17 November, 2024
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Un cantiere di pittura collettiva aperto a tutti, un’altra occasione di socialità per la comunità di Sarroch, coinvolgendo giovanissimi, in particolare studenti, e residenti più maturi, per abbellire la città con un’iniziativa a carattere partecipato. La nuova tappa della III edizione di SarrochArt – Festival delle Arti visive – in programma 17, 18 e 19 ottobre – è dedicata all’Arte urbana, ed è un esempio di coesione, uno strumento di integrazione che rafforza le strutture sociali.

L’idea di fondo del progetto è il potenziamento dei legami sociali e la promozione della sostenibilità ambientale attraverso l’arte urbana. È un filone artistico dalla spiccata potenza evocativa, capace di garantire risultati immediati. Giovani e meno giovani, insieme, fanno arte nel rispetto delle peculiarità del luogo, per riqualificare esteticamente un tratto di muro del canale Rio Is Cannas, contesto dell’intervento, promuovendo così un rinnovato senso di appartenenza.

La III edizione del Festival, voluto dal comune di Sarroch, con il coordinamento organizzativo dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, e con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla P.I. BB. CC., dopo l’anteprima di luglio, si concentra ora sulla pittura, in particolare sull’arte urbana, con tre giornate di lavoro, ma anche di festa.

La creatività è il filo conduttore. È un’occasione di espressione, piacere e intrattenimento, che contrasta la tendenza di un’epoca sempre più caratterizzata da prassi di isolamento e di solitudine. Tramite l’arte il Festival crea le condizioni per ricucire il tessuto relazionale. Prioritario è infatti il coinvolgimento delle scuole, con gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Sarroch che avranno modo di partecipare ai laboratori di muralismo in programma giovedì 17 e venerdì 18 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30; saranno curati da artisti di comprovata esperienza quali Mauro Rizzo Maram Studio, l’atelierista e designer Maria Tedde, l’architetto Massimo Congiu, con la direzione artistica di Marco Peri.

Nel pomeriggio degli stessi giorni, dalle 14.30 alle 18.30, cantiere aperto alla comunità di Sarroch, con la partecipazione spontanea degli abitanti. L’evento è accessibile a tutti; non è infatti richiesta una formazione specifica. E durante le sessioni del progetto la strada sarà animata da musica e laboratori di Break Dance a cura di Simone Podda.

Il cantiere aperto si rinnoverà poi anche nella terza giornata di progetto, sabato 19 ottobre, dalle 9.30 alle 17.30, cui farà seguito, alle 18.00, l’inaugurazione dell’opera, alla presenza degli artisti e di tutti partecipanti. Il taglio del nastro sarà un bel momento di festa e anche un modo per rafforzare nella comunità il senso di appartenenza. A seguire poi dj set con Martinikka di Radio X e Break Dance Show a cura di True Sardi.

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Il prof. Giorgio Pellegrini, che ha presentato al pubblico accorso all’inaugurazione lo scorso 5 dicembre, la Mostra di grafica bielorussa “Il Dialogo delle Civiltà” lo aveva già ampiamente preannunciato: le 20 incisioni in mostra nello splendido sito dell’ex convento di San Lucifero, attuale sede del Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari rappresentavano una occasione per gli amanti dell’arte per ammirare l’ottimo livello della scuola grafica bielorussa: «Nelle scuole d’arte e nelle accademie di quest’ex repubblica sovietica, patria del grande Marc Chagall, si continua a percorrere quel sentiero lastricato di coerenza che riconduce, senza falsi adeguamenti alle chimere dell’ovest dell’arte, nel territorio sicuro e collaudato del figurativo. Un percorso selettivo e didattico capace di garantire una professionalità artistica perfettamente acquisita. Su quella base granitica molti artisti hanno incominciato a lavorare per infondere nuova originalità e freschezza in una materia densa eppure sicura» – Giorgio Pellegrini.

Il giudizio del numeroso e competente pubblico accorso all’inaugurazione ha confermato l’apprezzamento ed il successo di una mostra che voleva anche essere un omaggio ad alcuni grandi personaggi della cultura bielorussa dei tempi del Rinascimento e del Barocco il cui nomi fanno parte integrante del patrimonio comune europeo.

La Mostra itinerante che prima di Cagliari ha toccato Roma, sarà allestita nei prossimi mesi nelle principali capitali europee.

L’inaugurazione è stata aperta dei saluti del diplomatico bielorusso Dmitry Avsiansky responsabile affari culturali dell’Ambasciata ai quali è seguita l’apprezzatissima introduzione del prof. Giorgio Pellegrini, stimato storico dell’arte e responsabile “collaborazioni culturali” del Consolato bielorusso in Sardegna.

Fra le autorità presenti, la d.ssa  Giovanna Medde, direttore servizio relazioni internazionali della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, la prof.ssa Micaela Morelli, Prorettrice dell’Università di Cagliari, la Prof.ssa Nicoletta Rossi, dirigente del Liceo Artistico Musicale Foiso Fois, il colonello Giuseppe Rollo in rappresentanza del Comando generale dell’Esercito Italiano in Sardegna, la D.ssa Veronica Madau, Vice Questore aggiunto della Polizia di Stato in rappresentanza del Questore di Cagliari, la Presidente del Comitato Paralimpico della Sardegna Cristina Sanna, il colonnello Medico Stefano Ciancia Direttore del dipartimento militare di medicina legale che ha concesso l’utilizzo della mostra fotografica sul Castello barocco di Niasvizh, sito bielorusso tutelato dall’UNESCO, alle cui origini vi è l’opera dell’architetto gesuita Giovanni Maria Bernardoni del cui genio si trova traccia anche a Cagliari nei siti gesuiti di fine XVI secolo della nostra città, fra i quali proprio anche la sede dell’ex Ospedale Militare nato come Casa del Noviziato dei Gesuiti.

La mostra itinerante il “Dialogo delle Civiltà” gode del patrocinio della Commissione dell’Unione Europea, della Camera dei Rappresentanti dello Stato dell’Unione di Belarus e Russia e dell’Ambasciata della Repubblica Belarus in Italia, l’iniziativa cagliaritana si è tenuta in collaborazione con il Liceo Artistico Musicale Foiso Fois nell’ambito delle iniziative inserite nella “Rete per la conoscenza ed integrazione” promossa dall’Associazione Cittadini del Mondo con il sostegno della Fondazione di Sardegna.

Un particolare ringraziamento è stato espresso dal Console on. Giuseppe Carboni alla Fondazione di Sardegna per il prezioso sostegno, all’Ambasciatore bielorusso Aleksandr Guryanov per aver scelto Cagliari come secondata tappa italiana della mostra dopo Roma, al prof. Giorgio Pellegrini, alla dirigente del Liceo Foiso Fois prof.ssa Nicoletta Rossi per aver aderito con pronta disponibilità ed entusiasmo all’iniziativa e per l’alta professionalità dell’allestimento curato dalle professoresse Concettina Ghisu, Marina Putzolu, Anna Maria Sini e dal prof. Mauro Rizzo, la collaborazione avviata proseguirà con l’attivazione di programmi di scambio professionale e di buone prassi con alcuni licei artistici bielorussi e con nuove iniziative comuni.