Caro-energia: incontro in videoconferenza tra i vertici dei Consorzi di Bonifica della Sardegna ed il Prefetto di Cagliari
I forti rincari sull’energia e, soprattutto, la mancata riscossione dei crediti del sistema dei Consorzi di Bonifica della Sardegna verso la Regione e l’Enas rischia, a breve, di ripercuotersi gravemente sulle aziende associate e sui territori. Questa situazione, che va avanti da tanti anni, sta creando notevoli danni all’attività dei Consorzi sia in termini operativi che di stabilità finanziaria. Il rischio concreto è «il distacco dell’energia elettrica da parte dei soggetti fornitori per l’impossibilità di onorare il pagamento delle bollette energetiche». È l’allarme lanciato dall’Anbi regionale in una lettera che anche il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ha inoltrato, ieri, al Prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao.
La missiva è stata inoltrata a pochi giorni dall’incontro con lo stesso Prefetto che si era tenuto, in videoconferenza, su iniziativa intrapresa dai Consorzi di Bonifica di concerto con l’Anbi. All’appuntamento con il rappresentante dello Stato avevano partecipato, oltre ai vertici di Anbi regionale e dei Consorzi di Bonifica, anche i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole territoriali Giorgio Demurtas (Coldiretti), Serafino Casula (Confagricoltura) e Matteo Frau (Cia).
«Ringraziamo il Prefetto Tomao per averci prontamente incontrato, dopo la nostra richiesta, e per aver ascoltato le istanze dei Consorzi di bonifica, di Anbi e delle rappresentanze degli agricoltori sardi – sottolinea Efisio Perra, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale – il problema del caro energia sta assumendo dimensioni insostenibili per l’attività di tutti i Consorzi sardi, compreso quello della Sardegna Meridionale che opera in un territorio molto vasto e offre un servizio fondamentale alle attività agricole di 106 Comuni e circa 35mila consorziati.»
La conseguenza di questa situazione, senza interventi puntuali, come ha richiamato Anbi, sarebbe «il blocco dei servizi di irrigazione» e quello di una «sospensione della campagna irrigua, con effetti devastanti sul comparto agricolo regionale, già pesantemente provato prima dalla pandemia». Da qui la richiesta dei Consorzi di Bonifica di interventi immediati «da un lato stanziando a favore dei Consorzi di Bonifica le somme necessarie al ristoro dei costi sin qui sostenuti e, dall’altro, superando ogni ostacolo burocratico eliminando tutti i passaggi intermedi delle somme stanziate dal bilancio regionale, garantendo ristori diretti e quindi immediati ai Consorzi di Bonifica».
Intanto, anche i vertici del Consorzi di Bonifica della Sardegna Meridionale, insieme agli altri esponenti dei Consorzi sardi e di Anbi, parteciperanno lunedì 10 a Cagliari, all’assemblea di Coldiretti Sardegna. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione per discutere a 360 gradi sui problemi del comparto agricolo, con un focus sulle difficoltà dei Consorzi di bonifica proprio a causa dei costi energetici e dei ritardi sui finanziamenti regionali.