23 December, 2024
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Meo Sacchetti 1

La Dinamo affronta questa sera un appuntamento decisivo nella quinta giornata del girone eliminatorio di Eurolega (inizio ore 20.30, arbitri Sreten Radovic (CRO), Spiros Gkontas (GRE) e David Romano (ISR)), contro i tedeschi del Brose Bamberg allenati dal coach italiano Andrea Trinchieri, al PalaSerradimigni. Deve assolutamente vincere per sperare ancora nella qualificazione.

La squadra di Meo Sacchetti ha già affrontato il Brose Bamberg due stagioni fa in Eurocup e superando i tedeschi, conquistò l’accesso alle Top 16. Il Brose Bamberg arriva a Sassari con due vittorie e due sconfitte in questa prima parte della regular season, vincendo le partite casalinghe e perdendo in trasferta contro Cska e Malaga.

«Due anni fa la partita con il Bamberg fu decisiva – ha scritto il capitano Devecchi sui social network -. Venerdì ci aspetta una sfida cruciale di Eurolega. Abbiamo bisogno di voi! Vi aspettiamo tutti al palazzetto!.»

Gli fa eco Rok Stipcevic: «Venerdì sarà una partita determinante per noi in Eurolega, vi aspettiamo al Palazzetto: con voi siamo più forti». Il play croato fa una promessa ai tifosi: «Vi prometto che lasceremo il nostro cuore sul campo, daremo tutto il possibile per vincere».

A chiudere coach Meo Sacchetti che nella usuale conferenza stampa alla vigilia della partita ha detto: «Ci piacerebbe avere il palazzetto pieno come nelle sfide cruciali: sarà una battaglia e ci servirà il sostegno del nostro pubblico».

David Logan 2 Marquez Haynes 1 Jarvis Varnado 116_2 copiaJack Devecchi 1 copia

 

Meo Sacchetti 47 copia Brenton Petway 0 copia David Logan 52 copia David Logan 44 copia

La Dinamo si ritrova in campionato, vince ad Avellino (90 a 88, primo tempo 50 a 48 per Avellino) e sale al terzo posto alle spalle di Milano e Pistoia, a pari punti con Brindisi, Venezia, Reggio Emilia e Trentino.
È stata una partita dai mille volti. L’inizio della Dinamo è stato devastante, 21 a 5 in 5′ con David Logan, Marquez Haynes e Brenton Petway in gran spolvero. Tutto facile? Solo in apparenza, perché improvvisamente l’inerzia della partita è cambiata radicalmente e con un parziale di 17 a 2, con Ivan Buva e Janis Blums in evidenza, la squadra di Pino Sacripanti ha ripreso la Dinamo, chiudendo il primo quarto sotto di un solo punto: 22 a 23.

Un avvio di secondo quarto Avellino ha operato subito il sorpasso ma tutto il tempo è stato caratterizzato da un grande equilibrio, 50 a 48 all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto Avellino ha sbagliato pochissimo, i ragazzi di Meo Sacchetti si sono innervositi e hanno perso contatto da Avellino, trascinata da un grande Ivan Buva: +10, 69 a 59 al 25′, 75 a 69 all’ultima pausa.
Rok Stipcevic e Joe Alexander hanno scosso la Dinamo nei momenti decisivi e Haynes ha segnato il canestro del 77 a 77 al 35′ ed una tripla di Brian Sacchetti ha riportato avanti la Dinamo al 39′, sull’89 a 87. Avellino ha cercato un ultimo assalto ma nelle fasi finali la maggiore esperienza dei giocatori della Dinamo è risultata decisiva per il 90 a 88 che vale due punti pesantissimi che potrebbero segnare la svolta della stagione.
Nella Dinamo il miglior realizzatore è risultato Marquez Haynes con 19 punti, seguito dal ritrovato David Logan e da Christian Eyenga con 14 a testa, Joe Alexander 12 e Jarvis Varnado 10.
Nella Sidigas Avellino 29 punti per Ivan Buva (10 su 14 da due punti, 1 su 1 da 3 e 6 sh 6 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 29 di valutazione, Mvp della serata), 21 per James Nunnally e 14 per Taurean Green.

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Meo Sacchetti 1

Niente da fare. L’Euroleague per la Dinamo Banco di Sardegna si conferma un ostacolo troppo ostico e la quarta sconfitta in quattro partite la allontana quasi definitivamente dalla qualificazione alla seconda fase. La squadra di Meo Sacchetti sul campo dell’Unicaja Malaga regge il confronto solo per un tempo, andando al riposo avanti di un punto, 37 a 36, ma un terzo quarto disastroso, 24 a 7, con un parziale di 19 a 0 (i biancoblu sono rimasti a secco nei primi 8′), ha segnato la seconda parte dell’incontro, aprendo la strada alla netta vittoria della squadra iberica che ha chiuso sul punteggio di 80 a 62.

Meo Sacchetti manda in campo Haynes, Petway, Logan, Alexander ed Eyenga, il coach del Malaga Plaza risponde con Suarez, Hendrix, Kuzsminkas, Markovic e Smith. I padroni di casa partono forte con Jackson, risponde Logan con una splendida “tripla”. Malaga opera il primo allungo con Kuzsminkas, 12 a 5, ma la Dinamo, nonostante alcuni falli di troppo, reagisce con Petway, Haynes e Stipcevic. Una “tripla” di Jack Devecchi chiude i primi dieci minuti sul 20-16 per l’Unicaja. L’avvio del secondo quarto è favorevole alla Dinamo che va a segno con Jarvis Varnado e due “triple” di Marquez Haynes e con un parziale di 10-0 va avanti di 5: 24 a 29.

Unicaja “lima” quattro punti di ritardo e va al riposo sotto di un solo punto 36-37.

Al ritorno in campo dall’intervallo lungo la partita cambia volto e la Dinamo sparisce dalla scena. L’Unicaja piazza un parziale di 19-0 e chiude il tempo sul 60 a 44.

L’ultimo quarto non ha storia, la Dinamo prova a rientrare in partita ma ogni suo sforzo è vano e l’Unicaja chiude sull’80 a 62, infliggendo alla Dinamo un’altra pesante batosta.

La fotografia del periodo nero della Dinamo è David Logan, ancora una volta irriconoscibile, l’ombra dello straordinario giocatore simbolo della Dinamo del “triplete”.

«Noi abbiamo fatto non una buona partenza ma siamo riusciti a recuperare con una discreta difesa, trovando in attacco tiri aperti e buone soluzioni che ci hanno permesso di fare canestro e non farli andare in contropiede – ha commentato Meo Sacchetti -. Nel secondo tempo loro hanno iniziato con pressione importante che ci ha messo in una condizione di grande sofferenza fisica, non abbiamo trovato cose facili e ci siamo trovati a giocare negli ultimi secondi delle azioni con tiri affrettati mentre loro hanno trovato tanti contropiede e rimbalzi in attacco che hanno sbloccato la partita. Tanti sono nati dai nostri brutti attacchi, noi abbiamo avuto problemi di falli con i nostri lunghi e abbiamo dovuto rincorrere alcune soluzioni.»

C’è poco tempo per riposare e riordinare le idee, perché lunedì sera, alle 20.45, sarà nuovamente campionato, al Paladelmauro di Avellino, contro la Sidigas, e per spezzare la serie negativa di tre partite, tra campionato ed Eurolega, ci vorrà decisamente un’altra Dinamo.

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Dopo l’Enel Brindisi, anche l’Umana Reyer Venezia passa al PalaSerradimigni e la Dinamo Banco di Sardegna conferma di non essere ancora squadra nella stagione post-triplete. Se dopo il ko interno di Eurolega subita ad opera della corazzata CSKA Mosca la squadra aveva saputo reagire andando a vincere a Varese, questa volta, dopo il nuovo ko infrasettimanale di Tel Aviv, ha perso anche in campionato (70 a 82, primo tempo 35 a 34), contro una delle squadre più forti, tra le pretendenti allo scudetto 2015/2016.

La “fotografia” della serataccia della Dinamo è sintetizzabile nello score di David Logan, da due stagioni in leader della squadra, l’uomo decisivo in tante battaglie, ieri assolutamente irriconoscibile: 0 punti, nessun tiro da 2, 0 su 5 da 3 punti, nessun tiro libero, 5 palle perse, 2 assist.

Ma se altre volte una prestazione di David Logan inferiore allo standard abituale è stato compensato dai compagni, ieri sera, se si eccettuano le prestazioni in crescendo di Jarvis Varnado e Brenton Petway e quelle sufficienti di Joe Alexander e Christian Eyenga, per gli altri è stata una partita da dimenticare in fretta.

L’Umana Reyer di Carlo Recalcati ha giocato di squadra, senza giocatori in particolare evidenza sui compagni. Tre uomini in doppia cifra, Phil Goss 16 (4 su 6 da 3 punti), Hrvoje Peric 15 (7 su 12 da 2 punti) e Josh Owens 13 (5 su 8 da 2 punti). In evidenza anche Mike Green con 8 punti, 4 rimbalzi e 8 assist.

La partenza della Dinamo era stata positiva, 13 a 4 al 4′, con Varnado ed Eyenga protagonisti, ancora + 9 sul 20 a 11 con due tiri liberi segnati da Joe Alexander e 20 a 13 al termine del primo quarto.

In avvio di secondo quarto, la squadra di Meo Sacchetti ha mantenuto un margine tra i 3 e i 5 punti fino al 16′, poi una tripla di Stefano Tonut ha portato Venezia a -2, 30 a 28, e lo stesso Tonut ha firmato il sorpasso al 19′, sul 33 a 34, con due tiri liberi. Un canestro da sotto di Joe Alexander ha portato la Dinamo avanti di un punto all’intervallo lungo, 35 a 34.

L’Umana Reyer ha iniziato a costruire la sua vittoria in avvio di terzo quarto, scattando avanti di 10 punti in 4′ (39 a 49) con tre triple di Phil Goss, una schiacciata di Josh Owens e due tiri liberi di Mike Green. la Dinamo ha saputo reagire, in 3′ s’è riportata a -1, 50 a 51, ancora con Varnado ed Eyenga e una tripla di Rok Stipcevic, ma è stato l’ultimo segnale di vita, perché Venezia ha ripreso rapidamente le redini del gioco, portandosi a +12 al 29′ con Peric, Green, una tripla di Michael Bramos, andando all’ultimo riposo breve sopra di 10 punti, 54 a 64.

L’ultimo quarto non ha avuto storia. Venezia è arrivata a +15 al 32′ con una tripla di Jeff Viggiano, solo Alexander – troppo poco – ha provato a riaprire i giochi, Venezia è arrivata ad un vantaggio di 17 punti al 35′, 56-73, con un canestro da sotto di Jarrius Jackson ed ha poi gestito, chiudendo sull’82 a 70 che vale il primato in classifica con 8 punti, alla pari con Milano, Reggio Emilia e Pistoia, con due punti di vantaggio sulla Dinamo e su Capo D’Orlando, Brindisi e Trentino.

La Dinamo è ancora in costruzione, Meo Sacchetti ha tanto da lavorare, ma gli impegni non concedono tregua, perché venerdì 6 novembre sarà ancora Eurolega, a Malaga. Probabilmente una vittoria in Coppa potrebbe essere la medicina migliore per ritrovare la vera Dinamo.

Meo Sacchetti e David Logan 3 copia

 

 

 

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Andata in archivio la terza sconfitta in Eurolega subita giovedì sera a Tel Aviv contro il Maccabi, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa nel campionato, che stasera le propone una sfida molto delicata, al PalaSerradimigni, contro l’Umana Reyer Venezia.

La sfida di questa sera (diretta su Rai Sport 1 HD) si annuncia accesa contro una delle squadre che ha cambiato meno dall’inizio della stagione con ben 7 giocatori su 12 del roster confermati dalla passata annata ed appare, tra le più accreditate nella corsa scudetto. In panchina la Reyer avrà per la seconda stagione consecutiva il decano Carlo Recalcati, che potrà contare anche quest’anno sulla solidità del gruppo degli ex Siena Thomas Ress, Benjamin Orner e Jeff Viggiano, sulla produttività di Hrvoje Peric, tra i migliori giocatori della serie A lo scorso anno, e l’esperienza dell’ex Virtus Roma Phil Goss. Al gruppo si sono aggiunti Mike Green, playmaker di altissima esperienza, già visto a Varese nell’anno d’oro con Vitucci e nell’ultima stagione a Parigi, Josh Owens, lungo di Trento, giocatore dal grande dinamismo, e Michael Bramos esperto giocatore reduce da un lungo infortunio ma che vanta come sua ultima squadra un certo Panathinaikos. A chiudere il roster il giovane figlio d’arte Stefano Tonut, chiamato al salto di categoria dopo la strepitosa stagione a Trieste. Altra novità di quest’anno è la nomina di un grande ex biancoblu, il già capitano sassarese Federico Casarin, a presidente della società orogranata: a lui, infatti, il patron Luigi Brugnaro ha affidato il prestigioso ruolo dopo l’elezione a sindaco della città di Venezia.

«Incontriamo quella che reputo una delle squadre potenzialmente più competitive della stagione – dice il coach sassarese Meo Sacchetti – , come dissi in tempi non sospetti è tra le quattro favorite allo scudetto. Ha cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno mettendo dentro un play e un centro nuovi, due grandi professionisti. È una squadra dalla buonissima difesa che gioca anche in velocità.»

«Abbiamo vissuto la bella atmosfera di Tel Aviv che finora avevamo visto solo in tv – aggiunge Sacchetti tornando sulla trasferta di Eurolega -. Ora torniamo qui, stasera ci alleniamo e ci concentriamo sul campionato. Sul round 3 non posso parlare di ‘prestazione deludente’ perché è pur sempre Eurolega, se dovessimo parlare di qualcosa deludente penserei piuttosto all’approccio contro Brindisi in casa. Dobbiamo capire che ci confrontiamo con squadre di un altro livello. Al momento ci manca qualcosa in termini di costanza in tutta la partita, come con il Cska e il Maccabi e c’è qualche giocatore che ci può dare di più. C’è il rammarico della prima partita con il Darussafaka che ci avrebbe dato qualcosa in termini di atteggiamento ma alla fin fine sarebbero stati solo due punti. Adesso pensiamo a Venezia. Arriviamo da una buona partita di Chris, Varnado sta crescendo nonostante la botta a Varese, Joe ci ha dato tanto in campionato e ha accusato un po’ in Eurolega, ma ha mostrato il suo potenziale. Sicuramente vogliamo un coinvolgimento maggiore dei nostri play che costruiscano un po’ di più: ci serve che oltre a dei realizzatori siano anche dei registi.»

Meo Sacchetti A Rok Stipcecic 1 copia

David LOgan 1-2

Jarvis Varnado 77

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Meo Sacchetti 1

Nuova sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nella terza giornata della fase a gironi dell’Eurolega. A Tel Aviv, contro il Maccabi, plurivincitrice dell’Eurolega, la squadra di Meo Sacchetti ha retto il confronto per un tempo (35 a 33 per il Maccabi all’intervallo lungo) ma alla distanza ha ceduto, finendo col perdere con ampio margine, 79 a 63.
L’avvio di gara era stato favorevole alla Dinamo che ha raggiunto un massimo vantaggio di 7 punti e, nonostante le opache prestazioni di David Logan e Marquez Haynes, ha chiuso il primo quarto sul 17 a 15.
Il Maccabi in avvio di secondo quarto ha cambiato marcia, allungando fino al +7 ma quando si è iniziato a temere la fuga della squadra di casa, la Dinamo, trascinata da un Christian Eyenga, il migliore in campo, s’è riportata sotto, fino al -2, 35 a 33, di match partita.
Nel terzo quarto Maccabi ha costruito la sua prima vittoria stagionale in Eurolega, con un parziale di 22 a 14, e la Dinamo non è più riuscita a reagire, sudendo un parziale negativo anche nell’ultimo quarto, 22 a 16, per il definitivo 79 a 63.
Il Maccabi ha chiuso con ben cinque giocatori in doppia cifra, Devin Smith il migliore, con 22 punti; nella Dinamo solo tre giocatori in doppia cifra, Christian Eyenga il migliore con 21 punti (13 nei primi 20′). In ombra Logan e Haynes, ancora irriconoscibile Petway, per la seconda partita consecutiva a secco di punti in quasi 20′ giocati. Anche Alexander è stato meno brillante riaperto alle ultime partite.
La terza sconfitta in tre partite complica la classifica della Dinamo, ultima nel girone, e da’ un grosso colpo alle speranze di qualificazione alla fase successiva.

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David Logan 78

Ritrovata la strada della vittoria lunedì sera a Varese nella quarta giornata di campionato, la Dinamo Banco di Sardegna va alla ricerca questa sera della prima vittoria in Eurolega. Il calendario non è certamente benevolo con gli uomini di Meo Sacchetti che alle 20.05 scendono sul parquet della Nokia Arena di Tel Aviv, per la sfida con il Maccabi, da molti anni una delle grandi del basket europeo.

Consapevoli del valore dell’avversario, Logan e compagni si preparano a una vera battaglia in una cornice suggestiva, quella di uno dei palazzetti più caldi d’Europa. L’imperativo per i giganti è dare tutto sul parquet, combattendo senza sosta per quaranta minuti, memori dell’esperienza contro il Darussafaka: entrambe le squadre sono a caccia della prima vittoria della regular season di Eurolega, vittoria che nel caso del Banco varrebbe doppia visto l’alto coefficiente di difficoltà di una partita in trasferta. Energia e motivazioni potrebbero arrivare dai tre ex del round 3, David Logan, Marquez Haynes e Joe Alexander, e tutta la squadra è chiamata a dare il suo contributo nella prima, storica sfida contro il leggendario Maccabi, campione europeo del 2014.

Arbitreranno l’incontro i signori Christos Christodoulou (GRE), Juan Carlos Garcia Gonzales (SPA) e Sergey Zashchuk (UKR).

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David LOgan 1Marquez Haynes 1-2

La Dinamo Banco di Sardegna torna alla vittoria, espugnando Varese, nella quarta giornata del girone d’andata del campionato di A1, con il punteggio di 86 a 70 (primo tempo 48 a 37). La squadra di Meo Sacchetti ha assunto subito la gestione dell’incontro con un margine di 12 punti (22 a 10 al 6′), trascinata da Alexander, Logan ed Eyenga. Brandon ha riportato sotto Varese, 22 a 28 alla fine del primo quarto e la rimonta è stata completata al 13′ sul 28 a 28 con 3 tiri liberi di Thompson.
Il piccolo passaggio a vuoto della Dinamo è stato interrotto da due triple di Haynes e Logan ha portato il punteggio sul 38 a 30, margine salito a +10 al 18′, 44 a 34, con le triple di Logan e Sacchetti, +11 all’intervallo lungo: 48 a 37.
Nel terzo quarto, l’ultimo timido tentativo di reazione varesina con una tripla di Faye che fissa il punteggio sul 53 a 47 al 24′ ma da lì in avanti per la Dinamo la strada si è fatta tutta in discesa: 58 a 47 al 26′ con una tripla di Logan ed una schiacciata di Alexander, 60 a 53 al 28′ con una tripla di Thompson e poi ancora +13 al 29′, 66 a 53 con tre tiri liberi di Haynes, e alla fine del terzo quarto: 68 a 55 con un canestro da sotto di Rok Stipcevic.
Ultimo quarto senza storia con massimo vantaggio al 39′, 86 a 66 fino all’86 a 70 del 40′ fissato dai canestri di Molinaro e Ferrero.
I migliori in campo sono stati un sempre più convincente Joe Alexander (19 punti in 32′ con 9 su 12 da 2 punti, 0 su 1 da 3 e 1 su 1 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assist e 26 di valutazione) ed il solito David Logan (23 punti in 31′, con 3 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 e 2 su 2 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 4 palle recuperate, 3 assist e 25 di valutazione). In crescita Marquez Haynes (12 punti con 3 su 6 da 3 punti e 3 su 3 dalla lunetta), Brian Sacchetti (10 punti con 2 du 3 da 2 punti e 2 su 4 da 3) e Christian Eyenga (11 punti, 5 su 11 da 2 punti e 1 su 1 dalla lunetta). Ancora in ombra Jarvis Varnado, impiegato per soli 6 minuti (4 punti, 2 su 2 da 2 punti) e penalizzato da un infortunio, e Brenton Petway (0 punti in 15 minuti).
Nell’Openjobmetis Varese in evidenza Brandon Davies (17 punti), Roko Ukic (15) e Mouhammad Fate (14).
Ripreso il cammino vincente in campionato, ora la Dinamo si prepara ad una nuova sfida con una grande dell’Eurolega, il Maccabi, a Tel Aviv, giovedì sera, alle 20.00.

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Archiviata la pesante sconfitta interna subita con il CSKA Mosca nella seconda giornata della fase a gironi dell’Eurolega, la Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera, alle 20.45, a Varese, nella quarta giornata della “regular season” del campionato di A1 (diretta su Sky Sport 2 HD).

«Questa sera sarà fondamentale l’approccio intenso fin dal primo minuto – dice Meo Sacchetti -, dovremo riproporre quella buona intensità vista a Cantù. E’ una partita fuori casa e ovviamente bisognerà dare il massimo. Varese è una buona squadra, con un ottimo pubblico. So che hanno avuto dei problemi con gli infortuni ma io per filosofia penso sempre a noi e alla nostra condizione.»

Per la prima volta il tecnico di Altamura arriverà a Varese da avversario con lo scudetto cucito sul petto. «Per me è sempre emozionante tornare a Varese ma credo che l’emozione più grande resti la prima volta che sono andato sulla panchina avversaria con Capo d’Orlando».

La Dinamo vuole vincere per spezzare la striscia negativa di tre ko consecutivi tra coppa e campionato e per preparare al meglio la prossima terribile trasferta di Eurolega, in programma a Tel Aviv contro il Maccabi.

 

Meo Sacchetti 1

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna contro la corazzata CSKA Mosca, nella seconda giornata della fase a gironi dell’Eurolega. La partita è rimasta in equilibrio solo nel primo quarto, chiuso dalla squadra di Meo Sacchetti di un punto, 26 a 25, perché nel secondo quarto è emersa la netta superiorità del CSKA che, con un parziale di 35 a 15, è andato all’intervallo lungo sul 60 a 41.
Nel terzo quarto la Dinamo ha avuto una reazione d’orgoglio, riducendo il ritardo di tre lunghezze con un parziale di 22 a 19 ma nell’ultimo quarto il CSKA di Dimitris Itoudis ha ripreso la sua cavalcata vincente, superando quota 100 e mettendo altri 13 punti tra sé e la Dinamo, chiudendo con un parziale di 28 a 15, sul 107 a 78.
I migliori nella Dinamo sono stati Rok Stipcevic, impeccabile nelle conclusioni (16 punti, 1 su 1 da 2 punti, 4 su 4 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 20 di valutazione); Christian Eyenga (14 punti, 7 su 9 da 2 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione) e David Logan (20 punti, 3 su 7 da 3 punti, 4 su 7 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 5 assist e 17 di valutazione). In ombra Marquez Haynes e Brent Petway.
Nel CSKA è difficile stilare classifiche di rendimento perché la squadra moscovita è parsa un orologio quasi perfetto con tutti i giocatoti scesi sul parquet del PalaSerradimigni in evidenza. Ben sette i giocatori in doppia cifra, con Nando De Colo a quota 18 (3 su 7 da 1 punti, 3 su 5 da 3 e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 3 assist e 24 di valutazione, il migliore in campo), Kyle Hines a 15 (5 su 9 da 2 punti e 5 su 6 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 19 di valutazione), Aaron Jackson 12, Demetris Nichols 11, Milos Teodosic, Andrey Vorontsevich e Cory Higgins 10 punti a testa.
La vittoria del CSKA era prevedibile, non altrettanto il divario finale di 29 punti e, soprattutto, 3/4 di partita senza storia.
Per la Dinamo è la terza sconfitta consecutiva, dopo quella di Coppa di Istanbul e quella interna di campionato con l’Enel Brindisi. Ora bisogna reagire già lunedì sera a Varese, contro l’Openjobmetis e poi a Tel Aviv, contro il Maccabi, il 29 ottobre, per la terza giornata della prima fase dell’Eurolega.
Meo Sacchetti 1David LOgan 1Marquez Haynes 7