https://www.youtube.com/watch?v=QULIWpokcFM&feature=youtu.beLa sala riunioni del Consorzio industriale di Portovesme si è riempita questo pomeriggio, per l’incontro organizzato su iniziativa del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, con il consigliere regionale Cesare Moriconi, primo firmatario della mozione presentata in Consiglio regionale sulla situazione della Portovesme srl e sulla drammatica situazione occupazionale del territorio, i consiglieri firmatari della mozione ed i sindaci del territorio (non tutti i consiglieri regionali e i sindaci interessati hanno potuto partecipare, molti per precedenti impegni). I lavori sono stati aperti dall’intervento del sindaco di Portoscuso che ha ribadito il pieno sostegno della sua amministrazione comunale, appena insediata dopo le elezioni di domenica 11 giugno, alle richieste della Portovesme srl per la realizzazione della nuova discarica a Genna Luas, necessaria ed indispensabile per la prosecuzione della produzione, considerato che quella attuale è ormai prossima all’esaurimento, previsto per il mese di settembre.
E’ poi intervenuto l’on. Cesare Moriconi, che ha spiegato i contenuti e le finalità della mozione, seguito dal collega Gianluigi Rubiu e da alcuni lavoratori, presenti in gran numero ai lavori, da rappresentanti sindacali ed amministratori locali (presenti i sindaci di Narcao Danilo Serra, di Masainas Ivo Melis, di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu, il vicesindaco di Domusnovas Angelo Deidda ed il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Mauro Usai). Ha partecipato ai lavori anche il deputato del Partito democratico Emanuele Cani.
Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato i due consiglieri regionali presenti, Cesare Moriconi del Partito democratico e Gianluigi Rubiu dell’Udc.
L’emergenza della Portovesme srl verrà affrontata domani mattina, a Cagliari, in un incontro convocato per le 9.00 dalla presidenza della Giunta regionale.
Il capogruppo di Cas@ Iglesias Valentina Pistis ha presentato un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai, al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e all’assessore dello Sport Alessandro Pilia, sulle nuove tariffe degli impianti sportivi comunali.
Valentina Pistis chiede di conoscere «quali iniziative l’amministrazione comunale vuole porre in essere a sostegno delle società sportive; se sono in programma manutenzioni ordinarie e straordinarie agli impianti sportivi cittadini e per quale importo; per quali motivi sono state aumentate le tariffe durante il corso dell’anno e dei campionati; e, infine, se l’amministrazione comunale intende revocare o sospendere in auto tutela la delibera di Giunta comunale n. 34 del 2017 e/o quali iniziative intende adottare la Giunta per risolvere l’insorgente vertenza».
A partire da questa sera (inizio ore 18.30) le sedute del Consiglio comunale di Iglesias verranno trasmesse in diretta streaming sul sito del Comune, all’indirizzo https://www.streamera.tv/channel/47955/default/. Ad annunciare la novità sono il presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e l’assessore alle Innovazioni tecnologiche Francesco Melis.
La delibera di approvazione avente ad oggetto il “regolamento delle videoriprese e trasmissione delle sedute del Consiglio comunale” risale al 23 marzo 2015 (la n° 21).
«Mediante i fondi recuperati dall’Amministrazione comunale relativi alla legge 37 – spiegano Mauro Usai e Francesco Melis – il Consiglio comunale di Iglesias si è dotato di strumentazione idonea alla trasmissione in streaming delle sedute. Lo streaming audio/video avverrà attraverso telecamera professionale in alta definizione comandata in remoto dall’operatore e trasmessa via web attraverso la connessione in fibra ottica, già attiva nel comune di Iglesias. La spesa della strumentazione ammonta a 4.200 euro, comprensiva dell’hardware, installazione e configurazione, mentre il finanziamento per la fibra ottica ammontava a 1 milione di euro.»
«Si tratta di un risultato importante – aggiungono Mauro Usai e Francesco Melis – come annunciato a inizio consiliatura, che consentirà a tutti i cittadini di usufruire delle piattaforme web per seguire i lavori del Consiglio comunale. Tutto ciò non può che garantire, soprattutto ai giovani e a tutti i fruitori di internet, di potersi avvicinare alle istituzioni e seguire dal pc di casa o attraverso uno smartphone, i lavori del Consiglio comunale. Le sedute – concludono Mauro Usai e Francesco Melis – saranno visibili sia nel nuovo sito del comune di Iglesias, sia in un link dedicato in una piattaforma web streamago di Tiscali.»
Il presidente del Consiglio comunale e l’assessore alle Innovazioni tecnologiche ringraziano gli uffici e, in particolare, il responsabile dell’ufficio informatizzazione Roberto Alba e sottolineano che «grazie alle sinergie messe in campo tra parte politica e parte amministrativa, è stato compiuto un altro piccolo passo verso la strada dell’innovazione e della modernità per la comunità».
In allegato la normativa ai sensi del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n° 196 “codice in materia di protezione dei dati personali” e il relativo regolamento consiliare.
Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, sugli aiuti alle imprese previsti dal Piano Sulcis.
Premesso che l’attuazione del Piano Sulcis avviene attraverso accordi di programma, con il supporto di Invitalia per favorire l’attrazione di investimenti esteri e sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo; tenuto conto che, all’interno dell’ambito di intervento “Salvaguardia del tessuto produttivo”, è presente la sottosezione “Bandi incentivi imprese”, nella quale sono presenti le iniziative di incentivazione per le attività produttive esistenti o di nuova costituzione dei vari settori; e rilevato che il 22 aprile ed il 20 giugno dello scorso anno sono stati pubblicati due bandi, Valentina Pistis chiede al sindaco di sapere se sono state finanziate imprese del territorio, quante e quali; e di conoscere quali iniziative ad oggi l’Amministrazione comunale ha intrapreso per favorire investimenti nel comune di Iglesias.
Riesplode lo scontro, nel Consiglio comunale di Iglesias, tra maggioranza e opposizione. L’occasione è arrivata con la convocazione della riunione consiliare di lunedì 27 febbraio, richiesta dai consiglieri di opposizione per parlare principalmente degli “equilibri politici venutosi a creare negli ultimi mesi” dopo i cambiamenti maturati nella Giunta guidata da Emilio Gariazzo e disertata da tutti i consiglieri di maggioranza, eccezion fatta per il presidente del Consiglio comunale Mauro Usai che ha rispettato il suo ruolo istituzionale.
Ieri sera i capigruppo di maggioranza, Ubaldo Scanu del “Partito Democratico”, Gianluca Tocco di “Sinistra Ecologia Libertà” e Pierina Chessa de “Il tuo segno per Gariazzo”, hanno spiegato in una nota le ragioni della mancata partecipazione alla riunione del Consiglio comunale.
«Permane in noi la difficoltà di comprendere le reali motivazioni che hanno spinto i colleghi della minoranza a richiedere reiteratamente una discussione in Consiglio – con relativo conseguente dispendio di risorse pubbliche – sugli “equilibri politici venutosi a creare negli ultimi mesi” – scrivono Ubaldo Scanu, Gianluca Tocco e Pierina Chessa -. Quanto questo ordine del giorno fosse risibile, oltre che pretestuoso e non pertinente nella sostanza, lo raccontano i numeri e non solo. In questi quarantaquattro mesi di consiliatura abbiamo partecipato a 92 Consigli comunali esaminando, discutendo ed approvando centinaia di atti, mozioni e regolamenti. L’attività politica si è inoltre svolta attraverso centinaia di commissioni consiliari nonché con tutto ciò che non è strettamente istituzionale come viaggi in Regione, sopralluoghi, assemblee, incontri, tavoli di lavoro, etc. Nello specifico, nei circa quattro mesi passati dal 17 ottobre 2016, giorno in cui i colleghi della minoranza hanno deciso di impiegare il loro tempo e le loro energie per richiedere la discussione in oggetto, la giunta comunale ha prodotto ben 95 deliberazioni, mentre nei cinque consigli comunali tenutisi nello stesso intervallo temporale sono state approvate 25 proposte, discusse 2 mozioni e hanno ottenuto risposta 5 interrogazioni ed una interpellanza.»
«Tra gli atti approvati in Consiglio nel periodo considerato – aggiungono Ubaldo Scanu, Gianluca Tocco e Pierina Chessa – ve ne sono alcuni di particolare importanza, quali l’approvazione delle linee guida per la redazione del Piano Urbanistico Comunale, l’adesione alla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, l’approvazione delle tariffe relative alla tassa sui rifiuti (ancora una volta più basse rispetto a quelle dell’anno precedente) e il benestare all’utilizzo dei fondi della legge 37/98 per poter investire nella riqualificazione della Città; atti sui quali i nostri colleghi della minoranza hanno quasi sempre votato contro, quando non si sono astenuti o hanno deciso di uscire dall’aula consiliare. Sappiano perciò gli iglesienti che se spenderanno qualcosa di meno in bolletta, se possono già godere di un mercato più bello e ristrutturato, se potranno fruire di una sala per proiezione cinematografica, se avranno un centro storico finalmente illuminato, se non vedranno più l’obbrobrioso generatore di via Cavour, se gli abitanti di via Giordano la vedranno riqualificata dopo decenni e i giovani calciatori di Bindua potranno finalmente cambiarsi in spogliatoi degni di questo nome sarà grazie ai soli voti di questa maggioranza. Ed è perciò – concludono Ubaldo Scanu, Gianluca Tocco e Pierina Chessa – che non abbiamo voluto essere partecipi di quello che consideriamo un consiglio comunale improponibile e incomprensibile; uno sterile, scomposto e inutile attacco all’amministrazione perpetrato ai danni delle tasche dei cittadini.»
Questa mattina, in occasione della Festa di Santa Barbara, patrona dei minatori, nella chiesa di Monteponi, il vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda ha officiato la Messa, in presenza di una delegazione dei minatori e di una dei vigili del fuoco; dell’amministratore unico di Igea Michele Caria; del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; del presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e dell’assessore delle Politiche Ambientali, Decentramento e Informatizzazione Francesco Melis; del coordinatore della consulta delle associazioni del Parco Geominerario Giampiero Pinna; e ancora di ex minatori, rappresentanti di varie associazioni e dipendenti Igea.
Al termine della celebrazione, presso l’Archivio Storico Minerario di Monteponi, sono stati premiati i dieci dipendenti che, nel corso del 2016, hanno maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria: Mirella Brioccia, Teresa Pinna, Giancarlo Piredda, Renato Madeddu, Lauretto Salis, Antonio Sedda, Giorgio Frau, Stefano Siddu, Salvatore Porcu e Giuseppe Saragat. Presenti, tra gli altri, anche i deputati Francesco Sanna ed Emanuele Cani.
Durante la cerimonia, l’amministratore unico Michele Caria ha parlato del lavoro svolto per il salvataggio ed il rilancio di Igea, dei progetti messi in campo e avviati per le bonifiche, e del lavoro che c’è ancora da fare per arrivare alla piena efficienza. Vi proponiamo la parte più significativa del suo intervento.
Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interpellanza sul progetto per la realizzazione del sito di raccolta in località San Giorgio.
«Il ritardo nella stesura del progetto e nella predisposizione del bando di gara appare incomprensibile e non giustificabile in considerazione degli anni trascorsi dal momento della pubblicazione dello Studio di impatto ambientale avvenuta nell’anno 2011 – denuncia Valentina Pistis -. Considerato che la Responsabilità gestionale risulta di Titolarità regionale ed il soggetto attuatore risulta la Regione Autonoma della Sardegna.»
Il capogruppo di Cas@ Iglesias interpella il sindaco Emilio Gariazzo, l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis e quello dei Lavori pubblici Barbara Mele, per sapere:
1. Se il progetto relativo al Sito di Raccolta in località San Giorgio è stato definito e/o in quale fase si trova la progettazione;
2. Se il bando relativo ai lavori da eseguire è stato definito;
3.Quali sono le risorse impegnate;
4. Quali sono le risorse spese;
5.Quali sono le procedure amministrative che hanno portato la Regione SardegnaResponsabile nonché soggetto attuatore, a conferire la responsabilità del progetto e del bando al comune di Iglesias;
6.Quali sono i vantaggi del comune di Iglesias che scaturiscono dalla responsabilità di svolgere il ruolo di stazione appaltante;
7.Quali sono gli uffici coinvolti nella stesura del progetto e del bando e quanti dipendenti con quali qualifiche sono state impegnate nello svolgimento di tali lavori;
8. Se il comune di Iglesias aveva le competenze per svolgere i predetti lavori e quali sono i dipendenti con tali qualifiche, idoneità professionali e competenze;
9.Se l’Amministrazione ha intenzione di richiedere, o ha richiesto, in capo ad ogni concorrente, il possesso del requisito di idoneità professionale di Iscrizione ad Albi determinati integrando in senso più restrittivo i requisiti soggettivi di capacità tecnica ed economica previsti dalla normativa nazionale e/o comunitaria, per specifiche esigenze imposte dal peculiare oggetto dell’appalto, come nel caso che ci occupa, nel rispetto dei limiti intrinseci della discrezionalità amministrativa, ossia dei principi di ragionevolezza e proporzionalità;
10.Se il Comune ha sottoposto o intende sottoporre all’ANAC i quesiti necessari ad evitare un contenzioso;
11. Quali sono i soggetti istituzionali eventualmente coinvolti nella stesura del progetto e del bando di gara;
12. Quale iniziative, infine, intende adottare il Sindaco per tutelare la salute dei cittadini in merito alla grave situazione ambientale causata dalla mancata bonifica dei siti minerari dismessi ed in merito ai ritardi causati nella gestione della Società Igea Spa e dai mancati controlli della Regione Autonoma della Sardegna.
Si moltiplicano le iniziative contro la determinazione approvata dall’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna che aumenta le imposte di trascrizione, iscrizione e annotazione veicoli e natanti al PRA. Ieri il problema è stato affrontato dal Consiglio comunale di Carbonia, su iniziativa di Daniela Garau, consigliere comunale del Patto Civico, e la sollecitazione è stata condivisa dall’intera assemblea, maggioranza ed opposizione, con il sindaco, Paola Massidda, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa assunta dalla Sezione provinciale del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione – SNA, che ha organizzato l’assemblea svoltasi mercoledì sera a San Giovanni Suergiu.
E, sempre ieri, il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale, Mauro Usai, che se verrà approvata dall’assemblea civica, impegnerà il sindaco, Emilio Gariazzo, e la Giunta comunale, a farsi promotori, anche attraverso un coinvolgimento dei comuni del territorio, di qualsiasi azione e/ iniziativa volta a chiedere all’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, di revocare e/ annullare la determinazione n° 51 del 31 ottobre 2016, pubblicata all’albo pretorio provinciale il 7 novembre 2016, con cui è stata approvata l’imposta provinciale di trascrizione per l’anno 2017.
E’ stato presentato stamane, a Iglesias, il piano di trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesiis. Il nuovo reparto, diretto dal dott. Enea Atzori, ha spiegato il commissario straordinario Antonio Onnis, garantisce maggiori servizi, tecnologie all’avanguardia e, soprattutto, grande attenzione alle donne, alle mamme e ai neonati, anche sul fronte dell’umanizzazione: conta 22 posti letto totali suddivisi tra ginecologia e ostetricia (stanze da 2 letti con bagno privato), 1 blocco operatorio e 1 blocco parto; prestano servizio 13 medici. Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i pediatri della Neonatologia, diretti dal dott. Mario Bandiera.
«L’U.O. di Ostetricia e ginecologia della ASL 7 ha sviluppato negli anni pratiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali relative al percorso nascita, dalla fase preconcezionale, alla gravidanza, parto e puerperio, con particolare attenzione alle gravidanze a rischio per patologie materne e/o fetali. E’ forte l’impegno profuso da tutti per soddisfare i bisogni di umanizzazione dell’evento nascita e di contenimento dei parti operativi – si legge nella nota di presentazione del piano di trasferimento -. Tutto il personale si adopera per offrire un ambiente confortevole e tranquillo nel rispetto delle esigenze della donna per far vivere con consapevolezza e serenità il momento della nascita, con accanto il partner o altra persona gradita. Viene effettuato il Rooming-in, esteso alle 24 ore che favorisce la relazione madre-neonato fin dai primi momenti di vita e l’allattamento al seno. In quest’ottica il personale del nido collabora con le ostetriche per fornire un adeguato supporto e sostegno all’allattamento al seno. E’ prevista l’attivazione della partoanalgesia, un procedura molto gradita e attesa dalle mamme del Sulcis -Iglesiente che potranno finalmente affrontare il parto naturale senza dolore, in piena sicurezza e con un’assistenza qualificata e continua.»
«Nonostante alcuni comprensibili scetticismi iniziali da parte degli utenti – ha aggiunto il dottor Onnis -, la scelta di concentrarsi su un unico punto nascita all’interno della nostra ASL, si è dimostrata del tutto adeguata: grazie al raggiungimento dei 500 parti nel 2015 infatti si è potuta garantire la presenza del punto nascita nel nostro territorio (altrimenti destinato alla chiusura). L’equipe dell’Unità operativa che lavora in maniera unita e coesa inoltre, risponde alle aspettative diverse e complesse dei genitori: viene garantita la sicurezza prima di tutto; ma anche la naturalità dell’evento, la corretta comunicazione, la capacità di rispondere a eventuali emergenze e l’accoglienza del reparto. Il numero crescente di mamme che decidono di partorire nel nostro territorio corrisponde dunque anche alla costruzione di percorsi diversi capaci di dare risposta a diverse esigenze.»
Alla conferenza stampa hanno partecipato dirigenti della Asl 7, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, assessori e consiglieri comunali, che hanno salutato positivamente l’avvio del trasferimento del reparto dal Sirai al Cto.
Dal 26 ottobre, tutte le donne che hanno necessità di un ricovero ospedaliero nel reparto di Ginecologia e Ostetricia devono recarsi al CTO di Iglesias. Il reparto di Carbonia, infatti, continuerà l’attività in contemporanea nella giornata del 26 solo per le degenti presenti. La massima concentrazione di uomini e mezzi per la giornata del 26 ottobre: le pazienti del reparto insieme ai loro piccoli saranno trasferite su ambulanze medicalizzate attraverso un percorso protetto extraurbano che garantisca la massima sicurezza durante il trasferimento. Il presidio ospedaliero di Carbonia sarà dotato di un ambulatorio ostetrico per la gestione di eventuali emergenze e urgenze.
I trasferimenti prevedono il necessario coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non (Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, organi di stampa, ecc.) affinché la cittadinanza sia informata tempestivamente dei cambiamenti in atto; il sistema sarà anche supportato da adeguata segnaletica interna ed esterna al presidio e dalla modifica del sistema di transito e sosta auto all’interno dell’area ospedaliera.
La conferenza stampa si è tenuta un paio d’ore dopo che al Sirai di Carbonia, il Consiglio comunale di Carbonia e i sindaci di numerosi comuni del Sulcis hanno manifestato contro la chiusura del reparto del Sirai di Carbonia e mercoledì incontreranno l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al quale esporranno tutte le loro preoccupazioni e chiederanno di sospendere il trasferimento del reparto al Cto e di rivalutare la decisione. Contestualmente hanno deciso di presentare una denuncia cautelativa per quel che potrà accadere alle donne che andranno a partorire a Iglesias, dove non sono presenti i servizi dell’emergenza-urgenza.
Al riguardo, il commissario straordinario ha sottolineato che i parti complicati sono stati sempre trasferiti a Cagliari e, comunque, ha ribadito che il reparto opererà in totale sicurezza al Cto di Iglesias.
Il commissario straordinario ha anche rilanciato il progetto dell’ospedale unico che sarebbe realizzabile con un investimento di 93 milioni di euro e sarebbe la soluzione ottimale per dare risposte ai cittadini di tutto il territorio. Ospedale che verrebbe localizzato in territorio del comune di Villamassargia, piò o meno a metà strada tra Carbonia e Iglsias.
Vediamo ora le interviste realizzate stamane con il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, e con il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Cto di Iglesias, Enea Atzori.
Pubblichiamo anche due brani degli interventi fatti dal commissario Onnis e del sindaco Gariazzo nel corso della conferenza stampa.
La ferma presa di posizione del Consiglio comunale di Carbonia contro la chiusura del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Sirai ha provocato altrettanto ferme reazioni da parte degli amministratori comunali di Iglesias.
Mauro Usai, presidente del Consiglio comunale di Iglesias, ha preso posizione pubblicando un post nel suo profilo facebook.
«Dal 2003 ad oggi sono stati spesi milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale CTO – scrive Mauro Usai -. Parliamo di investimenti mirati alla realizzazione di reparti specifici e non di una scatola vuota pronta ad accogliere qualsiasi reparto. Quando parliamo di ospedali, infatti, parliamo di strutture progettate con criterio. Ai finanziamenti per la ristrutturazione corrispondono dei piani sanitari. In questo caso parliamo di una fetta importante di soldi e servizi destinati all’ospedale CTO per la realizzazione del polo materno infantile: dall’assistenza della mamma in gravidanza alla pediatria.»
«Un anno fa – aggiunge Mauro Usai – fu trasferito tutto a Carbonia per via del fatto che il CTO ancora non fosse pronto ad accogliere i reparti. Oggi i lavori sono conclusi e finalmente quei finanziamenti pubblici trovano la loro naturale giustificazione. Non solo per quanto riguarda il polo materno infantile, ma per tutti gli altri reparti destinati al nuovo CTO. Se così non fosse, ci troveremmo davanti ad un evidente spreco di denaro pubblico. Per questo il Consiglio Comunale di Iglesias all’unanimità ha espresso una posizione lucida, consapevole, ed equilibrata, scrivendo all’assessore Arru.» «Oggi avere i doppioni non serve a nessuno. Avere un’offerta sanitaria equilibrata nel territorio significa migliorare la qualità dei servizi e fare rete tra i territori attraendo le migliori professionalità. La posizione di Carbonia è comprensibile ma evidentemente poco razionale. Mi auguro che il Commissario, l’assessore Luigi Arru e il presidente Francesco Pigliaru mantengano gli impegni presi un anno fa con tutti noi. In caso contrario ci troveremmo davanti al chiaro esempio di come, se si alza la voce e si fa casino, si ottengono i risultati. Questo non è accettabile – conclude Mauro Usai – per chi ricopre incarichi nelle istituzioni ed è eletto dal popolo per rappresentare le nostre comunità.»