio. Stamane a Cagliari, negli spazi del Cplf di via Caravaggio, si è tenuto un incontro informativo organizzato dall’assessorato regionale dell’Urbanistica e rivolto agli amministratori straordinari delle quattro province sarde e ai sindaci della Città Metropolitana di Cagliari e degli 84 comuni compresi nel territorio del Parco. La riunione è stata convocata per fornire informazioni e rispondere ai quesiti degli amministratori sulle modalità di adesione all’Avviso, pubblicato nei giorni scorsi dall’Assessorato, attraverso cui gli Enti locali interessati potranno manifestare il proprio interesse a proseguire le attività del Parco Geominerario già in corso nei propri territori, facendosi carico di parte dei lavoratori che vi erano impiegati.
L’incontro, a cui hanno aderito numerosi amministratori locali, è stato coordinato dall’assessore Cristiano Erriu, con la partecipazione del Capo di Gabinetto della presidenza Filippo Spanu e del consigliere regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge 34: tutti hanno ribadito la volontà politica di procedere con la massima celerità, per assicurare ai lavoratori una tempestiva rioccupazione, e in piena coerenza con lo spirito originario del progetto Parco Geominerario. Elisabetta Neroni e Massimo Temussi, direttori generali dell’assessorato dell’Urbanistica e dell’Aspal, hanno rispettivamente risposto ai quesiti dei sindaci sull’Avviso e fornito dettagli sull’attività di profilazione dei lavoratori, conclusa dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive per il Lavoro.
L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio e pubblicato sul sito www.regione.sardegna.it (nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto) è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario, per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno all’Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale, che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016.

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Questa mattina, nella sede della Presidenza in viale Trento a Cagliari, si è riunito il Tavolo tra Regione e organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del Parco Geominerario. L’incontro è stato convocato per illustrare i risultati delle azioni messe in campo dalla Regione, racchiuse nella delibera approvata lo scorso 13 gennaio dalla Giunta regionale. Alla riunione erano presenti l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, i capi di gabinetto della Presidenza e dell’assessorato del Lavoro, Filippo Spanu e Luca Mereu, i direttori generali dell’Aspal e dell’Urbanistica, Massimo Temussi ed Elisabetta Neroni, e il consigliere regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge n. 34 del 2016 che ha disegnato un percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori licenziati in seguito alla scadenza della convenzione con l’Ati-Ifras, al 31 dicembre 2016.

L’assessore Cristiano Erriu ha annunciato l’avvenuta pubblicazione dell’Avviso per la partecipazione alla manifestazione di interesse, per proporre interventi coerenti con le finalità e le attività del Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna.

«Oggi – ha detto Cristiano Erriu – abbiamo inviato una lettera agli amministratori straordinari delle quattro province Sarde, al sindaco della Città Metropolitana di Cagliari e agli 84 sindaci dei Comuni compresi nel territorio del Parco Geominerario, per informarli sulla possibilità di partecipare al bando per presentare progetti inerenti alle finalità del Parco: l’avviso è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari, ma coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno al nostro Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016. In settimana sarà convocato un incontro con i sindaci per entrare maggiormente nei dettagli. L’Assessorato dell’Urbanistica si mette sin da oggi a disposizione per affiancare gli enti locali che lo richiederanno».

L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio, è pubblicato sul sito www.regione.sardegna.it nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto.

Nel corso dell’incontro è stata comunicata la conclusione – con un anticipo di quasi un mese rispetto alla data originariamente prevista – della profilazione dei lavoratori da parte dell’Aspal e l’attività preliminare necessaria per la successiva ricollocazione degli stessi. Il Tavolo si riunirà nuovamente, per gli ulteriori aggiornamenti, nella terza decade di febbraio.

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La Giunta regionale ha approvato i bilanci di esercizio 2014 delle Asl di Olbia e Carbonia e dato il via libera alla Asl di Sassari per una anticipazione di cassa per un importo massimo di 20 milioni: serviranno per far fronte alle criticità legate al fabbisogno di liquidità, sorte anche a seguito dell’incorporazione dell’Ex Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Approvati dall’Esecutivo anche i lavori di adeguamento dell’ospedale San Michele di Cagliari, la ripartizione di oltre 28 mila alle Asl per l’erogazione dei prodotti senza glutine nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere. Ripartiti tra le Aziende anche poco più di 6 milioni di euro per il cosiddetto ‘pay back’ (meccanismo che consente alle Regioni di recuperare risorse finanziarie a sostegno della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera in base alle risorse annualmente incassate dai farmaci).

La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto dapprima sotto la direzione del vicepresidente Raffaele Paci e poi con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato l’adesione al progetto di potenziamento del sistema di prima e seconda accoglienza per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità psico-sanitaria, anche attraverso il rafforzamento delle competenze istituzionali. Il progetto è finanziato dal ministero dell’Interno.

L’Esecutivo ha approvato le “Linee guida per l’elaborazione dei Piani Regolatori Portuali per i porti di interesse regionale, appartenenti alla Categoria II, Classe III”, sulla base delle proposte presentate dagli assessori degli Enti locali e dei Lavori pubblici, Erriu e Maninchedda. I Piani Regolatori Portuali saranno delegati ai Comuni in cui i porti si inseriscono, in quanto tali enti conoscono le realtà locali e rappresentano le esigenze del territorio fisicamente connesso al porto. La redazione dei Piani regolatori sarà dunque affidata alle Amministrazioni comunali, che dovranno attenersi alle linee guida emanate dalla Regione. Quest’ultima conserva il ruolo per l’adozione e approvazione dei piani. È stata poi approvata la nomina dell’ingegnere Barbara Costa, funzionario della Regione, in qualità di commissario ad acta in sostituzione del Consiglio comunale di Ussana, per l’adozione del Piano Particolareggiato del centro storico e del Centro di antica e prima formazione, in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale. Il presidente Pigliaru ieri stesso ha disposto con proprio decreto l’atto di nomina.
Per tutelare le minoranze linguistiche storiche, l’Esecutivo, su proposta dell’assessora Claudia Firino, ha integrato con risorse regionali – 500mila euro – i contributi statali destinati agli Enti locali che si occuperanno della organizzazione degli Sportelli linguistici dedicati al progetto. Via libera anche allo stanziamento di 150mila euro per il sostegno alle attività delle Università della Terza Età: la metà dell’importo, pari a 75mila euro, sarà suddivisa in parti uguali tra le 31 Università, l’altra metà sarà ripartita proporzionalmente in base al numero degli iscritti nell’anno accademico 2015/2016. E’ stato approvato anche il progetto “CultuRAS 4”. Si tratta di 56.600 euro di fondi statali e regionali per interventi in materia di politiche giovanili, volti a promuovere iniziative culturali e formative, e appositi centri o spazi aggregativi per i giovani. Sono stati finanziati con 100mila euro, infine, i progetti di mobilità giovanile internazionale. La somma sarà destinata a tre associazioni sarde, scelte tramite pubblicazione di avviso, che abbiano esperienza nel campo degli scambi internazionali e realizzino progetti di mobilità, promozione dell’interculturalità e cittadinanza europea. Via libera infine alle Linee Guida del Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2017/2018.
In ordine all’iter di compatibilità ambientale per un impianto solare ibrido termodinamico in località San Quirico, in agro di Oristano, la Giunta ha ritenuto utile e necessario dare mandato agli uffici di fare ulteriori approfondimenti in relazione alla qualificazione dei terreni ad uso agricolo. Sempre su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, sono state confermate le regole vigenti nell’applicazione del meccanismo di penalità e premialità per il 2016. Inoltre, è stato rimodulato il finanziamento per l’attuazione dell’intervento per la rilevazione e analisi dei dati dell’inquinamento acustico dell’area urbana di Cagliari. Le risorse per la Provincia di Cagliari ammontano a 1.522.638,89 euro. La Città metropolitana viene autorizzata per l’uso di un finanziamento di 225.527,92 euro per le attività di progettazione e realizzazione della mappatura acustica 2017 dell’agglomerato di Cagliari, con la collaborazione di Arpas mediante la stipula di un’apposita convenzione. Esclusi da ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionati a prescrizioni, gli interventi a Sassari e Ottana intitolati, rispettivamente, “Aumento quantitativi impianto di recupero rifiuti non pericolosi” e “Campagna di attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi”.
La Giunta, su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, ha nominato il dottor Massimo Temussi direttore generale dell’Agenzia sarda per le Politiche Attive del Lavoro (ASPAL). La nomina giunge in leggero anticipo rispetto alla naturale scadenza dell’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale del Lavoro allo stesso Temussi, fissata al 31 dicembre di quest’anno, per favorire la massima operatività e il massimo presidio della trasformazione che sta interessando l’Agenzia, a seguito della Riforma delle politiche e dei servizi per il lavoro operata con la legge regionale 9 del 2016.
Su proposta dell’assessora Elisabetta Falchi, la Giunta ha approvato una delibera che stanzia 2 milioni di euro per istituire un aiuto de minimis a favore delle aziende zootecniche colpite dagli incendi verificatisi nelle estati 2015 e 2016. Possono beneficiare dell’aiuto gli imprenditori agricoli le cui aziende sono nei territori dei Comuni danneggiati e abbiano subito un danno correlato agli eventi incendiari. Il contributo concedibile è determinato tenendo conto del fabbisogno alimentare giornaliero dei capi dell’azienda e della quantità e valore di mercato delle scorte alimentari distrutte dal fuoco. All’attuazione degli interventi provvederà l’agenzia regionale ARGEA Sardegna.

Palazzo della Regione 1

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Gli interventi degli assessori del Lavoro e del Personale, Virginia Mura e Gianmario Demuro, hanno aperto il ciclo di audizioni della Seconda commissione sulla proposta di legge n. 315 che punta a una nuova disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Il presidente della commissione, Gavino Manca (Pd) ha evidenziato, in apertura di seduta, la condivisione bipartisan della proposta avanzata dal parlamentino del lavoro che tiene conto anche delle intervenute modifiche normative introdotte con il programma di riforme approvato al livello statale: il “Job Act”.

Gavino Manca ha definito la proposta all’esame della commissione «un buon testo che supera il dettato della legge 20 del 2005, per offrire nuove prospettive alla Sardegna su un tema chiave come è quello del lavoro».

La proposta di legge si compone di 44 articoli e si suddivide in quattro aree principali: la prima indica le finalità e disciplina compiti e funzioni della Regione, la seconde parte è incentrata sull’agenzia regionale del lavoro che sarà trasformata in Aspal “Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro”; la terza parte definisce le misure di politica attiva del lavoro e individua strumenti e principi per l’erogazione dei servizi e la realizzazione degli interventi; la quarta, infine, contiene le norme attuative e transitorie, nonché la clausola valutativa per misurare l’efficacia delle azioni intraprese.

L’assessore Mura ha dichiarato una sostanziale condivisione sull’impianto normativo ed ha anche evidenziato la “disastrosa situazione” in cui hanno operato i centri per l’impiego, nonché gli sforzi compiuti dall’attuale amministrazione per garantirne il miglioramento dei servizi

L’assessore del Personale, Demuro, ha auspicato tempi rapidi “per una nuova disciplina delle politiche per il lavoro” e nel merito della proposta di legge, ha invitato i commissari ad una più approfondita valutazione circa l’opportunità, nelle more dell’implementazione del sistema informativo unico, di prevedere in legge la realizzazione di un sistema informativo delle politiche del lavoro e della formazione professionale («dobbiamo far lavorare insieme i diversi sistemi informativi della Regione e i tempi dell’innovazione e dell’informatica non corrispondono a quelli che sono necessari per l’approvazione di una legge»).

Il direttore dell’agenzia regionale del lavoro, Massimo Temussi, ha incentrato il suo intervento sulle parti della proposta di legge attinenti la dotazione organica massima prevista (800 unità) per l’agenzia ed ha fornito il quadro attuale del personale (322 dipendenti dalle amministrazioni provinciali, 300 dell’agenzia, 86 dipendenti a tempo indeterminato e 6 inserimenti per le norme sulla disabilità) evidenziando inoltre la necessità di garantire le risorse necessarie anche per il trasferimento all’Arl del “personale delle province a tempo determinato, il cui rapporto di lavoro è in corso al momento del trasferimento, nonché del personale con altre tipologie di contratti o con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e in corso, per lo svolgimento delle attività relative all’esercizio in via esclusiva delle funzioni trasferite dalla legge” (articolo 37 comma 1 lettera c) della proposta di legge 315).

I consiglieri Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia), Roberto Desini (Sovranità, democrazia e lavoro), Rossella Pinna (Pd), intervenuti nel breve dibattito che è seguito alle tre audizioni, hanno confermato sostegno all’iniziativa e il presidente della commissione, Gavino Manca, a conclusione della seduta, si è detto ottimista sui tempi di approvazione della nuova legge che si propone di ridisegnare i servizi e le politiche per il lavoro in Sardegna.

Le audizioni sulla proposta di legge 315 proseguiranno domani, mercoledì 13 aprile, a partire dalle 9.30, con gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fed.Ro, Sadirs e Confsal.

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Tuerredda 12

È tutto pronto a Cagliari per il Sardinian Job Day. L’iniziativa organizzata dalla Regione è in programma negli spazi della Fiera venerdì e sabato prossimi (12 e 13 febbraio): due ricche giornate che offriranno un programma fitto di appuntamenti, nel segno del lavoro nel settore turistico, tema a cui è dedicata questa terza edizione della manifestazione.
Il Sardinian Job Day allestisce nei padiglioni fieristici uno spazio interamente dedicato al lavoro, alle sue opportunità e ai suoi problemi, in cui – dalle 8.00 alle 18.00 – seguire convegni, seminari, laboratori e fare una visita agli stand degli oltre trenta espositori presenti. Un ambiente vivace, in cui si parlerà di politiche attive e di servizi per il lavoro in compagnia di esperti, addetti ai lavori, operatori e rappresentanti istituzionali, e in cui non mancherà l’occasione di trovare reali occasioni di occupazione. I colloqui di selezione che si svolgeranno nella due giorni saranno, infatti, 1.535 per i rapporti di lavoro e 395 per i tirocini, sulla base delle richieste delle aziende pervenute online, da ottobre dello scorso anno, sul sito www.sardinianjobday.it.
L’occasione di incontro tra domanda e offerta di lavoro è una delle attività che qualifica il Job Day fin dalla sua prima edizione. In questi mesi al sistema informativo dell’Agenzia sono arrivati 265 annunci per 1.613 posti di lavoro e 54 annunci per 119 opportunità di tirocinio. Hanno risposto 2.286 persone, presentando complessivamente 10.862 candidature per le offerte di lavoro e 5.422 per i tirocini. Tra le candidature sono stati preselezionati, a cura degli operatori dell’Agenzia regionale per il Lavoro e dei Csl, i profili più allineati alle competenze richieste. Solo i preselezionati sono stati invitati a sostenere il colloquio al Job Day in una delle 53 postazioni appositamente allestite. Le figure più ricercate sono quelle del cameriere, del cuoco chef e dell’accompagnatore turistico, ma sono numerose le richieste per altri ruoli, dal maître fino ai ruoli di direzione e management di strutture ricettive.
Nel corso della manifestazione vi saranno anche due momenti di confronto pubblico. Nella prima giornata, venerdì 12, è in programma con inizio alle 10.00 un convegno sui temi del lavoro nel turismo: aperto dai saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e moderato dal giuslavorista Romano Benini il dibattito sarà avviato da Massimo Temussi, direttore dell’Agenzia regionale per il Lavoro e animato dagli interventi del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, del presidente della II commissione del Consiglio regionale Gavino Manca, del presidente dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche attive del Lavoro) Maurizio Del Conte, con le conclusioni affidate agli assessori del Lavoro Virginia Mura e del Turismo Francesco Morandi. Sabato 13, alle 11.30, è in programma un confronto pubblico tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulle opportunità di lavoro per i giovani dopo il Jobs Act. Agli appuntamenti saranno presenti gli studenti dell’ultimo anno di alcuni istituti superiori. Sul sito www.sardinianjobday.it è possibile registrarsi ad ogni singolo evento.
Seminari, laboratori e stand. Per tutti i visitatori del SJDT 2016 sarà possibile seguire oltre trenta seminari di approfondimento sulle diverse tipologie di turismo e sulle sue professioni e veri e propri mini corsi dove aumentare le proprie competenze sulla ricerca attiva del lavoro in cui, con l’ausilio di esperti di orientamento, saranno forniti utili consigli su come predisporre un cv che venga preso effettivamente in considerazione, su come curare la propria reputazione sul web e sull’importanza delle tecniche di coaching. Nell’area saranno inoltre presenti gli stand di oltre trenta espositori: spazi dove acquisire informazioni da associazioni, aziende e istituzioni, tra cui il ministero del Lavoro presente con la Casa del Welfare.
Il Sardinian Job Day Turismo 2016 è organizzato dall’Agenzia regionale per il lavoro in partenariato con gli assessorati del Lavoro e del Turismo, la Provincia di Cagliari, la Fiera internazionale della Sardegna e l’Ufficio scolastico regionale. Maggiori informazioni su Sardinianjobday e all’indirizzo mail: sjdt2016@agenzialavorosardegna.it

«Durante la nostra campagna elettorale, Flexicurity e riforma dei Csl sono stati punti essenziali. Oggi la Giunta regionale, così come il governo nazionale, sta testando una delle cose più difficili, soprattutto per un esecutivo di centrosinistra: fare la transizione da un mondo vecchio a un mondo nuovo, affrontando le incertezze di un meccanismo che va costruito e rodato.»
Con queste parole il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto il suo intervento ieri mattina nella sala del Lazzaretto di Cagliari, per il primo dei dieci incontri previsti nell’Isola per presentare gli interventi realizzati dalla Regione attraverso il Por-Fse 2007-2013. Al dibattito, incentrato sulla Flexicurity e le politiche attive per il lavoro e coordinato dal giornalista Giuseppe Meloni, ha partecipato l’assessore del Lavoro Virginia Mura e, per gli approfondimenti tecnici, sono intervenuti il direttore generale dell’Assessorato del Lavoro, Eugenio Annichiarico, e il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro, Massimo Temussi.
Dopo il saluto del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del commissario della Provincia di Cagliari Franco Sardi, il presidente Pigliaru ha illustrato le azioni della Giunta sul tema del lavoro, inquadrandole nella complessità del contesto.
«Stiamo vivendo una trasformazione, che non può avvenire senza perdere pezzi del passato. In Sardegna, con la crisi della grande industria, lo sappiamo bene: bisogna chiudere un’esperienza e aprirne un’altra. E non la apre il settore pubblico ma gli imprenditori, con i loro tempi e le loro modalità. Flessibilità quindi ma, da parte nostra, con sicurezza, occupandoci di chi è più in difficoltà. I CSL devono essere in grado di prendere in carico un disoccupato: conoscere il suo percorso, le sue caratteristiche individuali, disegnare un percorso insieme. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta e procediamo al ritmo delle migliori regioni d’Italia.»
L’assessore Mura ha spiegato che la Regione ha voluto invertire la rotta e segnare il passaggio dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro, «dando una speranza e offrendo una concreta opportunità di reinserimento nel mercato del lavoro ai tanti lavoratori che, nel corso del 2014, sono fuoriusciti dal bacino della mobilità in deroga. Per la prima volta nella nostra regione, il lavoratore potrà essere preso in carico dai Centri servizi per il lavoro e beneficiare di un sostegno al reddito, condizionato alla prestazione di un tirocinio, o di un’attività formativa in azienda. Una parte del Programma infatti sarà dedicata all’adeguamento delle competenze, perché una formazione efficace e tempestiva è cruciale per dare risposte al fabbisogno delle imprese. Naturalmente dobbiamo abbinare a questo una migliore risposta nei territori: non è pensabile che l’operatore di un Csl debba seguire 254 utenti, mentre nel Nord Europa la media è di 30 disoccupati ad operatore«.
«Il ruolo dei Centri servizi per il lavoro – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – è fondamentale in questa fase del Programma, per consentire una corretta profilazione dei destinatari e facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Vista la loro centralità, si è reso indispensabile intervenire per dare un governo unitario ai centri dislocati in tutta la Sardegna e portarli sotto la regia dell’Assessorato del Lavoro e dell’Agenzia, per la parte gestionale e operativa. Oggi in Giunta verrà approvato il disegno di legge per la riforma del sistema.»«
«La Flexicurity rappresenta una vera e propria scommessa per la Regione, la cui riuscita – ha sottolineato ancora l’assessore Mura – è fortemente legata alla risposta che si avrà dal mondo imprenditoriale. In questo senso abbiamo ricevuto già qualche segnale positivo da alcune aziende del territorio, come il gruppo Nonna Isa, che hanno espresso un certo interesse verso la misura, rendendosi disponibili a chiamare per il periodo di tirocinio, e poi assumere, un certo numero di lavoratori. Vorremmo che questa testimonianza positiva possa fare da traino anche per altre realtà imprenditoriali. Ci tengo a precisare che si tratta di una prima misura, e che l’attenzione da parte della Regione verso il dramma della disoccupazione, è alta. Per questa ragione sono in fase di attuazione altre azioni, che si rivolgono alle diverse fasce di lavoratori disoccupati, tra cui anche quelli del comparto edile.»
Quello di sieri è stato il primo degli eventi territoriali in programma in tutta l’isola, che attraverso il Social bus che toccherà ben 54 Comuni, presenteranno a tutti i cittadini sardi gli interventi del Fondo sociale europeo.
La Flexicurity partirà ufficialmente il 4 maggio con la pubblicazione del primo avviso. Dal 10 maggio 2015 sarà possibile presentare le domande per i tirocini, dal 1° giugno quelle per i bonus. Assessorato e Agenzia del lavoro accompagneranno i Csl, coinvolgendo anche le Associazioni datoriali e i consulenti del lavoro. Le risorse ammontano a 23 milioni 700mila euro: 7 milioni provengono dal Por-Fse 2007-2013, altrettanti dall’Agenzia per il lavoro e poco meno di 10 milioni dal Por-Fse 2014-2020. Di questi fondi, 15 milioni serviranno per finanziare i tirocini formativi di reinserimento.

Domani, mercoledì 29 aprile, presso la sala convegni del Lazzaretto di Sant’Elia, verrà presentato il Programma Flexicurity/Sardegna 2015.
L’iniziativa avrà inizio alle ore 10.00, con una prima tappa al Centro servizi per il lavoro di Sant’Elia, per l’inaugurazione della struttura, alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e del commissario della provincia di Cagliari, Franco Sardi.
A seguire, a partire dalle ore 10:30, nell’adiacente struttura del Lazzaretto, si svolgerà la presentazione del Programma, con i saluti istituzionali e l’illustrazione delle linee guida del primo avviso “Tirocini e bonus occupazionali”, da parte del Direttore generale dell’Assessorato, Eugenio Annicchiarico, e del Direttore generale dell’Agenzia regionale del Lavoro, Massimo Temussi.
Al termine degli interventi è prevista una sessione di dibattito, con il contributo del pubblico, degli imprenditori presenti, dei lavoratori, e dei rappresentanti delle associazioni di categoria, e sindacali. L’incontro sarà moderato da Giuseppe Meloni, giornalista de L’Unione Sarda.
Con la Flexicurity l’assessorato regionale del Lavoro interviene, attraverso il Fondo sociale europeo, per favorire il reinserimento lavorativo di soggetti deboli, in particolare dei lavoratori espulsi dal bacino della mobilità in deroga. L’intervento punta a garantire un adeguato livello di sicurezza sociale, con la presa in carico dei lavoratori, e con un sostegno al reddito, condizionato alla prestazione di un tirocinio in azienda, finalizzato all’assunzione, che potrà essere preceduta da un adeguamento delle competenze del lavoratore.
Il primo avviso “Tirocini con voucher e bonus occupazionali del programma Flexicurity – 2015”, di prossima uscita, offre diverse opportunità per lavoratori e imprese, attraverso l’erogazione di un voucher per il periodo di tirocinio, e un bonus, nel caso in cui l’azienda intenda assumere il tirocinante.
Per l’occasione sarà inoltre presentato il Social bus, l’ufficio itinerante del Fondo sociale europeo, che partirà da Cagliari per un tour in tutta la Sardegna.

Sanluri copia

Si terrà venerdì 28 novembre a Sanluri (Sala ex Monte Granatico,Via San Rocco), a partire dalle 9.00, il seminario dedicato ai Servizi per il lavoro e alle esperienze di rete nei territori.

L’iniziativa è promossa dalla Provincia del Medio Campidano in collaborazione con Italia Lavoro (l’ente strumentale del ministero del Lavoro che promuove e gestisce azioni e interventi nel campo delle politiche dell’occupazione e dell’inclusione sociale).

L’incontro è aperto a operatori, amministratori locali, associazioni datoriali e sindacali, istituzioni e, naturalmente, agli utenti dei Servizi per il lavoro. L’obiettivo è quello di condividere una riflessione sui servizi territoriali attraverso uno sguardo ad altre iniziative di localizzazione dei servizi sperimentate in alcune province d’Italia.

Tra gli interventi in programma quello di Italia Lavoro che riporterà la sintesi del Workshop “Empowerment Dirigenti Spi. Soluzioni territoriali di rete nella gestione dei servizi per il lavoro”, uno scambio di buone prassi a partire dalle esperienze dei progetti di Sportelli integrati per il lavoro (SPIL) del Medio Campidano e dei Servizi per l’impiego delle  Province di Napoli, Pordenone, Torino e del comune di Fucecchio (FI).

 Sarà centrale la presentazione del progetto SPIL della Provincia del Medio Campidano (Sportelli Integrati per il Lavoro) e più in generale degli interventi di implementazione riguardanti sia i servizi per il lavoro nella programmazione del Por Sardegna 2007/2013 sia l’Osservatorio del mercato del lavoro.

A conclusione del seminario si terrà una tavola rotonda dal titolo “Cooperazione e integrazione tra i Servizi per il lavoro” coordinata dal professor Gianni Loy (Università di Cagliari) alla quale parteciperanno Maurizio Croce (Italia Lavoro), Rossella Pinna (consigliere regionale della Sardegna), Massimo Temussi (Agenzia regionale del Lavoro), Lorena Cordeddu (Provincia del Medio Campidano), Rosario Musmeci (assessore del Lavoro della Provincia di Sassari), Annalisa Iacuzzi (Provincia di Oristano), Mauro Tiddia (sindaco comune di Serrenti), Paolo Melis (sindaco comune di Las Plassas), Antonio Cois (CGIL), Davide Paderi (CISL), Giampaolo Spanu (UIL).