15 November, 2024
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L’isola di San Pietro ha ospitato per una settimana il laboratorio internazionale di architettura MEDEA Carloforte SHADE Lab, per ripensare gli spazi dell’antica Tonnara dismessa di Porto Paglia, in località La Punta.

Il workshop, che si inserisce nell’ambito del progetto Tunèa in continuità con la ricerca sviluppata dal collettivo multidisciplinare U-BOOT Lab, è parte della ricerca MEDEA condotta dall’Università Sapienza di Roma, sotto la direzione scientifica di Mosè Ricci.

La metodologia utilizzata del SHAring DEsign Lab (SHADE Labs) è stata incentrata sulla sperimentazione di un approccio place-based al fine di sviluppare soluzioni progettuali in grado di far rivivere gli spazi aperti della tonnara come spazi comuni, con l’obiettivo di lasciare sul territorio un’azione concreta utile all’adattamento al cambiamento climatico, e in grado di attivare un processo di rigenerazione grazie a obiettivi sostenibili e attraverso un approccio transnazionale territorialmente integrato.

Il laboratorio si è svolto all’interno degli spazi dell’ExMA, recentemente ristrutturati a Carloforte e messi a disposizione dalla municipalità, e ha visto la partecipazione di 23 studenti internazionali provenienti dalle università di Siviglia, Barcellona, Istanbul e Roma, che si sono misurati con il “caso studio” Carloforte attraverso un approccio sperimentale basato su tre obiettivi: testare la capacità degli spazi comuni, dell’architettura e delle soluzioni nature-based di valorizzare le risorse esistenti,  rafforzare la partecipazione dei cittadini, produrre effetti moltiplicatori e impatti positivi sul livello di consapevolezza delle persone nei confronti dei rischi legati al cambiamento climatico.

Sotto la guida dei docenti e tutor Mosè Ricci, Giacinto Donvito, Francesca Rossi, Diana Ciufo (Sapienza University of Rome); Maurizio Memoli (University of Cagliari), Maria Pina Usai e Marina Fanari (U-BOOT lab/Tunèa), Fitnat Cimşit Koş (Gebze Technical University), Ilgin Ezgi Tunc (University of Tokyo), Pere Fuertes e Isabel Vega (ETSAV, Polytechnic University of Catalonia), sono state sviluppate 5 idee progettuali che saranno illustrate alla cittadinanza venerdì 20 settembre alle 18 in Piazza Carlo Emanuele III, davanti all’Info Point – Pro Loco a Carloforte.

Il programma di venerdì 20 settembre prevede:

  • ore 18.00: presentazione dei progetti alla comunità tramite la proiezione sullo schermo dell’Info Point  – Pro Loco delle tavole di progetto e delle idee, in Piazza Carlo Emanuele III
  • ore 20.30: Festa conclusiva e dj-set all’ Inderè Bistrot in Piazza Repubblica.

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È uno degli elementi cardine della “Festa del Patrimonio”, il nostro paesaggio, così ricco di peculiarità, di aspetti identitari, ambientali, urbanistici, architettonici, culturali e sociali di assoluto e indiscusso valore. Una serie di caratteristiche che fanno della città di Carbonia la sede ideale per l’apertura di un Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio e per l’istituzione di un Master di II livello in Architettura del Paesaggio in stretta collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Ambientale, Civile e Architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari.

Due importanti progetti che stanno per diventare realtà e verranno presentati sabato 18 maggio alle ore 17.oo, nella sala polifunzionale, nell’ambito della seconda edizione della “Festa del Patrimonio”, organizzata dal Comune di Carbonia per le date di sabato 18 e domenica 19 Maggio.

All’incontro saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica Luca Caschili, l’assessore della Cultura, dello Spettacolo e del Turismo Sabrina Sabiu, il prof. Giorgio Peghin, Direttore del Master e del Centro Studi, il prof. Maurizio Memoli, docente dell’Università di Cagliari e del nuovo Master in Architettura del Paesaggio, il prof. Ivan Blecic, anch’egli docente dell’Università di Cagliari e del Master.

La nascita di queste due importanti nuove iniziative, aventi sede presso la Grande Miniera di Serbariu, è stata resa possibile anche grazie alla stipula, nell’ottobre del 2017, di un protocollo di intesa tra Fondazione di Sardegna e comune di Carbonia, che prevede un finanziamento complessivo di 240mila euro a favore della nostra città.

«Carbonia si candida così a diventare uno dei principali poli della cultura e dell’architettura del paesaggio in Italia con l’avvio di due progetti di ampio respiro nel settore culturale, paesaggistico e turistico. Ciò consentirà alla nostra città di aumentare la sua capacità attrattiva in particolare nei confronti di studenti, docenti e studiosi del settore», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«La presenza di un Master e di un Centro Studi – ha detto l’assessore della Cultura Sabruna Sabiu – ci permetterà anche di valorizzare un’area di importanza strategica in chiave turistico-culturale, la Grande Miniera di Serbariu, un sito che ha ampi margini di crescita e di espansione.»

Nel dettaglio, ha precisato l’assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica Luca Caschili, «il Master internazionale consisterà in un programma formativo molto ricco e stimolante curato dall’Università degli Studi di Cagliari, con la partecipazione di prestigiosi docenti e architetti del paesaggio provenienti da varie scuole di architettura internazionali (Barcellona, Marsiglia, Mendrisio, Parigi, Lisbona). L’istituzione del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio, in collaborazione con Università e Centri di ricerca europei e nord africani, si occuperà, invece, di svolgere ricerche, studi, pubblicazioni, programmi di sviluppo e consulenze di livello internazionale, mirate alla gestione di politiche di sostenibilità ambientale, territoriale e urbana. In questo contesto, il nostro obiettivo è quello di valorizzare il paesaggio urbano, architettonico, territoriale ed ambientale con ampie ricadute per la città, che ospiterà studenti, docenti ed eventi capaci di attrarre persone e iniziative da tutta Europa e dai paesi del Mediterraneo. Inoltre, i lavori e le attività del Master e del Centro consentiranno di collocare la nostra città come un luogo internazionale dell’innovazione, che promuove modelli di sviluppo territoriali attenti alle culture locali e sostenibili e incide sulla formazione e l’educazione all’ambiente e al paesaggio, imprimendo un’ulteriore accelerazione al percorso iniziato nel 2011 quando il Consiglio d’Europa ha insignito il Comune di Carbonia quale vincitore del Premio Europeo del Paesaggio».

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Nuovi appuntamenti, domani 15 novembre, per il festival “SulciScienza”, evento organizzato dall’Associazione di Promozione sociale S’Ischiglia-Università Popolare del Sulcis con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. 

Dalle 9.00 alle 12.00, nella Sezione di Storia locale della Grande Miniera di Serbariu, si terrà la tavola rotonda “Città e architettura smart e sostenibile”, a cura del DICAAR (Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura), coordinata dal professor Antonello Sanna e moderata da Adriano Dessì, con Chiara Garau, Ivan Blecic, Maurizio Memoli e Stefano Asili.

Al pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.30, nella sala convegni della Sotacarbo, si terrà l’incontro “Presente! Le tre dimensioni del tempo alla luce della ricerca scientifica contemporanea”, con Silvano Tagliagambe e Luciano Burderi, moderato da Roberto Paracchini.

Dalle 17.30 alle 19.00, nella stessa sala, “Il giornalismo oggi”, a cura di Giacomo Mameli, moderatore Andrea Corda.

Dalle 17.00 alle 18.00, infine, nella sala consiliare di San Giovanni Suergiu, “Le imprese spaziali, dall’uomo sulla luna alle sonde Voyager e Cassini”, a cura di Manuel Floris, ricercatore presso il Dipartimento di Energia e Processi Chimici del CRS4, responsabile scientifico del Planetario dell’Unione Sarda.

Le fotografie allegate si riferiscono alla presentazione del Festival, svoltasi ieri sera nella sala convegni della Sotacarbo, con gli interventi del direttore scientifico del Festival Nino Dejosso, dell’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu e del coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi; la partecipazione dell’attrice Monica Zuncheddu che ha letto il brano: “IL VALORE DELLA SCIENZA”, discorso tenuto dal premio Nobel Richard P. Feynman nel 1955, in occasione della consegna del Premio; di Manuel Floris e, infine, la lectio magistralis di Micaela Morelli, prorettore alla Ricerca dell’Università di Cagliari: “Quale ruolo per la Scienza in un mondo che cambia e che è sempre più difficile comprendere”.