E’ stato presentato questa mattina, a Sa Domo de sa Cultura, a Sestu, il 13° festival delle Pro Loco.
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E’ stato presentato questa mattina, a Sa Domo de sa Cultura, a Sestu, il 13° festival delle Pro Loco, raduno regionale enogastronomico delle sagre paesane, alla presenza di Nina Zedda direttrice artistica di Sa Domo de sa Cultura; Paola Secci, sindaco di Sestu; Matteo Taccori, assessore della Cultura del comune di Sestu; Mario Ziulu, presidente della Pro Loco di Sestu. Sabato 14 settembre, a Sa Domo de sa Cultura, in via Newton 12 a Cagliari, si terrà l’anteprima che aprirà le danze ufficiali alle due giornate ufficiali del 5 e 6 ottobre, in località San Gemiliano, a Sestu.
Il Festival, organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Sestu, e si pone l’obiettivo di creare un appuntamento annuale, utile per l’incontro e per la messa in rete delle Pro Loco di tutta la Sardegna. Ogni paese infatti, ogni zona della nostra isola vanta delle tipicità e delle specialità: prodotti locali e ricette peculiari, che vanno dal dolce al vino al prodotto ortofrutticolo. Durante la manifestazione ogni Pro Loco offrirà al pubblico l’esperienza della partecipazione alla preparazione del piatto tipico scelto e la successiva degustazione.
Per la degustazione dell’anteprima, il 14 settembre, sono previsti: gnocchetti al sugo di cinghiale, purpuzza e pancetta affumicata.
«All’interno della Domo curiamo tante attivita legate a progetti di valorizzazione del territorio e della tradizione – ha detto Nina Zedda, direttrice artistica di Sa Domo de sa Cultura -: cibi, musica e poesia. Qui a Cagliari presentiamo in anteprima le loro attività e questo è un supporto fondamentale alle manifestazioni che si vanno a svolgere poi nei vari Comuni.»
«Siamo arrivati alla 13ª edizione del raduno delle sagre paesane, che sono davvero il nostro fiore all’occhiello – ha aggiunto il sindaco di Sestu, Paola Secci -. Crescono infatti negli anni i Comuni che aderiscono alla manifestazione e al raduno. Al cibo abbiamo affiancato la cultura e le maschere. La comunità partecipa all’organizzazione nella sua totalità, e sono state coinvolte tutte le attività produttive.»
«La Pro Loco del nostro Comune è davvero il motore che muove tutte le iniziative e spinge la diffusione vera della cultura – ha sottolineato Matteo Taccori, assessore della Cultura del comune di Sestu -. La cucina è uno dei momenti culturalmente più unificanti, è quasi ormai superfluo dirlo. Tante importanti decisioni delle comunità sono state prese a tavola, un innegabile momento aggregante. L’Amministrazione ha visto crescere questa manifestazione negli anni e auspichiamo per il futuro che si possano far incontrare le nostre culture locali con altre a livello nazionale e internazionale.»
«I piatti tipici di ogni Comune – ha rimarcato Mario Ziulu, presidente della Pro Loco di Sestu -, saranno preparati in loco, e saranno offerti al visitatore che potrà godere anche di esibizioni canore, di balli tipici, dimostrazioni culinari e di arti e mestieri: una manifestazione culturale che definirei a tutto tondo.»
Alla rassegna hanno aderito le Pro Loco di San Giovanni Suergiu, Ittiri, Pula, Sarroch, Banari, Samatzai, Segariu, Furtei, Donori, Simaxis, Albagiara, Soleminis, Villamassargia. Nel corso delle due serate saranno proposte circa 25 degustazioni: primi, secondi, seadas e zeppole. Inoltre gli artigiani di Sestu si esibiranno nell’arte della panificazione utilizzando il lievito madre “Sa madrighe” e la semola di grano duro derivata dal grano Cappelli, e ancora dimostrazioni degli antichi mestieri dell’arte del formaggio, e una esposizione delle maschere carnevalesche sestesi.