22 November, 2024
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«Stavolta lo dico senza timore di smentita: abbiamo fatto le cose davvero in grande, con una programmazione di eventi degna della nostra città. Sant’Antioco diventa un palcoscenico i cui riflettori saranno puntati su personaggi e spettacoli di altissimo livello». Per il Sindaco Ignazio Locci si preannuncia un’altra estate all’insegna del #vietatoannoiarsi che ormai da anni caratterizza le estati antiochensi. Il palcoscenico di Sant’Antioco si prepara così ad ospitare il jazzista noto al grande pubblico Stefano Bollani, con il suo spettacolo “piano solo”, il drammaturgo, attore e regista Ascanio Celestini, l’attore Cesare Bocci, i “Nanowar of Steel” – metal allegro da Roma (ovvero quattro dei dieci appuntamenti che compongono il nuovo festival “Festartes”, tra musica jazz e narrazioni), il Teatro Lirico di Cagliari, che per la prima volta porta a Sant’Antioco l’opera, “Elisir d’amore” di Donizetti: due date nel giardino del Museo Archeologico Ferruccio Barreca, che si trasformerà in un grande teatro a cielo aperto. E ancora i giornalisti Tiziana Ferrario e Sigfrido Ranucci, nell’ambito di Libervento, festival culturale che si ripresenta a Sant’Antioco con 4 date, tutte in piazza De Gasperi. Lo scrittore e sceneggiatore e drammaturgo Maurizio De Giovanni e la scrittrice Gabriella Greison, appuntamenti inseriti nell’ambito della programmazione dell’associazione Iklos. Senza dimenticare il tradizionale Cinema d’autore sotto le stelle all’arena fenicia: dieci date, ogni giovedì.

Naturalmente tanto vino carignano e tanti appuntamenti con il gusto, dall’intramontabile “Calici di Stelle” (10 agosto) al “Carignano Wine Exsperience” (19 agosto), fino alla novità “E… state nel Corso”, rassegna che animerà i venerdì di luglio e agosto nelle strade del centro, da via Roma a Piazza Italia e il Corso Vittorio Emanuele, e prenderà avvio il 7 luglio con un imperdibile format di tre giorni di “Festa Latina” dedicati alla musica, all’intrattenimento e allo street food tutto in salsa sudamericana.

Ci saranno ancora una volta gli incontri settimanali con l’animazione per i bambini: i martedì di “Sulkilandia” che troveranno spazio nel centro cittadino con proposte coinvolgenti e grandi novità, che culmineranno con il grande evento denominato “Family Fest”, previsto nella location del Parco Giardino, dove per tre giorni, dal 15 al 17 Settembre, andranno in scena tanti momenti dedicati alle famiglie. Ed ecco anche la riproposizione della Festa di San Pietro (da anni non si svolgeva più) che si accompagnerà alla “Festa del gusto” (dal 29 giugno al 2 luglio). E poi la Festa di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna, del primo agosto, nonché la Festa di Bonaria di inizio settembre.

Ci sono anche tanta cultura ed evocazioni storiche (“Gruttas Obertas” del 24 agosto e “Le vie di Sulky” al MAB il 29 luglio), le visite notturne al Parco Storico e archeologico del giovedì, che verranno accompagnate dalle “esperienze”. Ogni venerdì di giugno le conferenze della XV Summer school di archeologia fenicia e punica e nell’ultima settimana di giugno gli appuntamenti con i seminari di Ludica. E ancora: dal 16 al 18 giugno presso il Centro Esperienze Creative Ex Monte Granatico MuseoDiffuso.exe, si terrà il primo festival di “All You Can Shoot”: esposizioni, talk, presentazioni di libri, workshop per grandi e piccini e tanto altro. Gli appuntamenti cinematografici all’Archivio storico comunale, 5 incontri  dal tema “La memoria industriale dell’isola di Sant’Antioco”.

La stagione di prosa 2021-2022, organizzata dal CeDAC / Circuito multidisciplinare dello Spettacolo dal vivo in Sardegna, martedì 1 febbraio al Teatro Comunale di Sassari e da mercoledì 2 a domenica 6 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari, ha presentato la commedia “Il silenzio grande”, di Maurizio De Giovanni, per la regia di Alessandro Gassman. In scena un cast eccezionale: Massimiliano Gallo, Stefania Rocca, Pina Giarmanà, Paola Senatore e Jacopo Sorbini, che ha dato vita ad un ritratto di famiglia, dove nel tempo, si sono accumulati silenzi e mancanze, desideri affettivi e verità nascoste, che poi improvvisamente vengono a galla con momenti ironici alternati ad altri di tristezza e malinconia.

Uno spettacolo capace di commuovere e far ridere, di far riflettere lo spettatore sensibile ed attento ai temi affrontati e rapito dalla maestria degli attori. Una trama particolarmente coinvolgente, all’interno della quale uno scrittore completamente calato nel suo ruolo professionale, non si è reso conto di quel che accadeva nella sua famiglia, certo di offrire ai suoi cari tutto quel di cui avevano bisogno, che non poteva certo limitarsi ad una vita agiata ma che necessitava di presenza ed affetto. Un modo di rapportarsi con la moglie e con i figli che ha creato difficoltà nei dialoghi e vite parallele prive di condivisione. Uno spaccato di vita reale, nel quale la complessità dei rapporti ha generato sofferenza, sino ad arrivare a creare delle barriere invisibili, che solo dopo il colpo di scena finale crollano, destando nello scrittore il rammarico di non aver compreso quel che stava accadendo tra le mura domestiche.

Al termine, applausi fragorosi hanno mostrato l’apprezzamento del pubblico e la grande voglia di tornare alla normalità, poter di nuovo godere di grandi spettacoli, portatori di cultura ed emozione, come “Il silenzio grande”, primo titolo d’alto profilo in cartellone per il 2022, anno, nel cuore e nella speranza di tutti, portatore di tanta agognata serenità.

Nadia Pische

Su Pranu 1

Il libro giallo, il Commissario Ricciardi, il Nero metropolitano e Maurizio De Giovanni, ospite d’eccezione. Prosegue così, questa sera, la navigazione della nona edizione di “Parole sotto la torre“, il festival letterario in svolgimento a Portoscuso, alla Tonnara Su Pranu, fino a domani, domenica 26 luglio.

Primo appuntamento della terza serata alle 19.30: “Resistere a vent’anni”, il titolo dell’incontro in cui Camilla Barone, semiologa specializzata in analisi di identità visive e processi creativi (ha insegnato alla IULM e collabora con il Politecnico di Milano) dialogherà con Marco Rovelli, scrittore e musicista, insegnante di storia e filosofia nelle scuole superiori secondarie. Rovelli è giunto alla notorietà nel 2006 con il libro Lager italiani, un reportage narrativo dedicato ai centri di permanenza temporanea. Come musicista ha vinto con il suo gruppo il premio Ciampi 2002 per il miglior album d’esordio. È anche autore teatrale.

Alle 22.00 Nero metropolitano: Gianni Biondillo incontra Maurizio De Giovanni, che nel 2005 si è guadagnato la notorietà con il libro giallo I vivi e i morti (e il suo Commissario Ricciardi), ambientato nella Napoli degli anni Trenta, con cui ha ottenuto diversi riconoscimenti. Ha pubblicato per Mondadori ed Einaudi Stile Libero, consacrandosi tra i più importanti giallisti italiani (ha vinto il Premio Selezione Bancarella, il Premio Camaiore Letteratura Gialla e il Premio Giuria Viareggio). Per la serie del Commissario Ricciardi l’ultima pubblicazione risale allo scorso giugno, Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi (Einaudi). Sempre quest’anno ha licenziato Il resto della settimana (Rizzoli), romanzo dedicato alla sua grande passione per il calcio. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati anche all’estero. Conduce Anna Rita Briganti.

Alle 23.30 scatta l’ora de La verità nell’inganno: tra il surreale e l’imprevedibile (parte 2). La sezione Il canto dell’inganno. Dodici corti sulla meraviglia, lo stupore e la verità, curata da Skepto International Film Festival, ospita Matt Willis-Jones. Londinese, con studi di cinema a Chicago, ha lavorato nella post-produzione di importanti film e serie tv. Dal 2005 vive e lavora in Norvegia, i suoi film sono stati proiettati in più di 30 festival internazionali e hanno ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui una menzione speciale allo Skepto International Film Festival 2013 perA Short Film on Conformity e il premio per la Miglior Web Series al MAshRome 2014 per Everything is Perfect and There are no Problems. 

Chiudono la serie di proiezioni “Dos caras” (14′ – Argentina), “A Short Film on Conformity” (10′ Norvegia), “Not funny” (15′ – Spagna), “Hotel” (11′ – Spagna).

“Parole sotto la torre” è organizzato dall’associazione Noteapiedipagina, che firma la rassegna in collaborazione con il comune di Portoscuso e il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna. La direzione artistica è affidata a Gianni Biondillo (scrittore, architetto, redattore del blog culturale Nazione Indiana), coadiuvato da Saverio Gaeta, organizzatore e direttore artistico del festival Leggendo Metropolitano.

Parole sotto la torre copiaParole sotto la torre 1Gianni Zanata.

“Parole sotto la torre”, nona edizione, ancora Portoscuso, dal 23 al 26 luglio, ancora Sulcis. Un territorio afflitto da un profondo disagio economico, che decide di investire in cultura, nella promozione del libro e della lettura. Prohairesis ha organizzato la manifestazione per cinque anni a Calasetta, poi il cambio di destinazione, nel centro emblema della crisi industriale e occupazionale in Sardegna. Nel 2012 ha lasciato “le chiavi” del festival letterario a un gruppo locale di giovani che in questi anni si sono formati all’interno dello staff operativo, all’associazione Noteapiedipagina, con sede a Carloforte, che firma la rassegna, in collaborazione con il Comune di Portoscuso e il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna. La direzione artistica è affidata a Gianni Biondillo, scrittore, architetto, redattore del blog culturale Nazione Indiana, coadiuvato da Saverio Gaeta. Il festival, per l’azione qualificante svolta nel territorio sulcitano, è stato insignito con la Medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte della Presidenza della Repubblica.

Nomi importanti della letteratura nazionale ed internazionale si sono succeduti in questi anni. Oliviero Beha, Paolo Giordano, Nicolai Lilin, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Stefano Benni, Silvia Avallone, Nicola Lecca, Ildefonso Falcones, Emanuele Trevi, Bjorn Larsson, Giulio Giorello, Andrea Molesini, Licia Troisi, Efraim Medina Reyes, Catherine Dunne, Raquel Martos, Georgi Gospodinov, Giorgio Terruzzi, Laura Pariani, Marcos Giralt Torrente: sono solo alcuni degli scrittori che sono passati per “Parole sotto la torre”.

Le verità dell’inganno, il filo conduttore dell’edizione 2015 del festival. «Cosa rende affascinante e misteriosa l’idea che abbiamo dell’arte? Il rapporto ambiguo col concetto di verità. La filosofia classica non aveva dubbi in merito. Gli antichi greci parlavano di alètheia (αλήϑεια): Disvelamento… , scrive Gianni Biondillo… Eppure, quasi a contraltare, da sempre l’arte è il luogo dell’inganno. La vita che viene rappresentata, che sia con una scultura, un dipinto, un poema, proprio perché rappresentata e non vissuta è intrinsecamente falsa… Perché solo attraverso l’inganno, solo attraverso la verosimiglianza, l’artista può dire la verità. Una verità che va oltre al dato oggettivo e diventa universale… Le verità dell’inganno, le uniche ammesse dalla letteratura».

“Parole sotto la torre” prenderà quindi il via nella cittadina sulcitana giovedì 23, fino a domenica 26 luglio. Tutti gli incontri con gli autori saranno ospitati alla Tonnara Su Pranu. Quest’anno si inaugura la collaborazione con Skepto International Film Festival, la rassegna dedicata ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo, che da sei anni si svolge con successo a Cagliari. Le prime tre serate del festival si chiuderanno con le proiezioni de Il canto dell’inganno. Dodici corti sulla meraviglia, lo stupore e la verità.

Si comincia giovedì 23, alle 21.30, con Il traduttore malinconico: protagonista Bruno Arpaia, romanziere, giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana. Ha pubblicato diversi romanzi, che hanno ottenuto importanti riconoscimenti, come il Premio Selezione Campiello 2001 per L’angelo della storia, il Premio Letterario Giovanni Comisso 2006 per Il passato davanti a noi, finalista al Premio Strega per L’energia del vuoto. Conduce l’incontro il giornalista Vito Biolchini.

Alle 23.00, a cura di Skepto, Inganni a tempo determinato, con Despina Economopoulou, videomaker di origine greca che vive a Barcellona. Verranno proiettati “I frutti sperati” (15′ – Italia),

“Debtfools” (9′ – Grecia/Spagna), “L’homme qui en connaissait un rayon” (20′- Francia), “Tuesday” (6′ – Svizzera).

Venerdì 24 si parte alle 19.30 con La memoria presente. Sotto i riflettori due scrittori sardi Giulio Angioni e Giulia Clarkson, con la conduzione di Anna Rita Briganti, giornalista culturale (su Repubblica e Donna Moderna), scrittrice e blogger. Angioni, antropologo e romanziere: Le fiamme di Toledo, L’oro di Fraus, Doppio cielo, Il sale sulla ferita, Alba dei giorni bui, Una ignota compagnia, solo per citare alcuni suoi successi editoriali. Sulla faccia della terra è il titolo del suo ultimo romanzo ambientato nella Cagliari medioevale, uscito quest’anno per Feltrinelli e Il Maestrale, votato nello scorso marzo Libro del mese dagli ascoltatori di Fahrenheit, la nota trasmissione in onda su Radio3 Rai. Giulia Clarkson vinse con La città d’acqua (Il Maestrale, 2003) il Premio Grazia Deledda. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su Nuovi Argomenti e nella raccolta Principesse azzurre crescono (Mondadori, 2006). L’eredità dei petali d’avorio (Arkadia Editore, 2015) è il suo ultimo romanzo.

Notizie dal profondo Nord: sono quelle che arriveranno alle 22.00, con Giorgio Fontana ed Enrico Remmert, moderati da Gianni Biondillo. Fontana, classe 1981, “milanese di Saronno”, ha pubblicato quattro romanzi: l’ultimo è Morte di un uomo felice, con cui ha vinto, a sorpresa, il Premio Campiello 2014. Collabora con diverse testate, fra cui Internazionale.it, il Domenicale del Sole 24 ore, Lo Straniero, l’inserto Tuttolibri de La Stampa e Doppiozero. Remmert, torinese, ha pubblicato Rossenotti, La ballata delle canaglie e Strade bianche, tutti editi da Marsilio. Lo scorso anno è uscito per Laterza L’acino fuggente – Sulle Strade del vino tra Monferrato, Langhe e Roero, scritto a quattro mani con Luca Ragagnin (con cui Remmert ha scritto vari libri, tra cui il fortunato Elogio della sbronza consapevole).

Ancora spazio ai cortometraggi alle 23.30: Skepto cura La verità nell’inganno: tra il surreale e l’imprevedibile (parte 1). Sarà presente Nicola Piovesan, laureato al Dams di Bologna, regista e sceneggiatore, autore di cortometraggi, videoclip, animazioni, documentari. Attualmente vive in Estonia, con collaborazioni in tutto il mondo.

Si potranno vedere “Deus in machina” (20′ – Italia), “8 ay” (20′ – Turchia), “Ehi muso giallo” (15′ – Italia).

Sabato 25, primo appuntamento alle 19.30: Resistere a vent’anni, il titolo dell’incontro in cui Camilla Barone, semiologa specializzata in analisi di identità visive e processi creativi (ha insegnato alla IULM e collabora con il Politecnico di Milano) dialogherà con Marco Rovelli, scrittore e musicista, insegnante di storia e filosofia nelle scuole superiori secondarie. Rovelli è giunto alla notorietà nel 2006 con il libro Lager italiani, un reportage narrativo dedicato ai centri di permanenza temporanea. Come musicista ha vinto con il suo gruppo il premio Ciampi 2002 per il miglior album d’esordio. È anche autore teatrale.

Alle 22 Nero metropolitano: Gianni Biondillo incontra Maurizio De Giovanni, che nel 2005 si è guadagnato la notorietà con il libro giallo I vivi e i morti (e il suo Commissario Ricciardi), ambientato nella Napoli degli anni Trenta, con cui ha ottenuto diversi riconoscimenti. Ha pubblicato per Mondadori ed Einaudi Stile Libero, consacrandosi tra i più importanti giallisti italiani (ha vinto il Premio Selezione Bancarella, il Premio Camaiore Letteratura Gialla e il Premio Giuria Viareggio). Per la serie del Commissario Ricciardi l’ultima pubblicazione risale allo scorso giugno, Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi (Einaudi). Sempre quest’anno ha licenziato Il resto della settimana (Rizzoli), romanzo dedicato alla sua grande passione per il calcio. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati anche all’estero. Conduce Anna Rita Briganti.

Alle 23.30 scatta l’ora de La verità nell’inganno: tra il surreale e l’imprevedibile (parte 2). La sezione Il canto dell’inganno. Dodici corti sulla meraviglia, lo stupore e la verità, curata da Skepto, ospita Matt Willis-Jones. Londinese, con studi di cinema a Chicago, ha lavorato nella post-produzione di importanti film e serie tv. Dal 2005 vive e lavora in Norvegia, i suoi film sono stati proiettati in più di 30 festival internazionali e hanno ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui una menzione speciale allo Skepto International Film Festival 2013 perA Short Film on Conformity e il premio per la Miglior Web Series al MAshRome 2014 per Everything is Perfect and There are no Problems.

Chiudono la serie di proiezioni “Dos caras” (14′ – Argentina), “A Short Film on Conformity” (10′ Norvegia), “Not funny” (15′ – Spagna), “Hotel” (11′ – Spagna).

Il sipario sulla nona edizione di “Parole sotto la torre” calerà domenica 26 luglio. Gianni Biondillo,  alle 21, conduce Cantarle fuori dai denti, l’incontro con Luciana Parisi e Daniele Sanzone. Parisi ha collaborato con diverse testate, Donna Moderna, La Stampa, Repubblica delle Donne; oggi, dopo le esperienze a Rai News 24 e al Giornale Radio, lavora come giornalista per la redazione cultura del Tg3 Rai. Sanzone, napoletano, laurea in Filosofia, è fondatore, autore e voce della rock band ‘A67. È stato finalista al premio Tenco nel 2008 e ha all’attivo numerose collaborazioni con musicisti e scrittori come Edoardo Bennato, Mauro Pagani, Caparezza, Raiz, James Senese, Roberto Saviano, Giancarlo De Cataldo, Valeria Parrella. Scrive o ha scritto su camorra e illegalità per La Repubblica XL, Corriere del Mezzogiorno, Donna Moderna, Tgcom24, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano online, dove cura il Blog degli ‘A67. È autore e conduttore del programma Brain Food su Fanpage.it. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro, Camorra Sound, con il quale ha vinto il Premio Paolo Borsellino.

Si chiude in musica alle 22.30, con Verità rubate e bellezze dal profumo di passione e riscatto, Lello Analfino & Tinturia in concerto acustico. Analfino è entrato nella band nel 1996, ha iniziato suonando le tastiere, per poi diventare il cantante e il frontman del gruppo. E’ autore dei testi e delle musiche dei Tinturia, che spaziano con creatività dal pop al reggae, dal funk al rap, con un pizzico di folk di radice siciliana.