17 July, 2024
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Grandi emozioni all’alba, a Is Solinas, con il concerto del sestetto Lantias di Elena Ledda, organizzato nell’ambito di “Mare e Miniere”, dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio,  Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, in collaborazione con l’Associazione Onlus Pozzo Sella, che ha organizzato l’escursione notturna dalla Basilica di Sant’Antioco alla spiaggia di Is Solinas, “Lungo il cammino minerario di Santa Barbara”, con la collaborazione della Consulta delle Associazioni, della Rete Nazionale dei Cammini e con il patrocinio dei comuni di Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Giba, Masainas e della ASL Carbonia.

Dalle 6.00 alle 7.00, Elena Ledda, Simonetta Soro, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina e Andrea Ruggeri, hanno proposto ai circa 150 presenti (125 dei quali erano reduci dall’escursione di 16,5 km durata tutta la notte) una selezione dei migliori brani della loro produzione. in un ambiente diventato presto magico grazie alla musica e allo straordinario paesaggio e all’ora di svolgimento.

«Si tratta di un’iniziativa davvero speciale quella messa in campo in collaborazione con l’associazione Pozzo Sella – ha spiegato il direttore artistico di Mare e Miniere, Mauro Palmas -, Sono eventi come questo che generano forze motrici importanti per la valorizzazione culturale e sociale del territorio. Mare e Miniere in questi mesi ha lavorato fortemente in questa direzione, e abbiamo già posto solide basi per la prossima edizione della nostra rassegna.»

La giornata degli escursionisti era iniziata nella tarda serata di ieri, in piazza Alcide De Gasperi, a Sant’Antioco, davanti alla Basilica di Sant’Antioco che è stata visitata grazie alla disponibilità del parroco don Mario Riu, fino all’orario di partenza, poco prima della mezzanotte. L’arrivo sulla spiaggia di Is Solinas questa mattina, poco dopo le 5.00, quando l’alba era ancora lontana. Alle 6.00, puntuali, sono arrivate le prime note del concerto, al termine del quale, il sindaco di Masainas, Ivo Melis, ha donato a Elena Ledda e Mauro Palmas, al presidente dell’associazione Pozzo Sella Giampiero Pinna e alla stessa associazione, un libro sulla storia del paese.

L’escursione odierna rientra nel programma di iniziative con le quali l’Associazione Onlus Pozzo Sella promuove la conoscenza dello straordinario patrimonio storico-culturale, naturalistico-ambientale, socio-antropologico e religioso presente lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, oltre che favorire la buona pratica dell’escursionismo come fonte di benessere del fisico e dello spirito. L’Associazione Pozzo Sella ritiene di fondamentale importanza perseguire questa finalità ora che, a conclusione della prima fase di interventi per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara, è stata verificata la possibilità di rendere percorribile a piedi, in tempi brevi e con l’impiego di modeste risorse finanziarie, l’intero itinerario che si potrà percorrere in 24 tappe su una lunghezza di quasi 400 km.

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L’Associazione Onlus Pozzo Sella, con la collaborazione della Consulta delle Associazioni, della Rete Nazionale dei Cammini e con il patrocinio dei comuni di Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Giba, Masainas e della ASL Carbonia, ha organizzato un’escursione dalla basilica di Sant’Antioco alla spiaggia di Is Solinas-Sa Salina in Comune di Masainas lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il raduno e la registrazione dei partecipanti sono previsti a partire dalle ore 22.00 nella piazza antistante la Basilica di Sant’Antioco che, grazie alla disponibilità del parroco don Mario Riu, potrà essere visitata dai partecipanti fino all’orario di partenza dell’escursione previsto intorno alle ore 23.30. La visita alla basilica di Sant’Antioco è particolarmente significativa, in quanto avviene nel 400° anniversario del ritrovamento delle reliquie del patrono della Sardegna, per la cui ricorrenza è stato proclamato l’Anno Giubilare e sono state esposte ai fedeli le reliquie del Santo.

L’arrivo alla spiaggia di Is Solinas Sa Salina è previsto intorno alle ore 5.30 di domani mattina, dove ai primi bagliori dell’alba avrà inizio il concerto.

Il tracciato si sviluppa prevalentemente in piano e può essere percorso anche da principianti dell’escursionismo, purché muniti di scarpe da trekking e si trovino in buone condizioni fisiche per percorrere l’impegnativa distanza di circa 16,5 km.

Pur potendo contare sulla suggestiva illuminazione della luna piena, è indispensabile che ogni partecipante sia munito di una torcia con autonomia di almeno 5 ore.

L’escursione è gratuita, ognuno partecipa sotto la sua diretta responsabilità con la firma di una liberatoria che solleva gli organizzatori da qualunque responsabilità e i partecipanti dovranno concorrere con il contributo di 4 euro alla parziale copertura dei costi per l’organizzazione della manifestazione.

I partecipanti dovranno curare autonomamente il raggiungimento del punto di partenza e il rientro dal punto di arrivo tenendo presente che presso la spiaggia di Is Solinas Sa Salina sarà disponibile un ampio parcheggio per le auto. Per agevolare il raggiungimento del punto di partenza dal parcheggio ubicato presso di punto di arrivo dell’escursione si sta valutando con l’Amministrazione comunale di Masainas la possibilità di rendere disponibile un bus navetta di limitata capienza, circa 25 posti, che potrà essere utilizzato, su prenotazione e fino a concorrenza dei posti disponibili, dai soli autisti che alla fine del percorso si impegnano ad accompagnare altri autisti a recuperare le loro auto dal paese di Sant’Antioco.

All’arrivo dell’escursione la cantante Elena Ledda, con il sestetto Lantias, composto da Simonetta Soro, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina e Andrea Ruggeri, terrà un concerto dalle ore 6.00 alle ore 7.00, all’alba di sabato 29 agosto 2015, nella splendida cornice naturale del golfo di Palmas caratterizzata dagli stagni costieri e dal sistema dunale di Is Solinas dove, assieme ai fenicotteri e alla ricca fauna ornitologica tipica delle zone umide, sarà possibile stare a contatto con i ginepri secolari che caratterizzano la fitta copertura vegetale delle colline di sabbia. Il concerto è organizzato nell’ambito di “Mare e Miniere”, dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio,  Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti,

Anche con l’organizzazione di questa escursione, l’Associazione Onlus Pozzo Sella intende promuovere la conoscenza tra i cittadini dello straordinario patrimonio storico-culturale, naturalistico-ambientale, socio-antropologico e religioso presente lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, oltre che favorire la buona pratica dell’escursionismo come fonte di benessere del fisico e dello spirito. L’Associazione Pozzo Sella ritiene di fondamentale importanza perseguire questa finalità ora che, a conclusione della prima fase di interventi per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara, è stata verificata la possibilità di rendere percorribile a piedi, in tempi brevi e con l’impiego di modeste risorse finanziarie, l’intero itinerario che si potrà percorrere in 24 tappe su una lunghezza di quasi 400 km.

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Dopo il grande successo riscosso dagli spettacolo Danze del Mare 2.0 e Gloria et Honore Coronasti Eum Domine, e dal concerto di Ginevra di Marco, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” si appresta a presentare un doppio appuntamento con il progetto speciale “Scavi. Storie Di Miniera”.

Domenica 23 agosto alle ore 21,00 a Sant’Anna Arresi alla Piazza del Nuraghe, e martedì 25 agosto alle ore 21,00 ad Iglesias, presso i Giardini dell’Associazione Mineraria, Simonetta Soro (voce narrante), Mauro Palmas (mandole), e Silvano Lobina (basso), proporranno uno spettacolo di grande suggestione su musiche originali dello stesso Palmas e testo di Mariangela Sedda. L’idea produttiva nasce dall’esigenza di rappresentare sotto forma di concerto le vicende e le storie umane della gente di miniera. La vicenda è ancorata solidamente alla storia delle miniere sarde, alla descrizione minuziosa dei territori negli anni in cui le miniere furono protagoniste di benessere e sviluppo economico. Lo spettacolo si articola attraverso brevi scene, presentate da una  narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva, che raccontano storie di miniera attraverso le vicende umane e i cambiamenti che gli anni e il lavoro hanno prodotto nelle comunità dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, al culmine dello sviluppo delle città minerarie. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash-back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori.

La rassegna “Mare e Miniere” è rganizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, d

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Piazza del Nuraghe – Sant’Anna Arresi.

Mare e Miniere 1

Mare e Miniere 1

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Torna nel Sulcis Iglesiente “Mare e Miniere”, la rassegna è organizzata dall’Associazione Elenaledda vox con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del Comune di Portoscuso.

Dal Sulcis Iglesiente la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che coinvolgeranno le comunità e richiameranno appassionati e turisti non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla bellezza culturale.

Il programma dei concerti.

27 luglio ore 21,00 Iglesias, Piazza Municipio

28 luglio ore 21,00 Sarroch, Villa Siotto

DANZE DAL MARE 2.0

Al via il tour di “Danze dal Mare 2.0″ firmato da Mvula Sungani e Mauro Palmas. C’è il mare, crocevia di storie, popoli e culture nello spettacolo “Danze dal Mare 2.0” opera firmata dal regista e coreografo Mvula Sungani e musicata del compositore cagliaritano Mauro Palmas che tornano insieme sull’Isola, Il mare, crocevia di storie, popoli, culture e sogni, ispira l’opera  del regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani e del compositore cagliaritano Mauro Palmas che tornano nuovamente a  lavorare insieme dopo la bella esperienza di Etnika, spettacolo   dedicato alla Sardegna. La poetica coreografica ispirata alla tradizione popolare italiana viene stilizzata da Mvula Sungani mediante le nuove tendenze contemporanee e fusa con la Physical Dance, uno stile peculiare utilizzato da danzatori che partono da una solida base tecnico- accademica e la completano con un’importante preparazione fisico-atletica. La filosofia del linguaggio espressivo del coreografo italo- africano è il corpo, inteso come danza, unita all’esaltazione e alla bellezza del fisico. La drammaturgia, le suggestioni, i tableaux vivants, le costruzioni visive, sono tutte basate sul corpo e la fisicità, senza l’ausilio di strutture, appendimenti e supporti. Un successo personale quello di Mvula Sungani, i cui quadri coreografici, sono anche andati in onda su Rai 1 in occasione del programma “Una notte per Caruso” (in scena la prima ballerina Emanuela Bianchini ed Emanuele Pironti) e sono stati apprezzati da oltre 3 milioni di telespettatori. Uno spettacolo raffinato e di grande suggestione visiva: il ritmo e le melodie restituiscono ai movimenti, dapprima sincopati e poi rituali, la forza evocativa delle terre di origine, mentre le composizioni originali di Mauro Palmas, ispirate alle musiche popolari e trasfigurate dalla sua personalissima scrittura, si uniscono e si fondono alle trascrizioni delle danze di origine classica e popolare, creando un rarefatto moto emotivo.

1 agosto ore 21,30 Sant’Anna Arresi, Piazza del Nuraghe

CANTI, RICHIAMI D’AMORE

Ginevra Di Marco, Voce e percussioni

Francesco Magnelli, pianoforte

Andreino Salvadori, chitarra, tzouras e armonium

Dalle storie struggenti della musica popolare toscana, alla proposta di nuove e variegate sonorità che accompagnano il raccontare l’uomo e le sue  passioni, la ricerca spirituale, il limite, la caduta, la possibile rinascita. L’intensa voce di Ginevra Di Marco e le morbide note di due eclettici musicisti/compositori (Francesco Magnelli: pianoforte; Andreino Salvadori: chitarra, tzouras e armonium)  per un concerto che fa una scelta di essenzialità formale, puntando ad essere  massima sostanza possibile. Un concerto che diventa magico momento di vita in comunione con il  pubblico. Ginevra Di Marco: straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con i CSIe PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente. Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili differenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Andrea Salvadori: Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco. Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena – con cui stabilisce un vero sodalizio. Francesco Magnelli: compositore e produttore, ha suonato con i Litfiba, CCCP ed è stato promotore della nascita dei  CSI – Consorzio Musicisti Indipendenti. Con Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni da vita al Consorzio Produttori Indipendenti. È anche ideatore e direttore artistico di Stazioni Lunari, spettacolo musicale itinerante al quale prendono parte ogni volta autori e musicisti diversi, che interagiscono tra di loro in una fusione musicale che travalica stili e generi. La musica proposta proviene in parte dal repertorio di ogni artista e in parte da brani della tradizione della musica popolare di varie parti del mondo. Unico ospite fisso del progetto è Ginevra Di Marco, mentre tra gli altri artisti che hanno preso parte a Stazioni Lunari si ricordano: Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci.

2 agosto ore 21,00 Iglesias, Cattedrale

GLORIA ET HONORE CORONASTI DOMINE. MELODIE DALL’ANTICA LITURGIA ED ECHI DELLA TRADIZIONE RELIGIOSA IN ONORE DI SANT’ANTIOCO

con Giacomo Baroffio, Luigi Lai, Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina, Alessandro Foresti e il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia

Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco, è stato realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sant’Antioco, la Diocesi e l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias. Una lunga e intensa serata che inizierà con l’esecuzione di un frammento di una copia apografa di un intero uffizio gregoriano dell’epoca medievale, dedicato a Sant’Antioco martire. Interpreti di questo straordinario documento saranno Giacomo Baroffio, uno dei maggiori studiosi, cultori e interpreti del canto gregoriano, e il Coro Laus Cordis, diretto da Kim Eun Ju Anastasia. Sempre nell’eccezionale serata live, la cui direzione artistica è curata dal compositore e virtuoso della mandola e del liuto cantabile Mauro Palmas, saranno eseguiti “Gocius” campidanesi per launeddas e voce dedicati al martire sulcitano, “Gosos” in lingua spagnola di matrice medievale e musiche liturgiche, che rappresentano i punti più alti del patrimonio devozionale-popolare della Sardegna. Protagonisti sul palco il maestro di launeddas Luigi Lai, le voci di Elena Ledda e Simonetta Soro, il maestro di organo Alessandro Foresti, i fiati di Pietro Cernuto, il liuto cantabile di Mauro Palmas, la chitarra di Marcello Peghin e il mandoloncello di Silvano Lobina. 

22 agosto ore 21,00 Sant’Anna Arresi

23 Agosto ore 21,00 Iglesias, Giardini dell’Associazione Mineraria 

SCAVI, STORIE DI MINIERA

Musiche originali: Mauro Palmas

Arrangiamenti musicali: Mauro Palmas e Silvano Lobina

Testo di Mariangela Sedda

Con

Simonetta Soro, voce narrante

Mauro Palmas, mandole

Silvano Lobina, basso

L’idea produttiva nasce dall’esigenza di rappresentare sotto forma di concerto le vicende e le storie umane della gente di miniera. La vicenda è ancorata solidamente alla storia delle miniere sarde, alla descrizione minuziosa dei territori negli anni in cui le miniere furono protagoniste di benessere e sviluppo economico. Lo spettacolo si articola attraverso brevi scene, presentate da una  narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva, che raccontano storie di miniera attraverso le vicende umane e i cambiamenti che gli anni e il lavoro hanno prodotto nelle comunità dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, al culmine dello sviluppo delle città minerarie. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash – back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di  quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori.

27 agosto ore 19,00 Sant’Anna Arresi, Località Candiani(porto Pino) 

RICCARDO TESI – NUOVO CAMERISTICO

Michele Marini (clarinetto); Damiano Puliti (violoncello); Riccardo Tesi (organetto diatonico); Daniele Biagini (pianoforte)

Cameristico – questo il significativo titolo del progetto musicale di Riccardo Tesi – prende spunto da una occasionale collaborazione, avvenuta alcuni anni fa, tra il musicista toscano e Harmonia Ensemble, un trio del quale in questo nuovo gruppo è rimasta la presenza del violoncello di Damiano Puliti, che con  l’organettista aveva collaborato in più occasioni. Al pianoforte siede invece il pistoiese Daniele Biagini, anch’egli più volte collaboratore di Tesi, che ha anche contribuito agli arrangiamenti del disco. Infine, al clarinetto un altro musicista pistoiese, il brillante Michele Marini, che nonostante la giovane età ha esperienze nientemeno che nella Vienna Art Orchestra. Da quella prima esperienza “cameristica”, Tesi ha tratto una ben precisa idea di suono, ripresa, ampliata ed esplorata in molteplici direzioni in questo suo nuovo lavoro, che inanella una serie di composizioni connotate da un comune colore di fondo – quello camerstico, appunto – benché nate per occasioni e in tempi diversi, nonché caratterizzate da ispirazioni tra loro anche assai dissimili. Alcune traggono origine dalle danze popolari, grande ed affascinante serbatoio dal quale Tesi è solito attingere per dar corpo alle sue idee musicali: “La valse a Pierre”, dedicato alla memoria di Pierre Imbert, suonatore di ghironda, tema delicato e intimo con il quale i quattro protagonisti giocano assieme; “Mazurkazione”, originariamente nel bel CD Colline con Patrick Vaillant e Gianluigi Trovesi, qui caratterizzata dal suono del violoncello che offre agli altri tre la possibilità di reinterpretare, ciascuno a proprio modo, il bel motivo; “Ciclamino”, altro valzer dal forte sapore popolare (nasce infatti per un quadretto di ballo all’interno di un film ambientato nella Toscana tra le due guerre), ma che con questo suono assume una veste sorprendentemente intima; il curioso “Taranta Samurai”, nel quale i tamburelli di Alfio Antico e le percussioni di Gigi Biolcati arricchiscono il suono da camera e sostengono il ritmo proveniente dal nostro meridione. Dai nostri fratelli mediterranei arrivano invece le ispirazioni per “Macedonia” e “Istanbul”. La prima, nata per il festival della zampogna di Scapoli e poi entrata nel repertorio di Banditaliana, vede il quartetto cameristico duettare sui ritmi balcanici con un trio di musicisti – Ettore Bonafé alle tabla, Puccio Castrogiovanni allo scacciapensieri, Luisa Cottifogli alla voce – che mantengono acuminati quelli stessi ritmi, creando un contrasto affascinante. La seconda, introdotta da un lirico e toccante assolo del piano di Biagini, ha poi una bella struttura bipartita, con una parte dolente che precede  un’impennata ritmica, sempre su atmosfere mediorientali. La fantasia è alla base de “Il funambolo”, che quasi illustra il delicato sforzo – così simile a quello dei musicisti – di chi cammina sul filo, e de “L’azzurro del pesce”, nata per uno spettacolo teatrale per bambini e nel quale ancora le percussioni di Bonafé e lo scacciapensieri di Castrogiovanni conferiscono un’aria sognante. Pura poesia, infine, attraversa “Praga la notte”, anche questa nata per il teatro e dedicata a Franz Kafka, nella quale a dominare sono i suoni, dolcissimi, del violoncello e dell’organetto. Un CD soave, dalle molte sfaccettature, nel quale la poetica che caratterizza da sempre i lavori di Riccardo Tesi mostra il suo lato più intimo e riflessivo, senza però rinunciare alla vivacità popolare.

 

Domenica 7 giugno, alle 21.00, al Teatro delle Saline ultimo appuntamento stagionale per la rassegna “1 € festival”. In scena lo spettacolo “Voglio un chilo di pane” del gruppo Tama Trio, con Mauro Palmas, Nando Citarella e Pietro Cernuto.

Da Tama Trio scaturisce un concerto dalla sonorità unica che coinvolge ed emoziona il pubblico. La zampogna e il friscaletto, strumenti tipici della tradizione popolare dell’Italia del sud, suonati da Pietro Cernuto, si aggiungono all’intensità dei profondi legni (liuto cantabile e mandola) di Mauro Palmas e alla singolarissima forza espressiva della voce di Nando Citarella. Le tradizioni sarde e partenopee abbracciano quelle della Sicilia, in un ancora intimo e magico incontro di voci e suoni.

Al Teatro delle Saline, con i dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno, si chiude con Tama Trio “1 € festival” 2015. La rassegna ha avuto un convinto apprezzamento dal pubblico e della critica. Da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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 Mare e Miniere a PortoscusoMare e Miniere Portoscuso 2

Organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Regione Autonoma della  Sardegna, della Fondazione Banco di Sardegna e dei comuni coinvolti, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, giunge alla ottava edizione proponendo un denso programma artistico, educativo e naturalistico, che intende ridare centralità culturale ai luoghi legati al mare e alla cultura geo-mineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio sorprendente e fascinoso caratterizzato anche dalla grande ricchezza di patrimonio storico e archeologico. Dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

Dopo il concerto inaugurale “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, tenutosi il 19 aprile nella splendida cornice della Basilica di Sant’Antioco Martire e che ha visto protagonisti Giacomo Baroffio, il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia, Mauro Palmas, Luigi Lai, il Coro Su Concordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu, Elena Ledda, Simonetta Soro, Alessandro Foresti, Pietro Cernuto, Marcello Peghin e Silvano Lobina, la rassegna entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, che si terranno presso dal 28 giugno al 4 luglio 2015 a Portoscuso (CI) presso l’Istituto Comprensivo Statale  “Vittorio Angius” in via Asproni, 7. Tenuti da grandi maestri come Luigi Lai, uno dei depositari del repertorio tradizionale delle launeddas, e da alcuni tra  principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Simone e Nicolò  Bottasso, Alessandro Foresti e Giuseppe Molinu, gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale. Naturalmente, alle attività didattiche del mattino seguiranno i concerti serali, che si trasformeranno in occasioni davvero uniche, nelle quali insegnanti e allievi potranno interagire in feste di musica e danze.

Insomma, un’esperienza davvero unica, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari. Infatti, oltre agli eventi musicali e agli stage di canto, strumenti e danza, quest’anno partiranno anche itinerari turistici e naturalistici alla scoperta di un territorio sorprendente.

Porticciolo e Municipio di Portoscuso

Teatro giovane, nuove matrici espressive, vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni: questo il cuore pulsante di 1 €uro Festival che anche quest’anno, a partire dal 14 maggio, si svolgerà nella preziosa cornice del Teatro delle Saline di Cagliari.

Un evento importante e ricorrente organizzato dall’Akròama a favore della promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo, del teatro nazionale e con incursioni spesso nel teatro internazionale.

Il Festival, ormai giunto alla settima edizione, rappresenta un imperdibile appuntamento che svela con passione e vigore uno spaccato culturale di straordinaria vivacità creativa, dove si fondono le migliori capacità espressive teatrali, declinate secondo un poliedrico paradigma che comprende sperimentazione e linguaggi multimediali nel teatro, nella danza e nella musica.

L’appuntamento, vivacizzato da un’eccezionale pluralità di proposte, si pone al pubblico attraverso una formula rivoluzionaria riguardo l’esiguo costo dell’abbonamento: un modo per far entrare il teatro nella quotidianità delle persone, favorendo la familiarità con l’universo dello spettacolo.

1 €uro Festival prende il via il 14 maggio con Storiafinta, prodotto da Akroama, scritto e diretto da Lelio Lecis, una storiavera d’amore tra un agente di commercio spregiudicato e “peccatore” ed una giovanissima “suora” appartenente alla setta religiosa “Bambini di Dio”.

Si prosegue il 17 maggio con un’altra produzione Akroama, La creatura di Lelio Lecis, liberamente tratto da uno scritto del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen. Uno spettacolo in cui si indaga sul rapporto tra l’artista e l’opera della sua creazione.

La protagonista Irene (Lea Karen Gramsdorf) finirà per esser travolta da una follia, che dopo una serie di avventure pericolose, la porterà alla morte in compagnia di Rubeck (Simeone Latini) di cui fu la musa ispiratrice.

Il 19 maggio sarà poi la volta della compagnia Teatri tra i binari, un giovanissimo gruppo toscano che mette in scena Ade – La vana fuga con la regia di Chiara Caruso e Francesco Mugnari, dove gabbie, principesse e principi azzurri sono i protagonisti di una storia tutta da scoprire.

Teatri tra i binari ha vinto nel 2014 il primo premio nel prestigioso “PerformArt”, concorso internazionale di arti performative organizzato da Actores Alidos.

Il festival prosegue il 21 maggio con una produzione di teatro/danza della compagnia Asmed , Come lame di luce con la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena e la coreografia di Matteo Corso. Lo spettacolo trae spunto da “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” opera di Monteverdi su versi della “Gerusalemme Liberata” del Tasso.

Il 24 maggio sarà di scena la compagnia Ilos con lo spettacolo Cherridoras, testo e regia di Elena Musio. Uno spettacolo ispirato a storie di miniera, fortemente dentro le problematiche attuali della nostra isola.

Si prosegue il 26 maggio con I primi cento anni di Edith Piaf del Teatro Potlach, una delle più importanti realtà italiane e europee del teatro urbano. Lo spettacolo diretto da Pino di Buduo è ispirato alla figura di Edith Piaf ed è interpretato da quella straordinaria attrice e cantante che è Nathalie Mentha.

Giovedì 28 maggio sarà la volta della Compagnia Teatro Sassari che il nostro pubblico conosce benissimo e che rappresenta un modo originale di raccontare la Sardegna attraverso opere di autori nazionali, spesso napoletani, tradotti e adattati alla civiltà sarda. Questa è la volta di La gana de lu cuzineri di Armando Curcio per la regia del napoletano Alfredo Ruscitto.

Domenica 31 maggio andrà in scena lo spettacolo Metamorphosis interpretato da oltre venti allievi/attori della Scuola d’Arte Drammatica diretti da Elisabetta Podda. Una proposizione contemporanea di Metamorphosis di Ovidio di grande comunicatività per il pubblico di tutte le età.

Si prosegue il 2 giugno con la compagnia di danza Estemporada di Sassari, una delle compagnie di danza tra le più importanti in Sardegna riconosciuta e finanziata anche dallo stato italiano, con lo spettacolo Studio per anestesia dei sentimenti con la coreografia di Livia Lepri.

La stagione si chiude il 7 giugno col gruppo musicale Tama Trio diretto da Mauro Palmas, uno dei compositori etno-contemporanei più importanti della Sardegna. Tre musicisti di grande spessore (Mauro Palmas, Nando Citarella, Pietro Cernuto) per un debutto nazionale dello spettacolo e presentazione del relativo CD Voglio un chilo di pane.

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Grande appuntamento cagliaritano per i Figli d’Arte Medas. Lunedì 4 maggio alle ore 19.00, nel cortile del Palazzo Municipale di via Roma, a Cagliari, la compagnia guasilese porta in scena Su Contu de Sant’Efis. Si tratta della ventiduesima rappresentazione che i Figli d’Arte Medas portano in scena in occasione del ritorno del santo. Sul palco il narratore, Gianluca Medas con l’accompagnamento musicale di Mauro Palmas. L’evento è inserito all’interno del programma di eventi collaterali della 359ª edizione della festa di Sant’Efisio.

La vita del santo più amato dai sardi sarà ripercorsa, tra agiografia, storia e devozione, attraversando i sentieri dell’immaginario popolare e delle vicende della nostra Isola: dalla peste del 1652, passando per il tentativo di invasione francese, arrivando fino ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Immagine della scorsa edizione

Cagliari 7

Entrano nel vivo a Cagliari le celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo, promosse dal Comitato 25 Aprile. Al tradizionale corteo del 25 aprile (che sabato si snoderà per le vie cittadine, da piazza Garibaldi a piazza del Carmine) si aggiungeranno mostre, concerti e dibattiti, in un cartellone di iniziative che proseguirà poi per tutto il mese.

Tre gli appuntamenti in programma venerdì 24. A Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura e l’Associazione Autonoma Partigiani Sardi organizzano l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”. Appuntamento alle ore 9.30 nella sala del Consiglio comunale. Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale, del sindaco e dell’assessore alla cultura, interverranno Mario Carboni (presidente dell’associazione Chenàbura), Alessandro Matta (direttore dell’associazione Memoriale Sardo della Shoah) e il presidente dell’Uaps Franco Boi. Sono previste letture a cura di Carlo Antonio Angioni, coordina l’iniziativa Tore Amos Pirino.

A Cagliari, alle ore 18.00, si inaugura nel centro d’arte “Il Ghetto” (in via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria, “Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del Comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Il terzo appuntamento di venerdì sarà ancora a Cagliari dove alle ore 19, nella sala della Cineteca Sarda in viale Trieste 126, è in programma “Un caffè con contorno di jazz”, con gli interventi di Paolo Zucca, Giorgio Ariu, Clara Murtas, Luciano Uras e Basilio Sulis. A seguire “Gramsci in concert”, con la voce recitante di Clara Murtas, il trombone di Giancarlo Schiaffini e il contrabbasso di Adriano Orrù che accompagneranno le immagini di un documentario su Gramsci firmato da Giorgio Baratta.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo organizzato dal Comitato 25 Aprile, con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il ritrovo sarà alle 9.30 in piazza Garibaldi. Il corteo si fermerà al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi. Il corteo proseguirà poi fino a piazza del Carmine dove, coordinati dai giornalisti Alessandra Addari e Vito Biolchini, sono previsti interventi e letture da parte di giovani e studenti e un intervento di un rappresentante del Comitato 25 Aprile.

Nella mattina di sabato 25 aprile è prevista una iniziativa commemorativa a San Nicolò Gerrei. Nel pomeriggio invece le commemorazioni si spostano a Quartu (piazza Sant’Elena) e a Monserrato, dove alle ore 18 presso la chiesa di Sant’Ambrogio verrà celebrata una Messa in suffragio. Seguirà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari la festa della Liberazione continuerà nel pomeriggio sotto il segno del teatro e della musica.

Alle ore 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanato da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 17.30 in piazza del Carmine prenderà il via una maratona musicale che per tre ore vedrà protagoniste diverse band giovanili. La serata si concluderà nel segno del jazz con il concerto, a partire dalle 20.30, della cantante Francesca Corrias, accompagnata dal suo quartetto.

Iniziano lunedì 13 aprile i festeggiamenti per i 70 anni dalla Liberazione, coordinati dal Comitato 25 Aprile.

Non solo il tradizionale corteo previsto per il giorno della festa della Liberazione dal nazifascismo ma una serie di dibattiti, incontri nelle scuole con partigiani e antifascisti, mostre, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e che seguono il 25 aprile, ricorrenza di cui quest’anno si celebra il 70° anniversario. A coordinare il cartellone, ricco di quasi trenta iniziative, è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni una quarantina tra gruppi, associazioni, sigle sindacali, e il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione.

I primi due appuntamenti sono previsti per lunedì 13. A Monserrato alle 11.30 presso la Casa della Cultura, via Giulio Cesare 37, per gli alunni delle scuole medie verrà proiettato il film “Zuddas” di Valeria Patanè, dedicato all’antifascista monserratino Giuseppe Zuddas, morto sul fronte della guerra civile spagnola. Organizzano la sezione Anpi di Monserrato e il Comune.

Alla stessa ora ma all’Istituto Meucci di Cagliari, gli studenti incontreranno il comandante partigiano Nino Garau. Cagliaritano, classe 1924, Garau con il nome di battaglia di “Geppe”, fu catturato e torturato dai nazisti, riuscì a fuggire e a guidare la liberazione della Quinta Zona modenese. Organizza l’Anpi di Monserrato.

Doppio appuntamento per mercoledì 15. A Monserrato, a partire dalle 11.30, ancora una iniziativa dedicata alle scuole e organizzata sempre dall’Anpi in collaborazione con il Comune. Presso la Casa della Cultura (via Giulio Cesare 37), l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanati da Mauro Palmas, porta in scena per gli studenti delle quinte dell’Istituto Scano e dell’Istituto Alberghiero di Monserrato, lo spettacolo “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

“Immagini di guerra e conoscenza storica” è invece il tema che a partire dalle ore 16 sarà trattato nella sala della Biblioteca Universitaria di via Università 32 a Cagliari, dallo storico Antonio Brusa, docente all’Università di Bari ed esperto di didattica della storia. Organizza il Cidi, il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti.

Il professor Brusa sarà inoltre giovedì 16 a Cagliari per un incontro con gli studenti dell’Istituto Tecnico Martini sul tema “La storia vista dal XXI secolo e il laboratorio del tempo presente”.

Ma la giornata del 16 sarà contrassegnata anche da due appuntamenti di spettacolo. Alle 18 a Monserrato, alla Casa della Cultura, Fabrizio Raccis porta in scena il recital “Penne armate”, letture sui temi dell’antifascismo e della Resistenza, della Pace e della guerra, organizza il Comune.

Alle 21 invece a Cagliari, nella sala della Cineteca Sarda, in viale Trieste 126, va in scena lo spettacolo “E cademmo, nel campo, come rose”, di e con Valentina Picciau, con video di Cristiano Sorrentino e musiche Gianrico Manca. Lo spettacolo rientra nel cartellone “Resistenze, storie di vita e di liberazione”, organizzato dall’associazione Antonio Gramsci di Cagliari e dalla biblioteca popolare “L’albero del riccio”.

“La Resistenza tricolore, l’apporto dei militari nella Resistenza e nella guerra di Liberazione” è invece il tema dell’incontro organizzato dall’Uaps (Unione Autonoma Partigiani Sardi) venerdì 17 a partire dalle 17.30 presso la Sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari. Dopo l’introduzione del presidente della Uaps Franco Boi, Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (presidente regionale dell’associazione Granatieri di Sardegna) svilupperà il tema “Le Forze Armate italiane nella Resistenza”. Seguiranno gli interventi di Marco Sini (presidente del Comitato provinciale di Cagliari dell’Anpi) e di Carlo Dore (presidente Anppia Sardegna).

Due sono invece gli appuntamenti previsti per sabato 18 aprile. Il primo a Cagliari, dove alle 11.15, nei locali del Liceo Siotto Pintor in viale Trento, verrà inaugurata la mostra sui crimini antifascisti a cura dell’Uaps. Seguirà per gli studenti la proiezione di un documentario “Un antifascista europeo: Gerhard Hoffmann” e un dibattito al quale parteciperanno Francesco Feliziani (direttore dell’Ufficio Scolastico regionale), Peppino Loddo (dirigente scolastico del Liceo Siotto), Marco Sini (presidente Anpi provinciale di Cagliari), Carlo Dore (presidente dell’Anppia Sardegna), Franco Boi (presidente della Uaps) e Rodolfo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora (presidente regionale dell’associazione Granatieri di Sardegna).

Sabato 18 la seconda iniziativa sarà a Villasor e vedrà protagonisti in due momenti distinti due straordinari protagonisti: il comandante partigiano Nino Garau e il deportato Giorgio Thalmassons. Nato a Gorizia nel 1926, Thalmassons vive da anni a Decimomannu e da giovane, accusato di sostenere la Resistenza, fu catturato dai nazisti e deportato nel campo di lavoro di Eisenerz. Thalmassons porterà la sua testimonianza nel corso di una iniziativa che si terrà a partire dalle 10 presso il Teatro Parrocchiale, e che sarà aperta dallo spettacolo “Il velo”. Interverrà anche il ricercatore storico Maurizio Riccitelli.

Sempre a Villasor ma al Castello Siviller, a partire dalle 17.30, dopo l’intervento del coro della scuola primaria “Su Sonadori”, verrà proiettato il documentario sul comandante partigiano Nino Garau “Geppe e gli altri”. Al dibattito che seguirà prenderanno parte, insieme allo stesso Garau, il sindaco di Villasor Walter Marongiu, l’assessore comunale alla cultura Gloria Podda, uno degli autori del documentario Walter Falgio, il presidente del comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari Marco Sini, in una serata dedicata al ricordo dei partigiani di Villasor Luigi e Rinaldo Pusceddu. Organizzano le iniziative il Comune, la Pro Loco di Villasor e l’Anpi.

Martedì 21 una nutrita delegazione di rappresentanti di associazioni e di studenti di Cagliari e provincia parteciperà a Nuoro alla manifestazione regionale promossa dall’Anpi e dalla presidenza del Consiglio regionale con la partecipazione dell’Anci Sardegna. all’iniziativa, voluta per ricordare anche in Sardegna ai massimi livelli istituzionali, il settantesimo anniversario dalla Liberazione, interverrà anche il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia.

A lungo si è pensato che in Sardegna non ci fossero stati episodi di Resistenza, una convinzione che ora vacilla a causa di nuovi studi storiografici che stanno rivalutando gli scontri armati avvenuti subito dopo l’armistizio a La Maddalena, Oristano e Macomer. “La Resistenza in Sardegna” è il tema del convegno organizzato dall’Anpi mercoledì 22 aprile, a partire dalle 18.00 nella sala conferenze della Fondazione Banco di Sardegna, in via san Salvatore Da Horta a Cagliari. All’iniziativa, coordinata dal giornalista e vicepresidente del comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari Vito Biolchini, interverranno Aldo Borghesi (dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea nella Sardegna centrale), Salvatore Sanna (studioso e ricercatore di La Maddalena) e Gian Luigi Deiana (Casa Gramsci Ghilarza).

 

La grande storia si compone di tanti piccoli tasselli, vicende locali che riescono a raccontarci i drammi, gli eroismi e gli ideali di una generazione che ha combattuto fascismo e nazismo. “Antifascisti, Partigiani e Deportati. Appunti di storie monserratine” è il titolo del volume scritto da Marco Sini (presidente del Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari e già sindaco del comune di Monserrato), edito dalla Cuec e che verrà presentato giovedì 23 aprile a partire dalle 18 nella Casa della Cultura, in via Giulio Cesare 37 a Monserrato. Insieme all’autore, parteciperanno all’incontro (moderato dal presidente della sezione Anpi di Monserrato Piero Carta) il vicesindaco di Monserrato Marco Sacceddu, lo studioso Aldo Borghesi, il giornalista Pietro Picciau e il direttore della Fondazione Sardinia e studioso della storia del sardismo Salvatore Cubeddu.

 

Sempre giovedì 23, ma a Cagliari, nella sede dell’associazione Gramsci in via Doberdò 101, alle 21 si proietta il film “Non ci è stato regalato niente. Storia di una donna partigiana” di Eric Esser (ingresso libero con tessera FICC due euro, gratis per gli studenti) Il film è un ritratto di Annita Malavasi, partigiana durante l’occupazione tedesca in Italia nella seconda guerra mondiale col nome di battaglia “Laila” nonché una delle poche donne comandanti nella Resistenza, poi sindacalista. Introduce la proiezione Alessandro Ruggeri, organizzano l’associazione Antonio Gramsci di Cagliari e la biblioteca popolare “L’albero del riccio”.

 

Venerdì 24 aprile, vigilia della festa della Liberazione, si inaugura alle 18 nel centro d’arte “Il Ghetto” di Cagliari (via Santa Croce 18) la mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista”, una personale dedicata ad uno straordinario testimone del Novecento. Nato a Sassari nel 1918 ma cresciuto a Cagliari, trasferitosi a Verona dove diviene a membro del CLN cittadino, incarcerato in Italia, viene deportato nei lager nazisti di Flossenburg ed Hersbruck. Alla fine della guerra, tornato in Italia, intraprende la carriera di artista prima in America Latina, poi di accademico negli Stati Uniti (ha insegnato spagnolo e letteratura comparata in diverse università). Bocchetta ha raccontato le sue vicende in numerosi libri, mostrando così anche il suo talento letterario.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” (curata da Emanuela Falqui) è divisa in due sezioni; la prima parte è dedicata all’attività sulla memoria storica e riprende le fila dell’opera letteraria,“Prima e dopo ‘quadri’ 1918-1949”, un’autobiografia accompagnata da una serie di disegni, collage che ritraggono diversi episodi della resistenza a Verona, il carcere, la tortura, gli interrogatori, il lager e la liberazione; la seconda parte riguarda il periodo statunitense, durante il quale ha lavorato intensamente sperimentando forme e materiali diversi nel suo atelier di Chicago. In America è stato invitato ad esporre in diverse città; definito dalla critica “Uomo del Rinascimento”, ha realizzato diversi monumenti pubblici. Nel 1989 è considerato tra gli artisti più amati per la scultura “Mother Earth” presso il Chicago Public Library Cultural Center. Oggi alcune sue opere sono catalogate e tutelate tra i monumenti della Smithsonian Institution.

Grazie al prezioso archivio conservato dal nipote cagliaritano di Vittore, Alberto Bocchetta, saranno inoltre visibili una serie di documenti, lettere, articoli, fotografie che raccontano alcuni momenti salienti dalla vita dell’artista.

Nel corso dell’inaugurazione verrà proiettato il documentario del 2007 su Vittore Bocchetta “Wider das Vergessen / Non dimenticare” di Claus Dobberke e Stefan Mehlhorn.

Bocchetta non sarà presente il giorno dell’inaugurazione ma sarà invece protagonista di un incontro sabato 2 maggio, al Ghetto, a partire dalle ore 17.30.

La mostra “Vittore Bocchetta. Vita e Arte di un antifascista” resterà aperta fino al 17 maggio (dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20; lunedì riposo), ed è promossa dal Comitato 25 Aprile, dal Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, dall’Uaps, dall’Anppia e dall’associazione Asibiri, con il patrocinio del comune di Cagliari e l’organizzazione di Emanuela Falqui, Andrea Mameli e Alberto Bocchetta.

Venerdì 24 aprile a Quartu Sant’Elena l’associazione Chenàbura organizza l’incontro su “Emilio Lussu e le leggi razziali”, rivolto prevalentemente agli studenti. Appuntamento alle 11.30 nella sala del Consiglio comunale.

Sabato 25 aprile, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, a Cagliari si terrà il tradizionale corteo con la partecipazione di gruppi, associazioni, sindacati e rappresentanti delle istituzioni. Il via sarà come sempre da piazza Garibaldi, la conclusione in piazza del Carmine, con una tappa al Parco delle Rimembranze di via Sonnino dove verrà deposta una corona in memoria dei caduti e dove i rappresentanti delle istituzioni terranno i loro interventi.

A salire sul palco di piazza del Carmine, a conclusione della mattinata, saranno invece soprattutto gli studenti delle scuole primarie, medie e superiori cittadine, che celebreranno la festa della Liberazione con la lettura di testi da loro elaborati.

Nel pomeriggio del 25 aprile si terranno iniziative a Quartu (piazza Sant’Elena), a San Nicolò Gerrei e a Monserrato, dove alle ore 18 ci sarà una Messa in suffragio presso la chiesa di Sant’Ambrogio, la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti e la posa di una targa commemorativa presso la facciata della casa dove nacque e visse l’antifascista Giuseppe Zuddas.

A Cagliari il pomeriggio e la sera del 25 aprile saranno invece all’insegna dello spettacolo. Alle 18, al Teatro “La Vetreria” di Pirri, l’attore Maurizio Mezzorani, accompagnato da un gruppo di musicisti capitanati da Mauro Palmas, porta in scena “Partigiani fratelli maggiori”, ispirato ad un testo di Gianfranco Macciotta.

A partire dalle 20.30 si torna invece in piazza del Carmine a Cagliari dove la giornata di festa si chiuderà con un concerto d’eccezione della cantante jazz Francesca Corrias accompagnata dal suo quartetto.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile. Mercoledì 29 il Cid (Centro di Iniziativa Democratica), l’Anpi e la municipalità di Pirri organizzano l’incontro “Antifascismo e antifascisti a Pirri”, con la partecipazione della presidente della Municipalità Luisella Ghiani, dello storico Gianluca Scroccu, di Carlo Arthemalle (Cid) e di Marco Sini (presidente Anpi provinciale Cagliari).

Le ultime due iniziative ricomprese nel cartellone delle celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione si terranno nel mese di maggio. Venerdì 8, giorno in cui si ricorda la fine della seconda guerra mondiale, nella sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari, la Uaps organizza la presentazione del libro di Giuseppe e Giampaolo Nonnis “I tre mesi che sconvolsero l’Italia (luglio-settembre 1943): documenti inediti dei Servizi di Informazione Militari Italiani”.

Lunedì 11 maggio, sempre a Cagliari ma con l’organizzazione dell’Anpi, si conclude il ciclo dal tema “Donne Resistenti madri della Costituzione”. A ricordare Teresa Noce (resistente, deportata, componente dell’Assemblea Costituente, segretaria nazionale della Cgil Tessili) in una serata dal titolo “Vivere in piedi” sarà Valeria Fedeli, vice presidente del Senato, ex segretaria nazionale della Cgil Tessili e studiosa di Teresa Noce. Appuntamento nella Biblioteca universitaria di via Università 32 a partire dalle 16.30. Coordina l’incontro Luisa Sassu.