22 November, 2024
HomePosts Tagged "Matteo Porcu"

Prosegue nella suggestiva location del nuraghe Diana, sulla Baia Azzurra in località Is Mortorius, il programma ‘Incanti’, finalizzato alla valorizzazione del sito archeologico. La rassegna prevede una serie di iniziative culturali di vario tipo aperte al pubblico, che proseguiranno ben oltre l’estate con l’obiettivo di promuoverne la conoscenza. Anche questo weekend sono in programma visite guidate al Nuraghe, a cura della Responsabile scientifica del progetto, l’archeologa Patrizia Zuncheddu. Sia sabato che domenica il sito è visitabile dalle 19.00 alle 21.00. I primi rilievi del complesso risalgono agli anni ’50 ad opera di Enrico Atzeni, mentre le indagini di scavo partirono nel 2000. Si classifica tra i nuraghi complessi: risulta composto da una torre principale con copertura a tholos e da tre torri collegate da cortine murarie che delineano una planimetria triangolare. È datato tra la fase del Bronzo finale e la prima età del Ferro. Sabato 17, dalle 21.00 e a seguire sino alle 23.00, sarà possibile assistere al concerto del trio acustico RAM, formazione composta da Alberto Pantaleo, Matteo Porcu e Riccardo Caredda. Domenica 18, dalle 21.00, è invece prevista la performance del compositore e musicista polistrumentista Nicola Agus, che abbracciando sonorità di tutto il bacino mediterraneo, crea un genere musicale molto personale, con le launeddas come strumento principe.

[bing_translator]

Si è rinnovato oggi, a Santadi, l’antico rito del Matrimonio Mauritano, giunto alla 47ª edizione. Don Sandro Zucca, parroco di Capoterra, e don Giampiero Marongiu, parroco di Santadi, hanno unito in matrimonio due giovani di Santadi, Nicoletta Mele e Matteo Porcu.

La cerimonia ha registrato la partecipazione di 12 gruppi folk, 4 gruppi di cavalieri, uno di suonatori di launeddas e del coro “Su Veranu” di Fonni. Gli sposi sono arrivati sul sagrato della chiesa di San Nicolò, in Piazza Marconi, accompagnati da 5 traccas allestite con cura, addobbate con tappeti lavorati a mano, preziosi tessuti ricamati, intrecci di fiori, spighe di grano e rami di mirto, trainate da buoi abbelliti da nastri e coccarde colorate. Numerose le autorità civili e religiose, con in testa il sindaco Elio Sundas.

La cerimonia de “Sa Coia Maurreddina”, rito cristiano che vede i due giovani scambiarsi le promesse nuziali, tra la gioia e l’emozione dei presenti che si rendono testimoni dell’evento, coinvolge l’intera collettività; il paese partecipa alla festa in modo molto sentito. Il rito rinnova lo spirito d’appartenenza alle tradizioni antiche delle genti sulcitane, rafforza l’identità culturale del popolo sardo.

Gli abiti degli sposi sono confezionati con dedizione e minuzia, con le stoffe più pregiate, dagli anziani del paese. Il vestito della sposa è realizzato con una preziosa seta o broccato di seta “sera a matas”, di diverse tonalità di colore e con disegni floreali. L’abito maschile da cerimonia (sa roba po si coiai) è realizzato con il lino o l’orbace

Al termine della cerimonia è stato riproposto il “Rito dell’acqua”: gli sposi si sono inginocchiati su un cuscino bianco e le madri a turno, quasi con dignità sacerdotale, hanno fatto il segno della croce con un bicchiere colmo d’acqua, simbolo degli arcani elementi della vita stessa. Poi le madri hanno cosparso il capo dei figli con “Sa Gratzia”: chicchi di grano, petali di rose, granellini di sale e alcune monetine; simbolo rispettivamente di abbondanza, felicità, saggezza, ricchezza. Dopodiché le madri hanno rotto il piatto che conteneva “Sa Gratzia”, in segno scaramantico.

Al termine, la tradizionale consegna dei doni e la distribuzione del pane sardo benedetto ai parenti e ai presenti.

Matrimonio Mauritano 2015 1 webMatrimonio Mauritano 2015 AMatrimonio Mauritano 2015 BMatrimonio Mauritano 2015 CMatrimonio Mauritano 2015 DMatrimonio Mauritano 2015 EMatrimonio Mauritano 2015 F

 

 

 

Fabio Furia copia

A conclusione delle attività didattiche dell’anno 2013/2014, l’Amministrazione comunale di Iglesias ha organizzato i saggi di fine anno della Scuola civica di musica. Sono previsti tre spettacoli ad ingresso gratuito che si svolgeranno il 21, 22 e 23 ottobre al Teatro Electra.

Si tratta di esercitazioni didattiche pubbliche che hanno lo scopo di dare prova delle abilità acquisite durante l’anno scolastico e di gratificare gli allievi con un momento di condivisione del percorso didattico intrapreso.

La prima giornata prevede l’esibizione degli allievi della classe di canto del docente Gianluca Belfiori Doro. Si esibiranno sia gli allievi che frequentano la classe di canto moderno e sia quelli che frequentano la classe di canto lirico. Lo spettacolo inizierà alle ore 20.30.

Nella seconda giornata, dalle ore 18.30, si esibiranno gli allievi delle classi di Marcello Melis (pianoforte), Davide Mocci (chitarra) e Matteo Porcu (violino).

Giovedì 23, con inizio alle ore 20.30, si esibiranno i migliori allievi della Scuola civica di musica di tutte le classi, compresa quella di Launeddas diretta dal docente Giulio Pala. Uno spettacolo avvincente, con un vasto repertorio che spazia dalla musica classica e lirica, alla musica tradizionale.

«Non solo quindi un’occasione per gli allievi di dare prova delle abilità acquisite durante le lezioni, ma una vera e propria “tre giorni” in musica – spiega il direttore artistico, Fabio Furia – per chiudere l’anno scolastico insieme a tutta la città.»