5 November, 2024
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Tre punti che profumano tanto di salvezza! Il Cagliari ha battuto con pieno merito l’Inter all Sardegna Arena, con una prestazione maiuscola, ed ora il traguardo finale è molto più vicino. La squadra di Rolando Maran ha costruito la vittoria nel primo tempo, schiacciando a lungo l’Inter nella sua metà campo, costruendo tanto gioco, capitalizzando due delle numerose occasioni con Luca Ceppitelli e Leonardo Pavoletti, autori di due splendidi goal (da manuale l’azione del secondo, conclusa da Leonardo Pavoletti – su assist di Darijo Srna – che ha gelato Samir Handanovič con una girata al volo meravigliosa) e sfiorandone almeno altrettanti. L’Inter è rimasta sorpresa, ha sofferto tanto, mostrando anche di essere poco tranquilla per le polemiche sul caso dell’ex capitano Mauro Icardi, assente anche oggi. La squadra di Luciano Spalletti ha avuto una reazione dopo il goal di Luca Ceppitelli (bravo ad anticipare di testa Ivan Perisic su punizione battuta da Luca Cigarini e a superare imparabilmente Samir Handanovič) ed ha pareggiato sette minuti dopo con Lautaro Martinez, bravo a girare di testa un cross di Radja Nainggolan, con la sfera che si è infilata tra le gambe di un sorpreso Alessio Cragno. Ma il goal subito non ha frenato la spinta del Cagliari che ha ripreso ad attaccare ed è tornato pochi minuti dopo in vantaggio con la splendida azione già descritta, finalizzata da Leonardo Pavoletti che ha dimostrato di non saper fare goal (e che goal!) solo di testa!

Dopo il riposo, l’Inter è tornata in campo un po’ più decisa ed ha cercato di costruire gioco per arrivare quantomeno al pareggio ed effettivamente in alcune occasioni ci sono voluti un super Alessio Cragno ed un pizzico di fortuna per salvare il risultato del Cagliari, ma nel finale i rossoblu hanno avuto la grande opportunità di triplicare, con un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Luca Banti per un netto fallo di Milan Škriniar su Despodov che Nicolò Barella ha sciupato spedendo oltre la traversa.

Nei minuti di recupero il Cagliari ha stretto le maglie della difesa ed ha portato in porto una preziosissima quanto meritata vittoria che gli consente di raggiungere quota 27 punti in classifica, al momento 9 punti avanti alla quota salvezza, in attesa delle partite di sabato e domenica, con il Bologna (18 punti) impegnato a Udine ed il Frosinone (16) a Genova con la quadra di Cesare Prandelli. E domenica prossima affronterà il Bologna in trasferta, in un’altra tappa importantissima in prospettiva salvezza. L’Inter resta ferma al terzo posto con 47 punti, ma domani il Milan in caso di vittoria nel match casalingo con il Sassuolo completerebbe l’operazione sorpasso al terzo posto e la Roma, se facesse suo il derby con la Lazio, l’affiancherebbe al quarto posto.

«Sono contentissimo per la vittoria e mi godo la prova dei miei ragazzi: del resto nella conferenza di presentazione di ieri avevo sottolineato che questi risultati puoi coglierli solo attraverso grandi prestazioni – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Dovevamo mantenere la nostra identità, tenendo un pressing alto: se fossimo rimasti passivamente ad aspettare sarebbe stato difficile arginare le giocate dell’Inter, che ha una grande capacità di affondare sugli esterni e creare superiorità numerica. Va merito ai ragazzi di aver tirato fuori la partita perfetta in un momento particolare. Abbiamo costruito tante occasioni, mettendo in campo quello che avevamo provato durante la settimana, con personalità, in tutte le zone del terreno di gioco, con cuore e sacrificio. È stata la vittoria del gruppo.»

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Il Cagliari sfida l’Inter orfana di Mauro Icardi, questa sera, alle 20.30, alla Sardegna Arena, nel primo anticipo della settima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Lorenzo Manganelli di Valdarno, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma e Mauro Vivenzi di Brescia. Nonostante l’assenza del suo bomber, al centro ormai da alcune settimane delle note vicende, l’Inter arriva a Cagliari reduce da un periodo molto positivo, nel corso del quale ha vinto tutte le partite disputate, eccezion fatta per l’ultima pareggiata in extremis a Firenze. Il Cagliari, viceversa, reduce dalla sfortunata trasferta di Genova con la Sampdoria, nella quale ha perso immeritatamente, sarà ancora privo di diversi titolari, ma Rolando Maran recupera Joao Pedro, chiamato ad affiancare in attacco Leonardo Pavoletti.

«Veniamo da due gare positive, la prova dovrà essere maiuscola: affrontiamo un avversario di grande caratura tecnica e la prestazione rimane il mezzo migliore per avere più possibilità di fare risultato – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Dovremo saper mettere in campo sacrificio e coraggio, vogliamo dare continuità. Servirà giocare con sfacciataggine, fare della compattezza un punto di forza. Abbiamo la convinzione di poter ottenere un risultato positivo.»

«Un aspetto fondamentale sarà essere bravi ad uscire dalla prima pressione – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Gli attaccanti e i centrocampisti dell’Inter coprono bene il campo, dovremo proporci per osare qualcosa in avanti. Non dovremo fare una partita di attesa, ma di personalità, ricorrendo alla nostra identità. In questo momento non possiamo permetterci di guardare il nome dell’avversario: un risultato positivo avrebbe un significato enorme.»

«Abbiamo attraversato un momento delicato ma penso che sia passato: ho visto lavorare bene i ragazzi in settimana e sono ottimista. Le assenze? Non ne voglio parlare, sembrerebbe un alibi. Però sì, ci sono: e in considerazione di questo è importante che ci sia compattezza, che il pubblico ci aiuti e capisca quel che mettiamo in campo. In casa poche volte abbiamo fallito per quanto riguarda atteggiamento mentale ed interpretazione delle partite. Abbiamo un buon futuro davanti a noi – ha concluso Rolando Maran -, bisogna avere fiducia.»

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Il Cagliari sfida l’Inter di Luciano Spalletti, questa sera alle 20.30, alla “Scala” del calcio, il “Giuseppe Meazza” di Milano. L’incontro con la squadra neroazzurra arriva per i rossoblu di Rolando Maran nel momento meno propizio, considerato che l’Inter giunge alla partita di questa sera reduce da un filotto positivo, dopo l’incerto avvio di stagione. Nella formazione iniziale dell’Inter non ci sarà Mauro Icardi e l’attacco si affiderà a Lautaro Martinez, con agli esterni Politano e Candreva.

Rolando Maran presenta una coppia d’attacco formata da Leonardo Pavoletti e Marco Sau, con un centrocampo a cinque, formato da Srna, Bradaric, Barella, Ionita e Dessena. Joao Pedro è inizialmente in panchina. La squadra è in salute, nella precedente trasferta lombarda ha espugnato il difficile campo dell’Atalanta e si affida alla tradizione favorevole.

Dirige Davide Massa di Imperia, coadiuvato dagli assistenti di linea  Stefano Liberti di Pisa e Damiano Di Iorio di Vico, quarto ufficiale Eugenio Abbattista di Molfetta, addetti al VAR Daniele Chiffi di Padova ed Alessandro Lo Cicero di Brescia.

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Il più bel Cagliari dell’anno ha perso una partita che, per quanto espresso sul terreno di gioco della Sardegna Arena, avrebbe meritato di vincere, contro la vicecapolista del campionato (almeno per una notte nuova capolista), l’Inter di Luciano Spalletti, una squadra certamente non bella ma fortunata e cinica.

Nella prima mezz’ora il Cagliari, trascinato da un grande Nicolò Barella, ha schiacciato l’Inter nella sua area, creando alcune clamorose occasioni per sbloccare il risultato (la più incredibile al 16’, quando un cross di Paolo Faragò ha messo fuori causa Samir Handanovič e Leonardo Pavoletti ha calciato al volo a colpo sicuro trovando sulla sua strada lo stesso portiere neroazzurro, bravissimo a recuperare la posizione e a salvarsi un angolo), e al 29′, alla prima comparsa dell’Inter nella sua area di rigore, ha subito il goal di Mauro Icardi, il nuovo capocannoniere del campionato (15 reti in 14 partite).

Il Cagliari, inevitabilmente, per alcuni minuti ha subito il contraccolpo psicologico della beffa subita, dopo quasi mezz’ora di grande calcio, ed ha rischiato di subire il raddoppio dell’Inter già prima del riposo.

In avvio di ripresa, i rossoblu hanno abbassato il ritmo delle loro azioni ed al 55′ hanno subito il secondo goal, autore Marcelo Brozović, subentrato tre minuti prima ad uno spento Matías Vecino, su assist di Antonio Candreva.

Diego Lopez, a quel punto, ha tentato il tutto per tutto, inserendo un’altra punta, Diego Farias, al posto di Artur Ioniță, ma la squadra ha accusato i segni della stanchezza, superati grazie ad una prodezza di Leobardo Pavoletti che al 71′ ha realizzato uno splendido goal con un tiro al volo che non ha lasciato scampo ad Handanovic ed ha riaperto la partita.

Diego Lopez ha tentato l’ultima carta, Andrea Cossu al posto di Joao Pedro e all’80’ Diego Farias ha avuto l’occasione del pareggio, sciupata con un tiro debole facile preda di Handanovič. E un minuto dopo è stato ancora Mauro Icardi a mettere la sua firma sul match, con il goal che lo ha chiuso con un punteggio, 3 a 1, che punisce severamente un grande Cagliari, anche perché l’azione dell’ultima segnatura è stata chiaramente viziata da un fallo di Ivan Perisic, ma l’arbitro Luca Pairetto ha convalidato anche dopo aver fatto ricorso alla VAR.

L’Inter incamera i tre punti e balza in testa alla classifica, in attesa delle partite di domani; il Cagliari resta a bocca asciutta ma quello visto questa sera, lo ripetiamo, è stato il calcio migliore espresso dai rossoblu dall’inizio della stagione e, andando avanti su questa strada, il raggiungimento della salvezza non dovrebbe costituire un problema.

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Il Cagliari sognava di bissare la vittoria sull’Inter ed ha finito col perdere male: 1 a 5. La squadra rossoblu ha retto un tempo, il primo, chiuso sotto di un goal, 1 a 2 (reti di Ivan Perisic e Éver Banega poco dopo la mezz’ora e goal di Marco Borriello al 41′, con un preciso colpo di testa), ma in avvio di ripresa, quando sperava di riuscire a partire forte e di rimettere in discussione il risultato, ha incassato subito il terzo goal, ancora di Ivan Perisic, autore di una doppietta, ed ha finito col mollare, subendo altri due goal, di Mauro Icardi su calcio di rigore e di Roberto Gagliardini.

La sconfitta con l’Inter, nonostante la dichiarata ambizione rossoblu della vigilia di puntare alla vittoria, ci sta, ciò che stona, ancora una volta, sono le proporzioni della sconfitta, la terza con 5 goal al passivo in casa (in precedenza 3 a 5 con la Fiorentina, prossimo avversario domenica 12 marzo a Firenze; 0 a 5 con il Napoli), la quarta in assoluto (1 a 5 a Torino con i granata).

La classifica è più che tranquilla, con la sconfitta del Palermo a Torino, il margine sulla terz’ultima posizione resta di 16 punti, quasi una certezza assoluta, ma certamente le sconfitte quando sono così pesanti bruciano tanto.