5 May, 2025
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Un centinaio di amministratori, sindaci, assessori e consiglieri, dei comuni del Sulcis Iglesiente, hanno manifestato questa mattina in viale Trento, a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, per chiedere l’applicazione della legge di riordino della rete ospedaliera approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale.

Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, protagonista alcune settimane fa dell’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, ha denunciato ancora una colta che mancano chirurghi e altre figure specialistiche e l’ospedale di Iglesias funziona praticamente come un grande poliambulatorio.

Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, ha ricordato la recente convocazione della riunione del Consiglio comunale, alla quale era stato invitato a partecipare l’assessore Luigi Arru che non si è presentato giustificando la sua assenza con un improvviso concomitante impegno a Roma con il presidente della Giunta. Proprio quel giorno, la conferenza dei capigruppo ha deciso di convocare il Consiglio comunale sotto il palazzo della Regione.

L’assessore Luigi Arru, ha superato non senza difficoltà l’esame dell’Aula che ha esaminato un ordine del giorno di censura nei suoi confronti presentato dal Partito dei sardi, gruppo di maggioranza, bocciato ma con soli 25 voti della maggioranza, ha incontrato incontrare gli amministratori locali.

«Abbiamo presentato all’assessore Luigi Arru l’ordine del giorno elaborato dai capigruppo e votato all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale – ha scritto su facebook il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, segretario del Pd del Sulcis Iglesiente -. È stato un incontro costruttivo, nel quale abbiamo rivendicato con forza un impegno diretto per affrontare le criticità che ogni giorno viviamo. La disponibilità mostrata dall’assessore nel valutare le nostre richieste, è un elemento di novità, nelle prossime settimane incontreremo il dottor Fulvio Moirano per approfondire alcuni aspetti riguardanti direttamente l’ATS. Grazie ai Sindaci, ai cittadini ed alle associazioni oggi presenti.»

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Lunedì 3 settembre si è svolto, presso il centro direzionale del comune di Iglesias, un incontro tra il sindaco Mauro Usai, l’assessore dei Lavori pubblici Vito Didaci e l’Amministratore Unico di Abbanoa Abramo Garau e da due suoi dirigenti.
«L’Amministrazione comunale è grata al dott. Garau per la celerità con cui, in seguito alla nostra richiesta di incontro, è venuto di persona ad Iglesias per esaminare insieme le più urgenti necessità che nel breve e/o medio lungo termine, interessano la nostra Città, dando così continuità e autorevolezza ai buoni rapporti rapporti già intercorsi con l’attuale Amministrazione – dicono il sindaco Mauro Usai e l’assessore Vito Didaci -. Sono stati esaminati le più urgenti problematiche da tempo in sospeso, prima fra tutte la necessità, non più procrastinabile, di dotare l’area della ZIR di una rete d’acqua potabile, cosa della quale il Consorzio è sempre stato privo. All’incontro è stato invitato il commissario liquidatore dello ZIR, dott. Pietro Paolo Moi.»
Tutti i presenti concordano sull’urgente necessità di un rilancio della ZIR, rilancio che per assicurare un futuro più efficiente, ed efficace non può continuare ad essere privo dell’acqua potabile.
Il rappresentante dello ZIR, ha esposto la situazione attuale ed il dott. Garau ha chiesto gli venga consegnato stato di consistenza delle infrastrutture dello ZIR, perché possa valutare i modi, tempi e gli strumenti finanziari adeguati per risolvere il problema. Appena fatte tutte le necessarie valutazioni, saranno comunicati agli enti interessati, i successivi adempimenti.
Constatata la positiva disponibilità di voler portare a termine l’opera di tempi brevi, l’incontro è proseguito con l’esame di ulteriori impegni da attuare che saranno resi noti al termine della necessaria stesura di un apposito cronoprogramma delle opere e dei suoi eventuali costi.

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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Iglesias di martedì 4 settembre, il presidente Daniele Reginali ha letto un documento del  coordinamento territoriale della Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica, contenente le richieste avanzate all’Ats Sardegna.

«La Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica, nello specifico coordinamento Sulcis Iglesiente – si legge nel documento -, alla luce degli impegni presi, rispetto alla Riforma Ospedaliera, approvata in Consiglio Regionale il 25/10/2017 e non attuati dall’Ats per i presidi ospedalieri del Cto/Santa Barbara di Iglesias chiedono a gran voce l’applicazione della stessa:

– Dea di 1° livello su due stabilimenti, Sirai/Cto, Santa Barbara;

– Sirai (Carbonia) Stabilimento Dea/Emergenza/Urgenza;

– Cto (Iglesias) Stabilimento Dea

Attività programmata e Polo Materno Infantile, Dialisi;

– Santa Barbara (Iglesias)

Ospedale di Comunità, Casa della Salute con servizi specialistici, Polo Riabilitativo e hospice.»

«Ci chiediamo le motivazioni per le quali a tutt’oggi è assente l’applicazione della Rete Ospedaliera – si legge ancora nel documento -. Assistiamo con rammarico alle continue inaugurazioni di alcuni servizi, prive di senso logico, considerando la mancata funzionalità degli stessi. Le uniche che si perpetuano nei presidi del Cto/ Santa Barbara sono i continui smembramenti dei servizi essenziali!

La Rete denuncia la mancata applicazione delle norme da parte dell’Ats, votate e approvate dal Consiglio regionale, disattendendo alla Riorganizzazione Ospedaliera.

Recente e grave episodio, la chiusura del laboratorio analisi, dislocato al Santa Barbara. Episodio in un primo tempo al crollo della contro soffittatura. Problema risolto in poco tempo, con la possibilità di trasferire l’operatività del servizio presso i locali siti nello stesso edificio, locali occupati nei mesi precedenti dalla Radiologia.

Dopo i sopralluoghi per poter identificare l’idoneità dei locali, ritenuti in grado quindi idonei alla continuità del servizio stesso. In fase di trasloco del Laboratorio un documento inviato dall’Ats il 13/08/2018 dove si evince la volontà di chiusura definitiva dello stesso. La comunicazione riportava motivazioni poco chiare, o addirittura ricche di falsità.

Peraltro contraddicendo alle rassicurazioni ricevute dal sindaco Mauro Usai da parte del responsabile del laboratorio Analisi con il lasciapassare del Direttore di Area. l’intervento immediato del sindaco, occupando l’ufficio dell’assessorato della Sanità ha ottenuto il blocco di tale provvedimento. Il servizio viene riavviato ma non a pieno ritmo.

L’azione del Direttore di Area e la responsabile del laboratorio Analisi si contrappongono alle esigenze del territorio, smantellando peraltro un pubblico Servizio, andando contro gli interessi dell’azienda stessa.

La Rete Sarda in difesa Sanità pubblica, invita il sindaco ed il Consiglio comunale ad impegnarsi con assoluta fermezza con l’Ats, nella figura del dott. Fulvio Moirano in tempi non biblici l’applicazione della Rete Ospedaliera!

Invitano inoltre il sindaco, a farsi promotore di una iniziativa Pubblica, che coinvolga i Sindaci dell’Iglesiente, per fare il punto sulla situazione dei servizi sanitari.

I cittadini – conclude il coordinamento territoriale della Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica – lamentano l’assenza di servizi che hanno carattere indicativo nelle cure e la difesa della propria vita.»

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L’assenza dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, annunciata alla vigilia e saltata per “sopraggiunti impegni istituzionali nella Capitale con il presidente della Giunta Francesco Pigliaru”, ha condizionato ieri sera il dibattito del Consiglio comunale di Iglesias, convocato su richiesta dei consiglieri di minoranza Luigi Biggio, Simone Saiu, Valentina Pistis, Alberto Cacciarru e Roberto Frongia. L’Azienda di Tutela della Salute era rappresentata da Maria Maddalena Giua, direttore della ASSL di Carbonia, e proprio alcune sue affermazioni hanno provocato la reazione di alcuni cittadini presenti nella sala consiliare e le decisioni dello stesso Consiglio. Ma andiamo con ordine.

I lavori sono stati aperti poco dopo le 17.00 dall’intervento del presidente del Consiglio, Daniele Reginali, che ha letto il documento approvato all’unanimità dalla conferenza dei capigruppo, contenente le richieste avanzate all’ATS Sardegna per superare le emergenze nel sistema sanitario cittadino e territoriale.

E’ seguito l’intervento del sindaco, Mauro Usai, che abbiamo registrato quasi interamente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217418730168126/

I lavori sono proseguiti con l’avvio del dibattito, che vedeva iscritti a parlare diversi consiglieri, di maggioranza e di minoranza, ma dopo che il presidente del Consiglio ha letto un documento della Rete Sarda a Difesa della Sanità Pubblica su indicazione di Valentina Pistis (Cas@ Iglesias), è stato richiesto che intervenisse prima il direttore della ASSL di Carbonia, Maria Maddalena Giua, che abbiamo registrato nella prima parte.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217418713807717/

Dopo un discorso a carattere generale, Maria Maddalena Giua ha affermato che il risultato della riapertura del laboratorio analisi per le urgenze sarebbe avvenuto il 21 agosto anche senza l’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità messa in atto dal sindaco Mauro Usai, provocando un primo brusio in Aula, cresciuto al momento in cui la stessa Maria Maddalena Giua, ha affermato che la chiusura del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara con il contestuale trasferimento delle attività all’ospedale Sirai di Carbonia, non ha provocato alcun disagio tra i pazienti. I lavori sono stati interrotti, alcuni cittadini, in aperta contestazione con le affermazioni del direttore della ASSL di Carbonia, hanno abbandonato l’Aula ed alla ripresa, su richiesta di Roberto Frongia (Riformatori sardi), è stata convocata una conferenza dei capigruppo, per concordare l’ordine dei lavori, in considerazione dell’assenza dell’assessore regionale Luigi Arru e delle affermazioni del direttore della ASSL di Carbonia.

Sulla seconda parte dei lavori torneremo domani, anticipando che l’intero Consiglio comunale sarà convocato per la prossima settimana nei locali dell’assessorato, dove chiederà all’assessore Luigi Arru e al presidente della Giunta Francesco Pigliaru, le risposte che attendeva nella riunione consiliare odierna, rinviate per la mancata presentazione dell’assessore Luigi Arru.

Giampaolo Cirronis

                                                

   

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Da questo pomeriggio è ripresa la gestione dell’emergenza urgenza del Laboratorio Analisi del Santa Barbara di Iglesias, sia per il Pronto Soccorso che per i Reparti (le prestazioni si aggiungono a quelle di screening e altri servizi erogato quotidianamente). Lo ha annunciato con un breve comunicato stampa, la direzione della ASSL di Carbonia. «Il Laboratorio, pertanto, ha ripreso la piena operatività dopo il danneggiamento del controsoffitto avvenuto qualche mese fa a causa delle forti piogge – si legge nella nota -. Si fa presente che in questo periodo, senza alcun disagio e disservizio per i pazienti, i prelievi sono stati effettuati presso le sedi abituali (ospedaliere e territoriali): le provette venivano poi trasportate in sicurezza presso il Laboratorio del Sirai di Carbonia per la refertazione.»

«Insieme a Federico Garau (M5S Iglesias) ci siamo recati al Pronto Soccorso del CTO – ha scritto il sindaco Mauro Usai in un post pubblicato sul suo profilo Facebook – ed abbiamo appurato che al Santa Barbara, da questo pomeriggio, ha ripreso l’attività d’urgenza del laboratorio.»

«Questo pomeriggio ho voluto personalmente verificare insieme al sindaco Mauro Usai il funzionamento e la ripresa del servizio presso il laboratorio analisi di Iglesias – ha scritto Federico Garau (M5S) nel suo profilo Facebook –. In un primo momento presso il pronto soccorso del CTO ci siamo accertati del fatto che i campioni venissero effettivamente spediti presso il nostro laboratorio, in seguito abbiamo effettuato un sopralluogo presso il Santa Barbara ed abbiamo accertato, in presenza del primario, che tutti i macchinari interessati fossero entrati effettivamente in funzione. In definitiva, possiamo affermare che al momento il servizio pare abbia ripreso a funzionare. Questa è solo una piccola battaglia che come comunità Iglesiente per il momento abbiamo vinto. Adesso spetta a noi non abbassare la guardia di un solo centimetro.»
«Dobbiamo continuare a lottare, tutti insieme, indistintamente dal colore politico, affinché tutti i servizi utili e necessari al nostro servizio sanitario, riprendano a funzionare – ha aggiunto Federico Garau -. In attesa del Consiglio comunale del 4 settembre dedicato alla questione sanitaria, noi come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, rimaniamo vigili su ulteriori sviluppi e/o aggiornamenti. Chiunque faccia sterili polemiche sulla questione o sulla collaborazione di più forze politiche (diametralmente opposte e rivali all’interno del palazzo comunale) è in mala fede, ma soprattutto non ha capito – ha concluso Federico Garau – che, per una questione così importante e di fondamentale importanza come questa, c’è solamente una priorità: la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini di Iglesias (e non solo).»

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La sezione PCI-FGCI di Iglesias si schiera al fianco del sindaco Mauro Usai a difesa del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara. Lo fa con un documento nel quale «accoglie favorevolmente l’iniziativa di protesta portata avanti dal sindaco Mauro Usai per difendere il laboratorio analisi dell’Ospedale Santa Barbara, un servizio irrinunciabile per i cittadini. Si spera – sottolinea – che la pronta risposta e l’impegno assunto dal presidente della regione Francesco Pigliaru possa rappresentare un segnale di discontinuità rispetto alle scelte riformatrici portate avanti dall’attuale maggioranza politica del governo regionale, a cui lo stesso sindaco fa riferimento».

«Giova ricordare che già i governi nazionali degli ultimi decenni, a partire dalla L.502/92, hanno prodotto e permesso solo ridimensionamenti se non addirittura smantellamento dei servizi e della rete ospedaliera nazionale e del nostro territorio – aggiunge la nota della sezione PCI-FGCI di Iglesias -. Con la recente riforma regionale, diretta conseguenza delle riforme nazionali, la situazione si è drammaticamente aggravata. Il Partito Comunista Italiano è da sempre schierato per una sanità di qualità, accessibile in tutti i territori e a tutte le classi sociali, a partire dai disoccupati, dai giovani, dagli anziani e dai lavoratori tutti. Non è un caso la presenza del partito nei luoghi di lotta per difendere la sanità o l’iniziativa di raccolta firme per l’abolizione del ticket dello scorso anno.»

«Ci auguriamo che il sindaco intraprenda tutte le azioni necessarie per unire le forze politiche della città e del territorio, che si faccia garante di imparzialità politica in nome del ripristino di tutti i servizi sanitari e per ridare alla città una struttura ospedaliera di qualità e pienamente funzionante – conclude la sezione PCI-FIGC di Iglesias -. Il Partito Comunista Italiano e la Federazione Giovanile Comunista Italiana sono disponibili a sostenere tutte le iniziative di confronto e di mobilitazione volte a riconquistare il diritto di accesso ai servizi sanitari per la popolazione e si impegneranno a far si che queste iniziative non si arenino.»

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«La nota ATS prot. n. NP/2018/56328 del 13.08.2018 a firma del dott. Licheri certifica la morte del laboratorio analisi del Santa Barbara di Iglesias. Avevamo preannunciato la folle decisione dei vertici ATS, in tempi non sospetti. In campagna elettorale denunciammo lo smantellamento del laboratorio, l’allora candidato sindaco, Mauro Usai, ci disse che eravamo allarmisti e visionari e la portavoce dei 5 stelle cittadina arrivò ad affermare che la nostra era tifoseria da stadio…»

Lo scrive, in una nota, Valentina Pistis (Stai con Noi).

«Nel frattempo, come anticipato, le analisi, non solo quelle urgenti ma anche quelle di routine, verranno effettuate esclusivamente a Carbonia – aggiunge Valentina Pistis -. Nella nota del 13 agosto scritta con la complicità della dott.ssa Giua e della dott.ssa Garau, viene anche precisato che potranno essere presi accordi con Cagliari per il trasferimento di attività diagnostiche specialistiche. Anche in questo caso, la nostra ATS – sebbene ponga la questione in termini di eventualità – ci prepara al peggio, ovvero al trasferimento definitivo di tali attività a Cagliari. Viene inoltre comunicato il trasferimento del personale presso altre strutture in caso di eccedenza presso il Sirai.»

«Le azioni del sindaco sono assolutamente tardive. Le conseguenze della chiusura definitiva del laboratorio analisi del Santa Barbara saranno incalcolabili. Potrebbero portare alla chiusura del CTO e con il trasferimento degli esami specialistici a Cagliari assisteremo al conseguente declassamento del Sirai – sottolinea ancora Valentina Pistis -. NOI siamo pronti ad andare avanti anche da soli. Le nostre azioni, concrete e decise, parleranno da sole. Dedicheremo il mese di settembre alla sanità. Un mese di sensibilizzazione, informazione, incontri e dibattiti. Inizieremo il 4 con il Consiglio comunale, richiesto dai nostri consiglieri.»

Valentina Pistis ricostruisce, infine, quanto è accaduto oggi.

«1) Con una nota l’ATS comunica la chiusura del laboratorio analisi del Santa Barbara; 2) il sindaco Usai occupa, per protesta, una scrivania in regione; 3) Pigliaru lo chiama e risolve il problema. ATTENZIONE… qui viene il bello… La nota divulgata dalla RAS parla solo di urgenze e non di routine. L’attività originaria, che è quella che chiaramente incide maggiormente, resta in capo a Carbonia. E il sindaco che fa? Lascia soddisfatto la sala appena occupata! – conclude Valentina Pistis -. C’è chi lo chiama fumo negli occhi e chi presa per i fondelli… a Voi la scelta.»

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La clamorosa azione di protesta del sindaco di Iglesias Mauro Usai, sostenuto dal presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali e da alcuni assessori, con l’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, per protestare contro la chiusura del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara ed il conseguente dirottamento di tutte le attività all’ospedale Sirai di Carbonia, ha prodotto i risultati auspicati.

Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha chiamato il sindaco di Iglesias, al quale ha comunicato «martedì prossimo, 21 agosto, nel laboratorio analisi del Santa Barbara, riprenderà l’esecuzione degli esami in urgenza a supporto dell’attività del Pronto Soccorso e dell’Ostetricia e Gineologia». La rassicurazione arriva dai vertici dell’Ats, come si legge in un post pubblicato nella pagina Facebook della Giunta regionale.

Mauro Usai ha incontrato il capo di Gabinetto dell’assessore Luigi Arru, Alfredo Schirru, e sentito telefonicamente anche il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens. Dopo aver avuto le rassicurazioni del presidente Francesco Pigliaru, il sindaco di Iglesias ha lasciato il presidio.

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Il consigliere regionale del Partito democratico Cesare Moriconi prende posizione sulla chiusura del laboratorio analisi del presidio ospedaliero Santa Barbara di Iglesias, dopo la clamorosa azione messa in atto dal sindaco della città mineraria Mauro Usai, che dalle 13.00 di oggi occupa la sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità.

«La Direzione sanitaria di ATS, ha disposto la chiusura del laboratorio di analisi del presidio ospedaliero Santa Barbara di Iglesias – scrive Cesare Moriconi in una nota -. Lo ha fatto adducendo alla situazione di impraticabilità in cui verserebbe lo stesso laboratorio, per il quale, invece, sia l’assessore Arru, sia la Direzione generale di ATS avevano rassicurato la popolazione, scongiurando, proprio poche settimane fa, qualsiasi rischio di chiusura.»

«E’ l’ennesimo pasticcio dei vertici della sanità sarda – aggiunge Cesare Moriconi – che pare accanirsi a danno dei cittadini, aggiungendo ai disservizi, quasi quotidianamente, almeno un po’ di confusione in più.»

«E non importa – conclude Cesare Moriconi – se siamo a fine legislatura, serve che il presidente della Regione assuma iniziative vigorose capaci di porre un argine a questa deriva insopportabile e verifichi, con estrema urgenza, le cause e le responsabilità che hanno determinato l’impraticabilità del laboratorio del presidio ospedaliero di Iglesias e disponga, con immediatezza le iniziative per il ripristino delle condizioni di agibilità.»

 

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Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, alle 13.00, ha iniziato una clamorosa azione di protesta, fascia tricolore al petto, nella sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, per protestare contro il dirottamento, disposto dall’ATS Sardegna, di tutta l’attività del laboratorio analisi, dall’ospedale Santa Barbara di Iglesias all’ospedale Sirai di Carbonia. L’emergenza, come si ricorderà, esplose nei primi giorni di aprile, con il cedimento di una parte del controsoffitto dei locali del reparto all’ospedale Santa Barbara, a seguito del quale, la direzione della ASSL di Carbonia dispose «in via temporanea ed eccezionale, sino al completamento dei lavori, al fine di garantire la continuità delle prestazioni, le attività ed il personale del laboratorio di Iglesias, sono trasferiti presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia». L’emergenza non è ancora finita e, come ha denunciato Mauro Usai in un video postato nel suo profilo Facebook, il 13 agosto, alla vigilia di Ferragosto, l’ATS Sardegna ha comunicato alla ASSL di Carbonia che tutte le attività del laboratori analisi sono dirottate all’ospedale Sirai di Carbonia. La reazione di Mauro Usai è stata durissima, con l’inizio dell’occupazione della sala riunioni dell’assessorato della Sanità che porterò avanti ad oltranza, fino a quando non verrà ripresa l’attività nel laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara.

Nel primo pomeriggio, Mauro Usai è stato raggiunto dal presidente del Consiglio comunale, Daniele Reginali, e da alcuni assessori.

Alleghiamo le foto scattate dopo il cedimento di una parte del controsoffitto del laboratorio analisi dell’ospedale Santa Barbara di Iglesias e il video postato da Mauro Usai su Facebook, nel quale il giovane neo sindaco di Iglesias manifesta tutta la sua rabbia per la decisione adottata dai vertici sanitari, ancora più significativa se si tiene conto che – ha sottolineato – «appartengono alla mia stessa parte politica».

https://www.facebook.com/mauro.usai.7/videos/10215659376773426/UzpfSTExMTIwMzM0MDc6MzA2MDYxMTI5NDk5NDE0OjEwOjA6MTUzNTc4NTE5OTotNDY1OTUyNDg1Mzc4NDkzNTI2Nw/

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