24 November, 2024
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I 24 candidati della lista “Ora x Carbonia” che sostiene la candidatura a sindaco di Carbonia di Pietro Morittu, per le elezioni amministrative in programma il 10 e 11 ottobre 2021.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Massimo Usai, Roberto Cotza, Roberto Gibillini, Maria Rosaria Randaccio, Giacomo Arisci, Laura Elena Cancedda nota Laura, Martina Casula, Catia Cherenti, Alessandro Coccoda, Daniele Corrias, Anna Maria Cossu, Francesca Deiana, Gian Marco Esu, Fabio Fosco, Giuseppe Giganti noto Pino, Antonio Loddo, Paolo Moi, Irina Piras, Luciano Scandariato, Andrea Tedde, Giuseppe Vella noto Beppe, Silvana Vincis, Viviana Massa, Mariano Zicca.

Il consigliere comunale di minoranza Mauro Soddu ha presentato un’interrogazione al sindaco di Carbonia, Paola Massidda e, per conoscenza, all’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai, firmata anche da altri nove consiglieri di minoranza, Carla Cannas, Nino Spanu, Federico Fantinel, Massimo Usai, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Ugo Piano, Mauro Careddu e Pietro Morittu, sulla manutenzione e pulizia delle strade cittadine.

«Considerate le numerose segnalazioni e lamentele di tantissimi cittadini, anche attraverso i social, riguardo la scarsa manutenzione e pulizia delle strade, in taluni casi completamente assente, e la manutenzione dei tombini – scrive Maurizio Soddu – diverse strade presentano buche molto pericolose in particolar modo per gli automobilisti che rischiano di subire danni ai loro mezzi, senza un adeguato intervento la situazione peggiorerà sempre di più. Verificate le diverse problematiche: pulizia delle strade alquanto lacunosa;, carente pulizia delle caditoie, dissesto di alcune strade che andrebbero asfaltate; eliminazione, in tantissimi marciapiedi della città e delle sue frazioni, di rami sporgenti e sterpaglie che creano delle autentiche barriere architettoniche – aggiunge Maurizio Soddu -, si interpella il Sindaco e l’Assessore competente, per sapere quando questa Amministrazione intenda intervenire per la risoluzione delle criticità evidenziate; se è stata programmata la manutenzione ordinaria; e, infine, quali risposte questa Amministrazione intende dare ai cittadini che chiedono una pulizia e una manutenzione più attenta di tutto il territorio comunale.»

 

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La mozione di sfiducia presentata tre settimane fa da dieci consiglieri di minoranza (Maurizio Soddu, Nino Spanu, Giuseppe Casti, Ivonne Fraternale, Pietro Morittu, Massimo Usai, Umberto Stivaletta, Federico Fantinel, Ugo Piano e Carla Cannas) nei confronti del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, e della maggioranza del Movimento 5 Stelle che la sostiene (oggi costituita da soli 12 consiglieri su 24, numeri che rendono determinante, per la “sopravvivenza” della consiliatura, il voto del sindaco) approda in Consiglio comunale. L’assemblea civica è stata convocata con un solo punto all’ordine del giorno, dalla presidente Daniela Marras, per giovedì 16 luglio, con inizio alle 16.45.

 

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10 consiglieri di minoranza hanno formalizzato questa mattina, con il deposito all’ufficio protocollo, la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Carbonia Paola Massidda e della sua Giunta monocolore del Movimento 5 Stelle. La mozione di sfiducia era nell’aria ormai da tempo e la sua presentazione è stata accelerata dopo l’ultimo abbandono della maggioranza maturato qualche giorno fa, da parte di Carla Cannas, subentrata al dimissionario vicepresidente del Consiglio Elio Loi e subito schieratasi all’opposizione. La decisione di Carla Cannas ha portato gli equilibri dei consiglieri in perfetta parità tra maggioranza e minoranza – 12 a 12 – e a tenere in piedi la consiliatura è il voto del sindaco, Paola Massidda.

La mozione di sfiducia reca le firme di 10 dei 12 consiglieri di minoranza: Maurizio Soddu, Nino Spanu, Giuseppe Casti, Ivonne Fraternale, Pietro Morittu, Massimo Usai, Michele Stivaletta, Federico Fantinel, Ugo Piano e Carla Cannas.

Non hanno firmato la mozione di sfiducia Daniela Garau ed Eleonora Cera (eletta nella lista del Movimento 5 Stelle e passata all’opposizione il 29 ottobre 2019).

La maggioranza potenzialmente ha i numeri per respingere la mozione di sfiducia ma la situazione è assai incerta e, al momento, non è possibile dare per scontate l’evoluzione e la conclusione dell’iniziativa politica avviata dai 10 consiglieri di minoranza proponenti. In Aula, potrebbe accadere di tutto, anche perché non va dimenticato l’esito della votazione per l’elezione del nuovo vicepresidente di maggioranza del Consiglio comunale, Matteo Piras, che ha ottenuto la fiducia di 11 dei 13 colleghi, perché due hanno votato scheda bianca e un voto è andato a Mauro Careddu (hanno votato in 14 perché Carla Cannas aveva appena annunciato il suo passaggio all’opposizione che è stato però ufficializzato in occasione della seduta consiliare svoltasi ieri sera). Che significato dare a quei due voti mancanti? Un segnale al sindaco Paola Massidda e alla sua Giunta. I dubbi, in definitiva, pare non manchino né nella minoranza né nella maggioranza e si profilano giorni caldi in avvio di ultimo anno di consiliatura.

Giampaolo Cirronis

 

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Dopo la sedute svoltesi lunedì 4 e martedì 5 maggio, in cui sono stati trattati 4 dei 6 punti previsti all’ordine del giorno, il Consiglio comunale di Carbonia, al fine di completare l’esame di tutti gli atti inseriti nella convocazione effettuata dal presidente dell’Assemblea cittadina, si riunirà anche nella giornata odierna – mercoledì 6 maggio – alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Nella sala polifunzionale di piazza Roma verranno trattati i seguenti punti:

1. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

2. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri sono invitati a partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

La seduta sarà chiusa al pubblico, ma verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook Carbonia Newsletter.

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Dopo la seduta svoltasi ieri, in cui sono stati trattati 3 dei 6 punti previsti all’ordine del giorno, il Consiglio comunale si riunirà anche nella giornata odierna, martedì 5 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Tre i punti all’ordine del giorno.

1. “Misure di sostegno economico alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Sospensione e differimento dei termini di versamento delle entrate tributarie ed extratributarie”;

2. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

3. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri potranno partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

La seduta sarà chiusa al pubblico, ma verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook Carbonia Newsletter.

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Il presidente Daniela Marras, ha convocato la prossima seduta del Consiglio comunale di Carbonia per lunedì 4 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30 e per il 5 e 6 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Le sedute, che si svolgeranno come di consueto nella sala polifunzionale di piazza Roma, verteranno sui seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 44 del 134 marzo 2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

4. “Misure di sostegno economico alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Sospensione e differimento dei termini di versamento delle entrate tributarie ed extratributarie”;

5. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

6. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri potranno partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

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Sette consiglieri di minoranza, Daniela Garau, Eleonora Cera, Ugo Piano, Maurizio Soddu, Nino Spanu, Michele Stivaletta e Massimo Usai, hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale di Carbonia, in seduta straordinaria ed urgente ex art. 24 e ss. del Regolamento comunale o, in difetto di accoglimento, hanno chiesto che documento con la richiesta di convocazione sia da considerarsi come “Ordine del giorno urgente” da discutersi nella prossima seduta del Consiglio comunale che chiedono sia fissata con estrema urgenza.

«Vista l’urgenza legata all’adozione delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, i sette consiglieri di minoranza fanno istanza affinché il presidente del Consiglio comunale voglia convocare in via d’urgenza e straordinaria l’Assemblea, al fine di discutere e/o deliberare i punti qui di seguito indicati – si legge nella richiesta di convocazione -; considerato che dalla situazione di emergenza epidemiologica in atto derivano gravi ripercussioni sotto il profilo sanitario, economico e sociale dell’intera comunità locale, tali da richiedere ogni azione e supporto che possa essere ulteriormente utile a sostegno dell’intero tessuto sociale ed economico cittadino, si ritene opportuno richiedere informativa specifica e/o deliberazione in merito alle questioni qui sotto emarginate:

1) Relazionare in merito ai dati numerici riguardanti il numero dei soggetti positivi al virus Covid-19 ricoverati in terapia intensiva e/o semi intensiva, ricoverati risultati positivi ospedalizzati in altri reparti ospedalieri, positivi domiciliati e soggetti in c.d. “quarantena”.

2) Relazionare in merito a quali siano gli Organi comunali e/o istituzionali che svolgano attività di monitoraggio e attività operativa, nonché supporto, alle situazioni sanitarie, economiche e sociali connesse alla  predetta emergenza e quali siano le azioni adottate e/o che si intenda adottare.

3) Relazionare secondo quale tempistica l’Amministrazione comunale intenda adempiere all’obbligo di cui all’ordinanza regionale che impone la sanificazione degli edifici pubblici, strade, arredo urbano, aree limitrofe supermercati e centri commerciali, in considerazione anche dell’aggravio di oneri a carico della Regione Sardegna;

4) Relazionare in merito ad eventuali richieste legate alla carenza di dispositivi di protezione individuali di cui risultano essere sprovvisti attualmente il personale medico, paramedico e ausiliario delle Aziende sanitarie regionali, della medicina generale di base, guardie mediche, nonché delle strutture assistenziali pubbliche e private, del personale in servizio, pubblico e privato, che svolge attività di lavoro nei servizi pubblici essenziali o, comunque, operanti nel territorio cittadino (operatori commerciali e addetti) e quali azioni abbia intrapreso al fine del monitoraggio, acquisizione dati e relative azioni. In difetto adottare, anche previa deliberazione dell’Organo consiliare, ogni opportuna e conseguente, necessaria azione.

5) Conoscere se i dispositivi di protezione individuale, nello specifico mascherine, donati da soggetti privati ai cittadini di Carbonia fossero omologati dalle autorità competenti per essere distribuiti alla popolazione e se questa amministrazione abbia posto in essere azioni di controllo preventivo e successivo al fine di evitare i pericoli sanitari connessi ad una distribuzione non autorizzata.

6) Quali azioni di supporto l’Amministrazione comunale ha attuato nei confronti dei cittadini in difficoltà economica, quali cassa integrati, lavoratori in mobilità che, nelle more dell’erogazione della relativa indennità, ad oggi, non hanno alcun presidio di sostentamento, nonché quali azioni di sostegno ha predisposto nei confronti di disoccupati e/o inoccupati, artigiani, commercianti, agricoltori, pescatori, lavoratori autonomi e in generale partite iva con redditi al di sotto della soglia di sussistenza. In difetto di qualsivoglia azione, si chiede che l’Amministrazione comunale deliberi la liquidazione immediata, previo accertamento dei requisiti di accesso, della dotazione economica del fondo di solidarietà, nonché provveda ad annullare per tutto l’anno 2020/2021 qualsivoglia tributo comunale (IMU, Tasi, Tari, ecc.), compresa tassa di occupazione suolo pubblico e pubblicità, solleciti con urgenza il Governo e la Regione Sardegna, ciascuno per le proprie competenze, all’erogazione immediata ai Comuni della dotazione finanziaria del fondo unico e delle somme disponibili di cui al decreto “Cura Italia.

7) Riferire quale azione questa Amministrazione ha intrapreso al fine di dare attuazione alla mozione anzitempo presentata sulla rimodulazione dei fondi di cui al Piano Sulcis per la “Zona franca urbana” approvata dal Consiglio comunale che qui si ripropone a debita memoria. In difetto di pregressa azione provvedere immediatamente a richiedere al Governo la rimodulazione delle somme per la ZFU per i 23 comuni del Sulcis Iglesiente.

8) Attivare, previa deliberazione, una campagna di donazioni da parte dei cittadini di generi alimentari e di prima necessità da distribuire, attraverso l’azione di soggetti pubblici e privati, previamente individuati, compresi soggetti istituzionali che si rendessero disponibili, ai cittadini in gravi difficoltà per carenza di detti beni, oppure, in alternativa, consegnare, con oneri a carico dell’amministrazione, delle tessere che consentano ai soggetti che si trovino in detta situazione di carenza, di acquistare beni alimentari o di prima necessità, previa compilazione on line da parte degli stessi di un modulo che l amministrazione predisporrà e divulgherà al fine di tutelare la privacy di detti nuclei familiari;

9) Riferire se risulta attivo un sportello, anche in modalità da remoto, al fine di dare supporto anche psicologico alle vittime e/o potenziali vittime di violenze fisica e morale in ambito familiare e, in ipotesi di inerzia, deliberare una immediata attivazione.

10) La chiusura delle scuole e l’adozione di modalità di “didattica a distanza” pone in luce situazioni di grave difficoltà delle famiglie per l’assenza di strumenti informatici (pc, smartphone, adeguata connettività, ecc.) adeguati al fine di una regolare fruizione da parte degli allievi dei relativi servizi.

Si chiede, pertanto, se Codesta Amministrazione abbia, in raccordo con i dirigenti scolastici, monitorato detta situazione, se sia in grado di riferire una stima numerica di eventuali carenze e quali azioni abbia adottato.

In difetto, i sette consiglieri di minoranza chiedono che il Consiglio comunale deliberi l’immediata attivazione da parte dell’Amministrazione di qualsivoglia opportuna azione volta a derogare somme necessarie agli allievi più bisogni per l’acquisto di strumenti informatici, oltreché sollecitare il Governo nazionale, anche per il tramite dei dirigenti scolastici, alla erogazione immediata delle somme previste per colmare il divario digitale degli studenti bisognosi. Ritenuto che, per quanto sopra richiesto, non risultano stanziate nel bilancio di previsione 2020-2022 risorse economiche utili all’assolvimento di siffatti impegni economici, impegnare l’Amministrazione comunale ad ogni adempimento conseguente, anche con deliberazione di varianti di bilancio; ritenuta l’importanza di dare immediato adempimento ai punti sopra elencati, i sette consiglieri comunali di minoranza, infine, chiedono l’immediata convocazione del Consiglio comunale affinché gli organi istituzionali preposti riferiscano in aula, con urgenza, e adottino ogni opportuna deliberazione al fine di dare seguito alle richieste sopra avanzate.»

La conferenza dei capigruppo, intanto, è stata convocata per mercoledì 1 aprile 2020, alle 12.00. Al termine si conoscerà l’eventuale data di convocazione del Consiglio comunale.

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Il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi nel Consiglio comunale di Carbonia. Questa mattina s’è dimessa dal gruppo di maggioranza Eleonora Cera, 27 anni, eletta il 5 giugno 2016 con 240 preferenze. Eleonora Cera lascia il gruppo di maggioranza ma non il Consiglio comunale, nel quale aderirà al gruppo misto. E’ il terzo consigliere del M5S eletto tre anni fa che lascia il gruppo di maggioranza, il secondo che resta in Consiglio sui banchi dell’opposizione (l’altro, il 5 gennaio scorso, è stato Maurizio Soddu). A lasciare per prima il gruppo fu Sabrina Soru che si dimise anche dal Consiglio comunale, sostituita da Marco Craig.

Eleonora Cera ha pubblicato un lungo post nel suo profilo Facebook – che pubblichiamo integralmente in coda a questo articolo -, nel quale spiega le ragioni all’origine della sua scelta.

L’abbandono del Movimento 5 Stelle da parte di Eleonora Cera è l’ennesima defezione nel gruppo che il 5 e 19 giugno 2016 stravinse le elezioni comunali, conquistando il governo della città di Carbonia.

Nei primi tre anni di consiliatura, sei assessori su sette della prima Giunta Massidda, hanno lasciato i rispettivi incarichi per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni in un primo momento rientrarono ma poi vennero ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, e venne sostituita da Sabrina Sabiu. Il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru – come già sottolineato – s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti pensarono fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi, in occasione della votazione su una mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Il 20 giugno scorso la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, e l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni. Il  7 luglio Paola Massidda ha affidato la delega vacante al tenente colonnello della Guardia di Finanza Antonio Guerrieri.

I movimenti interni… al Movimento, sono proseguiti, con l’avvicendamento alla presidenza del gruppo consiliare, il 29 luglio 2019, tra Manolo Cossu e Giorgio Santoru.

Oggi, esattamente tre mesi dopo, l’abbandono della maggioranza da parte di Eleonora Cera, che riduce ancora il margine tra maggioranza e minoranza. Il 19 giugno 2016, con la vittoria al ballottaggio di Paola Massidda su Giuseppe Casti, il M5S conquistò la guida del comune di Carbonia con 15 consiglieri, lasciandone 9 ai gruppi di minoranza. Oggi il rapporto è di 13 a 11.

Giampaolo Cirronis

Il post integrale pubblicato da Eleonora Cera nel suo profilo Facebook

Storia di un cambiamento

Tre anni fa sono stata eletta Consigliere Comunale nella mia città.
Tre lunghissimi anni.
Mi sembra, infatti, che sia passata una vita intera da allora.
240 cittadini, in quell’occasione, si sono presi la briga di scrivere il mio nome e cognome sulla scheda elettorale: parenti, amici, compagni di scuola, colleghi, sconosciuti.
Un numero banale, per tanti, ma che per me significava e significa ancora oggi solo una cosa: impegno.
Impegno per il compito che avrei dovuto svolgere, per ciò che avrei dovuto imparare a conoscere e, soprattutto, a trasmettere.
Impegno a non tradire gli elettori che si sono fidati di me.
Impegno a non tradire me stessa.
Sembra una frase fatta, stucchevole e priva di significato, ma non lo è affatto, perché è semplice affermare, con le parole, di essere un determinato tipo di persona, di perseguire determinati valori, ma metterli in pratica ogni giorno ed essere fedeli a se stessi, a prescindere da tutto e da tutti è una vera impresa. Per chi si affaccia per la prima volta a nuove esperienze, tutto è ignoto. E così è anche la politica: dinamiche e processi che in un primo luogo possono lasciare spaesati e anche spaventati, tutti atti a domare una gigantesca macchina amministrativa con i suoi ingranaggi complessi e talvolta contorti, nei quali è molto più facile di quanto sembri, restare incastrati. Non parlo di chissà quali strani giochi e raggiri, anche se quando si parla di politica è facile accostarla a turpi e loschi movimenti. Parlo di una sorta di appiattimento alla burocrazia della pubblica amministrazione, di un incontrovertibile tendenza a farsi trascinare dai personalismi, di una totale mancanza di autonomia decisionale, di crescita e di miglioria, parlo di assenza di visione generale. E tutto ciò si rende ancora più evidente quando sono state le parole, prima dei fatti, a raccontare una storia diversa da quella che si è concretizzata. E se tutto è attribuibile all’inesperienza e alla completa estraneità al sistema politico, ci sono situazioni e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con un meccanismo esterno, e che dopo tre anni di consiliatura non sono più accettabili.
Più volte si è reso necessario fare la quadra, provare a rivedere il metodo per cercare di ripartire più forti di prima, ma nulla è mai cambiato veramente. L’ultimo di questi momenti di revisione risale a poco prima dell’estate, quando dopo una settimana continua di incontri tra i componenti del gruppo di maggioranza, si è deciso di modificarne l’assetto all’interno al Consiglio, ma ad Ottobre nulla di quello che era stato deciso a Giugno era stato applicato. L’ennesimo punto di svolta veniva, di fatto, disatteso.
In un gruppo che funziona, ciò che lo fa diventare grande, sono prima di tutto la coesione, la complicità ed il rispetto.
Non c’è coesione in un gruppo quando una parte di esso non viene ascoltata.
Non c’è complicità quando questo viene visto solo e soltanto come appendice silenziosa di un intero apparato.
Non c’è rispetto nei confronti dei singoli componenti quando questi vengono allontanati e isolati, se disgraziatamente pensano diversamente e dissentono dalla maggioranza.
Non è una scelta che compio a cuor leggero, la mia.
Ho analizzato, ho aspettato, ho pensato.
E sono giunta alla conclusione che non ho più intenzione di fare parte del gruppo di maggioranza.
Ma allo stesso tempo non voglio scappare.
Come dicevo qualche frase più in alto, a parole siamo bravi tutti, ma i fatti fanno la differenza.
Scelgo di restare, di continuare a portare avanti quell’impegno che le persone mi hanno dato e sono pronta, per questo, ad assumermi tutte le responsabilità che questo mio gesto comporterà, consapevole del fatto che l’unico obiettivo che siamo stati chiamati a raggiungere è quello del bene della città, che si merita più di quello che sino ad ora è stato fatto, che sino ad ora ho fatto. Non è con una votazione unanime che si misura la capacità politica di un gruppo. Non è facendo commissioni su commissioni che si dimostra la concretezza di un’azione politica incisiva. Non è scappando dalla stampa che si afferma il coraggio di una scelta. Non è sminuendo gli altri che si dimostra il proprio valore. Non è scappando dal confronto che si ottiene l’attenzione e l’ascolto da parte degli altri. La politica è compromesso tra le parti, tra cittadini e amministratori, tra amministratori e amministratori, ma non deve mai diventare un compromesso con se stessi.

Eleonora

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I consiglieri comunali di minoranza Michele Stivaletta, Massimo Usai e Federico Fantinel hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed al sindaco di Carbonia, Paola Massidda, sulle criticità del reparto di Ostetricia e Ginecologia del CTO di Iglesias.

«Fino al 26 ottobre 2016 il reparto di Ostetricia e Ginecologia operava con buon risultati presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia – scrivono i tre consiglieri di minoranza del comune di Carbonia -. La riorganizzazione della sanità sarda, voluta dalla precedente Giunta regionale, ha cancellato il reparto ed ha trasferito tutto presso il CTO di Iglesias, in palese contrasto con i principi disposti dallo stesso piano sanitario, secondo i quali il punto nascite dovrebbe essere collocato con l’emergenza-urgenza.»

«La grave situazione in cui versano gli utenti ed i lavoratori del CTO di Iglesias è stata oggetto di una dettagliata nota di denuncia inviata agli avvocati incaricati da dieci dirigenti medici ed indirizzata alla dirigenza regionale e locale dell’ATS, al ministro della Salute del Governo italiano ed al neo assessore regionale della Sanità – aggiungono Michele Stivaletta, Massimo Usai e Federico Fantinel -. La denuncia riguarda soprattutto i gravi rischi per la vita che corrono le puerpere ed i neonati per una molteplicità di ragioni, tra le quali: i lunghi tempi di attesa nei casi in cui si rendessero necessarie delle trasfusioni di sangue (oltre 90 minuti); indisponibilità ed irreperibilità del cardiologo e del chirurgo di Chirurgia generale, trattandosi di struttura (quella del CTO) deputata ad interventi programmati in week surgery; indisponibilità del laboratorio analisi, del centro trasfusionale e del reparto di Rianimazione, non presenti al CTO.»

«La denuncia è stata presentata dai dirigenti medici del CTO e dai medici impiegati del reparto di Ostetricia e Ginecologia e la relativa notizia è stata altresì diffusa dagli organi di informazione regionali – sottolineano ancora Michele Stivaletta, Massimo Usai e Federico Fantinel -. Tutto ciò si ripercuote, oltre che sul pericolo per l’incolumità delle pazienti e dei neonati, altresì sul numero di puerpere che si rivolgono ad altre strutture ospedaliere, con inesorabile ridimensionamento dei numeri relativi ai nuovi nati presso il CTO, che dovrebbe essere il solo punto di riferimento per tutto il Sulcis Iglesiente e che dovrebbe oltrepassare la soglia di 500 nascite annue. La situazione è divenuta grave, inaccettabile e non più tollerabile.»

Fatte queste premesse e considerazioni, la mozione, se approvata, impegnerà il sindaco e la Giunta comunale di Carbonia «affinché si attivino immediatamente nei confronti dell’ATS e/o proseguano, rafforzando l’azione sino ad oggi posta in essere nei confronti dell’Azienda, al fine di risolvere le annose problematiche del reparto di Ostetricia e Ginecologia presso il CTO di Iglesias e facciano tutto quanto in loro potere per ricondurre il punto nascite presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, in quanto deputato all’emergenza-urgenza».