22 November, 2024
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Dinamo ko a Reggio Emilia, 85 a 68, nella prima sfida della serie dei quarti di finale dei play off scudetto. La Grissin Bon ha costruito la sua vittoria (la prima stagionale contro la Dinamo, capace di imporsi nella “regular season” sia a Sassari sia a Reggio Emilia (infliggendo alla squadra di coach Max Menetti l’unica sconfitta interna stagionale) già nel primo quarto, nel corso del quale ha raggiunto il massimo vantaggio al 7′, sul +15, 23 a 8, ed ha inflitto uno scarto di ben 10 punti alla squadra di coach Federico Pasquini: 28 a 18.

Il secondo quarto è stato equilibrato, con le due squadre divise da un solo punto, 23 a 22, e Reggio Emilia all’intervallo lungo sul + 11: 51 a 40.

Nel terzo quarto la Dinamo ha provato a rimontare, con Joe Alexander e Rok Stipcevic, riportandosi fino a -5, 51 a 46 al 22′, con un canestro da sotto di Josh Akognon, ma la Grissin Bon ha mantenuto piena fiducia nei propri mezzi ed ha trovato il break che le ha consentito prima di chiudere il terzo quarto sul +8, 67 a 59, poi di far suo l’incontro con uno scarto netto di ben 17 punti: 85-68.

Nella Dinamo, oltre a Rok Stipcevic, autore di 13 punti con 18 di valutazione, e Joe Alexander, il miglior realizzatore con 15 punti, hanno disputato una partita sufficiente David Logan e Giacomo Devecchi, quest’ultimo in campo ben 25 minuti e autore di 9 punti, con tre splendide triple su cinque tentativi effettuati. In ombra, ancora una volta, Brenton Petway, mentre non è sceso in campo Kenneth Kadji.

La Dinamo deve reagire subito, perché lunedì sera ci sarà gara 2, ancora al Palabigi di Reggio Emilia.

Federico Pasquini 1 copia

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Strepitosa Dinamo Banco di Sardegna, vince 102 a 98 (primo tempo 52 a 46) sull’imbattuto parquet del PalaBigi della capolista Grissin Bon Reggio Emilia e rilancia la sfida a tutte le avversarie per la difesa dello scudetto, vinto dieci mesi fa in gara 7 di finale proprio al PaBigi, contro la squadra di Max Menetti!
E’ stato determinante un monumentale David Logan, autore di 37 punti in 34′, con un sensazionale 7 su 10 nelle “bombe” dai 6.75, 3 su 6 da due punti, 10 su 13 dalla lunetta, 4 assist, 38 di valutazione! Ma hanno brillato anche Joe Alexander, 16 punti, 4 su 7 da due punti, 0 su 1 da tre punti, 8 su 10 dalla lunetta, 8 rimbalzi, 21 di valutazione; Rok Stipcevic, 16 punti, 2 su 3 da due punti, 2 su 4 da tre punti, 6 su 6 dalla lunetta, 4 assist, 16 di valutazione. Meno brillante rispetto alla partita vinta con la Manital Torino, Josh Akognon, in campo solo 17′, autore di 12 punti, con 2 su 3 da due punti, 2 su 7 da tre punti, 2 su 2 dalla lunetta.
Nella Grissin Bon, hanno brillato Pietro Aradori, 25 punti, 6 su 6 da due punti, 2 su 9 da tre punti, 7 su 8 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 2 assist, 22 di valutazione; Achille Polonara, 13 punti, 3 su 6 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 4 su 5 dalla lunetta, 11 rimbalzi, 2 assist, 27 di valutazione; Vladimir Veremenko, 17 punti, 7 su 11 da due punti, 3 su 3 dalla lunetta, 6 rimbalzi, 4 assist, 20 di valutazione; Rimantas Kaukenas, 15 punti, 7 su 11 da due punti, 0 su 3 da tre punti, 1 su 1 dalla lunetta, 1 assist, 9 di valutazione.
La Dinamo ha condotto la partita fin dal primo quarto. Dopo il vantaggio iniziale della Grissin Bon (15 a 10 al 4′ con azione da tre punti di Veremenko, David Logan ha iniziato il suo show dalla lunga distanza, imitato da Lorenzo D’Ercole e la Dinamo ha effettuato il sorpasso (20 a 17, e dopo il pari emiliano con “bomba” di Andrea De Nicolao, altre due “bombe” di Logan e una schiacciata di Alexander, hanno portato la Dinamo al +6, 26 a 20, prima del 30 a 27 del finale del primo quarto.
Nel secondo quarto la Dinamo ha raggiunto il +8 al 13′, 40 a 32 con una schiacciata di Alexander, + 9 al 16′ con una tripla di Stipcevic, 45 a 36, ma un break di 8 a 0 della Grissin Bon ha riportato le squadre quasi in parità, 45 a 44, prima di un nuovo allungo sassarese, 52 a 46 all’intervallo lungo.
Il terzo quarto ha confermato il vantaggio della Dinamo, nel finale la Grissin Bon s’è riportato a -3 al 27′, 63 a 60 per la Dinamo, ancora sassarese, 68 a 60 e contro-break emiliano, per il 70 parti e il 73 a 70 Dinamo all’ultimo intervallo breve.
Partita ancora spettacolare con punteggio altissimo anche nel terzo quarto, con la Dinamo avanti di 11 al 33′, 84 a 74 e un minuto dopo, 87 a 76. La Dinamo ha tenuto a distanza la Grissin Bon per alcuni minuti, con un nuovo +11 al 38′: 95 a 84! Partita chiusa? Per niente!
La Dinamo ha sbagliato anche soluzioni offensive, la Grissin Bon ha reagito con orgoglio spinta dal suo pubblico che quest’anno l’ha vista sempre vincere al PalaBigi in campionato, e in poco più di un minuto i vice campioni d’Italia si sono riportati a un solo punto dai campioni d’Italia: 95 a 94 per la Dinamo!
Questa volta però, rispetto ad altre partite giocate quest’anno, la Dinamo ha saputo reagire nei momenti decisivi e prima un’azione da tre punti (canestro e tiro libero aggiuntivo realizzato) e poi l’infallibilità di Rok Stipcevic dalla lunetta (4 su 4) hanno regalato alla Dinamo una meritatissima vittoria per 102 a 98 (seconda partita consecutiva chiusa con oltre 100 punti all’attivo, dopo il 112 a 98 alla Manital Torino) a conferma del miglior attacco del campionato) che rilancia la squadra di Federico Pasquini al sesto posto e, soprattutto, in prospettiva play off scudetto, perché una squadra capace di espugnare il PalaBigi, può essere capace di qualsiasi impresa anche partendo dallo svantaggio del fattore campo nelle serie di finale al meglio prima delle 5 poi delle 7 partite.
Logan-Edge

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna questa sera (inizio ore 20.45, arbitri Alessandro Martolini, Michele Rossi e Denis Quarta, diretta su RaiSport 1 HD), sul campo dove in gara 7, 10 mesi fa, ha conquistato il suo primo storico scudetto, in una sfida con la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana che, per la Dinamo, mette in palio i due punti che valgono la certezza dell’accesso ai nuovi play off scudetto. La Grissin Bon guida la classifica, con 40 punti, in compagnia dell’Ea7 Emporio Armani Milano e vuole vincere per assicurarsi la miglior posizione di partenza in vista degli ormai prossimi play off scudetto.

La squadra di coach Federico Pasquini affronta oggi la prima di due trasferte consecutive che costituisce anche la rivincita di quella che nel girone d’andata, al PalaSerradimigni, vide la squadra biancoblu imporsi nettamente con il punteggio di 94 a 70. Il coach toscano Max Menetti dovrà fare a meno di Amedeo Della Valle, fermato da un piccolo infortunio, e Ojar Silins, colpito da un lutto familiare e rientrato a casa. Quest’anno la Grissin Bon non ha mai perso in casa e la Dinamo ha vinto una sola volta al PalaBigi, proprio la gara 7 scudetto.

La Dinamo affronta la sfida odierna rinfrancata dalla larga e convincente vittoria conquistata sette giorni fa contro la Manital Torino, ultima in classifica ma una delle squadre più in forma in questo finale di “regular season” ed è pronta a scendere in campo senza pura, avendo tutte le potenzialità per disputare una grande partita e per vincerla. Gli uomini chiave potrebbero essere i soliti David Logan, Josh Akognon (30 punti contro Torino), Joe Alexander e Rok Stipcevic.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

David Logan 61

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Jack Devecchi, capitano della Dinamo Banco di Sardegna.

Jack Devecchi, capitano della Dinamo Banco di Sardegna.

Il campionato di basket italiano si ferma per lasciare spazio alla Final Eight di Coppa Italia in programma nel fine settimana al Forum di Assago. Tre giorni di grande spettacolo a partire da venerdì 19 febbraio con i quarti di finale: alle 12.00 Tesi Group Pistoia-Dolomiti Trento, alle 15.15 Vanoli Cremona-Banco di Sardegna Sassari quindi, alle 18.15, Grissin Bon Reggio Emilia-Sidigas Avellino e infine, alle 20.45, EA7 Armani Milano-Umana Venezia. Il giorno dopo spazio alle semifinali e domenica 21 febbraio la finalissima. In rappresentanza del Banco di Sardegna Sassari detentore del titolo, e reduce dalla vittoria in campionato a Venezia, erano presenti il coach Marco Calvani e il capitano Jack Devecchi. «L’equilibrio di questa prima parte della stagione che ha portato a Milano tanti nomi nuovi, è il miglior presupposto per un evento di grande successo che contribuirà ad accrescere presso il pubblico l’interesse per il basket», ha dichiarato Fernando Marino, presidente della Lega Basket.

Calvani, consapevole dell’importanza di difendere il titolo, in fase di presentazione ha dichiarato: «Siamo stati bravi a conquistare la coppa nelle ultime due edizioni e speriamo di far bene anche questa volta». La formazione sassarese se la vedrà al debutto, come detto, con Cremona, un’autentica mina vagante e lo si capisce dalle parole del suo coach Cesare Pancotto: «Siamo i ribelli del campionato». Sassari parte favorita contro i lombardi che hanno qualche problema (McGee è reduce da infortunio e Vitali è in dubbio), si può notare anche dalla quota di 1.80 di Snai riportata su Wincomparator, più bassa rispetto al 2.10 attribuito da Eurobet al Cremona.

I favori del pronostico pendono anche dalla parte di Milano nella sfida contro Venezia e non solo visto che le scarpette rosse giocheranno in casa: «Stiamo andando bene e la strada è tracciata – ha detto il coach croato Jasmin Repesa -. Dobbiamo lavorare con umiltà: inserire tre giocatori nuovi non è facile neanche prima della stagione, figuriamoci durante. Giocare davanti a i nostri tifosi è un bel vantaggio, è una competizione dove non ci sono favoriti, ma dobbiamo fare di tutto per provare a portarla a casa».

Decisamente più equilibrata, almeno sulla carta, l’altra parte del tabellone: il quarto di finale più incerto è quello tra la testa di serie numero uno Reggio Emilia e Avellino. Ma se da un lato gli emiliani si presentano all’appuntamento con tanti problemi fisici dei quali coach Max Menetti non ha ancora un quadro ben definito, Avellino si presenta al Forum ancora imbattuto nel 2016: la squadra campana non perde dal 23 dicembre. Infine, Trento-Pistoia, con quest’ultima allenata da Vincenzo Esposito, che vinse la Coppa Italia da giocatore quando vestiva la divisa di Caserta: «Sono orgoglioso di poter partecipare, all’inizio anno era un traguardo inimmaginabile ma ce lo siamo meritato anche se non ci arriviamo nel nostro momento. Nelle ultime settimane, però, abbiamo dimostrato di saper dare del filo da torcere a chiunque», ha detto il tecnico dai trascorsi anche in NBA con la maglia dei Toronto Raptors.

Tra le otto squadre in gara, è Milano a vantare più titoli, quattro, seguita dalla già citata Dinamo Sassari mentre per Avellino c’è una coppa in bacheca. Nel 2014, sempre al Forum di Assago, la Dinamo Sassari superò la Mens Sana Siena per 80-73, mentre nella passata edizione giocata al PalaDesio, i sardi ebbero la meglio su Milano per 101-94.

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Terminata la fase di preparazione con il 5° Trofeo “City of Cagliari” e il 1° trofeo “Città di Carbonia”, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari affronta oggi e domani, a Torino, la Supercoppa italiana, primo impegno ufficiale della stagione 2015-2016. Questa sera, alle 18.15, al PalaRuffini,i campioni d’Italia affrontano, nella prima semifinale, la Pallacanestro Reggiana, la grande rivale della finale scudetto 2014/2015.

Alle 20.45, nell’altra semifinale, si affrontano Milano e Venezia, semifinaliste del campionato scorso.

La Dinamo Banco di Sardegna è la squadra detentrice della Supercoppa italiana, così come della Coppa Italia e dello Scudetto che un anno fa le hanno assegnato il prestigioso “Triplete”.

Questa sera Sassari e Reggio Emilia saranno due squadre diverse rispetto allo scorso giugno, mentre sono rimaste invariate le panchine, affidate a Meo Sacchetti e Max Menetti.

Reggio Emilia è ripartita dal nucleo di italiani al quale si sono aggiunti Pietro Aradori, inserito al posto di Drake Diener, Stefano Gentile e De Nicolao, ai quali è stata affidata la cabina di regia. Rimangono le due stelle lituane Kaukenas e Lavrinovic, giocatori che hanno dimostrato di poter fare la differenza. Coach Menetti potrà contare anche quest’anno su Della Valle e Polonara, reduci dall’esperienza con la Nazionale. Sotto canestro è arrivato un giocatore di esperienza e fisicità come Vereemenko, visto l’anno scorso con la maglia del Banvit.

Arbitreranno l’incontro i signori Begnis, Sabetta e Biggi.

Nell’altra semifinale, Venezia è la squadra che ha cambiato pochissimo su un roster già molto competitivo al quale ha aggiunto tre pezzi da novanta come Mike Green, playmaker già visto a Varese, Owens, lungo di Trento e Bramos, che arriva da un infortunio, e la giovane guardia Tonut, reduce da una grande stagione in A2 con Trieste. Rimane la struttura di una squadra che ha atto benissimo lo scorso anno, sfiorando la finale scudetto, grazie al lavoro in sinergia di Peric, Ortner, Goss e Ress.

L’Olimpia Milano ha costruito una squadra competitiva su tutti i fronti, con un roster profondo dalla spiccata fisicità, in linea con le direttive di coach Repesa. Le chiavi della squadra potrebbero essere Alessandro Gentile, trascinatore degli scorsi playoff e giocatore in grande ascesa, come dimostrato a Eurobasket, e Simon, nazionale croato voluto da Repesa. In cabina di regia Cinciarini e Lafayette, grande difensore e ottimo tiratore, insieme a  Jenkins. Hummel metterà al servizio della squadra le sue doti balistiche mentre nel settore dei lunghi le scarpette rosse hanno scelto la tipologia molto atletica e di peso partendo da McLean, Mvp del campionato tedesco, passando per Lawal, completando con l’esperienza e il peso di Macvan e Barac.

Arbitreranno l’incontro i signori Sabetta, Di Francesco e Aronne.

Dinamo Banco di Sardegna 2015-2016 2David Logan 47Marquez Haynes 1-2Petway-DorseyChristian Eyenga 1-2Jarvis Varnado 77

La Dinamo Banco di Sardegna batte la Grissin Bon 75 a 73 (primo tempo 32 a 26 per la Grissin Bon dopo il 21 a 4 del primo quarto) ed è campione d’Italia con il triplete: Supercoppa, Coppa Italia e campionato. La squadra di Meo Sacchetti e del presidente Stefano Sardara ha centrato così un traguardo storico, forse irripetibile e, comunque, non superabile, che ha scatenato un entusiasmo senza precedenti a Sassari e in tutta la Sardegna che le si è stretta intorno con un calore inimmaginabile non più tardi di un mese fa, alla vigilia di questi fantastici, indimenticabili play off.

Come gara 6, anche se questa volta non sono stati necessari tempi supplementari, anche gara 7 è stata una partita da infarto. La Grissin Bon di Max Menetti l’ha iniziata a mille, nonostante le condizioni fisiche precarie del rientrante Darjus Lavrinovic, rifilando un parziale di 21 a 4 alla Dinamo in 10 minuti. Vitalis Chikoho, Achille Polonara, Andrea Cinciarini e Rimantas Kaukenas hanno colpito la difesa della Dinamo con quasi irrisoria facilità, impedendo per contro conclusioni facili e dominando ai rimbalzi, con una difesa spietata sul temutissimo Shane Lawal.

Chi non conosce il basket e, soprattutto, la Dinamo, sarebbe stato portato a pensare a una partita già decisa, soprattutto pensando ai precedenti tra le due squadre al Palabigi, dove la Dinamo non aveva mai vinto ed aveva perso male gara 1 e gara 2. Ma la Dinamo non s’è mai arresa senza lottare e non avrebbe potuto farlo proprio questa volta, giunta a un passo dalla storia.

All’inizio del secondo quarto Logan e compagni sono entrati in campo con una cattiveria agonistica straordinaria. La situazione si è cap0volta! La Dinamo ha iniziato a difendere come forse solo lei sa fare, la mira dei tiratori ha iniziato ad aggiustarsi e con un parziale di 18 a 4 s’è riportata pienamente in partita, 25 a 22 al 18′, con un canestro da sotto di David Logan. Improvvisamente s’è accesa la luce del gioco della Dinamo e c’è spenta quella della Grissin Bon. Ma il Drake Diener di questa sera è molto più vicino a quello in versione sassarese di quello messo in difficoltà dai guai fisici nelle ultime uscite, dopo un infortunio, e una sua “bomba” da tre punti riporta la Grissin Bon a +8, 32 a 24, poco prima dell’intervallo lungo, al quale la Dinamo si porta a – 6 con due titi liberi di Shane Lawal (l’unica occasione in cui è riuscito a fare 2 su 2).

L’avvio di terzo quarto è equilibrato, il vantaggio emiliano oscilla tra i 4 punti (39 a 35 al 24′ con un canestro da sotto di Jeff Brooks) e gli 8 punti (43 a 35 con due tiri liberi di Amedeo Della Valle al 26′). Dinamo a -3 con una “bomba” di Edgar Sosa e una schiacciata di Shane Lawal, 43 a 40, e poi con due tiri liberi di Brian Sacchetti al 28′ (45 a 42) ma prima dell’ultimo intervallo breve, si verifica l’episodio extratecnico che segna la partita: Edgar Sosa commette un fallo dubbio su Achille Polonara impegnato in un tiro dai 6,75, un tifoso entra incredibilmente in campo senza trovare alcuna opposizione e gli mette le mani addosso deridendolo, lui reagisce e gli arbitri lo sanzionano, provocando il quarto tiro libero per Polonara (che fa 4 su 4) e dà il possesso di palla alla Grissin Bon che, in un colpo solo, con un canestro da due punti di Rimantas Kaukenas, vola a +10: 55 a 45! Finale decisa, scudetto con giallo alla Grissin Bon?

La Dinamo non ci sta, Rakim Sanders piazza la “bomba” da tre punti e porta la sua squadra all’ultimo intervallo breve sul -7: 55 a 48.

L’ultimo quarto è il solito ultimo quarto della Dinamo, con Lawal, Sanders, Logan e Dyson in cattedra! Una schiacciata di Lawal, due “bombe” di Logan e un’azione da tre punti, canestro e tiro libero di Dyson, riportano le due squadre in parità: 59 a 59. Polonara, Cervi  e una “bomba” di Drake Diener rilanciano la Grissin Bon a +8 67 a 59 al 35′, ma il bello per la Dinamo deve ancora arrivare: canestro da sotto e tiro libero di Sanders, due tiri liberi e un’altra “bomba” di Logan e le due squadre sono nuovamente in parità al 37′: 67 a 67! Ora la Dinamo è inarrestabile e corona la rimonta con il sorpasso l’allungo ed il sorpasso con due canestri di Dyson, 67 a 71! La Grissin Bon sente che la partita le sta sfuggendo di mano, Kaukenas non s’arrende, 69 a 71 e Drake Diener impatta a 71 con due tiri liberi micidiali. Ma l’uomo dei finali da brivido lo ha la Dinamo, si chiama Jerome Dyson: canestro da sotto per il 73 a 71, Drake Diener lo imita e fa 73 a 73 ma Rimantas Kaukenas commette il quinto fallo su Jerome Dyson che, con una freddezza incredibile, firma il 75 a 73 a una manciata di secondi dalla sirena finale. C’è una rimessa laterale contestata, gli arbitri la assegnano prima alla Dinamo poi, dopo aver verificato l’azione alla moviola, vedono il tocco di Shane Lawal e la cambiano a poco più di tre secondi dalla fine ma non c’è più tempo, perché il tentativo di tiro da tre di Drake Diener è disperato ed inutile. Gara 7 è della Dinamo, campione d’Italia 2014/2015!

Dopo Supercoppa e Coppa Italia la squadra di Meo Sacchetti corona una stagione straordinaria, vincendo anche lo scudetto! Inizia la festa che continuerà per tutta la notte a Sassari e in tutta la Sardegna.

La Grissin Bon ha chiuso con 27 su 52 da due punti, 3 su 21 da tre punti, 10 su 16 ai tiri liberi, 44 rimbalzi, 15 palle perse, 13 recuperate e 16 assist. Alla fine la prova di Achille Polonara (17 punti con 6 su 9 da due punti, 0 su 6 da tre punti, 5 su 8 ai tiri liberi, 14 rimbalzi, 2 palle recuperate e 3 assist) non è stata sufficiente alla Grissin Bon per coronare il suo sogno, così come la ritrovata vena di Drake Diener (autore di 14 punti, 3 su 5 da due punti, 2 su 5 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 assist), le buone prove di Rimantas Kaukenas (13 punti, 5 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti, 3 palle recuperate e 1 assist) e Andrea Cinciarini (12 punti, 6 su 11 da due punti, 0 su 1 da tre punti, 5 palle perse, 1 palla recuperata e 5 assist). In evidenza all’inizio Vitalis Chikoko (6 punti, 3 su 3 da due punti, 5 rimbalzi e 2 assist) e Riccardo Cervi (4 punti, 2 su 4 da due punti, 0 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 2 palle recuperate). Il grande assente della serata è stato Amedeo Della Valle, straordinario in gara 6 a Sassari, autore di soli 4 punti (1 su 4 da due punti, 0 su 3 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi), forse il più abbattuto alla fine per la sconfitta, a lungo in lacrime.

La Dinamo ha chiuso con 17 su 29 da due punti, 8 su 27 da tre punti, 17 su 25 ai tiri liberi, 37 rimbalzi, 20 palle perse, 6 recuperate e 11 assist. La Dinamo ha dimostrato di essere squadra, riuscendo a sopperire al ridotto apporto che è riuscito a darle il suo uomo migliore e più atteso, Shane Lawal, autore di soli 8 punti (2 su 4 da due punti, 4 su 8 ai tiri liberi, 8 rimbalzi, 4 palle perse, 1 palla recuperata e 1 assist; non a caso la sua prestazione sotto tono ha portato la Dinamo a perdere il confronto ai rimbalzi, solitamente suo punto di forza, per 37 a 44), con uno straordinario Rakim Sanders, autore di 18 punti (5 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 4 palle perse, 1 assist); un buon David Logan (13 punti, 1 su 1 da due punti, 3 su 10 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 1 palla persa e 1 recuperata e il solito Jerome Dyson, Mvp della serata (17 punti, 4 su 5 da due punti, 1 su 7 da tre punti, 6 su 7 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle perse, 2 recuperate e 6 assist). Buono anche l’apporto fornito da Jeff Brooks (8 punti, 2 su 4 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 2 palle recuperate e 1 assist), Kenneth Kadji (4 punti, 2 su 2 da due punti) e Edgar Sosa (5 punti, 1 su 2 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 2 assist.

Scudetto Dinamo 7Scudetto Dinamo 8  Scudetto Dinamo 6 Scudetto Dinamo 5 Scudetto Dinamo 4 Scudetto Dinamo 3 Scudetto Dinamo 2 Scudetto Dinamo 1 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1 Shane Lawal 2 Jeff Brooks 1 Stefano Sardara 2

 

Per Grissin Bon e Dinamo Banco di Sardegna, le straordinarie protagoniste della finale scudetto del basket, è arrivata la sfida decisiva: chi vince stasera è campione d’Italia!

Non sono bastate sei partite, com’era prevedibile, per assegnare il tricolore ad una delle due squadre, esordienti al tavolo della finale. La squadra di Max Menetti ha vinto le tre sfide giocate al Palabigi, le prime due di inizio serie nettamente, la terza, gara 5, di strettissima misura, soprattutto grazie alla “giornata no” della Dinamo nel tiro dai 6,75 (2 su 25 con 22 errori iniziali consecutivi), la specialità che ha caratterizzato maggiormente la splendida stagione della “ditta sassarese”; la squadra di Meo Sacchetti ha pareggiato i conti nelle tre sfide disputate al PalaSerradimigni, tutte sofferte, la terza, gara 6, addirittura soffertissima, al punto che sono stati necessari ben tre tempi supplementari per consentirle di impedire agli emiliani di festeggiare nell’Isola il loro primo scudetto, unitamente agli errori commessi dal capitano Andrea Cinciarini allo scadere del secondo tempo regolamentare e del primo tempo supplementare!

Stasera, dalle 20.45, al Palabigi (la Grissin Bon giocherà gara 7 in casa grazie al miglior piazzamento ottenuto al termine della “regular season”, terzo contro quinto), si ricomincia tutto da zero, non contano più niente né le trenta giornate della “regular season“, né le 18 partite disputate dalla Grissin Bon e le 17 dalla Dinamo nei play off (gli emiliani hanno eliminato prima l’Enel Brindisi in cinque partite, poi l’Umana Reyer Venezia in sette, superando l’handicap del fattore campo nella sfida decisiva; la Dinamo ha “fatto fuori” prima la Dolomiti Energia Trento in quattro partite, poi i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano in sette, superando in entrambi i casi l’handicap del fattore campo derivante dal peggior piazzamento ottenuto nella prima fase).

Dalle prime sei partite è emerso chiaramente che la Grissin Bon fa leva su un più efficace gioco di squadra, grazie al quale riesce anche a superare l’handicap di alcune assenze, mentre la Dinamo Banco di Sardegna può contare su una maggiore fisicità e su un maggior talento individuale dei suoi uomini migliori che le consentono “strappi” devastanti anche nei momenti in cui tutto sembra compromesso, come è accaduto più volte nelle fasi decisive di gara 6. La Grissin Bon, penalizzata prima dall’assenza, poi dalle precarie condizioni fisiche di Drake Diener, il grande ex mai dimenticato da Sassari, ha nel talento e nella freschezza dei tre italiani Andrea Cinciarini, Achille Polonara ed Amedeo Della Valle e nell’esperienza dei lituani Rimantas Kaukėnas e Darjuš Lavrinovič le sue armi più efficaci; la Dinamo ha nel 28enne nigeriano Shane Lawal il suo “asso”, dominatore ai rimbalzi, soprattutto in attacco (stasera potrebbe dare l’addio al campionato italiano, comunque vada a finire, perché è nel mirino del Barcellona), nel play-guardia David Logan (32 anni, statunitense naturalizzato polacco) e nell’altro play-guardia Jerome Dyson (28 anni, statunitense) gli uomini in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, sostenuti dai muscoli e dall’esperienza del 25enne Rakim Sanders (ex Maccabi Tel Aviv).

Il Palabigi sarà un inferno, come lo è stato nelle prime tre sfide e come lo è stato anche il PalaSerradimigni in tutte le partite dei play off. Il fattore campo, comunque, questa volta potrebbe non essere decisivo, perché la Dinamo ha dimostrato sia Trento sia a Milano di saper vincere in condizioni ambientali contrarie ed è fermamente intenzionata a scrivere la storia, con la pagina di coda di una stagione straordinaria, nella quale ha già centrato due traguardi, Coppa Italia e Supercoppa, centrando così un “triplete” da guinness dei primati.

Il fischio d’inizio è fissato alle 21.15, arbitri Luigi Lamonica, Roberto Chiari e Dino Seghetti. Telecronaca diretta su Rai 3.

Dinamo Banco di Sardegna 3