Il sindaco di Iglesias, al fine di tutelare l’incolumità delle persone e la sicurezza in città, con particolare riguardo per la salvaguardia del patrimonio pubblico, dei beni privati e la protezione degli animali sia domestici che selvatici, con l’ordinanza n. 156 del 15.12.2020, dispone il divieto di utilizzare petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, dal 22 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.
«Con il divieto di utilizzare i botti nei giorni a ridosso delle festività – ha spiegato Mauro Usai -, vogliamo tutelare la sicurezza e l’incolumità delle persone, salvaguardare il patrimonio sia pubblico che privato, e proteggere gli animali, che spesso sono messi in pericolo e terrorizzati dal rumore dei botti.»
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«Il 12 marzo il presidente Christian Solinas e la sua Giunta hanno predisposto il piano d’emergenza per contenere l’effetto disastroso del Covid-19. Condividiamo la finalità del provvedimento ma non l’applicazione nella parte in cui si vuole realizzare nel CTO di Iglesias 33 posti letto per la terapia intensiva, pneumologia e infettivi e il trasferimento del reparto nascite al Brotzu di Cagliari. La protesta formale del sindaco di Iglesias e dei sindaci dei comuni del territorio ha ottenuto la revoca del trasferimento del punto nascite al Brotzu, ma si deve evitare la realizzazione dei 33 posti letto di terapia intensiva al CTO. Questo significherebbe esporre tutto il CTO al massimo rischio di contagio da Covid-19 e, a nostro parere, si configurerebbe anche il mascherato intento di chiudere definitivamente il CTO.»
Il direttivo SPI CGIL Iglesias ha preso posizione oggi sulla vicenda sviluppatasi nei giorni scorsi intorno ai programmi della Giunta regionale per contrastare e prevenire la diffusione del Coronavirus.
«Siamo esattamente in linea con la decisa presa di posizione del sindaco di Iglesias Mauro Usai e dei sindaci del territorio che definisce assurda la scelta della Giunta Solinas. Riteniamo risolutiva la proposta del sindaco di servirsi della struttura dell’ospedale Santa Barbara piuttosto che del CTO e non esiste una spiegazione logica al silenzio della Giunta Solinas – ha aggiunto il direttivo SPI CGIL di Iglesias -. Faremo tutto ciò che rientra nelle nostre competenze e possibilità per evitare quest’infelice scelta e abuso della volontà di decine di migliaia di cittadini dei diversi comuni vicini. Inoltre, con l’eccezionale evento Covid-19 si sta progressivamente indebolendo la struttura produttiva Sarda, il rischio di una difficile e non prossima ripresa economica sta aumentando, la perdita di tanti posti di lavoro e la rilevante riduzione reddituale di tanti si sta consolidando. Siamo convinti che in questo contesto, chi può, deve contribuire al superamento della crisi sanitaria/economica. A tal fine – ha concluso il direttivo SPI CGIL di Iglesias – serve il serrato dialogo costruttivo fra politica e parti sociali, e non serve fra qualche giorno, serve immediatamente, perché fra qualche giorno il Covid-19 potrebbe essere più devastante, la nostra economia distrutta, e allora si, che saremo tutti nella stessa barca, ma in quella della disperazione.»