22 November, 2024
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Una Dinamo Banco di Sardegna devastante vince 101 a 79 a Treviso e vola al secondo posto solitario in classifica, a 2 punti dalla capolista Virtus Segafredo Bologna. Tra la squadra di Gianmarco Pozzecco e la De Longhi di Max Menetti e dell’ex David Logan, non c’è stata partita, dall’inizio alla fine. La partita è tutta nei numeri: 29 a 18 al 10′, 51 a 37 al 20′, 79 a 59 al 30′, 101 a 79 alla fine. La Dinamo s’è imposta in tutti e quattro i parziali, ed ha chiuso la partita con tre seconde linee in quintetto: capitan Jack Devecchi, Daniele Magro e Lorenzo Bucarelli. Ben 6 gli uomini della Dinamo in doppia cifra: Dyshawn Pierre 20 punti, Michele Vitali 19, Miro Bilan 15, Dwayne Evans e Masco Spissu 13, Curtis Jerrells 11; 7 uomini con una valutazione molto alta, tra il 14 ed il 21 (i 6 in doppia cifra e Jamel McLean – 20 -, 7 rimbalzi per lui come per Miro Bilan). La Dinamo ha perso ben 14 palle, 10 nel primo tempo, ma questo dato negativo non ha inciso minimamente sull’andamento dell’incontro, stradominato dalla Dinamo che ha chiuso con percentuali al tiro pazzesche:14 su 23 da 2 punti, il 61%; 14 su 25 da 3 punti, il 56%; 31 su 36 ai tiri liberi, l’86%. La Dinamo ha commesso solo 16 falli contro i 29 subiti. Per la terza volta la Dinamo raggiunge o supera quota 100 in campionato, la prima volta in trasferta.

La Dinamo oggi ha il secondo miglior attacco del campionato, con 1.172 punti (alla media di 83,71 a partita), solo 5 punti in meno rispetto alla capolista Virtus Bologna) e la miglior difesa, con 1.020 punti subiti (alla media di 72,86 punti a partita), 3 punti meno dell’Olimpia Milano, 45 meno della capolista Virtus Bologna).

Con i due punti odierni la Dinamo sale a quota 22 punti, al secondo posto in solitudine, alle spalle della Virtus Segrafredo Bologna, battuta nettamente la scorsa settimana al PalaSerradinigni. E’ indubbio che la squadra di Gianmarco Pozzecco, alla sesta vittoria consecutiva, sia la squadra più in forma del momento, una squadra che continua a far sognare i suoi tifosi, molti dei quali l’hanno seguita anche oggi a Treviso!

Lunedì 30 dicembre, al PalaSerradimigni, per la penultima giornata della regular season, arriva la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e Travis Diener, per un’altra serata di grande basket. E il 4 gennaio il girone d’andata si chiuderà a Pistoia.

La panchina della Dinamo a Treviso. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Dinamo Banco di Sardegna scende in campo alle 20.30 a Treviso, contro la De Longhi, nel posticipo della 15ª giornata della regular season. Dyshawn Pierre e compagni inseguono la sesta vittoria consecutiva, per riportarsi a due sole lunghezze dalla capolista Virtus Segafredo Bologna che ha travolto la Fortitudo nel derby, solitaria in seconda posizione, davanti all’Olimpia Milano. La squadra trevigiana, allenata da Max Menetti, ha in David Logan, indimenticato ex protagonista della stagione del “triplete”, e vuole vincere, per raggiungere a quota 14 Cantù, Varese, Venezia e Roma, e continuare a sperare nella qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.

«Affrontiamo una squadra che ha riposato l’ultimo turno e ha avuto modo di recuperare acciaccati e infortunati quindi troveremo un gruppo rigenerato. Treviso è una squadra che sta facendo bene, come dimostra la sua posizione in classifica, soprattutto in casa dove, a parte la prima partita con Milano giocata punto a punto, ed esprime la migliore pallacanestro grazie al fattore campo – ha sottolineato l’assistant coach Edoardo Casalone alla vigilia del match -. Per quanto ci riguarda dobbiamo proseguire nella direzione delle ultime partite, conservando il nostro dna quindi il nostro gioco dentro l’area e riuscire a correre il campo in attacco ed essere solidi in difesa come lo siamo stati nelle ultime sfide. Sicuramente dovremo limitare i loro due migliori terminali offensivi: il gioco dentro l’area di Fotu e quello sul perimetro di Logan, ponendo comunque grande attenzione su tutte le altre pedine di un roster molto competitivo.»

Fonte: www.dinamobasket.com .

 

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La Dinamo rimonta e domina l’Umana Reyer con un secondo tempo straordinario e, come 4 anni fa, sarà Gara7 ad assegnare lo scudetto 2018/2019. E’ stata una Gara6 dalle mille emozioni, controllata con grande disinvoltura dalla squadra veneta nei primi due quarti, con una Dinamo in evidente difficoltà, tenuta in piedi da due soli giocatori, uno strepitoso Rashawn Thomas ed un imponente Jack Cooley. Andata al riposo sotto di “soli” 6 punti sul 34 a 40, la squadra di Gianmarco Pozzecco è tornata in campo dall’intervallo lungo letteralmente trasformata, ha rapidamente azzerato lo svantaggio e si è poi resa protagonista di un vero e proprio show, chiudendo il terzo quarto sul 63 a 57 con un parziale di 29 a 17, e con un +10 al 40′, 87 a 77, con tanti protagonisti: uno stratosferico Jack Cooley (26 punti in 30′, 11 su 18 da 2 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 5 falli subiti, 29 di valutazione); uno scatenato Marco Spissu (11 punti in 20′ con due triple pesantissime nella fase più intensa dell’incontro); un incredibile Tyrus McGee, autore del miglior gesto tecnico della serata, una schiacciata in faccia a Mitchel Watt, 2o centimetri più alto di lui, 1,88 contro 2,08, che ha mandato in visibilio il PalaSerradimigni; un Justin Carter decisivo nel finale, oltre a Rashawn Thomas (18 punti con un primo tempo da ricordare). In ombra Dyshawn Pierre, Jaime Smith ed Achille Polonara, mentre Stefano Gentile, recuperato miracolosamente dopo l’infortunio riportato due giorni fa a Mestre, non era chiaramente al meglio della condizione fisica. La Dinamo ha vinto ancora una volta la gara ai rimbalzi, 44 a 35, nonostante il grande ritardo maturato nel primo tempo.

Nella squadra di Walter De Raffaele, in evidenza Mitchell Watt (17 punti e 6 rimbalzi, 21 di valutazione), Michael Bramos (15 punti e 6 rimbalzi) ed Andrea De Nicolao (11 punti), meno brillanti del solito Marquez Haynes, Austin Daye, Julian Stone e Stefano Tonut.

Fino a quando la Dinamo ha tenuto ritmi bassi, l’Umana Reyer ha controllato il gioco con grande autorità ma quando la Dinamo ha cambiato rimo, ritrovando i meccanismi di gioco che le hanno permesso una straordinaria seconda parte della stagione sia in campionato sia in Fiba Europe Cup, l’Umana Reyer è andata in confusione, finendo col subire un parziale di 53 a 37 nei secondi 20′ di gara.

La serie è tornata in parità, dunque, 3 a 3, esattamente come accadde quattro anni fa nella finale tra la squadra allora allenata dal grande Meo Sacchetti e la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti (oggi coach di Treviso, neopromosso in A1). E, come quattro anni fa, la Dinamo ha compiuto l’impresa dopo aver tremato (allora vinse dopo tre tempi supplementari). E dal momento che le analogie sono tante, a Sassari e in tutta la Sardegna, i sostenitori della Dinamo cominciano ad accarezzare il sogno, perché nel 2015, a Reggio Emilia, la Dinamo si cucì addosso il primo scudetto della sua storia, lo scudetto dello storico “triplete”!

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Umana Reyer Venezia 77

Parziali: 19 a25; 15 a 15; 29 a 17; 24 a 20

Progressivi: 19 a 25; 34 a 40; 63 a 57; 87 a 77

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Smith 6, McGee 10, Carter 5, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 4, Gentile, Thomas 18, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 26. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone, Bramos 15, Tonut, Daye 10, De Nicolao 11, Vidmar, Biligha n.e., Giuri 3, Mazzola 3, Cerella 8, Watt 17. All. Walter De Raffaele.

 

 

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Dinamo, oggi o mai più! La squadra di Gianmarco Pozzecco affronta questa sera (PalaSerradimigni, inizio ore 20.45) in Gara6 l’Umana Reyer Venezia, con l’obbligo di vincere, per pareggiare la serie e rimandare tutto a Gara7 che si giocherebbe sabato sera al Taliercio di Mestre.

Il coach biancoblu dovrà fare ameno di Stefano Gentile, infortunatosi due giorni fa nel finale di Gara5 a Mestre, ma conserva una grande fiducia nello spirito di reazione della sua squadra, che sarà spinta dall’entusiasmo dei 5.000 che gremiranno come sempre le tribune del PalaSerradimigni.

La Dinamo conta sulle sue qualità, che l’hanno portata alla straordinaria rimonta in campionato, dall’11° al 4° posto nella “regular season” , alle strepitose serie con Happy casa Brindisi e Olimpia Milano, entrambe spazzate via in tre sole partite, nei quarti e nelle semifinali dei playoff, ed alla conquista della Fiba Europe Cup, con il pensiero al precedente della stagione 2014/2015 che vide la squadra allora guidata da Meo Sacchetti, affrontare la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti, in Gara6 al PalaSerradimigni con l’obbligo di vincere, si impose dopo tre tempi supplementari, ed andò poi a conquistare in trasferta lo scudetto dello storico “triplete”.

Questa sera, a spingere la Dinamo verso Gara7 ci saranno non solo i 5.000 del PalaSerradimigni ma tutti gli sportivi sardi che si sono letteralmente “innamorati” della squadra sassarese e della pallacanestro.

Rashawn Thomas contrastato da Austin Daye, i grandi protagonisti della finale scudetto. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Dopo il brillante esordio nel Qualification Round di Fiba Europe Cup (100 a 66 in gara1 al Benfica), la Dinamo Banco di Sardegna è pronta a fare il suo debutto nel campionato italiano: il cammino della squadra di Vincenzo Esposito inizia questo pomeriggio, alle 17.00, al PalaBigi di Reggio Emilia, con la Pallacanestro Reggiana.

Capitan Jack Devecchi e compagni sono arrivati nel primo pomeriggio di ieri a Reggio Emilia e in serata hanno completato la rifinitura al PalaBigi.

Il nuovo campionato della Dinamo inizia su un campo che resterà nella storia della società biancoblu e del basket italiano, sul quale tre anni fa, vincendo gara7, la squadra sassarese conquistò il primo della sua storia e centrò il “triplete” dopo le vittorie ottenute in Copa Italia e in Supercoppa.

Il club emiliano si presenta alla nuova stagione completamente rinnovata, con un nuovo coach in panchina, dopo la conclusione del ciclo vincente di Max Menetti. Profondamente rinnovato anche il roster.

«Quella di domenica sarà una gara diversa dalle altre – ha detto alla vigilia il coach biancoblu Vincenzo Esposito – perché è la prima trasferta della stagione e la prima assoluta del campionato italiano: un debutto sotto tanti punti di vista per la squadra e per alcuni giocatori che sono all’esordio in Italia. Affrontiamo Reggio Emilia, una squadra nuova che ha chiuso un ciclo inserendo una nuova guida tecnica e che ha aggiunto in corsa un giocatore importante. In precampionato la Grissin Bon si è dimostrata una squadra che ha i principali riferimenti offensivi nel perimetro con guardie di talento che hanno molti punti nelle mani; amano giocare ad alti ritmi con la palla gestita dalle guardie sia per creare che per finire. Con la firma di Elonu hanno sicuramente aumentato la pericolosità del gioco interno.»

Vincenzo Esposito.

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La nuova Dinamo c’è. Al PalaSerradimigni, nell’anticipo di Mezzogiorno, la squadra di Federico Pasquini ha superato con autorità Reggio Emilia: 77 a 67 (primo tempo 37 a 34). E’ stata una vittoria costruita con una grande prova di squadra, con ben quattro uomini in doppia cifra e Shawn Jones migliore realizzatore, con 15 punti (7 su 9 da 2 punti), 8 rimbalzi e 3 stoppate, 18 di valutazione.

L’avvio è stato favorevole a Reggio Emilia, capace di allungare fino al + 7 (12 a 19 al 9′ con un canestro da fuori ed una schiacciata di Wright e due tiri liberi di Garrett), 14 a 19′ al 10′, ma in avvio di secondo quarto la Dinamo ha cambiato marcia ed ha chiuso il primo tempo, comunque equilibrato, avanti di 3 punti: 37 a 34.

Il terzo quarto è stato uno show della Dinamo, capace di realizzare ben 28 punti in 10′ (in evidenza l’ex Achille Polonara con due triple), proprio come aveva fatto in Champions League contro i turchi del Pinar Karsiyaka, ma questa volta con una diversa incidenza sul risultato finale, perché il margine accumulato in questi 10 minuti (11 punti) ha consentito a Stipcevic e compagni di approcciare l’ultimo quarto avanti di ben 14 punti (65 a 51) e quindi di poter gestire con relativa tranquillità il prevedibile tentativo di rimonta della squadra emiliana.

Trascinata da un super Julian Wright (con 19 punti, alla fine è risultato il miglior realizzatore del match), Reggio Emilia ci ha provato e con un parziale di 8 a 2 ha ridotto il ritardo a 8 lunghezze, ma la Dinamo non le ha consentito di andare oltre, chiudendo con un vantaggio di 10: 77 a 67.

Per la Dinamo non c’è tempo per riposarsi, perché mercoledì sarà nuovamente Champions League con l’Oldenburg.

«Sono estremamente soddisfatto della partita di oggi perché siamo riusciti a trasformare in positività la rabbia della gara di mercoledì scorso – ha commentato Federico Pasquini a fine match -. E’ stata una bella prova difensiva e sono anche contento che i break negativi che ci stavano dando non pochi problemi in questo periodo si siano limitati a poche azioni e non ad alcuni minuti come accaduto nelle gare precedenti. Mi è piaciuta molto la condivisione, il coinvolgimento nel passarsi la palla e sono soddisfatto anche di aver tenuto il loro punteggio sotto i 70 punti, significa che stiamo capendo delle regole difensive importantissime e fondamentali. Il messaggio che oggi volevo che passasse nei ragazzi era quello dell’aggressività, per questo ho tenuto una difesa a uomo, e sono contento che sia passato.»

«La gara si commenta con i numeri e i numeri ci mostrano 21 rimbalzi in attacco di Sassari e tantissimi tiri aperti – ha detto il coach emiliano Max Menetti -. Noi non siamo riusciti ad avere una buona circolazione di palla e a costruire. Non abbiamo ancora i 40 minuti di continuità, giochiamo dei bei momenti ma poi abbiamo dei break negativi pesanti. Sappiamo che il nostro cammino sarà lungo e continuiamo a lavorare con umiltà ma con determinazione per costruire un gruppo solido. Portiamo a casa tante cose positive e dei momenti negativi che stiamo affrontando con difficoltà ma che ci serviranno per migliorare sempre di più.»

Dinamo Banco di Sardegna 77 – Pallacanestro Reggiana 67

14-19; 23-15; 28-17; 12-16.

14-19; 37-34; 65-51; 77-67.

Banco di Sardegna. Spissu 5, Gallizzi, Bamforth 10, Planinic 6, Devecchi 4, Randolph 7, Pierre 8, Jones 15, Stipcevic 11, Polonara 11, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Reggio Emilia. Mussini 4, Wright 19, Bonacini, Candi, Della Valle 11, Reynolds 6, Markoishvili 7, Nevels 8, Sanè 10, De Vico 2. All. Massimiliano Menetti.

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Anticipo di lusso, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella terza giornata della regular season del nuovo campionato di A1. Al PalaSerradimigni arriva la Pallacanestro Reggiana di coach Max Menetti, l’ormai storica rivale di tante sfide, la più importante delle quali resterà per sempre nella memoria dei tifosi biancoblu, la gara 7 dei play off scudetto 2014/2015 che consegnò alla Dinamo il primo storico scudetto di una squadra sarda, legato ad un’impresa ancora più prestigiosa, il “triplete”: Campionato, Coppa Italia, Supercoppa. Quest’anno Sassari-Reggio Emilia ha un motivo di interesse in più, rappresentato dalla presenza nelle fine della Dinamo, dell’ex Achille Polonara.

«La partita contro la Reggiana non è una partita qualunque perché ormai le sfide tra Sassari e Reggio Emilia negli anni hanno segnato quella che è la pallacanestro in Italia – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Mi aspetto una partita estremamente dura contro una squadra giovane ed interessante che ovviamente ha bisogno di crescere ma che già a Buducnost – tre giorni fa- ha fatto una partita di gran livello come aveva fatto contro Avellino nella prima giornata. Con l’assenza di Cervi noi dovremo essere bravi a sfruttare gli eventuali vantaggi a livello di stazza e di post basso, quello che siamo riusciti a fare bene la scorsa partita. Chiaramente ci sarà bisogno di maggiore collaborazione: quello che ci sta mancando è la capacità di finire la difesa, nel senso che ci sono dei momenti, intorno al diciottesimo-ventesimo secondo, in cui ci manca l’ultimo step per poter chiudere bene.»

Oggi il capitano biancoblu Jack Devecchi toccherà quota 262 presenze in A, raggiungendo Brian Sacchetti.

«Il doppio impegno tra campionato e coppa ci mette subito davanti a nuovi obiettivi – ha detto alla vigilia il coach emiliano Max Menetti -. Il prossimo è quello con la Dinamo Sassari che ormai è diventata una sfida storica, piena di emotività, Vogliamo continuare nel nostro percorso di miglioramento e di crescita per trovare la cattiveria e il desiderio di conquistare i due punti in trasferta. Vogliamo trovare continuità nei quaranta minuti la concentrazione per portare avanti i nostri fondamentali e le scelte tecniche senza abbandonarle nei minuti di difficoltà. Sassari è una squadra di grande talento ma noi abbiamo tante motivazioni per fare una grande partita.»

           

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La Grissin Bon vendica la sconfitta in gara 7 della finale di un anno fa ed elimina la Dinamo dalla corsa scudetto. La squadra di Max Menetti ha dominato gara 3 al PalaSerradimigni, chiudendo la pratica già nel primo tempo, concluso con ben 20 punti di vantaggio, sul 56 a 36. Il secondo tempo è stato quasi una formalità, con la Grissin Bon brava a controllare ogni tentativo compiuto dalla Dinamo per cercare di rientrare in partita, cedendo solo tre punti per quarto, fino al 99 a 85 finale che chiude anticipatamente la stagione della Dinamo.

La partita odierna è un po’ lo specchio di tutta la stagione, nata male la scorsa estate e raddrizzata con alcune fiammate (vedi le due vittorie nella regular season contro la Grissin Bon che fino ad oggi in casa ha perso una sola volta, appunto contro la Dinamo; e quella contro Milano nell’ultima partita prima dei play-off, la scorsa settimana) ma senza che la squadra sia mai riuscita a raggiungere la continuità di rendimento che sarebbe stata necessaria per competere fino alla fine per la difesa dello storico scudetto conquistato lo scorso anno.

Certamente sono stati commessi degli errori (non si spiegherebbero, diversamente, i due cambi in panchina, prima con l’esonero di Meo Sacchetti e l’arrivo di Marco Calvani, poi con le dimissioni di quest’ultimo e la “promozione” in panchina del generale manager Federico Pasquini, e il taglio di alcuni giocatori con l’inserimento di altri a stagione iniziata ma, allo stesso tempo, non si poteva chiedere alla Dinamo di bissare lo scudetto. Alla fine, la qualificazione ai play-off per il sesto anno consecutivo, ha reso dignitosa la stagione della Dinamo che ora, se riuscirà a fare tesoro degli errori commessi, potrà programmare al meglio la stagione 2016/2017.

Federico Pasquini 1 copiaDavid Logan 78

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Archiviata la doppia trasferta in Emilia con due sconfitte, la prima netta, la seconda piena di rammarico per non aver saputo tenere fino alla fine il vantaggio acquisito nei primi tre quarti, la Dinamo torna a casa e sogna la grande rimonta.

Oggi la sfida Sassari – Reggio Emilia va in scena al PalaSerradimigni con una doppia prospettiva: da una parte, per la Grissin Bon di Max Menetti, si tratta del primo match point per staccare il biglietto per le semifinali; dall’altra, per la Dinamo di Federico Pasquini, è la prima tappa di un percorso che, nelle speranze di giocatori, coach, società e tifosi, potrebbe allungare la serie prima fino a venerdì, quando si disputerebbe gara 5, poi, in caso di una seconda vittoria biancoblu, fino a domenica sera, per la bella, gara 5 al Palabigi di Reggio Emilia.

Il presidente Stefano Sardara ci crede ed ha annunciato di aver già prenotato i biglietti per gara 5 a Reggio Emilia, confidando in due vittorie oggi e venerdì davanti ai propri tifosi.

Il capitano Jack Devecchi, grande protagonista due giorni fa a Reggio Emilia, suona la carica a tutto l’ambiente.

«Torniamo a casa nostra, nel nostro fortino, dove sappiamo che l’atmosfera può essere bollente – ha detto Jack Devecchi – lunedì sera in campo abbiamo fatto un ottimo avvio, dettando il ritmo dalla palla a due con una difesa asfissiante e tanta intensità. Credo si debba ripartire da quel primo tempo. Avremo però bisogno dell’aiuto del nostro splendido pubblico, un pubblico che nei miei dieci anni qui ha sempre risposto presente nei momenti topici. Oggi dobbiamo essere tutti uniti per allungare la serie e conquistare una gara 4 fondamentale: crediamoci, tutti insieme.»

«Dobbiamo far vedere di cosa siamo capaci, ognuno di noi domani è chiamato a dare il massimo – ha aggiunto Rok Stipcevic –vorrei che il palazzetto venisse riempito e dimostrasse che ambiente c’è a Sassari e che tifo si può creare. Dobbiamo lottare, tutti insieme, fino alla fine: noi giocheremo con il cuore e daremo tutto.»

Jack Devecchi.

Jack Devecchi.

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Uno straordinario Jarvis Varnado, autore di una prestazione superlativa e di 25 punti in 22′, la migliore della sua stagione a Sassari (11 su 12 da due punti e 3 su 4 dalla lunetta, 31 di valutazione), non è bastato alla Dinamo Banco di Sardegna, a Reggio Emilia, in gara 2 dei quarti di finale dei play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha disputato una splendida partita per tre quarti, andando al riposo avanti di 7 punti (44 a 37) e ancora avanti di 5 punti alla fine del terzo quarto, 62 a 57, ma nell’ultimo quarto non è riuscita a resistere al ritorno della squadra di Max Menetti che con un parziale di 25 a 13 si è aggiudicata l’incontro, allungando sul 2 a 0 nella serie, alla vigilia delle due partite da disputare a Sassari.

La Dinamo ci ha provato, ha poco da rimproverarsi, ma certamente non ha potuto contare sul miglior David Logan, in evidenza solo a sprazzi, soprattutto con 5 assist e, soprattutto, su Josh Akognon, autore di soli 5 punti e in campo solo 17 minuti. In una giornata di scarsa vena di due dei giocatori più importanti, Federico Pasquini ha dato grande spazio a capitan Jack Devecchi che ha riposto da par suo, con una prestazione convincente e 10 punti (2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre punti, 3 rimbalzi e 1 assist, 15 di valutazione). Ha fatto la sua parte Joe Alexander, 17 punti (7 su 9 da due punti, 0 su 4 da tre punti e 3 su 5 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 10 di valutazione) ma anche lui è mancato nel quarto decisivo.

Nella Grissin Bon, ancora una volta, i migliori sono stati gli italiani Amedeo Della Valle, Achille Polonara e Pietro Aradori, i tre giocatori in doppia cifra, autori rispettivamente di 19, 18 e 10 punti.

Ora la serie si sposta a Sassari e per la Dinamo la strada è tutta in salita. Se vorrà tenersi ben stretto lo scudetto sul petto, la squadra sassarese non potrà più sbagliare. Per andare in semifinale saranno necessarie tre vittorie su tre e contro una squadra come la Grissin Bon, che pure la Dinamo ha battuto sia in casa sia a Reggio Emilia (unica sconfitta emiliana in stagione al Palabigi) nella “regular season”, non sarà certamente un’impresa facile, che per essere centrata avrà bisogno della miglior Dinamo.

Jarvis Varnado 77