22 November, 2024
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I 24 candidati della lista “Articolo UNO”, una delle 4 liste che sostengono la candidatura a sindaco di Carbonia del segretario regionale Luca Pizzuto, per le elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Silvia Ballisai, Angela Borghero, Annarella Cancedda, Raimondo Cancedda, Ida Casu, Serena Chirra, Maria Teresa Concas, Maurizio Dei Nobili (indipendente), Andrea Fabrizi, Joseph Grassa, Roberto Maietta, Sahron Sara Matzeu, Sandro Mereu, Sara Pau (indipendente), Francesca Pili, Simone Pilloni, Barbara Pischedda, Giovanni Pittau, Mauro Puddu, Angela Antonia Puggioni, Diego Pusceddu, Matteo Sestu, Lorenzo Tartaglione, Simonetta Uccheddu.

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#semiabbandonicrollo: la campagna lanciata dagli archeologi per salvare i Nuraghi del Sulcis Iglesiente sta dando i suoi frutti.
«Questa mattina la Regione Sardegna comunica l’archeologa responsabile della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Simona Leddaha deciso per una proroga di un mese. Il nostro auspicio è che la proroga concessa serva a fissare meglio, nel contraddittorio tra le parti sociali, i termini della questione della tutela del patrimonio archeologico del Sulcis in una visione di continuità col lavoro fatto da venti anni ad oggi. Deve essere data la possibilità ai cantieri archeologici attivati di poter continuare il loro lavoro di valorizzazione, scavo e manutenzione.»
Sotto l’istituìto #semiabbandonicrollo, il tentativo da parte degli addetti ai lavori sta dando i suoi frutti: la dott.ssa Carla Perra, direttore scientifico dello scavo di Nuraghe Sirai di Carbonia, continua a domandarsi perché gli estensori del Progetto non abbiano considerato la lettura del Decreto istitutivo del Parco e del suo Statuto; e perché non si tenga in considerazione il beneficio che queste aree comportano ogni anni ai Comuni del Sulcis.
L’appello degli archeologi, Simona Ledda, Mauro Puddu, Elisa Pompianu e Matteo Tatti, è sempre lo stesso: «Ci auguriamo che questi luoghi vengano salvati. Non dimentichiamo il nostro patrimonio storico e archeologico, un patrimonio che la regione Sardegna ha il dovere di tutelare e valorizzare».

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Prosegue lo sciopero della fame dei lavoratori AIAS che ormai da anni rivendicano il pagamento degli stipendi arretrati. Ieri sera uno dei lavoratori, Mauro Puddu, ha lasciato temporaneamente il presidio per partecipare all’incontro organizzato nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco. Durante lo svolgimento dei lavori, lo abbiamo intervistato.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220853250788995/

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La sala consiliare del comune di Sant’Antioco ha ospitato questa sera il terzo ed ultimo incontro organizzato dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, per dibattere i temi legati alla riforma del Servizio sanitario nella XVI legislatura del Consiglio regionale. All’invito dell’OPI hanno risposto gli amministratori del comune di Sant’Antioco, guidati dal sindaco Ignazio Locci, che ha messo a disposizione la sala consiliare, come in precedenza avevano fatto i comuni di Calasetta e Carbonia; il sindaco di Carbonia Paola Massidda, presidente della conferenza dei sindaci dei comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessore della Sanità del comune di Carloforte Gianfranco Grosso; il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai; alcuni sindacalisti e cittadini sensibili alle tematiche della sanità.

Nel corso del dibattito, aperto dagli interventi del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente Graziano Lebiu, del sindaco di Carbonia e presidente della Conferenza socio-sanitaria del Sulcis Iglesiente Paola Massidda, sono emerse tutte le problematiche del sistema sanitario pubblico nel territorio, acuitesi negli ultimi anni dopo la cancellazione delle ASL e l’istituzione dell’ATS Sardegna, emergenze determinate principalmente dalla carenza di personale che ha portato all’accorpamento di alcuni servizi, al depotenziamento di altri; e ancora del mancato superamento dell’emergenza delle liste d’attesa lunghissime, della crescente mobilità passiva, della vertenza dei lavoratori AIAS che ha raggiunto livelli drammatici per 1.200 lavoratori che rivendicano ben dieci mensilità arretrate.

Diversi gli interventi, tra i quali quello dell’assessore di Carloforte Gianfranco Grosso, che ha evidenziato l’emergenza del servizio dialisi che, a causa della mancanza di personale, ha rischiato la sospensione, scongiurata solo dal fermo intervento del sindaco Tore Puggioni; e di Mauro Puddu, lavoratore dell’AIAS, che ha esposto la situazione difficilissima che si trascina ormai da anni e che – ha sottolineato, rivolto al consigliere regionale Fabio Usai – risale ad un periodo precedente alla XV legislatura, nel corso della quale è stato approvato il piano di riordino della rete ospedaliera ed è stata istituita l’ATS Sardegna. Mauro Puddu ha aggiunto che i lavoratori sono arrivati al punto, in molti casi, di non poter garantire la loro presenza sul posto di lavoro, in quanto non hanno neppure i soldi per coprire i costi di trasporto ed ha lanciato un appello perché si arrivi finalmente a sbloccare la situazione di stallo che si trascina ormai da troppo tempo ed ha evidenziato la preoccupazione per gli sviluppi che potrebbe prendere l’istanza di fallimento che pende sul capo dell’Azienda.

Gianluca Lindiri, ex amministratore del comune di Tratalias, dializzato all’ospedale Sirai di Carbonia, ha evidenziato la scarsa presenza di amministratori dei Comuni del territorio, ad un incontro su un tema così importante qual è quello del Servizio sanitario pubblico.

Il consigliere regionale Fabio Usai ha replicato rimarcando quanto fatto dalla nuova maggioranza in pochi mesi dall’insediamento, con l’istituzione della commissione d’inchiesta che è arrivata ad accertare finalmente l’entità dei crediti vantati dall’AIAS nei confronti della Regione, circa un milione e mezzo di euro, una cifra nettamente inferiore ai crediti vantati ai lavoratori, complessivamente circa 10 milioni di euro, e quanto pagato dalla Regione all’AIAS negli ultimi cinque anni, oltre 100 milioni di euro. Fabio Usai ha assicurato il massimo impegno sia per cercare di chiudere, finalmente, in un modo o nell’altro, la vertenza AIAS, sia per dare risposte alle legittime richieste avanzate dai sindaci per assicurare ai cittadini del Sulcis Iglesiente, servizi sanitari adeguati.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Sergio Lai, delegato del comune di Calasetta in materia sanitaria; Efisio Aresti UIL Fpl e Giovanni Zedde Fp CGIL; Raffaele Pistis, direttore del reparto Dialisi di Iglesias; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; e, infine, Eleonora Spiga, vicesindaco del comune di Sant’Antioco.

L’appuntamento è ora fissato per il 16 novembre, quando in piazza Roma, a Carbonia, si terrà una manifestazione territoriale per rivendicare risposte adeguate alle emergenze denunciate a più riprese e rilanciate nell’incontro odierno.

   

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E’ riesplosa stamane, davanti alla sede di Cortoghiana, la protesta dei lavoratori AIAS, con l’inizio di un nuovo sciopero della fame, dopo quello attuato due settimane fa davanti alla sede centrale di viale Poetto, a Cagliari, tesa a rivendicare il pagamento delle nove mensilità arretrate ed il rispetto dei loro diritti.

A fine mattinata ci siamo recati sul luogo della protesta, dove abbiamo realizzato un’intervista con Mauro Puddu, uno dei lavoratori in sciopero della fame, già protagonista dello sciopero della fame di Cagliari con il collega Antonello Repetto.