22 December, 2024
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Riparte a Monserrato Il Grande Teatro dei Piccoli, la stagione di teatro per l’infanzia alla sua quattordicesima edizione consecutiva ospitata al MoMoTI. Domenica (12 marzo) si inaugura un nuovo capitolo dell’appuntamento di rito con lo storico cartellone ideato da Is Mascareddas nel 2001 come progetto per la città di Cagliari, che taglia quest’anno il traguardo delle 24 edizioni complessive.

In arrivo fino al 22 maggio, nel teatro di via 31 marzo 1943, un ricco cartellone con protagonisti burattini, marionette, pupazzi ed attori. In scena i padroni di casa con quattro spettacoli, compresa in chiusura di stagione una nuova produzione per marionette ispirata ad un testo beckettiano, con la quale la compagnia di Monserrato ci cimenta per la prima volta nel teatro rivolto ai bambini molto piccoli, a partire da un anno di età. Accanto a loro altre quattro compagnie ospiti: due – Ilfilodeldiscorso Maldimarem di Tempio Pausania e La Cernita di Carbonia – hanno fatto esordio al MoMoTI lo scorso novembre, nella vetrina di teatro ragazzi Peripiccoli; la terza, Habanera Teatro,  arriva da Pisa; la quarta è una formazione storica isolana, quella dei nuoresi Bocheteatro.

Le rappresentazioni serali per le famiglie sono in programma sempre la domenica alle 18.00, ad eccezione della serata di sabato 29 aprile. Le repliche per le scuole sono tutte il lunedì, alle 10.30, eccetto un matinèe in programma venerdì 28 aprile.

Mattatore della serata di apertura della stagione, domenica (12 marzo), è l’attore Ignazio Chessa de Ilfilodeldiscorso Malemarem, in scena con “I sogni di Gigio”,  spettacolo di teatro magia sulla fantasia, sulla realizzazione dei sogni e sull’importanza dei quattro elementi della natura.

La serata del 26 marzo è con Is Mascareddas nello spettacolo di burattini a guanto, animati da Tonino Murru, “Oscar va in città”. Qui il tema della sicurezza stradale viene proposto in modo diretto, divertente, ma al tempo stesso rigoroso, tra cartelli stradali e semafori colorati, brusche frenate e impeccabili marescialli in divisa.

Il 2 aprile Is Mascareddas apre di nuovo il suo teatro per la visita guidata e conferenza spettacolo “Eppur si muove”: un percorso nella storia ultratrentennale della compagnia attraverso i pupazzi, burattini e marionette della sua mostra permanente e un momento di spettacolo con Tonino Murru sulle capacità espressive e teatrali del burattino.

Spazio, poi, il 9 aprile a Habanera Teatro, in scena nello spettacolo per pupazzi animati in gommapiuma e attore su nero “Azzurra Balena”, di e con Patrizia Ascione e Stefano Cavallini, liberamente tratto dal libro “Nel blu di Azzurra” di Leila Corsi, edito da Campani.

Sabato 29 aprile spazio alla compagnia La Cernita con lo spettacolo “Iqbal”. In scena la regista  Monica Porcedda e Daniele Pettinau vestono i panni di due clown con una missione: raccontare ai bambini la storia di Iqbal Masih, un bambino operaio, sindacalista e attivista pakistano, diventato un simbolo della lotta contro il lavoro infantile.

A maggio la domenica del 7 è con “Alice”, lo spettacolo proposto da Bocheteatro, ispirato al celebre romanzo di Lewis Carroll. La coproduzione con Teatro Tragodia diretta da Virginia Garau vede sul palcoscenico la stessa regista con Giulia Carta, Monica Corimbi, Caterina Peddis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis.

Chiudono il cartellone Is Mascareddas con due spettacoli: il primo è il 14 maggio “Soglie”, con Tonino Murru impegnato nella narrazione e nell’animazione dei burattini creati da Donatella Pau, e con la musica dal vivo di Mauro Palmas al liuto cantabile. Liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, la pièce diretta da Marco Sanna narra la storia di un migrante, uno dei i tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane; il secondo, al debutto assoluto la serata del  21 maggio, è  “Becket-Tino”, di e con Donatella Pau. Liberamente ispirato all’opera di Samuel Beckett “Atto senza parole 1”,  lo spettacolo  è una rappresentazione senza parole con marionette mosse a vista su musiche originali di Maurizio Corda. Il suo protagonista è l’orso Tino, la cui esperienza richiama la fatica necessaria per raggiungere ciò che si vuole, con ingegno e perseveranza, capacità necessarie per crescere e capire sin dai primi anni di vita.

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Si è concluso con grandi emozioni il Premio Andrea Parodi 2016. A vincere sono stati i Pupi di Surfaro, mentre il Premio della critica è andato a Domo emigrantes e Mau Mau a pari merito.

Ai Domo emigrantes anche la miglior musica e il miglior arrangiamento, ai Pupi di Surfaro la miglior interpretazione. Ex aequo il miglior testo per Claudia Crabuzza e Mau Mau.

La menzione della giuria critica internazionale va ai Parafonè, quella della Fondazione Parodi per la miglior interpretazione dei brani di Andrea Parodi ai Mau Mau. Il Premio dei concorrenti, infine, ai Pupi di Surfaro, così come quello della giuria dei bambini in sala.

Erano in garà nell’unico Premio italiano dedicato alla world music: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre“, lingua napoletana). 

Un cast di altissimo livello ha animato la nona edizione della manifestazione, dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con la direzione artistica di Elena Ledda e, alla conduzione, Ottavio Nieddu.

Ospite d’onore della serata finale è stata un nome leggendario della musica di oggi come Al Di Meola, che ha ricevuto il Premio Albo d’oro. Non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale. Di Andrea Parodi ricorre lunedì il 17 ottobre il 10° anniversario della scomparsa.

Con lui, Di Meola aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005. I quell’occasione aveva dichiarato: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!». Al Di Meola è salito sul palco di Cagliari con il chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni. I due hanno stregato il pubblico, ma non da meno sono stati gli altri ospiti della serata: il Trio Correnteza (Cristina Renzetti alla voce, Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Taufic alla chitarra) e Alessia Tondo con Massimo Donno.

Grandi emozioni anche per la jam session finale, che ha visto coinvolti i musicisti ospiti insieme a quelli in giuria, come Elena Ledda, Riccardo Tesi, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri.

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Durante le serate non solo i concorrenti ma anche tutti gli ospiti hanno cantato un brano di Andrea Parodi. 

Le precedenti edizioni del Premio Andrea Parodi sono state vinte nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

Lunedì pubblicheremo l’album completo della serata finale del 9° Premio Andrea Parodi.

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Una settantina di persone hanno partecipato ieri sera all’evento “Luna Piena Su Monte Aidu”, passeggiata notturna con musica e letture al chiaro di luna, promosso dall’Amministrazione comunale di Teulada in collaborazione con la rassegna Mare e Miniere e l’associazione elenaleddavox.

I partecipanti si sono ritrovati a Teulada alle 18.30, presso l’inizio del sentiero di Monte Aidu, in località Tuerra, poco oltre il Centro Ippico Comunale. Lì è iniziata la camminata, con varie tappe, nel corso delle quali Simonetta Soro ha letto brani e poesie, accompagnata dalle fascinose trame acustiche intessute dal liuto cantabile di Mauro Palmas. Il percorso si è concluso con la sosta finale sulla piana di Monte Aidu, dove è stato possibile godere dello straordinario plenilunio sul mare, con le letture e la musica ad incorniciare il tutto. 

La straordinarietà dell’evento è documentata alla perfezione dalle fotografie allegate, scattate da Enrico Cambedda.

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Continua il ricco cartellone di eventi di Mare e Miniere 2016 con due appuntamenti da non perdere. Domani, venerdì 16 settembre, Simonetta Soro (voce e testi) e Mauro Palmas (musiche al liuto cantabile) saranno protagonisti di “Luna Piena Su Monte Aidu”, passeggiata notturna con musica e letture al chiaro di luna, evento promosso dall’Amministrazione comunale di Teulada in collaborazione con la rassegna Mare e Miniere e l’associazione elenaleddavox. Il programma prevede, alle 18.30, il ritrovo dei partecipanti a Teulada, presso l’inizio del sentiero di Monte Aidu in località Tuerra, poco oltre il Centro Ippico Comunale. A seguire prenderà il via la camminata con varie tappe nel corso delle quali Simonetta Soro leggerà brani e poesie accompagnata dalle fascinose trame acustiche intessute dal liuto cantabile di Mauro Palmas. Il percorso terminerà con la sosta finale una volta giunti sulla piana di Monte Aidu, dove sarà possibile godere dello straordinario plenilunio sul mare, con le letture e la musica ad incorniciare il tutto. Considerata la tipologia del sentiero e il fatto che si percorra di notte, è consigliato ai partecipanti abbigliamento e calzature adeguate, nonché l’ausilio di una torcia elettrica.

Giovedì 22 settembre si proseguirà a Muravera, presso la chiesa di San Nicola di Bari alle ore 20,00 con “Sacro Cantare”, produzione originale di Mare e Miniere già portata in scena nel mese di agosto ad Iglesias e Sant’Antioco con la partecipazione dell’Ensemble Adilei. L’appuntamento di Muravera sarà caratterizzato da un focus sul repertorio sacro della tradizione sarda con la partecipazione di Su Cuncordu ‘e su Rosariu Santu Lussurgiu, nato nel 1976 per accompagnare la processione della Settimana Santa e composto da Giovanni Ardu, Mario Corona, Roberto Iriu e Antonio Migheli, le straordinarie voci femminili di Elena Ledda, Simonetta Soro e Gabriella Aiello, mentre la parte musicale sarà affidata al liuto cantabile di Mauro Palmas e all’organo di Alessandro Foresti.

 

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“Luna piena su Monte Aidu” è il titolo dell’evento organizzato dall’Amministrazione comunale di Teulada e dal Circuito Mare e Miniere con la collaborazione dell’associazione Elena Ledda Vox, per la serata di venerdì 16 settembre 2016. Si tratta di una passeggiata con musiche e letture al chiaro di luna.

Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti alle 18.30, presso l’inizio del sentiero di Monte Aidu (in località Tuerra, poco oltre il Centro ippico comunale). Seguiranno l’inizio della camminata con varie tappe dedicate a lettura di brani e poesie, accompagnati da musica in acustica (voce e testi di Simonetta Soro, musica – liuto cantabile – di Mauro Palmas) e sosta finale sulla piana di Monte Aidu, panoramica del plenilunio sul mare, ancora musica e letture con cena al sacco. Il rientro è previsto orientativamente alle 23.00.

Considerata la tipologia del sentiero, di media difficoltà, da percorrere di notte, gli organizzatori consigliano ai partecipanti un minimo di preparazione fisica, calzature ed abbigliamento adeguati, torcia elettrica, acqua e cena al sacco. Per informazioni: Biblioteca comunale di Teulada (070 9271230).

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Mare e Miniere 2016 prosegue la sua ricca programmazione con una quattro giorni imperdibile che dal 30 agosto al 2 settembre andrà in scena ad Iglesias e Sant’Antioco. Si partirà il 31 Agosto alle ore 20,00 con “Sacro Cantare” che andrà in scena nella splendida cornice della Cattedrale di Santa Chiara di Iglesias dove prenderà vita l’inedito incontro tra il repertorio sacro della tradizione musicale sarda e quello georgiano. Protagonista, infatti, sarà l’Ensemble Adilei, otto giovani e talentuosi cantanti che da diversi anni sono impegnati nella tutela e nella valorizzazione del canto polifonico georgiano, dichiarato dall’Unesco nel 2001 “patrimonio immateriale dell’umanità”. Di grande e variegata complessità, questa antica tradizione della Georgia Caucasica, consiste in quattro tipi principali (quella a bordone, quella contrappuntistica, quella parallela o “dissonante”, e quella “ostinata”).

Nella regione a nord-ovest della Georgia, la montuosa e selvaggia Svanetia si pratica l’arcaica polifonia “dissonante”, mentre la Georgia occidentale è conosciuta per quella contrappuntistica con lo yodel, e la zona orientale, la Khaketia (centro storico dell’enologia mondiale) è la patria del dialogo delle melodie melismatiche di due solisti con l’accompagnamento del bordone. La polifonia “ostinata” è presente in tutte le regioni. Le tradizioni polifoniche nella Georgia sono presenti circa dal IV secolo, quando il Cristianesimo è stato adottato come religione di Stato. Insieme all’Ensemble Adilei si esibirà anche Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, nato nel 1976 per accompagnare la processione della Settimana Santa e composto da Giovanni Ardu, Mario Corona, Roberto Iriu e Antonio Migheli, le straordinarie voci femminili di Elena Ledda, Simonetta Soro e Gabriella Aiello, mentre la parte musicale sarà affidata al liuto cantabile di Mauro Palmas e all’organo di Alessandro Foresti. Si tratterà, insomma, di un evento unico nel quale le intricate polifonie della tradizione georgiana daranno vita ad un dialogo inedito con la tradizione sarda, facendo emergere sorprendenti e suggestive identità.

“Sacro Cantare” verrà replicato il giorno successivo, il 31 Agosto alle ore 20,00 presso la Basilica di Sant’Antioco Martire di Sant’Antioco, dove l’Ensemble Adilei, incontrerà Su Cuncordu di Castelsardo e Su Cuncordu di Cuglieri, oltre alle già citate voci di Elena Ledda, Simonetta Soro e Gabriella Aiello, il liuto cantabile di Mauro Palmas e l’organo di Alessandro Foresti. Al termine del recital, la serata proseguirà nella piazza adiacente alla basilica con uno spettacolo dedicato al repertorio profano. Il 1 settembre alle ore 21,00 in Piazza de Gasperi a Sant’Antioco andrà, poi, in scena l’inedito ed originale format “Dialogando con la Tradizione” che vedrà protagonista Bruno Gambarotta impegnato nelle affascinanti interviste concerto con Elena Ledda, Tenores di Oniferi, Totore Chessa. Il 2 settembre alle ore 21,00 si replicherà sempre in Piazza de Gasperi a Sant’Antioco con Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu e Luigi Lai. Uno spettacolo inedito tra musica e racconti attraverso il quale andare alla scoperta di veri e propri monumenti della tradizione Sarda. Entrambi gli eventi sono organizzati in collaborazione con la Diocesi di Iglesias ed i Comuni di Iglesias e Sant’Antioco.

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Giovedì 11 agosto, alle ore 21,30, andrà in scena a Villamassargia, nella bella cornice di Casa Fenu, lo spettacolo di danza “TRAS-U-MARE” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas (mandola, liuto cantabile) eseguite dal vivo con Marcello Peghin (chitarra) e Silvano Lobina (basso) e la partecipazione come Special Guest di Elena Ledda. Le danze di Matteo Corso, Francesca La Cava, Cristina Locci, Manolo Perazzi, Angela Valeria Russo faranno immergere il pubblico nella vita pastorale, rievocando le nostre radici e il nostro legame con l’ambiente, con i cicli della vita e della natura, con la tradizione e il folclore: tra passato e presente, tra città e campagna, tra uomo e ambiente. La transumanza è un viaggio che determina nell’uomo un cambiamento, un rito di passaggio, un’esperienza vissuta che conduce al raggiungimento di una nuova identità. La transumanza è un viaggio in solitudine che include tre momenti importanti nella formazione dell’individuo: la partenza e la separazione, la transizione e l’arrivo e l’incorporazione. “TRANS-U-MARE” è suddiviso in tre quadri che rappresentando i diversi momenti del viaggio “della transumanza”, immergono lo spettatore in un ambientazione cinematografica e neorealistica. All’interno dei quadri, lo spettacolo alterna diverse vicende parallele ispirate alla vita pastorale, mettendo in continua relazione le immagini del passato con quelle del presente, attingendo dall’ambientazione sociale non solo quotidiana ma anche etica e interiore e facendo evolvere le situazioni e gli umori dei protagonisti momento per momento. Ciascun interprete, come affermava il filosofo francese Deleuze, più che reagire “registra”, più che essere impegnato in un’azione, «è consegnato a una visione che insegue o dalla quale è inseguito».

Il segno coreografico sarà caratterizzato da una gestualità ampia ed espressiva contaminata dal teatro, dal quale sottrae gesto e parola, e dalle tradizioni e dal folclore, alle quali si ispira nelle superstizioni e nei proverbi oltreché nei segni e nel ritmo, rielaborando le danze della tradizione popolare come i balli sardi, il saltarello abruzzese, la pizzica salentina e tutte quelle utili alla drammaturgia della creazione. Lo spettacolo verrà replicato venerdì 12 agosto, alle ore 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza Nuraghe.

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Dopo le prime due serate a Cabras e a Bauladu, torna nella sua “casa base” a Oristano il Festival Dromos. Tre gli eventi nel programma della giornata di domani (mercoledì 3 agosto), che culmina in musica alle 21.30 in piazza Cattedrale, in compagnia di cinque cantanti sarde ­ – Elena Ledda, Simonetta Soro, Valentina Casula, Monica Demuru e Rossella Faa – protagoniste di “Lux Feminae”, una produzione originale del festival. Il concerto è preceduto da due diversi appuntamenti nel tardo pomeriggio: alle 18.30 al Centro di salute mentale (presso l’Ospedale Vecchio nel piazzale San Martino) l’inaugurazione della mostra “Il frutto della disubbidienza”; alle 19.30, alla Libreria Librid (in piazza Eleonora d’Arborea), “Racconti di viaggi responsabilmente dissubbidienti”, un incontro con la Cooperativa ViaggieMiraggi Onlus .

Alcune delle più importanti voci femminili del panorama isolano sono riunite nel progetto “Lux Feminae”, per un concerto sotto “Il segno di Eva” (tema portante di questa diciottesima edizione di Dromos) ambientato in uno degli spazi più prestigiosi di Oristano come piazza Cattedrale, di fronte alla chiesa dedicata alla Vergine Maria: una serata celebrativa della luce mistica della Donna, madre del Dio cristiano ma, al contempo, della luce delle donne, di tutte le donne. Ogni cantante sarà affiancata da uno o più musicisti di riferimento: Elena Ledda e Simonetta Soro dal quartetto di Mauro Palmas alla mandola con Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso e Andrea Ruggeri alla batteria; Monica Demuru con il pianista Natalio Mangalavite; Rossella Faa con Giacomo Deiana alla chitarra e Nicola Cossu al contrabbasso, quest’ultimo presente anche al fianco di Valentina Casula e del suo chitarrista Jean-Luc Roumier. Il biglietto costa dieci euro, e il ricavato sarà devoluto alla Caritas.

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Giovedì 4 agosto, alle ore 21,30, andrà in scena a Portoscuso, presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu”,  lo spettacolo “Danze del Mare 2.0”, riproposto anche nell’edizione 2016 di Mare e Miniere, dopo il grande successo dello scorso anno. Il mare, crocevia di storie, popoli, culture e sogni, ha ispirato questa nuova opera del regista e coreografo Mvula Sungani e del compositore Mauro Palmas, che rinnova la loro collaborazione dopo il successo di “Etnika”, spettacolo dedicato alla Sardegna. Gli autori, entrambi noti al pubblico e alla critica per aver da sempre sperimentato e ricercato nuove forme espressive legate alla cultura popolare, nel corso degli anni hanno sviluppato un originale ed innovativo linguaggio espressivo, che in questa pièce trova la sua maturazione. “Danze dal mare 2.0” ha una forte matrice antropologica, è un percorso che unisce idealmente l’Italia, dal nord al sud, dall’est all’ovest, raccontando i colori, gli usi, i costumi, gli odori ed i sapori tipici della nostra terra accarezzata quasi completamente dalle onde del mare. «E’ l’incessante respiro del mare a far vibrare la mia musica – sottolinea il musicista sardo -. E’ un viaggio nei suoni del Mediterraneo, ma anche nelle origini del ballo sardo, della pizzica e della tarantella».

L’ingrediente principale dell’opera è la contaminazione tra arti, epoche e stili, dove artisti di estrazione diversa si uniscono per raccontare con voce armoniosa e univoca, la cultura del nostro paese, dove da sempre il passato si unisce al futuro. Nei momenti di aggregazione come le feste religiose e le feste pagane, le forme più usate per la socializzazione sono sempre state il ballo e la danza. La poetica coreografica ispirata alla tradizione popolare italiana, viene stilizzata, da Mvula Sungani, mediante le nuove tendenze contemporanee e fusa con la Physical Dance. Il ritmo e le melodie restituiscono ai movimenti, dapprima sincopati e poi rituali, la forza evocativa delle terre di origine. Trovare nel mondo popolare possibili forme di innovazione coreutica è un altro importante momento di ricerca della creazione. Le composizioni originali di Mauro Palmas, ispirate alle musiche popolari e trasfigurate dalla sua personalissima scrittura, si uniscono e si fondono alle trascrizioni delle danze di origine classica e popolare, creando un rarefatto moto emotivo per tutto lo spettacolo. Il movimento e la melodia diventano danze, e le danze… momenti di vita.

Le partiture dell’opera in origine scritte per piccola orchestra, verranno proposte da Mauro Palmas (mandola, liuto cantabile) in quartetto con Marcello Peghin (chitarre), Pietro Cernuto (friscaletto e zampogna) e Silvano Lobina (basso). Lo spettacolo verrà replicato venerdì 5 agosto, alle ore 21,00, a Muravera, in Piazza Europa.

Il programma degli eventi estivi di Mare e Miniere 2016 proseguirà il 12 agosto con lo spettacolo “Trans-U-Mare” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas. La replica andrà in scena il giorno successivo, alle 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe.

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La programmazione estiva di Mare e Miniere 2016 prosegue lunedì 1 agosto, alle ore 21,30, ad Iglesias, in Piazza San Francesco, con “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra”, progetto speciale portato in scena da Mario Incudine. Il cantautore e ricercatore ennese canta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici) ed Emanuele Rinella (percussioni).

Il programma degli eventi estivi di Mare e Miniere 2016 continuerà con quattro appuntamenti dedicati alla danza: il 4 agosto, alle ore 21,30, a Portoscuso, presso la Vecchia Tonnara Su Pranu con lo spettacolo “Danze Del Mare 2.0” che verrà replicato il giorno successivo a Muravera, alle 21,30, in Piazza Europa. L’11 agosto andrà in scena lo spettacolo “Trans-U-Mare” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas. La replica andrà in scena il giorno successivo, alle 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe.

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