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Che rapporto c’è tra una sempre più efficace ricerca tecnologica ed il mondo della disabilità? E ancora che importanza rivestono come elementi di inclusione e di promozione alla partecipazione sociale dei disabili le più moderne psico-tecnologie di assistenza e gli ausili?
Questi importanti interrogativi sono stati al centro dell’incontro di studio dal titolo “Psico-Tecnologie Assistive e supportive per le persone con disabilità sensoriali” che si è svolto lunedì 15 luglio a Cagliari presso la sede centrale dell’Istituto Europeo di Ricerca, Formazione ed Orientamento Professionale (IERFOP).
L’incontro che segna di fatto l’avvio del polo di ricerca denominato “Psycho-Tecno” è stato organizzato in collaborazione con Alessandro Spano, professore Associato di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Cagliari, con il gruppo di ricerca della Comunità Mondiale della Longevità, con Mauro Piria segretario della SIMFER Sardegna, Donatella Petretto esperta ricercatrice nel campo della psicologia della disabilita e numerosi docenti e ricercatori dell’ateneo cagliaritano.
«IERFOP si pone come fulcro e stimolo di un importante polo di ricerca finalizzato alla realizzazione di strumenti che impattino le disabilità sensoriali in tutte le età – dichiara il presidente Roberto Pili – inoltre ci proponiamo di affinare ed umanizzare la tecnologia che continuamente viene sviluppata dalla ricerca e proposta dall’industria. E’ di primaria importanza promuovere lo sviluppo di conoscenze nel campo delle tecnologie assistive, secondo un approccio che metta al centro la persona con disabilità, i suoi obiettivi e che ne garantisca la reale fruibilità e l’efficacia nel promuovere l’autonomia, la partecipazione e l’inclusione. Riteniamo che coniugare le istanze psicologiche, mediche con la moderna tecnologia possa contribuire a definire personalità adattative in grado di avvalersi dei presidi riabilitanti sempre più perfezionati.»
Un primo step, la nascita di questo nuovo polo di ricerca multidisciplinare, che possa consentire di porre sempre più i ritrovati della tecnica al servizio delle persone.
«Le moderne tecnologie oggi disponibili rappresentano una grande opportunità – dichiara Alessandro Spano – Grazie ad esse sarà possibile aumentare il livello di autonomia dei disabili sia nella loro vita quotidiana, sia per un loro più proficuo inserimento nel mondo del lavoro. Queste infatti, consentono di far emergere le abilità di ogni individuo. In senso lato, possiamo ipotizzare che le tecnologie modificheranno profondamente il concetto stesso di disabilità. Le nuove tecnologie, inoltre, sono caratterizzate da cambiamenti repentini e profondi che rendono, oggi, quasi inimmaginabili le loro potenzialità.»
La tavola rotonda coordinata dal presidente di IERFOP Onlus, Roberto Pili, ha segnato il primo passo di una nuova linea di ricerca di psicologia applicata e sancisce a tutti gli effetti l’entrata nel vivo dell’agenda di ricerca dell’ente.
«Attraverso questa iniziativa – specifica Bachisio Zolo, Direttore dell’attività didattica e formativa – si completa la mission di IERFOP che fa della ricerca delle tecnologie assistive ed inclusive a favore dei disabili in tutte le fasi della vita uno dei suoi scopi più importanti.»
Alla tavola rotonda a cui hanno partecipato tra gli altri Ignazio Argiolas, Giancarlo Pusceddu, Alessandro Melillo, Federica Caria, Anna Di Martino è stata annunciata l’istituzione da parte di IERFOP e CmdL di una serie di borse di studio per ricercatori ipovedenti e/o con ipoacusia.
«La società scientifica SIMFER Sardegna dei medici specialisti in fisiatria – annuncia il Mauro Piria – collaborerà in pieno al progetto portando tutta la competenza e l’esperienza di coloro che quotidianamente si confrontano con la disabilita e certificano l’appropriatezza degli ausili tecnologici.»