22 November, 2024
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La Dinamo ha lasciato questa sera alla BLM Group Arena di Trento molte delle residue possibilità di rientrare tra le otto squadre che disputeranno i prossimi play-off scudetto. La squadra di coach Zare Markovski in avvio di partita è stata sovrastata dalla lanciatissima squadra trentina, scesa in campo con uno score di sette vittorie consecutive e 11 vittorie nelle ultime 12 partite disputate e capace di arrivare al massimo vantaggio di +22.

Andati al riposo sotto di 15 punti (45 a 30), i biancoblu hanno cercato di reagire e di organizzare una faticosa rimonta, affidandosi al solito Rok Stipcevic, autore di ben 9 assist, a William Hatcher (16 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti), letteralmente scatenato nel terzo quarto, Shawn Jones (miglior realizzatore con 22 punti con 7/10 da due punti e ben 9 rimbalzi), ed Achille Polonara (14 punti e 6 rimbalzi).

Ridotto il ritardo a -11 al termine del terzo quarto, nell’ultima frazione Jones e compagni hanno approfittato di un calo della formazione trentina, arrivando fino al -5 sul 74 a 69, ma a quel punto, nonostante ci fosse ancora il tempo per completare la rimonta, la Dinamo ha subito la reazione della squadra di Maurizio Buscaglia ed alla fine ha dovuto arrendersi sull’86 a 81.

La classifica è rimasta pressoché immutata, perché hanno perso le dirette concorrenti nella corsa per un posto nei play-off, la Red October Cantù sconfitta 71 a 70 a Capo d’Orlando, la Segafredo Viurtus Bologna sconfitta in casa dallo Scandone Avellino di un monumentale Kyrylo Fesenko (15 punti, 7 su 9 da 2 punti, 1 su 3 ai tiri liberi, 15 rimbalzi, 2 stoppate, 2 assist, 7 falli subiti, 34 di valutazione), per 64 a 70 e, infine, la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti sconfitta a Varese per 89 a 79, ma il calendario non è favorevole alla Dinamo. Mercoledì sera, infatti, la Red October Cantù e la Segafredo Virtus Bologna, che hanno due punti in più della Dinamo e della Vanoli ed occupano la 7ª e l’8ª posizione, giocheranno l’ultima partita della “regular season” rispettivamente in casa contro l’Happy Casa Brindisi e sul campo della Grissin Bon Reggio Emilia, due squadre salve e prive di interessi di classifica. Una loro vittoria renderebbe inutili tutti gli sforzi di Dinamo e Vanoli, impegnate in casa rispettivamente contro VL Pesaro e Betaland Capo d’Orlando, rispettivamente penultima ed ultima in classifica.

«Bella partita, soprattutto nel secondo tempo, quando abbiamo risposto all’intensità difensiva che nel primo tempo ha fatto la differenza in favore di Trento – ha detto a fine partita Zare Markovski -. Negli ultimi 20′ siamo riusciti a girare la partita, creando sei tiri in più, arrivando a un passo dal chiudere la rimonta e portarci avanti.  Ma alla fine ha avuto la meglio Trento con la sua difesa e la capacità di dettare il ritmo, lasciandoci in affanno a inseguire. Quando abbiamo difeso alla pari avevamo le carte per girarla come volevamo, ma ci sono mancate le giocate decisive e abbiamo pagato la grande intensità che richiede giocare con una squadra come Trento. In attacco ci hanno tenuto in partita le gambe veloci di Jones e, sebbene abbiamo vinto terzo e quarto quarto di dieci punti – ha concluso il coach della Dinamo -, l’intensità difensiva dell’Aquila, che ha concesso solo 30 punti nei primi 20’, è stata decisiva.»

Aquila Basket Trento 87 – Dinamo Banco di Sardegna 81

Parziali: 24 a 15; 21 a 15; 19 a 23; 23 a 28.

Progressivi: 24 a 15; 45 a 30; 64 a 53; 87 a 81.

Aquila Basket Trento: Franke, Sutton 4, Silins 13, Forray 4, Conti, Flaccadori 20, Gutierrez 10, Gomes 7, Hogue 8, Lechtaler, Shields 21. All. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu, Bostic 6,  Bamforth 10, Planinic 4, Devecchi, Bucarelli, Pierre 2, Jones 22, Stipcevic 7, Hatcher 16, Polonara 14, Tavernari. All. Zare Markovski.

Shawn Jones.

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Una grande Dinamo Banco di Sardegna ha travolto la Vanoli Cremona con uno straordinario ultimo quarto ed ora rivede la luce verso i play-off scudetto. Dopo un avvio equilibrato (23 a 21 al 10′), la Dinamo ha allungato nel secondo quarto, andando al riposo avanti di 1o punti: 50 a 40.

La squadra di Meo Sacchetti, trascinata da Simone Fontecchio, ha iniziato la rimonta e con un parziale di 30 a 19, ha girato il risultato a suo favore al 30′: 69  a 70.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha cambiato marcia, proprio come aveva fatto in settimana nella prima sfida di Fiba Europa Cup. Achille Polonara (20 punti, 8 rimbalzi, 6 falli subiti) e Josh Bostic (20 punti, 4 rimbalzi, 5 assist) in grande evidenza hanno trascinato Sassari fino al +17 e la Dinamo ha respinto l’ultimo tentativo di rimonta della Vanoli, condotto da Fontecchio, perché la Dinamo Banco di Sardegna l’ha ricacciata indietro ed una splendida “tripla” di Dyshawn Pierre allo scadere ha portato la Dinamo oltre i 100 punti ed ha ribaltato anche la differenza canestri rispetto alla partita del girone d’andata, fissando il risultato finale, con un parziale di 33 a 16, sul punteggio di 102 a 86.

Quattro gli uomini della Dinamo in doppia cifra e tre oltre i 20 punti. Darko Planinic, autentico dominatore sotto canestro, ha chiuso con 23 punti in 19′, 9/11 da due e 4 rimbalzi per 25 di valutazione. Bene Dyshawn Pierre (13 punti con il 100% al tiro, 2/2 da tre e 3/3 da due), Marco Spissu (3 punti, 4 rimbalzi, 6 assist), Rok Stipcevic (9 punti) e Shawn Jones (8 punti).

Nelle fila della Vanoli, buona la prestazione dell’indimenticato ex Drake Diener, autore di 15 punti in 24′, con 1 su 2 da due, 3 su 4 da tr, 4 su 4 ai tiri liberi. Meno brillanti gli altri due ex: Darius Johnson-Odom, 9 punti in 20′, 1 su 6 da due punti, 1 su 3 da tre e 4 su 5 ai tiri liberi; e Travis Diener, 5 punti in 18, 1 su 2 da due, 3 su 4 ai tiri liberi, 3 assist.

«E’ stata una bella partita, siamo stai bravi a limitare DJO prima con Stipcevic e poi di squadra, e bravi ad attaccare i quintetti piccoli utilizzando Planinic e i quintetti grandi ribaltando la palla – ha commentato a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. L’aspetto però più importante è stato quando all’inizio del quarto quarto loro sono entrati dentro la partita  e ho visto nei ragazzi uno step mentale importante, ho visto 5 leoni pronti a combattere e con una reazione davvero di alto livello. Sono stati tutti bravissimi, Bostic e Polonara hanno fatto una grandissima gara, così come Spissu, ma la vera chiave è stata la difesa, tutti coinvolti e pur con qualche errore tutti a fare il meglio – ha concluso Federico Pasquini -. Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo.»

«E’ stata una partita un po’ up and down, siamo stati bravi a colmare il gap ma poi abbiamo subito la maggiore energia loro – ha detto Meo Sacchetti, coach della Dinamo del “triplete”, oggi alla guida della Vanoli e della Nazionale italiana -. Mi dà stizza perché è una delle partite in cui siamo stati più bravi nei rimbalzi eppure non siamo stati bravi a saperne approfittare e sfruttare le palle sporche. Complimenti a Sassari, come dico sempre la squadra che vince è stata la più brava.»

Dinamo Banco di Sardegna 102 – Vanoli Cremona 86

Parziali: 23 a 21, 27 a 19, 19 a 30, 33 a 16.

Progressivi: 23-21; 50-40; 69-70; 102-86.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 20, Bamforth 6, Planinic 23, Devecchi, Pierre 13, Jones 8, Stipcevic 9, Hatcher, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Vanoli Cremona: Johnson-Odom 9, Martin 15, Gazzotti, T. Diener 5, Ricci 4, Ruzzier 5, Portannese 15, Fontecchio 12, Sims 2, D. Diener 15, Milbourne 4. All. Meo Sacchetti.

Achille Polonara,

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Arriva la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e domani, a mezzogiorno, al PalaSerradimigni, prima del fischio d’inizio, si rivivranno le grande emozioni della Dinamo del “triplete”. I ricordi producono emozioni, ancora più forti se si considera che tra le fila della squadra lombarda giovano altri tre ex, due dei quali, i cugini Drake e Travis Diener, hanno scritto pagine indelebili della storia della Dinamo (il terzo, Darius Johnson-Odom, è stato a Sassari per qualche mese nella non brillantissima stagione post-triplete).

«Giocheremo contro un pezzo di storia della Dinamo, contro  Johnson Odom che fa 18 punti di media a partita, contro una squadra con giocatori atipici come Milbourne, Martin e Fontecchio ed i diversi assetti che caratterizzano questa avversaria – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. E’ una squadra che lotta come noi per i playoff e sappiamo quanto sono importanti queste partite, però voglio essere più concentrato su di noi, voglio che andiamo avanti sulla falsa riga di quello che stiamo facendo ultimamente: dal 23 gennaio abbiamo vinto 5 delle ultime 7 partite (mettendo insieme campionato e Coppa) e, soprattutto, sono concentrato e determinato sul fatto che quell’energia difensiva che abbiamo messo in campo negli ultimi 20 minuti mercoledì la dobbiamo fare sempre nostra, perché sappiamo che se difendiamo in quel modo e riusciamo a tenere questo tipo di difesa sui 40 minuti possiamo essere una squadra estremamente di qualità. Siamo impegnati a lavorare su questo assetto completamente nuovo che abbiamo da poco, da quando è arrivato Bostic ed è rientrato Stipcevic, e abbiamo ridisegnato un po’ la squadra, gli equilibri e le gerarchie. Sono focalizzato su questo lavoro perché penso che abbiamo ancora molto da dare, molto margine di miglioramento e di crescita. La partita è molto importante per i playoff – ha concluso il coach della Dinamo – ma lo è altrettanto per confermarci in quello che stiamo facendo, specie quando giochiamo in casa.»

Meo Sacchetti, coach della Vanoli Cremona e della Nazionale Italiana.

Federico Pasquini.

Darius Johnson-Odom.

Drake Diener.

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Dopo la pausa di due settimane determinata dagli impegni della Nazionale di Meo Sacchetti, riparte il campionato di A1 e la Dinamo scende in campo alle 21.05 al PalaSerradimigni contro la New Basket Brindisi di coach Sandro Dell’Agnello .

Questa sera sarà fondamentale ripartire da quanto fatto due settimane fa contro Varese, dopo la vittoria di Champions League con la squadra israeliana dell’Holon.

«Giochiamo contro una squadra che nelle ultime partite, le due vittorie con Avellino e Bologna e anche nella sconfitta a Pesaro dove sono stati avanti per gran parte del match, hanno difeso molto bene a zona e corso tanto in contropiede – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Dovremo essere bravi ad attaccare la loro zona e fermare la transizione perché specie con il loro playmaker Moore hanno grande qualità e capacità di correre e trovare soluzioni di tiro rapide, chiudendosi poi a zona e sfidandoti a tirare. Non dovremo permettergli di dettare il ritmo, seguendo il nostro.»

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La Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera al PalaSerradimigni di Sassari, fischio d’inizio ore 18.15, contro l’Orlandina di Capo d’Orlando, per la settima giornata del girone d’andata della regular season del campionato di A1. La vittoria è d’obbligo, per ritrovare fiducia dopo le ultime sconfitte subite con la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti in campionato e sul campo della Juventus Utena (Lituania) in Champions League, e per smuovere la classifica, ferma a 6 punti in 6 giornate, frutto di 3 vittorie e 3 sconfitte.

La squadra di coach Gennaro Di Carlo, dopo essersi imposta tra le rivelazioni della passata stagione, conquistando i quarti di finale di Coppa Italia e i playoff scudetto per la prima volta nella sua storia, come la Dinamo si presenta profondamente rinnovata, con due sole conferme, Mario Delas e Vojislav Stojanovic. In Sicilia sono arrivati il play Engin Atsur con il suo backup Mario Ihring, la guardia ex Torino Mirza Alibegovic, il talento di Matteo Laganà, l’esperienza di Jakub Wojciechowski e Arturs Strautins, giocatore lettone cresciuto negli ultimi tre anni Reggio Emilia. Ha inoltre scommesso su giovani all’esordio nel campionato italiano come l’ala di nazionalità francese Demien Inglis, la guardia classe 1992 Justin Edwards e l’ala lituana classe 1998 Arnoldas Kulboka, ed ha confermato in prima squadra le giovani promesse Galipò e Donda. Nei giorni scorsi il club ha reso noto l’accordo con Dominique Hogue: il giocatore ex Trento farà parte della squadra ma non giocherà la sfida con Sassari perché non ancora tesserato.

«Capo d’Orlando che in campionato è reduce da tre buone partite: tre settimane fa ha vinto agevolmente a Reggio Emilia, due settimane fa ha perso all’ultimo tiro contro Torino in casa giocando un’ottima partita e poi hanno vinto di quasi venti punti contro Pesaro – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Non hanno avuto continuità in termini di Basketball Champions League ma i grandi divari che hanno incassato li hanno presi contro squadre importanti tipo il Neptunas. L’Orlandina è una squadra che sta sviluppando i talenti che ci aspettavamo da quest’estate: primo fra tutti Arnoldas Kulboka, giocatore interessante che è seguito anche dall’Nba. Ci sono poi tanti giocatori come Jakub Wojciechowski e Mario Delas sotto canestro, Justin Edwards e Mirza Alibegovic sul perimetro. Dovremo essere bravi e pronti in questo momento a fare una partita vera – ha concluso il coach della Dinamo – perché vogliamo riprendere a vincere e smuovere la classifica, per farlo dovremo superare stanchezza e infortuni.»

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Pesante sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Vanoli Cremona degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom, 96 a 81 (primo tempo 44 a 40).

La partita è stata equilibrata per 30′, con la Vanoli avanti di 6 nei primi 10 minuti (30 a 24), di 4 all’intervallo lungo (44 a 40) e ancora di 4 al 30′, 68 a 64. Nell’ultimo quarto la Vanoli ha cambiato marcia e la Dinamo non ha trovato la lucidità e le forze necessarie per opporsi, finendo col subire un parziale di 28 a 17, per il definitivo 96 a 81.

Federico Pasquini ha dovuto fare a meno, come già accaduto con il Monaco in Champions League, di Rok Stipcevic, rimasto in Sardegna per recuperare dall’infortunio.

Nella Dinamo il miglior realizzatore è stato Achille Polonara, con 16 punti, dietro di lui Scott Bamforth e William Hatcher con 15 punti a testa, Darko Planinic e Dyshawn Pierre con 11 punti a testa. Nella Vanoli in evidenza 21 punti per Landon Milbourne, Kelvin Martin 20, Darius Johnson-Odom 14, Henry Sims 14, Travis Diener 9.

«Complimenti alla Vanoli che, nel momento in cui si faceva la partita nel quarto quarto, hanno tirato con percentuali incredibili mentre noi non ne avevamo più – ha detto a fine partita Federico Pasquini –. Abbiamo preso questo break che ha segnato la partita nell’ultima frazione: abbiamo sempre inseguito senza mai prendere l’inerzia della partita, e in una serata in cui fanno 14/25 è normale far fatica a prenderli. Nell’ultimo quarto hanno fatto 10 su 13 da tre, complimenti a loro, è normale che mi aspettavo una prestazione diversa da parte nostra, nel momento clou della partita non siamo stati in grado di girarla a nostro favore. Noi dobbiamo lavorare – ha concluso il coach della Dinamo –, essere forti anche dopo una partita come questa per ripartire e alzare la testa perché tra tre giorni si gioca a Utena.»

Domani mattina la Dinamo partirà per la Lituania, dove mercoledì il Banco affronterà la Juventus Utena nel Game 5 di Basketball Champions League.

Cremona 96 – Dinamo Banco di Sardegna 81

Parziali: 30-24; 14-16; 24-24; 28-17.

Progressivi: 30-24; 44-40; 68-64; 96-81.

Cremona: Johnson-Odom 14, Martin 20, Gazzotti 3, T.Diener 9, Ricci 3, Ruzzier 1, Portannese 8, Sims 14, D.Diener 3, Milbourne 21. All. Meo Sacchetti.

Banco di Sardegna: Spissu 2, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 11, Devecchi , Randolph 6, Pierre 11, Jones 5, Hatcher 15, Polonara 16, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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La Dinamo Banco di Sardegna affronta alle 18.15 la prima di due trasferte consecutive tra campionato e Basketball Champions League. Al PalaRadi di Cremona affronta la Vanoli allenata da coach Meo Sacchetti, nelle cui fila giocano altri tre indimenticati ex, i cugini Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom.

La squadra biancoblu arriva a Cremona dopo il Game 4 di martedì con Monaco in BCL con la voglia di riscattare la sconfitta in coppa e proseguire in campionato la striscia dopo il successo sull’Olimpia Milano centrato sette giorni fa al PalaSerradimigni. Dopo la gara odierna, la squadra volerà in Lituania, a Utena, dove affronterà la formazione della Juventus nel Game 5 della regular season di Basketball Champions League.

«Andiamo a giocare su un campo difficile contro una squadra che è reduce da una buona partita a Pesaro e da una bella vittoria in casa contro Pistoia – ha detto alla vigilia Federico Pasquini -. Cremona è una squadra che ha la capacità di trovare il tiro subito e correre in contropiede, come tutte le squadre di Meo. Noi dovremo essere bravi a fermare la loro transizione. La chiave di tutto in questo momento è Darius Johnson-Odom che sta facendo 20 punti di media a partita e 5 assist ed è il catalizzatore, l’opzione primaria sotto il profilo offensivo. Cremona è una squadra votata alla corsa, noi dovremo essere bravi ad andare lì e fare una partita intelligente. Sicuramente una partita con Travis, Drake e Johnson-Odom in campo, e Meo in panchina, non è una come le altre. Sono convinto però che la componente emotiva si senta di più su un campo in cui sei stato protagonista rispetto al giocare in casa. Per questo – ha concluso Federico Pasquini – mi aspetto che faranno bene e vorranno mostrare il loro valore.»

Meo Sacchetti ha commentato così l’impegno di questa sera con la Dinamo: «Sarà una partita in cui si incontrano una squadra come la nostra che si deve salvare, mentre loro puntano ad arrivare nelle prime quattro squadre del campionato, anche se non sarà facile. Poi in particolare la pallacanestro ha dimostrato che non sempre la squadra più forte vince. Quindi con questo spirito affrontiamo questa partita che giochiamo in casa nostra, con l’obiettivo di allungare la parte di prestazione che di solito facciamo molto bene; dobbiamo cercare di prolungare ciò che di buono facciamo in 20 minuti, mantenendolo per 40».

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Netta sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nel terzo match casalingo della prima fase della Champions League, contro la fortissima squadra francese dell’As Monaco, capolista del girone a punteggio pieno: 63 a 81 (primo tempo 34 a 41). La partita è stata equilibrata solo nel primo quarto, terminato in parità, 20 a 20, poi i francesi hanno iniziato a macinare gioco e punti ed hanno portato l’inerzia del match dalla loro parte, senza più lasciarla. 34 a 41 all’intervallo lungo, in avvio di terzo quarto è stata ancora Monaco a dettare il ritmo condotta da Christopher Evans che ha segnato il massimo vantaggio: +11. Scott Bamforth ha prova ancora a caricare la squadra e ad accorciare le distanze, aiutato da Achille Polonara, William Hatcher e Darko Planinic. La Dinamo ha sofferto ancora a rimbalzo ed il terzo quarto si è chiuso sul 47 a 58.

L’ultima frazione si è aperta con le bombe di Marco Spissu e Scott Bamforth e la Dinamo a -6 ma Monaco ha riportato nuovamente il vantaggio in doppia cifra con uno strappo firmato Kikanovic-Lacombe. E nel finale i ragazzi di coach Federico Pasquini non sono riusciti a fermare la corsa del Monaco, impostosi nettamente con il punteggio di 81 a 63.

Alla Dinamo, priva di Rok Stipcevic infortunato, non è bastata un’altra prestazione super di Scott Bamforth, miglior realizzatore con 25 punti, con una percentuale nei tiri da 3 punti, 5 su 7 , il 100% nei tiri liberi (6 su 6), 7 rimbalzi e 5 assist.

Il calendario non dà tregua alla Dinamo che domenica scenderà in campo a Cremona nella sfida con la Vanoli degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom.

«Complimenti a Monaco, che è una squadra di grande livello e stasera nel momento in cui ci stavamo riavvicinando ha messo in campo un’azione difensiva perfetta che ci ha tagliato le gambe – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Oggi però ci tengo anche a fare i complimenti e a ringraziare i ragazzi per lo sforzo che hanno fatto nelle gare tra Bologna, Murcia e Milano. Non cerco mai scusanti ma in questo caso ci sono dei fattori che non possono non essere considerati. Il calendario ci imponeva di giocare dopo 48 ore anziché 72, avevamo Rok Stipcevic infortunato, Levi Randolph che ha voluto giocare nonostante il problema alla caviglia, lo stesso ha fatto Shawn Jones, e William Hatcher che appena rientrato dall’infortunio ha spesso tantissimo nelle gare precedenti arrivando ad oggi comprensibilmente scarico. Tutti questi fattori ci hanno portato ad essere decisamente meno brillanti di altre volte e senz’altro meno brillanti di un’avversaria che ha avuto un giorno e mezzo di recupero in più di noi. Adesso innanzitutto – ha concluso Federico Pasquini – abbiamo bisogno di un po’ di riposo e poi ci concentreremo sulle prossime partite a Cremona e in Lituania.»

Dinamo Banco di Sardegna 63 – As Monaco 81

Parziali: 20-20; 14-21; 13-17; 16-23.

Progressivi: 20-20; 34-41; 47-58; 63-81.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 25, Planinic 7, Devecchi, Randolph 2, Pierre 7, Jones 8, Hatcher 6, Polonara 5, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

As Monaco: Cooper 6, Craft 2, Sy 9, Lacombe 17, Gladyr 3,  Kikanovic 14, Joseph 4, Sylla 2, Loubaki, Robinson 6, Evans 18. All. Zvezdan Mitrovic.

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Archiviata la bella vittoria ottenuta in campionato contro Reggio Emilia, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa in Champions League, con la ferma determinazione di riscattare l’amara sconfitta subita la scorsa settimana davanti al proprio pubblico, per un solo punto, a 2 secondi dalla sirena finale, contro i turchi della Pinar Karsiyaka. L’Ewe Baskets Oldenburg è una vecchia conoscenza della Dinamo, già affrontata nella regular season di Eurocup della stagione 2013/2014.

«Sarà una partita dura che dobbiamo assolutamente vincere per muovere la classifica a livello di Champions – ha spiegato coach Federico Pasquini alla vigilia -. Gli obiettivi che abbiamo sono quelli di allargare i minuti di qualità a livello difensivo e a livello di collaborazione offensiva, muovendo la palla il più possibile. Dobbiamo cercare di fermare il loro playmaker, McConnel, che è un giocatore molto creativo, la guardia Byron Allen che abbiamo visto l’anno scorso con Nymburk e che è un giocatore con punti facili nelle mani. E ancora De Zeeuw, giocatore già visto a Roma, che ha grande tiro e, soprattutto sotto canestro, Mahalbasic, elemento che fa praticamente reparto da solo, dando grande profondità all’attacco.»

Il neo coach della Nazionale Meo Sacchetti, intanto, ha ufficializzato i 24 giocatori convocati in vista delle due sfide in programma 24 e 26 novembre di qualificazione al Mondiale. Tra i convocati c’è Achille Polonara, che con la Nazionale maggiore ha già collezionato 41 presenze. Tra i 24 convocati c’è anche un ex Dinamo, Brian Sacchetti, figlio di coach Meo. Il primo impegno della Nazionale Azzurra sarà la sfida in programma il 24 novembre a Torino contro la Romania, il 26 invece appuntamento a Zagabria per la gara contro la Croazia.

«Sono contento e onorato di essere nella lista dei 24 – ha detto Achille Polonara -, spero di far parte dei 12 che andranno a fare il raduno a Torino. Ringrazio tutto lo staff a partire dal ct e sono molto carico per questa convocazione.»

Ecco gli altri convocati: Awudu Abass, Pietro Aradori, Filippo Baldi Rossi, Paul Biligha, Christian Burns, Andrea Crosariol, Luigi Datome, Amedeo Della Valle, Ariel Filloy, Diego Flaccadori, Simone Fontecchio, Raphael Gaspardo, Alessandro Gentile, Marco Giuri, Daniel Hackett, Antonio Iannuzzi, Niccolò Melli, David Okeke, Giampaolo Ricci, Luca Vitali e Andrea Zerini.

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La notizia è arrivata qualche ora fa ed ha fatto, com’era prevedibile, grande rumore negli ambienti del basket italiano e tra gli sportivi: dopo l’Europeo, Meo Sacchetti sarà il nuovo CT dell’Italia. Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Giovanni Petrucci, ha scelto l’attuale tecnico della Vanoli Cremona per guidare gli Azzurri verso la rassegna iridata che si disputerà in Cina e che potrebbe portare alla qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

«Sono onorato – ha detto Meo Sacchetti, il coah dello storico “triplete” della Dinamo due anni fa – di tornare a vestire questa Maglia, stavolta come CT. Ringrazio il presidente Petrucci e la Federazione per la fiducia che mi hanno voluto accordare.»

L’esordio di Meo Sacchetti alla guida della Nazionale avverrà il prossimo 23 novembre in Italia contro la Romania, primo impegno del girone D delle qualificazioni alla FIBA World Cup 2019. Nel girone degli Azzurri anche la Croazia ed una squadra proveniente dai gironi di pre-qualificazione al Mondiale (2/19 agosto 2017). Sacchetti sarà presentato alla stampa sabato 5 agosto alle ore 11.30 presso il T-Hotel di Cagliari, sede del raduno della Nazionale in vista di EuroBasket 2017. Alla presentazione interverranno il presidente Fip Giovanni Petrucci e il CT Azzurro Ettore Messina.
Romeo Sacchetti “Meo” è nato ad Altamura (Bari) il 20 agosto 1953. Inserito il 21 luglio scorso nell’Italia Basketball Hall of Fame, Sacchetti è stato da giocatore uno dei protagonisti dell’Argento Olimpico di Mosca 1980, dell’Oro europeo di Nantes 1983 e dell’Argento europeo in Germania nel 1985. Con la canotta della Nazionale ha vinto anche una medaglia d’Argento ai Giochi del Mediterraneo di Casablanca nel 1983. In Azzurro ha partecipato anche ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1984 e ai Mondiali in Spagna nel 1986. In totale, con l’Italia, ha collezionato 132 gare e 945 punti. Il suo esordio è datato 21 maggio 1977 (Italia-Messico 115-83). Il suo career high in Nazionale (27 punti) risale agli Europei del 1985 (11 giugno, Italia-Francia 97-71). Ha iniziato la sua carriera da atleta ad Asti per poi giocare con il Gira Bologna, squadra con cui conquista la promozione in Serie A nel 1977. Nel 1979 è all’Auxilium Torino e dal 1984 alla Pallacanestro Varese, club con cui chiuderà la carriera nel 1991. In tutto ha disputato 15 campionati di Serie A mettendo a segno 6333 punti. La sua storia cestistica riparte dal 1996, quando diventa allenatore dell’Auxilium Torino per due anni. Si trasferisce poi ad Asti, Bergamo, Castelletto Ticino, Fabriano, ancora Castelletto Ticino, Capo d’Orlando e Udine. Nel 2009 siede sulla panchina della Dinamo Sassari nell’allora Legadue e con i sardi conquista la subito la promozione nella massima serie. Nel 2012 è allenatore dell’anno. Nel 2014 vince la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, nel 2015 conquista il “triplete”, portando Sassari a vincere lo Scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Lo scorso anno ha allenato Brindisi in Serie A e attualmente è capo allenatore alla Vanoli Cremona. Ha allenato suo figlio Brian (2 gare e 2 punti con la Nazionale A nel 2009) sia a Castelletto Ticino sia a Sassari negli anni dei primi successi nazionali del club sardo.