22 December, 2024
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Seconda giornata domani (venerdì 28 settembre) a Cagliari per Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, che fino a domenica 30 celebra la sua edizione numero ventuno con un ricco cartellone che ospita alcune tra le più interessanti proposte del panorama jazzistico nazionale.

Tanta musica in programma negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi. Ma non solo. Ecco, allora, che l’intenso venerdì di FPJ si apre alle 10.00, con una passeggiata in compagnia della guida escursionistica Stefania Contini che, dopo la visita della Sella del Diavolo del giorno prima, guiderà stavolta i partecipanti alla scoperta del Parco regionale di Molentargius, l’area umida che si estende su un territorio di circa 1.600 ettari tra i comuni di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius, Quartucciu e il lungomare del Poetto. Per prenotarsi occorre chiamare il numero 348 9305607. E per chi partecipa alle escursioni è previsto uno sconto del 20 per cento sull’ingresso al festival.

Altro appuntamento itinerante della mattinata, Jazz in Metrò: tra le 11.00 e mezzogiorno, musica in viaggio sulla metropolitana leggera (Linea 1 Repubblica-Gottardo) in compagnia di Carla Giulia Striano (voce), Adriano Sarais (tromba) e Maurizio Marzo (banjo). Una novità del festival, in collaborazione con l’azienda ARST.

La lunga serata all’ex Manifattura Tabacchi prende il via alle 18.00, con il secondo incontro con Enrico Merlin e le sue “Narrazioni in Jazz”. In questa occasione, il musicista e musicologo sarà in compagnia del pianista Nicola Stilo per raccontare il trombettista statunitense Chet Baker, icona del jazz e costante punto di riferimento per vecchie e nuove generazioni di musicisti.

Poi la musica dal vivo si prende la scena con tre set in scaletta a partire dalle 19: apre il trittico un duo d’eccezione che vede insieme Francesco Bearzatti e Giovanni Guidi. Un incontro che unisce sapientemente la creatività, originalità e inventiva dell’eclettico sassofonista di Pordenone (sperimentatore sempre pronto ad allargare i confini del jazz con il suo sax profondamente intriso di blues), con il raffinato e profondo tocco pianistico del “giovane veterano” di Foligno, da anni al fianco del trombettista Enrico Rava che con il suo straordinario fiuto di talent scout ne ha intuito prestissimo le doti.

Alle 20.00 sul palcoscenico dell’ex Manifattura arriva Joe Barbieri per presentare il suo quinto album di inediti, “Origami”, un disco imperniato sui concetti di fragilità e di bellezza, che gli origami – ovvero l’arte giapponese di piegare la carta – riescono miracolosamente a porre in relazione; un lavoro che segna la piena maturità del cantautore napoletano. Con Joe Barbieri (voce, chitarra classica), a Cagliari ci saranno Stefano Jorio al violoncello, Antonio Fresa al pianoforte, Giacomo Pedicini al basso acustico e Sergio Di Natale alla batteria. Musica e parole, a partire dalle 22.00, per raccontare la vita del grande chitarrista francese Django Reinhardt, icona indiscussa dello stile manouche, all’apice del successo negli anni Trenta e Quaranta: “Django Reinhardt, il fulmine a tre dita” è il titolo dello spettacolo ideato dal chitarrista Gianfranco Malorgio dell’Hot Club Roma in collaborazione con il direttore artistico del Festival Jazz Tradizionale di Lanciano Renato Gattone, che vede l’attore Giorgio Tirabassi nella doppia veste di narratore e musicista. Tra momenti ironici e passaggi commoventi, lo spettatore si ritroverà proiettato nell’Europa delle sale da ballo della Parigi negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, percependone le atmosfere come in un film in bianco e nero. Insieme a Giorgio Tirabassi (voce e chitarra solista), Gianfranco Malorgio (chitarra ritmica) e Renato Gattone (contrabbasso), completano la formazione Luca Velotti (clarinetto) e Moreno Viglione (chitarra solista).

Tra Tunisi e il Sulcis Iglesiente, 4 musicisti, 3 artisti, 2 attori e 1 regista si incontrano per condividere e incrociare idee ed esperienze, con il progetto “So Close”.

Il progetto mira a creare e favorire condizioni di cooperazione tra persone di culture e mentalità diverse, che si ritrovano a vivere nella stessa area geografica e che, pur non condividendo gli stessi problemi, percorrono comunque la strada dell’integrazione. Il progetto nasce da un’idea di Cherimus, Sardegna (www.cherimus.net) e Mass’art, Tunisi, associazioni che promuovono lo sviluppo locale attraverso l’arte contemporanea e che si sono incontrate grazie al programma tandem-shaml/”Tandem/Shaml, che mira a creare collaborazioni di lungo termine fra organizzazioni culturali provenienti da Europa e Paesi Arabi.

Il percorso immaginato da “So Close” apre un dialogo sulle aspettative e i desideri degli immigrati e sugli equivoci che portano al loro isolamento e respingimento. Partendo dal confronto con le storie di coloro che sono riusciti a costruirsi una vita in Sardegna e di coloro che sono stati costretti a rientrare in Tunisia per ricominciare, si coinvolgeranno le comunità locali per raccogliere storie, musica e immagini.

Il progetto corre lungo il filo della musica e del teatro, per raccontare le storie più recenti del “mare in mezzo alle terre”, barriera invalicabile e mortale, vicolo cieco, dove il dialogo fra le due culture pare essersi interrotto. L’idea è quella di utilizzare teatro e musica per costruire un ponte fra le due culture. Salah Hammouda, Hatem Boukesra e Sawsan Louati di Mass’Art, coadiuvati da Matteo Rubbi e Carlo Spiga di Cherimus, hanno realizzato due settimane di laboratori che hanno coinvolto 50 bambini di Perdaxius, per inventare uno spettacolo che sarà presentato mercoledì 18 marzo nella piazza del paese. I musicisti Maurizio Marzo e Francesco Medda di Cagliari con Amin Makni ed Aymen Makni di Tunisi hanno collaborato alla realizzazione di nuove sonorità musicali fra Sardegna e Tunisia. Parallelamente è stato realizzato un documentario che racconta l’incontro fra Cherimus e Mass’Art e un videoclip musicale.

“So Close” avrà il suo momento finale a Bologna, dal 20 al 22 marzo, nella tre giorni dedicata agli eventi conclusivi del progetto Tandem/Shaml, organizzata dal Teatro dell’Argine di San Lazzaro. Si comincerà venerdì 20 con una videoproiezione presso il Centro Interculturale Zonarelli, curata dall’associazione tunisina Mass’Art, per poi proseguire sabato 21 con un evento diffuso in città grazie alla collaborazione fra Cherimus, una radio locale e le comunità sarde e tunisine presenti in città. Domenica 22, infine, ci sarà una performance musicale sardo-tunisina alla Cantina Bentivoglio, così che tutte le storie raccolte, la musica suonata e le immagini prodotte tra Tunisi e il Sulcis possano rivivere, portando questa esperienza di vicinanza e scambio il più lontano possibile.

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