Si conclude oggi a Cagliari il viaggio di due giorni di Maurizio Landini in Sardegna.
Si conclude questa mattina a Cagliari, con la presentazione del suo libro “I miei primi maggio” agli studenti del Politecnico, il viaggio di due giorni in Sardegna di Maurizio Landini, segretario nazionale della FIOM CGIL.
Ieri mattina Maurizio Landini ha partecipato, a Nuoro, all’assemblea regionale della Federazione Impiegati Operai Metallurgici CGIL, dove ha sottolineato la mancanza, in Sardegna, di una politica industriale e di un piano straordinario del lavoro. «E’ necessario avere una visione del futuro e preservare l’esistente con politiche nuove» ha detto Landini, rimarcando che l’ex Alcoa va salvata così come tutte le piccole realtà metalmeccaniche e non solo, operanti in Sardegna, rimuovendo gli ostacoli agli investimenti, con il potenziamento delle infrastrutture e nuove leggi contro corruzione ed evasione fiscale.
Maurizio Landini ha ribadito le sue durissime critiche al Governo Renzi sul Jobs Act (per il quale ha ipotizzato l’indizione di un referendum abrogativo) e sulla riforma della scuola che «cancella il diritto allo studio» e «depotenzia la scuola e la formazione».
Una volta conclusa l’assemblea regionale a Nuoro, Maurizio Landini ha raggiunto Portovesme, dove nel tardo pomeriggio ha incontrato i lavoratori che da oltre un anno (esattamente dal 5 maggio 2014) presidiano lo stabilimento a sostegno della vertenza per la cessione degli impianti e la ripresa della produzione. Ai lavoratori, presente il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, ha assicurato l’impegno totale del sindacato per la soluzione della vertenza e la ripresa di una produzione assolutamente strategica per il Paese.