19 November, 2024
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Per il terzo anno consecutivo Cagliari sarà protagonista il 2 giugno della tappa italiana del circuito mondiale World Cup di Triathlon – ITU Triathlon World Cup – su distanza sprint (settecentocinquanta metri di nuoto, venti chilometri di bici e cinque chilometri di corsa).
«Siamo felici di poter ospitare un evento sportivo di carattere internazionale che è grande occasione per la promozione turistica del territorio, per la visibilità di Cagliari e dell’intera Isola» ha commentato il sindaco Massimo Zedda alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che si è svolta nella sede dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna.
Alla manifestazione agonistica parteciperanno centoquindici atleti provenienti da trentaquattro diversi Paesi di tutti e cinque5 i continenti. Sessantacinque uomini e cinquanta donne si sfideranno su percorsi di gara impegnativi: si parte con la prova di nuoto da un pontile galleggiante ancorato al Molo Ichnusa per completare un percorso che prevede un singolo giro da settecentocinquanta metri. La frazione ciclistica si svolgerà invece lungo un contesto suggestivo che porterà gli atleti nel cuore del centro storico cagliaritano e prevede la percorrenza in sequenza di cinque giri uguali da 3,8 km. La gara terminerà con una sezione podistica articolata lungo un anello di 2,5 km da ripetere due volte in parte sullo stesso percorso ciclistico.
Un connubio tra bellezze paesaggistiche e attività sportive all’aria aperta che «assicura uno spettacolo unico» ha detto l’assessore allo Sport Yuri Marcialis «Cagliari continua infatti a dimostrare di essere una città sportiva e di aver meritato il titolo di miglior Città Europea dello Sport nel 2017». Uno degli obiettivi dell’assessore Yuri Marcialis è la possibilità di ospitare in futuro una tappa delle World Series ma intanto il rappresentante dell’amministrazione comunale è felice per poter vedere all’opera gli stessi atleti che potrebbero giocarsi una chance alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020.
Grande orgoglio quindi per il capoluogo e per tutta l’Isola che si è vista confermare come destinazione sportiva per le gare di Triathlon per la terza volta consecutiva grazie alle caratteristiche di conformazione ambientale del territorio che permettono di creare percorsi di gara, soprattutto, per quanto riguarda il ciclismo, altamente sfidanti e selettivi: lo spettacolo sarà dunque garantito.
La partenza è prevista sabato 2 giugno alle 12,30 dal Molo Ichnusa con la gara femminile, cui seguirà poi, alle 14,30, la partenza del girone maschile.
Presenti alla conferenza stampa anche Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Massimo Deiana, Commissario Autorità Portuale di Cagliari, Mirco Marchini, capitano di Vascello Marina Militare di Cagliari, Luigi Bianchi, presidente Federazione Italiana Triathlon e Sandro Salerno, general manager ITU World Cup Cagliari.

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Regione, Città metropolitana e comune di Cagliari questa mattina hanno sottoscritto l’Atto d’intesa per gli interventi nelle aree di San Paolo-Santa Gilla e Sant’Avendrace, secondo quanto previsto dalle norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico regionale. L’accordo porta le firme dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, del sindaco metropolitano Massimo Zedda e dell’assessore della Pianificazione strategica ed Urbanistica Francesca Ghirra.

Il programma straordinario prevede un’azione integrata per la riqualificazione e la sicurezza nel quartiere di Sant’Avendrace, esposto a situazioni di marginalità economica e sociale, degrado e carenza di servizi, attraverso alcuni interventi concepiti per attivare azioni coordinate che consistono nella: riqualificazione di viale Sant’Avendrace e dei percorsi di relazione; realizzazione del Parco urbano sportivo ed educativo nell’area di via San Paolo; rifunzionalizzazione dell’ex Mattatoio di via Po per housing sociale (circa 140 nuovi alloggi, sfruttando le cubature esistenti) e servizi (demolizione e bonifica dell’area dell’ex Mattatoio; infrastrutturazione principale dell’area dell’ex Mattatoio; realizzazione di un parco archeologico).

«Con la stipula di questo Protocollo d’intesa – precisa l’assessore Cristiano Erriu – si avvia il percorso di attuazione di alcuni interventi strategici di riqualificazione di due aree della città di Cagliari rilevanti sotto i profili della rigenerazione ambientale e urbana. Queste azioni scaturiscono dal ‘Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza del quartiere Sant’Avendrace, presentato dal comune di Cagliari in occasione del Bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia, che ha assegnato al comune di Cagliari 18 milioni di euro. Sarà possibile riqualificare gli ambiti urbani e le periferie caratterizzati dalla presenza di tessuti edilizi disorganici, incompiuti, parzialmente utilizzati o degradati, favorendo il miglioramento della qualità dell’abitare anche attraverso l’incremento della dotazione degli standard.»

L’assessore Cristiano Erriu sottolinea l’importanza della «collaborazione istituzionale tra Regione, Comune di Cagliari e Soprintendenza all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio, anche alla luce della rilevanza degli interventi e delle tempistiche previste dal bando nazionale. Una collaborazione virtuosa che riguarda anche l’ex ospedale Marino e Tuvixeddu». L’esponente dell’esecutivo Francesco Pigliaru pone l’accento sull’esigenza di favorire «il riuso e la riqualificazione di insediamenti esistenti, sia per utilizzi di carattere residenziale che turistico, produttivo, per servizi e infrastrutture. Parliamo di una pianificazione coerente non solo con il PPR ma anche con i contenuti del DDL di Governo del territorio attualmente in discussione, per la parte che riguarda la riqualificazione e rigenerazione urbana».

Il sindaco metropolitano Massimo Zedda sottolinea la «tempestività dei nostri uffici nell’elaborare il progetto che, in tempi strettissimi, ci ha permesso di partecipare e vincere il bando nazionale. Si parla di periferie ma, nel nostro caso, è un termine che ci sta stretto, vista la conformazione della città e la vicinanza al centro cittadino. Abbiamo posto una particolare attenzione agli aspetti ambientali, con ampie zone dedicate ad aree verdi, ma anche alla viabilità ed alla possibilità di fruizione per i cittadini di parcheggi pubblici esistenti e sotto utilizzati, per lo meno in certi giorni della settimana e in certe fasce orarie. Questo ci consentirà di limitare il consumo del suolo».

L’assessora Francesca Ghirra precisa che «i lavori dovranno essere completati entro il 2021. La qualità del progetto è talmente elevata che pensiamo di vedere raddoppiati gli interventi dei privati, che oggi ammontano già a 8 milioni di euro. L’area di intervento, di proprietà del Comune di Cagliari, ha una superficie complessiva di circa 3,5 ettari. Oltre all’infrastrutturazione pubblica di tutto il parco di San Paolo, sarà valorizzato il vecchio centro di Santa Igia, il cuore dell’antica città, con la realizzazione di una nuova piazza e di un giardino archeologico».

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Ex Manifattura, evento Riflettere sull'Europa, 18 maggio

Venerdì 18 maggio l’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari sarà teatro di una giornata sui cambiamenti climatici organizzata dalla Regione Sardegna insieme al Comitato europeo delle regioni “Dialogo con i cittadini su azioni e strumenti per contrastare i cambiamenti climatici”. L’iniziativa, ricompresa negli eventi locali di ascolto dei territori e dei cittadini “Riflettere sull’Europa”, si focalizza sull’azione per il clima, evidenziando opportunità e strumenti utili a realizzare azioni di mitigazione e adattamento a livello regionale e locale, e considera le esigenze tecniche ed amministrative degli enti locali.
Dopo i saluti istituzionali, alle ore 9.15, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del presidente della Regione Francesco Pigliaru, membro del Comitato Europeo delle Regioni (CdR), il programma entra nel vivo con il “Dialogo con i cittadini su azioni e strumenti per contrastare i cambiamenti climatici”. Risponderanno alle domande pervenute dai cittadini lo stesso Francesco Pigliaru, Elena Visnar Malinovska, Capo Unità dell’Adattamento della Direzione Generale Azione per il Clima della Commissione Europea – in videoconferenza -, Marco Dus, consigliere comunale di Vittorio Veneto e membro del Comitato Europeo delle Regioni; Andrew Varah Cooper, consigliere comunale di Kirklees (UK) e membro del Comitato Europeo delle Regioni e Francesco Bosello, professore associato presso l’Università degli Studi di Milano e Responsabile della divisione Analisi Economica degli Impatti e delle Politiche sul Clima del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Modera il giornalista Massimiliano Rais.
A seguire, la prima delle due tavole rotonde dedicata al contributo delle politiche energetiche e climatiche allo sviluppo dei Comuni, moderata da Marco Dus. Intervengono Alessandra Antonini, rappresentante dell’Ufficio di Bruxelles del Patto dei sindaci; Gian Marco Saba del comune di Sassari, settore ambiente e verde pubblico; Francesca Ghirra, assessore alla Pianificazione strategica e Urbanistica del Comune di Cagliari; Susana Álvarez Peláez, rappresentante della Regione Andalusia responsabile per i Cambiamenti Climatici, e Maria Grazia Piras, assessore dell’Industria della Regione Sardegna.
La seconda tavola rotonda, che concluderà la giornata, è intitolata al ruolo dei governi locali nella creazione di territori resilienti. Moderata da Donatella Spano, assessora della Regione Sardegna per la Difesa dell’Ambiente e coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, vede la partecipazione di Renato Grimaldi, direttore generale per il Clima ed Energia del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare; Sophie Finidori, capo dell’Unità “Aria – Clima” dell’Agenzia per lo sviluppo sostenibile, pianificazione e urbanistica della Regione Corsica; Natalia Vera, segretaria generale del Network of Regional Governments for Sustainable Development (Rete dei Governi Regionali per lo Sviluppo Sostenibile, nrg4SD) e Valentina Mereu, rappresentante del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). 

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La Sardegna rafforza il suo ruolo nell’Aerospazio a livello internazionale. Il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha incontrato a Villa Devoto il presidente dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, il presidente dell’INAF Nicolò D’Amico, rappresentanti di NASA, ESA, INAF, IPL, il sindaco di Selargius Pier Luigi Concu, dove è collocata la sede del Sardinia Radio Telescope. Erano presenti anche il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo ed il sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda. Un incontro che precede quello di domani mattina, a San Basilio, dove sarà inaugurato l’avvio dell’attività del Sardinia Deep Space Antenna, con i servizi di comunicazione e navigazione per le sonde interplanetarie.
«Lavoriamo per far diventare la Sardegna una grande piattaforma di ricerca per l’aerospazio, è un nostro sogno – ha detto Raffaele Paci -. Il SRT di San Basilio è uno dei radiotelescopi più all’avanguardia a livello mondiale, una vera e propria eccellenza del settore, e la nostra Giunta supporta con convinzione le politiche per l’aerospazio. Abbiamo già avuto importanti riscontri all’attività del Radiotelescopio, dove in diretta mondiale è stato seguito il tuffo della sonda Cassini. Ma vogliamo fare di più: abbiamo ambiente e capitale umano eccezionali, tutte le carte in regola perché la nostra Isola dei centenari diventi sempre più un punto di riferimento a livello mondiale.»
L’appuntamento, anche con i giornalisti, è per domani al Sardinia Radio Telescope, a partire dalle 10.00.

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Sorgerà nell’area della ex semoleria di viale La Playa il nuovo studentato universitario, e i lavori di realizzazione inizieranno nel prossimo settembre. La conferma questa mattina, nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente dell’Ersu Michele Camoglio, gli assessori Giuseppe Dessena e Raffaele Paci, il rettore Maria del Zompo, il sindaco Massimo Zedda, Maurizio De Pascale per l’azienda vincitrice dell’appalto e Federico Orrù, rappresentante degli studenti nel cda Ersu.
«Quando siamo arrivati al governo della Regione le risorse destinate a quest’opera erano di fatto perse, a causa degli inaccettabili ritardi maturati. Grazie ad un’azione rapida e alla molta determinazione da parte di tutti, siamo riusciti a riaprire la partita, arrivando oggi a consegnare questo cantiere e mettere così un altro tassello nel disegno complessivo sull’istruzione, a tutti i livelli, che portiamo avanti fin dal primo giorno – ha detto il presidente Pigliaru -. Abbiamo bisogno di più laureati e ogni azione su questo fronte è indirizzata a creare le condizioni per raggiungere l’obiettivo, e riuscirci nel minor tempo possibile. Come abbiamo fatto per le borse di studio, arrivando non solo a coprire il totale delle richieste ma investendo ulteriori risorse per ampliare la platea degli aventi diritto, così vogliamo che avvenga per gli alloggi perché tutti, a Cagliari come a Sassari, possano avere l’opportunità di giocare questa scommessa, così importante non solo per il proprio futuro – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma per quello di tutta la Sardegna.» 
«Con quest’opera da 35 milioni diamo una risposta importantissima agli studenti della Sardegna, fornendo loro un servizio essenziale quale l’alloggio – ha dichiarato il presidente dell’Ersu Michele Camoglio -. Oggi abbiamo una richiesta di oltre mille posto letto, e non riusciamo a fornirne che circa 600. Con questo primo lotto, già appaltato e finanziato, possiamo soddisfare l’intera esigenza di posti letto per gli studenti aventi diritto. Oltre, naturalmente, fornire i primi servizi comuni utili a migliorare la vita universitaria del nostri ragazzi.» 
«Oggi, dopo due anni di lavoro per superare incredibili ostacoli burocratici, consegniamo il cantiere all’impresa. Ma è solo il primo passo di un progetto complessivo molto più ampio – ha spiegato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -, che prevede la realizzazione di un secondo lotto qui e di uno studentato a Monserrato attraverso il project financing. Dunque il pubblico darà le concessioni e il privato garantirà i finanziamenti, circa 25 milioni per il secondo lotto e una trentina per Monserrato, strutture che in estate, quando non vengono utilizzate dagli studenti, potranno essere destinate ad accogliere turisti. Una visione complessiva importante per le nostre Università, insieme alle borse di studio e alle politiche per la ricerca e per il diritto allo studio di cui siamo molto orgogliosi – ha concluso Raffaele Paci -. Perché è prima di tutto attraverso il capitale umano e l’innovazione tecnologica che possiamo garantire un futuro solido alla nostra regione.» 
«La realizzazione di questo studentato è una grande risorsa in più per l’Università di Cagliari, che andrà a migliorare la vita di tutti gli studenti che scelgono i nostri Atenei per la loro formazione – ha detto a latere della conferenza stampa l’assessore Giuseppe Dessena –. Siamo riusciti a dare vita a un altro progetto, di pregio e importanza, nella grande filiera dell’Istruzione che questa Giunta ha costruito con impegno sin dalle sue prime delibere, che riguardano appunto le politiche per la scuola e l’Università. Abbiamo sempre lavorato perché fosse tutelato il diritto allo studio, che passa appunto per la garanzia di edifici sicuri, tecnologici, e ospitali come sarà il nuovo studentato, insieme al rimborso per il fitto casa (2,8milioni), la mobilità studentesca (3,5milioni), l’importante incremento sulle borse di studio previsto per questo anno (da 3 a 13 milioni) e gli 11 milioni messi come risorse per le borse di dottorato. Questi e molti altri interventi, voglio ricordare, hanno permesso un positivo processo di accreditamento dei nostri Atenei a livello nazionale.»
«L’Università è l’unico ascensore sociale che consente di migliorare la propria condizione sociale. Questo può accadere solo con un Ateneo forte e valido – ha dichiarato il rettore Maria del Zompo -. Cagliari città universitaria è una realtà che sta prendendo sempre più consistenza. Lo sviluppo della nostra società passa attraverso la cultura: quella di questa mattina è una risposta importante alla richiesta di piena attuazione del diritto allo studio, per i nostri studenti e le famiglie sarde. Ringraziamo la Giunta regionale, perché aumentando la disponibilità di alloggi e migliorando la logistica, l’Ateneo – dopo aver ottenuto l’accreditamento con un risultato molto positivo – può essere ancora più competitivo. Avere un campus con spazi in cui gli studenti possano stare insieme è un modo di vivere l’università che aiuta a formare cittadini consapevoli, non soltanto bravi professionisti. È anche un modo anche per contribuire alla crescita del territorio, perché attraendo più studenti aumenteranno le risorse spese nella zona.»
«La realizzazione del Campus è un segnale importante della collaborazione tra Comune, Regione ed ERSU per una risposta concreta alle esigenze degli studenti universitari fuori sede, che costituiscono un valore fondamentale per la città – ha spiegato il sindaco Massimo Zedda -. Una risposta che non riguarda solo la richiesta di posti letto, ma anche quella di spazi per lo studio e la socialità, inserita in centro città e in un contesto ottimale dal punto di vista dei trasporti verso il resto dell’Isola e per i collegamenti con l’aeroporto.» 
Dando seguito a una procedura di gara indetta ai primi gennaio 2012 dall’ERSU e finalmente sbloccata, l’attuale piano di trasformazione, del valore di 35 milioni di euro, riguarda il nuovo fabbricato in cui sorgeranno gli alloggi delle studenti e alcune aree comuni, parcheggi e opere accessorie. Si tratta del primo di 4 lotti funzionali. Per la fine dell’estate si prevede l’inizio della costruzione di un edifico su otto piani e una terrazza panoramica, per una superficie di oltre 10 mila metri quadrati. Di questi, 4.200 mq saranno adibiti alla servizi per la residenza, 1.509 mq a servizi culturali e didattici, 1.189 mq a servizi ricreativi. Il resto riguarderà servizi di supporto, gestionale e amministrativi, connettivi e vani tecnici.
Saranno realizzati 240 posti letto, 98 in alloggi singoli e 142 doppi (71×2), di cui 20 per utenza diversamente abile. Ogni alloggio è studiato per aver spazi di permanenza legati al relax e al riposo, allo studio e alla preparazione di pasti. All’interno del fabbricato, le aree studio e lavoro sono concepite in due piani intermedi, piano primo e sesto, facilmente raggiungibili dalle aree residenziali contigue. Nel primo stralcio funzionale rientra inoltre lo spazio aperto della piazza e il parcheggio, interrato su due piani, con 383 posti auto.
Successivamente sono previsti un secondo corpo di residenza universitaria e il completamento delle finiture del parcheggio, la mensa e la palestra, il completamento del pergolato e l’arredo della piazza. Infine, la demolizione dell’edificio industriale ex SEM che si affaccia su Viale La Playa (il Silos nuovo) e la ricostruzione di auditorium, biblioteca e archivio, dell’info-point su viale La Playa e sistemazione dell’ingresso. Previsto il recupero del “Silos vecchio”, sottoposto a tutela in quanto primo esempio di costruzione, in Sardegna, del sistema Hennebique per il cemento armato.

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Sono in programma sabato 28 aprile i festeggiamenti di “Sa Die de Sa Sardigna”, istituita per ricordare la sommossa dei vespri sardi del 28 aprile 1794 che costrinse alla fuga da Cagliari il viceré Vincenzo Balbiano ed i funzionari del regno sabaudo, in seguito al rifiuto di soddisfare le richieste per riservare ai sardi le cariche pubbliche, un Consiglio di Stato a Cagliari, vicino alla sede del viceré e l’istituzione, nel capoluogo piemontese, di un ministero per gli Affari della Sardegna. Conclusa la rivolta, alcune richieste vennero accolte due anni dopo, nel 1796.

Il Comitato per “Sa Die de Sa Sardigna”, formato da Fondazione Sardinia, Istituto Gramsci della Sardegna, Società Umanitaria, Cineteca Sarda, Fondazione Giuseppe Siotto, Imprentas,Tramas de Amistade, AladinPensiero, Confederazione Sindacale Sarda, Fondazione Alziator, Unesco Club Cagliari, Riprendiamoci la Sardegna, Osservatorio sui Beni Comuni della Sardegna, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Assotziu Scida, Unione Autonoma Partigiani Sardi, Iscandula e singole personalità, ha diffuso stamane il calendario completo delle iniziative dell’edizione 2018.

Ore 9.30, nella Cattedrale, avrà inizio la celebrazione della Santa Messa, “Sa Missa Cantada”, officiata da mons. Angelo Becciu e da mons. Arrigo Miglio insieme ad altri vescovi e sacerdoti. È previsto l’utilizzo di testi liturgici in lingua sarda (tradotti da un team di esperti coordinato da don Antonio Pinna). Il rito verrà accompagnato dalle musiche composte dal maestro Vittorio Montis e cantate dal “Coro Santa Maria degli Angeli” di Quartu Sant’Elena.

Altri canti verranno proposti dal “Chorus Opera” insieme ad alcune voci del “Liceo Motzo” dirette dalla prof. Laura Porceddu. Canteranno la mezzo soprano Massimiliana Tocco e il baritono Gabriele Barria. All’organo il maestro Fabrizio Marchionni. Il rito religioso si concluderà col “Deus ti salvet Maria”, accompagnato anche dal gruppo “Cuncordia a launeddas”.

La celebrazione della Santa Messa verrà ripresa da “Rai 3” e trasmessa in diretta per tutta l’isola.

Ore 11.00 i partecipanti, al suono delle “launeddas” e guidati dai bambini con le bandiere sarde, si sposteranno nell’attiguo Palazzo Viceregio dove avranno inizio le celebrazioni civili. La cerimonia verrà introdotta col canto “Su patriota sardu a sos feudatarios” composto dal Mannu (comunemente conosciuto come “Procurade ’e moderare”), intonato dalle voci bianche del “Chorus Opera” e da alcuni allievi del “Liceo Motzo” accompagnati dal gruppo “Cuncordia a launeddas”.

Il canto verrà interrotto, dopo alcune strofe, per consentire al prof. Luciano Carta di illustrare le proprie considerazioni su “Sa Die” partendo dal significato dell’inno della Sarda Rivoluzione. Concluso l’intervento dello storico, una bambina rivolgerà un breve messaggio ai parlamentari eletti in Sardegna e consegnerà loro la bandiera sarda. Il coro conclude quindi il “Procurade ’e moderare”.

Ore 11.30, sempre nel Palazzo Viceregio, avrà inizio la parte istituzionale dell’incontro coordinata da Salvatore Cubeddu del Comitato per “Sa Die de sa Sardigna”. Sono previsti i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, dell’arcivescovo mons. Arrigo Miglio e del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. Quindi l’avv. Antonello Angioni svolgerà la relazione sul tema “Radici storiche e prospettive dell’autonomismo sardo”.

Ore 12.15/13.00 i lavori proseguiranno con diversi interventi. Sono previsti quelli di mons. Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato del Vaticano, dell’assessore regionale alla pubblica istruzione Giuseppe Dessena, del presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, di alcuni parlamentari, consiglieri regionali e rappresentanti delle forze politiche.

0re 13.00: chiusura dei lavori con brevi considerazioni conclusive ed il canto “Procurade ’e moderare” accompagnato dal suono delle launeddas.

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Domani, sabato 24 marzo, al Teatro Massimo di Cagliari, a partire dalle 10.00, si terrà un’iniziativa di Campo Progressista Sardegna sul tema: “Il nostro programma per la Sardegna“.

Dopo il saluto del presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru, interverranno Francesca Ghirra, Marzia Cilloccu, Arianna Carola e Margherita Zurru.

E’ previsto un faccia a faccia tra il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e Massimiliano Smeriglio, vicepresidente ed assessore della Formazione, ricerca, scuola, università, diritto allo studio e turismo della Regione Lazio.

Coordinerà i lavori Daniela Preziosi.

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scuola

La Sardegna cambia la Scuola: con 300 milioni di euro investiti nel programma straordinario Iscol@, è prima tra le regioni italiane sia per quantità di risorse impiegate nell’ultimo triennio sull’edilizia scolastica che per portata degli interventi.

Attraverso Iscol@, fiore all’occhiello della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, la Regione Sardegna interviene su più fronti, dalla manutenzione straordinaria degli edifici al rinnovo degli arredi, sino alla realizzazione, primi in Italia, delle Scuole del nuovo millennio, che sono 24 nel primo lancio ma il cui numero è destinato ad aumentare sensibilmente in tempi rapidi.

Ed è sugli arredi che fa il focus Iscol@ Design, la due giorni in programma a Cagliari, alla Fiera Internazionale della Sardegna, il 21 e 22 marzo prossimi, con incontri, mostre, laboratori e seminari ospitati in uno spazio espositivo di 5mila metri quadrati, in cui le parole d’ordine sono innovazione, tecnologia e materiali. Sulla funzione della qualità degli spazi nei processi educativi interverranno esperti, pedagogisti, psicologi, insegnanti e studenti.

 

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, insieme all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, aprirà la manifestazione il 21 marzo con inizio alle ore 10.00. Sono previsti inoltre gli interventi del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani e di Laura Brughitta della Consulta degli Studenti. Prenderà poi la parola Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

I successivi incontri, workshop e laboratori saranno arricchiti dai contributi di docenti, dirigenti scolastici, architetti, ingegneri, educatori, pedagogisti.

Nel corso dell’evento vengono analizzate esperienze virtuose che hanno prodotto in Italia ottimi risultati: dal Circolo Didattico di Città di Castello all’Istituto Comprensivo di Sestu alla scuola dell’Infanzia “Sandro Pertini” di Bisceglie alle progettazioni delle scuole di Zugliano, Melzo e Celano alla scuola Mazzacurati nel quartiere Corviale di Roma ai nidi e alle scuole dell’Infanzia di Reggio Emilia. Senza dimenticare i nuovi spazi dell’apprendimento felicemente realizzati in alcune scuole di Torino e il progetto “Scuola senza zaino”.

Il presidente Pigliaru chiuderà la manifestazione, il 22 marzo, nel corso dell’incontro in programma alle ore 18. Sempre il 22 marzo, nel corso di un momento di confronto e approfondimento la Regione, illustrerà il bando per gli arredi e le attrezzature destinato a 400 scuole dell’isola, che partirà ufficialmente in occasione di Iscol@ Design.

Il progetto Iscol@, nel quale si inserisce Iscol@ Design, nasce con l’obiettivo di realizzare i principi della moderna didattica: la scuola come spazio unico e integrato, nel quale i vari microambienti risultano flessibili, abitabili e in grado di accogliere in ogni momento gli studenti con adeguati livelli di funzionalità, comfort e benessere per dare corso a molteplici attività. Il cammino di riqualificazione degli edifici esistenti e di costruzione di nuove scuole deve dunque passare necessariamente attraverso l’utilizzo di arredi adattabili alla nuova organizzazione della didattica.

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Si terrà domenica 25 marzo, dalle ore 17.00, presso il Teatro Lirico di Cagliari, l’evento finale della quinta edizione del Contamination Lab UniCa. Al termine della serata seguirà una cena a buffet di networking presso il foyer del Teatro.

Dalle ore 21.00 sarà allestita un’area media partner in cui sarà possibile intervistare Istituzioni, giurati e vincitori.  

La prof.ssa Maria Chiara Di Guardo, prorettore al territorio e all’innovazione e Responsabile scientifico del Contamination Lab UniCa, le ha riservato un invito VIP che le consentirà di accedere all’area privata in platea, previa registrazione presso l’area accreditamento stampa, primo piano.

Gli interventi istituzionali di Maria Del Zompo, Raffaele Paci e Massimo Zedda e la premiazione dei vincitori sono previsti intorno alle ore 19.30.

Il Contamination Lab UniCa ha selezionato quest’anno i migliori 120 ragazzi tra studenti, dottorandi e neo-laureati provenienti da tutte le aree disciplinari dell’Ateneo cagliaritano. Durante la serata, i team ammessi alla finale avranno pochi minuti a disposizione per presentare la propria idea imprenditoriale e convincere la giuria ad assegnare loro importanti premi in denaro e servizi.

Attraverso la finale del percorso, ormai considerata un appuntamento annuale, Il Contamination Lab UniCa concretizza il modello inclusivo con il quale si propone di relazionarsi con il territorio, aprendo le porte dell’Università oltre i propri confini e coinvolgendo nel suo percorso di innovazione culturale e imprenditoriale tutta la cittadinanza, le imprese locali, le istituzioni e i rappresentanti del mondo delle startup a livello nazionale e internazionale in un’ottica di reale contaminazione. 

 

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Si è tenuta oggi al Lazzaretto di Cagliari la presentazione delle tre proposte per il nuovo stadio di Cagliari.

Gli studi di progettazione Tractebel Engie con Gau Arena, J+S con One Works e Sportium hanno illustrato al pubblico i propri lavori. Tre opere concepite da team che offrono le massime competenze ed esperienze in fatto di impiantistica, architettura, progettazione urbanistica; tre opere con forti riferimenti all’identità e caratterizzate da una profonda appartenenza territoriale.

Ha introdotto l’evento il presidente rossoblù Tommaso Giulini: «Inizia oggi per il Cagliari e per la città un percorso pazzesco che ci porterà verso la nostra creatura. I tre progetti sono l’uno molto diverso dall’altro e questo mi pare che sia la cosa più importante nella scelta che dovremo effettuare».

Subito dopo è intervenuto il vicepresidente della Regione Sardegna Raffaele Paci: «La Giunta regionale supporta pienamente questo percorso. Un anno fa abbiamo firmato un protocollo d’intesa con il Cagliari Calcio che prevede una partecipazione della Regione, attraverso la Sfirs con i fondi Jessica, qualora il Cagliari Calcio dovesse vincere l’appalto per realizzare l’opera che diventerà un vettore importante per tutta l’Isola. La costruzione del nuovo stadio di calcio è un investimento importante per Cagliari e per l’intera regione, non solo dal punto di vista sportivo ma anche turistico».

Ha preso quindi la parola il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: «Il nuovo stadio sarà la casa della nostra squadra, delle altre discipline sportive, della musica e del tempo libero. Sarà un’altra occasione di crescita, di lavoro, per il quartiere Sant’Elia e per la città. Un impianto inserito in un contesto di riqualificazione che è in corso e che andrà avanti con nuovi interventi. Un impianto per i tifosi, un luogo vivo tutti i giorni dell’anno, un oggetto architettonico di pregio per Cagliari e per la Sardegna».

Ospite speciale il vicepresidente dell’UEFA e DG della FIGC Michele Uva: «Vedo entusiasmo e passione nel vostro lavoro. Faccio i complimenti al Cagliari Calcio per la competenza e la credibilità del percorso intrapreso. La partecipazione e la sinergia con Regione e Comune sicuramente consentirà il raggiungimento del risultato migliore».

Il consigliere d’amministrazione del Cagliari Calcio Stefano Signorelli: «Siamo partiti da 25 progetti per arrivare a 3 che hanno fornito gli output più completi. Entro aprile faremo la scelta definitiva, ma il progetto è da ritenere un punto di partenza per la realizzazione definitiva ed esecutiva». Un’opera tanto rilevante come il nuovo stadio del Cagliari necessita del massimo coinvolgimento possibile, di trasparenza e condivisione. I lavori dei progettisti potranno essere visionati da tutti i tifosi a partire da domani 1° marzo e sino al 9, in un’esposizione pubblica all’interno dell’Area Hospitality della Sardegna Arena.