1 March, 2025
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Il secondo passaggio e volume della Grammàtica cuntrastiva sardu – italianu di Mario Puddu, pubblicazione della Editziones NOR nella Colletzione “paràulas”, si occupa di Morfologia.
La complessiva opera Grammàtica cuntrastiva faciapare è concepita in tre parti: Fonologia, Morfologia, Sintassi. E appunto il volume secondo tratta tutta la variabilità delle nove categorie grammaticali del lessico, studiate in modo essenziale nel confronto, nelle differenze ed analogie tra le strutture della limba sarda e la lingua italiana.
Il senso di una grammatica contrastiva per i sardi permette un normale studio linguistico di approfondimento e di formazione culturale glottodidattica, sulle forme organizzate di un sistema di conoscenza-comparazione, in modo paritario, del rapporto evolutivo tra le due lingue in esame.
La necessità di avere una grammatica dal senso contrastivo, pratica e funzionale, nasce dalla considerazione che il rapporto dell’italiano verso il
sardo non si è sviluppato come un corretto contato ordinàriu tra limbas, ma de dominiu, a disvalore e disprétziu, mància lègia de ignoràntzia nosta a
iscrocorigadura; dunque un “bilanciamento” dignitoso, democratico di matura responsabilità umana e politica.
Il trattato morfologico, specifico nelle distinte categorie che caratterizzano tradizionalmente le nove classi lessicali, analizza in modo nodale e a faciapare: nomi-sostantivi, verbi, pronomi, articoli, aggettivi, avverbi, preposizioni, congiunzioni e interiezioni.
Una ricchezza di esempi ed esercizi facilitano l’apprendimento delle dinamiche linguistiche del sardo, con richiami di fraseologia ed autori delle aree di parlata campidanesa, de mesania, ogiastrina, nugoresa-barbagina, baroniesa, logudoresa, sulcitana.
Lo studio considera il patrimonio linguistico di totu su sardu ed evidenzia i profondi segni di unitarietà e distintività svolta in valore e funzione
significativa; naturalmente, non essendo limbazos de limba sarda, sono escluse le parlate del tabbarchino, saligheresu, tataresu e cadhuresu.
Forte e appassionato il richiamo dello studioso, autore anche del Ditzionàriu de sa limba e de sa cultura sarda (I ed. 2000 e II ed. il 2015, Editore Condaghes) e della Grammàtica de sa limba sarda (I ed. 2008 e II ed. il 2018, Editore Condaghes) perché la lingua sarda possa essere limba de iscola e rappresenti la normalità del nostro èssere pòpulu de su logu nostu in su mundhu.

La parte conclusiva dello studio è dedicata alla letteratura; pagine intense che offrono esempio delle diverse parlate, tutte di grande ricchezza lessicale, e che invitano a una scrittura regolarizzata del sardo. Gli autori dei brani proposti sono Benigno Casula (Tonara), Matteo Tuveri/Arianna Steri (Lunamatrona), Costantino Fois (Nuragugume), Claudia Carta (Iersu), Mariangela Dui (Lùvula), Frantzischinu Satta (Nùoro), Anna Simbula/Maddalena Sanna (Tratalias), Nino Fadda (Tiesi), Marco Pani (Arrolli), Marco Coghe (Ùssana).
Mario Puddu, oltre ai tanti volumi e interessi di specificità linguistica, ha pubblicato il romanzo Alivertu, la silloge poetica Pro chi libbera torres! e Totu frades, traduzione dell’Enciclica di papa Francesco Fratelli tutti (Editore Condaghes, 2021). In presenza e in videoconferenza tiene frequenti corsi di e in limba sarda, strutturati in I livello (scrittura e pronuncia), II livello (morfologia del lessico) e III livello (analisi logica e sintassi).

Cristoforo Puddu

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Cala il sipario sulla terza edizione di “Transistor – nuove generazioni e.mo.ti.con (memoria emotiva)”, il festival dedicato alle giovani generazioni ideato e organizzato, sotto la direzione artistica di Mauro Mou, da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’associazione Cultarch e per il 2018 con “I libri aiutano a leggere il mondo”, la manifestazione letteraria promossa dall’associazione Malik. Quattro giorni fitti di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori, inseriti nel cartellone di 10 Nodi – i festival d’autunno a Cagliari, con un focus specifico sulla memoria delle emozioni, che domani, domenica 4 novembre, giungono all’approdo e si chiudono nel porto di casa, al Teatro La Vetreria di Pirri.  

Si comincia alle 18.00, con “Un diario di 14 miliardi di anni”, a cura di I.D.e.A.S – Incontri di Divulgazione e Astrofisica in Sardegna, con Riccardo Murgia, dottorando in Astrofisica alla SISSA di Trieste, e Matteo Tuveri, dottorando in Fisica Teorica all’Università di Cagliari, tra i fondatori di IDeAS. «Quando il nostro universo era ancora un bebè, era estremamente più piccolo, caldo e denso rispetto ad oggi – spiegano. Il compito dei cosmologi è di ripercorrere le tappe della sua evoluzione, scrivendo una sorta ‘diario cosmico’: la cronaca di un viaggio affascinante e misterioso, cominciato quasi 14 miliardi di anni fa. Proveremo a raccontarvelo».

A seguire, Antonio Catalano, artista artigiano e poeta, porta in scena il suo “Mi arrendo alle fragole”. Accompagnato da un vecchio giradischi e da qualche vecchio vinile di canzoni popolari d’amore, in un’atmosfera intima e sognante, un personaggio racconta le proprie fragilità, i propri dubbi, i propri sogni e, attraverso di essi, ci fa guardare il mondo. «“Mi arrendo alle fragole” è una raccolta di poesie, discorsi inutili, narrazioni, piccoli riti, gesti, sussurri, balbettii, come un piccolo archivio dei sentimenti, come segni dell’animo che partono dal cielo e arrivano sulla madre terra attraversandoci il cuore. La via del cuore, la via che ci pone a riguardare il mondo con gli occhi della meraviglia», scrive l’autore.

Ancora, Carovana SMI propone poi “L’eredità della memoria”, con Ornella D’Agostino. Meraviglia e spaesamento nell’incontrare la vita degli altri: l’esperienza di Carovana con i suoi diari di viaggio, luoghi di incontro, discussione e condivisione di idee per vivere una cittadinanza multiculturale.

La serata si conclude con il Progetto Stregoni di Johnny Mox and Above the Tree: “Stregoni band live” – A project about music & migration (associazione Here I Stay / Cada Die Teatro/Associazione Malik).

Transistor avrà, in realtà, una coda, fatta di due appendici: lunedì 5 novembre, al Teatro La Vetreria, a partire dalle 16.00, si terrà “Stregoni band show case”, un laboratorio musicale multiculturale diretto da Johnny Mox, Above the Tree, Jobe Baboucarr ed Emme Godspower (un’iniziativa firmata Cada Die Teatro, Associazione Malik, Carovana SMI, Here I Stay, La Carovana); fra l’11 e il 16 dicembre, per Transistor incontra “La città che viaggia – Festa della Creatività”, nell’ambito della rassegna di Carovana SMI, Cada Die Teatro e Carovana presenteranno la performance IS ANIMEDDAS URBAN PARTY, ideata e diretta da Mauro Mou, parole di Emanuele Cioglia, con I Cuori di Panna Smontata.