22 November, 2024
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Domani 17 marzo 2023, alle ore 9.30, presso l’ospedale San Michele – Arnas “Giuseppe Brotzu”, ingresso via Jenner/lato Pronto Soccorso (piano terra), alla presenza del vicario del Questore di Cagliari, dottoressa Angela Cannavale, del direttore generale dott.ssa Agnese Foddis, del direttore sanitario dott. Raimondo Pinna e del direttore medico di presidio dott.ssa Marinella Spissu, verrà ufficializzata la riapertura del posto di Polizia presso la struttura sanitaria. Il servizio, attivato nei giorni scorsi, è stato disposto a seguito delle recenti indicazioni impartite dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla base delle quali, al fine di rispondere alle nuove esigenze di tutela della sicurezza nei confronti del personale sanitario, sono stati attivati o implementati numerosi presidi di polizia in diverse strutture ospedaliere, su tutto il territorio nazionale.

“S.I.M.P.I.L. – Sportelli Informativi Microcredito e Percorsi Imprenditoriali per la Legalità”, è un progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020 che ha l’obiettivo di sostenere gli aspetti del fenomeno migratorio a livello europeo.

Il progetto SIMPIL si pone come obiettivo, il rafforzamento del ruolo della Prefettura di Roma come soggetto promotore di interventi a sostegno dell’inclusione sociale e finanziaria dei migranti che con questo progetto vengono guidati in un percorso virtuale sostenuto dall’Ente Nazionale per il microcredito per contribuire a sviluppare quel tessuto economico e sociale del Paese che fa riferimento ai migranti regolari in Italia.

Presso il nuovo sportello territoriale per il microcredito, gli operatori della Prefettura saranno in grado di profilare i cittadini stranieri e garantire servizi informativi e di orientamento verso  gli strumenti per l’autoimpiego e sapranno indirizzare gli utenti sui servizi a supporto dell’autoimprenditorialità.

Inoltre, con l’attivazione dello sportello digitale, tutti gli utenti potranno profilarsi ed accedere ai percorsi in via totalmente telematica, grazie ad una piattaforma per la formazione a distanza e l’accompagnamento appositamente predisposta per il progetto SIMPLI implementato dalla prefettura di Roma.

Questo modello sperimentale, sviluppato dalle expertise della Prefettura di Roma e dell’Ente Nazionale per il Microcredito, potrà essere implementato efficacemente su tutto il territorio nazionale, con un coordinamento stabile tra le amministrazioni coinvolte, per assicurare e garantire l’integrazione socio-economica dei migranti, in piena coerenza con gli obiettivi del programma FAMI.

Lo sportello è stato presentato stamane, il 1 dicembre 2021, presso la prefettura di Roma alla presenza del prefetto, Matteo Piantedosi, del vice prefetto vicario, Raffaela Moscarella, del coordinatore della IV area, Tutela dei Diritti Civili, Cittadinanza e Immigrazione, viceprefetto, Velia De Bono, e del presidente ENM, Mario Baccini, del Segretario Generale ENM, Riccardo Graziano e del vicesegretario, Giovanni Nicola Pes.

Il prefetto Matteo Piantedosi ha espresso grande apprezzamento per il progetto «i cui risultati attesi comporteranno notevoli benefici sia con riguardo ai processi di integrazione dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sull’area metropolitana di Roma, che – più in generale – come buone pratiche da replicare su tutto il territorio nazionale».

«Questo progetto, condiviso con la Prefettura di Roma per l’apertura dello sportello informativo, trova la sua necessità per sostenere i fenomeni migratori e governali offrendo tutti gli elementi che ci sono oggi a disposizione nel nostro Paese. In questo caso lo Stato tramite la Prefettura sancisce il primato della presenza pubblica su fenomeni e su temi sensibili come questo. Auspico che il progetto SIMPIL possa essere diffuso su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di altre amministrazioni affinché diventi una best practices europea e fiore all’occhiello per il nostro Paese», ha detto Mario Baccini, presidente ENM.

 

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Il ministero dell’Interno ha pubblicato oggi una circolare contenente “chiarimenti sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. Divieto di assembramento e spostamenti di persone fisiche”.

Il testo integrale.

Si fa seguito alle precedenti circolari concernenti le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica in atto, per fornire taluni chiarimenti in merito a profili applicativi in tema di divieto di assembramento e di spostamenti di persone fisiche.

Al riguardo, occorre ribadire che la finalità dei divieti e delle limitazioni imposti dalle disposizioni adottate risiede nell’esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio.

In tale ottica, si inseriscono il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infracomunali, nonché le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria.

Al riguardo, appare peraltro evidente come il perseguimento della predetta esigenza implichi valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete.

In questa ottica, il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, ecc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti).

Nella medesima ottica, per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.

Nel rammentare che resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione.

Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute.

Si ricorda che, in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.

Nel pregare le SS.LL. di voler estendere le suddette indicazioni alle Forze di polizia, quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure in argomento e la ragionevole verifica dei singoli casi, si confida nella consueta collaborazione e si ringrazia.

Il Capo di Gabinetto

Matteo Piantedosi