Si è concluso il progetto di cooperazione transfrontaliera “ItinERA”.
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Potenziare le realtà imprenditoriali attraverso la valorizzazione del turismo in chiave sostenibile: questo l’obiettivo che ha guidato per due anni ItinERA (Itinerari Ecoturistici in Rete per Accrescere la competitività delle PMI e la qualità dei servizi), il progetto di cooperazione transfrontaliera a valere sul Programma Interreg. PO Italia/Francia Marittimo.
Giunto all’evento conclusivo, ha visto protagonisti 5 regioni – Sardegna, Toscana, Liguria, Corsica e Var – e 8 soggetti promotori – CCIAA di Cagliari, capofila del progetto, l’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, la Camera di Commercio e d’Industria del Var (Tolone), la CCIAA della Maremma e del Tirreno, la CCIAA di Genova, GIP FIPAN (Nizza), il Centralabs (Cagliari) e la Camera di Commercio e d’Industria di Bastia e dell’Alta-Corsica.
Beneficiari del progetto sono stati le PMI, i tour operator e le compagnie di crociera operanti nell’area di cooperazione, ma anche gli altri soggetti che a vario titolo operano nell’area interessata dai percorsi esperienziali.
Il principale destinatario di ItinERA è il turista luxury, con focus sul crocierista di lusso: a partire dallo studio del suo identikit, della sua capacità di spesa e delle sue scelte in viaggio, si è lavorato su aspetti tecnici come la durata massima delle escursioni a lui dedicate e gli orari in cui proporle, per ottimizzare le risorse e consentire al turista una migliore esperienza di viaggio. «Naturalmente gli itinerari pensati e realizzati per i crocieristi sono fruibili a tutti i viaggiatori che nutrano interesse per la cultura del mare, del mangiare e del vivere in maniera sostenibile – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale – nell’ottica di creare un turismo di qualità e un’opportunità di sviluppo per l’Isola e per gli altri territori partner».
A contraddistinguere il lavoro svolto dal 2017 a oggi è stato lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di 4 importanti attività complementari fra loro al fine di garantire un’offerta turistica con approccio sistemico, ovvero non solo come sequenza di escursioni ma come modalità attraverso la quale veicolare settori importanti come quello trasportistico e territoriale.
Elaborazione di linee guida (LG) per costruire progetti di promozione del territorio con un fine altamente ecosostenibile (es. prodotti locali e filiera corta, uso di materiali a minimo impatto ambientale);
• progettazione di macro itinerari ecoturistici conformi ai requisiti previsti nelle LG e relativi all’esperienza enogastronomica e storico-culturale en plein air. Nel caso dell’itinerario enogastronomico, per esempio, significa che il visitatore non solo potrà visitare i luoghi della filiera e degustare i piatti, ma partecipare attivamente alla loro preparazione, dal campo al tavolo;
• sviluppo di attività di formazione in e-learning, in lingua italiana e in lingua francese, rivolte agli operatori con l’obiettivo di insegnare loro le LG da applicare nella formulazione dei percorsi turistici;
• realizzazione di una piattaforma web che include sia la parte relativa all’e-learning sia il sito vetrina dove vengono presentati territori ed escursioni ma anche LG da rispettare.
Sono inoltre stati attivati dei focus group e degli educational tour che hanno visto il coinvolgimento attivo di diverse aziende operanti nei territori del progetto.
Con questo incontro si conclude il progetto, ma si dà inizio al turismo esperienziale secondo le LG di ItinERA, con l’auspicio di un prossimo ItinERA 2 «perché per la disponibilità eccezionale dei territori coinvolti e l’ottimo lavoro svolto da tutti i partner, il progetto dovrà assolutamente proseguire», ha concluso nel suo intervento Gianfranco Fancello, responsabile scientifico ItinERA.
Uno di questi si svolgerà tra oggi e domani, con visita alle saline Conti Vecchi di Cagliari e del centro urbano col suo Mercato e i laboratori ad esso legati, escursione al villaggio minerario di Montevecchio, illustrato dagli ex minatori, al Birrificio 4 Mori, al museo Casa Zapata e al nuraghe di Barumini.
«L’Europa è la principale meta turistica mondiale, eppure il turismo non ha un programma europeo. Lo hanno gli altri settori ma non quello turistico, considerato trasversale, e costretto pertanto al ruolo di sussidiarietà in rapporto alle altre tematiche». Lo ha affermato Marco Celi, esperto di programmazione e progettazione europea, che ha illustrato i trend del turismo soprattutto in vista degli obiettivi Onu per il 2030: saranno sempre più strategici i collegamenti fra turismo e sport, fra cultura e turismo (affinché il motore mobile sia l’aspetto culturale), il silver tourism (turismo rivolto alle terza età), il turismo per famiglie (con incentivi per famiglie più numerose di 6 componenti) e il turismo scolastico, oltre al blue tourism (legato ai mari e ai porti).