22 February, 2025
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Ieri mattina, in occasione del Giorno del Ricordo, la consigliera dei Riformatori sardi ha depositato al protocollo del comune di Iglesias, una mozione per intitolare una via o una piazza ai Martiri delle Foibe. «L’obiettivospiega Valentina Pistis è conservare e rinnovare la memoria di quelle vicende e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Una dolorosa pagina di storia a lungo strappata.»

«Tale ricorrenza si propone di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, giuliani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra dove furono circa ventimila le vittime che persero la vita nelle cavità carsiche istriane esi stima siano stati circa trecentomila coloro che furono costretti ad abbandonare la propria terra per fuggire ai massacri dell’esercito di Tito», aggiunge Valentina Pistis.

La mozione, se approvata, impegnerà il sindaco Mauro Usai e la Giunta comunale, ad individuare, attraverso la Commissione competente, una via, una piazza o un locale istituzionale da intitolare ai martiri delle foibe.

Il comune di Iglesias ha affidato i lavori di riqualificazione dello storico stadio Monteponi. Lo ha annunciato il sindaco Mauro Usai.

«Finalmente, dopo anni di inagibilità, le tribune scoperte e l’intera struttura verranno adeguati alla normativa vigente garantendo la completa fruizione dello stadioha spiegato Mauro Usai -. Grazie a questo appalto di quasi un milione di euro lo stadio Monteponi potrà accogliere tifosi e spettatori al massimo della sua capienza.»

Lo stadio Monteponi è “la casa” del GS Iglesias, società guidata dal presidente Giorgio Ciccu, protagonista del campionato di Eccellenza regionale e di un’intensa attività nel settore giovanile. Il mese scorso la squadra allievi ha conquistato la prestigiosa 61ª Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni. La prima squadra occupa il quinto posto in classifica, ultimo utile per la partecipazione ai playoff promozione, con una partita da recuperare, quella non disputata domenica scorsa per l’impraticabilità del terreno di gioco, allagato per la pioggia caduta incessantemente prima della partita per oltre 24 ore. Lo stadio Monteponi, inoltre, negli ultimi anni ha ospitato alcuni grandi concerti organizzati dal comune di Iglesias.

Nelle foto sotto, le tribune e la gradinata dello stadio Monteponi piene in occasione dell’amichevole con il Cagliari di Zednek Zeman disputata il 14 novembre 2014 per l’inaugurazione dell’impianto dopo i lavori di ristrutturazione.

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Carbonia Iglesias ha organizzato per venerdì 31 gennaio alle ore 16.00, presso la sala conferenze Anfiteatro di via Roma 253, a Cagliari, il “tavolo progettuale interistituzionale per l’attivazione del corso di laurea infermieristica nella provincia Carbonia-Iglesias”.
L’OPI è fortemente convinto che sia possibile un accordo sinergico tra la Regione Sardegna, l’Università di Cagliari, la Asl Sulcis, i Comuni del Sulcis Iglesiente, il Consorzio AUSI, per dare anche ai ragazzi della nostra provincia una maggiore opportunità di studio e nel contempo per promuovere la formazione di professionisti sanitari competenti e indispensabili per il sistema Salute.
In piena carenza di professionisti sanitari infermieri ed in un frangente in cui non pochi studenti sono costretti a interrompere o a non intraprendere un corso di studi universitario per mancanza di risorse economiche in seno al proprio nucleo familiare anche per la drammatica condizione lavorativa e sociale del Sulcis Iglesiente, è una opportunità che il territorio deve cogliere
e che le istituzioni potrebbero sostenere.
L’OPI avanzò dal 2013 l’ipotesi di realizzare un corso di laurea in infermieristica decentrato, rifacendosi all’esperienza delle realtà già presenti in territorio sardo e con quelle dell’Università degli studi di Torino. A distanza di 12 anni, la necessità di fornire risposte agli stessi bisogni formativi sociali e, nondimeno, assistenziali, si fa più forte: i dati sul fabbisogno formativo che verranno esposti dal dott. Mastrillo, dell’Università di Bologna, l’esperienza della gestione e organizzazione dei corsi di laurea in sedi decentrate del dott. Dimonte, dell’Università di Torino, apriranno il confronto con l’Università di Cagliari circa i vantaggi e le criticità per la realizzazione di corsi universitari e con le autorità locali e regionali. Sarà inoltre occasione per tutte le istituzioni di individuare risorse e soluzioni per la risoluzione delle criticità e problematiche che emergeranno eventualmente dal dibattito sui dati e considerazioni espresse.
Nel solco delle importanti iniziative che l’Ordine porta avanti e che vanno oltre all’ordinaria amministrazione, siamo impegnati dal 2013 nel nella promozione del corso di Laurea in Infermieristica nel Sulcis. Il “tavolo progettuale”, saprà avviare un confronto per la risposta alla nostra domanda: «Siamo finalmente pronti al corsi di laurea in Infermieristica nel Sulcis Iglesiente?»
Sono stati invitati all’incontro le seguenti autorità:
– Direttore Generale della Sanità, Luciano Giovanni Oppo

– Presidente del Consiglio regionale, Giampiero Comandini
– Assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi
– Assessore regionale della Cultura, Ilaria Portas
– Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola
– Coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica, Paolo Contu, e Coordinatore attività professionalizzanti di Cagliari Maria Rita Pinna
– Il prof associato del Dipartimento di Scienze Mediche e San Pubblica, Luigi Minerba
– Il presidente Ersu Cagliari, Cosimo Ghiani
– Il commissario del Consorzio UniNuoro, Giovanni Pinna Parpaglia
– Il presidente del consorzio UniOlbia, Aldo Carta
– Il presidente del consorzio AUSI, Mauro Usai
– I sindaci dei 27 comuni del Sulcis Iglesiente
– Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche regionali
– I consiglieri regionali Andrea Pilurzu, Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu
– Il Direttore Generale della ASL Sulcis Giuliana Campus
– Il Direttore delle Professioni Infermieristiche Antonello Cuccuru.

 

La Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara comincia il nuovo anno camminando, a passo lento, al fianco delle donne. Di tutte le donne! Senza limiti di età e provenienza. Una nuova edizione di “Leg’s go” al femminile, pensata per quante vogliono viaggiare in Sardegna, pernottando gratis lungo il Cammino: un’esperienza incredibile da vivere in solitaria o da pianificare con le amiche, ognuna con la sua storia unica da raccontare e condividere, senza paure o preoccupazioni, ma lasciando lo spazio alle emozioni, ai sogni, ai progetti concreti dove investire tempo ed energie.

La campagna promozionale “Leg’s go Women” è valida da gennaio fino al 15 aprile, e poi ancora dal 5 maggio al 15 giugno e, infine, dal 15 settembre al 15 dicembre, così da godere appieno delle meraviglie del Sulcis Iglesiente, Arburese e Guspinese: un itinerario storico, culturale e religioso di 500 km in 30 tappe lungo gli antichi cammini minerari del sud ovest dell’Isola.

«Dopo gli ottimi risultati dell’iniziativa Leg’s Go dedicata agli under 35ha sottolineato Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbaraabbiamo voluto, per il 2025, riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale delle donne nella conservazione e nella trasmissione della storia e delle tradizioni del nostro territorio, nonché nella promozione di stili di vita sostenibili. L’iniziativa vuol essere, quindi, un modo per celebrare la resilienza femminile e il desiderio di esplorare, creando uno spazio dove le donne possano sentirsi libere di esprimere sé stesse in sicurezza, condividere le loro esperienze e ispirarsi reciprocamente.»

Si è partiti oggi con la richiesta di voucher per soggiornare – senza alcun costo e previa disponibilità – nelle posadas e nelle strutture ricettive convenzionate con la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara che aderiscono all’iniziativa. Ad ogni voucher corrisponde un pernottamento e, per ottenerlo, bisogna essere in possesso di una credenziale del Cammino Minerario di Santa Barbara (costo € 5,00), oltre ad una donazione volontaria.

I percorsi toccano luoghi dal fascino senza tempo, bellezze naturalistiche, piccoli borghi e città che caratterizzano il Sulcis e dove è di casa la migliore enogastronomia locale: la città di Iglesias, la costa ionica, il mare della Sardegna, Porto Flavia, la macchia mediterranea, le grotte di Su Mannau e di Is Zuddas, gli scogli di Pan di Zucchero, castelli da fiaba, miniere e villaggi minerari, boschi, montagne, spettacolari siti geologici, aree archeologiche, antiche
tonnare, nuraghi e borghi medievali.

Per prendere parte alla promozione, bisogna scegliere tra i 12 itinerari disponibili sul sito www.camminominerariodisantabarbara.org/legsgoincammino: 4 da una notte, 3 da due notti e 5 da tre notti. Tutti gli itinerari sono forniti delle indicazioni di altimetria, distanza, tempistiche, con spiegazioni scritte e immagini a supporto, mappe e segnaletiche, oltre che a coordinate gps.
Camminare…è anche sognare!

 

Al termine dell’incontro davanti all’ingresso dello stabilimento della Portovesme srl, nella tarda mattinata di ieri i sindaci dei comuni del Sulcis Iglesiente si sono riuniti nel municipio di Portoscuso e hanno redatto un documento unitaria, che riportiamo integralmente.

«I sindaci e le sindache del Sulcis Iglesiente sono a fianco dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro rappresentanze, a seguito della decisione della Portovesme Srl-Glencore di chiudere tutta la linea zinco dal 23/12/2024, anticipando quanto comunicato nella riunione del 5/12/2024 al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Questa anticipazione è ancora una volta, una mancanza di rispetto degli impegni e del territorio, che ospita l’azienda da 25 anni e sul quale la stessa ha maturato enormi profitti. Pur sapendo che ieri si sarebbe svolto un sopralluogo degli alti funzionari tecnici del Mimit, al fine di valutare la continuità produttiva della linea zinco adopera di un soggetto terzo da autorizzare, l’AD della Portovesme Srl- Glencore ha deciso la completa fermata dello stabilimento in concomitanza con questo appuntamento che avrebbe potuto ridare speranza a chi lavora, alle famiglie, all’indotto e, pertanto, alle nostre comunità. Condanniamo unitariamente e con forza questa decisione, che rompe ogni patto di fiducia tra azienda e territorio. Mai come oggi è necessario unire le forze e fare fronte comune politico-sindacale-territoriale e istituzionale per trovare soluzioni alle vertenze in atto, che determinano una situazione sempre più drammatica e di estremo disagio a carico di migliaia di famiglie delle nostre comunità. Ribadiamo la necessità dell’apertura immediata di un tavolo di crisi che ci veda coinvolti come parte attiva. Chiediamo un incontro urgentissimo con la presidente Alessandra Todde, l’assessore dell’Industria Emanuele Cani, l’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, l’assessora del Lavoro Desiree Manca.»

E’ durissima la reazione dei sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente alla decisione annunciata da Glencore sulla fermata anticipata a lunedì 23 dicembre della produzione della linea zinco. Stamane un’ampia delegazione di primi cittadini s’è riunita davanti all’ingresso dello stabilimento di Portovesme, presenti anche rappresentanze sindacali dei chimici, dei metalmeccanici, i consiglieri regionali Luca Pizzuto, Alessandro Pilurzu e Gianluigi Rubiu e l’assessora regionale della Cultura e della Pubblica istruzione Ilaria Portas, e don Antonio Mura, parroco delle chiese di Portoscuso e Paringianu e responsabile della Pastorale Sociale per il Lavoro della diocesi di Iglesias. Quello che è emerso è un “NO” unanime alla fermata della produzione che metterebbe sulla strada 1.200 lavoratori con le loro famiglie e un intero territorio, e l’appello a Regione e Governo a chiamare Glencore alle proprie responsabilità, percorrendo tutte le strade possibili, se come ha annunciato la multinazionale non ha alcuna intenzione di tornare indietro dalla decisione assunta, per giungere al coinvolgimento di un nuovo soggetto imprenditoriale disponibile a continuare le produzioni a Portovesme.
Nel corso della manifestazione abbiamo alcune interviste, con i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu, Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu; l’assessora regionale della Cultura e della Pubblica istruzione Ilaria Portas; don Antonio Mura; sindaci di Portoscuso Ignazio Atzori, di Iglesias Mauro Usai, di Gonnesa Pietro Cocco; i sindacalisti Emanuele Madeddu (segretario Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale, e Roberto Forresu, segretario regionale della Fiom Cgil; l’intervento dei sindaci di Nuxis Romeo Ghilleri e di Portoscuso Ignazio Atzori, che hanno spiegato le motivazioni che hanno portato i sindaci a riunirsi stamane a Portovesme, che vi proponiamo.

Reparti sguarniti e medici in fuga. E’ una situazione di autentica emergenza quella che si trova ad affrontare l’azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente a cui fanno riferimento gli ospedali di Carbonia e Iglesias. Criticità affrontate questa mattina dalla Commissione “Sanità” del Consiglio regionale con le audizioni del direttore generale della Asl 7, Giuliana Campus, e dei sindaci di Iglesias e Carbonia Mauro Usai e Pietro Morittu.

«La nostra Asl sconta una forte carenza di personaleha detto Giuliana Campusall’appello mancano 88 medici. Dei 153 attualmente in organico oltre il 50 per cento è in età avanzata. Una situazione a cui non si riesce a far fronte con i concorsi. Lo scorso anno sono state fatte 45 assunzioni ma è servito a poco, 28 dei nuovi medici sono andati via e, nel frattempo, altri 8 hanno raggiunto la pensione.»

Carenza di organico che si ripercuote inevitabilmente sull’organizzazione dei servizi: «La mancanza di medici ha portato alla chiusura di alcuni reparti (Urologia e Ortopedia)ha proseguito Giuliana Campus altri svolgono solo servizi ambulatoriali (Neurologia). La situazione più critica riguarda però gli anestesisti. Attualmente ne sono rimasti 9 e non si riesce a reperirne altri. Continuando di questo passo i due ospedali di Carbonia e Iglesias saranno costretti a chiudere.»
Per questo, gli amministratori locali chiedono interventi rapidi per tamponare l’emergenza: «Chiediamo di bandire concorsi diretti per la Asl 7ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai fare selezioni regionali serve a poco, i vincitori scelgono altre sedi e i reparti rimangono scoperti. Nel frattempo però si pensi a metodi di assunzione alternativi per evitare soluzioni drastiche».

Per Mauro Usai occorre inoltre spendere le risorse disponibili per il potenziamento delle strutture: «Per il punto nascita erano stati stanziati nella scorsa legislatura 2,5 milioni di euro per assumere 7 anestesistiha proseguito Mauro Usaidopo un anno non si vede nessun risultato».
Sulla stessa linea il sindaco di Carbonia Pietro Morittu: «Alla situazione drammatica degli ospedali si aggiunge quella della medicina territorialeha detto Pietro Morittumancano medici di base (25 in tutto il territorio della Asl 7) e pediatri. Tutto questo ha riflessi negativi sui pronto soccorso su cui si riversano centinaia di pazienti senza assistenza».
La presidente della Commissione Carla Fundoni ha garantito il massimo impegno dell’organismo consiliare per trovare una soluzione. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Gigi Rubiu (FdI), Umberto Ticca (Riformatori), Peppino Canu (Sinistra Futura), Alessandro Pilurzu (Pd) e Francesco Agus (Progressisti. Tutti hanno sollecitato un intervento immediato per far fronte a una situazione di emergenza e una maggiore sollecitudine da parte di Ares nell’espletamento delle pratiche.

La Commissione in mattinata ha espresso, a maggioranza, parere positivo sulla delibera della Gunta regionale che incrementa il fondo per la non autosufficienza che, per il 2025-2026, sarà pari a 59 milioni di euro.

Via libera anche alla proposta di nomina dei tre esperti all’interno della Consulta regionale per l’emigrazione. La Commissione ha sentito il direttore generale dell’assessorato del Lavoro Eugenio Annicchiarico che ha illustrato i criteri per l’individuazione dei tre nomi da un elenco di venti candidature selezionate attraverso un avviso pubblico. La scelta è caduta su Aldo Aledda (ex funzionario della Regione), Giuseppe Dessì (ex funzionario delle Acli) ed Elisa Manca (linguista). La proposta sarà esaminata dal Consiglio regionale.

Il comune di Iglesias, infatti, è stato scelto e annoverato tra i luoghi che possono candidarsi a pieno titolo per la realizzazione di questo tipo di iniziative e manifestazioni vetrina, nella quale saranno coinvolti operatori e associazioni del territorio e anche gli studenti e le studentesse dell’Istituto Alberghiero.

L’epopea mineraria è una pagina rilevante della storia del Sulcis e di tutta la Sardegna, ed è un inestimabile patrimonio di questi luoghi. La routine della fatica, la sofferenza, le difficoltà economiche: tutta la vita, un tempo non troppo lontano, ruotava intorno alla miniera, dalla nascita alla morte. E in miniera c’è chi ci è nato e chi ha perso la vita.

Pozzo Sella a Monteponi è un gioiello di questa prezioso incastonato al centro di questa storia, di questa narrazione, con la sua storia mineraria e il suo inconfondibile scenario storico culturale. Con la torre arcata, i macchinari e le fotografie d’epoca, si presta, dunque, a luogo ideale per una manifestazione che possa aggregare e includere la comunità, per un momento di accoglienza e apertura verso il resto del mondo, che bene si sposa con il clima delle festività natalizie.

L’arte di tirar fuori dalle viscere della terra metalli pregiati era vista come una nuova nascita e i minatori vestivano i panni di coraggiose e impavide ostetriche.

Da qui la simbologia della caverna dei minatori che si unisce a quella della natività; la grotta dove vide la luce Gesù, in un ambiente di povertà e semplicità assimilabile a quello minerario.

Nel passaggio dall’oscurità alla luce, dal buio del grembo materno o della terra, alla luce della venuta al mondo: è questo il senso del Natale e “Christmas Mine Gala”, che vuole essere un richiamo alla memoria, alla storia, alla tradizione, ai valori del Natale come inclusione intergenerazionalità, invecchiamento attivo, collaborazione connessione all’interno della comunità di Iglesias.

Lo spirito del Natale ad Iglesias in questo 2024 vuole sposare un progetto di benessere dell’anima, di recupero dei valori tra le persone in un turbinio di emozioni che solo la storia vissuta può regalare nell’ottica di una sempre più presente valorizzazione delle meraviglie territoriali.
L’evento prevede l’arrivo degli ospiti nella location nella quale godranno di un percorso sensitivo ed emozionale tra suoni, musica e suggestivi intrattenimenti, per essere catapultati nel bel mezzo di una vera e propria ambientazione natalizia, tra comparse, scenografie luminose e degustazioni.

All’interno dell’evento verrà data l’opportunità alle associazioni e agli operatori economici della zona di partecipare attivamente attraverso il loro servizi o prodotti per la crescita delle attività locali con l’inserimento degli allievi dell’istituto alberghiero di Iglesias che avranno modo di vivere un’esperienza formativa speciale e senza eguali.

Ad accogliere gli ospiti Innocenzo Satta, scrittore e profondo conoscitore del territorio del Sulcis, con un racconto tra luci e ombre che sarà sapientemente messo in scena.

Sarà un evento ricco di tantissime suggestioni, magiche scenografie luminose, preziosi allestimenti, degustazioni delle eccellenze territoriali, esibizioni, musica e dj set con Dj Sandro Murru alla consolle.

Ospiti speciali della serata saranno Angelo Garini l’architetto dei sogni esperto di bon ton che regalerà perle di galateo e buone maniere, e Anthony Peth conduttore televisivo di Mediaset, Rai, La 7 che sarà storyteller dell’esclusiva serata di Gala.

Mauro Usai, sindaco di Iglesias: «Abbiamo scelto di intrecciare passato e presente, con un richiamo alle tradizioni e ai festeggiamenti di un tempo, per farci guidare dalla saggezza di chi ci ha preceduti. Ed è proprio questo che vogliamo promuovere stasera: un dialogo tra generazioni, in cui le esperienze di ieri possano illuminare il nostro oggi».

Angela Scarpa, assessora Politiche sociali del comune di Iglesias: «Promuovere i luoghi e l’identità del nostro territorio attraverso le buone maniere e la gentilezza significa valorizzare le nostre radici e la nostra storia, inclusa quella mineraria, come fondamento di crescita sociale e culturale. Le parole hanno un potere trasformativo, in quanto rappresentano il primo strumento per costruire ponti, educare e contrastare l’uso della violenza. Incentivare un linguaggio positivo e rispettoso aiuta a rafforzare il senso di appartenenza e a creare comunità più unite e consapevoli. Partire dalla storia mineraria significa riconoscere le difficoltà, la resilienza e l’identità di una città che ha le basi culturali per trasformarsi in una comunità che propone valori universali».

Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, titolari della Events: «Sarà un evento strepitoso, ricco di emozioni e suggestioni dove il buio incontra la luce, dove carbone, argento e oro si intrecciano raccontando la risalita dalle viscere della terra dove tutto è oscuro passando attraverso il luccichio dell’argento che anticipa il magico incontro con l’oro, che, come il sole, regala luce e amore e ci ricorda che tutti siamo preziosi».

Luciano Peddis presidente UTE: «L’Università Iglesiente della Terza Età (UITE), associazione che mi onoro di rappresentare, già da tempo, nell’ambito della propria programmazione didattica, ha realizzato eventi, convegni e percorsi didattici finalizzati alla conoscenza delle peculiarità e dell’enorme patrimonio storico, culturale, ambientale e paesaggistico del territorio in cui opera.  Nel rispetto delle finalità statutarie, abbiamo accettato con grande piacere di mettere a disposizione la nostra struttura organizzativa per la realizzazione dell’evento “CHRISTMAS MINE”, organizzato dalla società Events in collaborazione con il comune di Iglesias. È, infatti, ampiamente condivisa l’idea di promuovere l’immagine di Iglesias raccontando la sua storia attraverso l’utilizzo di uno dei tanti siti (il Pozzo Sella) di inestimabile bellezza di cui è dotato il suo territorio. La vicinanza del Natale e la magica atmosfera di festa e felicità che la ricorrenza ci dona contribuiranno a rendere unica l’attività promozionale proposta».

Giuseppina Tartaglione, preside Ipsia Iglesias: «Il nostro Istituto partecipa attivamente agli eventi che si svolgono nel territorio per offrire alle studentesse e agli studenti l’opportunità di perfezionare le competenze acquisite durante il loro percorso di studi, grazie al confronto con la realtà lavorativa».

 

Matteo DeMartis (Iglesias Progressista) è il nuovo presidente del Consiglio comunale di Iglesias. Subentra ad Alessandro Pilurzu (Mauro Usai Sindaco), dimessosi a distanza di 9 mesi dall’elezione al Consiglio regionale.
«Ho condiviso con Matteo DeMartis fin dai tempi del Liceo, la straordinaria esperienza della rappresentanza studentesca e della militanza politicaha commentato il sindaco Mauro Usai -. Dal 2018 sediamo nello stesso Consiglio comunale nel quale sono stato proclamato Sindaco.»

Martedì 17 dicembre, a Domusnovas, dalle ore 10.00 alle ore 11.00 si terrà l’inaugurazione dell’opera “In cammino” realizzata dalla prof.ssa Artemisia Piera Bua nella Cabina di via Fratelli Bandiera. L’opera vuole raffigurare il percorso che unisce i paesi di tradizione mineraria al fine di promuovere nei giovani il territorio, attraverso un turismo lento e il passato lavorativo dei loro nonni, trascorso nel buio delle miniere.
Per l’Associazione Elda Mazzocchi Scarzella si tratta, dopo quella di vico 25 Aprile, della seconda cabina rigenerata grazie al progetto #cabinedautore di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione. In previsione nei prossimi mesi il restyling di una terza cabina, con l’obiettivo di arricchire il paese di Domusnovas grazie alle opere artistiche di  artisti. Era stato, infatti, Manu Invisible l’ideatore dell’opera Intrecci, protagonista della prima cabina.
Alla manifestazione di martedì parteciperà l’ing. Roberta Casciello di E-Distribuzione che con noi ha ideato e sostenuto il progetto.
Presenzieranno poi:
– l’artista prof.ssa Piera Artemisia Piera Bua
– la dirigente scolastica Marta Putzulu con gli/le insegnanti e tutti i bambini e le bambine della Scuola Primaria del plesso di Via Cagliari e una classe della Scuola Secondaria di Primo Grado
– il presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara Mauro Usai che ha cofinanziato l’opera
– l’amministrazione comunale di Domusnovas
– gli amici del Consorzio Natura Viva Sardegna che gestiscono la Grotta San Giovanni protagonista del murale
– tutti i cittadini e cittadine interessati e curiosi di sapere di più su questo progetto e sul prossimo
– le associazioni del paese
Per il presidente della Fondazione del Cammino di Santa Barbara, Mauro Usai, si tratta di «un’iniziativa lodevole che rispecchia appieno la finalità del bando attraverso il quale, ogni anno, la Fondazione CMSB, eroga contributi a favore di Enti e Associazioni che svolgono una funzione culturale, aggregativa, ricreativa nel territorio del Cammino Minerario di Santa Barbara. Il coinvolgimento della scuola, inoltre, rappresenta un valore aggiunto quale importante momento di condivisione con la comunità: i cammini, infatti, sono un patrimonio culturale e spirituale di inestimabile valore e permettono di promuovere la conservazione e la valorizzazione di percorsi storici e identitari, offrendo alle nuove generazioni la possibilità di vivere il presente poggiandosi sulle solide fondamenta del passato».

Roberta Casciello, responsabile Salute, Sicurezza e Ambiente dell’Area Operativa Sardegna di E-Distribuzione, afferma: «Siamo sempre orgogliosi nel promuovere la Street Art e valorizzare la nostra presenza sul territorio. il progetto Cabine d’Autore   ha proprio il fine di trasformare le cabine elettriche in opere di street art. Noti writers e artisti di strada portano la loro creatività, energia e originalità sui muri delle infrastrutture elettriche, trasformandole in elementi di pregio artistico capaci di integrarsi sempre di più nel territorio urbano ed extraurbano. Le centinaia di opere presenti in tutta Italia rappresentano ormai un museo a cielo aperto, tuttora in corso d’opera, per colorare di nuova energia la rete elettrica che diventa così anche una rete artistica».