19 November, 2024
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«Da oltre sette anni Il Sulcis Iglesiente e tutti i territori della Sardegna sono commissariati. Solo all’area di Cagliari è stato dato un assetto democratico, con la costituzione della Città metropolitana. La nostra comunità territoriale, come tale, non ha una sua piena rappresentanza democratica. I Comuni hanno, infatti, funzioni ed obiettivi distinti rispetto a quelli del governo complessivo di un territorio. Quando una comunità territoriale è impedita per così lungo tempo  di scegliere autonomamente la sua rappresentanza, si producono gravi danni sul piano della democrazia innanzitutto. Ma non solo su questo piano. Al di là dell’impegno personale dei Commissari, che non intendiamo mettere  in discussione, il territorio e la sua comunità hanno perso in parte, e talvolta del tutto, servizi importanti: scuola, mobilità, ambiente, cultura, giustizia, sanità, attività produttive. Gli investimenti sono stati drasticamente tagliati, basti guardare alle condizioni delle strade. Per contro è aumentato l’accentramento inefficiente nella Regione.»

L’associazione Sinistra – Autonomia – Federalismo scende in campo per rivendicare la fine del commissariamento delle Province.

«Bisogna dire la verità: la cancellazione delle Province si è tradotta in un imbroglio a svantaggio dei territori e anche in un grave danno per la finanza pubblica – si legge in una nota -. Neppure dopo il referendum del 2016 che ha confermato che le Province sono Enti costitutivi della Repubblica italiana, si è posto rimedio a questo stato di caso. In Regione cambiano le maggioranze ma il commissariamento prosegue al più sostituendo i commissari. Bisogna porre fine al Commissariamento! La prima urgenza è procedere subito alla costituzione di organi eletti. Anche una rappresentanza di secondo grado è nettamente preferibile all’essere ancora  commissariati per un tempo indeterminato. L’ulteriore urgenza è che al territorio siano essere restituiti i servizi e le risorse per gli investimenti pubblici sottratti in questi anni.»

«La provincia del Sud Sardegna come attualmente configurata, è un assurdo. Il Consiglio regionale vi ponga rimedio ridefinendo ambiti razionali e coerenti per storia e per interessi attuali. La Regione deve dimagrire e non appesantirsi di nuove funzioni e di nuovi apparati. Molte funzioni devono essere trasferite agli enti locali dove il controllo dei cittadini è più immediato. Sindaci e Consigli comunali hanno assunto un’iniziativa positiva. Vogliamo sostenerla e contribuire a suscitare un largo movimento di opinione. Vi invitiamo a partecipare e a portare la vostra opinione al dibattito pubblico che organizziamo a Carbonia il prossimo 5 dicembre, ore 17.30, al Centro culturale Euralcoop, in Piazza Marmilla. Il dibattito sarà coordinato da Mauro Esu e Elio Sundas. Dopo il saluto di Andrea Corrias, l’intervento introduttivo di Tore Cherchi, si aprirà il dibattito. Sono già previsti gli interventi  di Stefano Rombi, Laura Cicilloni, Ilaria Portas, Emanuele MadedduL’assemblea è aperta a tutti gli interessati. Vi parteciperanno i professori Gianfranco Sabatini e Gian Giacomo Ortu, lo studioso Mauro Pistis, amministratori locali, partiti e movimenti, rappresentanti del sindacato e delle associazioni», conclude l’associazione Sinistra – Autonomia – Federalismo.

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«Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza alla lotta che le Comunità di Villasor e di Decimoputzu stanno conducendo, insieme alle associazioni di allevatori ed ecologisti, contro l’installazione di impianti per l’energia solare nei rispettivi territori, senza nessuna ricaduta economica sulle popolazioni locali e anzi a discapito delle produzioni agropastorali esistenti e future. Il quadro appare ancora più grave, dal momento che tutto questo accade nell’ambito di una visione sprezzante e colonialistica della storia e della cultura dei sardi.»

Lo scrive in una nota Mauro Esu, assessore dell’Urbanistica e Patrimonio del comune di Carbonia.

«Nel comune di Carbonia – aggiunge Mauro Esu – conduciamo una battaglia per molti versi simile, contro l’installazione delle pale eoliche nelle aree archeologiche. Lottiamo contro chi ritiene di poter stabilire, senza alcun criterio e ignorando le pianificazioni fatte negli anni dai Comuni, come debbano essere utilizzate le aree agricole, artigianali e persino archeologiche, contro gli stessi interessi delle popolazioni. Stiamo parlando di progetti, non soltanto privi di qualsiasi rapporto con il territorio, ma anche in contrapposizione alle programmazioni e vocazioni produttive, turistiche e culturali che queste aree presentano.»

«Abbiamo già respinto l’assalto di un progetto di oltre quindici impianti eolici ai confini sud ovest del nostro Comune e del Parco Archeologico di Monte Sirai – sottolinea ancora Mauro Esu -, siamo ora impegnati in una durissima battaglia presso il TAR, per impedire l’installazione di pale eoliche nell’area delle Strade Romane di “Campu sa Domu” e del Nuraghe Sirai. Per queste ragioni – conclude l’assessore dell’Urbanistica e Patrimonio del comune di Cabonia – sentiamo vicinanza e crediamo che esista un’unica battaglia in Sardegna contro un uso irresponsabile, antieconomico e antidemocratico del territorio e continueremo a batterci, con tutti gli strumenti a disposizione, per impedire che ciò accada.»

Mauro Esu 3 copia

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Bacu Abis 2 copia

Entro l’anno anche le frazioni dell’ex circoscrizione di Bacu Abis saranno servite dalla linea Adsl. «La notizia dataci dalla direzione regionale di Telecom, in base alla quale entro l’anno, anche l’ultima parte del comune di Carbonia in cui non si è ancora attivata la linea ADSL, verrà fornita di questo servizio – hanno annunciato stamane il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dell’Urbanistica Mauro Esu -, ci porta ad esprime una certa soddisfazione. Si tratta delle frazioni di Barbusi, Genna Corriga, Is Perdas e Caput Acquas, nonché di alcune piccole frazioni circostanti, ormai le uniche nel distretto 0781, a non essere coperte dal servizio.»

Nei mesi scorsi si è costituito un comitato spontaneo di cittadini che da anni attendono questo fondamentale servizio, non solo per le famiglie e gli studenti ma anche per le imprese di vario genere, soprattutto agricole, che insistono nel territorio.

«E’ questo il risultato delle numerose interlocuzioni tenute – hanno aggiunto il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore Mauro Esu -, in cui la direzione regionale Telecom, negli ultimi incontri, ha dichiarato, che in seguito alla sostituzione di alcune vecchie tecnologie nella zona interessata, entro l’anno, al più tardi gennaio del 2016, la linea Adsl sarà estesa anche in questi centri abitati. Seguiremo con attenzione gli sviluppi, affinché questo risultato divenga finalmente una realtà.»

Il supermercato Sigma di via Gramsci. Foto di Fabio Murru.

Il supermercato Sigma di via Gramsci. Foto di Fabio Murru.

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente ha chiesto un incontro urgente all’amministrazione comunale di Carbonia per “affrontare concretamente” i problemi delle Partite Iva e “individuare cause e soluzioni”. Lo ha fatto con una lettera che il presidente Paolo Bullegas ha inviato al sindaco Giuseppe Casti e agli assessori delle attività produttive e urbanistica, Giampaolo Puddu e Mauro Esu.

«Partecipi dell’insoddisfazione degli operatori per le mancate risposte a tutti i precedenti appelli, con spirito costruttivo e nell’interesse generale siamo a chiedere un incontro urgente» si legge nella lettera che parte dalla constatazione che da sabato scorso ha chiuso pure il supermercato Sigma collocato nella centrale via Gramsci.

«Non si tratta del piccolo negozietto di un tempo ma di una struttura di elevato livello competitivo, tuttavia non ha retto. Al di la della crisi di tutto il territorio, nel centro di Carbonia c’è evidentemente un problema in più. La viabilità e il sistema dei parcheggi a pagamento che allontana la clientela? Certamente sì – sostengono Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vicepresidenti del Movimento Partite Iva -. Le continue chiusure delle attività stanno progressivamente alimentando la desertificazione del centro. Non si può continuare ad assistere inermi alla perdita di posti di lavoro: l’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire.»

Ma quali sono i problemi che affliggono le partite iva? «La politica fiscale del comune di Carbonia è una tra le cause principali – affermano i rappresentanti del movimento -. Imu, Tasi e Tari, sono oramai insostenibili; tasse e tariffe che colpiscono le Partite Iva indipendentemente dalla capacità di produrre o meno reddito. Certo la crisi generale è un elemento che tutti toccano, ma se le chiusure si concentrano nel centro cittadino, evidentemente ci sono dei problemi che vanno individuati e rimossi. Dal canto suo la Giunta comunale continua a portare avanti i suoi progetti di investimento per milioni di euro, che fanno di Carbonia la città delle piazze… perennemente deserte: i cittadini non le frequentano; mentre i tanti veri problemi, a partire da lavoro e casa, attendono».

Case IACP Carbonia a colori

«La situazione dei palazzi di via Dalmazia, zona Ospedale, viene, in maniera errata e strumentale, totalmente attribuita alla competenza e responsabilità del comune di Carbonia. Nessuno informa che in quelle aree, la pulizia degli spazi verdi, la manutenzione dei tombini fognari nonché la manutenzioni di alcuni passaggi di transito pedonale, non compete al nostro Comune.»

Lo spiegano, in una nota diffusa stamane, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore dell’Urbanistica, Mauro Esu.

«Il comune di Carbonia è più volte intervenuto per portare via l’immondizia e togliere l’erba, sollecitando anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per il taglio di alcuni alberi. Deve essere però chiaro che ci troviamo in una zona di piena competenza di AREA (ex IACP) e, come Area stessa sostiene, degli stessi inquilini, che dovrebbero costituirsi in condominio e occuparsi delle aree di propria competenza (ingresso dei palazzi, marciapiedi e portici sottostanti, aree verdi tra le schiere dei palazzi). L’Amministrazione comunale non intende, con questo argomento ignorare i problemi – spiegano Casti ed Esu -. Come già accaduto di recente, infatti, l’Amministrazione è disposta a intervenire nel “dare una mano”. Porre però il problema di quei palazzi come esclusiva responsabilità del Comune, corrisponde ad una operazione strumentale e palesemente finalizzata ad altri scopi. Parliamo di un’area della città, oggetto di costante manutenzione, in cui gli spazi di proprietà comunale sono stati adibiti a parco verde, giochi per i bambini e panchine. Diversa è la situazione nella zona più vicina ai palazzi e negli spazi sottostanti, non di competenza dell’Amministrazione, che non possono essere quotidianamente seguiti dal Comune, che ha deciso di intervenire più volte in via straordinaria per dare una mano a risolvere i diversi problemi.»

«A breve avranno inizio in città le operazione di taglio dell’erba e di pulizia delle aree comunali e quindi anche delle aree di quella zona – sottolineano ancora il sindaco e l’assessore dell’Urbanistica -. Scaricare però sul Comune e quindi sulle risorse di tutti i cittadini, tutto ciò che accade in quelle aree, significa fare un torto agli stessi residenti dei palazzi che giustamente chiedono risposte dagli enti competenti.»

Il sindaco e la Giunta hanno avviato un’interlocuzione con l’assessore regionale competente, Paolo Maninchedda, con Area e con il distretto di Carbonia, al fine di fare ancora una volta il punto su alcune importanti manutenzioni nel patrimonio di AREA e sulla situazione dei palazzi della zona vicina all’ospedale Sirai.

Piazza Roma Carbonia 1 copia

CarbArch

Giovedì 2 aprile, alle 17,30, presso il circolo di Sinistra Ecologia Libertà “Zorba Il Gatto”, in via Dalmazia 40, a Carbonia, si terrà l’iniziativa pubblica “Carbonia è architettura. Tra il bello e il funzionale”. Sono previsti gli interventi del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e dell’assessore dell’Urbanistica Mauro Esu.

Prendendo spunto dall’articolo “Antonello Sanna: Paesaggio e architettura, la Sardegna prenda Carbonia come esempio, un’intervista di Fabrizio Palazzari” pubblicato la settimana scorsa sul blog di Vito Biolchini, verrà aperta una discussione sulle modifiche al piano urbanistico cittadino che la città si appresta a cambiare nei prossimi giorni. Carbonia ha deciso, negli scorsi anni, di dotarsi di un piano urbanistico che rispettasse e valorizzasse l’architettura della città di fondazione. Questo è stato però, spesso, oggetto di critiche in quanto troppo rigido nelle norme e poco funzionale. Discuteremo assieme, con professionisti e non, dell’architettura della nostra città e delle regole che devono garantirne la bellezza. L’idea alla base dell’iniziatia è quella della partecipazione attiva con suggestioni, idee e critiche per eventuali cambiamenti futuri.

Coordinerà i lavori l’architetto Matteo Pittau.

Piazza Mercato Carbonia

Il comune di Carbonia ha presentato ieri agli operatori commerciali di Piazza Ciusa, del mercato civico e del mercatino settimanale, presso la Sala polifunzionale di Piazza Roma, il progetto di riqualificazione di Piazza Ciusa. All’incontro hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casti, gli assessori Franco Manca, Mauro Esu e Giampaolo Puddu, il comandante della Polizia locale, Andrea Usai e l’Ingegnere Mario Mammarella.

Nell’intervento introduttivo, il Sindaco ha ricordato che il comune di Carbonia è uno dei tre comuni sulcitani ad aver ottenuto il finanziamento da parte della Regione Sardegna, a valere sui fondi comunitari POR FESR 2007-2013, per i progetti rientranti nelle opere di immediata cantierabilità. Il progetto per la riqualificazione di piazza Ciusa, del valore complessivo di 400.000 euro, è stato finanziato insieme a quello relativo alla riqualificazione tecnologica e l’efficientamento energetico di parte dell’impianto di illuminazione pubblica del comune di Carbonia, del valore complessivo di 1.300.000 euro.

Il sindaco ha spiegato che l’Amministrazione intende procedere alla riqualificazione della Piazza, con lavori da concludere e rendicontare entro settembre, nel pieno rispetto delle esigenze dei commercianti di una delle aree più importanti della città. Il Sindaco ha precisato che, una volta conclusi i lavori, la Piazza non sarà chiusa al traffico, ma resterà esattamente com’è. Durante la realizzazione dei lavori, sarà trovata una collocazione provvisoria per il mercatino settimanale.

L’ingegner Mammarella ha illustrato ai presenti le linee guida del progetto che si pone come obiettivo e finalità: favorire la rinascita di un Centro Commerciale Naturale come punto di riferimento per uno sviluppo delle attività socioeconomiche nel rispetto, valorizzazione e recupero del patrimonio esistente; aumentare il livello di sicurezza per i pedoni con l’abbattimento delle barriere architettoniche; dare un contributo al completamento della riqualificazione del sistema delle piazze di Carbonia, valorizzando il patrimonio architettonico della città. I lavori consistono nella creazione di un “salotto urbano”, capace di accogliere cittadini e clienti degli esercizi commerciali, attraverso l’ampliamento dei nuovi spazi pedonali, ad oggi sostanzialmente delimitati dai portici. La definizione di nuovi spazi pedonali sarà ottenuta riducendo l’ampia sede veicolare, in corrispondenza del grande spazio vuoto di piazza Ciusa. I nuovi spazi saranno  pavimentati con lastre di granito grigio, sia nell’area sotto i portici, sia negli spazi antistanti, dove saranno collocate le panchine, i pali luminosi, gli alberi e ulteriori elementi di arredo urbano. I lavori prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche, grazie alla geometria dei nuovi spazi pavimentati e grazie all’inserimento di alcuni accessi che daranno la possibilità di raggiungere più facilmente gli spazi dei portici, che sono oggi delimitati dai gradini. E’ previsto inoltre l’inserimento di “maniglioni” corrimano (particolarmente indicati per gli anziani, i bambini e i cittadini con problemi di mobilità), per favorire la mobilità e l’accesso ai portici attraverso le scale.

Gli operatori commerciali presenti hanno chiesto alcuni chiarimenti e fornendo anche alcuni suggerimenti che sono stati accolti. Il sindaco e l’Amministrazione comunale hanno dichiarato la massima disponibilità a proseguire nel dialogo per affrontare alcune problematiche come ad esempio quella relativa ai parcheggi. Il sindaco Casti ha ringraziato i presenti e invitato tutti a proseguire il percorso intrapreso con lo stesso spirito collaborativo emerso nella riunione.

Biblioteca comunale Carbonia

Questa sera, alle ore 18.00, presso la biblioteca comunale di Carbonia di Viale Arsia, si terrà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia”.

L’incontro, dal titolo “Carbonia, premio del paesaggio del Consiglio d’Europa” sarà curato da Giorgio Peghin, docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari, il quale porterà l’attenzione dei presenti su Carbonia e sul “Premio del Paesaggio del consiglio d’Europa”, conferito nel 2011.

Tale vittoria ha permesso una riqualificazione sostenibile del paesaggio moderno, urbano e minerario, senza rinnegare la memoria storica industriale della città di Carbonia, la quale ha recuperato e conservato l’identità dei luoghi e del suo tessuto urbano.

Parteciperanno alla conferenza l’assessore dell’Urbanistica, Mauro Esu e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis.

Progetto parco eolico 2 Progetto parco eolico 1

Il comune di Carbonia continua ad opporsi all’installazione di pale eoliche nelle vicinanze del Parco Archeologico di Monte Sirai e del Nuraghe Sirai.

Nel corso della Conferenza dei Servizi, convocata presso l’assessorato regionale dell’Ambiente lo scorso 29 gennaio 2015 dal servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), l’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore dell’Urbanistica Mauro Esu e dall’assessore dell’Ambiente Franco Manca, ha confermato il suo parere negativo alla proposta dell’installazione di aerogeneratori in località “Su Campu sa Domu”.

Dopo la precedente bocciatura da parte del SAVI, avvenuta alcuni mesi fa, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha riaperto la procedura. L’Amministrazione comunale, in attesa della sentenza prevista per ottobre, ha confermato in sede regionale la sua netta contrarietà all’installazione di pale eoliche nelle zone in prossimità delle aree archeologiche. Nei prossimi giorni il Comune integrerà ulteriormente la documentazione presso la Conferenza dei Servizi, al fine di sostenere l’improcedibilità del progetto.

Con l’approvazione in Consiglio comunale è iniziato l’iter delle norme tecniche di attuazione del piano di riqualificazione e recupero della città di Carbonia. I contenuti delle norme sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessore dell’Urbanistica, Mauro Esu.

Il progetto di recupero dell’identità storica di Carbonia è riferito all’insieme dei nuclei di fondazione, principalmente la stessa Carbonia e le frazioni di Cortoghiana e Bacu Abis, appositamente perimetrati nelle tavole di piano, a seguito di un’attenta indagine storico-architettonica e a seguito di co-pianificazione con la Regione Sardegna.

All’interno dei perimetri dei nuclei di fondazione di Carbonia, Cortoghiana e Bacu Abis, sono individuati i limiti vigenti dei piani particolareggiati. Le previsioni di questi piani sono integralmente applicabili per la parte relativa agli ampliamenti con abachi (per i quali sono state predisposte precise tipologie). Le norme integrano quelle già previste dai piani particolareggiati.

Il piano si prefigge diversi obiettivi: la riqualificazione dei tessuti edilizi abitativi; la valorizzazione dei caratteri storici e tradizionali dell’identità architettonica e urbanistica; il potenziamento delle infrastrutture pubbliche per l’urbanizzazione primaria e secondaria; il miglioramento della qualità della vita per i residenti e per gli utenti esterni.

L’assessore Esu ha sottolineato il rapporto con la Regione, cambiato con il passaggio di consegne tra la Giunta Cappellacci e la Giunta Pigliaru, per la cancellazione delle modifiche al Piano paesaggistico approvate dalla prima ed il conseguente ritorno integrale al Piano approvato dalla precedente Giunta Soru. Il comune di Carbonia aveva avviato un confronto con la Giunta Cappellacci sulla modifica delle norme per i centri storici, che ora va completamente ripreso.

«E’ in corso una discussione e, dai confronti tenuti in questi giorni con l’assessorato regionale dell’Urbanistica – ha detto Esu – non possiamo aspettarci nel 2015 modifiche sulle norme dei centri storici. Occorre andare avanti con il lavoro e approvare, con le norme del PPS invariate, le nuove norme tecniche di attuazione. Il confronto con la Regione continua e noi continuiamo a sostenere che la città di Carbonia è sottoposta ad una stretta di vincoli e procedure che devono essere cambiate. Così come già emerso nella competente Commissione Urbanistica, è intenzione dell’Amministrazione comunale avanzare alla Regione la proposta di istituire appositi strumenti di finanziamento per le “Città di Fondazione”. Così come già avviene per le “Città Regie”, i vincoli e le tutele dovrebbero essere accompagnati nei bilanci regionali da un’apposita legge di finanziamento a sostegno della riqualificazione delle aree pubbliche, nonché dei privati che vogliono intervenire sui propri immobili. Su questo punto il comune di Carbonia avrà, a breve, ulteriori incontri con l’assessore regionale dell’Urbanistica”.»

L’assessore dell’Urbanistica si è soffermato poi su quelle che sono le principali linee di intervento, tra le quali la ridefinizione delle sottozone, l’abaco dei colori (per evitare gli errori del passato, quando una mancanza di regole ha permesso situazioni decisamente poco eleganti), gli ampliamenti degli abachi, la realizzazione di balconi e interventi con leggere chiusure.

Nel Centro matrice che comprende vaste zone della città, da via Lubiana a Rosmarino, Cortoghiana e Bacu Abis, al momento non sono possibili frazionamenti ma è allo studio un intervento per consentirli almeno negli edifici con maggiore superficie, per andare incontro alla necessità di quelle famiglie che in una fase difficile come quella che si sta vivendo, non hanno possibilità di realizzare nuovi alloggi per i propri figli.

Le norme tecniche di attuazione prevedono limitate modificazioni delle facciate; le sostituzioni degli infissi esterni e degli avvolgibili anche con materiali diversi dal legno; la sostituzione dei parapetti e delle ringhiere con elementi identici in forma, disegno e colore all’originale; le norme per l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici e degli impianti tecnologici (pompe di calore e caldaie).

Sugli altri contenuti del Piano, torneremo nei prossimi giorni.

Le norme tecniche di attuazione sono ora a disposizione dei cittadini che entro 30 giorni possono opporre obiezioni e fare proposte, e torneranno poi in Consiglio comunale per l’esame delle stesse e la definitiva approvazione.

Mauro Esu 3 copiaMauro Esu 2 copia Abaco-Gra-M