21 November, 2024
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Centro intermodale 2015 1Matteo Sestu 4 copia

Nella settimana appena trascorsa si sono, per l’ennesima volta, verificati ritardi con conseguenti disagi per i passeggeri, nel servizio di trasporto ferroviario tra Cagliari e il nostro territorio. Le possibilità straordinarie che si sono aperte per il nostro territorio, con la nuova stazione di Elmas Aeroporto, vengono vanificate da un servizio che non rispetta gli standard minimi di qualità: i treni sono vecchi e mal dimensionati per il traffico dei passeggeri, la frequenza dei ritardi e dei disagi è eccessiva, il livello delle infrastrutture è scarso. Riguardo quest’ultimo aspetto, vogliamo far notare come il collegamento tra Carbonia, Iglesias e Cagliari consista in un binario singolo fino alla stazione di Decimomannu. Si può ben capire che, in questo modo, il ritardo di un singolo treno causi il ritardo a catena dei successivi.

Al più presto la Regione stipuli il Contratto di Servizio con Trenitalia, prevedendo parametri rigidi, controlli puntuali e sanzioni adeguate. Si adoperi, inoltre, per colmare la lacuna relativa al doppio binario.

Matteo Sestu

Coordinatore federale di SEL Sulcis Iglesiente

Matteo Sestu 4 copia

Il nostro territorio, ferito già dalla forte crisi economica, è ferito due volte dagli episodi di malaffare e clientelismo che in questo ultimo periodo stanno venendo alla luce. Prima il caso Igea, poi quello Carbosulcis.

Emerge una situazione gravissima, perché in primo luogo si osserva come le classi dirigenti non siano state in grado di far fruttare le vagonate di milioni di euro di soldi pubblici regionali e comunitari. In secondo luogo, quelle stesse classi dirigenti hanno utilizzato quella opportunità per costruire una rete di clientele, come recentemente ha affermato giustamente la CGIL; quella rete di clientele offensiva nei confronti dei sardi, dei lavoratori e della storia di lotte e conquiste del nostro territorio. Oltre il danno la beffa.

Ora, esistono due livelli di responsabilità, che vanno adeguatamente accertati e ai quali bisogna far seguire atti concreti. Il primo livello è di ordine giudiziario e il nostro augurio è che le forze della magistratura agiscano velocemente e facciano chiarezza. Il secondo livello è di ordine politico, ed è qui che chiamiamo in causa l’Amministrazione regionale. Le gestioni del malaffare hanno un’impronta ben definita: sono emanazioni dello scorso Governo regionale di centrodestra.

Alla Carbosulcis gli amministratori e i dirigenti in carica negli scorsi anni continuano a sedere al proprio posto. Ci interroghiamo su quali meriti l’Amministrazione regionale gli abbia riconosciuto, altrimenti non ci spieghiamo perché non siano ancora stati allontanati e sostituiti.

Sono atti doverosi nei confronti, oltre che del buonsenso, della nostra cultura mineraria e della nostra storia. Il lavoro, quello che sporca le mani, quello che fa sudare, quello che costruisce identità e dignità, quello di cui il nostro territorio è stato testimone, è stato offeso da questi episodi.

Ridiamogli il valore che merita.

Matteo Sestu

Segretario Federale Sinistra Ecologia Libertà – Sulcis Iglesiente

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L’assessore alle Politiche culturali e turistiche Loriana Pitzalis e il consigliere comunale Matteo Sestu, hanno tenuto stamane una conferenza stampa presso la Torre Civica di Carbonia, incentrata sul lavoro di Sinistra Ecologia Libertà all’interno dell’amministrazione comunale di Carbonia.

«Siamo a metà mandato – hanno detto Pitzalis e Sestu – in questa prima parte della legislatura, l’Amministrazione comunale si è distinta per un’attenzione particolare al controllo della spesa a ha risposto ai tagli degli enti sovraordinati tutelando i servizi essenziali. Noi abbiamo condiviso questa impostazione, che ha caratterizzato anche l’ultimo bilancio approvato martedì.»

«Noi però percepiamo dei segnali preoccupanti dalla città – aggiungono Pitzalis e Sestu -. La crisi economica che ha colpito pesantemente il nostro territorio si sta evolvendo in crisi sociale e culturale. La cittadinanza appare disinteressata alla cura della propria città: lo testimoniano i numerosi gesti di teppismo e di inciviltà che la nostra città subisce oramai quotidianamente. Per fortuna la nostra città può vantare numerosi presidi della cultura, del senso civico e del senso di appartenenza. Noi crediamo che questi presidi debbano essere valorizzati. E noi pensiamo che la città debba lavorare perché di presidi ne nascano di nuovi, facendo appello al senso di responsabilità e all’importanza di ritrovarci come comunità.»

«Per questo – sottolineano ancora l’assessore Pitzalis e il consigliere Sestu – siamo stati promotori in città, dentro il Consiglio comunale come fuori, di iniziative concrete che hanno questo spirito.

Ne vogliamo menzionare alcune:

Puliamo la città – Circa quindici giorni fa abbiamo radunato dei volontari che hanno pulito il bordo strada di una delle vie principali della città. Si noti che non abbiamo voluto sostituirci al servizio di nettezza urbana della città ma abbiamo voluto mandare un messaggio a tutta la cittadinanza dimostrando quanto la cura del nostro territorio dipenda da noi e dai nostri comportamenti.

Carbonia Accessibile: Lotta alle barriere architettoniche – E’ un progetto nato dalla collaborazione con l’assessore Maria Marongiu. Da oggi è presente sul sito del comune di Carbonia una pagina dedicata al progetto di eliminazione delle barriere architettoniche, da dove è possibile scaricare una scheda di segnalazione da compilare a disposizione del cittadino. Abbiamo ottenuto l’impegno del sindaco che entro pochi mesi si procederà ai primi abbattimenti delle barriere.

Un Diario per tutti: Carbonia, la mia città – Grazie alla collaborazione con l’assessore Lucia Amorino, i bambini all’ultimo anno delle scuole materne del territorio comunale stanno realizzando in questi giorni alcuni disegni sulla nostra città. Questi disegni saranno parte integrante di un Diario che verrà regalato dalla nostra amministrazione agli stessi bambini che si troveranno nelle classi della prima elementare. Nei Paesi della Scandinavia le istituzioni provvedono alla fornitura dell’occorrente per la scuola. Vogliamo, nel nostro piccolo, seguire quell’esempio di civiltà: questo è un segno di profonda vicinanza dell’amministrazione nei confronti di chi dovremmo tutelare di più, i bambini.

Abbiamo pensato ad altri progetti da avviare in questi mesi, già condivisi con il sindaco, che verranno ora presentati alla giunta, che vanno nella stessa direzione: promuovere tutte quelle iniziative che favoriscono l’impegno reciproco di amministrazione e cittadini, che favoriscono la costruzione di reti sociali. Ad esempio abbiamo proposto di stanziare un fondo per le attività commerciali che si impegnano a promuovere iniziative a carattere culturale nella città, che servirà a coprire, sotto rendicontazione, parte delle spese.

Naturalmente in questo quadro gioca un ruolo chiave il nostro assessorato. Abbiamo presentato al sindaco un prospetto di iniziative concrete che vogliamo realizzare nei prossimi mesi. Oltre al sostegno ai grandi appuntamenti che caratterizzeranno le prossime stagioni, è nostra intenzione – concludono Pitzalis e Sestu – sostenere, anche economicamente, tutte le realtà culturali locali, e ce ne sono tante, che hanno voglia di mettersi a disposizione per la città.»

Sei consiglieri comunali di Carbonia_Layout 1

Centro direzionale ASL 7

Sei consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra del comune di Carbonia, Giuseppe Casti, Gianluca Arru, Francesco Cicilloni, Cinzia Grussu, Marco Murru, Luisa Poggi e Matteo Sestu, hanno preso posizione sulle vicende polemiche legate alla gestione della ASL n. 7 e al contenzioso in atto tra la Direzione generale e i dipendenti, chiedendo le dimissioni del Direttore generale della ASL n. 7, Maurizio Calamida, «per manifesta incapacità nella gestione dell’Azienda e delle risorse umane, in ottemperanza agli artt. 7, 8 della legge regionale n.21/2012 secondo cuiI direttori generali delle aziende sanitarie […] al fine di procedere alla proposta di ristrutturazione della rete ospedaliera aziendale, assicurano la consultazione: dei rappresentanti degli enti locali del territorio della ASL […]. Il mancato rispetto […] comporta la decadenza del legale rappresentante dell’azienda” e, se ciò non avvenisse, si appellano al neo-eletto Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ed ai consiglieri regionali eletti nel collegio di Carbonia Iglesias (Pietro Cocco, Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu e Ignazio Locci, n.d.r.), «affinché questi pongano in essere un’inversione di rotta nella gestione dell’Azienda Sanitaria attraverso segni di discontinuità che passino anche tramite la revoca dell’incarico all’attuale Direttore Generale a causa dell’inottemperanza al dettato della legge e procedano  all’individuazione dei nuovi vertici aziendali».

In una nota, i sei consiglieri comunali contestano le scelte del Direttore generale e sottolineano che «non può essere ritenuto “non sostanziale” il contenuto della recente delibera adottata Direzione Generale n. 342 del 27 febbraio 2014, con la quale le strutture complesse di Traumatologia, Lungodegenza e Chirurgia Pediatrica di Iglesias nonché la struttura complessa di Ortopedia del “Sirai” di Carbonia vengono trasformate in strutture semplici dipartimentali».

«A scanso di equivoci – si legge ancora nella nota -, il contenuto delle direttive circa il riassetto dei servizi ospedalieri territoriali va contestato alla Regione Sardegna, che dimostra ancora una volta la volontà di depotenziare e di impoverire la Sanità sui livelli locali per favorire l’accentramento dei servizi verso le strutture di Cagliari. Al Direttore Generale della ASL n. 7 contestiamo invece le modalità con cui si prende atto di tali direttive, sistematicamente eludendo la consultazione obbligatoria ex lege degli Enti Locali. Preoccupazioni analoghe alle nostre, nell’approcciarsi all’analisi delle direttive regionali e della gestione dell’ASL n. 7, devono avere avvertito anche la Provincia e l’Assemblea dei Sindaci, se è vero che, come anche appreso dagli organi di stampa regionali, queste hanno dapprima espresso forti perplessità sul piano di riassetto dei servizi sanitari sul territorio e poco dopo bocciato il bilancio consuntivo 2011 della ASL n. 7. Anche in relazione all’ Atto Aziendale 2012, diversi Comuni del territorio hanno motivato il mancato parere sull’Atto medesimo attraverso un documento parallelo, in cui si evidenziano punti condivisibili e criticità.»

«Vogliamo inoltre ricordarescrivono ancora i sei consiglieri comunali – il “ridimensionamento” (ma noi preferiamo parlare più concretamente di chiusura) del reparto di Pediatria dell’Ospedale “Sirai” di Carbonia: i posti letto per ricovero azzerati, gli utenti (i bambini e le loro famiglie) rinviati presso altre strutture, anche con episodi di “rimbalzo” presso strutture non facenti capo alla ASL n.7 . Diverse segnalazioni di disagi ci pervengono da famiglie che, rivoltesi al “Sirai”, specie nelle ore notturne, si sono viste dirottate presso altre strutture dopo visite mediche effettuate da medici in reperibilità, spesso dopo attese non esattamente celeri. Il tutto foscamente coerente con il tentativo di accentrare i servizi presso le strutture cagliaritane, anche attraverso il depotenziamento della Chirurgia Pediatrica di Iglesias.

Possiamo ancora citare gli episodi relativi alle “chiusure estive” di diversi reparti delle strutture ospedaliere locali (reparto Ortopedia del “Sirai” e Chirurgia Pediatrica presso le strutture iglesienti), motivate dalla Direzione Generale con la necessità di concedere le ferie al personale medico. Ci chiediamo se una gestione più accorta del personale non avrebbe potuto evitare la concessione di ferie per tutto il personale medico indispensabile proprio nei mesi di luglio-agosto.

Ancora possiamo citare – concludono i sei consiglieri comunali – la temporanea interruzione degli esami istologici disposti a seguito della campagna di screening gratuiti relativamente al carcinoma della cervice uterina, il taglio dei fondi utili al mantenimento delle Commissioni per l’accertamento delle invalidità, la persistenza di interminabili liste d’attesa relativamente ad alcune specialità mediche (ad esempio le visite fisiatriche domiciliari), le difficoltà a reperire anestesisti per cui la ASL n. 7 si avvale di prestazioni di professionisti operanti presso altre strutture (solo oggi, con notevoli ritardi, si procede all’indizione del bando di concorso per anestesisti).»