21 November, 2024
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Francesco Signoriello 2 copia

In Italia, negli ultimi anni, nonostante la grave crisi economica, l’innovazione tecnologica ha compiuto autentici passi da gigante nei vari settori delle infrastrutture. Nel 2004, Francesco Signoriello, da oltre trent’anni consulente aziendale per l’internazionalizzazione delle PMI e di Governi stranieri, con incarichi societari in organismi istituzionali internazionali ha creato il “Progetto World”, per l’internazionalizzazione della ricerca, dell’innovazione, dell’imprenditoria e della cultura. Il “Progetto World” sta internazionalizzando, principalmente, un “prodotto” multisettoriale, universale, innovativo ed ecosostenibile, l’Ecoporto Italia – Made in Italy, già presentato al mondo accademico e a Governi della Federazione russa e di altre Nazioni, all’African Union Commission, a banche governative e di sviluppo d’area disponibili a finanziare i progetti (tra le quali World Bank, Banco di Sviluppo dell’Africa e BEI), banche italiane e Simest, ad Agenzie dell’ONU come la FAO e l’UNIDO e a vari organismi in Italia ed all’estero. La World Area Holding srl, società capogruppo del “Progetto World”, promuove e sostiene la pratica del diporto e delle altre attività nautiche, in particolar modo, lo sviluppo della nautica ecosostenibile con gli “Ecoporti”, attraverso collaborazioni con enti pubblici e non, nazionali e stranieri; promuove, in Italia, la realizzazione di opere marittime di pubblico interesse, utilizzando fondi pubblici e di investitori; promuove e sviluppa corsi di formazione professionale e di ricerca ed innovazione, nel quadro delle vigenti normative di varie Nazioni nel campo della nautica “ecostenibile” e dell’ambiente; con la prossima World Area Nautic promuove, ovunque, al fine di diffondere e tutelare la cultura del mare, delle acque interne e dell’ambiente in generale, specie tra i giovani, corsi di vela, corsi sull’ambiente, gemellaggi e collaborazioni con sottoscrizioni di protocolli d’intesa con Stati, Regioni, Organismi pubblici e non, Camere di Commercio, Università, Enti parchi, Associazioni nautiche e non, Federazione sportive ed ambientali di qualunque Nazione. World Area Holding ha sottoscritto accordi di collaborazione con il CNR, Università di diversi paesi, i governi di due paesi della federazione russa e sta definendo altri accordi in Italia ed all’estero con istituti marittimi, università, aree marine protette, centri di ricerca, enti pubblici e privati ed associazioni di categoria. Negli ultimi anni ha promosso ecoporti nei distretti nautici del Volga e del Don ed ha avviato collaborazioni per la realizzazione di ecoporti nei fiumi e mari della federazione russa; ha avviato inoltre contatti con il governo brasiliano per la presentazione dell’ecoporto presso il Banco Central do Brasil, ha programmato interventi in Paraguay, a Cuba, negli Emirati Arabi, Africa, India, Turchia, Grecia e Cina. In Italia ha avviato i progetti per la realizzazione di strutture ecoportuali in varie Regioni, finanziabili con la Cassa Depositi e Prestiti, Italia Navigando e Fondi d’Investimento. Sono stati già programmati, inoltre, incontri con gli addetti scientifici ed incaricati d’Affari delle Ambasciate del Messico, Colombia, Perù, Cile, Panama, Argentina, Serbia e Polonia.

«L’ecoporto galleggiante – spiega Francesco Signoriello, Amministratore Unico di World Area Holding e presidente del Cisvam – è stato giudicato da diversi soggetti pubblici e privati, innovativo, sostenibile ed il futuro della portualità, mercantile, turistica e da pesca, fluviale, lacustre e marittima, con valenza universale. Abbiamo presentato al direttore generale del ministero dei Trasporti marittimi ed interni, Enrico Maria Puja, che mi ha sempre incoraggiato, e al capo di gabinetto del ministro Maurizio Lupi, Enrico Seta, il progetto di ecoporto galleggiante per grandi navi da crociera fuori la laguna di Venezia, realizzato dal Cisvam, Centro internazionale di studio per la valorizzazione dell’ambiente e del mare, costituito da università ed aziende innovative, a conoscenza anche del CNR, riscontrando un grandissimo interesse.»

Il Sulcis come potrebbe inserirsi in questa progettualità portuale così innovativa?

«Il Sulcis per le sue caratteristiche naturali – spiega Francesco Signoriello – ha grandi potenzialità. Ho conosciuto quest’area grazie a Cesare Bettini, presidente del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna e, tenuto conto della sua enorme potenzialità finora quasi interamente inespressa, sono convinto che l’ecoporto galleggiante possa divenire l’elemento giusto per valorizzarne lo straordinario ambiente naturale e farne un grande mezzo di sviluppo, rispettando le culture locali, l’ambiente e favorire gli scambi culturali, turistici, economici, e mezzo di attrazione di investitori stranieri.»

«Per avviare la realizzazione di tutto questo – aggiunge Francesco Signoriello – ho pensato alla costituzione di un Expò permanente del Sulcis dell’ambiente e del mare, formato da comuni ed associazioni disponibili a partecipare con le loro specificità e a mostrarle agli investitori. Dopo quasi 40 anni di esperienza nel campo dell’internazionalizzazione, ho deciso di trasferire queste esperienze nel Progetto World. Recentemente ho presentato l’idea dell’Expò permanente al segretario regionale della UIL, Francesca Ticca che ne è rimasta favorevolmente impressionata ed abbiamo deciso di organizzare una conferenza regionale per il prossimo mese di settembre.»

Si può quantificare la portata dell’investimento per la realizzazione di un ecoporto galleggiante?

«Alcune settimane fa, nel corso di un incontro con il sindaco di Ladispoli, si è parlato della progettazione di un ecoporto galleggiante per 1.000 posti barca, per un investimento compreso tra i 50 e i 70 milioni di euro.»

Come finanziare un ecoporto galleggiante nel Sulcis?

«I maggiori finanziatori, anche in questo caso – conclude Francesco Signoriello -, sarebbero le Banche Regionali, la Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Banche Commerciali inglesi ed investitori privati istituzionali di vari paesi. Sto raccogliendo il portafoglio di progetti e lettere di interesse da portare al tavolo degli investitori.»

Giampaolo Cirronis

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Questa mattina nel corso di una conferenza stampa l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, e l’amministratore delegato della #Compagnia italiana di navigazione, Ettore Morace, hanno siglato il protocollo d’intesa con dieci nuove attività promozionali a favore dell’Isola. All’incontro ha partecipato il presidente della #commissione Trasporti del Consiglio regionale, Antonio Solinas. L’accordo prevede un pacchetto di agevolazioni per i sardi, gli emigrati, le merci, ma anche per i non residenti in partenza per la Sardegna.
«Abbiamo raggiunto un primo obiettivo che in fase sperimentale consentirà ai sardi e non solo di avere tariffe scontate e altri vantaggi, comprese le maggiori entrate derivanti dal trasferimento della sede legale di CIN in Sardegna – ha detto l’assessore Deiana -, dopodiché seguirà l’apertura di una vertenza col Governo nazionale per giungere a luglio 2015, cioè alla fine del primo periodo regolatorio, a una profonda rivisitazione della convenzione perché riteniamo il contratto di servizio fortemente carente, fondato su parametri di traffico non corretti e complessivamente non rispettoso delle reali esigenze di collegamento della Sardegna.»
L’accordo raggiunto con la compagnia di navigazione fa seguito alla razionalizzazione delle tratte Civitavecchia-Cagliari e #Genova-Olbia-Arbatax da ottobre ad aprile.
«La necessità di limitare le corse a trisettimanali nel periodo invernale su Civitavecchia da Cagliari, per esempio, è dettata da circostanze obiettive puntualmente esaminate – ha continuato l’assessore – preso atto che il coefficiente di riempimento dei traghetti in quello stesso periodo è stato prossimo allo zero. Non è concepibile che una nave con 2700 posti viaggi vuota o quasi, non è conveniente prima di tutto per i sardi che vedono così dissipate risorse da impegnare più proficuamente in altri servizi.»
Il coefficiente di riempimento della tratta #Cagliari-Civitavecchia e ritorno tra gennaio e aprile dello scorso anno è stato di poco superiore al 3 per cento, riguardo ai passeggeri, e intorno al 2 per cento, per le auto, con cali sino all’uno per cento, ad esempio il 30 marzo, quando la nave è salpata dal porto laziale con 50 passeggeri, 14 auto e 15 rimorchi. Confermando dunque un trend consolidato, da giugno 2013 a maggio 2014 la media di occupazione passeggeri è stata del 7,07 per cento, quella delle auto del 5,98 per cento e quella dei camion pari al 20,61 per cento.
Le novità più rilevanti dell’intesa riguardano le tariffe che saranno ridotte del 50 per cento rispetto a quelle “residenti” sulla linea Cagliari-Civitavecchia nel periodo invernale in cui si effettueranno tre viaggi settimanali, mentre non aumenteranno i costi per le merci sulle tratte principali per Genova, Livorno, Napoli e sempre per Civitavecchia. Il biglietto residenti sarà applicato agli emigrati sardi su tutte le rotte per la Sardegna e nel periodo estivo anche su Genova/Porto Torres e su Civitavecchia/Olbia, linee non in convenzione dove pertanto non esiste alcun obbligo di riduzioni. La tariffa promozionale da 123 euro per due passeggeri più auto, cabina e cena andata e ritorno, sarà applicata ai non residenti in partenza dal Continente verso l’Isola in occasione di eventi importanti da definire con l’assessorato del Turismo, in media e bassa stagione.L’accordo tra Regione e CIN contiene anche una serie di correttivi sulla frequenza delle tratte gestite dalla #Tirrenia. Aumenteranno da cinque a sei alla settimana le partenze su Livorno a seguito di richieste da parte della Regione o degli autotrasportatori. La società di navigazione a fronte di circostanze rilevanti, come per esempio manifestazioni sindacali o gare sportive e comunque su indicazione dell’amministrazione regionale, potrà effettuare corse straordinarie sulla tratta per Civitavecchia nel periodo invernale con cadenza trisettimanale. La frequenza giornaliera su questa linea sarà comunque ripristinata qualora l’occupazione media di passeggeri e merci dovesse superare stabilmente il 20 per cento. La CIN garantirà inoltre l’assunzione di almeno trenta marittimi durante la stagione estiva attinti dal turno generale della #Capitaneria di Porto di Cagliari. Non ultimo, in termini di ricadute economiche a favore della Sardegna è il decimo punto del protocollo che prevede il trasferimento della sede legale della compagnia di navigazione nell’Isola. 
Proprio nel giorno della firma del protocollo d’intesa tra Regione e #Cin-Tirrenia, otto deputati del Partito democratico, primo firmatario Francesco Sanna, hanno presentato un’interrogazione urgente a risposta orale in commissione, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ed al ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, sulla convenzione stipulata con la #Compagnia Italiana di Navigazione spa in data 18 luglio 2012, che regola l’esercizio di collegamenti marittimi in regime di servizio pubblico sovvenzionato tra la penisola italiana e le isole maggiori e minori. L’interrogazione chiede, tra l’altro, «il contenuto analitico delle richieste della società ai sensi dell’articolo 9 della Convenzione volte al riequilibrio economico-finanziario; il contenuto analitico della ipotesi di ridimensionamento della prestazione sovvenzionata di servizio pubblico su cui concorderebbero il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il ministero dell’Economia e delle Finanze; il contenuto analitico di eventuali controproposte elaborate dai ministeri vigilanti o dalla Regione Sardegna nel corso del procedimento di verifica per rendere meno impattante il riequilibrio economico finanziario sui servizi di trasporto; la previsione degli effetti prodotti dal prospettato ridimensionamento dei servizi sui flussi commerciali, assetti portuali, circolazione di persone e merci sulle infrastrutture di trasporto delle regioni interessate.»

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Maria Carmela Folchetti.

Maria Carmela Folchetti.

 

Motorizzazione-Nuoro 02

Oltre 80 persone hanno partecipato questa mattina a Nuoro, presso l’Euro Hotel, all’assemblea pubblica promossa da Confartigianato Nuoro e dalle autoscuole del territorio contro la ventilata chiusura della Motorizzazione.

Artigiani, cittadini, associazioni, Istituzioni locali, provinciali e regionali, e politici, hanno animato la discussione che ha voluto puntare il dito contro una prospettiva che metterebbe ancora di più in ginocchio un intero territorio.

Per Confartigianato erano presenti la presidente provinciale, Maria Carmela Folchetti, il segretario provinciale, Pietro Contena, e il vicepresidente nazionale di Confartigianato Trasporti, Giovanni Antonio Mellino.

Tra gli intervenuti i consiglieri regionali Efisio Arbau (La Base), Luigi Crisponi (Riformatori) e Daniela Forma (Partito Democratico), il deputato Roberto Capelli (Centro Democratico), il sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi; l’ex presidente della Regione, Angelo Rojch; i sindaci di Tertenia, Luciano Loddo; Barisardo, Paolo Fanni; Fonni, Stefano Coinu; Macomer, Antonio Succu; Lanusei, Davide Ferreli; Tortolì, Massimo Cannas; e, infine, il presidente di Confindustria Nuoro, Roberto Bornioli.

Una comunicazione di pieno sostegno è arrivata dal senatore del Partito Democratico, Giuseppe Luigi Cucca, impegnato a Palazzo Madama.

Assente l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana.

«Si continua con lo smantellamento sistematico del territorio – ha detto la Presidente di Confartigianato Nuoro, Maria Carmela Folchetti, nella sua relazione – e noi contro questa azione dobbiamo battagliare ed essere uniti.»

«Questo non è un problema delle sole province di Nuoro e Ogliastra – ha continuato la presidente – ma di tutta la Sardegna che sta facendo scivolare l’intero territorio in un piano sempre più secondario se non in ultima posizione. Con una lettera e attraverso incontri ad hoc, interesseremo sia la Regione ma soprattutto Roma, partendo dal ministro dei Trasporti in giù.»

L’Assemblea ha poi puntato il dito contro la Politica romana colpevole di accorgersi del nuorese solamente quando si parla dei carcerati di massima sicurezza e del “41 bis”.

«Abbiamo bisogno di maggiore presenza di uno Stato che sta lentamente andando via – è stato rimarcato – adesso il problema è la Motorizzazione ma presto arriverà il turno della Questura che potrebbe essere trasformata in una struttura secondaria.»

I consiglieri regionali hanno annunciato come la problematica sarà presentata in una mozione già giovedì 24 nell’Aula di via Roma a Cagliari.

Il segretario Contena ha sottolineato come «ora sarà importante la sinergia tra imprese a Amministrazioni per far pressione sulla politica, per salvare due province, gli abitanti e un sistema socio-produttivo in progressivo disfacimento». Contena ha ricordato come siano quasi 10.000 le operazioni che la Motorizzazione di Nuoro effettua ogni anno: più di 3.000 le revisioni di camion, mezzi speciali e autobus, ben 6.212 le prove d’esame per il conseguimento delle patenti e un numero non quantificabile di altre operazioni, come il duplicato delle patenti o la reimmatricolazione, che non sono sottoposte a statistiche.

Il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, nonché vicepresidente Nazionale, Giovanni Antonio Mellino, ha informato i presenti come  mercoledì sarà a Roma per presentare, attraverso un dettagliato documento, la questione al Direttore Generale della Motorizzazione e al Direttore Compartimentale, affinché il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi possa interessarsi direttamente.

«Bisogna agire velocemente e adesso – ha aggiunto Mellino – non è possibile rimandare ancora. E’ necessaria una soluzione, anche tampone, ma che possa far continuare l’attività delle aziende e dei privati senza creare ulteriori disagi.»

Giovanni Antonio Mellino, infine, ha comunicato come la struttura nazionale di Confartigianato Trasporti interverrà contro la chiusura della Motorizzazione.

Corecom2 Corecom1 Corecom

La 2ª commissione (Lavoro-informazione), presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd) ha sentito in audizione i rappresentanti del Corecom Sardegna (Comitato regionale delle comunicazioni) sull’attività svolta nel 2013 ed i programmi per l’anno in corso.

Nella sua relazione il presidente Giorgio Atzori ha fornito alcune cifre molto significative sull’attività svolta dall’organo di consulenza del Consiglio regionale che, su alcune materie, opera sulla base di deleghe specifiche assegnategli dall’Agcom, Autorità nazionale delle comunicazioni.

In particolare, Atzori ha sottolineato positivamente i risultati delle conciliazioni relative alle controversie fra utenti e (prevalentemente) gestori della telefonia mobile e fissa, che il Corecom ha attivato per la prima volta l’anno scorso. In Sardegna sono state presentate ad oggi 600 istanze ed una buona parte di esse è stata definita in senso favorevole al consumatore, per un controvalore di circa 350.000 euro. A fronte del dato nazionale del 2013 di 75.000 istanze col riconoscimento di 25 milioni di euro agli utenti, quello dell’Isola non è certo trascurabile.

Da segnalare inoltre le attività di indagine avviate dal Corecom, sul sistema radio televisivo regionale, il rapporto fra minori e nuove tecnologie, la presenza sui media del mondo dell’immigrazione, quest’ultima in collaborazione con la Caritas e lo Iales-Acli.

Ma la parte più interessante, anche in prospettiva, del lavoro del Comitato, ha riguardato il rapporto con la Rai regionale e nazionale alla luce dell’impianto normativo a tutela delle minoranze linguistiche e della riforma del Titolo V° della Costituzione.

Di queste attività, dopo che il presidente Giorgio Atzori ha fornito alla commissione un inquadramento generale dei problemi più attuali, ha riferito Mario Carboni.

Carboni ha osservato in apertura che «a fronte dello spazio assegnato dalla Rai alle minoranze nel campo delle comunicazioni, quello riservato alla Sardegna era assolutamente marginale se paragonato ad esperienze di altre Regioni autonome come Trentino Aldo Adige, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia. Grazie ad un costante confronto istituzionale sia con la commissione parlamentare di Vigilanza il Corecom Sardegna – ha spiegato Carboni – ha ottenuto l’inserimento della lingua sarda nel prossimo contratto di servizio fra lo Stato e la Rai, che entrerà in vigore non appena sarà firmato dal ministro per le Infrastrutture e le Comunicazioni Maurizio Lupi».

Nello stesso tempo, nella prospettiva prevista dalla legge di un contratto di servizio “regionale” fra Rai e Regione, i componenti del Corecom hanno incontrato il direttore generale della Rai Giuseppe Gubitosi al quale hanno prospettato la necessità di assegnare alla Sardegna spazi adeguati a rappresentare l’identità culturale e linguistica sarda sia nei palinsesti della terza rete che nelle produzioni e nelle trasmissioni giornalistiche, ottenendo ampia disponibilità purchè nell’ambito di una adeguata programmazione.

Si pone, a questo punto, un problema di copertura finanziaria; per avere un riferimento generale la Regione Friuli Venezia Giulia contribuisce per 11 milioni di euro annui e la val D’Aosta per 2,2 milioni (entrambe sono Regioni più piccole della Sardegna). L’Isola, con uno stanziamento di 300.000 euro nella finanziaria 2014, è ancora ai primi passi. «Ma la partita – secondo Carboni – è ancora tutta da giocare».

Confartigianato Trasporti, d’intesa con Unatras a cui aderisce, ha revocato il fermo del trasporto merci programmato dal 9 al 13 dicembre.

«Siamo consapevoli – sottolinea Giovanni Antonio Mellino, Presidente Regionale di Confartigianato Trasporti e VicePresidente Nazionale – della drammatica situazione economica del Paese, ma siamo anche coscienti delle difficoltà del nostro settore che continua a perdere posizioni sia in ambito nazionale sia comunitario ed internazionale. Abbiamo mostrato forte senso di responsabilità nei confronti dei trasportatori, del Governo e di quelle forze sociali che manifestano di perseguire interessi non chiaramente riconducibili a quelli dell’autotrasporto conto terzi.»

«Nel protocollo d’intesa che abbiamo siglato con il Governo, nelle persone del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e del sottosegretario Rocco Girlanda – spiega il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – ci sono importanti aspetti economici per la categoria del valore di 330 milioni di euro, la conferma del rimborso delle accise, e aspetti riguardanti il confronto tecnico già avviato con un calendario di incontri sui controlli del cabotaggio, le modalità di pagamento delle fatture, il protocollo neve e il calendario dei divieti di circolazione.»

Il Presidente Mellino, inoltre, sottolinea l’importanza della riforma dell’Albo nazionale dell’autotrasporto perché la sua gestione, dopo decenni, viene ricondotta nell’ambito delle competenze dello Stato con l’assunzione di responsabilità delle associazioni dei vettori in esso rappresentate. In questo modo, la riforma avrà molti effetti sull’attività delle imprese di autotrasporto: dal rispetto della deontologia professionale alla verifica costante dei requisiti per l’accesso al mercato e alla professione, alla determinazione di un equilibrato rapporto aziendale tra capitale, lavoro e mezzi tecnici.

Confartigianato Trasporti Sardegna si impegnerà per perseguire gli obiettivi definiti nel protocollo con la garanzia del ministro Maurizio Lupi e sottosegretario Rocco Girlanda per difendere l’identità e lo sviluppo delle imprese dell’autotrasporto di merci in conto terzi.

 

La Regione chiede tempi celeri per il ripristino delle infrastrutture nelle aree devastate dal nubifragio. Ugo Cappellacci ha rivolto un pressante appello al ministro Maurizio Lupi, al termine del sopralluogo svolto stamane a Olbia.
«Oltre alle risorse – ha aggiunto il presidente – è fondamentale l’adozione di procedimenti che garantiscano efficienza e che non si inceppino negli ingranaggi della burocrazia. Occorre altresì un provvedimento straordinario per dare luogo in Sardegna e in tutto il Paese – ha concluso Cappellacci – a quelle azioni infrastrutturali necessarie per la messa in sicurezza, per la difesa dal rischio idrogeologico e dalle altre situazioni che generano pericoli per le nostre comunità.»
Ugo Cappellacci copia