Gli impegni di Coppa spesso lasciano strascichi sulle squadre protagoniste, in particolare dopo le finali. E’ accaduto anche dopo la finale della Coppa Italia di Eccellenza, protagoniste Budoni (vincitrice ai calci di rigore) e Carbonia, tornate in campo a distanza di quattro giorni per recuperare gli impegni della quinta giornata di ritorno del campionato. Il Carbonia ha affrontato la Kosmoto Monastir di Antonio Madau, squadra impegnata nella lotta per la salvezza, al Comunale “Manuel Grassetti” di Siliqua, ed è finita 1 a 1, con il goal del vantaggio del Carbonia realizzato al 90′ da Ayrton Hundt, di testa, su azione da calcio d’angolo, ed il pareggio della squadra ospite al 92′ con il neo entrato Abdellah Chick; è andata peggio al Budoni che ha perso in casa 2 a 0 con il Calangianus, goal dell’attaccante Matias Barbuio al 6′ del secondo tempo e raddoppio del collega di reparto Mamadou Diaby 5′ più tardi. Per il Budoni sono i primi persi in casa, dopo ben 10 vittorie consecutive, nelle quali aveva subito solo 4 goal. Ora il Sassari Calcio Latte Dolce è solo in testa alla classifica con 55 punti, 3 in più del Budoni.
Il Carbonia a Siliqua, contro la Kosmoto Monastir, è sceso in campo senza Fabio Porru, squalificato, e Nicola Muscas, fermato a casa da un attacco influenzale. Diego Mingioni, inoltre, inizialmente ha tenuto in panchina il portiere Adam Idrissi, il capitano Nicola Serra e Mattia Pitzalis. Dentro da fuoriquota, due 2005, il portiere James Cohen Kirby e l’esterno difensivo Alessio Orrù.
L’avvio di gara del Carbonia è stato promettente, la squadra ha giocato per una buona mezz’ora il solito calcio manovrato avvolgente che ha prodotto diverse palle goal, quasi tutte sciupate sia dagli attaccanti sia dai centrocampisti.
La Kosmoto è apparsa impotente. Il Carbonia il goal lo ha realizzato, un grandissimo goal, con Andrea Mastino, che dal limite destro dell’area di rigore ha dipinto una traiettoria straordinaria con il pallone che è andato ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali, superando l’incolpevole portiere Enrico Galasso, vanamente proteso in tutto. Grande festa intorno all’autore del goal, con entusiasmo spento dall’intervento del direttore di gara che, con decisione quantomeno discutibile, ha annullato il goal per presunta posizione irregolare di un calciatore del Carbonia, che si sarebbe trovato sulla traiettoria del pallone, quindi ostacolo per la visuale del portiere. Decisione discutibile, ripeto, perché il tiro era diretto ed il portiere non ha avuto alcuna esitazione a lanciarsi in tuffo per evitare di essere superato dal pallone, al punto che lo stesso allenatore della Kosmoto a fine partita ha riconosciuto che, probabilmente, neanche se ci fosse stata la VAR sarebbe arrivata a decretare l’annullamento del goal di Fabio Mastino.
La Kosmoto è uscita dal suo guscio nel finale del tempo, creando due occasioni per andare in goal, in una delle quali il portiere del Carbonia ha compiuto un’autentica prodezza per tenere il risultato sullo 0 a 0.
Nel secondo tempo, il Carbonia è stato meno preciso nel fraseggio, ha creato ugualmente diverse palle goal, sulle quali è stato il portiere Enrico Galasso ad opporsi, con alcuni interventi spettacolari.
Il tutto, fino al 90′, quando ha dovuto arrendersi al colpo di testa di Ayrton Hundt, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. 1 a 0, proprio quando è stato chiamato il recupero di 4′.
Al 2′ di recupero, la Kosmoto ha approfittato di una “dormita” della difesa del Carbonia e ha trovato la via del goal con l’attaccante francese Abdellah Chick, classe 2002, mandato in campo pochi minuti prima da Antonio Madau, sullo 0 a 0, per cercare di sorprendere la difesa del Carbonia, quando il risultato era ancora sullo 0 a 0.
Alla fine, il risultato ha accontentato tutti, anche se al Carbonia resta il rammarico per l’enorme mole di gioco prodotta, che non è stata capitalizzata come avrebbe meritato, a conferma dell’unico vero limite del Carbonia di Diego Mingioni, costituito dalla scarsa produttività in zona goal,
Il Carbonia sale a quota 35 punti, dove si è affiancato alla Ferrini, al settimo posto; la Kosmoto Monastir è salita a quota 18 punti, sempre al 17° posto, a soli due punti dalla zona play-out ma a ben sette dalla salvezza diretta, ovvero quota 25 punti, occupata da Sant’Elena Quartu e Tharros.
Carbonia: Kirby, Mastino Fabio (80′ Cocco), Orrù (78′ Serra), Mastino Andrea, Hundt, Monteiro, Prieto (78′ Sartini), Agostinelli, Porcheddu, Dore (75′ Pitzalis), Isaia. A disposizione: Idrissi, Fidanza, De Luna, Fontana, Mancini. All. Diego Mingioni.
Kosmoto Monastir: Galasso, Aramu, Cossu, Rinino, Berghmans Garcia, Curreli, Sanna, Pulcrano, Floris, Melis, Cannizzaro. A disposizione: Atzori, Selva, Biondi, Secci, Pilloni, Basciu, Deias, Lorenzoni, Chick. All. Antonio Madau.
Arbitro: Marco Spiga di Teulada.
Assistenti di linea: Andrea Porcu di Oristano e Stefano Siddi di Cagliari.
Reti: 90′ Hundt, 92′ Chick.
Allegate le interviste ai due allenatori, Diego Mingioni ed Antonio Madau, ed al centrale difensivo del Carbonia Ayrton Hundt, autore del temporaneo vantaggio al 90′.