22 December, 2024
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Graziano Mannu è il nuovo allenatore della Villacidrese, subentra all’esonerato Matteo Congia, cui sono state fatali tre sconfitte consecutive, nel campionato di Eccellenza regionale. 51 anni, Graziano Mannu ha alle spalle una lunga e brillante carriera, prima da calciatore, poi da allenatore. Ha concluso quella da calciatore a Carbonia, la sua città, dove ha iniziato ad allenare, prima alla guida della squadra juniores, poi con la prima squadra, per sette lunghe stagioni consecutive. I risultati migliori che si ricordano sono la promozione in Eccellenza e la finale di Coppa Italia persa nel mese di febbraio 2010, a Nuoro, con il Porto Torres, ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari ed i supplementari si erano conclusi sull’1 a 1 (con il vantaggio iniziale del Carbonia).

Lasciato il Carbonia, ha guidato il Sanluri in Eccellenza, raggiungendo il quinto posto nella stagione 2013/2014; il Ghilarza, squadra con la quale ha vinto Coppa e Supercoppa nella stagione 2015/2016; il Castiadas, per l’esperienza meno fortunata, nella stagione 2016/2017, conclusa con l’esonero dopo sole sei giornate di campionato. Successivamente, ha guidato la Kosmoto Monastir nell’ultimo scorcio del campionato di Eccellenza 2017/2018, riuscendo a salvarla con una piccola impresa, nei play-out. Dopo un anno dedicato interamente al suo lavoro da ristoratore, nella stagione 2019-20 è stato chiamato al capezzale del La Palma, ultimo nel campionato di Eccellenza (vinto dal Carbonia), senza molta fortuna, anche perché interrotto per la pandemia da Coronavirus dopo le partite della 23ª giornata, disputate il 1° marzo 2020.

A Villacidro Graziano Mannu trova una squadra in difficoltà, dopo il positivo avvio di stagione. Dopo il ripescaggio, la società ha fatto le cose in grande, inserendo cinque calciatori di grande esperienza, tra i quali tre dei protagonisti due anni fa della straordinaria stagione con il Carbonia, Marcello Angheleddu, Alessio Figos e Luigi Pinna, che hanno ritrovato Mattia Cordeddu e Diego Pinna (con loro al Carbonia di Andrea Marongiu), già a Villacidro nella passata stagione; l’attaccante Umberto Festa, il difensore Salvatore Bruno. La vetta della classifica è lontana, la Ferrini è a quota 25, 13 punti più su, Sant’Elena Quartu e Taloro Gavoi appena due punti dietro, 11 più su, ma il quarto posto appare alla portata, attualmente in mano all’Arbus a quota 17, 5 punti più su. Graziano Mannu dovrà cercare di entrare quanto prima possibile in sintonia con il gruppo, per iniziare a trasmettere le sue idee, vivere alla giornata ed iniziare a guardare la classifica magari al giro di boa del calendario, tra la fine del girone d’andata e l’inizio del girone di ritorno, prevista in coincidenza con la pausa di Natale.

Graziano Mannu conosce molto bene la “piazza calcistica” di Villacidro, avendo vestito la maglia della Villacidrese, da calciatore, per ben sette stagioni.

Giampaolo Cirronis

E’ terminato senza goal, questo pomeriggio, il secondo test precampionato del nuovo Carbonia di David Suazo, con la Villacidrese di Matteo Congia. La partita, al Comunale di Villacidro, è stata giocata sulla distanza di tre tempi di 30 minuti ciascuno, nel corso dei quali i due tecnici hanno alternato tutti i calciatori a loro disposizione.

Inizialmente, ovviamente, in campo si sono viste le probabili formazioni base, eccezione fatta per qualche assenza forzata. Le due squadre hanno mostrato buone trame di gioco, con poche conclusioni a rete, limite abbastanza frequente nella prima fase della preparazione, in presenza di forti carichi di lavoro e della necessità di tempo per amalgamare i nuovi che, per il Carbonia, rappresentano la maggioranza nella rosa a disposizione di David Suazo, “zeppa” di giovanissimi. Sono scesi in campo anche alcuni calciatori ancora in prova che se convinceranno David Suazo, verranno tesserati nei prossimi giorni.

La Villacidrese, quest’anno, può contare su ben cinque calciatori ex Carbonia, protagonisti della straordinaria stagione in Eccellenza 2019/2020, non conclusa a causa della pandemia ma premiata con una meritatissima promozione in serie D e la conquista della Coppa Italia: Marcello Angheleddu (capitano di quel Carbonia), Alessio Figos, Luigi Pinna, Mattia Cordeddu e Diego Pinna.

David Suazo ha seguito la prova dei suoi con grande attenzione, dando continui consigli, soprattutto ai più giovani, che lo seguono con grande applicazione.

La squadra, costruita in poche settimane dopo lo scampato pericolo dell’esclusione dal campionato, è molto giovane, David Suazo sembra particolarmente a suo agio nella cura dei giovani, ma è innegabile che per affrontare il prossimo campionato di serie D con concrete speranze di ben figurare e conservare la categoria, soprattutto se verrà confermato l’inserimento della squadra nel girone sardo-laziale-campano, occorrerebbe l’inserimento di alcuni elementi di provata esperienza nella categoria (4-5). La società guidata dal presidente Stefano Canu finora s’è mossa facendo affidamento su un budget di spesa “certo” più limitato rispetto a quello della passata stagione. L’auspicio è che quanto prima possibile possa finire l’esilio forzato a Siliqua, con il ritorno allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” e che si riesca a dare al progetto maggiore solidità economica, base indispensabile per “irrobustire” la rosa a disposizione di David Suazo.

Giampaolo Cirronis

 

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Il Carbonia esce dalla fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza al termine del doppio confronto con il Real Monterotondo Scalo ma lo fa a testa alta, altissima. Dopo l’1 a 3 maturato sette giorni fa a Monterotondo Scalo, cui è seguita la grande impresa, con lo stesso punteggio di 3 a 1, nella trasferta di campionato a Uri, che ha portato a 6 punti il vantaggio sulla prima inseguitrice Castiadas, Andrea Marongiu ha schierato la miglior formazione, con tutti i titolari, eccezion fatta per l’infortunato Alessio Figos (per lui stagione finita in anticipo), con la dichiarata intenzione di tentare l’impresa per passare il turno ed accedere ai quarti di finale della Coppa tricolore! Il collega laziale David Centioni ha dovuto fare a meno del bomber Marco Lupi, squalificato, e dell’esterno d’accatto Andrea Collacchi, infortunatosi nella gara d’andata.

Il Carbonia ha iniziato la partita con il fortissimo vento di maestrale alle spalle ed ha subito fatto intendere al Real Monterotondo Scalo che la musica sarebbe cambiata rispetto a sette giorni fa, quando pure non ha sfigurato, realizzando un goal e sfiorando un secondo in 5-6 occasioni.

La pressione del Carbonia ha messo ripetutamente in difficoltà la difesa laziale, andando vicinissimo al goal al 15′ con Keba Gassama, puntuale alla deviazione di resta in tuffo, con la sfera terminata d’un niente alla sinistra del portiere Matteo Santi. Due minuti dopo lo stesso Keba Gassama è stato ostacolato fallosamente al limite dell’area, proprio al momento della battuta a rete, ma l’arbitro è stato tratto in inganno e lo ha ammonito per simulazione.

La partita è salita di giri, è cresciuto anche il nervosismo ed il direttore di gara ha ammonito Luigi Pinna e Marius Danut Pascu, per reciproche scorrette, dopo uno scontro di gioco.Il Carbonia ha continuato ad attaccare, Marcello Angheleddu, sempre grande regista del centrocampo, è andato vicino alla rete nel primo dei due minuti di recupero e le squadre sono andate al riposo sullo 0 sa 0.

Nella ripresa, nonostante il vento contrario, il Carbonia ha continuato a tenere il pallino del gioco ma al 5′ ha rischiato di subire il goal che avrebbe chiuso il discorso qualificazione, su un doppio tentativo di Valerio Baldassi.

Il Carbonia, fiutato il pericoloso, si è riproposto con grande determinazione in avanti ed al 12′ ha sbloccato il risultato: splendida incursione di Gioele Zedda sulla fascia sinistra, scambio con Giuseppe Meloni, assist per l’accorrente Suku Kassama Sariang, la cui conclusione volante non ha lasciato scampo a Matteo Santi!

Sulla tribuna del Comunale “Carlo Zoboli, quasi piena, si è scatenato l’entusiasmo e sotto la spinta dei Briganti e di tutti i tifosi, il Carbonia ha continuato a premere sull’acceleratore. E al 19′ il 2 a 0 del sorpasso è sembrato cosa fatta: avanzata di Keba Gassama, scambio con Mattia Cordeddu, pallone verso Suku Kassama Sariang, botta a colpo sicuro e palo pieno!

I due tecnici hanno iniziato la girandola dei cambi: David Centioni ha inserito prima Federico D’Orazi per Riccardo Tilli, poi Giovanni Giordano per Luca Fiorucci e, infine, Gianfranco Lanzoni per Alessio Lalli (l’autore di uno die tre goal della gara d’andata, su calcio di rigore, oggi meno brillante); Andrea Marongiu ha risposto prima con Niccolò Agostinelli e Matteo Saias, al posto rispettivamente di Keba Gassama e Fabio Mastino, poi con Daniele Contu per Suku Kassama Sariang, Diego Pinna per Gioele Zedda e Nicola Serra per Mattia Cordeddu.

Il Carbonia ci ha provato fino alla fine, ma il risultato non è cambiato e, dopo 6′ di recupero, il Real Monterotondo Scalo ha festeggiato il pericolo scampato e la qualificazione ai quarti di finale. L’avventura del Carbonia in Coppa Italia è finita, ma la squadra di Andrea Marongiu ha scelto veramente il modo migliore per farlo e per concentrarsi completamente sul campionato, disputando forse la miglior partita della stagione, al cospetto di un grande avversario. Oggi, più che in qualsiasi altra occasione, si può dire che, senza timore di essere smentiti, il Carbonia è tornato grande e, rituffandosi sul campionato fin da domenica prossima quando affronterà al “Carloi Zoboli” il Bosa, la serie D è vicina!

Carbonia: Fortuna, Mastino (dal 31′ s.t. Saias), Zedda (dal 41′ s.t. Diego Pinna), Demurtas, Boi, Luigi Pinna, Cordeddu (dal 46′ s.t. Serra), Angheleddu, Gassama (dal 31′ s.t. Agostinelli)), Kassama (dal 38′ s.t. Contu), Meloni. A disposizione Rubbiani, Melis, Biccheddu, Muscas. All. Andrea Marongiu.

Real Monterotondo Scalo: Santi, Palmarucci, Passeri, Politano, Albanesi, Lalli (dal 44′ s.t. Lanzoni), Fiorucci (dal 39′ s.t Giordano), Abbondanza, Pascu, Tilli (dal 18′ s.t D’Orazi), Baldassi. A disposizione: Baldinetti, Fornetti, Bostan, Braccio, Bellardini, Palma. All. David Centioni.

Arbitro Ferdinando Emanuel Toro di Catania, assistenti di linea Federico Mezzalira di Varese e Francesco Macchi di Gallarate.

Rete: al 12′ del secondo tempo Suku Kassama Sariang (Carbonia).

Ammoniti: Flavio Albanesi, Marius Danut Pascu e Federico D’Orazi (Real Monterotondo Scalo)); Keba Gassama, Luigi Pinna e Suku Kassama Sariang (Carbonia).

Giampaolo Cirronis

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Il Carbonia passa anche ad Uri (3 a 1), il Castiadas pareggia a Monastir (2 a 2), ora per i minerari è vera fuga! Quello che fino a due settimane fa era un testa tra la squadra di Andrea Marongiu e quella di Carlo Cotroneo, divise da un solo punto (48 a 47), oggi è un duello a distanza, perché il Carbonia ha superato due ostacoli molto duri, Ferrini ed Atletico Uri, ed il Castiadas tra Atletico Uri e Kosmoto Monastir è riuscito a mettere insieme un solo punto! Ora sono 6 i unti che dividono Carbonia e Castiadas (54 a 48), con la capolista lanciata verso la promozione in serie D, a sette giornate dalla conclusione della stagione regolare.

Quello odierno ad Uri, per il Carbonia, era un test severo, severissimo. L’Atletico Uri è una delle squadre più forti del girone, lanciatissima nel girone di ritorno, nel corso del quale alla vigilia aveva collezionato sei vittorie (pesantissima e meritatissima quella di sette giorni fa a Castiadas) ed una sola sconfitta, risultati che l’hanno riportata in piena corsa per un posto nei play-off promozione. Il Carbonia lo ha affrontato reduce dalla faticosa trasferta di Coppa Italia sul campo del Real Monterotondo Scalo ed Andrea Marongiu ha presentato inizialmente la formazione tipo di questo scorcio di stagione. In campo dall’inizio anche Alessio Figos, reduce da un leggero problema fisico.

Il Carbonia ha rischiato in avvio su una conclusione improvvisa terminata di poco sul fondo, ma ha poi approcciato la partita come meglio non avrebbe potuto, senza alcun timore reverenziale, mettendo subito in difficoltà la difesa dell’Atletico Uri. Al quarto d’ora Alessio Figos s’è accasciato a terra senza contatto con un avversario ed ha dovuto lasciare il campo dolorante, sostituito da Keba Gassama. Il Carbonia ha reagito subito alla sfortuna ed al 21′ ha sbloccato il risultato con un goal del solito Giuseppe Meloni: affondo di Federico Boi sulla destra, traversone rasoterra in area e tap-in vincente del bomber biancoblù, al nono goal in campionato in nove partite disputate, oltre ai due realizzati in Coppa Italia, nella vittoriosa finale regionale di Oristano e nell’andata del primo turno nazionale a Monterotondo Scalo. La squadra di Massimiliano Paba ha accusato il colpo e di lì a poco ha subito il secondo goal: affondo sulla sinistra, palla filtrante in area per Suku Kassama Sariang, il cui diagonale potente e preciso non ha lasciato scampo al portiere giallorosso Salvatore Pittalis. Carbonia avanti col il doppio vantaggio e partita incanalata nella direzione favorevole alla squadra biancoblù.

La squadra di casa ha cercato di reagire, ha ripreso a macinare gioco, ma il Carbonia ha frenato con la solita autorità tutti i tentativi, fino allo scadere del tempo (sfiorando anche il terzo goal con un bel diagonale di Gioele Zedda), quando il bomber Luca Scognamillo (decisivo sette giorni fa a Castiadas) ha trovato il varco giusto ed ha infilato il pallone all’incrocio dei pali alle spalle di Antonio Fortuna (oggi in festa anche per il suo 31° compleanno). 2 a 1 e squadre negli spogliatoi per il riposo.

Al rientro in campo, l’Atletico Uri, come in avvio di partita, ha avuto subito un’occasione d’oro per il goal del 2 a 2, facendo correre un grosso brivido alla difesa mineraria con un colpo di testa di Fabio Mura. La partita è quindi proseguita sulla falsariga del primo tempo, fino al quarto d’ora, quando il difensore Ivan Coradduzza ha trattenuto per la maglia un calciatore del Carbonia ed il direttore di gara, Matteo Manis, lo ha ammonito per la seconda volta, lasciando l’Atletico Uri in 10 uomini per l’ultima mezz’ora. E’ stata la svolta decisiva della partita, perché di lì a poco il Carbonia ha realizzato il terzo goal, con il capitano Marcello Angheleddu, il migliore in campo, pronto a impattare di testa un traversone dalla destra di Mattia Cordeddu: 3 a 1!

Il finale della partita ha avuto poca storia, sotto la pioggia battente. L’Atletico Uri non ha smesso di credere nella rimonta, creando anche alcune buone opportunità per realizzare il secondo goal, ma anche il Carbonia è andato vicino alla quarta segnatura, con Giuseppe Meloni e Nicola Serra, ed il risultato non è più cambiato.

Dagli altri campi sono arrivate buone notizie per il Carbonia: la Kosmoto Monastir ha imposto il pareggio al Castiadas, andando in vantaggio, facendosi raggiungere e superare e poi pareggiando 2 a 2 (doppietta di Nicola Lai per la Kosmoto Monastir, Alvaro Fernandez e Musie Tesfai per il Castiadas); nuovo mezzo passo falso casalingo per la Nuorese, rimontata sull’1 a 1 dal Porto Rotondo ed ora a 13 punti dal Carbonia; nuovo pareggio anche per l’Ossese che non è andata oltre lo 0 a 0 a Bosa (2 pareggi e 2 sconfitte nelle ultime quattro partite disputate, ora è a 12 punti dal Carbonia); inattesa sconfitta interna per la Ferrini con la San Marco Assemini ’80, 1 a 2; bella vittoria esterna per il Guspini di Giampaolo Murru a Li Punti, 2 a 1; vittoria di misura per il Taloro Gavoi sul Ghilarza, 1 a 0; pareggio, 1 a 1, infine tra l’Arbus ed il La Palma di Graziano Mannu.

Il Carbonia non avrà tempo per rifiatare, perché mercoledì 4 marzo, alle 14.30, è atteso dal ritorno della sfida con il Real Monterotondo Scalo per il primo turno nazionale della Coppa Italia. Le due squadre partiranno dal 3 a 1 per la squadra laziale allenata da David Centioni, maturato quattro giorni fa.

 

 

 

 

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A distanza di due giorni dall’andata degli ottavi di Coppa Italia, il Carbonia è già pienamente proiettato verso il prossimo impegno di campionato, in programma sul campo dell’Atletico Uri di Massimiliano Paba, una delle formazioni più in forma, reduce da 6 vittorie e una sconfitta nelle sette partite disputate nel girone di ritorno. La partita, al Campu Nou “Ninetto Martinez”, verrà diretta da Matteo Manis di Oristano, coadiuvato dagli assistenti di linea Nicola Graziano Sechi di Sassari e Pietro Fae di Ozieri.

Atletico Uri e Carbonia si troveranno di fronte per la terza volta nel corso di questa stagione. In entrambe le sfide precedenti, s’è imposta la squadra di Andrea Marongiu. 3 a 1 in campionato, il 3 novembre dello scorso anno, con goal di Luca Orgiana al 20′ del primo tempo, raddoppio di Samuele Curreli su calcio di rigore al 20′ del secondo tempo, goal di Giacomo Fantasia al 33′ del secondo tempo e terzo goal del Carbonia di Mattia Cordeddu, al 39′ del secondo tempo. Quella sconfitta spezzò la serie positiva di tre vittorie consecutive iniziata dall’Atletico Uri dopo l’arrivo in panchina di Massimiliano Paba. La seconda sfida tra le due squadre è molto recente, risale all’8 febbraio, finalissima della Coppa Italia, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano, dove il Carbonia s’è imposto di misura con un goal di Giuseppe Meloni, su un Atletico Uri confermatosi squadra di qualità. I giallorossi sono reduci dalla grande impresa compiuta sul campo della vicecapolista Castiadas che li ha rilanciati in classifica in zona play-off e, per centrare l’obiettivo, vogliono vincere anche contro il Carbonia, anche per riscattare la delusione subita in Coppa Italia, con la terza finale persa nelle ultime quattro edizioni.

Andrea Marongiu recupera tutti i titolari e, contrariamente a quanto ha fatto mercoledì in Coppa Italia a Monterotondo Scalo, schiererà la miglior formazione possibile. L’ostacolo è indubbiamente assai insidioso ma il Carbonia ha già dimostrato, nel corso della stagione, di saper preparare al meglio tutti gli impegni e di saper reagire alle poche giornate storte, come è accaduto a Nuoro, vincendo contro l’allora capolista Nuorese, dopo la prima sconfitta subita a Castiadas sette giorni prima (dal 2 a 0 al 2 a 4).

L’ottava giornata del girone di ritorno propone una trasferta insidiosa anche al Castiadas, sul campo della Kosmoto Monastir, una delle sei squadre che ha saputo fermare su un pareggio il Carbonia e che due settimane fa ha espugnato il Frogheri di Nuoro.

Sugli altri campi, domenica si giocheranno le seguenti partite: Bosa-Ossese, Nuorese-Porto Rotondo, Ferrini-San Marco Assemini ’80, Arbus-La Palma, Li Punti-Guspini e, infine, Taloro Gavoi-Ghilarza.

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Assimilata “l’ubriacatura di gioia” scaturita dalla “storica” conquista della Coppa Italia, a tre giorni dall’esordio nelle finali nazionali, previsto mercoledì 26 febbraio a Monterotondo Scalo, dopo la convincente vittoria di Li Punti, il Carbonia si rituffa oggi nel campionato di Eccellenza, per affrontare uno degli ostacoli più insidiosi che restano sulla strada che porta alla promozione in serie D: la Ferrini di Sebastiano Pinna (dirigerà Francesco Loiodice di Collegno, assistenti di linea Alessio Evangelisti e Michele Volturo di Oristano). Non devono ingannare i risultati maturati nei tre incontri precedenti disputati tra Coppa Italia e campionato, stradominati dalla squadra di Andrea Marongiu (tre larghe vittorie: 6 a 1 in casa e 4 a 1 in trasferta in Coppa Italia, 2 a 0 in trasferta in campionato), perché la squadra cagliaritana, dopo un periodo di flessione seguito allo splendido avvio di stagione che l’aveva lanciata in testa alla classifica, da alcune settimane ha ripreso a marciare brillantemente e, dopo la sconfitta di misura subita a Castiadas, ha infilato due vittorie consecutive ed un pareggio interno senza goal con l’Ossese (con un calcio di rigore parato dal portiere ospite) ed occupa la quinta posizione in classifica a apri punti con l’Atletico Uri, a cinque lunghezze dalla terza posizione dell’Ossese.

Il Carbonia è cambiato rispetto al girone d’andata e alle sfide dei quarti di Coppa Italia. Nella manifestazione tricolore, le due sfide si svilupparono nel segno di Samuele Curreli, autore di un poker di goal nella partita casalinga e di uno in trasferta, ed oggi al centro dell’attacco biancoblu c’è un altro grande bomber, Giuseppe Meloni, decisivo con una sua prodezza nella finale di Coppa Italia con l’Atletico Uri ed in goal già otto volte nelle sette partite disputate in campionato. Andrea Marongiu deve fare a meno di Federico Boi, squalificato per una giornata dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni, al cui posto con ogni probabilità giocherà Matteo Saias, al fianco di Luigi Pinna. Per il resto, dovrebbe essere confermata la squadra che ha iniziato le ultime due partite, con Antonio Fortuna tra i pali, i fuoriquota Fabio Mastino e Gioele Zedda esterni bassi, Stefano Demurtas e Marcello Angheleddu in mezzo al campo, Mattia Cordeddu e Suku Kassama Sariang esterni alti, Giuseppe Meloni ed Alessio Figos coppia d’attacco.

La prima rivale del Carbonia nella lotta al vertice, il Castiadas, ospita l’Atletico Uri, sulla carta uno degli avversari più ostici, battuto con onore nella finale di Coppa Italia dal Carbonia, già capace di battere il Castiadas nella sfida del girone d’andata, 2 a 1 in rimonta.

L’Ossese, scivolata a 7 punti dalla vetta dopo il pari di Carbonia, a seguito della sconfitta interna subita con la Nuorese e del pari sul campo della Ferrini, ospita la San Marco; la Nuorese, priva degli squalificati Matteo Secchi e Fabio Cocco, appiedati dal giudice sportivo per due giornate dopo la sconfitta interna subita con la Kosmoto Monastir, ora a 9 punti dalla vetta, gioca sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (dirige Luca Casula di Carbonia, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Pietro Fae di Ozieri). In panchina fa il suo esordio Gianluca Peddio, subentrato al dimissionario Antonio Prastaro.

Sugli altri campi, infine, si giocano Ghilarza-Li Punti, La Palma Monte Urpinu-Bosa, Kosmoto Monastir-Arbus e Porto Rotondo-Taloro.

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Il Carbonia passa a Li Punti con una doppietta di Giuseppe Meloni (7′ e 44′ del primo tempo) e mantiene il comando solitario della classifica del campionato di Eccellenza regionale con 48 punti. Tiene il passo solo il Castiadas, vittorioso di misura sul Taloro a Gavoi per 2 a 1 e secondo a 1 punto, mentre perdono ancora terreno sia l’Ossese (0 a 0 sul campo della Ferrini che ha sciupato un calcio di rigore) che ora è a 7 punti dal Carbonia, sia la Nuorese (sconfitta in casa dalla Kosmoto Monastir 1 a 0), ora a ben 9 punti dal Carbonia e ormai, probabilmente, tagliata fuori dalla corsa verso i primi due posti.

Sugli altri campi, amara sconfitta per il La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu, bravo a rimontare due volte un goal ma alla fine sconfitto a Uri per 3 a 2; vittoria esterna per il Ghilarza a Bosa, 2 a 1, 3 punti pesanti in chiave salvezza; pari, 1 a 1, tra Arbus e Porto Rotondo; e, infine, vittoria di misura della San Marco Assemini ’80 sul Guspini, 2 a 1.

Andrea Marongiu ha schierato la stessa formazione che sabato scorso aveva iniziato la finale di Coppa Italia, con cinque cambi nella ripresa, tra il 68′ ed il 75′. La squadra ha mostrato grande determinazione fin dalle battute iniziali, riuscendo a sbloccare il risultato dopo soli 7′ con Giuseppe Meloni, puntuale alla deviazione vincente di testa su crosso di Mattia Cordeddu. Ha continuato a costruire tanto e a subire poco, fino al 44′, quando Giuseppe Meloni ha finalizzato un’azione orchestrata da Marcello Angheleddu e Suku Kassama Sariang. Nel secondo tempo i biancoblu hanno tenuto la situazione sempre sotto controllo, rischiando poco.

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A Carbonia ha vissuto una delle tappe della sua lunga carriera da calciatore e a Carbonia è tornato, quattro anni fa, da allenatore, per guidare la squadra biancoblu nel campionato di Promozione regionale. Tre stagioni consecutive da protagonista, una promozione sfiorata e due Coppe sfumate soltanto ai calci di rigore, contro Bosa e Dorgalese.

La prima esperienza di Andrea Marongiu alla guida del Carbonia si è conclusa nell’estate del 2018, quando la società biancoblu decise di cambiare, affidando la panchina all’esordiente Fabio Piras. Lui ci rimase male, ma accettò la decisione, perché in fondo il calcio è così, è fatto di gioie e delusioni e queste ultime, spesso, formano più delle vittorie.

Poco più di un anno fa, dopo alcuni mesi alla finestra, Andrea Marongiu ha deciso di ricominciare accettando una “sfida impossibile”, la panchina della Monteponi, ultima in classifica in Promozione, con soli 2 punti dopo 9 giornate di campionato. Il presidente Giorgio Ciccu gli ha messo tra le mani una squadra quasi interamente rinnovata rispetto a quella che aveva iniziato la stagione con Andrea Marras, con un punta di diamante, Samuele Curreli, e lui, dopo una titubanza iniziale, determinata da una breve di transizione tra vecchio e nuovo organico e da un calendario “impossibile” (Orrolese in casa, Carbonia in trasferta e San Marco Assemini ’80 in casa, nelle quali ha raccolto solo un punto, nelle battute finali del derby con il Carbonia), ha confezionato un’impresa straordinaria e quasi irripetibile, rimontando posizione su posizione fino al quarto posto finale, con il sostanzioso contributo dei 19 goal di Samuele Curreli.

La scorsa estate, a Iglesias, è arrivato il divorzio e, di lì a poco, è maturato il “ritorno di fiamma” con il Carbonia. La società biancoblu ha acquisito il titolo per l’iscrizione al campionato di Eccellenza, sfiorato sul campo, attraverso la fusione con il Samassi, e ha progettato una stagione da protagonista, con una campagna acquisti di grande qualità. E per guidare la squadra in questa nuova avventura, ha “riportato a casa” lui, Andrea Marongiu che, a 50 anni, ha ritrovato ciò si era visto sfuggire poco più di un anno prima, impreziosito…dalla categoria superiore e da un organico di primissima qualità.

La scelta della società guidata da Carlo Foti è stata accolta positivamente dai più, per i risultati e, soprattutto, la qualità del lavoro svolto nella prima esperienza durata tre anni, ma non sono mancati gli scettici, che facevano leva sul fatto che Andrea Marongiu fosse all’esordio sulla panchina di una squadra di Eccellenza, peraltro costruita per una stagione di primissimo piano.

Il campo ha fin qui fugato ogni dubbio! Il Carbonia è primo in classifica in campionato, con 1 punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese. E sabato 8 febbraio, ad Oristano, si gioca la Coppa Italia con l’Atletico Uri di Massimiliano Paba (battuta all’andata in campionato, con goal di Luca Organa, Samuele Curreli e Mattia Cordeddu), traguardo raggiunto con un percorso straordinario, fatto di cinque vittorie ed un pareggio, venti goal segnati e quattro goal subiti, il capocannoniere della manifestazione Samuele Curreli, con ben dieci reti (realizzate nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini).

L’Atletico Uri non è sicuramente un avversario facile. Andrea Marongiu lo sa e tiene tutti in guardia. «Non sarà facile – ha detto più volte il tecnico di Gonnesa – ma questa volta la Coppa vogliamo portarcela a casa.»

Il Carbonia ha un conto aperto con la Coppa Italia, sfiorata tre volte, una in Eccellenza e due in Promozione, negli ultimi dieci anni. E le ultime due Andrea Marongiu le ha vissute in panchina, con il Bosa nel 2016 e la Dorgalese nel 2018 (in Eccellenza, nel 2010, in panchina c’era Graziano Mannu). Tutte perse ai calci di rigore. Ma anche l’Atletico Uri ha un conto aperto con la Coppa Italia, perché ha giocato due finali, entrambe perse, 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara, nelle ultime tre stagioni.

Sabato 8 febbraio, nel tardo pomeriggio, una delle due, tra Carbonia ed Atletico Uri, sfaterà il tabù e festeggerà alzando la Coppa al cielo. Andrea Marongiu, stanotte, sognerà che a farlo sarà il suo capitano, Marcello Angheleddu. A volte…i sogni si avverano…

Giampaolo Cirronis

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Il Carbonia ha travolto il Ghilarza 4 a 0 ed è tornato solitario in vetta alla classifica del campionato di Eccellenza regionale. La seconda giornata di ritorno ha registrato la sconfitta del Castiadas sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (2 a 3), il crollo della Nuorese ad Uri (1 a 5) ed il pari in extremis del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu ad Ossi (1 a 1). Ha perso in casa anche la Ferrini con la Kosmoto Monastir, 1 a 2. La squadra di Andrea Marongiu conduce ora con 2 punti di vantaggio sull’Ossese, 3 sul Castiadas, 5 sulla Nuorese e 9 sulla Ferrini. E domenica prossima al Comunale “Carlo Zoboli” ci sarà lo scontro diretto con la prima inseguitrice, la matricola Ossese.

La partita odierna con il Ghilarza è stata dominata dal Carbonia dall’inizio alla fine. Ci sono voluti 20 minuti per sbloccare il risultato, con un preciso colpo di testa del 19enne Suku Kassama Sariang, giunto all’ottavo goal stagionale e da lì in avanti il risultato non è mai stato in discussione. Numerose le palle goal costruite dalla squadra biancoblu, alcune svanite d’un soffio, anche per la bravura portiere del Ghilarza, ma prima del riposo Alessio Figos ha trovato il varco giusto per il goal del 2 a 0.

Nella ripresa il Carbonia ha continuato a comandare il gioco, Alessio Figos ha firmato il secondo goal personale e Giuseppe Meloni ha cercato ripetutamente la via del goal all’esordio casalingo, sfiorandolo ripetutamente, fino a quando lo ha trovato, al termine di un’azione tambureggiante, su preciso assist di Mattia Cordeddu.

Nel finale il Ghilarza, orgogliosamente, ha provato in ogni modo di creare i presupposti il goal della bandiera, senza riuscirvi per l’attenzione sempre alta della difesa del Carbonia, impeccabile anche nella giornata in cui Andrea Marongiu ha tenuto a riposo Federico Boi per un leggero infortunio. Nell’ultimo scorcio di partita il tecnico biancoblu ha effettuato alcuni cambi.

E’ finita tra gli applausi del pubblico e, in particolare, il solito ringraziamento dei giocatori ai Briganti che non hanno mai smesso di incitare la squadra, dal primo all’ultimo minuto.

Sono poi arrivate le notizie ufficiali da Guspini, Ossi ed Uri, a mettere la classica ciliegina sulla torta per festeggiare una domenica importantissima nella corsa verso la serie D.

Nell’intervallo sono state festeggiate le conquiste della Coppa Santa Barbara e della Coppa Capodanno delle squadre allievi e giovanissimi che nelle due finali hanno superato, con l’identico punteggio di 4 a 0 (lo stesso risultato poi maturato sul campo tra la prima squadra ed il Ghilarza), rispettivamente la Marco Cullurgioni Giba e la Monteponi. Anche nella passata stagione allievi e giovanissimi avevano vinto insieme le due coppe.

Giampaolo Cirronis

             

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Il Carbonia era atteso ad una reazione, con una prova di vitalità, dopo i due pareggi consecutivi ottenuti con Porto Rotondo e Kosmoto Monastir che hanno consentito alle inseguitrici di rifarsi sotto e, nel caso del Castiadas, di affiancarsi al comando della classifica, alla vigilia delle due trasferte consecutive con il Castiadas e la Nuorese. La risposta della squadra c’è stata e che risposta! 8 a 0 al La Palma Monte Urpinu, con triplette di Alessio Figos e Suku Kassama Sariang e goal di Daniele Contu e Mattia Cordeddu (entrato nel finale dopo essere stato tenuto inizialmente in panchina in vista dei prossimi impegni).

La poca consistenza del La Palma Monte Urpinu di Franco Giordano ha indubbiamente favorito la goleada, ma questa non deve sminuire la prestazione del Carbonia. Andrea Marongiu inizialmente ha dovuto fare a meno dello squalificato Nicola Serra ed ha tenuto in panchina – come già sottolineato, Mattia Cordeddu, e con lui Gioele Zedda, sostituiti da Suku Kassama Sariang e Fabio Mastino. La squadra ha impiegato una ventina di minuti a prendere le misure dell’avversario, fino al primo goal, realizzato al 25′ da Alessio Figos su prodezza in fase di preparazione ed assist di Samuele Curreli, ancora a secco in termini di goal ma preziosissimo sia in fase di rifinitura, suo anche l’assist per il goal di Daniele Contu per il 3 a 0, in apertura di secondo tempo, sia conclusiva, perché alcune volte è andato vicinissimo alla marcatura personale.

Concluso il primo tempo sul 2 a 0, con il goal del raddoppio di Suku Kassama Sariang su assist di Daniele Contu (ed il giovane gambiano pochi minuti dopo ha sfiorato il terzo goal, di testa, con miracolo del portierone croato Marko Stanic, che certamente sognava un esordio migliore con la sua nuova squadra, perché nonostante gli 8 goal subiti, è stato il migliore in campo del La Palma Monte Urpinu!), il secondo tempo non ha avuto storia. Daniele Contu per il 3 a 0, poi doppietta di Suku Kassama Sariang, alla tripletta personale; ancora Alessio Figos, poi Mattia Cordeddu appena entrato e, infine, Alessio Figos, anche lui alla tripletta personale: 8 a 0! Nel finale ha fatto il suo esordio il nuovo arrivato Keba Gassama, autore di alcune belle giocate e di un assist per il goal del 7 a 0 di Mattia Cordeddu.

Il Carbonia è nuovamente solo in testa alla classifica, con 2 punti di vantaggio sulla Nuorese, passata a Ghilarza con due goal di Mauro Ragatzu, 3 sulla coppia Castiadas-Ossese (formatasi dopo la netta vittoria dell’Ossese nel confronto diretto disputato ieri a Ossi), 4 sulla Ferrini, fermata sull’1 a 1 casalingo dall’Arbus (con goal di Momo Cosa).

Nella giornata spicca il clamoroso 5 a 0 dell’Atletico Uri (avversario del Carbonia nella finalissima di Coppa Italia, l’8 febbraio 2020 ad Oristano) a Bosa. Sugli altri campi, la San Marco Assemini ‘980 ha vinto 3 a 0 sulla Kosmoto Monastir, il Guspini ha pareggiato 1 a 1 con il Porto Rotondo, il Li Punti ha superato di misura il Taloro Gavoi, 1 a 0..

E domenica prossima, per l’ultima giornata del girone di andata, ci sarà Castiadas-Carbonia!

Giampaolo Cirronis