19 November, 2024
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«Auguriamo buon lavoro ai nuovi commissari straordinari e amministratori delle Province nell’adempimento delle funzioni e della missione che la legge ha loro attribuito: portare a compimento il percorso di riordino delle province e delle città metropolitane a seguito della riforma introdotta nel 2021.»

Mauro Esu, segretario provincia del Partito democratico del Sulcis Iglesiente, commenta così le nomine dei nuovi vertici delle Province deliberate ieri dalla Giunta regionale.

«A tale scopo le elezioni previste per il 30 giugno 2024 subiscono un differimento al 30 aprile 2025 – aggiunge Mauro Esu -. Entro tale termine si dovranno completare le procedure per la successione dei nuovi enti a quelli preesistenti. Deve essere, a questo punto, chiara e netta la volontà della Giunta regionale e della maggioranza di non voler andare oltre questi termini. Il commissariamento, che per sua natura è un fatto istituzionale straordinario, è stato trasformato dal precedente governo regionale di Centro Destra nella normale modalità di governo dei territori. Questa intollerabile situazione non deve ripetersi. C’è stata, infatti, in questi ultimi anni, una eccessiva demonizzazione dell’elezione di “secondo grado”, favorendo un metodo che ha negato ogni attività democratica nei territori.»

«Certo, noi auspichiamo il ripristino delle norme per l’elezione diretta dei presidenti e dei consigliconclude Mauro Esu -, tuttavia deve restare ferma la volontà di superare al più presto la situazione di commissariamento, quale che sia il sistema elettorale che si dovrà attuare nell’aprile del 2025.»

Le province sono commissariate dal 2012, a seguito dei risultati del referendum n° 4 (abrogativo) del 6 maggio 2012: «Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 12 luglio 2001, n. 9 recante disposizioni in materia di “Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio”?». Allora, nella XIV legislatura regionale era in carica la Giunta di Centro Destra presieduta da Ugo Cappellacci; nel mese di marzo 2014, XV legislatura, si è insediata la Giunta di Centro Sinistra presieduta da Francesco Pigliaru. Con la legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, sono state istituite la Città Metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna, con la conferma delle province di Sassari, Nuoro, Oristano, rimaste tutte commissariate per l’intera legislatura di cinque anni.

Nel mese di marzo 2019 si è insediata la Giunta di Centro Destra presieduta da Christian Solinas e le province sono rimaste ancora commissariate ma nel 2021 è stata approvata la legge che reistituisce le province cancellate il 6 maggio 2012 dal referendum, con la legge 12 aprile 2021, n° 7, “Riforma dell’assetto territoriale della Regione. Modifiche alla legge regionale n. 2 del 2016, alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di demanio marittimo e disposizioni urgenti in materia di svolgimento delle elezioni comunali”. Nel nuovo assetto sono state previste l’istituzione della Città Metropolitana di Sassari, affiancata alla Città Metropolitana di Cagliari, e sei province: Oristano, Nuoro, Nord-Est Sardegna, Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano. La legge è stata impugnata dal Governo e solo all’inizio dello scorso mese di luglio la Corte Costituzionale ha bocciato il ricorso del Governo su alcuni punti inerenti la reistituzione delle nuove province. Le province sono rimaste tutte ancora commissariate.

Ricordiamo, infine, che a sottrarre ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente i propri rappresentanti nelle Province, attraverso un’elezione di secondo livello, è stata la legge nazionale 56 del 7 aprile 2014, nota come Legge Delrio, dal nome di Graziano Delrio, oggi senatore, già ministro nei Governi Letta e Renzi, uomo di punta del Partito democratico. La conseguenza più immediata della riforma è stata l’eliminazione di un livello politico e di intermediazione amministrativa in quanto i consigli provinciali e le nuove assemblee vengono composti direttamente dai sindaci e consiglieri comunali dei comuni rappresentati. Questa riforma, di fatto, è rimasta inattuata e le province sono rimaste commissariate.

A rilanciare il tema dell’elezione diretta è stata la Lega, con la presentazione di una proposta di legge, primo firmatario il deputato Alberto Stefani, che mira a ripristinare le province come enti di primo livello e alla conseguente reintroduzione dell’elezione diretta del presidente della provincia e dei consiglieri provinciali.

Se l’iter legislativo farà il suo corso in tempi ragionevoli e arriverà alla conclusione con l’approvazione definitiva e l’entrata in vigore della legge, dunque, saremo chiamati a votare il 30 aprile 2025. Ma, intanto, le province restano commissariate e nei prossimi giorni si insedieranno gli 8 amministratori unici nominati ieri dalla Giunta regionale e i tre commissari liquidatori di Sassari Gallura, Nuoro Ogliastra e Sud Sardegna, enti cancellati dalla legge n° 7 del 12 aprile 2021.

 

«Qualche precisazione sulla Conferenza Socio Sanitaria del 28 Luglio 2023 a Cagliari presso sede ARES e il progetto del nuovo presidio ospedaliero territoriale unico del Sulcis Iglesiente. I Sindaci del Sulcis Iglesiente, di tutti i diversi schieramenti politici, hanno chiesto all’assessore alla Sanità della Regione Sardegna di venire sul territorio, presso la Direzione ASL di Carbonia, per affrontare ad ampio raggio i temi della Sanità nel nostro territorio ed hanno quindi deciso (salvo uno) di non prendere parte alla riunione del 28 luglio . E’ stata questa una iniziativa giusta e coraggiosa dei nostri sindaci a cui va il nostro plauso e sostegno.»

Lo scrive, in una nota, Mauro Esu, segretario federale del PD del Sulcis Iglesiente.

«A pochi mesi dalle elezioni, con tre anni di ritardo, si vuole forse che non si parli d’altro che della costruzione di un nuovo, unico, ospedale?!aggiunge Mauro Esu -. Noi abbiamo bisogno di occuparci subito, domani mattina, di come deve essere curato un bambino o un anziano che ha bisogno del servizio pubblico. Mentre non sappiamo oggi dove portare i pazienti; mentre ci viene comunicato che i pazienti psichiatrici d’estate non sono assistiti perché si chiude il reparto; mentre gli anestesisti ci dicono che non possono garantire il servizio nei reparti; mentre, di nuovo in queste ore, i pronto soccorso di Carbonia e Iglesias si trovano in una drammatica situazione senza possibilità di dare adeguati servizi; mentre le liste d’attesa si allungano spaventosamente; mentre è tutto fermo anche verso quei progetti per i quali esistono ingenti risorse (vedi Case della salute /Comunità di Fluminimaggiore, Giba, Sant’Antioco e Carloforte); ecco, mentre accade tutto questo, noi non ci facciamo distrarre pensando che il problema prioritario sia individuare un sito in cui costruire un nuovo ospedale che, forse, potrà erogare i suoi servizi fra dieci anni.»

«Si vuole forse che il territorio, le sue rappresentanze politiche, sindacali ed istituzionali a pochi mesi dalle elezioni regionali non parlino d’altro? chiede Mauro Esu -. Appare, infatti, abbastanza incomprensibile ma anche grottesca l’accelerazione di una procedura in tal senso, con riunioni estive convocate dall’assessore regionale della Sanità, in cui senza chiarire gli aspetti fondamentali e più importanti di una così complessa operazione di investimento sanitario, si chiede ai Comuni l’individuazione del sito in cui edificare un nuovo ospedale. Bene hanno fatto i sindaci dei due distretti del Sulcis Iglesiente a non prendere parte alla riunione (salvo un solo sindaco)conclude Mauro Esue chiedere invece la convocazione di una riunione qui nel territorio, per valutare anche gli aspetti drammatici che il servizio sanitario vive in queste ore.»

“Diritto alla salute: situazione in Sardegna e nel Sulcis Iglesiente”: è il tema dell’incontro dibattito organizzato dal Partito Democratico del Sulcis Iglesiente per lunedì 17 luglio, con inizio alle 18.00, nella sala convegni del Lù Hotel, in via della Costituente, a Carbonia.

«Sono a rischio i fondamentali diritti dei cittadinisi legge nella locandina di presentazione -, chiusura dei reparti, mancanza di medici e personale sanitario, interminabili liste d’attesa, ritardi fondi PNRR, mancata attuazione del Piano aziendale.»

Interverranno sindaci e amministratori, medici e infermieri, personale ospedaliero, associazioni di volontariato e rappresentanze sindacali.

Coordineranno i lavori il segretario PD Sulcis Iglesiente Mauro Esu; il capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Iglesias, Franca Fara; la coordinatrice regionale del Forum Salute-Welfare, Laura Pisano. Le conclusioni verranno fatte dal segretario regionale del Partito democratico Piero Comandini e dal deputato del Partito democratico Silvio Lai.

E’ morto oggi, all’età di 87 anni (era nato il 27 settembre 1935), l’ingegner Paolo Costa, ex consigliere, assessore e vice sindaco del comune di Carbonia. Il suo impegno professionale si è concretizzato, in particolare, nell’attività urbanistica, con la partecipazione alla redazione dei Piani di fabbricazione dei comuni di San Giovanni Suergiu, Giba e Santadi, del Piano regolatore del comune di Sant’Anna Arresi, del Piano delle aree turistiche (Zone F) di Chia, comune di Domus de Maria. Paolo Costa è stato anche incaricato, per conto dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari della provincia di Cagliari, del progetto di Recupero Urbano del Rio Cannas-Corso Iglesias, a Carbonia. E’ stato responsabile dell’Ufficio Tecnico del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, ente del quale è stato uno dei dirigenti sino alla pensione.

Quattro anni fa, Paolo Costa scrisse il libro “Due case e altre cose”, che venne presentato venerdì 10 maggio 2019 nella Sala del Centro di documentazione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu. Il testo propone elementi di riflessione sui temi dell’urbanistica e dell’architettura della città di Fondazione, della sua impronta razionalista, attraverso i suoi protagonisti principali, Cesare Valle e Ignazio Guidi, personalità a cui si deve l’impostazione del Piano Urbanistico Originario della città di Carbonia. A loro si aggiunge Gustavo Pulitzer Finali, che ha progettato il profilo architettonico del centro, ed Eugenio Montuori, che si è occupato dell’attività di realizzazione di alcuni edifici di particolare pregio, quali Villa Sulcis e l’Albergo Centrale.

Di formazione politica socialista, Paolo Costa venne eletto consigliere comunale nel 1988. Nella Giunta guidata dal sindaco Ugo Piano, ricoprì l’incarico di assessore dei Beni culturali e ambientali. Nel corso della consiliatura, dopo la crisi politica che portò nel 1990 all’interruzione traumatica della seconda consiliatura da sindaco di Ugo Piano e all’elezione in Aula, al suo posto, di Antonangelo Casula (la legge 81 che ha cancellato questa possibilità, con l’elezione diretta del sindaco, del presidente della Provincia, del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale, venne approvata tre anni dopo, il 25 marzo 1993), venne confermato assessore con le stesse deleghe e, in più, quella di vicesindaco.

«Paolo Costa è stato una figura di grande cultura e spicco della città di Carbonia e dell’intero territorio, ove si è distinto per le sue capacità e il suo impegno quale ingegnere-urbanista, nonché per il suo impegno verso la propria comunità come assessore dei Beni culturali e ambientali della Giunta guidata dal sindaco Ugo Piano e dal 1990 al 1993 come vicesindaco nella Giunta presieduta dal sindaco Antonangelo Casula – ha detto il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu -. Solo qualche giorno fa l’ing. Paolo Costa ha espresso grande soddisfazione per le idee progettuali messe in campo dall’Amministrazione comunale con i diversi progetti del PNRR di cui sono state indette le gare per oltre 20 milioni di euro, con particolare riferimento alla riqualificazione del ponte sul Rio Cannas. Esprimo a nome mio e dell’intera Amministrazione comunale, le più sentite condoglianze ai familiari.»

Il segretario del Partito democratico del Sulcis Iglesiente, Mauro Esu, ha sottolineato in una nota che «quella di Paolo Costa è una grande perdita per la nostra comunità. Ingegnere, è stato un professionista di grande valore, uomo di cultura e brillante intellettuale, qualità queste, che ha saputo esprimere anche come amministratore pubblico quando ha ricoperto gli incarichi di assessore comunale e vice sindaco della città di Carbonia e da dirigente politico e militante della sinistra. Il PD si unisce al dolore della moglie Romana, delle figlie Elisabetta, Francesca, Barbara e delle rispettive famiglie».

 

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina Paolo Costa all’incontro organizzato in ricordo di Vitale Piga, podestà della città di Carbonia dal 28 settembre 1939 al 24 aprile 1942, svoltosi il 10 novembre 2017 nella Sala del Centro di documentazione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu. Nella seconda foto, con il collega di Giunta e compagno socialista Paolo Campus, nella vecchia sala consiliare.

Domani 26 aprile, a Carbonia, dalle 17.30, al circolo culturale Euralcoop di piazza Marmilla a Carbonia, si terrà un dibattito pubblico sui temi legati all’ordinamento regionale della Repubblica, organizzato dalla Fondazione Enrico Berlinguer e dall’associazione Festival Premio Emilio Lussu, l’incontro prevede gli interventi introduttivi del sindaco di Carbonia Pietro Morittu e del sindaco di Carloforte Stefano Rombi.

Parteciperanno al dibattito, tra gli altri, Laura Cicilloni, rappresentante del sindacato scuola Cgil sud Sardegna e Mauro Esu, segretario provinciale Pd; Tore Cherchi e Gian Giacomo Ortu, autori della pubblicazione: “La deriva dell’autonomia differenziata. E la Sardegna?”

L’incontro sarà coordinato dalla giornalista Sara Vigorita.

«Il sostegno ai lavoratori e alle forze sindacali della Portovesme s.r.l. ci impegna, in queste, ore affinché quella lotta mobiliti l’intero territorio e venga posto al centro dell’iniziativa istituzionale a tutti i livelli. Bisogna assolutamente impedire la fermata dell’impianto della Portovesme s.r.l. Tenere chiusa una parte degli impianti (linea piombo) in attesa di un lungo, ed incerto, iter autorizzativo di nuove produzioni, comporterebbe un rischio mortale per l’intera fabbrica. Arrestare l’impianto, anticipatamente rispetto ai due anni previsti, sta avendo come conseguenza la collocazione di 200 dipendenti diretti (più un numero degli appalti ancora da quantificare) in cassa integrazione, ai quali si sommano gli altri 400 lavoratori precedentemente collocati in tale condizione, a causa del progressivo aumento dei costi energetici. La Portovesme s.r.l. annuncia non solo che la produzione di zinco non tornerà ai valori pre-crisi, ma addirittura è intenzione dell’azienda interrompere la linea piombo a Portoscuso e a San Gavino. Il problema del caro energia resta la questione centrale da risolvere.»

Lo scrive, in una nota, Mauro Esu, in rappresentanza dell’assemblea del Partito democratico del Sulcis Iglesiente, che a breve sarà ufficialmente il nuovo segretario.

«Non siamo davanti ad un “fulmine a ciel sereno”aggiunge Mauro Esu -. La drammatica situazione a cui ci richiamano oggi i lavoratori, anche con estreme forme di lotta, ripropone un tema che si trascina da troppo tempo con palesi ritardi nelle decisioni e nell’attuazione di proposte da tempo all’attenzione di tutti. La situazione di stallo è durata troppo a lungo senza che si prendessero decisioni praticabili: nulla si è mosso né a livello regionale né nazionale. Ci si rende ora maggiormente conto quanto pesi la bocciatura dei due emendamenti presentati alla finanziaria 2023 dai parlamentari del Partito Democratico tesi ad estendere alla Sardegna i benefici di cui godono le attività su tutto il territorio nazionale, equiparando le nostre imprese a quelle a cui , in tutta Italia, sono concessi sconti e benefici energetici. Privi di una programmazione in materia energetica la Sardegna rischia di diventare una piattaforma energetica o, meglio, una servitùenergetica invasa da pale eoliche senza nessuna ricaduta occupazionale e senza nessun positivo effetto sul sistema produttivo e sulle spese energetiche delle famiglie. Urge, in questa situazione, un iniziativa della Regione sulla situazione dei lavoratori, delle imprese d’appalto e degli interinali. Sono essi, ancora una volta, i piu deboli e penalizzati. E’ un tema a cui porteremo particolare attenzione, senza permettere distinzioni di nessun tipo fra lavoratori.»

«A tal proposito, si deve aprire già a livello regionale un tavolo che affronti, per questi lavoratori, il tema degli ammortizzatori sociali. Il Partito democratico, nel sostenere la mobilitazione dei lavoratori in questa dura lottaconclude Mauro Esu -, è impegnato a tutti i livelli con propri gruppi, nelle istituzioni regionali e nazionali e qui nel territorio affinché la mobilitazione resti alta e coinvolga le diverse rappresentanze sociali ed economiche al fine di evitare la chiusura dell’impiato, la messa in cassa integrazione dei lavoratori con la conseguente drammatica situazione in cui si troverebbero centinaia di famiglie del Sulcis Iglesiente.»

Il Partito democratico, nel Sulcis Iglesiente, ha scelto Mauro Esu quale segretario per avviare la fase di rilancio da una condizione di grande difficoltà che, nonostante esprima diversi sindaci tra i quali quelli dei due Comuni capoluogo, Carbonia e Iglesias, ha portato  il numero degli iscritti ad alcune centinaia, il minimo storico.

Mauro Esu, 55 anni, già consigliere ed assessore al comune di Carbonia e alla provincia di Carbonia Iglesias, candidato non eletto alle elezioni regionali nel 2009, tornerà a ricoprire il ruolo di segretario dopo la lunga esperienza di Daniele Reginali, attuale presidente del Consiglio comunale di Iglesias.

L’indicazione alla segreteria di Mauro Esu è scaturita da un lungo confronto interno, teso verso una sintesi delle posizioni delle diverse componenti, nel corso dei congressi tenuti nei circoli nei giorni scorsi, nell’ambito della stagione congressuale che culminerà il prossimo 26 febbraio con l’elezione del nuovo segretario nazionale.

Verrà presentato alla stampa, venerdì 17 dicembre alle ore 10.30, nei locali dello Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – La Fabbrica del Cinema nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, il teaser del film documentario “Ignazio, storia di lotte, d’amore e di lavoro” di Marco Antonio Pani.
Il film, ancora in fase di post-produzione, nasce da un’idea dell’Associazione Amici della Miniera che ha inteso promuovere un progetto che raccontasse la figura umana, politica e culturale di un grande intellettuale sardo: Ignazio Delogu.
Una figura fondamentale, poliedrica e importantissima per una parte significativa del territorio sardo e per tutta la Cultura regionale, nazionale e internazionale. Ignazio Delogu poeta, traduttore, Delogu storico e accademico, critico d’arte e cinematografico, curatore, scrittore e giornalista, regista e sceneggiatore, corrispondente. Non basterebbero mille pagine a raccontare e definire la figura di un intellettuale tra i più poliedrici e complessi che la recente storia sarda abbia conosciuto.
Arricchito da dialoghi ed interviste di personalità degli Atenei di Sassari e di Cagliari, di figure di Amministratori delle città di Carbonia e Sassari e di chi lo ha
frequentato negli ambienti di cultura ispano-latino-americana nei quali ha maturato relazioni di elevato profilo e una produzione letteraria rilevante, il documentario è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Società Umanitaria Sardegna, in collaborazione con la Fondazione Enrico Berlinguer.
Alla conferenza stampa di presentazione interverranno il regista Marco Antonio Pani, Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana e Letteratura sarda all’Università di Cagliari, il presidente dell’Associazione Amici della Miniera Mario Zara, il direttore del CSC Carbonia della Società Umanitaria Paolo Serra, il
Direttore del CSC di Cagliari della Società Umanitaria Antonello Zanda, Antonangelo Casula, exsindaco di Carbonia, Pietro Morittu, sindaco di Carbonia,
Mauro Esu della Fondazione Enrico Berlinguer e Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna.

E’ stata inaugurata lunedì sera, a Carbonia, presso la sala del Circolo Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, la mostra fotografica 1921-2021 – 100 anni il P.C.I. e la Sardegna, organizzata dalla Fondazione Enrico Berlinguer ed allestita con la consulenza e ricerca fotografica di Renato Brotzu.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 9.30 alle 12.30  e dalle 16.30 alle 19.30. fino al 3 luglio.

Vediamo uno stralcio dell’intervento di presentazione fatto da Mauro Esu, uno degli organizzatori della mostra.

   

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Tre incontri in 4 giorni, a Carbonia e Sant’Antioco. Si anima il dibattito sulla riforma degli Enti locali della Sardegna. Il primo si è svolto giovedì sera, a Carbonia organizzato dall’associazione Sinistra-Autonomia-Federalismo. Il tema in discussione è stato quello del commissariamento della provincia che si protrae ormai da oltre sette anni. Dopo il saluto di Andrea Corrias, rappresentante dell’associazione che cura l’attività del Circolo soci Euralcoop che ha sede in Piazza Marmilla ed ha ospitato l’incontro, sono stati numerosi gli interventi, nel corso dei quali sono state sviscerate tutte le conseguenze, negative per il territorio, scaturite dalla cancellazione della provincia di Carbonia Iglesias ed è stata sottolineata l’inadeguatezza della provincia del Sud Sardegna, che pure ha come capoluogo Carbonia, su una superficie complessiva abnorme di 6.530 kmq e ben 107 Comuni per 354.554 abitanti, priva, soprattutto, delle risorse necessarie per svolgere anche l’ordinaria amministrazione nei principali settori di intervento, strade, scuole ed ambiente…

La relazione introduttiva è stata svolta da Tore Cherchi, presidente della provincia di Carbonia Iglesias al momento dello svolgimento del referendum, che ha rimarcato il fatto che solo all’area di Cagliari è stato dato un assetto democratico, con la costituzione della Città metropolitana ed il Sulcis Iglesiente non ha una sua piena rappresentanza democratica, perché i Comuni hanno funzioni ed obiettivi distinti rispetto a quelli del governo complessivo di un territorio. Quando una comunità territoriale è impedita per così lungo tempo di scegliere autonomamente la sua rappresentanza, si producono gravi danni sul piano della democrazia innanzitutto. E’ stata sottolineata, in particolare, la necessità di superare subito il commissariamento, anche con il ricorso alle elezioni di secondo livello, in attesa di poter tornare alle urne per eleggere democraticamente un presidente ed i consiglieri provinciali.

I lavori, coordinati da Mauro Esu ed Elio Sindaco, sindaco di Santadi ed ex presidente del Consiglio della provincia di Carbonia Iglesias, hanno visto poi gli interventi di Stefano Rombi, assessore del comune di Carloforte; Piero Comandini, vice presidente del Consiglio regionale; Ilaria Portas, assessore e vicesindaco del comune di Masainas; Gloria Dessì, dipendente della provincia del Sud Sardegna e sindacalista della Cisl funzione pubblica; Giacomo Guadagnini, consigliere di amministrazione del Consorzio industriale di Carbonia Iglesias; Laura Cicilloni, ex consigliere comunale di Iglesias; Antonangelo Casula, ex sindaco di Carbonia; Mauro Pistis; il professor Gianfranco Sabatini; il segretario regionale di Articolo Uno Luca Pizzuto; l’ex segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu.

Tutti gli intervenuti hanno rimarcato l’importanza di sostenere la re-istituzione della provincia di Carbonia Iglesias, per contribuire concretamente all’avvio di una nuova stagione di sviluppo per un territorio in grande difficoltà, con una situazione acuitasi negli ultimi anni anche per la manca di uno strumento di governo qual era la provincia di Carbonia Iglesias, perché con la sua cancellazione, sono stati tagliati drasticamente anche i trasferimenti e quindi i servizi.

I lavori sono stati conclusi da Tore Cherchi.