La Coldiretti s’è aggiudicata il bando del comune di Carbonia per il mercato a “km zero”, dal produttore al consumatore.
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La Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) s’è aggiudicata il bando del comune di Carbonia per l’affidamento, la gestione, l’organizzazione e il coordinamento di questo nuovo grande punto vendita ortofrutticolo a cielo aperto. L’aggiudicatario potrà contare sulla sua consolidata esperienza nella gestione di mercati di prodotti agricoli a filiera corta, nonché sulla sua capacità di garantire un sistema di controllo per dimostrare che i prodotti venduti saranno provenienti da diretta produzione aziendale. Il mercato a “km zero” con vendita diretta dal produttore al consumatore, sorgerà tra poche settimane in piazza Marmilla, a Carbonia.
«Si tratta di una novità assoluta per quanto riguarda il nostro Comune – spiega il Sindaco Paola Massidda -. Verrà così realizzato un obiettivo che era stato inserito nelle linee programmatiche del nostro mandato amministrativo. Un mercato settimanale di vendita diretta di prodotti agricoli, sito in Piazza Marmilla, ogni martedì dalle 8.00 alle 13.30. I produttori potranno commercializzare i loro prodotti tipici e freschi a prezzo conveniente, saltando l’intermediazione di grossisti e dettaglianti. Il nuovo mercato a “km zero” – presente già da tempo in comuni limitrofi come Iglesias e Sant’Antioco – va a colmare una lacuna nel tessuto economico-produttivo della città Carbonia”.
«Presto quindi il mercato “a km zero” sarà una realtà operativa, che completerà il circuito commerciale della nostra città» aggiunge l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, il quale ha espresso soddisfazione per la «nascita di una nuova iniziativa che potrà contribuire allo sviluppo economico-produttivo delle nostre aziende locali. Inoltre l’aggiudicatario del bando di gara opererà in sinergia con le scuole del territorio comunale, realizzando le cosiddette “fattorie didattiche”, veri e propri laboratori in cui gli studenti potranno apprendere come si svolge il ciclo di vita di un prodotto o di un alimento (per esempio come dal latte si arriva alla produzione del formaggio). Crediamo – ha concluso Mauro Manca – che le fattorie didattiche possano rappresentare uno strumento prioritario nell’ottica di una valorizzazione dei nostri prodotti agroalimentari e, nel contempo, di una promozione dei valori di una sana e corretta alimentazione.»