Scrivo questa nota come capogruppo del Partito Democratico per sottolineare e puntualizzare a tutta la popolazione Iglesiente e del Sulcis intero che, puntuale come previsto, ritorna il gioco del raggiro, una storia che si ripete, dopo anni si ritorna alle menzogne per fare ancora una “operazione di smantellamento” delle strutture sanitarie di Iglesias, è l’ultimo colpo di coda di questo manager. Purtroppo per ora non c’è la certezza dell’operazione,in quanto mancano documenti ufficiali ma oramai da una settimana sono intercorse varie riunioni nei diversi livelli aziendali della ASL 7 per intraprendere questo provvedimento.
La storia recente è come quella dell’Ospedale F.lli Crobu e la farsa del sistema che non funziona, ora tocca agli anestesisti del CTO, prima erano dei tubi di gas per sala operatoria “rotti” che hanno fatto chiudere il F.lli Crobu, ridicolo!!!… Gli anestesisti non ci sono, non bastano, non riescono a coprire le sedute e, pertanto, chiudiamo l’ortopedia e il CTO, centralizziamo a Carbonia. Sempre la solita storia giusto per far nascere questioni campanilistiche e per mascherare l’operazione “bugiarda”.
Come si può chiudere un reparto per scarsa produttività quando per anni è stato fatto di TUTTO per impedirgli di lavorare: infermieri non sostituiti, attrezzi di sala operatoria non comprarti. Per anni abbiamo gridato la situazione degli anestesisti, per anni abbiamo denunciato, il problema di oggi e non lo si è voluto affrontare perché si voleva portare la sanità locale al collasso e tutto è stato scientificamente deciso a tavolino per potenziare le cliniche private, come quella di Decimomannu che assorbe gran parte della nostra utenza, noi che avevamo l’eccellenza di una vera ortopedia e traumatologia ora siamo ridotti a ospedali da campo da 3° mondo.. E questo disegno di smantellamento dove nasce?
Ve lo svelo io, prendete questo spunto e leggete quali furono gli obiettivi dati al Manager Calamida dalla RAS: l’allegato 1 alla delibera g.r. 30/60 del 12/07/2011 – dice: «Definizione del fabbisogno di prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali erogabili dalle case di cura della Asl 8… Per successiva contrattazione da parte della Asl 8 con la casa di cura…».
Ma quale rinascita e nuovo ospedale volevano svendere e hanno svenduto la nostra sanità ai privati di Cagliari! Se si intervenisse come una saggia direzione dovrebbe fare sull’organizzazione del servizio di anestesia, come oggi dai più è stato messo in evidenza, a sentir qualcuno di loro parrebbe addirittura che gli anestesisti bastano eccome, “sono male impiegati”, questa amministrazione ci dovrebbe spiegare perché interessarsi dell’ortopedia e non dirci invece quale drammatica IMPRODUTTIVITA’ si nasconde dietro la Stroke unit del Sirai, che non produce altro che sprechi di danaro pubblico in maniera palese, e come mai invece l’Hospice finanziato da apposito progetto per presunta non economicità è scomparso dalla Asl e nello specifico dal Santa Barbara. Questa storia è tutta figlia della vera malasanità, quella che oggi non si può nascondere perché tutti sanno cosa sta succedendo: non ci spaventano i percorsi centralizzanti, vorremmo un ospedale di qualità, i reparti che servono a garantire la salute governati per logiche di buona prassi medica, ma il vento è diverso, non si può ingannare la gente.
Noi del PD e del CSX abbiamo promesso potenziamento e miglioramento della sanità nel nostro territorio, noi abbiamo promesso che l’unica azienda (la sanità) rimasta nel sulcis non chiudesse.. noi che ci siamo spesi per far credere ad un vero cambiamento non possiamo accettare da un DG che ha inserito in azienda oltre 200 persone tra interinali e a contratto a tempo determinato (basta guardarsi i bilanci 2012\2013) la solita frase non ci sono soldi… che si controllino le determine, che si controllino gli incarichi e che si analizzino i servizi esternalizzati come il CUP e che si verifichino le liste d’attesa se hanno subito miglioramenti.. (verificando anche quanti vanno dai privati… accorciandole, ma costandoci in compensazione) un disegno, una strategia per impoverire il nostro territorio. Chiediamo una forte presa di posizione, no a questo manager e no a queste Calamità per la nostra popolazione, diciamo no allo smantellamento della sanità iglesiente.
Francesco Melis
Capogruppo Partito Democratico Sardegna – Iglesias