22 November, 2024
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Elisabetta Falchi 2

Dovrebbe essere prossima alla definizione la vertenza relativa ai pagamenti agricoli, attesi ormai da tempo.

«Nuovi pagamenti agricoli a breve ed entro giugno il saldo dei crediti rimanenti per tutti i beneficiari – ha detto oggi l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che in questi mesi si era impegnata per ottenere dal Ministero il pagamento dei saldi per Domanda unica 2015 e PSR degli anni 2013/2014 dovuti alle aziende agricole sarde -. Prendiamo atto delle dichiarazioni di ieri del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che alla Camera ha confermato i problemi a livello nazionale dell’organismo pagatore AGEA e promesso lo sblocco delle erogazioni entro poche settimane.»

«Accogliamo anche in modo positivo l’annuncio da parte del Ministro di una richiesta di proroga alla Commissione europea per la presentazione delle nuove domande Pac, più volte da noi sollecitata – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Speriamo di essere sulla strada per una rapida soluzione ai problemi vissuti finora. La Regione era diventata il parafulmine dei ritardi di AGEA, ma i disagi vissuti dagli agricoltori sardi sono stati gli stessi dal nord al sud Italia: con i colleghi delle giunte regionale ci siamo impegnati in un lungo pressing su Roma.» 

«Questo passo avanti non ci fa cambiare però idea sull’esigenza di diventare noi il terminale dei pagamenti in agricoltura e dare vita a un organismo pagatore regionale – conclude Elisabetta Falchi -. La riorganizzazione dei sistemi informatici nazionali ci mette nelle condizioni per farlo e assicurare finalmente rapidità delle istruttorie e dei pagamenti alle aziende.»

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Il persistente ritardo dei pagamenti dovuto alla lentezza e inefficienza di Agea nei pagamenti, sta portando la Regione a pensare alla costituzione di un organismo pagatore regionale che funzioni e assicuri tempi certi alle aziende. Lo ha detto ieri l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi durante l’audizione davanti alla Quinta commissione del Consiglio regionale.

«Nei giorni scorsi, insieme ai colleghi assessori di altri Regioni – ha aggiunto Elisabetta Falchi –, abbiamo indirizzato al ministro Maurizio Martina una lettera per segnalare le gravissime dilazioni di AGEA: questa situazione, che non riguarda solo la Sardegna ma anche altre Regioni come Marche, Sicilia e Lazio, non è più sostenibile e tollerabile.»

«Anche le organizzazioni di categoria, che veicolano il giusto malcontento degli imprenditori agricoli, sanno che le responsabilità di questo pesante disagio nella liquidazione delle pratiche sono da attribuire interamente all’Organismo pagatore nazionale: in questa specifica situazione, la Regione non è il bersaglio giusto – ha detto ancora la titolare dell’Agricoltura -. I miei annunci sugli sblocchi dei saldi erano motivati dalle comunicazioni che arrivavano da Roma, che per correttezza ho condiviso. Il problema è che AGEA ha già oggi pratiche istruite per circa 20 milioni di euro, ma non le liquida e questa situazione ci preoccupa fortemente anche perché dobbiamo avviare la procedura per la nuova Domanda unica e dei nuovi PSR. Di fatto, ora, è tutto in stallo». Secondo Falchi, «per il Premio unico, così ci è stato detto da Roma, un decreto previsto per la settimana scorsa è bloccato perché sono sorte difficoltà con il calcolo del titolo definitivo – ha spiegato -. Per il PSR, rimangono problemi di gestione della macchina complessiva di AGEA”.

Al momento, sono «in fase di pagamento Domanda unica 2015 e PSR degli anni 2013/2014 e, in parte, 2015 per le domande già istruite». «Se ritardo della Regione c’è stato – ha puntualizzato Falchi – ha riguardato in buona parte le domande per l’indennità compensativa 2015 che, per ora, non possono essere inserite a sistema perché non sono ancora disponibili gli appositi applicativi informatici». Ma, nei giorni scorsi, «abbiamo chiesto che i pagamenti vengano avviati mediante acconti, anche se non è stata completata l’istruttoria». In ogni caso, il ritardo lamentato dalle imprese agricole regionali è legato al fatto che «Argea, nell’ultimo trimestre del 2015, ha dovuto dare priorità all’istruttoria delle domande sull’Asse 1. Ma se anche avessimo completato le istruttorie per le pratiche relative all’Asse 2, di fatto le stesse non sarebbero state comunque pagate da AGEA, in quanto non risultano ancora saldate quelle istruite da settembre a dicembre». L’attività istruttoria «è stata rafforzata con l’obiettivo di completarla entro un mese, così da non provocare ulteriori attese quando verrà finalmente resa disponibile la liquidità».

Elisabetta Falchi 1

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Elisabetta Falchi 2

L’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi al tavolo delle Regioni convocato ieri a Roma dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha chiesto che «il pacchetto di proposte sul latte che verranno avanzate dall’Italia alla UE includa anche misure per il latte ovino». La riunione aveva lo scopo di discutere le quattro proposte italiane all’Ue per affrontare la crisi europea del latte che Martina presenterà al prossimo Consiglio dei Ministri agricoli europei di marzo.

«Dobbiamo mantenere alta la guardia – ha detto l’assessore dell’Agricoltura -. La crisi che sta investendo il comparto bovino, con livelli di prezzo che rischiano di uccidere una delle filiere zootecniche più importanti del Paese, avrà certamente ripercussioni negative anche sui prezzi dei prodotti derivati dalla trasformazione del latte ovino che fino a pochi mesi fa ha goduto di una relativa stabilità delle quotazioni.»

«In questi mesi il nostro impegno per il comparto ovino è stato dedicato soprattutto a fornire sostegno agli operatori in un percorso di programmazione delle produzioni, miglioramento della qualità del latte e internazionalizzazione dei prodotti: i segnali del mercato dei prodotti lattiero caseari non sono incoraggianti e riteniamo essere sempre più strategico – ha concluso Elisabetta Falchi – presentarsi in forme organizzate di filiera che si possono costruire anche grazie al confronto con tutti gli operatori del comparto.»

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Il Papa Francesco copiaRdC_05

Sabato 14 e domenica 15 novembre la diocesi di Cagliari ospiterà la «65ª Giornata nazionale del ringraziamento». Promossa dalla Cei in collaborazione con la diocesi ospitante e con le organizzazioni di settore espressione della chiesa italiana (Acli Terra – Coldiretti – Fai Cisl – Feder. Agri-Mcl – Ugc Cisl), la Giornata quest’anno ha come tema: «Il suolo, bene comune».

La celebrazione della Giornata si svilupperà in tre principali momenti.

Il primo sarà il «seminario di studio» che si terrà la mattina del sabato, a partire dalle ore 9.00, presso l’aula magna del Seminario diocesano di Cagliari (via mons. Cogoni 9). Verrà presentato il messaggio della Commissione episcopale della Cei che si occupa dei problemi sociali e del lavoro. Interverranno anche il biblista Maurizio Teani, preside della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, e il prof. Simone Vieri, dell’Università La Sapienza di Roma. È prevista anche la presenza di Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il secondo appuntamento sarà nel pomeriggio del 14 novembre. Si terrà, infatti, il pellegrinaggio presso il Santuario di Nostra Signora di Bonaria. Il corteo partirà da piazza Giovanni XXIII (fronte parrocchia San Paolo) dove è previsto il raduno alle 14.30. Dopo una sosta presso il sagrato della basilica di San Saturnino, proseguirà il pellegrinaggio verso Bonaria, accompagnato anche dalle confraternite della diocesi di Cagliari che intoneranno il classico rosario processionale in sardo campidanese. Giunti nel Santuario, monsignor Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias e delegato della Conferenza episcopale sarda per la pastorale sociale e del lavoro, presiederà la veglia preghiera conclusiva.

Il terzo e ultimo momento della Giornata del ringraziamento sarà a Dolianova, presso la chiesa e il sagrato di San Pantaleo. Nel cuore del Parteolla si vivrà una mattinata di festa e di preghiera che culminerà alle ore 11.00, con la messa presieduta dal vescovo di Cagliari, Arrigo Miglio. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Rai 1. Nel vasto piazzale della ex cattedrale le organizzazioni promotrici dell’evento allestiranno degli stand per far conoscere le loro attività. Attraverso un grande schermo e la disposizione di alcune centinaia di sedie, anche coloro che non potranno essere accolti dagli esigui spazi dell’antica cattedrale avranno la possibilità di partecipare al rito.

Alla fine della messa è prevista la benedizione dei mezzi agricoli e la trasmissione dell’Angelus di Papa Francesco in diretta dal Vaticano.

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La Giunta regionale ha dato il via libera all’Agenzia regionale Argea per la stipula della convenzione con Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura), che permetterà il riesame delle domande in anomalia delle annualità 2011-2013 derivanti dal refresh sull’uso dei suoli, eleggibili o meno a finanziamento europeo. La convenzione prevede di ampliare le competenze dello Sportello territoriale di servizio al pubblico Agea, gestito da funzionari Argea, che si occuperà di curare la raccolta e l’istruttoria delle richieste di riesame delle domande di agricoltori e pastori. Qualora necessario, si effettueranno anche nuovi controlli in loco finalizzati all’interpretazione delle situazioni controverse.
L’autorizzazione dell’Esecutivo, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è giunta dopo mesi di continue interlocuzioni portate avanti dalla titolare dell’Agricoltura e dal presidente Francesco Pigliaru con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e gli uffici di Agea a Roma.
La convenzione stabilisce che la Regione, attraverso Argea, metta a disposizione le risorse professionali, strumentali e logistiche, mentre Agea si impegna ad assicurare la formazione del personale, l’assistenza tecnica e il supporto operativo al personale addetto allo sportello, le applicazioni informatiche.
Si prevede che dalla prima decade di novembre potranno essere presentate le nuove istanze di riesame ad Argea, che provvederà all’analisi delle pratiche e ai controlli sul posto.

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Oggi a Expo Milano 2015 si è celebrata la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon e del Direttore Generale della FAO, José Graziano Da Silva. Una giornata importante, che ha visto la consegna proprio a Ban Ki Moon, da parte del Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, Maurizio Martina, della Carta di Milano, la più importante eredità immateriale dell’Esposizione Universale. Nel corso dell’evento, il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, ha invece consegnato, sempre a Ban Ki Moon, il Patto tra i sindaci di centinaia di grandi città del mondo per l’attuazione di politiche alimentari urbane sostenibili.

La giornata, che ha visto la partecipazione di numerose personalità, come Sua Maestà la Regina Letizia di Spagna, il Presidente della Slovenia, Borut Pahor, il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, si è aperta con la visita a Padiglione Zero del Segretario Generale delle Nazioni Unite, accompagnato dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala. Nel pomeriggio ecco la sessione di lavoro “Finance for food”, alla quale ha partecipato anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Ban Ki Moon, in compagnia della moglie Yoo, ha poi visitato altri padiglioni, come Palazzo Italia, gli Emirati Arabi e l’area Kinder+Sport, dove ha incontrato il campione di calcio Roberto Baggio, ambasciatore della Fao, e il presidente di Ferrero, Francesco Paolo Fulci.

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il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al World Food Day Giornata Mondiale dell'Alimentazione a Expo Milano 2015. MILANO, 16 OTTOBRE 2015.  ANSA/STEFANO PORTA

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Sarà l’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (Argea) a gestire le istanze di riesame sulla PAC, che le aziende agricole sarde presenteranno per la verifica delle anomalie derivanti dal refresh sulle superfici, effettuato nel 2013. «Si tratta di un risultato raggiunto grazie all’enorme lavoro svolto dal nostro assessorato e dal presidente Pigliaru con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e con l’Organo pagatore nazionale (Agea)». Così l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha commentato l’importante novità che permetterà di accelerare l’iter del riesame delle domande in anomalia sul refresh per le annualità 2011, 2012 e 2013.

Nei giorni scorsi è stato definito l’accordo tra Agea (che gestisce le pratiche di pagamento istruite per gli agricoltori dai Centri di assistenza agricola) e Argea per il rafforzamento delle competenze dello sportello regionale, già operativo nella risoluzione di anomalie relative a domande del Programma di Sviluppo rurale. L’accordo verrà ratificato nei prossimi giorni con la stipula di una convenzione che consentirà ai funzionari di Argea di riaprire i termini per la presentazione di istanze di riesame e di effettuare i controlli in loco sulla base dei regolamenti in uso dall’Organismo pagatore nazionale. L’accordo prevede inoltre un breve periodo di formazione per i funzionari identificati. L’intera procedura verrà gestita sul Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) e riguarderà le domande PAC e PSR relative al triennio 2011-2013 per le quali sono state riscontrate anomalie relative alla modifica dell’uso dei suoli.

Si prevede che dalla prima decade di novembre possano essere presentate le nuove istanze di riesame ad Argea, che provvederà all’analisi delle pratiche e ai controlli sul posto.

Nel 2013 Agea ha provveduto ad aggiornare la banca dati grafica dei suoli con il progetto refresh, attraverso una copertura fotografica del territorio regionale. Tale aggiornamento, voluto dall’Ue, ha generato un forte incremento delle superfici considerate “non agricole” e come tali non soggette ad aiuto o comportanti riduzione degli aiuti già concessi per mancato mantenimento dell’impegno.
Fin da subito, l’assessore Falchi ha attivato un’intensa interlocuzione con Mipaaf e Agea volta a definire con esattezza l’impatto del refresh sul periodo di programmazione che si sta concludendo, PSR e Pagamenti Diretti, e su quello di prossimo avvio del 2014-2020.

Dal canto suo, Agea si è impegnata a verificare tutte le particelle che con il refresh hanno modificato il loro uso diventando superfice “non agricola” e di conseguenza risultanti in anomalia.
Buona parte di questo lavoro è stato oggi concluso e le criticità sulle domande uniche e su quelle del PSR sono state eliminate quasi in toto. Permangono, tuttavia, un numero limitato di pratiche delle annualità 2011, 2012 e 2013 sulle quali interverrà, dopo l’accordo di questi giorni, il personale dell’Agenzia regionale Argea.

Per il futuro, su proposta dell’assessore Falchi, è stato superato il problema modificando il decreto ministeriale del 18 novembre 2014, dove le superfici cespugliate eleggibili a pagamento erano inizialmente del 30% per passare poi al 50%, attraverso il riconoscimento del pascolo tradizionale per gli allevamenti della nostra Isola.

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«Il Continente africano è il più povero al mondo, ma da 10 anni cresce più di ogni altro Paese. L’Africa vive grandi contraddizioni ma ha immense prospettive di sviluppo. Dobbiamo accompagnare le singole nazioni in un percorso virtuoso con politiche lungimiranti, non legate al puro sfruttamento delle ricchezze del loro territorio.»

Con queste parole il professor Romano Prodi, ex presidente della Commissione Europea e del Consiglio italiano, ha introdotto il convegno “Expo chiama Africa: riflessioni sul continente del futuro”. La conferenza anticipa i lavori della settimana dedicata alla tematica “Africa come continente del Futuro”, in programma dal 22 al 29 ottobre a Expo Milano 2015. Tra le iniziative che si terranno nel corso dell’evento, la presentazione dei bandi vincitori del progetto “Energy, Art and Sustainability”, lanciato da Expo Milano 2015 e Eni. All’incontro, oltre a Prodi, hanno partecipato Giuseppe Sala, Commissario Unico e Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche agricole alimentari e Forestali, Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni. Prodi ha sottolineato la necessità per l’Italia «di una politica che abbia una visione strategica di medio-lungo periodo, che possa identificare aree di investimento e di cooperazione comune. Fino ad ora, con l’unica eccezione di Eni, la presenza del nostro Paese in Africa è stata minima, priva di progetti di grande respiro e, dunque, incapaci di incidere nell’economia dei singoli stati. Dobbiamo sentire l’urgenza storica di questo momento per non cadere negli stessi errori del passato, condannando l’Italia all’irrilevanza economica e politica».

«Expo Milano 2015 è una piattaforma comune che le istituzioni africane stanno sfruttando al meglio per mostrare al mondo le loro eccellenze e peculiarità – ha spiegato Giuseppe Sala -. L’Africa è presente qui con un numero di Paesi che rappresentano circa il 30% del totale, sicuramente un grande successo, ma anche una grande sfida per il futuro. La settimana dedicata al continente africano sarà l’occasione per consolidare rapporti creati nel corso degli anni.»

Claudio De Scalzi, amministratore delegato di Eni, ha ricordato che la grande azienda italiana ha iniziato ad avere rapporti con l’Africa «solo 60 anni fa, ma in poco tempo siamo diventati leader in moltissimi Paesi del continente. Il segreto di questo successo coincide con l’approccio di Expo Milano 2015: cooperazione e collaborazione. L’Africa è una terra giovane, i problemi di discontinuità geopolitica e del terrorismo in gran parte derivano dalla mancanza di sviluppo. È un continente sfruttato da troppo tempo. La nostra filosofia, invece, è legata alla collaborazione. Diamo vita ad infrastrutture in grado di produrre occupazione e ricchezza anche per il territorio. In questo modo si riesce a operare anche in contesti politicamente instabili, in quanto si è visti non come sfruttatori ma come partner».

Il ministro Martina ha voluto ricordare le grandi opportunità, per il sistema Italia, che offre il continente africano in ambito agroalimentare: «Abbiamo ripreso con alcuni Paesi l’utilizzo della borsa telematica agricola. E’ un progetto davvero importante: mettiamo in campo strumenti di innovazione concreta che sfruttano la flessibilità del web e danno sicurezza attraverso regole comuni, conosciute e trasparenti per favorire gli scambi soprattutto nei Paesi in via di sviluppo».

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Si è aperta questa mattina alle 11 la settimana organizzata dalla Regione Sardegna a Expo Milano 2015. Appuntamento negli spazi del Conferenze Center con i lavori dedicati all’Internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza, con focus particolare sul comparto dei formaggi ovini.
«La nostra agricoltura è sicuramente in una fase espansiva – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo discorso introduttivo per fare poi il punto sul perché è fondamentale per le nostre produzioni agroalimentari puntare sull’internazionalizzazione -. Le quotazioni del Pecorino Romano, il prezzo del latte ovino, le ottime prospettive per la vendemmia in corso, nonostante i gravi danni causati dal maltempo pochi giorni fa nell’Oristanese e nel Medio Campidano, le buone annate cerealicole che hanno visto un incremento delle produzioni del 12% nel 2014 e 2015 rispetto al 2013, senza trascurare i circa 200 milioni di euro della passata programmazione che siamo riusciti a erogare nell’ultimo anno, stanno ridando entusiasmo agli operatori agricoli e agro-industriali come è dimostrato dal formidabile incremento degli occupati in agricoltura con una crescita di 13.400 unità.»
«Le nostre politiche di internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – vanno incontro alle richieste, sempre più crescenti nel mercato globale, di prodotti di eccellenza le cui caratteristiche di qualità organolettica e nutrizionale siano certificate. Produzioni che raccontino la storia di un territorio e di una agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di nicchie, comunque in grado di assorbire una buona parte delle nostre produzioni.»
L’assessore Falchi ha poi aggiunto: «L’espansione nei mercati esteri, sia in quelli consolidati come per esempio il Nord America per il Pecorino Romano, che in quelli emergenti, ha dunque per la Sardegna una duplice valenza. Da un lato una serie di vantaggi diretti legati alla collocazione dei prodotti in mercati remunerativi, dall’altra la possibilità di utilizzare le nostre eccellenze come volano per promuovere il territorio regionale e incrementare il turismo al di fuori del classico periodo estivo. C’è infatti – ha concluso Elisabetta Falchi – una quota in costante crescita di consumatori che, una volta gustato un prodotto, vogliono visitare la località da cui proviene e magari conoscere i dettagli delle tecniche di produzione e trasformazione. Expo è anche questo ed è giusto quindi che la Regione abbia fatto la sua parte per promuovere al meglio, a 360 gradi, la nostra Isola».
Per improvvisi impegni istituzionali, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, non ha potuto partecipare all’incontro dove lo ha sostituito il suo capo segreteria, Angelo Zucchi. «L’impegno del Ministero è quello di replicare l’esperimento del tavolo sul latte vaccino anche per il latte ovino», ha spiegato Zucchi rispondendo alla richiesta del presidente del Consorzio del Pecorino Romano. «Portiamo avanti il confronto per mettere in campo politiche efficaci – ha aggiunto il capo segreteria – e non aspettiamo la crisi per incontrarci».
L’ex presidente della Commissione Agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, ha inviato un saluto video trasmesso durante l’iniziativa. «Qualificare le produzioni della Sardegna ricercando i mercati dove valorizzarle, strappando prezzi remunerativi che creino reddito per le aziende: questo è uno degli obiettivi da raggiungere, anche dal punto di vista dell’Europa». Così De Castro che ha poi osservato: «In proposito aggiungo l’augurio che il Piano di sviluppo rurale isolano, approvato ad agosto dall’Ue, sia un’opportunità di crescita e di sviluppo, sotto il profilo commerciale, dell’innovazione e del mercato». Il parlamentare europeo ha poi parlato di difesa dei marchi e delle azioni che sta elaborando l’Ue nell’ambito dei mercati internazionali
Un contributo importante alla discussione è poi arrivato dall’intervento di Salvatore Palitta, neo presidente del Consorzio del Pecorino Romano, che ha illustrato l’esperienza e la storia del re dei formaggi Dop della nostra Isola sulle piazze di vendita degli Stati Uniti. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, ha fatto invece il punto sui mercati di riferimento del comparto lattiero caseario italiano all’estero e nello specifico della Sardegna.

 

Oggi, alle 14.00, il presidente Francesco Pigliaru, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, gli assessori coinvolti, taglieranno il nastro del padiglione Sardegna ad Expo e inaugureranno la settimana isolana all’esposizione milanese. Un fitto programma di eventi accompagnerà i visitatori alla scoperta di eccellenze ambientali e culturali, modelli di innovazione, tesori archeologici.
«Un modello di sviluppo sostenibile per tutte le regioni italiane da esportare nel mondo come immagine dell’‘Isola senza fine’». Con queste parole, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, ha concluso il primo appuntamento in Expo sulla qualità della vita in Sardegna, tematismo del quale la Regione è capofila e che sarà al centro dell’Esposizione universale per tutta la settimana.

«Non dobbiamo temere di accettare la sfida di un possibile cambiamento – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – proseguendo nel ragionamento già avviato con altre regioni sul modello da noi proposto basato sulla combinazione di fattori quali identità e tradizione, qualità delle produzioni e sostenibilità ambientale, benessere e coesione sociale e capacità di valorizzare i beni naturalistici e culturali nel loro pieno rispetto.»
‘Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, realizzato nell’ambito del progetto della Presidenza del Consiglio ‘Expo e Territori’, ha messo in vetrina innovazione sostenibile, eccellenze naturali, qualità dei prodotti e del cibo, longevità: un mix che rende l’isola attualmente un modello da seguire. All’Auditorium di Palazzo Italia si sono confrontati studiosi ed esperti dei vari settori coinvolti. Gli interventi sono stati coordinati dalla giornalista di Al Jazeera Barbara Serra e intervallati da trailer dei cortometraggi realizzati nell’ambito del progetto Heroes 20.20.20, il progetto nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche.
Ad aprire l’appuntamento il divertente spot ‘Centenari’ del regista oristanese Paolo Zucca, di grande impatto visivo, incentrato sull’elisir di lunga vita dei sardi, e il canto a tenore del gruppo folk di Nuoro. È seguito il blocco di interventi su ‘tendenze e valore per lo sviluppo’ con il sociologo Aldo Bonomi, coordinatore dei progetti regioni per Expo, che ha messo in luce come «la Sardegna abbia interpretato ottimamente i temi centrali dell’Esposizione universale (‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’), dando un grande contributo con la proposta di un modello di sviluppo sostenibile che associa gli aspetti locali a quelli globali». Nella stessa sezione Filomena Maggino, statistico sociale dell’Università di Firenze, ha parlato dei valori che contribuiscono al ‘benessere economico sociale (BES), molti dei quali caratteristiche intrinseche dell’isola.
Si è parlato quindi di longevità con Luca Deiana e Gianni Pes, docenti dell’Università di Sassari, e con Roberto Pili, presidente della ‘Comunità mondiale della Longevità’. Deiana ha mostrato interessanti appunti audiovisivi sui centenari e ha spiegato il suo progetto scientifico che analizza l’incidenza di alcuni prodotti tipici sardi (formaggio e vino) sull’alta percentuale di ultraottantenni sardi. Pes si è soffermato sull’interesse del mondo scientifico e giornalistico internazionale per la ‘blue zone’ isolana (Ogliastra) e sui vari fattori che contribuiscono alla longevità (alimentazione, attività fisica legate al mondo agropastorale e benessere sociale). Infine, ha parlato di «invecchiamento di successo tipico della Sardegna, studiato ovunque, determinato dalla qualità della vita e su cui investire per migliorare aspettative e prospettive di vita nel mondo». Il terzo blocco è stato incentrato sul ‘food’ ed è stato affidato al pluripremiato chef sardo Roberto Petza e allo svedese Lotta Jorgensen, coeditor di Fool Magazine.
E’ stata la volta di ‘qualità della vita, natura e ambiente’: sono intervenuti Augusto Navone, direttore dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, capofila del progetto ‘Eccellenza naturale’, attivato dall’assessorato e che coordina il lavoro di tutte le nove aree protette della Sardegna. Navone ha molto apprezzato «la nuova visione della Regione proiettata verso il futuro, che fa marketing territoriale in maniera adeguata mettendo al centro sostenibilità ambientale e sociale». Dopo di lui, Donatella Bianchi, presidente WWF Italia e giornalista, ‘sarda acquisita’ come si è definita: «L’isola è un punto di riferimento da cui partire per comprendere quanto l’ambiente incida sul benessere». Quinto blocco incentrato sull’innovazione’: sono intervenuti gli imprenditori eco-sostenibili Daniela Ducato e Luca Ruiu, testimonial dell’‘Isola senza fine’ a Expo, il presidente del Crs4, Luigi Filippini, e l’amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Sergio Uzzau.
Le conclusioni e la condivisione del modello con altre regioni, in particolare con il Lazio, affidati all’assessore Francesco Morandi e a Carla Collicelli, vicedirettore del Censis.