22 November, 2024
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Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, ha partecipato stamane in Prefettura, a Cagliari, ai lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Numerosi i temi trattati. Sull’immigrazione, il leader della Lega ha detto che i dati in Sardegna sono assolutamente confortanti, considerato che nel 2018 gli sbarchi si sono dimezzati, così come pure le presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza. Matteo Salvini ha detto inoltre che i fondi per rendere le spiagge sicure sono arrivati ai comuni di Villasimius e Muravera e al comune di Cagliari (all’incontro era presente anche il sindaco Massimo Zedda, candidato governatore per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 24 febbraio) sono stati già destinati fondi per la sicurezza urbana e, per la videosorveglianza, sono state finanziate iniziative nei comuni di Domus de Maria e Villamar e sono in arrivo altri 90 milioni di euro.

Il ministro dell’Interno si è soffermato anche sul caso del rimpatrio e dell’incarcerazione nell’Isola di Cesare Battisti, rinchiuso nel carcere di Massama, ad Oristano, sottolineando che il governo italiano spera in una collaborazione attiva e leale da parte degli altri governi, affinché dopo alcuni decenni restituiscano alle carceri italiane i delinquenti che devono scontare condanne definitive.

La giornata di Matteo Salvini in Sardegna, è proseguita prima con una visita al mercato di Quartu, poi con un incontro pubblico in piazza Eleonora d’Arborea a Oristano, ancora in corso, nel quale sta parlando dei principali temi al centro della campagna elettorale, energia, lavoro, trasporti, immigrazione, sicurezza… e si concluderà in serata ad Alghero.

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Niente da fare, gli operai della miniera di bauxite di Olmedo sono destinati a tornare a casa. A quattro minatori è scaduta la mobilità, ad altrettanti sta per scadere la disoccupazione, a diciassette colleghi ai quali non è stato prorogato il contratto con Igea, in scadenza il prossimo 31 dicembre. A nessuno di loro potrà essere applicato alcuno strumento di sostegno al reddito, perché non hanno maturato i requisiti.

Emergenza occupazionale ma anche di sicurezza, visto che dal 1° gennaio l’unica miniera di bauxite ancora attiva nell’isola, con una disponibilità di 30 milioni di metri cubi di materiale da estrarre, rimarrà incustodita. «I perimetri – spiega Simone Testoni dell’Ugl – non sono recintati e se dovesse entrare qualcuno le conseguenze potrebbero essere gravissime». Simone Testoni si rivolge al ministro dell’Interno, Matteo Salvini «perché è un serio problema per la collettività».

La notizia è stata comunicata ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali dall’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro tenutosi a Cagliari.

«Non ci aspettavamo un epilogo così negativo – conclude Simone Testoni -. Restiamo al fianco dei lavoratori e continueremo ad adoperarci per cercare una soluzione.»

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Nuovo attentato intimidatorio a Esporlatu, ai danni del sindaco del paese Francesco Giuseppe Furriolu. Ignoti , intorno alla mezzanotte, hanno tentato di incendiare il portoncino d’ingresso della sua abitazione. I militari hanno avviato le indagini.

«L’attentato subìto dal sindaco di Esporlatu è un gesto che offende i valori di democratica e civile convivenza che sono il fondamento della vita di ogni comunità.»

Sono le parole del presidente della Regione Francesco Pigliaru, che esprime la più ferma condanna per l’atto intimidatorio e manifesta, a nome di tutta la Giunta, la solidarietà a Francesco Giuseppe Furriolu e agli amministratori di Esporlatu, ribadendo il pieno appoggio a quanti, pur tra problemi e difficoltà, portano avanti la loro azione amministrativa nell’esclusivo interesse dei cittadini.

«L’investimento sulla rete di videosorveglianza e l’estensione del progetto a tutti i Comuni della Sardegna è un contributo importante sul fronte della dissuasione – aggiunge Francesco Pigliaru, ricordando che anche Esporlatu, nella seconda fase dell’intervento, ha presentato la richiesta -. Ma non solo. Siamo profondamente convinti che la vera prevenzione si faccia attraverso istruzione e cultura , strumenti essenziali per il futuro dei nostri giovani ma anche argine fondamentale a fenomeni di malessere e criminalità. Per questo abbiamo investito tanto in Iscol@ e proprio qui, a Bono, con uno stanziamento di 4 milioni e 400mila euro, nascerà nel 2020 una nuova scuola che sarà un punto di riferimento del territorio, un presidio non solo di cultura ma anche di civiltà e legalità. Vuol dire che noi abbiamo fatto e continuiamo a fare la nostra parte ma lo Stato deve fare la sua, smettendo di arretrare pericolosamente dai nostri territori e, anzi, rinforzando una presenza istituzionale tanto più necessaria e urgente quanto più le azioni contro gli amministratori si susseguono con frequenza. L’accordo per la promozione della sicurezza integrata che abbiamo stretto con il ministro Marco Minniti e nel quale si sono andati ad inserire i singoli Patti territoriali per noi è tuttora valido. Abbiamo chiesto più volte al ministro Matteo Salvini il rispetto degli impegni assunti dal suo ministero – conclude Francesco Pigliaru -, la Sardegna si aspetta che siano confermati e attuati.»

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La conferenza programmatica del Partito democratico riparte da Tramatza per scrivere il Progetto della Sardegna che vogliamo. Quattro le linee che hanno contraddistinto questo appuntamento: lavorare, curare, sapere e vivere.

«Questa è una tappa del percorso che sino a oggi abbiamo fatto e che continueremo – ha detto il segretario regionale del Partito democratico Emanuele Cani -. Questa giornata è un ulteriore momento di condivisione e partecipazione per l’Idea di Sardegna che vogliamo.»

Emanuele Cani ha ricordato che «oggi c’è tutto il Partito Democratico presente e questo è un giorno importante», poi la Conferenza programmatica, «un tavolo politico aperto», ed ha fatto un riferimento anche alla politica nazionale: «Non esiste che un ministro come Matteo Salvini venga in Sardegna e dica chi deve essere candidato. È una vergogna per la Sardegna. Massimo Zedda si è messo a disposizione, abbiamo il Partito Democratico, abbiamo il Tavolo politico e siamo al lavoro, seguendo un percorso che parte quasi in silenzio e dal basso ma che condivide e coinvolge, ed ora dobbiamo lavorare per vincere le elezioni».

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«Il solito teatrino con slogan propagandistici  e nessuna concretezza. Come da tradizione del governo verdegiallo la visita in Sardegna del vice premier non ha portato  altro che un insieme di slogan e propaganda che non va oltre quelle che può rappresentare la reclame. Di sicuro non ci sono riferimenti alle vicende che riguardano l’isola, alle vertenze aperte che attendono risposte ed impegni concreti dal Governo nazionale.»

A sostenerlo è Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«Sarebbe interessante capire, giusto per fare un esempio – aggiunge Emanuele Cani -, come si vuole comportare il Governo davanti a ciò che sta accadendo a Porto Torres dove, anche il sindaco pentastellato, manifesta preoccupazione e lancia appello proprio al Governo. O le altre questioni che riguardano l’isola: basti il caso della quattro corsie Sassari-Alghero. Non dobbiamo dimenticarci che da alcuni giorni, dall’altra parte della Sardegna, ci sono otto persone disperse in mare.»

«Più che alla concretezza che riguarda i temi sardi si perde un’occasione e ci si giova della visita in Sardegna per fare propaganda. Un invito caloroso lo vorrei rivolgere al vicepremier Matteo Salvini – conclude Emanuele Cani -: la smetta di fare propaganda e si occupi concretamente dei problemi dei cittadini.»

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«Stamattina ho consegnato a Matteo Salvini i dossier su accise ed insularità, due temi strategici per la Sardegna sui quali i Riformatori hanno fatto una battaglia che ha coinvolto oltre 100mila sardi. Ho visto con soddisfazione che Salvini ha ben presenti le implicazioni che ad esse sono connesse, e per questo ha assicurato tutto il suo appoggio a Roma e a Bruxelles.»

Così il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Pietrino Fois, che oggi ha partecipato a Cagliari all’incontro tra i partiti del centrodestra.

«Accise ed insularità sono i due punti più importanti del programma della coalizione di cui facciamo parte – ha aggiunto Pietrino Fois – ma certo la loro attuazione ha bisogno di un forte sostegno ai massimi livelli istituzionali. La chiara presa di posizione del leader leghista ci conforta nella convinzione che le ragioni della Sardegna siano così forti che la comunità nazionale non può non tenerne conto. Ecco perché su questi temi andremo avanti fino in fondo.»

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Ancora dieci giorni per conoscere il nominativo del candidato della coalizione di centrodestra per le elezioni regionali. Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega (sulla base dei sondaggi, il primo partito italiano), oggi a Cagliari per la seconda giornata del suo viaggio in Sardegna, ha partecipato ad un vertice del centrodestra nella sede del Partito Sardo d’Azione, ma non ha sciolto le riserve sulla scelta del candidato e, anzi, ha detto che questo verrà scelto dai sardi.

Al fianco di Matteo Salvini c’era il senatore sardista Christian Solinas che, secondo le anticipazioni emerse nelle ultime settimane, resta in pole position per la candidatura alla carica di governatore.

Con l’entusiasmo dei sostenitori, non è mancata la contestazione di un gruppo, nel quale c’era Angelo Cremone, che ha contestato il decreto sicurezza che «violerebbe l’articolo 10 della Costituzione, diritti e dignità delle persone e dei migranti».

Terminati gli incontri a Cagliari, Matteo Salvini si è spostato a Capoterra dove, accompagnato dal sindaco Francesco Dessì, ha visitato le zone colpite dall’alluvione nello scorso mese di ottobre.

Prima di arrivare a Cagliari, invece, il ministro dell’Interno si era recato a Villasimius, dove ha visitato una villetta
confiscata ad un trafficante di droga che diventerà un alloggio per i carabinieri.

 

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«La scelta del candidato Governatore alla guida della Coalizione autonomista, civica e di centrodestra di cui anche Fortza Paris fa parte, spetta solo ai Sardi.»

Gianfranco Scalas, presidente di Fortza Paris, commenta con queste parole la situazione politica in vista delle elezioni regionali sarde del 2019.

«Bene ha fatto stamane il Ministro Matteo Salvini a ribadire un concetto così palese, chiarissimo fin da subito al tavolo di coalizione. I partiti che la compongono, hanno da mesi avviato un confronto con i sardi per definire il programma, le priorità e la futura squadra di governo. Fortza Paris sta partecipando a questo percorso con un contributo di idee, energie e personalità per rendersi partecipe di un cambiamento che devo portare la nostra Isola fuori da una crisi gravissima. Ribadiamo che dare ai Sardi le stesse possibilità date agli altri cittadini italiani, in campo energetico, infrastrutturale, strategico. Il nostro Popolo – ribadisce Gianfranco Scalas – non chiede assistenza o aiuti, chiede solo di poter esser messo nelle condizioni di dare il meglio, di crescere e prosperare. Bene lavorare su Zona Franca, sistema sanitario, continuità territoriale, potenziamento delle infrastrutture però ancor prima di metanizzare l’Isola andrebbero ridotte, e portate ai costi del continente le tariffe energetiche, a sostegno delle famiglie e delle tante imprese in sofferenza.»

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«Il bilancio degli arrivi dall’Algeria non riguarda più solo il numero degli sbarchi, ma purtroppo anche i morti e i dispersi. La tragedia avvenuta davanti alle coste del Sulcis suscita dolore e cordoglio e deve indurci ad  abbandonare le nostre spesso immotivate paure e a dare alle povere vittime la stessa sensibilità che riserviamo alle persone a noi più vicine. Credo sia necessario pensare a tutto questo e portare un fiore sul mare del Sulcis anche se naturalmente non può essere sufficiente.»

Lo ha detto stamane Filippo Spanu, assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori, dopo il naufragio avvenuto sulla rotta tra la Sardegna e l’Algeria.

«Noi conosciamo il traffico dall’Algeria, ormai in corso da 4 anni, ben diverso da quello che parte dalla Libia – ha aggiunto Filippo Spanu -. E’ un traffico certamente gestito da criminali che sfrutta le speranze di una vita migliore coltivate dai ragazzi in partenza e genera allarme sociale nella nostra isola. La Regione ha affrontato la situazione con proposte ed azioni concrete, abbiamo consultato i Comuni, abbiamo cercato l’accordo con il Governo, ci siamo resi disponibili a agire con interventi in Algeria per prevenire l’arrivo, e in Sardegna per gestire e dissuadere. Così è stato per l’individuazione del Centro di permanenza per i rimpatri. Le nostre proposte stanno lentamente cadendo nel silenzio del nuovo Governo. Il cosiddetto decreto sicurezza snatura il senso del CPR e gli accordi firmati a febbraio sono sempre più disattesi. Questo a dispetto di un grande impegno delle Prefetture e delle forze dell’ordine in Sardegna, alle quali va la nostra gratitudine.»

«Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sarà nei prossimi giorni nell’isola, non ha mai risposto ufficialmente alle numerose richieste e proposte della Regione per arginare e affrontare in modo efficace il fenomeno del traffico di esseri umani dall’Algeria. Un Governo è tale se governa i problemi e trova soluzioni. La Regione Sardegna – ha concluso l’assessore degli Affari Generali – governa il tema dell’immigrazione. Attendiamo ormai impazienti notizie da Roma. E andremo a portare una rosa sul mare del Sulcis.»

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Il sardista Christian Solinas è stato eletto vicepresidente vicario della commissione Antimafia del Senato ma resta in pole position per la candidatura a governatore del centrodestra.

Lo ha annunciato lo stesso senatore con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

«Questa mattina ho avuto l’onore di essere eletto a scrutinio segreto vicepresidente vicario della Commissione bicamerale d’inchiesta Antimafia – ha scritto Christian Solinas -. Oltre la rinnovata gratitudine per la stima e la considerazione che Matteo Salvini mi ha voluto riservare anche in questa occasione, avverto per intero la responsabilità alle quali mi chiama questo alto ruolo nelle istituzioni democratiche. Sono stati giorni intensi di valutazioni complesse e trattative importanti. Credo sia un giusto punto di equilibrio – ha aggiunto Christian Solinas -, che non ipoteca le scelte che saremo chiamati a fare da qui a breve come avrebbe fatto un’eventuale Presidenza diretta. È un punto di serietà, perché l’importanza e il perimetro degli argomenti e dei poteri connessi alla Commissione meritano una guida stabile e duratura. Una scelta ponderata, senza rimorsi nè rimpianti, per chi – come me, sardo e sardista – ha concluso Christian Solinas – porta sempre e prima di tutto la Sardegna nella testa e nel cuore. Fortza Paris!!!»