24 November, 2024
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La decisione assunta dall’Executive Board dell’UNESCO Global Geoparks, relativa all’esclusione del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna dalla Rete Mondiale dei Geoparchi, rappresenta la perdita di un’occasione fondamentale per il rilancio economico di tutta la Sardegna, per la promozione turistica e per il recupero delle aree che ancora risentono della fine delle attività estrattive e della crisi del comparto industriale, sia da un punto di vista occupazionale che da un punto di vista relativo alla bonifica e alla messa in sicurezza del territorio.

Un “cartellino rosso” che non arriva in maniera inaspettata e rappresenta il prevedibile risultato di una gestione del Parco che non è stata in grado di raggiungere gli standard individuati dall’UNESCO ed i risultati ottenuti in questi anni da analoghe realtà europee, nate successivamente al Parco Geominerario della Sardegna ma capaci di offrire un’offerta culturale e turistica che ha ottenuto risultati importanti e “creato sistema”, valorizzando il territorio ed incontrando il favore di un numero sempre maggiore di visitatori.

Un risultato negativo ancora più doloroso in quanto, il Parco Geominerario della Sardegna, nato nel 2001 e cresciuto fino ad abbracciare 8 macro aree rappresentative di tutto il territorio dell’Isola, è stato il primo Parco europeo ad entrare nella Rete dei Geoparchi, contribuendo al movimento socio-culturale di riscoperta delle tradizioni minerarie, di tutela dei siti dismessi e di valorizzazione del capitale umano legato alle attività estrattive.

La bocciatura da parte degli ispettori dell’UNESCO, impone a tutti l’avvio di una profonda riflessione, che possa coinvolgere la dirigenza del Geoparco, i soggetti istituzionali come i Comuni, l’Amministrazione regionale e le associazioni della società civile presenti nel territorio.

Un processo di confronto che parta dalla presa d’atto delle criticità emerse in questi anni, nei quali non si è riusciti a creare una vera sinergia con la società, a partire da un insufficiente coinvolgimento delle scuole, delle associazioni, del mondo accademico e dei settori produttivi.

In questo modo si è creata una distanza con la società civile e con le Istituzioni, frutto anche della mancata collaborazione nella gestione e valorizzazione dei siti ex minerari, malgrado da parte delle Amministrazioni comunali si sia più volte sollecitata la messa in atto di interventi a livello infrastrutturale, di messa in sicurezza della sentieristica, di contributi per l’apertura dei siti ex minerari nell’ottica di una loro valorizzazione turistica e per la formazione e la retribuzione del personale adibito a guida.

E’ impossibile non citare l’opera messa in atto dal comune di Iglesias in totale solitudine, per l’acquisizione ed il rilancio di siti minerari come Porto Flavia, nei quali si sono ottenuti risultati di grande rilevanza, con un costante incremento esponenziale nella presenza dei flussi turistici e con un’attenzione sempre crescente da parte dei tour operator, nell’ottica di una

promozione turistica che coniughi sviluppo e sostenibilità e che permetta di superare il turismo balneare limitato alla sola stagione estiva.

Un’opera esercitata dal solo Comune di Iglesias, a causa di forza maggiore ed in stato di necessità, nonostante esista un piano di gestione che assegna ai siti ex minerari 700.000,00 euro, importo che non è mai stato a disposizione del Comune di Iglesias, costretto quindi a provedere in maniera esclusiva ed autonoma.

Emblematico anche il caso dell’uscita del Parco Geominerario dalle Associazioni che gestiscono l’EcoMuseo di Rosas e il CICC di Carbonia, con il conseguente scioglimento delle stesse e lo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali che rappresentano i lavoratori del comparto museale geominerario.

Per questi motivi, in qualità di Presidente della Comunità del Parco, ho convocato per venerdì 4 ottobre, alle ore 9.00 in prima convocazione e alle ore 10.00 in seconda convocazione, presso l’Aula Magna della Palazzina Bellavista di Monteponi, i membri della Comunità nell’imminenza della predisposizione del Bilancio di Previsione 2020, al fine di avviare la discussione per raccogliere indicazioni da trasferire al Consiglio Direttivo, che entro Ottobre/ Novembre p.v. sarà chiamato all’approvazione di suddetto bilancio.

Rivolgo l’invito di partecipare all’incontro della Comunità del Parco, per aprire un confronto sulla situazione dei siti ex minerari, sulle proposte per il bilancio di previsione 2020, e sulle criticità emerse dopo la bocciatura da parte dell’UNESCO, al fine di avviare una riflessione sul futuro del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

Mauro Usai

Presidente della Comunità del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

 

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L’acqua destinata al consumo umano in distribuzione nella frazione di Monte Agruxiau, non è potabile, perché non conforme agli standard di qualità previsti dal D.Lgs.vo 31/2001.
Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, vista la nota della Regione Sardegna – A.T.S. (Azienda Tutela Salute), Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, n.19-001648, avente ad oggetto “Giudizio di idoneità d’uso acque destinate al consumo umano”, assunta al Protocollo Generale al n. 43859/2019, con la quale si evidenzia che le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato nel comune di Iglesias, presso il punto idrico della frazione di Monte Agruxiau, sono risultate non conformi agli standard di qualità previsti dal D.Lgs.vo 31/2001, ha firmato un’ordinanza, in base alla quale, considerato che:
– a seguito di tali risultanze, nella nota di cui sopra è stato espresso un giudizio di non idoneità dell’acqua destinata al consumo umano, con “Divieto di utilizzo dell’acqua per gli usi potabili (acqua da bere), preparazione di alimenti e bevande”;
– atteso che detta situazione di fatto crea la sussistenza di uno stato di emergenza riguardante l’igiene e la salute pubblica;
– visto l’articolo 5, comma 1, del decreto 26 marzo 1991, recante norme tecniche di prima attuazione del D.P.R. n.236/88 che stabilisce che qualora sia richiesto da esigenze di tutela della salute degli utenti della risorsa idrica, il Sindaco adotta i provvedimenti cautelativi, contingibili ed urgenti proposti dall’Unità Sanitaria Locale che ha effettuato e/o verificato i controlli igienico sanitari.
– visto l’articolo 50, comma 5 del D.Lgs.vo n.267 del 18/08/2000 “Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali”, che regola i poteri del Sindaco per l’emanazione di ordinanze contingibili ed urgenti, mirate ad ovviare a gravi stati in ordine all’igiene ed alla salute pubblica;
– ritenuto che la problematica in questione rientra nel citato articolo 50, comma 5^ del D.Lgs.vo n.267 del 18/08/2000 “Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali”, e che sussiste la contingibilità e l’urgenza per l’emanazione di ordinanza finalizzata ad evitare pericoli per l’igiene e la salute pubblica;
vieta l’utilizzo dell’acqua in distribuzione nella frazione di Monte Agruxiau, per gli usi potabili (acqua da bere) e per la preparazione di cibi e bevande; e dichiara che l’acqua in distribuzione nella frazione di Monte Agruxiau, non è idonea al consumo umano.

Il sindaco Mauro Usai, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Iglesias, in una nota esprime profondo dolore e cordoglio per la scomparsa del dott. Sebastiano Forteleoni, venuto a mancare improvvisamente ieri, giovedì 19 settembre. Da tanti anni, oltre alla professione medica portata avanti con passione, con competenza e con umanità – sottolinea Mauro Usai -, Sebastiano Forteleoni svolgeva un importante ruolo culturale come coordinatore della Scuola Civica di Storia e come relatore degli incontri nei quali si approfondiva la storia della città e dei suoi abitanti. E’ doveroso e di fondamentale importanza ricordare il suo impegno nel sociale e la sua vicinanza a quanti si trovavano a vivere in situazioni di grande difficoltà, sia come operatore nell’ambito dei servizi per le tossicodipendenze che con la professione medica esercitata in carcere. Una gravissima perdita per la comunità di Iglesias e per tutte le persone che nel passare degli anni ne hanno potuto apprezzare le doti umane e professionali, la cortesia e la grande cultura. “Una scomparsa che è arrivata in maniera improvvisa – conclude il sindaco Mauro Usai -. E’ venuta a mancare una persona per la quale provavamo un grande affetto ed una grande stima, il cordoglio di tutta la città vuole essere un riconoscimento non solo al medico ed all’uomo di cultura che ha permesso la riscoperta di tanti aspetti del passato di Iglesias, ma anche alla persona impegnata al fianco di chi vive situazioni di disagio e di difficoltà.”

Il sindaco Mauro Usai e l’assessore alle Politiche abitative del Comune di Iglesias Angela Scarpa, hanno inviato una lettera all’assessorato regionale dei Lavori pubblici, nella quale si richiede l’intervento dell’assessore Roberto Frongia in relazione alla situazione degli alloggi a disposizione dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA). AREA, come riportato nella nota inviata dal Servizio Amministrativo della stessa Azienda al Comune di Iglesias lo scorso 08 agosto 2019, ha a disposizione ad Iglesias 8 alloggi liberi ma non assegnabili, a causa dell’assenza dei requisiti di idoneità all’uso abitativo. Nella nota inoltre, si comunica che da parte di AREA “è stato avviato il procedimento per la realizzazione degli interventi manutentivi straordinari” ma che “non è al momento possibile indicare i tempi necessari per il ripristino di tali requisiti”. Una situazione che, a causa della pluriennale assenza di interventi da parte di AREA sulle strutture gestite dalla stessa Azienda, si sta trasformando in emergenza abitativa, visto anche il forte aumento delle richieste per l’assegnazione degli alloggi, e sta contribuendo ad accrescere il disagio dei cittadini, in un momento storico nel quale la grave crisi economica e sociale ha reso di fondamentale importanza investire sul sostegno alle fasce più deboli della società e su una politica abitativa in grado di soddisfare le richieste di quanti chiedono di accedere alle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio popolare. “Non è possibile che, in alcuni alloggi a disposizione di AREA, dopo 2 anni non si sia proceduto agli interventi di manutenzione che permetterebbero un utilizzo immediato delle strutture – ha messo in evidenza il sindaco Usai – una situazione che impedisce di dare risposte adeguate alle tante persone che si trovano in una situazione di emergenza abitativa”.

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Dopo la mozione approvata dal Consiglio comunale di Iglesias, nella seduta dello scorso 5 agosto, nella quale si chiedeva al sindaco di rivolgere un invito quanto più vigoroso possibile all’ANCI Sardegna e al Consiglio delle Autonomie locali, affinché sollecitino l’Amministrazione regionale ad occuparsi in maniera prioritaria della grave situazione lavorativa dei dipendenti dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici (AIAS), il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha inviato una nota al presidente dell’A.N.C.I. Sardegna Emiliano Deiana, nella quale si invita l’Associazione dei Comuni sardi a tenere viva la l’attenzione sulla drammatica situazione lavorativa dai chiari e preoccupanti tratti emergenziali.
Nella nota, Mauro Usai sottolinea che «presso le sedi A.I.A.S. distribuite sul territorio regionale, sono impiegati oltre 1200 lavoratori, i quali quotidianamente garantiscono competente, continua e costante assistenza a migliaia di persone bisognose, e che tali lavoratori, oltre a rivendicare il pagamento di una gran quantità di mensilità arretrate, alla data odierna, nell’anno in corso, hanno ricevuto solo alcune parti di stipendio, erogate talvolta con cadenza addirittura bimestrale».
Secondo il sindaco Mauro Usai quindi, è prioritario e di fondamentale importanza «ricercare un’interfaccia con l’intera Comunità degli Amministratori sardi, al fine di mantenere alta l’attenzione sulla situazione dei lavoratori A.I.A.S. poiché si vede aleggiare sempre più disperazione intorno alla loro situazione, in un settore particolarmente delicato come quello dell’assistenza alle persone più sfortunate e bisognose».

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Con la presentazione delle tesi, all’interno della Palazzina Bellavista di Monteponi, a Iglesias, si è conclusa oggi l’edizione 2016-17 del Master in Bioedilizia ed Efficienza Energetica promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile e ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari, in stretta collaborazione con l’AUSI di Iglesias (Consorzio per la promozione delle attività universitarie nel Sulcis Iglesiente).

La cerimonia ha visto la proclamazione degli ultimi dieci allievi che hanno frequentato la seconda edizione del Master. Partner e protagonista è stata anche questa volta l’Agenzia CasaClima di Bolzano, che detiene una riconosciuta leadership anche in campo europeo e l’Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ASPAL).

«Iglesias e l’Ausi – ha dichiarato il presidente del Consorzio e sindaco di Iglesias, Mauro Usai – si confermano luogo di formazione straordinaria grazie anche a questo Master finalizzato a riqualificare energeticamente gli edifici pubblici attraverso lo studio dei 22 ingegneri partecipanti che oggi hanno concluso un percorso di formazione molto importante per il loro futuro professionale e non solo. Questi studi, infatti, sono da considerare un patrimonio per i Comuni dell’Isola chiamati a rispondere alle direttive europee in materia di efficientamento energetico e ambientale.»

«La riedizione del Master – spiega il coordinatore del Master, professor Antonello Sanna – è derivata dalla necessità sempre crescente di formare progettisti e tecnologi altamente qualificati in grado di rispondere efficacemente alle direttive ed agli obiettivi strategici comunitari nel settore delle costruzioni ad alta efficienza energetica ed ambientale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, durante le lezioni frontali sono state affrontate tematiche fondamentali quali il miglioramento prestazionale del patrimonio edilizio esistente, metodologie e strumenti per la progettazione e la verifica di edifici altamente performanti, la scelta di materiali e tecniche costruttive ecocompatibili, l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici.»

Le lezioni sono state tenute da docenti di rilievo sul panorama nazionale. La presenza determinante dell’Agenzia CasaClima/KlimaHaus ha assicurato al Master l’apporto dell’esperienza di punta della riqualificazione e della certificazione energetica e ambientale, che si muove in contesti anche internazionali (ma sta sviluppando prime esperienze anche in Sardegna). La frequenza del modulo tenuto dai docenti dell’Agenzia conferirà inoltre il titolo di “Esperto Casaclima Junior” Casaclima.

Il generoso supporto economico dell’AUSI e dell’ASPAL ha garantito un’ampia copertura delle quote di iscrizione tramite borse di studio erogate agli allievi, per favorire la partecipazione di neolaureati in questa fase di perdurante crisi del settore.

Al fine di facilitare o rafforzare l’inserimento di questi ultimi nel mondo del lavoro, sono stati previsti tirocini all’interno di aziende, imprese e studi professionali regionali e nazionali che svolgono attività innovative nei settori trattati dal Master. La cerimonia del 6 settembre conclude un percorso durato oltre 2 anni.

L’attivazione della seconda edizione del Master è stata approvata in via definitiva dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell’Università nel luglio del 2017.

La procedura di selezione dei discenti si è conclusa nel novembre dello stesso anno, e ha visto la partecipazione di 38 candidati fra i quali sono stati individuati i 22 più meritevoli che hanno avuto accesso alle lezioni del Master. Il 15 dicembre si è tenuta la presentazione ufficiale presso la sede del DICAAR e presso quella dell’AUSI, con la partecipazione delle cariche istituzionali dell’Ateneo, le rappresentanze degli Ordini professionali e la testimonianza di alcuni partecipanti alla prima edizione.

Nel gennaio 2018 sono iniziate le lezioni del primo ciclo, che è proseguito fino al mese di giugno, momento in cui è iniziato il macromodulo Casaclima, che si è protratto fino al mese di agosto. In tutto sono state erogate 406 ore di lezione frontale. A partire dalla fine delle lezioni, sono iniziati, con modalità e tempistiche differenti per ogni allievo, i tirocini presso le imprese convenzionate. Contestualmente, gli allievi hanno provveduto all’elaborazione della tesi finale. La prima sessione, che ha visto il conseguimento del titolo da parte dei primi 12 allievi, si è tenuta nel maggio 2019.

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Gli assessori regionali dell’Industria Anita Pili e dei Lavori pubblici Roberto Frongia, hanno partecipato stamane, a Iglesias, ad un incontro con i sindaci del Sulcis Iglesiente (presenti ben 18 su 23), consiglieri regionali (Giorgio Oppi, Michele Ennas, Stefano Tunis e Carla Cuccu), imprenditori e sindacalisti, nella sala consiliare del Municipio.

Dopo l’introduzione del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, padrone di casa, si sono sviluppati numerosi interventi, nel corso dei quali sono state sviscerate le varie problematiche del tessuto industriale e non solo, le prospettive di nuovo sviluppo, con l’obiettivo puntato sulla dotazione infrastrutturale del Sulcis e sugli investimenti da realizzare, le criticità legate all’infrastrutturazione primaria, ai problemi relativi alla banda larga e, naturalmente, a tutti gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente.

Abbiamo registrato alcuni interventi, che a breve proporremo. Il primo ad intervenire è stato il rag. Carlo Lolliri, dirigente della Portovesme srl.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220255875374983/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220255913535937/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220255953736942/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220256018418559/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220256196783018/

 

 

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Lunedì 2 settembre, alle ore 11.00, presso l’Aula Consiliare del Municipio di Iglesias, si terrà un incontro sullo sviluppo industriale, infrastrutturale ed economico del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, introdotto e moderato dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, interverranno l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia, Sindaci e consiglieri regionali del territorio, rappresentanti del mondo economico, delle parti sociali e della società civile.

«E’ un segnale importante e positivo avere la presenza degli assessori dell’Industria e dei Lavori pubblici, che verranno a discutere del potenziamento delle infrastrutture fondamentali  per il rilancio economico e produttivo del territorio, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese – ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai -. La nostra Amministrazione, da tempo, ha chiesto con apposita deliberazione del Consiglio Comunale l’acquisizione della ZIR, e parallelamente sta ripianificando le norme di attuazione del piano regolatore della stessa Zona Industriale. L’incontro del 2 settembre sarà un’importante occasione per portare all’attenzione dell’Amministrazione regionale le istanze del nostro territorio, che auspico vengano tradotte in misure economiche importanti nella prossima Finanziaria regionale e nel Piano delle opere pubbliche.»

«Ringrazio l’assessore Pili e l’assessore Frongia per la disponibilità – ha detto il consigliere regionale Michele Ennas -. Come nuovo governo regionale di centro-destra abbiamo detto fin da subito che la nostra azione politica era basata sull’ascolto dei territori e sul coinvolgimento delle amministrazioni locali. In particolare il Sulcis è un territorio con una lunga e importante storia industriale che cerca risposte, a partire da quelle sulle grandi vertenze industriali, stabilità occupazionale e nuovi percorsi per lo sviluppo del territorio. L’industria rappresenta una realtà economica importante del nostro territorio. Insieme ad essa, vogliamo lavorare per promuovere lo sviluppo dei settori del turismo, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura. Questo – ha concluso Michele Ennas – è il primo di una serie di incontri che promuoveremo nel territorio per continuare a confrontarci con le amministrazioni territoriali.»

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«La salvaguardia degli equilibri di bilancio del comune di Iglesias, come affermato dal sindaco Mauro Usai nei giorni scorsi, è stata correttamente approvata dal Consiglio Comunale lo scorso 31 luglio, ovvero nel pieno rispetto dei termini dovuti. La situazione del bilancio del comune di Iglesias in parte corrente, è da molti anni in una situazione di sofferenza, per via degli esorbitanti costi che l’Amministrazione deve affrontare per la gestione di Casa Serena, che voglio ricordare era una struttura di proprietà della Regione Sardegna fino al 2007, e quindi era a carico delle casse regionali.»

Lo scrive, in una nota, il presidente della 1ª Commissione Bilancio e Attività Produttive del comune di Iglesias, Nicola Concas.

«Dal 2007 al 2011, la Regione finanziava in via ordinaria il Comune di Iglesias per i costi di gestione della struttura. Dal 2011 in poi, la Regione ha continuato a contribuire in maniera straordinaria per Casa Serena. Nessuna stampella quindi – conclude Nicola Concas -, ma la prosecuzione di un contributo che la Regione Sardegna versa da anni al comune di Iglesias, contributo confermato anche per l’annualità corrente, grazie all’impegno determinante dell’onorevole Giorgio Oppi e dell’assessore regionale del Bilancio Giuseppe Fasolino.»

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Il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato una mozione sulla grave situazione di emergenza lavorativa dei dipendenti dell’AIAS. La mozione, presentata dai gruppi di Partito Democratico, Rinnova Iglesias, Piazza Sella, Il tuo segno per Iglesias, Iglesias in Comune, Progetto per Iglesias e Iglesias Risorge, impegna il sindaco Mauro Usai, a rivolgere un invito quanto più vigoroso possibile ad A.N.C.I. Sardegna e Consiglio delle Autonomie Locali, affinché – di concetto con i Sindaci tutti e nel tenere contestualmente vigili le competenti prefetture – sollecitino l’Amministrazione regionale a mantenere in cima alla lista delle proprie priorità, questa grave e drammatica situazione dagli ormai chiari e preoccupanti tratti emergenziali; a mettere in campo ogni possibile azione tesa a coadiuvare il lavoro delle sopracitate istituzioni, al fine di giungere finalmente ad una definitiva risoluzione di una vertenza annosa e fortemente condizionante sia per la qualità della vita dei lavoratori che delle prestazioni assistenziali da essi garantite.