21 November, 2024
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Si amplia la flotta “Green” del Centro di recapito di Poste Italiane a Iglesias. Recentemente, infatti, sono stati adottati dalla sede di Corso Colombo ulteriori 3 veicoli elettrici, che si vanno ad aggiungere agli altri 194 mezzi “ecologici” della Sardegna Meridionale, tra auto elettriche e ibride, tricicli elettrici e termici a basse emissioni, quadricicli elettrici, per la consegna dei pacchi e della corrispondenza.

Grazie a questi nuovi mezzi, dunque, a Iglesias la posta viaggia in modo sempre più sostenibile durante tutto il processo di recapito. I nuovi veicoli della flotta di Poste Italiane sono stati modificati e resi funzionali alle esigenze del servizio postale; ad esempio, in alcune macchine, il sedile passeggero è dotato di un particolare allestimento per l’alloggiamento delle cassette o di particolari scaffalature per il trasporto dei pacchi. Altri ancora hanno accessori ad hoc per la mission di Poste Italiane, come il sistema Keyless Entry&Start per il riconoscimento a distanza del conducente. Grazie a questa tecnologia, le portiere e il portellone si sbloccano automaticamente, facilitando il lavoro degli operatori.

Il rinnovo della flotta aziendale in ottica sostenibile è parte del nuovo piano industriale 2024-2028: “The Connecting Platform” che mira alla trasformazione della logistica e all’ evoluzione di un modello commerciale al servizio della clientela, con l’obiettivo di guardare ad un nuovo segmento costituito da piccole e medie imprese contribuendo allo sviluppo logistico end-to-end di una rete postale e un network sempre più guidato dalla gestione dei pacchi.

Un ulteriore passo avanti per il gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante verso il raggiungimento dell’obiettivo della carbon neutrality 2050.

Continua anche nel Sulcis Iglesiente l’iniziativa di Poste Italiane “Etichetta la cassetta”. Il progetto che nasce con l’obiettivo di correggere un fenomeno, quello delle cassette postali prive di nominativi, assai diffuso su tutto il territorio e che in molti casi rende complicato lo svolgimento del servizio di recapito della corrispondenza a causa della oggettiva difficoltà nella individuazione dei destinatari da parte dei portalettere.
Complessivamente, in tutto il territorio, sono oltre 300 le comunicazioni che i portalettere stanno recapitando alle famiglie residenti nei comuni del Sulcis Iglesiente che presentano le maggiori difficoltà e che richiedono un intervento di collaborazione da parte dei cittadini.
Gli interventi richiesti sono semplici: si tratta di regolarizzare le “cassette anonime” e i citofoni privi di indicazioni utilizzando le etichette adesive complete con nome e cognome di tutti i residenti. Le etichette da impiegare, a strappo e adesive, sono incluse gratuitamente nella lettera di avviso dove i cittadini sono invitati anche a comunicare, laddove se ne ravvisi la necessità, l’indirizzo aggiornato a tutti i propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze.
Le lettere di sensibilizzazione sono inviate sul territorio da tutti i Centri di distribuzione del territorio ovvero quelli di Carbonia e Iglesias.
Particolarmente interessati da questo intervento sono i Comuni con meno di 5mila abitanti, un segmento significativo di popolazione a cui Poste Italiane sta dedicando da tempo una particolare attenzione, per accompagnarne la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile, come sempre evidenziato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante.
Quella delle cassette postali prive di nominativi è soltanto una delle cause di difficoltà esterne cui i portalettere si trovano quotidianamente a gestire. Frequenti sono anche le situazioni di incongruenza tra gli indirizzi riportati sulle spedizioni e gli effettivi domicili dei destinatari, una toponomastica non corretta o non coerente, cassette postali completamente assenti.

Novità “green” per gli uffici postali di Gonnesa San Giovanni Suergiu. Nei giorni scorsi le sedi dei due Comuni del Sulcis Iglesiente sono state interessate da lavori di manutenzione straordinaria inseriti nell’ambito del progetto “Led”, che prevede il completo rinnovo dell’impianto di illuminazione, attraverso la sostituzione delle attuali lampade a fluorescenza con nuove luci led a basso impatto energetico, in grado di per consentire l’abbattimento (circa il 50%) dei consumi di energia elettrica e il risparmio dei costi di manutenzione legati alla maggior durata in ore dei corpi illuminanti.

Il progetto rappresenta da alcuni anni, per la parte meridionale della Sardegna, uno degli interventi principali per contenere i costi energetici e ha coinvolto finora 33 tra uffici postali, sedi direzionali e centri di recapito, con un risparmio annuo di oltre 281mila kwh e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 242 tonnellate. Nel corso del 2023 si prevedono interventi in ulteriori 6 sedi del territorio, con un recupero annuo atteso di 28 kwh e una ulteriore diminuzione delle emissioni di anidride carbonica stimabile in 24 tonnellate. Anche l’iniziativa intrapresa a Gonnesa e San Giovanni Suergiu contribuirà al raggiungimento da parte di Poste Italiane, entro il 2030, dell’obiettivo di ‘zero emissioni nette di anidride carbonica’ come previsto dal piano strategico “2024 Sustain & Innovate”, che mette al centro della strategia, oltre all’innovazione, la sostenibilità, declinata in otto pilastri tra cui la decarbonizzazione degli immobili e della logistica.

«A conferma della rilevanza dei temi ambientali per la nostra strategia, Poste italiane diventerà un’azienda a zero emissioni nette entro il 2030 aveva ricordato  l’amministratore delegato Matteo Del Fante in occasione della presentazione del piano strategico “24 S.I.” l’impegno che abbiamo assunto per la sostenibilità e l’innovazione è un supporto importante per raggiungere gli obiettivi del Paese e dell’Europa per una ripresa economica sostenibile, in linea con quanto programmato nel Recovery plan.»

Poste italiane viaggia sempre più “green” nel Sulcis: sono infatti operativi, da alcune settimane, 6 nuovi mezzi elettrici presso il Centro di Distribuzione di piazza Rinascita e presso il presidio di distribuzione di Sant’Antioco, per il recapito di corrispondenza e pacchi. Si tratta dei primi veicoli di questa tipologia a disposizione dei portalettere applicati nelle due sedi.

Presso il centro di Carbonia ed il presidio di Sant’Antioco sono state inoltre installate 6 colonnine elettriche con una potenza di 7,4 kw, per la ricarica delle auto.

I veicoli prima di entrare a far parte della flotta di Poste Italiane sono stati modificati e resi funzionali alle esigenze del servizio postale; ad esempio, in alcune macchine, il sedile passeggero è dotato di un particolare allestimento per l’alloggiamento delle cassette o di particolari scaffalature per il trasporto dei pacchi. Altri ancora hanno accessori ad hoc per la mission dell’Azienda, come il sistema Keyless Entry&Start per il riconoscimento a distanza del conducente. Grazie a questa tecnologia, le portiere e il portellone si sbloccano automaticamente, facilitando il lavoro degli operatori.

Con questa nuova fornitura la flotta aziendale di Poste Italiane nella Sardegna Meridionale raggiunge i 225 mezzi “green”, che ogni giorno vengono usati dai portalettere per svolgere la loro attività. I nuovi veicoli elettrici si sommano agli altri mezzi green già operativi: 108 tra auto, furgoni e quadricicli completamente elettrici, 61 auto ibride plug-in e 52 tricicli a benzina a basse emissioni.

Il rinnovo della flotta aziendale in ottica sostenibile è uno degli obiettivi del piano industriale ’24 SI’ dell’Azienda guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante, e proseguirà per tutto il 2023. Al momento sono 13mila i veicoli green che Poste ha messo su strada, per arrivare nel 2024 ad un totale di 17.000.

Con i nuovi mezzi elettrici, dunque, la mobilità dell’Azienda è sempre più sostenibile, in linea con il piano in materia di sostenibilità ambientale e sociale del Gruppo.

Ieri la durissima critica del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, che in una nota, ha sollevato fortissimi dubbi sulla validità del progetto “Polis” presentato a Roma da Poste Italiane, sottolineando, tra l’altro: «Il grande “entusiasmo” che ruota attorno al progetto “Polis” promosso da Poste Italiane, quindi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e, perciò, finanziato con i soldi dei contribuenti, mi sembra oltremodo fuori luogo. Per due ordini di ragioni: la prima è che si vuole far passare come innovativa la ristrutturazione dei locali nei quali hanno sede gli uffici postali; la seconda è che l’osannato arrivo del digitale, in luogo degli sportelli fisici, non farà altro che ridurre personale e servizi, allontanando i cittadini».

Oggi la replica di Poste Italiane, che riportiamo integralmente.

Nella giornata di lunedì 31 gennaio, alla presenza di oltre 5.000 sindaci provenienti da tutta Italia e delle più alte cariche istituzionali, Poste Italiane ha presentato Polis, un progetto che conferma l’attenzione ai piccoli comuni ribadendo al contempo la propria presenza capillare e il proprio ruolo sociale sull’intero territorio italiano, compresa la Sardegna.
I numeri di Poste sull’isola sono, infatti, esemplificativi: 441 uffici postali, 64 centri e presidi di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi, 263 ATM Postamat e 445 Punto Poste.
Polis è un progetto ambizioso che interesserà i comuni al di sotto dei 15mila abitanti e che, tra le molteplici novità che l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante ha ben delineato a Roma durante l’evento di presentazione, intende continuare a essere punto di riferimento per la collettività e offrire ai cittadini un canale di accesso ulteriore ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Con Polis, Poste Italiane prosegue il suo impegno già iniziato con da alcuni anni con il progetto dedicato ai “Piccoli Comuni” al di sotto dei 5mila abitanti che in Sardegna ha visto realizzarsi oltre 900 interventi, tra installazioni e sostituzioni di ATM Postamat, di impianti di video sorveglianza, di impianti e reti wi-fi, restyling di cassette “rosse” di impostazione, abbattimento delle barriere architettoniche, iniziative filateliche e pos concessi in comodato d’uso gratuito alle amministrazioni comunali.
Oltre a dimostrare con i risultati quanto era stato pianificato e comunicato relativamente all’iniziativa “Piccoli Comuni”, Poste Italiane, spesso in controtendenza con i propri competitor e con numerose altre realtà di servizi, ha confermato la presenza capillare sul territorio, ampliando l’offerta in molti settori di attività.
Un’offerta che continua a essere inclusiva poiché garantisce ai cittadini la possibilità di fruire dei servizi sia attraverso i tradizionali presidi “fisici” sia offrendo le molteplici opportunità dei canali digitali.
Per quanto attiene agli orari di apertura della sede di Sant’Antioco, Poste Italiane evidenzia che, a seguito della fine dell’emergenza sanitaria, grazie anche all’impegno di tutto il personale, in Sardegna sono oramai da tempo operativi tutti i 441 uffici postali presenti sul territorio e, con particolare riferimento alla Sardegna Meridionale in cui tutte le 150 sedi sono attualmente operative, l’azienda sta valutando il ripristino orario anche delle situazioni di soli 6 uffici postali che a oggi sono disponibili, seppure con alcune variazioni orarie o rimodulazioni attivate durante il periodo pandemico.
In conclusione, Poste Italiane evidenzia come, anche i numeri, riflettano il suo ruolo di realtà economica tra le più importanti a sostegno del Paese: 120.000 dipendenti, di cui il 54% donne, 52.000 operatori negli uffici postali, 31.000 portalettere, 12.800 uffici postali distribuiti su tutto territorio italiano e 65.000 ulteriori punti fisici di contatto con i cittadini, 35 milioni di clienti, 250 milioni di pacchi consegnati in un anno, 25 milioni di identità digitali SPID rilasciate, 20 milioni di interazioni al giorno con clienti e cittadini, 29 milioni di carte prepagate, di debito e di credito emesse, 81,3 milioni di APP di servizi del Gruppo scaricate dagli Italiani e 6,7 milioni di clienti che visitano i canali digitali ogni giorno.

Poste italiane viaggia sempre più “green” ad Iglesias: sono stati appena consegnati, infatti, 8 nuovi mezzi elettrici presso il Centro di Distribuzione di Corso Colombo, per il recapito di corrispondenza e pacchi. Si tratta dei primi veicoli di questa tipologia a disposizione dei portalettere della cittadina iglesiente.
Presso il Centro di distribuzione di Corso Colombo, sono state inoltre installate 8 colonnine elettriche con una potenza di 7,4 kw, per la ricarica delle auto e dei furgoni.
I nuovi veicoli elettrici si sommano agli altri mezzi green che sono già a disposizione dei portalettere del Sud Sardegna: 30 tra auto, furgoni e quadricicli completamente elettrici, 17 auto ibride plug-in e 50 tricicli a benzina a basse emissioni. Poste Italiane conferma così, anche nella Sardegna Meridionale e in linea con i principi generali che definiscono uno sviluppo compatibile con la salvaguardia dell’ambiente, la sua Politica di Sostenibilità Ambientale finalizzata a promuovere iniziative e cultura a tutela della salvaguardia dell’ambiente.
«A conferma della rilevanza dei temi ambientali per la nostra strategia, Poste Italiane diventerà un’azienda a zero emissioni nette entro il 2030aveva ricordato l’amministratore delegato Matteo Del Fante, in occasione della presentazione del piano strategico “2024 Sustain & Innovate”l’impegno che abbiamo assunto per la sostenibilità e l’innovazione è un supporto importante per raggiungere gli obiettivi del Paese e dell’Europa per una ripresa economica sostenibile, in linea con quanto programmato nel Recovery Plan.»

 

Ventiquattro i comuni coinvolti, serviti dai Centri di Recapito e dai punti di distribuzione di Carbonia, Iglesias, Sant’Antioco, Carloforte e Giba, nei quali i cittadini con cassetta “anonima” stanno ricevendo dall’Azienda una comunicazione che li invita ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle cassette domiciliari e sul citofono condominiale. Le etichette da utilizzare, a strappo e adesive, sono state incluse gratuitamente nella lettera di avviso. Complessivamente, sono oltre 600 le situazioni diffuse nei comuni citati che presentano le maggiori difficoltà e che richiedono un intervento di collaborazione da parte dei cittadini.
Poste Italiane, da sempre attenta a migliorare la qualità del servizio, ha interessato direttamente i cittadini sensibilizzandoli sull’importanza della presenza dei nominativi corretti per il regolare esito del recapito.
Particolarmente interessati da questo intervento sono i comuni con meno di 5mila abitanti, un segmento significativo di popolazione a cui Poste Italiane sta dedicando da tempo una particolare attenzione, per accompagnarne la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile, come recentemente evidenziato dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante.
Con il progetto “Etichetta la cassetta” i cittadini sono invitati anche a comunicare l’indirizzo aggiornato a tutti i propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze.
Inoltre l’Azienda ha avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali per intervenire sulla toponomastica, per rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici.
L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese.

Da ieri è operativo il nuovo impianto di videosorveglianza installato presso la sede di via della Libertà, a Soleminis.

Oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e a contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, il nuovo sistema consentirà, attraverso un sofisticato software di videoanalisi predittiva, di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi all’ATM Postamat, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine.

Nella Sardegna Meridionale sono presenti oltre 167 impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da circa 339 telecamere; a livello nazionale, con oltre 60mila telecamere, 500mila sensori anti-intrusione e un complesso sistema di tele e videosorveglianza, attivo tutti i giorni 24 ore su 24, Poste Italiane tiene sotto monitoraggio e in sicurezza 15mila tra uffici e centri di smistamento.

Grazie agli interventi sulla sicurezza effettuati dall’azienda guidata da Matteo Del Fante, nel 2021 sono stati il 60% i furti sventati negli uffici postali sardi, grazie alla infrastruttura di sicurezza di Poste Italiane che ha installato, oltre agli impianti di videosorveglianza, sistemi di custodia del denaro all’avanguardia.

Tale risultato è stato possibile grazie agli investimenti dell’Azienda in materia di protezione e sicurezza che hanno consentito, ad esempio, in riferimento alla Città metropolitana di Cagliari e alla provincia del Sud Sardegna, di dotare 149 Uffici Postali uffici postali di caveau blindato con speciali casseforti ad apertura temporizzata, e di attivare 385 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un’operazione. L’effetto deterrente generato da tali accorgimenti ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi negli ultimi anni.

Poste Italiane, infine, ha previsto per i 150 uffici postali della Città metropolitana di Cagliari e della provincia del Sud Sardegna, l’introduzione di numerosi servizi di vigilanza armata: nel 2021, ad esempio, è stata garantita la presenza di una guardia giurata per oltre 2031 ore durante l’orario di apertura al pubblico degli uffici e sono state effettuate oltre 994 ronde ispettive da parte di GPG, in orario sia diurno che notturno.

Poste Italiane riaprirà, anche a Cagliari e nel Sud Sardegna, a partire da lunedì 7 marzo, il servizio di cessione dei crediti di imposta per i lavori di natura edilizia, con il quale offre la possibilità a cittadini e imprese correntisti BancoPosta della provincia di ottenere liquidità a fronte della cessione all’Azienda dei crediti previsti dalla normativa incentivante. Il servizio, sia per le imprese che per i privati, sarà nuovamente disponibile attraverso il canale online e presso i 150 uffici postali delle due province.

«La nuova norma che regola la cessione dei crediti di natura edilizia ha dichiarato l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante al TG Poste – ha avuto un nuovo passaggio che si è formalizzato la settimana scorsa. Nella mattinata di ieri 28 febbraio abbiamo avuto un consiglio di amministrazione straordinario e possiamo comunicare ufficialmente che da lunedì 7 marzo, dopo aver allineato i processi al nuovo quadro normativo, saremo nuovamente aperti per i nostri clienti per acquistare i crediti.»

Per poter accedere al servizio di cessione del credito di imposta di Poste italiane gli interessati non dovranno presentare alcuna documentazione per istruire la pratica. Una volta stipulato il contratto di cessione il correntista, che abbia maturato il credito fiscale, dovrà solo accedere alla piattaforma dell’Agenzia delle entrate e comunicare i dati della cessione, secondo le modalità previste dalla normativa di riferimento; a seguito del perfezionamento della cessione nei confronti dell’Agenzia delle entrate, riceverà la liquidità sul proprio conto BancoPosta.

Ci sono anche gli uffici postali di Arbus, Barumini, Burcei, Cortoghiana, Giba, Gonnosfanadiga, Iglesias Centro (Serra Perdosa), Iglesias 1 (via Emanuela Loi), Lunamatrona, Mandas, Maracalagonis, Samassi, San Vito, Sardara, Sarroch, Siliqua, Tratalias, Villaputzu e Villasor oltre alla sede direzionale di via Simeto a Cagliari e ai centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi di Pula e Quartu Sant’Elena tra quelli interessati dai due progetti progetti, “Led” e “Serbatoi”, finalizzati ad accrescere la sostenibilità ambientale.
«A conferma della rilevanza dei temi ambientali per la nostra strategia, Poste Italiane diventerà un’azienda a zero emissioni nette entro il 2030aveva ricordato l’amministratore delegato Matteo Del Fante -. L’impegno che abbiamo assunto per la sostenibilità e l’innovazione è un supporto importante per raggiungere gli obiettivi del Paese e dell’Europa.»
Antonio Caria