18 July, 2024
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L’Amministrazione comunale di Iglesias ha approvato un’agevolazione tariffaria in materia di TARI a favore delle imprese presenti sul territorio che sono state costrette a sospendere l’attività o ad esercitarla in forma ridotta, a causa della situazione di emergenza determinata dalla pandemia Covid-19.
L’agevolazione verrà concessa limitatamente ed in proporzione all’effettivo periodo di chiusura o inattività forzata per effetto dei provvedimenti ministeriali emanati, e precisamente nel seguente modo:

– esenzione totale della parte variabile e fissa, limitatamente al periodo di effettiva chiusura o inattività forzata, derivante dalle limitazioni introdotte a livello nazionale o locale dai provvedimenti normativi adottati per contrastare l’emergenza da Covid-19 (secondo l’allegato A della deliberazione ARERA del 5 maggio 2020 n° 158/2020/R/rif e fatte salve ulteriori misure di contenimento restrittive emanate da adottate dalla Regione Sardegna o da ordinanze sindacali)

– esenzione totale della sola parte variabile, limitatamente al periodo di effettivo esercizio dell’attività in forma ridotta, derivante dalle limitazioni introdotte a livello nazionale o locale dai provvedimenti normativi adottati per contrastare l’emergenza da Covid-19 (secondo l’allegato A della deliberazione ARERA del 5 maggio 2020 n° 158/2020/R/rif e fatte salve ulteriori misure di contenimento restrittive emanate da adottate dalla Regione Sardegna o da ordinanze sindacali)

Per i titolari di attività aventi diritto ad agevolazione TARI, che dovessero ricevere una bolletta per l’anno 2020 priva di tale agevolazione, è possibile recarsi presso l’Ufficio Tributi del comune di Iglesias per ottenere una rettifica.

«Abbiamo ritenuto da subito che fosse necessario intervenire per aiutare chi, fino a questo momento, non aveva mai ricevuto aiuti, ma che ha subito maggiormente le conseguenze del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria», ha spiegato il sindaco Mauro Usai.

«L’Amministrazione è particolarmente vicina alle attività produttive, che hanno dovuto pagare il prezzo più caro dell’emergenza Covid-19 ha aggiunto l’assessore delle Attività produttive, Ubaldo Scanu -. E’ stato doveroso intervenire con una serie di provvedimenti tra i quali agevolazioni tributarie, esenzioni e dilazione dei termini di pagamento, provvedimenti necessari per garantire una piena ripartenza.»

La documentazione e la rispettiva modulistica, sono disponibili e scaricabili sul sito istituzionale del Comune di Iglesias al seguente link:

http://www.comune.iglesias.ca.it/it/community/notizie/notizia/Agevolazioni-TARI-alle-utenze-non-domestiche-costrette-a-sospendere-lattivita-a-causa-della-pandemia-COVID-19/

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«Prosegue la battaglia dei Sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente contro la privazione dei servizi alla sanità pubblica, protesta iniziata due settimane fa, con il primo incontro avvenuto nel comune di San Giovanni Suergiu per denunciare la chiusura degli ambulatori di diabetologia dell’adulto (territorio che possiede il primato di persone affette da Diabete di tipo 1) e proseguito nella giornata di sabato 4 luglio nel comune di Buggerru per la denuncia riguardante la chiusura dell’ambulatorio che al suo interno conteneva gli specialisti di cardiologia, traumatologia e pediatria. Entrambi da considerarsi servizi non solo utili, ma bensì necessari e fondamentali per il territorio. Le prime due riunioni della conferenza sanitaria dei Sindaci del Sulcis Iglesiente hanno una cosa in comune: l’assenza di Mauro Usai, sindaco di Iglesias.»

E’ dura, ancora una volta, la critica di sei consiglieri di minoranza, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, al sindaco di Iglesias.
«Una cosa sicuramente che non passa inosservata, Iglesias, infatti, continua ad essere il perno centrale della Sanità pubblica nel territorio della nostra provincia e non può, dunque, permettersi di ignorare le conferenze che vedono uniti tutti i sindaci nella medesima battaglia: la difesa dei servizi sanitari pubbliciaggiungono i sei consiglieri di minoranza -. Un’assenza che vale più di mille parole. La non rappresentanza del comune di Iglesias a queste due conferenze la dice lunga, Mauro Usai continua in maniera imperterrita a fregarsene del territorio, al contrario di ciò che sbandierò durante la campagna elettorale. Prosegue, passo dopo passo, il depotenziamento della sanità pubblica a vantaggio dei servizi dedicati alla sanità privata. In maniera palese il territorio del Sulcis Iglesiente sta perdendo in maniera progressiva diversi servizi di fondamentale importanza per la popolazione, l’assenza di Mauro Usai dimostra come tutte le parole spese durante la campagna elettorale erano solamente una presa in giro nei confronti dei cittadini iglesienti.»
«Con questo atteggiamento di menefreghismoconcludono i sei consiglieri di minoranzacontinua a dare conferma dell’inadeguatezza nel suo ruolo, una cosa è certa, la città di Iglesias merita un’amministrazione che difenda la città ed i suoi abitanti.»

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Dal 6 luglio, riparte con tante novità e appuntamenti la campagna “Proteggi l’Ambiente, fai la Raccolta Differenziata”, promossa dal comune di Iglesias in collaborazione con San Germano Spa – Gruppo Iren, società che gestisce la raccolta rifiuti sul territorio comunale.

Isole ecologiche mobili, punti informativi e incontri con le utenze non domestiche sono alcune delle iniziative che caratterizzeranno la ripartenza della campagna, che si pone l’obiettivo di fornire a tutti i cittadini le informazioni utili per fare una migliore raccolta differenziata.
La novità più interessante è costituita dall’attivazione, dal mese di luglio, delle isole ecologiche mobili a servizio delle Frazioni e delle case sparse nel territorio iglesiente.
Le isole saranno collocate in 5 zone (Pitzu Asimu, Regione Martiadas, Monte Figu, Ceramica e Cabitza) e saranno destinate al conferimento di carta e cartone, plastica, secco residuo indifferenziato, vetro e lattine, organico, farmaci, pile, cellulari, cartucce per stampanti, lampadine led e RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).
In particolare, per ciò che riguarda quest’ultima categoria ovvero i RAEE, potranno essere conferiti solo quelli di piccole dimensioni come ad esempio lampadine a basso consumo, lampade e led, lampade a neon, tablet, rasoi elettrici, calcolatrici, ecc., perché il foro di entrata dell’apposito scomparto ha dimensioni ridotte.
Alle isole ecologiche mobili potranno accedere gli utenti regolarmente iscritti a ruolo e compresi nelle zone indicate. L’abilitazione potrà essere richiesta anche presso gli uffici della San Germano Spa in viale Villa di Chiesa 20, a Iglesias.

Per essere abilitati gli utenti dovranno fornire all’operatore i dati della propria utenza regolarmente iscritta a ruolo e, solo dopo una verifica con gli uffici comunali, verranno abilitati all’utilizzo. Potranno usufruire del servizio solamente gli utenti e le famiglie che non sono serviti dai servizi di raccolta porta a porta.

Per tutta la settimana compresa dal 6 al 10 luglio alcuni animatori e tecnici saranno a disposizione della popolazione presso le isole ecologiche mobili per mostrare loro il corretto funzionamento delle stesse e dare indicazioni sul corretto conferimento dei rifiuti differenziati.
Parallelamente ci saranno alcuni appuntamenti informativi dedicati ai cittadini:
– mercoledì 8 luglio alle 10.00, in contemporanea alla distribuzione del kit delle buste, si terrà un punto informativo nel piazzale di fronte alla sala Rita Lepori.
– Lo stesso giorno, ma alle 18,30 il punto informativo si sposterà in Piazza Quintino Sella.
– Martedì 7 luglio invece dei tecnici specializzati si recheranno presso alcune utenze non domestiche per monitorare l’andamento delle raccolte e sottoporranno ai proprietari e gestori un questionario per verificare eventuali problematiche legate ai servizi di igiene urbana.

«Prosegue il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiutiha messo in evidenza il sindaco Mauro Usaicon un importante servizio che permetterà di migliorare la raccolta nella aree periferiche. Per fare questo si procederà con la collaborazione degli utenti, in modo da individuare i provvedimenti più efficaci per garantire un miglior servizio ed una maggiore tutela per l’ambiente.»

«Dopo qualche mese di rinvio a causa delle problematiche insorte per il Covid-19, saranno finalmente operative le nuove 5 isole ecologiche mobili spiega l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis -. Questo nuovo servizio permetterà di risolvere diverse criticità segnalate dai cittadini garantendo una migliore differenziata e una sempre maggiore attenzione per l’ambiente. Si potrà accedere alle isole durante tutta la giornata. 24 ore su 24. Sono certo che incentivare e favorire la popolazione ad effettuare un corretto conferimento, contribuirà ad aumentare le percentuali di differenziato a vantaggio dell’ambiente e delle tasche di tutti, abbassando in modo sostanziale le percentuali di secco indifferenziato.»

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Questa mattina, il sindaco di Iglesias Mauro Usai ed il Presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali hanno incontrato i lavoratori dello stabilimento Sider Alloys – ex Alcoa – di Portovesme, impegnati in un sit-in davanti all’ingresso della fabbrica.
Le organizzazioni sindacali dello stabilimento, nei giorni scorsi, hanno proclamato lo sciopero per il mancato rinnovo dei contratti di alcuni addetti alle manutenzioni e per il mancato rientro di altri lavoratori posti in cassa integrazione, chiedendo alle Istituzioni di intervenire e contribuire a sbloccare definitivamente la vertenza relativa al futuro dello stabilimento.
Nel corso dell’incontro, il sindaco ed il presidente del Consiglio comunale di Iglesias hanno portato ai lavoratori in stato di agitazione la solidarietà dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, e hanno rivolto l’auspicio che il dialogo tra le parti sociali e la proprietà, con la mediazione delle Istituzioni, possa portare ad una stabilizzazione della situazione e ad un rilancio produttivo dello stabilimento, in grado di tutelare i livelli occupazionali, in un territorio già duramente colpito in questi anni dalla crisi economica nata in seguito alle difficoltà del comparto industriale.
«Solo con il dialogo tra l’Azienda e le parti sociali, e con il fondamentale contributo delle Istituzioni – hanno detto Mauro Usai e Daniele Reginali – si può trovare una soluzione in grado di garantire una piena ripartenza dello stabilimento e di salvaguardare i posti di lavoro.»

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Sono iniziati oggi, a Iglesias, dopo il rinvio dei lavori a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 ed il susseguente adeguamento del piano di sicurezza relativamente alle nuove disposizioni ministeriali sui lavori pubblici, sono iniziati gli interventi relativi alla bitumazione di alcune vie cittadine.
I lavori hanno avuto inizio con la fresatura del manto stradale esistente e con la successiva bitumazione nella Via Roma, dall’incrocio con la Via Cattaneo all’incrocio con la Via Isonzo, ed interesseranno nei giorni successivi: via XX Settembre; via Antas; via San Salvatore; viale Villa di Chiesa; via della Regione; via Marchese; via Gallura; corso Colombo; via Pacinotti; via Cairoli; via Fadda.

«Ripartiamo con un’attività programmata sulla pavimentazione stradale dopo il periodo di lockdown, per continuare il lavoro di messa in sicurezza delle strade cittadine e di potenziamento della viabilità, con particolare riguardo per la sicurezza di pedoni e automobilisti», ha commentato il sindaco Mauro Usai.
«Gli interventiha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici, Vito Didaci sono stati finanziati dalla Regione Sardegna e dal comune di Iglesias per un importo di 560.000,00 euro, ed eventuali somme residuali derivanti da ribasso d’asta saranno utilizzate per ulteriori interventi sulle strade comunali.»

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Venerdì 26 giugno, alle ore 18.00, presso il Castello Salvaterra di Iglesias, verrà inaugurata la Mostra Permanente di Storia e Torture Medioevali.
E’ un progetto realizzato dalla Compagnia Balestrieri Fontana di Iglesias in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Iglesias, frutto di un lavoro ventennale di ricerca storica e realizzazione artigianale delle opere esposte, ricostruzioni che seguono in maniera perfetta le modalità di lavoro del periodo medioevale, grazie anche alla grande cura nella scelta dei materiali utilizzati.

La Mostra Permanente sarà ospitata all’interno del Castello Salvaterra e permetterà ai visitatori di visionare un centinaio di pezzi tra armi, corazze, macchine belliche e strumenti di tortura utilizzati nei processi dell’Inquisizione.
«Finalmente, dopo diversi decenni, questa bellissima mostra potrà trovare il suo spaziospiega l’assessore del Patrimonio e dell’Urbanistica Giorgiana Cherchi e verrà accolta all’interno di un luogo simbolico della città, grazie alla sinergia tra la Compagnia Balestrieri Fontana e l’Amministrazione comunale.
Siamo orgogliosi del fatto che un artigiano iglesiente possa far conoscere al pubblico i suoi lavori, in una mostra che unisce passione e ricerca storica.»

«Voglio ringraziare in particolar modo la Compagnia Balestrieri Fontana ed il Maestro d’Arme Enzo Caschiliaggiunge l’assessore della Cultura Claudia Sanna – che con il suo lavoro ha permesso di valorizzare uno dei luoghi più suggestivi di Iglesias, dando a questa Amministrazione l’opportunità di incrementare l’offerta culturale e turistica della Città.»

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco, Mauro Usai, che ha sottolineato come «la Città di Iglesias e il suo territorio scelgono di investire in maniera importante su una mostra permanente unica nel suo genere, sulla cultura, e su un’offerta turistica che permetta ai visitatori di vivere un’esperienza completa fatta di bellezze naturali, storia e tradizioni, grazie anche all’importante collaborazione nata tra l’Amministrazione e le associazioni della società civile».

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Le segreterie della Funzione pubblica CGIL, CISL e UIL hanno proclamato lo stato di agitazione del personale della Iglesias Servizi srl. La decisione, comunicata al prefetto di Cagliari Bruno Corda, alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, al sindaco del comune di Iglesias Mauro Usai, alla società Iglesias Servizi srl e, per conoscenza, al presidente della Regione Sardegna, all’assessore regionale della Sanità, all’ATS Sardegna e alla ASSL di Carbonia, «scaturisce dalla decisione assunta dal sindaco di Iglesias di aver avviato ufficialmente, le procedure di chiusura della struttura per anziani di Casa Serena, a causa degli alti costi di gestione che gravano totalmente sul bilancio comunale e non più sostenibili dalla sua amministrazione. Detta informativa ci veniva comunicata nell’incontro tenutosi nella serata di ieri nei locali del comune di Iglesias». «Tale decisione, se non revocata, per noi sarebbe devastante per svariati motivi, in primis perché l’idea di lasciare i circa 60 ospiti, dall’oggi al domani senza assistenza, in una situazione di emergenza sanitaria, causa Covid-19, come quella che stiamo vivendo sarebbe oltremodo disastrosa in termini sanitari che sociali, e non di secondaria importanza sarebbe il dramma della perdita di circa 80 buste paga tra lavoratori diretti e indiretti che ruotano all’interno di tali servizi, in un territorio come il nostro già drammaticamente messo in ginocchio da una crisi senza fineaggiungono i segretari Giovanni Zedde, Renato Nuscis e Samuele Pigae chiediamo l’attivazione delle procedure previste, ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 146/90 e ss.mm.ii.»

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, rilanciano l’allarme sul futuro di Casa Serena, dopo l’intervento “chiarificatore” del sindaco, Mauro Usai.

«Ancora silenzio sulla Casa Serenascrivono in una nota Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru -. Quella che appariva essere una situazione complicata fin dall’inizio, adesso sembra essere diventata una cruda realtà. L’Amministrazione comunale, che ancora una volta sperava di essere salvata dalla Regione Sardegna, si ritrova invece a dover fare in conti con anni di menefreghismo, appalti incontrollati e spese scellerate. Come se non bastasse, il Margherita di Savoia non è ancora pronto. L’eterno cantiere infatti prosegue da vent’anni a questa parte nelle problematiche che, anno dopo anno, ha visto l’inaugurazione essere rimandata di continuo. Il tutto per l’incapacità di non aver mai diretto con serietà e capacità i lavori di riapertura. Ad oggi una sola cosa è certa, il comune di Iglesias non possiede le risorse sufficienti per poter mandare avanti la struttura. La relazione dei revisori dei conti è stata molto chiara, dal primo giugno la struttura avrebbe dovuto chiudere.»

«È assurdo il silenzio che l’Amministrazione comunale sta avendo nei riguardi di un argomento così delicato aggiungono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru. Dal primo giugno, secondo i tecnici del Comune, la struttura avrebbe dovuto optare per la chiusura. Come sta andando avanti in queste due settimane? I cittadini di Iglesias meritano di conoscere la verità dei fatti, ma soprattutto devono assolutamente essere resi partecipi dei progetti di questa Amministrazione comunale. Un silenzio imbarazzante che continua a confermare il clima di incertezza che aleggia all’interno di questa Giunta, ma soprattutto conferma l’incapacità di affrontare determinate situazioni.»

«Un’Amministrazione che ad oggi si ritrova a fare i conti con la realtà e con anni di scellerate decisioni. La Regione ha salvato fin troppe volte le lacune di tutte le amministrazioni che si sono susseguite fino ad oggi. Quella attuale ha avuto sette anni di tempo per trovare delle vere soluzioni o delle valide alternative – concludono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru. È ora che qualcuno si prenda la responsabilità, non solo sulla stampa, ma anche nella realtà.»

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«Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione finanziaria e per le drammatiche conseguenze che ricadrebbero sugli anziani e sui lavoratori in merito al comunicato del sindaco Mauro Usai sulla Casa Serena. A quanto pare, il contributo promesso a suo tempo dalla Regione Sardegna per sostenere le spese di gestione del 2020, sarebbe appeso ad un filo.»

Lo scrive Antonio Achenza, presidente della ConsultAnzianIglesias, in una nota inviata al sindaco di Iglesias Mauro Usai, all’assessore delle Politiche sociali Angela Scarpa, alla commissione Politiche sociali, al presidente del Consoglio comunale Daniele Reginali e, infine, ai capigruppo consiliari.

«E’ impensabile che un finanziamento così importante venga improvvisamente a mancare alle casse dell’Amministrazione comunale di Iglesias senza mettere a rischio la continuità del servizio di assistenza sociale per gli anziani e l’occupazione dei lavoratoriaggiunge Antonio Achenza -. Neppure se ci fossero ragioni valide si può cancellare un contributo finalizzato ad una casa di riposo per anziani. Soprattutto, è inaccettabile che a metà anno si decide improvvisamente di tagliare le risorse già messe a bilancio. Certo, anche noi, come la maggior parte dei cittadini di Iglesias ci chiediamo quanti soldi sono stati spesi e come sono stati spesi per la ristrutturazione quasi trentennale della casa di riposo Margherita di Savoia. Non sappiamo se c’è stato un facilitatore seriale di lavori infiniti oppure se c’è stata una distratta e disattenta amministrazione che non ha vigilato nel modo dovuto sugli appalti e sulla spesa.»

«Ma questo, non è certamente il momento giusto per affrontare questo problema, ci sarà tempo e modo per fare la dovuta chiarezza. Adesso, è assolutamente necessario che la Regione eroghi il contributo per garantire la continuità del servizio alla Casa Serena per tutto il 2020sottolinea Antonio Achenza -. Tuttavia, anche l’Amministrazione comunale deve assumere l’impegno di fissare la data definitiva e inderogabile della conclusione dei lavori della casa di riposo Margherita Savoia. Si tratta di porre una volta per tutte la parola fine a una storia senza fine e trasferire finalmente gli anziani ed i lavoratori nella nuova e più accogliente struttura.»

«Nel frattempo, sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale apra da subito un confronto con le organizzazioni sindacali e con le associazioni che si occupano delle terza età, come la nostra, per affrontare e concordare gli aspetti che riguardano il personale, la qualificazione dei servizi e le attività assistenziali conclude il presidente della ConsultAnzianIglesias -. Auspichiamo una conclusione positiva della vicenda, ogni altra soluzione al buio ed improvvisata sarebbe disastrosa per tutta la comunità.»

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Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, interviene sulla situazione di Casa Serena e della RSA Margherita di Savoia.

«A partire dal 2007, alla luce dell’importanza di una struttura come Casa Serena, strategica per il territorio del Sud Sardegna, e dei suoi elevati costi di gestione, l’Amministrazione regionale ha erogato ogni anno un contributo straordinario fondamentale per garantire l’esistenza della strutturascrive in una nota Mauro Usai -. L’Amministrazione comunale di Iglesias, una volta ottenuto lo scorso anno il contributo straordinario da parte della Regione, per il tramite dell’ANCI Sardegna, associazione di categoria di riferimento, nel mese di febbraio 2020, in sede di Conferenza Regione-Enti Locali, aveva avviato un’interlocuzione con la Regione Sardegna andata a buon fine, che prevedeva l’assegnazione di un contributo strutturale ottenuto con l’incremento del fondo per la salvaguardia degli equilibri di bilancio dei Comuni sardi, fondo esteso anche ai Comuni che, per la L.R. 4/1988, si sono fatti carico delle strutture socio-sanitarie presenti nel proprio territorio, come nel caso di Casa Serena.
La situazione di emergenza sanitaria Covid-19, tutt’ora in corso, ha causato lo slittamento dell’approvazione del bilancio da parte del Consiglio regionale, che si è limitato alla sola approvazione di misure tecniche, impedendo di trovare una soluzione per la questione relativa a Casa Serena.»
«Perché queste importanti premesse sottolinea Mauro Usai? Per affermare come il problema relativo all’esistenza e all’operatività di Casa Serena sia stato affrontato nelle sedi istituzionali, e siano state individuate delle soluzioni in grado di permettere la sopravvivenza di una struttura che garantisce assistenza fondamentale ad una delle categorie che più necessitano di una tutela, come gli anziani.»

Mauro Usai ricostruire la situazione relativa ai costi.

«A fronte di costi di gestione annui, che superano abbondantemente i 2 milioni e mezzo di euro, il comune di Iglesias, come ogni anno, ha potuto coprire solo una parte degli oneri.
Per avere un quadro completo della situazione, occorre precisare che nell’ultimo anno, nelle spese per Casa Serena sono stati compresi gli importi di:

– 1.116.000 euro, per il lavoro di 35 operatori socio-sanitari,
– 800.000 euro, per i servizio di pulizia e mesa, con rispettivamente 13 a testa,
– 120.000 euro per il servizio di lavanderia, con 9 operatori,
– 65.000 euro per 2 infermiere assunte con contratto interinale.

Con il 90% dei costi ascrivibili al personale, e a fronte di entrate che arrivano a malapena a 500.000 europrosegue il sindaco di Iglesiasè chiaro come sia fondamentale un contributo per salvaguardare le persone anziane ospitate nella struttura e per tutelare i livelli occupazionali.
Il principio che si era riusciti ad affermare in sede di Conferenza Regione-Enti Locali, relativamente al fatto che la struttura non possa essere a carico del solo Comune di Iglesias, in quanto strategica per tutto il territorio del Sud Sardegna, va ribadito con forza, ma alla luce di un’evoluzione dell’assistenza agli anziani, che va sempre più verso l’accompagnamento domestico e verso la nascita di altre strutture più piccole nel territorio, occorre ricercare altre soluzioni.
Sono state numerose le opzioni proposte negli anni dal comune di Iglesias per la salvaguardia di Casa Serena, ed a fronte degli importanti costi di gestione, una possibile alternativa può essere la piena operatività dell’altra residenza sanitaria presente nel Comune, la RSA Margherita di Savoia.

RSA Margherita di Savoia.

«I lavori nella struttura, a causa di problematiche ereditate dalle precedenti Amministrazioni, durano da oltre vent’anni, nei quali per lunghi periodi gli interventi di restauro e adeguamento sono rimasti fermi. Nella giornata di giovedì scorso spiega Mauro Usaisi è riusciti a procedere al collaudo della struttura, e questo permetterà nelle prossime settimane di appaltare i lavori di completamento dell’opera, per i quali, nel bilancio comunale sono state assegnate risorse per 150.000 euro.

Le interlocuzioni con la Regione Sardegna.

«Nelle interlocuzioni a livello istituzionale di questi giorni, nei quali si sta procedendo a mettere i campo tutte le iniziative possibile per salvare la struttura di Casa Serena e garantire un’assistenza adeguata per gli ospiti, unita alla tutela dei lavoratori – rimarca il Sindacoalla luce del fatto che l’emergenza Covid-19 non ha consentito ancora l’approvazione del bilancio regionale, per il tramite dei Consiglieri Regionali del territorio abbiamo chiesto alla Regione un contributo che rappresenta l’unica soluzione possibile fino al completamento della RSA Margherita di Savoia.
La richiesta di un contributo è sostenuta dall’ANCI Sardegna e dalle sigle sindacali, e scongiurerebbe la chiusura di Casa Serena, con il conseguente trasferimento degli ospiti nelle altre strutture sanitarie del territorio. Una possibilità rischiosa, soprattutto per le persone più anziane ed esposte ai maggiori pericoli, come è stato evidenziato dall’emergenza sanitaria in corso, che costerebbe alla Regione Sardegna più dell’erogazione del contributo straordinario indispensabile per Casa Serena.
L’intervento andrebbe a beneficio di un contesto socio economico fortemente provato dall’emergenza in atto, permetterebbe da un lato di non vedere soppressi i servizi fino ad ora resi alla categoria di popolazione più fragile, e dall’altro lato eviterebbe la perdita di posti di lavoro, che andrebbero ad aggiungersi agli effetti negativi sull’occupazione e in generale sulle condizioni economico-finanziarie generati nei diversi comparti produttivi conclude il sindaco di Iglesias -. La richiesta di un contributo ha le dovute coperture finanziarie, essendo garantita attraverso l’utilizzo del fondo impiegato gli anni scorsi per coprire gli squilibri generati nel bilancio comunale dai costi di gestione della struttura, ed è rimessa alla sola volontà politica di accogliere o meno la proposta.»