5 November, 2024
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Nasce anche in Sardegna l’Alleanza delle cooperative dall’unione di Legacoop, Confcooperative e Agci, al T Hotel, alla presenza del presidente nazionale Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, e Alleanza delle cooperative, del presidente nazionale di Legacoop Maurizio Lusetti e del presidente nazionale dell’Agci.

«Mentre tutti si dividono, la Cooperazione, grazie al suo Dna, lavora per unire imprese e persone, sotto un’unica sigla di rappresentanza – ha spiegato Claudio Atzori, presidente di Legacoop – oggi la Cooperazione sarda dà vita al primo coordinamento regionale, attraverso la nomina dei propri gruppi dirigenti». A rimarcare l’importanza dell’iniziativa il presidente dell’Agci della Sardegna Sergio Cardia. Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza delle cooperative nazionale e di Confcooperative nazionale ha ricordato l’impegno «del mondo della cooperazione contro le false coop, la raccolta di firme» e l’importanza dell’iniziativa messa in campo a livello nazionale e in Sardegna. «Uno degli elementi caratterizzanti è quello di aver costituito una voce unica che si è confrontata e si confronta con le istituzioni. L’Alleanza – ha detto – è il soggetto in cui le Istituzioni vedono l’unico interlocutore con cui confrontarsi». L’Alleanza delle cooperative, con 39.000 imprese associate rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni).

Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per circa l’8%. Va altresì considerata la raccolta delle banche di credito cooperativo (157 md).

I cooperatori e le cooperative dell’Alleanza rappresentano, tra l’altro il 14,8% degli sportelli bancari del Paese; il 34% della distribuzione e del consumo al dettaglio; 35 miliardi di produzione agroalimentare Made in Italy; oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare dove 355.000 persone occupate nelle nostre cooperative erogano servizi sociosanitari a 7.000.000 di Italiani. Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop ha parlato della necessità di guardare al «futuro e ai giovani» e rimarcato l’importanza «della cultura della legalità che non è imparare a esse onesti ma avere consapevolezza e rispetto delle norme». Rosario Altieri, presidente nazionale di Agci ha rimarcato il fatto che «con la costituzione della Alleanza delle cooperative della Sardegna è un altro tassello del mosaico nazionale e la tessera della è Sardegna molto importante nel panorama nazionale. Ci auguriamo che l’intero quadro possa essere completato entro breve tempo». A chiudere i lavori, dopo una serie di interventi con esperienze del mondo della cooperazione (3A Arborea e Santadi), Fabio Onnis. Successivamente l’assemblea ha eletto poi la presidenza di cui fanno parte Claudio Atzori, Daniele Caddeo, Sergio Cardia, Michele Fiori, Gianni Locci, Giovanni Loi, Gilberto Marras, Fabio Onnis e Roberto Savarino. Presidente è stato eletto Fabio Onnis, copresidenti Claudio Atzori e Sergio Cardia.

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Il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, è intervenuto all’assemblea regionale di Confcooperative a Cagliari con l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, alla presenza del presidente nazionale Maurizio Gardini.

«Portiamo il brand Sardegna fuori dall’Isola, sui mercati internazionali – ha detto Raffaele Paci -. Questa è la grande sfida per le imprese sarde quindi anche per le cooperative, che sono un esempio virtuoso per la loro capacità di fare rete, fondamentale per imporsi in contesti più grandi e strutturati. La Regione, da parte sua, farà tutto il possibile per accompagnare e favorire un processo di internazionalizzazione e innovazione ormai non più rinviabile per garantire un reale salto di qualità al settore.»
Il vicepresidente ha ricordato le iniziative della Giunta per aiutare le imprese: dalle politiche keynesiane, ovvero l’investimento pubblico per far ripartire il privato nel momento in cui è in difficoltà, all’inserimento dell’agroalimentare nella strategia intelligente S3 all’interno della nuova programmazione dei fondi europei Fesr. E poi l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive che in Sardegna è la più bassa d’Italia con l’azzeramento per 5 anni alle nuove imprese. «Dobbiamo attrarre investitori, dimostrare loro che scommettere sulla Sardegna è vincente. Ma per fare questo – sottolinea l’assessore Paci – dobbiamo assolutamente fare due cose: velocizzare i tempi dei bandi e sburocratizzare un sistema che rischia di far scappare gli investitori e dunque far perdere grandi occasioni alla nostra terra. Lo stiamo facendo: abbiamo approvato le nuove direttive alle imprese, con bandi a sportello e tempi rapidi. È finito il tempo delle sigle incomprensibili e delle attese eterne: le imprese avranno risposte in tempi rapidi. I segnali di ripresa ci sono: c’è meno disoccupazione, più lavoro, un Pil che di poco ha ricominciato a crescere. Noi dobbiamo intercettarli, in fretta e bene, e consolidarli perché diventino il terreno fertile su cui far crescere le imprese sarde, come in questi anni hanno dimostrato di saper fare le cooperative, raggiungendo qui in Sardegna traguardi importanti a livello internazionale.»
«Ci troviamo in un processo riformatore di innovazione istituzionale che riguarda il sistema delle autonomie locali e la nuova legge di governo del territorio – ha aggiunto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu -. Da parecchi anni siamo più proiettati verso un’economia sociale di mercato. Perciò è sempre più attuale il principio espresso nell’articolo 1 della legge n. 381 del 1991: le cooperative hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini. Mi ha fatto molto piacere apprendere dal presidente Gardini che si va verso le cooperative di comunità: l’idea che l’impresa si possa fare a prescindere dal profitto, pensando anche al prossimo e alla comunità in cui opera, coniugando attraverso lo scopo mutualistico un interesse generale all’interesse individuale e al lavoro, è un fatto molto importante.»