22 November, 2024
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Ai blocchi di partenza Il Grande Teatro dei Piccoli, la stagione di teatro per famiglie targataIs Mascareddas che per la sua quindicesima edizione si sdoppia tra Monserrato al MoMoTI e il capoluogo Cagliari al Teatro Massimo. Il via al cartellone – sabato 14 e domenica 15 ottobre – è nella casa base di Is Mascareddas a Monserrato, nel teatro in via 31 marzo 1943. Qui, alle 17.00, è di scena lo stabile d’innovazione per l’infanzia La Botte e il Cilindro nello spettacolo “Il lupo e l’agnello”, adattamento firmato da Francesco Enna delle più celebri favole del greco Esopo e del latino Fedro. Nella piéce della compagnia sassarese diretta da Pier Paolo Conconi, Stefano Chessa, Luisella Conti e Nadia Imperio si divertono a raccontare le fiabe utilizzando diversi linguaggi: narrazione, pupazzi, coreografie ed ombre.

Il doppio appuntamento (seguito da una recita per le scuole lunedì 16 ottobre) inaugura un ricco programma di spettacoli fino al 24 dicembre con altre sette tra le migliori compagnie nazionali di teatro ragazzi: da Ravenna il narratore e animatore Vladimiro Strinati e la formazione Drammatico Vegetale, una realtà consolidata come quella dello, da Gorizia il CTA, Centro Teatro Animazione e Figure, da Empoli Giallo Mare Minimal Teatro, da Modena I Burattini della Commedia. Completano il parterre di formazioni in campo per la stagione i padroni di casa e per la danza un’altra storica compagnia isolana come l’ASMED.

La formula del calendario è quella consueta: otto fine settimana con recite tutte il sabato e la domenica alle 17.00 per le famiglie e il lunedì alle 11.00 per le scuole.

Il 21 e 22 ottobre per le famiglie e il 23 ottobre per le scuole la stagione fa esordio a Cagliari nella sala M2 del Teatro Massimo (in viale Trento) con “Cip Cip Bau Bau”, del CTA di Gorizia. Un appuntamento, questo, inserito nel programma della rete dei festival d’autunno a Cagliari 10Nodi. La nuova produzione della centro teatrale friulano racconta ai più piccoli una lingua particolare ed affascinante, quella che intorno a loro parlano tanti piccoli amici a quattro zampe, o che svolazzano con becco e piume. 

Il 4 e 5 novembre per le famiglie (e il 6 per le scuole) si ritorna al MoMoTI per l’arrivo di maestro burattinaio: il modenese Moreno Pigoni de I Burattini della Commedia con lo spettacolo di teste di legno “Il Dottore Innamorato”. Nella commedia brillante della tradizione emiliana il protagonista è il dottor Balanzone desideroso di prendere moglie. La prescelta è la figlia di Sandrone, la bella Lisetta.

L’11 e 12 novembre per le famiglie e il 13 novembre per le scuole un altro appuntamento al Teatro Massimo, inserito nel programma di 10Nodi: “Accadueo”, della compagnia di Empoli Giallomare Minimal Teatro, spettacolo con otto piccole storie originali sull’acqua. In scena oltre l’attrice Vania Pucci, l’artista multimediale Giulia Rubenni, creatrice dal vivo di forme, veri e propri quadri, che tramite la videoproiezione diventano la scenografia dove l’attrice si muove e racconta. 

Il 25 e 26 novembre e il 27 novembre al Teatro Massimo va in scena “Il Vento e la Fanciulla”, produzione di teatro danza proposta da ASMED, una fiaba che prende spunto da antiche leggende Mongole diretta da Senio Giovanni Barbaro Dattena, con coreografia di Cristina Locci e musica di Michele Uccheddu. Sul palcoscenico con il regista e la coreografa Matteo Corso, Luana Maoddi, Sara Manca. I costumi sono di Stefania Dessì con le allieve dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini (Cagliari) e con la collaborazione di Uwe Endler.

Il mese di dicembre si apre al MoMoTI con l’attore e burattinaio di Ravenna Vladimiro Strinati e lo spettacolo “Nicola e il mare”.  Scritto da Strinati con Danilo Conti, che ne firma la regia, e Antonella Piroli, la pièce attinge dalla suggestione e dalla riscrittura di fiabe come ColaPesce, Il Sale. Il tema è quello del rapporto con la natura, con la genesi dell’esistenza, con le fiabe e i miti popola1ri che ci propongono uomini che conoscono il valore degli elementi.

Con “Uno, due, tre…”, dei ravennati Drammatico Vegetale si conclude la stagione al Teatro Massimo il 16 e 17 dicembre per le famiglie e il 18 dicembre per le scuole: una semplice storia di colori che pare ricavata da un quadro di Piet Mondrian, per attori e animazioni con oggetti e immagini. Un affresco a tre dimensioni raccontato da due attori di poche, anzi pochissime parole,  ideato da Pietro Fenati, in scena con Elvira Mascanzoni.

Ultimo appuntamento al MoMoTI il 23 e 24 dicembre per le famiglie (e venerdì 22 dicembre per le scuole) con “Giacomina e il popolo di legno”, omaggio de Is Mascareddas a due personalità fondamentali nella cultura del Novecento in Sardegna: Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi. Sessanta pupazzi e marchingegni sono animati da Tonino Murru, Donatella Pau e Cristina Papanikas. La regia è di Karin Koller, le musiche originali del sassofonista e compositore nuorese Gavino Murgia. Il disegno luci è ideato da Loïc François Hamelin.

 

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Edizione speciale la numero quindici del Grande Teatro dei Piccoli. Dal 14 ottobre al 24 dicembre la stagione di teatro per famiglie targata Is Mascareddas fa ritorno con una doppia programmazione tra Monserrato, al MoMoTI e il capoluogo Cagliari, al Teatro Massimo. Otto gli spettacoli portati in scena da una selezione tra le migliori compagnie di teatro ragazzi italiane: da Ravenna il narratore e animatore Vladimiro Strinati e la formazione Drammatico Vegetale, una realtà consolidata come quella dello stabile d’innovazione per l’infanzia di Sassari La Botte e il Cilindro, da Gorizia il CTA, Centro Teatro Animazione e Figure, da Empoli Giallo Mare Minimal Teatro, da Modena I Burattini della Commedia. Completano il parterre di formazioni in campo per la stagione i padroni di casa e per la danza un’altra storica compagnia isolana come l’ASMED.

La formula del calendario è quella consueta: otto fine settimana con recite tutte il sabato e la domenica alle 17.00 per le famiglie e il lunedì alle 11.00 per le scuole.

Il via alla stagione – sabato 14 e domenica 15 ottobre per le famiglie (e lunedì 16 ottobre per le scuole) – è a Monserrato al MoMoTI, il teatro di Is Mascareddas in via 31 marzo 1943, con lo spettacolo de La Botte e il Cilindro “Il lupo e l’agnello”, adattamento firmato da Francesco Enna delle più celebri favole del greco Esopo e del latino Fedro. Nella piéce diretta da Pier Paolo Conconi, Stefano Chessa, Luisella Conti e Nadia Imperio si divertono a raccontare le fiabe utilizzando diversi linguaggi: narrazione, pupazzi, coreografie ed ombre.

Il 21 e 22 ottobre per le famiglie e il 23 ottobre per le scuole l’esordio della stagione a Cagliari nella sala M2 del Teatro Massimo (in viale Trento) con “Cip Cip Bau Bau”, del CTA di Gorizia. Un appuntamento, questo, inserito nel programma della rete dei festival d’autunno a Cagliari 10Nodi. La nuova produzione della centro teatrale friulano racconta ai più piccoli una lingua particolare e affascinante, quella che intorno a loro parlano tanti piccoli amici a quattro zampe, o che svolazzano con becco e piume.  

Il 4 e 5 novembre per le famiglie (e il 6 per le scuole) si ritorna al MoMoTI per l’arrivo di maestro burattinaio: il modenese Moreno Pigoni de I Burattini della Commedia con lo spettacolo di teste di legno “Il Dottore Innamorato”. Nella commedia brillante della tradizione emiliana il protagonista è il dottor Balanzone desideroso di prendere moglie. La prescelta è la figlia di Sandrone, la bella Lisetta.

L’11 e 12 novembre per le famiglie e il 13 novembre per le scuole un altro appuntamento al Teatro Massimo, inserito nel programma di 10Nodi: “Accadueo”, della compagnia di Empoli Giallomare Minimal Teatro, spettacolo con otto piccole storie originali sull’acqua. In scena oltre l’attrice Vania Pucci, l’artista multimediale Giulia Rubenni, creatrice dal vivo di forme, veri e propri quadri, che tramite la videoproiezione diventano la scenografia dove l’attrice si muove e racconta.

Il 25 e 26 novembre e il 27 novembre al Teatro Massimo va in scena “Il Vento e la Fanciulla”, produzione di teatro danza proposta da ASMED, una fiaba che prende spunto da antiche leggende Mongole diretta da Senio Giovanni Barbaro Dattena, con coreografia di Cristina Locci e musica di Michele Uccheddu. Sul palcoscenico con il regista e la coreografa Matteo Corso, Luana Maoddi, Sara Manca. I costumi sono di Stefania Dessì con le allieve dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini (Cagliari) e con la collaborazione di Uwe Endler.

Il mese di dicembre si apre al MoMoTI con l’attore e burattinaio di Ravenna Vladimiro Strinati e lo spettacolo “Nicola e il mare”. Scritto da Strinati con Danilo Conti, che ne firma la regia, ed Antonella Piroli, la pièce attinge dalla suggestione e dalla riscrittura di fiabe come ColaPesce, Il Sale. Il tema è quello del rapporto con la natura, con la genesi dell’esistenza, con le fiabe e i miti popolari che ci propongono uomini che conoscono il valore degli elementi.

Con “Uno, due, tre…”, dei ravennati Drammatico Vegetale si conclude la stagione al Teatro Massimo il 16 e 17 dicembre per le famiglie e il 18 dicembre per le scuole: una semplice storia di colori che pare ricavata da un quadro di Piet Mondrian, per attori e animazioni con oggetti e immagini. Un affresco a tre dimensioni raccontato da due attori di poche, anzi pochissime parole, ideato da Pietro Fenati, in scena con Elvira Mascanzoni. 

Ultimo appuntamento al MoMoTI il 23 e 24 dicembre per le famiglie (e venerdì 22 dicembre per le scuole) con “Giacomina e il popolo di legno”, omaggio de Is Mascareddas a due personalità fondamentali nella cultura del Novecento in Sardegna: Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi. Sessanta pupazzi e marchingegni sono animati da Tonino Murru, Donatella Pau e Cristina Papanikas. La regia è di Karin Koller, le musiche originali del sassofonista e compositore nuorese Gavino Murgia. Il disegno luci è ideato da Loïc François Hamelin.

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Domani, sabato 13, e domenica 14 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – Asmed-Balletto di Sardegna, nell’ambito della rassegna “1 €uro festival”, presenta “MY ITALY”.

Fascino, storia, sensazioni magiche. Lo spettacolo offre uno scenario in cui si fondono teatro e danza. Di fatto, un omaggio al grande passato dell’Italia, intesa quale culla dell’arte e della cultura. In sostanza, un percorso intrigante quello firmato con “My Italy” dalla compagnia Asmed-Balletto di Sardegna. Lo spettatore può immergersi in una suggestione onirica, quasi Felliniana, fatta di sonorità, immagini, coreografie, canto e situazioni di un’Italia che non c’è più, ma che fa parte della nostra cultura e della nostra storia. La Compagnia Asmed-Balletto di Sardegna, fondata da Paola Leoni nel 1982 è diretta da Massimiliano Leoni. Prima compagnia di danza della Sardegna riconosciuta ufficialmente dalle istituzioni. Le produzioni creano un repertorio originale puntando sempre sulla qualità e sulla diversificazione delle proposte, avvalendosi di coreografi e danzatori illustri della scena italiana e internazionale.

Il cast. “MY ITALY: ideazione e regia di  Ivano Cugia. Con Ivano Cugia, Andrea Gandini, Adriana Monteverde e Michele Brandinu (pianista). Musica di autori vari. Coreografie di Cristina Locci. Danzatori Matteo Corso e Federica Innocente. Costumi di Stefania Dessì, Anna Pinna e Lilli Usai. Organizzazione di Karim Galici. Direzione artistica di Massimiliano Leoni.

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IMG_2718 Elena Ledda 4 copia

Giovedì 11 agosto, alle ore 21,30, andrà in scena a Villamassargia, nella bella cornice di Casa Fenu, lo spettacolo di danza “TRAS-U-MARE” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas (mandola, liuto cantabile) eseguite dal vivo con Marcello Peghin (chitarra) e Silvano Lobina (basso) e la partecipazione come Special Guest di Elena Ledda. Le danze di Matteo Corso, Francesca La Cava, Cristina Locci, Manolo Perazzi, Angela Valeria Russo faranno immergere il pubblico nella vita pastorale, rievocando le nostre radici e il nostro legame con l’ambiente, con i cicli della vita e della natura, con la tradizione e il folclore: tra passato e presente, tra città e campagna, tra uomo e ambiente. La transumanza è un viaggio che determina nell’uomo un cambiamento, un rito di passaggio, un’esperienza vissuta che conduce al raggiungimento di una nuova identità. La transumanza è un viaggio in solitudine che include tre momenti importanti nella formazione dell’individuo: la partenza e la separazione, la transizione e l’arrivo e l’incorporazione. “TRANS-U-MARE” è suddiviso in tre quadri che rappresentando i diversi momenti del viaggio “della transumanza”, immergono lo spettatore in un ambientazione cinematografica e neorealistica. All’interno dei quadri, lo spettacolo alterna diverse vicende parallele ispirate alla vita pastorale, mettendo in continua relazione le immagini del passato con quelle del presente, attingendo dall’ambientazione sociale non solo quotidiana ma anche etica e interiore e facendo evolvere le situazioni e gli umori dei protagonisti momento per momento. Ciascun interprete, come affermava il filosofo francese Deleuze, più che reagire “registra”, più che essere impegnato in un’azione, «è consegnato a una visione che insegue o dalla quale è inseguito».

Il segno coreografico sarà caratterizzato da una gestualità ampia ed espressiva contaminata dal teatro, dal quale sottrae gesto e parola, e dalle tradizioni e dal folclore, alle quali si ispira nelle superstizioni e nei proverbi oltreché nei segni e nel ritmo, rielaborando le danze della tradizione popolare come i balli sardi, il saltarello abruzzese, la pizzica salentina e tutte quelle utili alla drammaturgia della creazione. Lo spettacolo verrà replicato venerdì 12 agosto, alle ore 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza Nuraghe.

Teatro giovane, nuove matrici espressive, vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni: questo il cuore pulsante di 1 €uro Festival che anche quest’anno, a partire dal 14 maggio, si svolgerà nella preziosa cornice del Teatro delle Saline di Cagliari.

Un evento importante e ricorrente organizzato dall’Akròama a favore della promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo, del teatro nazionale e con incursioni spesso nel teatro internazionale.

Il Festival, ormai giunto alla settima edizione, rappresenta un imperdibile appuntamento che svela con passione e vigore uno spaccato culturale di straordinaria vivacità creativa, dove si fondono le migliori capacità espressive teatrali, declinate secondo un poliedrico paradigma che comprende sperimentazione e linguaggi multimediali nel teatro, nella danza e nella musica.

L’appuntamento, vivacizzato da un’eccezionale pluralità di proposte, si pone al pubblico attraverso una formula rivoluzionaria riguardo l’esiguo costo dell’abbonamento: un modo per far entrare il teatro nella quotidianità delle persone, favorendo la familiarità con l’universo dello spettacolo.

1 €uro Festival prende il via il 14 maggio con Storiafinta, prodotto da Akroama, scritto e diretto da Lelio Lecis, una storiavera d’amore tra un agente di commercio spregiudicato e “peccatore” ed una giovanissima “suora” appartenente alla setta religiosa “Bambini di Dio”.

Si prosegue il 17 maggio con un’altra produzione Akroama, La creatura di Lelio Lecis, liberamente tratto da uno scritto del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen. Uno spettacolo in cui si indaga sul rapporto tra l’artista e l’opera della sua creazione.

La protagonista Irene (Lea Karen Gramsdorf) finirà per esser travolta da una follia, che dopo una serie di avventure pericolose, la porterà alla morte in compagnia di Rubeck (Simeone Latini) di cui fu la musa ispiratrice.

Il 19 maggio sarà poi la volta della compagnia Teatri tra i binari, un giovanissimo gruppo toscano che mette in scena Ade – La vana fuga con la regia di Chiara Caruso e Francesco Mugnari, dove gabbie, principesse e principi azzurri sono i protagonisti di una storia tutta da scoprire.

Teatri tra i binari ha vinto nel 2014 il primo premio nel prestigioso “PerformArt”, concorso internazionale di arti performative organizzato da Actores Alidos.

Il festival prosegue il 21 maggio con una produzione di teatro/danza della compagnia Asmed , Come lame di luce con la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena e la coreografia di Matteo Corso. Lo spettacolo trae spunto da “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” opera di Monteverdi su versi della “Gerusalemme Liberata” del Tasso.

Il 24 maggio sarà di scena la compagnia Ilos con lo spettacolo Cherridoras, testo e regia di Elena Musio. Uno spettacolo ispirato a storie di miniera, fortemente dentro le problematiche attuali della nostra isola.

Si prosegue il 26 maggio con I primi cento anni di Edith Piaf del Teatro Potlach, una delle più importanti realtà italiane e europee del teatro urbano. Lo spettacolo diretto da Pino di Buduo è ispirato alla figura di Edith Piaf ed è interpretato da quella straordinaria attrice e cantante che è Nathalie Mentha.

Giovedì 28 maggio sarà la volta della Compagnia Teatro Sassari che il nostro pubblico conosce benissimo e che rappresenta un modo originale di raccontare la Sardegna attraverso opere di autori nazionali, spesso napoletani, tradotti e adattati alla civiltà sarda. Questa è la volta di La gana de lu cuzineri di Armando Curcio per la regia del napoletano Alfredo Ruscitto.

Domenica 31 maggio andrà in scena lo spettacolo Metamorphosis interpretato da oltre venti allievi/attori della Scuola d’Arte Drammatica diretti da Elisabetta Podda. Una proposizione contemporanea di Metamorphosis di Ovidio di grande comunicatività per il pubblico di tutte le età.

Si prosegue il 2 giugno con la compagnia di danza Estemporada di Sassari, una delle compagnie di danza tra le più importanti in Sardegna riconosciuta e finanziata anche dallo stato italiano, con lo spettacolo Studio per anestesia dei sentimenti con la coreografia di Livia Lepri.

La stagione si chiude il 7 giugno col gruppo musicale Tama Trio diretto da Mauro Palmas, uno dei compositori etno-contemporanei più importanti della Sardegna. Tre musicisti di grande spessore (Mauro Palmas, Nando Citarella, Pietro Cernuto) per un debutto nazionale dello spettacolo e presentazione del relativo CD Voglio un chilo di pane.

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